39 Agostinelli Ceglie messapica - La strada per la fine
1. Concorso “Vite spezzate”
Scuola IISS “Cataldo Agostinelli” – IPSIA classe IVA
Titolo: La strada per la fine
1ª SCENA
In scena ci sono due sedie al centro del palco. Luigi siede su quella di destra. Sta cantando con l’autoradio “Musica leggerissima”.
Squilla il telefono.
LUIGI Ue ci do ste’? Prima ti ho chiamato.
CICCIO(Voce fuori campo) Sto andando a scaricare, mo ho finito la mia giornata di lavoro, tu?
LUIGI Sto sull’ A14 quasi allo svincolo di Bari, un paio d’ore sto a casa. Sono stato a Milano, arrivo giusto giusto
per il compleanno di Filippo mio.
CICCIO Mado’! veramente ? È già passato un anno?!
LUIGI Eh… non mi sembra vero…vieni a casa a mangiarti un pezzo di torta con noi. Gli ho preso una divisa
originale minuscola del Milan’’
CICCIO Certo che sei proprio scemo…nero azzurro lo dovevi prendere il completo al bambino
LUIGI (sorridendo) No no, lascia stare…mio figlio sarà come me: un gran lavoratore, una buona forchetta e
soprattutto milanista!
CICCIO Povero piccino mio
LUIGI Va be’, fammi chiudere che mi concentro sulla guida, ci vediamo a casa mia
CICCIO va be’, a dopo’.
2ª SCENA
In scena due uomini: il Capo e Antonio
CAPO Anto’, hai staccato?
ANTONIO Ho appena lasciato il rimorchio al deposito
CAPO è sorto un imprevisto, devi andare urgentemente a Taranto, per portare il rimorchio di Giovanni il
trattorista,
ANTONIO non ne ho più cartellini, e poi avevo già preso la giornata libera. Fai andare Luigi che ti dice sempre
sì.
CAPO (tra sé e sé) eh…Luigi dice sempre di sì ché deve portare il pane a casa…(Ad Antonio) Va be’, ora lo
chiamo.
3ª SCENA
Squilla il telefono
LUIGI sì?
MOGLIE (voci fuori campo) a che punto sei ?
2. LUIGI (con voce stanca) ad un’ora da casa finalmente
MOGLIE qui c’è già Ciccio e anche mia madre…quando stai arrivando passa dalla pasticceria e prendi la torta
che ho ordinato
LUIGI sì sì, tanto faccio in tempo, a dopo
MOGLIE va bene a dopo, ho preparato una festa fantastica
Squilla nuovamente il telefono
LUIGI capo, dimmi tutto,sono quasi al deposito
CAPO (voce fuori campo) mo che lasci questo che arrivi al deposito attacca quello di Giovanni il trattorista
LUIGI (stupito e deluso) ’ma come? Devo attaccare di nuovo, da duegiorni che non torno e mi fai attaccare e
staccare
CAPO fai il cartellino nuovo, attacca quello di Giovanni
LUIGI li ho consumati tutti i cartellini
CAPO eh lo so, ma sono esigenze della ditta
LUIGI ma io sono stanco, ho bisogno di riposare
CAPO poche storie, il lavoro questo è, se non ti sta bene te ne puoi anche andare.
LUIGI (riattacca) (rammaricato) te ne puoi anche andare…e dove devo andare?.
4ª SCENA
Luigi siede alla sedia che rappresenta il camion.
LUIGI (tra sé e sé, con voce stanca e demotivato) Abbiamo fatto pure questa, mo facciamo la più difficile
(prende il telefono per fare una chiamata) Teresa, cara… Ascolta… non torno a casa per il compleanno del piccolo.
MOGLIE Ma come? Perché? (delusa, dopo una pausa) Non puoi perderti il primo anno di tuo figlio
LUIGI mi ha chiamato Pasquale dicendomi di attaccare il rimorchio per portarlo a Taranto.
MOGLIE Lui’…Su tutti i dipendenti proprio a te dovevano chiederlo?
LUIGI Uno era appena partito, uno si trova a Venezia, Antonio aveva la giornata libera, l'unico rimasto ero io.
MOGLIE Lui’, è da due giorni che non torni, non ce la farai a guidare.
LUIGI che a Taranto devo andare, la so a memoria la strada.
MOGLIE Lui’, prima o poi questo lavoro ti ucciderà.
LUIGI Dai, non mi far perdere tempo ché devo scappare…prima vado prima arrivo a casa… ti richiamo appena
arrivo a Taranto.
MOGLIE ok va bene.
LUIGI (sbadiglia, si stropiccia gli occhi, sbadiglia) (tra sé e sé) Fammi mettere un po' di musica per non addormentarmi,
va.
Forte frenata accompagnata da un suono di clacson. Buio
5ª SCENA
“Musica leggerissima”. La musica si abbassa piano piano…
3. LUIGI (cantando) “Il maestro è andato via…” e poi i miei occhi si sono chiusi…(gridando) BOOM BOOM
BOOM! Si rialza la musica dell’autoradio “Musica leggerissima”: “Perché ho voglia di niente”
LUIGI niente…niente…niente…
Buio.
FINE