4. I materiali nuovi scaturiscono o da novità tecnologiche o dalla trasposizione di materiali esistenti in contesti diversi. La culla dei materiali innovativi sono le industrie automobilistiche, aeree e spaziali. Generalmente per trasferire tali materiali al campo dell’edilizia passano anni. L’ aerogel (99,8% aria + schiuma di silice) è un nanomateriale (1 nanometro nm 0 1 milionesimo di metro) con prestazioni isolanti eccellenti, messo a punto dalla NASA negli anni ‘50 e utilizzato in edilizia solo da qualche anno (nella realizzazione di pannelli isolanti).
5. Polistirolo espanso modificato (riduzione della conducibilità termica = riduzione degli spessori/risparmio nell’ impiego di materia)
6. Un altro prodotto derivante dai laboratori della NASA e da alcuni anni (1994) oggetto di studio per l’architettura di interni (non ci sono garanzie di sicurezza per gli usi all’esterno) sono i colori termosensibili . Sono colori che consentono alle superfici di cambiare colore al variare della temperatura. Altra innovazione introdotta sul finire del ‘900 in campo edile sono gli involucri in plastica (poliuretano) a spruzzo .
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8. Un notevole progresso in campo strutturale è stato raggiunto nel 2003 da Maurice Nio con la realizzazione di una intera costruzione lunga 50 m. (fermata per gli autobus) completamente realizzata in materiale plastico ( polistirolo espanso rivestito di poliestere rinforzato in fibra di vetro). Il polistirolo espanso e un materiale leggerissimo con capacità portanti. Questa strada è stata pereseguita anche da R. Koolhass nella definizione dell’” espanso Prada ”: un materiale spugnoso a base di poliuretano.
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10. Una scoperta decisamente innovativa dei primi anni del 2000 (ad opera di A. Losonczi, laureando all’Università di Stoccolma) e il calcestruzzo traslucido (“LiTraCon” light transmitting concrete). Il prodotto è costituito dal 96% di calcestruzzo e del 4% di vetro (fibre inserite a strati). Le caratteristiche del calcestruzzo tradizionale restano pressoché invariate; il prodotto è ancora in fase di studio, anche se è già stato utilizzato in alcune sperimentazioni progettuali.
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13. Secondo l’Enciclopedia della Tecnologia Chimica le strutture e i materiali smart sono prodotti in grado di percepire un evento ambientale, di elaborare tale percezione e, di conseguenza, di agire sull’ambiente. I materiali smart sono progettati per fornire risposte attive (attraverso il cambiamento delle loro proprietà e lo scambio energetico). Le risposte variano intelligentemente al variare delle condizioni esterne.