SAPIENZA UNIVERSITA’ DI ROMA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DOCUMENTARIE, LINGUISTICO-FILOLOGICHE E GEOGRAFICHE
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI
Anno accademico 2012-2013
Insegnamento: INFORMATICA PER GLI ARCHIVI E LE BIBLIOTECHE
Prof. Giovanni Solimine
Modulo integrativo
INFORMATICA PER LE BIBLIOTECHE
Prof. Maurizio Caminito
SAPIENZA UNIVERSITA’ DI ROMA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DOCUMENTARIE, LINGUISTICO-FILOLOGICHE E GEOGRAFICHE
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI
Anno accademico 2012-2013
Insegnamento: INFORMATICA PER GLI ARCHIVI E LE BIBLIOTECHE
Prof. Giovanni Solimine
Modulo integrativo
INFORMATICA PER LE BIBLIOTECHE
Prof. Maurizio Caminito
Slide del Progetto ArCo- Architettura della Conoscenza - che ha l'obiettivo di creare una rete di ontologie per la strutturazione delle conoscenza per i beni culturali.
Licenza CC BY 4.0
Verso una Spatial Data Science Seminario 29-11-2017Giuliana Bonello
Intervento "Verso una Spatial Data Science:
mixare nuovi e vecchi dati, usare nuovi e vecchi approcci, unire competenze" nel seminario del 23/11/217 "ARCHIVIAZIONE, DISSEMINAZIONE E RIUSO DEI DATI:
A CHE PUNTO SIAMO?" presso c/o Campus Luigi Einaudi, Torino
Organizzazioni di ogni forma e dimensione producono quotidianamente un'incredibile mole di informazioni, che se adeguatamente organizzate possono essere un fattore chiave per le scelte strategiche aziendali. Tuttavia, nelle realtà aziendali il patrimonio informativo è frammentato in "Data Silos" separati e di natura eterogenea, comportando così una notevole difficoltà nella loro gestione. Nel seminario, partendo dalle esperienze maturate in ambito aziendale, verrà affrontato il tema del Knowledge Management, mostrando un approccio alla gestione interconnessa delle informazioni mediante l'uso di ontologie e tecnologie di integrazione.
Presentazione CSI Piemonte - Fossano 11 dicembre 2014 - parte 2Giuly Bonello
Aspetti territoriali dell'uso di dati informativi nelle PA: esperienze e opportunità - presentazione di CSI Piemonte (G. Bonello e M. Cavagnoli) al Comune di Fossano (11 dicembre 2014)
Presentazione relativa al percorso seguito dalla Regione Piemonte sugli Open Data. Presentata da Fabio Malagnino durante "I giovedì dell'agenda digitale" del 5/04/2012 a Bologna.
http://iperbole2020.tumblr.com/
Francesca Ricci, Linked open data e ontologie per i beni culturali: le inizia...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Francesca Ricci, Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Intervento su Data governance in Piemonte (genn 2009) - parte 1Giuliana Bonello
Intervento su "Iniziative di Data governance in regione Piemonte" - Seminario del Corso di Rappresentazione dell’InformazioneUniversità degli Studi di Milano – Bicocca
(12/01/2009) - prima parte
Servizi informativi integrati ed interattivi: Interoperabilitàaccessoinformazione
AIB Toscana Formazione. Corso Accesso all'informazione e collaborazione virtuale.
Parole chiave e linee evolutive, Integrazione ed interoperabilità: modelli e protocolli tradizionali dell'ambito bibliotecario, Transizione a SOA e Cloud (SaaS), Controllo dell’accesso e gestione delle Identità. Valdo Pasqui
L'obiettivo di questo caso studio è duplice: in primo luogo volevamo indagare come la progettazione di uno spazio fisico possa avvalersi della partecipazione degli utenti finali, i protagonisti dei test che permettono di individuare ed organizzare i contenuti, i servizi e le funzionalità all'interno di un dominio, nel nostro caso quello dell'aeroporto. Il secondo obiettivo è
quello di verificare se la mappatura semantica che emerge dall'analisi delle componenti principali possa, opportunamente adattata, costituire la base per la planimetria dello spazio fisico. L'idea che intendiamo verificare è se sia opportuno collocare vicini, nello spazio fisico, servizi che sono percepiti come vicini nella classificazione degli utenti.
Slide del Progetto ArCo- Architettura della Conoscenza - che ha l'obiettivo di creare una rete di ontologie per la strutturazione delle conoscenza per i beni culturali.
Licenza CC BY 4.0
Verso una Spatial Data Science Seminario 29-11-2017Giuliana Bonello
Intervento "Verso una Spatial Data Science:
mixare nuovi e vecchi dati, usare nuovi e vecchi approcci, unire competenze" nel seminario del 23/11/217 "ARCHIVIAZIONE, DISSEMINAZIONE E RIUSO DEI DATI:
A CHE PUNTO SIAMO?" presso c/o Campus Luigi Einaudi, Torino
Organizzazioni di ogni forma e dimensione producono quotidianamente un'incredibile mole di informazioni, che se adeguatamente organizzate possono essere un fattore chiave per le scelte strategiche aziendali. Tuttavia, nelle realtà aziendali il patrimonio informativo è frammentato in "Data Silos" separati e di natura eterogenea, comportando così una notevole difficoltà nella loro gestione. Nel seminario, partendo dalle esperienze maturate in ambito aziendale, verrà affrontato il tema del Knowledge Management, mostrando un approccio alla gestione interconnessa delle informazioni mediante l'uso di ontologie e tecnologie di integrazione.
Presentazione CSI Piemonte - Fossano 11 dicembre 2014 - parte 2Giuly Bonello
Aspetti territoriali dell'uso di dati informativi nelle PA: esperienze e opportunità - presentazione di CSI Piemonte (G. Bonello e M. Cavagnoli) al Comune di Fossano (11 dicembre 2014)
Presentazione relativa al percorso seguito dalla Regione Piemonte sugli Open Data. Presentata da Fabio Malagnino durante "I giovedì dell'agenda digitale" del 5/04/2012 a Bologna.
http://iperbole2020.tumblr.com/
Francesca Ricci, Linked open data e ontologie per i beni culturali: le inizia...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Francesca Ricci, Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Intervento su Data governance in Piemonte (genn 2009) - parte 1Giuliana Bonello
Intervento su "Iniziative di Data governance in regione Piemonte" - Seminario del Corso di Rappresentazione dell’InformazioneUniversità degli Studi di Milano – Bicocca
(12/01/2009) - prima parte
Servizi informativi integrati ed interattivi: Interoperabilitàaccessoinformazione
AIB Toscana Formazione. Corso Accesso all'informazione e collaborazione virtuale.
Parole chiave e linee evolutive, Integrazione ed interoperabilità: modelli e protocolli tradizionali dell'ambito bibliotecario, Transizione a SOA e Cloud (SaaS), Controllo dell’accesso e gestione delle Identità. Valdo Pasqui
L'obiettivo di questo caso studio è duplice: in primo luogo volevamo indagare come la progettazione di uno spazio fisico possa avvalersi della partecipazione degli utenti finali, i protagonisti dei test che permettono di individuare ed organizzare i contenuti, i servizi e le funzionalità all'interno di un dominio, nel nostro caso quello dell'aeroporto. Il secondo obiettivo è
quello di verificare se la mappatura semantica che emerge dall'analisi delle componenti principali possa, opportunamente adattata, costituire la base per la planimetria dello spazio fisico. L'idea che intendiamo verificare è se sia opportuno collocare vicini, nello spazio fisico, servizi che sono percepiti come vicini nella classificazione degli utenti.
Short presentation at Open knowledge Open Arts in Catania 26-27-28/2/2016 about entities seach by likeness in public administration metadata. Geolocalization of entities by mean of telegram bot: https://web.telegram.org/#/im?p=@geontobot
1. Catalogazione, inferenza di
conoscenza, semantica ed
uso di ontologie
IASUMMIT 2007
Trento, 16-17/11/2007
Carlo Batini, Matteo Palmonari,
Gialuigi Viscusi / Riccardo Grosso
Universita’ di Milano Bicocca / CSI Piemonte
2. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
2
Indice
Storia dell’esperienza CSI nella catalogazione
metadati (infodir, sitad)
Il passaggio al “nuovo infodir” modello “facet-based”
Origine delle tassonomie, metadati e ontologie
Navigazione di infodir mediante uso di ontologie
Sperimentazione con metodi e tool per la mappatura
di schemi concettuali PA con schemi logici delle basi
dati catalogate (in collaborazione con l’universita’ di
Milano Bicocca )
Estensioni di Infodir
5. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
5
Il CSI-Piemonte, come corpo ICT della Pubblica Amministrazione Locale piemontese,
gestisce una grande quantita’ di dati, sia alfanumerici che geografici, che insieme
rappresentano una biblioteca di descrizioni dettagliate del patrimonio regionale dei dati
6. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
6
Information Directory
Infodir e’ il catalogo dei metadati delle istituzioni PA
locali
Infodir contiene informazioni correlate a dati,
applicazioni, componenti e prodotti dei seguenti enti
principali ed altri:
Regione Piemonte
Provincia di Torino
Comune di Torino
7. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
7
Il catalogo puo’ essere navigato per:
Istituzione (Organizzazione)
Statistica (classificazione ISTAT)
Tematismo trasversale
Novita’ (dal meno recente al piu’ recente)
Ricerca libera
Ricerca per parole (vocabolario di lemmi)
Ricerca avanzata (con l’uso di criteri SQL di uguaglianza e/o
somiglianza)
10. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
10
Ad inizio 2007 è stata rilasciata una nuova versione di
Information Directory che supera alcuni limiti architetturali del
vecchio infodir nato nel 1999.
Esso è stato infatti generalizzato e potenziato, nonchè condiviso
tra le 3 principali pubbliche amministrazioni piemontesi (Regione,
Città e Provincia di Torino), e riconosciuto come “il nuovo
infodir”.
Il nuovo infodir annovera tra le sue principali caratteristiche le
seguenti:
11. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
11
Caratteristiche principali:
backend decentrato (data stewardship) presso i centri di
competenza per materia presenti in CSI e presso gli enti
viste separate e viste condivise dei metadati, sia di business
che tecnici
oggetti generalizzati
modello dimensionale o facet-based (a faccette e focus)
classificazioni dinamiche, ovvero tassonomie, generalizzate,
ed associabili a criteri di text mining che permettono di
classificare automaticamente gli oggetti via via censiti
search, browse e ricerche avanzate tra loro intersecabili
13. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
13
Classificazione automatica in infodir
Nella migrazione di una delle tassonomie previste, si
e’ fatto un esperimento di text mining
Clusterizzando gli oggetti in automatico classificandoli
nella vecchia tassonomia
Confrontando i risultati automatici con quelli manuali
dati dagli oggetti classificati manualmente nella
vecchia tassonomia
Usando i risultati del confronto per affinare gli
algoritmi automatici
Usando infine gli algoritimi automatici affinati
applicandoli alla nuova tassonomia e migrando in
automatico gli oggetti
Chiedendo ai power-user di verificare la migrazione
risparmiando loro manualita’
14. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
14
Searching & Browsing in infodir
Le ricerche sono possibili partendo indifferentemente
da searching e da browsing di:
Tassonomie
Tipi di oggetto
Partendo ad esempio da un search, posso affinare la
ricerca per
Tassonomia
Tipo di oggetto
Singolo metadato (ad esempio fase)
Di seguito si mostra una sequenza di screenshot di
esempio
19. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
19
Per valorizzare il patrimonio di metadati censiti, a supporto di
Infodir è stata sperimentata una metodologia, implementata in un
tool, che fa uso di ontologie “leggere”.
In particolare, la metodologia sfrutta tassonomie derivate dalle
gerarchie di generalizzazione di un’ontologia della conoscenza
gestita dalle pubbliche amministrazioni centrali (PAC).
La metodologia e il tool hanno come principali obiettivi:
fornire nuovi metadati che arricchiscano le tassonomie esistenti
attraverso un processo matching supportato da criteri di somiglianza
(implementati nel tool come criteri ‘like’ di SQL) tra
• i nomi degli elementi presenti nelle tassonomie PAC
• i nomi degli elementi estratti dalla nuove sorgenti informative.
Sfruttare le tassonomie PAC e i constraints presenti nelle strutture
delle basi dati logiche censite per strutturare il patrimonio di
metadati estratto dalla nuove sorgenti informative (abilitando
un’attività di Data Reverse Engineering).
Metadati e ontologie: finalità
20. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
20
Ontologie “leggere” e ontologia PAC
L’ontologia PAC è stata costruita a partire da un insieme di schemi
concettuali relativi alla PAC, integrati/astratti a diversi livelli, e dalle
gerarchie di generalizzazione definite dal livello di
integrazione/astrazione degli schemi.
Ciascuno schema contiene:
• Entità e attributi
• Gerarchie di generalizzazione Is-A
• Relazioni tra entità
Relazioni interschema definiscono le relazioni di generalizzazione tra
concetti e i rapporti tra i diversi schemi
Le ontologie “leggere” di infodir sono costituite da :
Entità e attributi
Relazioni tra entità
Gerarchie di generalizzazione
21. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
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IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
21
Ontologie in infodir usate in duplice senso:
1. Creazione di tassonomie di concetti di rilievo per le PA a
supporto della navigazione e del recupero delle informazioni
presenti nelle basi di dati locali
2. Estrazione di conoscenza da schemi logici di basi di dati
locali, con inferenza di ontologie specifiche relative a tali
basi di dati
Duplice uso delle ontologie in infodir
23. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
23
Inferenza di Supertipi di Entità PAL
Riutilizzando la tassonomia derivata dall’ontologia PAC sono stati
derivati supertipi di entita’ degli schemi logici delle basi di dati locali
Mapping dinamici tra concetti della tassonomia PAC e entita’ degli schemi
logici delle basi PAL
Utilizzo di tali mapping per per recuperare concetti e informazioni delle
basi di dati PAL
Sono stati ottenuti 261 supertipi specializzati per tematica di business (ad
es. Imprese) riguardanti principalmente:
• La tematica di business “Imprese”
• La gerarchia “soggetto”
• La gerarchia “bene”
• La gerarchia “documento”
• La gerarchia “geografia” (luogo, urbanistica, territorio)
Ciascun livello delle singole tassonomie ha associato un criterio di
somiglianza che “pesca” dai metadati descrittivi tecnici delle
componenti delle basi dati (tavole, campi).
24. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
24
In questo modo è possibile ricondurre concetti molto
specifici di dominio a concetti più astratti quali
Soggetto, Documento, Proprietà, Luogo e utilizzare
criteri di ricerca più intuitivi per l’utente.
Questa tecnica di inferenza tassonomico-ontologica
attuata su infodir, consente, per ogni singolo concetto
della PA, di verificare in quali basi dati questo
concetto e’ fisicamente istanziato, come e’ correlato o
correlabile sia top-down che bottom-up.
Risultati
26. Sperimentazione con metodi e tool per la
mappatura di schemi concettuali PA con schemi
logici delle basi dati catalogate (in
collaborazione con l’universita’ di Milano
Bicocca )
27. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
27
Per incrementare e valorizzare il patrimonio esistente di
metadati, abbiamo quindi sperimentato tali vie metodologiche e
progettuali, per permettere poi lo sviluppo di un tool per la
creazione di uno schema repository
E’ stato preso come riferimento il repository della PA centrale
(realizzato alcuni anni or sono), con l’obiettivo di costruirne uno
specifico per la PA locale piemontese, fondato sulle similitudini
concettuali dei due diversi livelli di PA
In CSI abbiamo ideato e realizzato metodo e tool grazie ad una
collaborazione molto importante con il professor Carlo Batini
dell’Universita’ di Milano Bicocca, che ringrazio pubblicamente di
cuore, depositario degli schemi concettuali PA centrale rilevati in
passato. Con Manuel Garasi abbiamo realizzato il tool che
implementa il metodo.
Utilizzo dell’ontologia PAC per la costruzione di ontologie specifiche PAL
28. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
28
Tipi di conoscenza estratta a partire dagli schemi logici locali
La metodologia sfrutta due approcci principali:
Approccio top-down (a partire da ontologie PAC):
• Entità affini a concetti delle ontologie PAC e loro attributi
• Gerarchie IS-A tra entità (inferenza super-tipi)
• Relazioni tra entità
Approccio bottom-up (a partire da tabelle PAL):
• Relazioni tra entità
29. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
29
Si sfruttano le relazioni tra le tassonomie/gerarchie, ad esempio:
cittadino paga tributo (cittadino elemento della gerarchia soggetto fisico,
tributo elemento della gerarchia bene)
per inferire dall’alto al basso relazioni tra gli oggetti censiti
Con questi metodi abbiamo creato numerose ontologie.
Mutuamente, gli oggetti logico-fisici censiti delle basi dati, avendo tra di
loro dei constraints, forniscono inferenza dal basso all’alto, quindi
relazioni, tra gli elementi delle tassonomie/gerarchie.
Gerarchie di generalizzazione, Constraints e ontologie
33. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
33
Estensioni future: verso uno strumento semantico integrato
Verso infodir come strumento semantico integrato:
Estendere l’approccio proposto alla navigazione delle basi
integrate di conoscenza nell’ambito del Web
Fornire strumenti di navigazione di arbitrari oggetti disponibili via
web (dati semi-strutturati, non strutturati e multimediali), sfruttando
l’ontologia creata
Fornire strumenti di navigazione non basati solo su tassonomie
ma su mappe concettuali più estese sfruttando la natura
ontologica dei modelli creati
Arricchimento della semantica delle ontologie utilizzate per
supportare tecniche di ragionamento più sofisticato
36. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
36
Analizzando i risultati delle nostre sperimentazioni, ed
altre soluzioni presenti sul web e descritte in
letteratura, e’ possibile classificare le soluzioni
ontologico-semantiche in livelli, precisando che il
numero di livello crescente NON vuole essere indice
di miglior soluzione:
1 livello ne’ ontologico ne’ semantico
2 livello solo ontologico
3 livello solo semantico
4 livello ontologico e semantico
37. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
37
1 livello ne’ ontologico ne’ semantico
sviluppare la navigazione tassonomica sotto forma di
mappe concettuali, come in questo esempio (
http://oasisvilweb01.csi.it/RelationBrowser/
RelationBrowser.html ).
Tale livello per cosi’ dire "alla moda" e' solo un altro
modo di vedere rappresentata una tassonomia con i
suoi oggetti collegati, non aggiunge nulla in termini di
intelligenza
39. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
39
4 livello ontologico e semantico
ovvero utilizzo uno o piu' schemi entity relationship esistenti, e in
base a criteri di somiglianza cerco nel portale gli oggetti che
somigliano alle entita' dello schema. Con un esempio, se dico
cittadino<paga>tributo, cerco oggetti che somigliano a cittadino e
quelli che somigliano a tributo, sfrutto la relazione che gia'
conosco (paga) e metto in relazione le 2 famiglie di oggetti.
Questo e' cio' che gia’ abbiamo fatto con le sperimentazioni sulle
basi dati insieme al professor Batini (vedi ad esempio
http://www.iseing.org/egov/eGOV05/Source%20Files/Papers
/CameraReady-7-P.pdf ).
40. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
40
4 livello ontologico e semantico
In tali sperimentazioni descritte e' l'ontologia che prevale sulla
semantica, cioe' ho delle ontologie ricche e della semantica
povera (criteri sql like, gerarchie di generalizzazione)
La semantica povera non e’ sufficientemente bilanciata rispetto
alle ontologie, cioe’ non riesce ad arricchire ulteriormente
quest’ultime.
E’ necessario creare meccanismi di autoapprendimento dove i
criteri semantici piu’ sofisticati “creano” o perfezionano le
ontologie esistenti.
41. 16-17/11/2007
C.Batini,M.Palmonari,G.
Viscusi/R.Grosso
IASUMMIT 2007
Catalogazione,inferenza di conoscenza,semantica e uso di ontologie
41
4 livello ontologico e semantico
In altre parole un portale ontologico-semantico
generalizzato, ovvero un qualcosa che ha nella parte
alta le ontologie, e nella parte bassa gli oggetti dei
portali. Le ontologie a disposizione guidano la parte
bassa, ma anche la parte bassa con opportune
inferenze induttive (vedi Cogito) e' in grado di
"apprendere" nuove ontologie da regalare alla parte
alta.
CSI-Piemonte (Consortium for Information Systems) was founded in 1977 as “Consorzio Piemontese per il trattamento automatico dell&apos;informazione” (Piedmont Consortium for Automatic Information Processing and Management), before changing to its current name in 1981.
Two regional laws provided the basis for the public nature of the Consortium:
law no. 48 dated September 4, 1975 (&quot;Incorporation of the Consortium&quot;)
law no. 13 of March 15, 1978 (&quot;Definition of relations between Region and Consortium&quot;).