La regolazione come motore dello sviluppo infrastrutturale
1.
2. Ing. Giuseppe Sbarbaro
La regolazione come motore dello sviluppo infrastrutturale
Amministratore – Utiliteam Co. S.r.l
3. Ruolo ARERA
Analisi, studi e comparazioni
Obiettivi e indicatori
Incentivazione
Tariffe
Interventi sezione «Acquedotti»
Monitoraggio
Valutazioni ex post (output based)
Ruolo di ARERA per gli investimenti infrastrutturali
Quantità
Stabilità della regolazione
Finanziabilità
Fondo di garanzia
Qualità
Efficienza
Efficacia
Sostenibilità economica
4. SETTORE IDRICO
Investimenti pianificati triplicati nei primi 5
anni di regolazione (2013-2018)
Tasso di realizzazione degli investimenti
passato dal 50% a oltre l’80%
Se, da un lato, la stabilità del quadro regolatorio … ha accresciuto la fiducia degli investitori nel
comparto e ha indotto una ripresa degli investimenti, dall’altro emerge l’esigenza di indirizzare con
maggiore efficacia le risorse disponibili … verso il superamento delle carenze infrastrutturali che
maggiormente ostacolano l’efficiente erogazione del servizio.
Fonte: Del. 242/2019/A, pag. 9
Fonte: ARERA
RISORSE PIANIFICATE
Quantità
Stabilità della regolazione
Finanziabilità
Fondo di garanzia
5. Utilità
Necessità e urgenza
Coordinamento
Uso efficiente delle risorse
Contrasto rischio siccità
Efficientamento costi gestione
Effettività
Ricognizione
Pianificazione
Monitoraggio
Il percorso richiamato insieme alla più generale esigenza di
migliorare il livello di qualità e l’efficienza nell’erogazione dei
servizi energetici e ambientali, pone l’accento sul necessario
sviluppo di nuovi investimenti …
Tale necessità … pone in primo piano l’esigenza di focalizzare
l’attenzione sugli investimenti, in termini di efficienza e di
efficacia degli stessi rispetto agli obiettivi sopra richiamati.
Disegnare il percorso verso gli obiettivi, condivisi a livello
europeo, di decarbonizzazione, di sviluppo dell’economia
circolare e di mitigazione dei rischi relativi alla siccità, impone
inoltre una riflessione profonda sugli strumenti, di mercato e
regolatori, in grado di consentire che gli investimenti di
effettiva utilità per il sistema si realizzino in un’ottica di
efficienza e di sostenibilità economica.
Innovazione
Sperimentazioni e ricerca
Neutralità tecnologica
Deroghe per test sul campo
Digitalizzazione
Qualità
Efficienza
Efficacia
Sostenibilità economica
Fonte: Del. 242/2019/A, pag. 5-6
6. Utilità
Necessità e urgenza
Coordinamento
Uso efficiente delle risorse
Contrasto rischio siccità
Efficientamento costi gestione
Qualità dell’acqua erogata
Direttiva europea sulle acque destinate al consumo umano
Trattamento delle acque reflue
Procedure di infrazione e delle condanne già inflitte
Riduzione delle perdite
Come precisato dalla legge di bilancio 2019
La sezione Acquedotti del Piano Nazionale di interventi nel
settore idrico persegue i seguenti obiettivi prioritari:
a) raggiungimento di adeguati livelli di qualità tecnica
b) recupero e ampliamento della tenuta e del trasporto della
risorsa idrica, anche con riferimento alla capacità di invaso;
c) diffusione di strumenti mirati al risparmio di acqua negli
usi agricoli, industriali e civili.
Fonte: L. 205/2017, art. 1, comma 517 (come modificato da L 145/2018)
7. Effettività
Ricognizione
Pianificazione
Monitoraggio
Dunque, il costante monitoraggio sull’effettiva realizzazione
degli investimenti previsti … la promozione di gestioni
industriali in grado sia di fornire il servizio a costi efficienti
(sempre più contenuti e coerenti con i livelli qualitativi offerti),
nonché l’utilizzo nel modo più efficace le risorse pubbliche
eventualmente disponibili, rappresentano le attività su cui
l’Autorità intende concentrare il proprio impegno, per il
comparto idrico, nel prossimo triennio.
DCO 573/2018/R/idr
Fonte: Del. 242/2019/A, pag. 10
8. La sfida per gli operatori
Programma degli interventi
Piano economico finanziario
Ricadute tariffarie
Project Control
Project management
Monitoraggio degli indicatori
Compliance
Attuazione e controlloPianificazione
9. Innovazione
Sperimentazioni e ricerca
Neutralità tecnologica
Deroghe per test sul campo
Digitalizzazione
Accanto allo sviluppo infrastrutturale, la trasformazione dei settori passa anche attraverso i processi di progressiva digitalizzazione
che impattano anche sui sistemi di misura come già avvenuto nei settori dell’energia elettrica e come è in corso nel settore gas. …
l’Autorità intende promuovere l’introduzione di tecnologie avanzate in grado di facilitare la lettura e il controllo delle utenze
attraverso la sostituzione dei contatori di acqua, subordinatamente alla realizzazione degli investimenti ritenuti prioritari.
La digitalizzazione, una componente ineludibile della vita quotidiana dei cittadini e delle imprese, offre l’opportunità di rivedere la
regolazione esistente in tutte le fasi delle filiere dei servizi energia, acqua e rifiuti, secondo una logica trasversale tra i diversi
settori che permetta anche ibridazioni e trasferimenti di soluzioni da un settore a un altro.
L’iper ammortamento è una delle misure di agevolazione fiscale a sostegno della
trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0»
E’ stato introdotto con la Legge di Bilancio 2017 ed è stato rinnovato in occasione delle due
Leggi di Bilancio successive
Consiste nell’applicazione di una maggiorazione dell’aliquota di ammortamento fiscale.
Il principio di diritto n. 2/2019 ne conferma l’applicabilità agli smart meters gas, classificandoli come “componenti,
sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e
per la riduzione delle emissioni”.
Le opportunità per gli
operatori
Fonte: Del. 242/2019/A, pag. 10
Fonte: Del. 242/2019/A, pag. 17
Fondo di garanzia delle opere idriche
L. 221/2015, Art. 58
Fondo di garanzia delle opere idriche
1. A decorrere dall'anno 2016 è istituito presso la Cassa conguaglio per il settore elettrico, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, un Fondo di garanzia per gli interventi finalizzati al potenziamento delle infrastrutture idriche, ivi comprese le reti di fognatura e depurazione, in tutto il territorio nazionale, e a garantire un'adeguata tutela della risorsa idrica e dell'ambiente secondo le prescrizioni dell'Unione europea e contenendo gli oneri gravanti sulle tariffe. Il Fondo è alimentato tramite una specifica componente della tariffa del servizio idrico integrato, da indicare separatamente in bolletta, volta anche alla copertura dei costi di gestione del Fondo medesimo, determinata dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico nel rispetto della normativa vigente.
Del. 242/2019, Allegato A, pag. 9:
Particolare attenzione verrà posta sulle performance tecniche dei gestori affinché – anche grazie all’implementazione dei meccanismi incentivanti (di premi e di penalità)– sia favorito il progressivo raggiungimento degli standard di qualità, fornendo risposta alle più rilevanti criticità del settore in tema di sicurezza degli approvvigionamenti e continuità del servizio (considerate le difficoltà emerse anche a seguito dei citati fenomeni di siccità che si ripetono dal 2017), di qualità dell’acqua erogata (per il cui miglioramento sono in corso i lavori finalizzati alla revisione della Direttiva europea sulle acque destinate al consumo umano), di trattamento delle acque reflue (tenuto conto delle sentenze di condanna della Corte di Giustizia europea che hanno interessato l’Italia nel 2012 e nel 2014, nonché delle procedure di infrazione in itinere).
L. 205/2017, art. 1, comma 517 (come modificato da L. 145/2018)
Ai fini della definizione della sezione « acquedotti » della proposta del Piano nazionale di cui al comma 516, l'Autorità … , sulla base delle programmazioni esistenti per ciascun settore nonché del monitoraggio sull'attuazione dei piani economici finanziari dei gestori, trasmette ai Ministri indicati al comma 516 l'elenco degli interventi necessari e urgenti per il settore, con specifica indicazione delle modalità e dei tempi di attuazione, per la realizzazione dei seguenti obiettivi prioritari:
raggiungimento di adeguati livelli di qualità tecnica;
recupero e ampliamento della tenuta e del trasporto della risorsa idrica, anche con riferimento alla capacità di invaso;
diffusione di strumenti mirati al risparmio di acqua negli usi agricoli, industriali e civili.
Una società operante nel settore della distribuzione del gas, impegnata nell’attuazione su scala nazionale di un programma di investimenti finalizzato alla sostituzione dei contatori tradizionali con nuovi contatori intelligenti (cc.dd. “smart meters”), ha chiesto chiarimenti in ordine al trattamento di tali investimenti agli effetti della disciplina dell’iper ammortamento di cui all’articolo 1, comma 9, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e ss.mm.ii..
In particolare, è stata chiesta anzitutto - in via preliminare - la riconducibilità dei beni in questione in una delle voci dell’allegato A alla suddetta legge n. 232 del 2016. Al riguardo, il Ministero dello Sviluppo economico (MiSe), competente in materia, ha riconosciuto, sulla base delle caratteristiche tecniche dei beni rappresentate dalla società istante, l’ammissibilità dei contatori intelligenti all’iper ammortamento, in quanto classificabili nella voce “componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni” (punto 8 del secondo gruppo di beni dell’allegato A).
Tale ammissibilità, tuttavia, in coerenza con quanto già chiarito dallo stesso MiSe nella circolare direttoriale n. 177355 del 23 maggio 2018 (paragrafo 6), deve intendersi circoscritta a “quelle soluzioni che interagiscono a livello di macchine e componenti del sistema produttivo”; con la conseguente esclusione dei beni che, pur svolgendo analoga funzione, interagiscono a livello di impianti generali o per altre finalità.
Tale limitazione, come espressamente precisato dal MiSe nel parere tecnico inviato alla scrivente, deve ritenersi applicabile anche nel caso in questione; pertanto, i contatori intelligenti possono essere ammessi all’agevolazione solo se operanti a livello di macchine e componenti di un sistema produttivo in senso stretto, ancorché lo svolgimento del relativo processo di produzione non costituisca ovviamente oggetto diretto dell’attività delle imprese operanti nel settore della distribuzione del gas.