1. Roberto Curoso
Special Event
Durante la mia permanenza negli Emirati Arabi Uniti, nel periodo 1985/1986, passai due anni di
lavoro nel Rub Al Khali , il deserto .
Fui assistente di Carlo Benini, il responsabile del progetto di Afforestazione.
Su un terreno di sabkha e sabbia, proprietario Ahmed Bin Hamad capo delle guardie e guardia
personale del Presidente Zayed, piantammo 80.000 alberi e ne garantimmo la sopravvivenza.
Il lavoro venne finanziato dal Private Dept del Presidente degli Emirati HH Shk Zayed Bin Sultan
Al Nahayan, e durò appunto due anni più uno per la manutenzione alla quale io non partecipai, in
quanto lasciai gli Emirati temporaneamente per Londra.
Questa splendida avventura mi fece conoscere ed apprezzare la vita Beduina della quale ho ancora
oggi enorme rispetto.
Insieme ad un gruppo di 15 Pathans di lingua Pashto, creammo dal niente un campo con le
abitazioni, diversi pozzi a cielo aperto, le recinzioni dei diversi appezzamenti su 400 ettari,
l'impianto di irrigazione, il vivaio per il ricambio delle piantine che non ce la facevano ad
attecchire.
Gli esperti del Forestry Dept di Al Ain dichiarano che gli alberi ,nel tempo , cambiano il
microclima, fermano le sabbie portate dal forte vento che in certi periodi dell'anno è veramente
incredibile, producono frutti e legname, creano ombra, e forniscono un habitat di migliore qualità
per certi animali selvatici i quali per esempio trovano così cibo.
Gli alberi piantati erano del genere acacia , quali in lingua araba, Ghaf, Samar, Rak, Cedar, e
naturalmente alcune Palme le quali però richiedono molta acqua per crescere.
Il Quarto Vuoto, questo è il nome in italiano del deserto, ha un fascino unico per coloro i quali
credono nella crescita a livello individuale e sociale.
La resistenza viene messa a dura prova dall'impossibile temperatura in cui si opera, spesso supera i
50° all'ombra, ma la mancanza di inquinamento acustico e luminoso, favoriscono di certo
l'introspezione ed i tramonti portano tutti seduti a terra a mangiare il Kharouf.
Si assiste ad una rinascita pilotata di un ambiente selvaggio ricreato a misura d'uomo, sta a noi
trovare l'equilibrio.