1. SmooHSSmart monitoring of Historic Structures Corso di Informatica e Disegno digitale, a.a. 2009-2010 Prof. Maurizio Galluzzo Rita Fava 269236
2. Il monitoraggio tradizionale degli edifici storici si basa su controlli periodici da parte di esperti e su statistiche e predizioni sui danni potenziali basate sulla registrazione dei dati relativi al clima o all'inquinamento. Questo sistema non garantisce la costanza della ricezione di informazione sullo stato delle strutture, necessaria per degli interventi salvifici immediati. Grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie digitali, è stato possibile studiare un nuovo dispositivo che può essere interpretato in relazione al concetto di connettività, nel senso che non è fondato sulla presenza fisica degli esperti in luogo, ma sul collegamento wireless di micro-sensori posizionati sulle strutture al computer di riferimento degli enti che si occupano della loro conservazione. In questo modo è garantita una registrazione dei dati continua e in tempo reale; inoltre sembra che il prototipo sia in grado di rilevare anche i danni non visibili .
3. Palazzo Malvezzi a Bologna è uno dei 5 siti su cui verrà testato il dispositivo
4. Lo studio è coordinato dall‘Università di Stoccarda e vede coinvolti quattordici istituti di ricerca, tra cui si trova anche una rappresentanza italiana: l‘Università di Bologna, l’Accademia Europea Bolzano, Metalmobile, Artemis e Consorzio Cetma. Lo strumento si basa su un software modulare Open Source, e in alcuni micro-sensori, i quali, una volta fissati a una determinata struttura, trasmettono i dati rilevati a un computer collegato in modalità wireless a distanza, aggiornando costantemente i cambiamenti dei valori di temperatura e tensione, emissioni acustiche umidità, azioni di vento e intemperie e persino attacchi di agenti chimici. Un aspetto molto interessante è la capacità di valutare e filtrare autonomamente i dati raccolti, così da inviare al quartier generale solo quelli ritenuti interessanti insieme ai consigli per le possibili azioni di salvataggio. Il sistema di monitoraggio è infatti composto da una serie di sottosistemi: Acquisizione dati Pre-elaborazione dati Trasmissione dati Elaborazione dati Archiviazione dati Diagnosi Oltre ai sensori wireless, vengono utilizzati anche sensori di deformazione a fibra ottica.
5. Grazie alla natura Open Source del programma, è favorito il libero studio e l'apporto di modifiche da parte dei ricercatori, che pensano di poter sviluppare le potenzialità del programma verso altre possibili funzioni per poterlo usare anche in altri contesti. Entro i prossimi due anni il dispositivo dovrebbe essere già operativo. Links: http://www.smoohs.eu/tiki-index.php http://www.wired.it/news/archivio/2009-06/29/un-nuovo-dispositivo-mantiene-giovani-gli-edifici-storici.aspx http://www.unibo.it/Portale/Ricerca/Servizi+Docenti+Ricercatori/finanzeuropei/SMooHS.htm http://www.ricercaitaliana.it/prin/unita_op-2006084179_003.htm