2. A cosa serve un Report Diocesano sullaA cosa serve un Report Diocesano sulla
Povertà?Povertà?
1) – Motivazioni a livello ecclesiale:
a. – Esigenze conoscitive e valutative in relazione alla povertà (dati
quantitativi e qualitativi ed esito degli interventi effettuati);
b. – Sensibilizzazione della comunità, valorizzazione dei Centri di Ascolto,
rafforzamento dei legami con le Caritas parrocchiali.
2) – Motivazioni a livello civile:
a. Capacità di parlare alle istituzioni (potendo presentare dei dati verificati e
verificabili);
b. Possibilità di condividere delle responsabilità in modo costruttivo con le
realtà istituzionali ed informali che operano nello stesso settore;
c. Possibilità di verificare se e quanto abbiamo aiutato.
3. Come potrebbe essere un ReportCome potrebbe essere un Report
Diocesano sulla Povertà!Diocesano sulla Povertà!
a) – analisi della povertà (conoscere i bisogni del territorio, individuare gli “ultimi”,
coinvolgere la comunità);
b) Verifica e valutazione nei servizi alla persona
Carattere relazionale dei servizi :
“I servizi alla persona si contraddistinguono per il loro carattere relazionale :
l’azione dell’operatore trova spazio nell’interazione con il beneficiario del
progetto/servizio, che è chiamato ad essere protagonista dell’intervento ed
anche co-progettatore”.
Il risultato dell’intervento non è un prodotto materiale , determinabile a priori in
base alla corretta applicazione di una procedura definita, ma qualcosa di molto
più complesso : un insieme circolare di input e feedback che trovano spazio in
una situazione, un contesto, una comunità.
L’importanza data alla relazione, porta come naturale conseguenza al tentativo
di creare un legame “forte” con la persona seguita, una presa in carico ed un
accompagnamento di questa nella ricerca di una sua nuova autonomia.
4. Parte prima : Dati Anagrafici dei richiedentiParte prima : Dati Anagrafici dei richiedenti
-Anno 2010 – Frequenze di genere-Anno 2010 – Frequenze di genere
Frequenze
di genere
F M
Totale
Frequenze % Frequenze %
667 55.31 539 44.69 1206
5. 2010 – Provenienza dei richiedenti2010 – Provenienza dei richiedenti
Provenienza
F M Totale
Frequenze % Frequenze % Frequenze %
Generale 667 55,31 539 44,69 1206 100,00
Italiani 93 44,50 116 55,50 209 17,33
Migranti 574 55,57 423 44,43 997 82,46
Marocchini 147 44,82 181 55,18 328 27,13
Rumeni 105 86,78 16 13,22 121 10,01
6. 2010 – Provenienza e genere dei2010 – Provenienza e genere dei
richiedentirichiedenti
7. 2010 – Paesi di provenienza –2010 – Paesi di provenienza –
Confronto dati Anolf Tv con dati Caritas VVConfronto dati Anolf Tv con dati Caritas VV
DATI ANOLF - provincia TV DATI CARITAS - Diocesi Vittorio Veneto
PROVENIENZA Frequenza % PROVENIENZA Frequenza %
ROMANIA 18.768 18,30 MAROCCO 328 32,90
MAROCCO 12.422 12,10 ROMANIA 122 12,37
ALBANIA 10.667 10,40 UCRAINA 84 8,43
CINA 8.006 7,80 ALBANIA 66 6,62
MACEDONIA 7.587 7,40 NIGERIA 61 6,12
KOSOVO 4.328 4,20 SENEGAL 46 4,61
MOLDAVIA 3.407 3,30 GHANA 41 4,11
SENEGAL 3.360 3,30 MACEDONIA 38 3,81
UCRAINA 3.183 3,10 CAMEROUN 35 3,51
SERBIA 2.653 2,60 MOLDAVIA 21 2,11
TOTALE 102.548 100,00 TOTALE 997 100,00
8. 2012 – Grafici confronto dati2012 – Grafici confronto dati
9. 2010 – Genere e classi di età2010 – Genere e classi di età
Frequenze
per genere
e classi di
età
M F
Totale %
Frequenze % Frequenze %
B (da 18 a
29)
123 18.44 40 7.42 163 13.52
C (da 30 a
44)
280 41.98 300 55.66 580 48.09
D (da 45 a
64)
248 37.18 184 34.14 432 35.82
E (da 65 a
74)
11 1.65 11 2.04 22 1.82
F (> di 75) 5 1.75 4 0.74 9 0.75
Totale
complessivo
667 100.00 539 100.00 1206 100.00
10. Classi di età nei diversi gruppiClassi di età nei diversi gruppi
Provenienza
Classi di età (%)
0 - 17 18 - 29 30 - 44 45 - 64 65 - 74 > 75
Generale 0,17 13,35 48,09 35,82 1,82 0,75
Italiani 0,00 5,74 33,49 48,33 9,09 3,35
Migranti 0,20 15,15 50,95 33,20 0,30 0,20
Marocchini 0,30 18,90 54,88 25,00 0,30 0,61
Rumeni 0,00 12,40 47,11 39,67 0,83 0,00
11. Foranie di provenienza dei richiedentiForanie di provenienza dei richiedenti
Forania di provenienza
Frequenze per genere
Totale
complessivo
%
F M
Conegliano 54 67 121 10.03
Extra Diocesi 12 9 21 1.74
Fuori Provincia 20 22 42 3.48
Fuori Regione 11 6 17 1.41
La Colonna 52 64 116 9.62
La Vallata 64 49 113 9.37
Mottense 7 42 49 4.06
Non risponde 119 56 175 14.51
Opitergina 12 11 23 1.91
Pedemontana 65 36 101 8.37
Pontebbana 36 34 70 2.80
Quartier del Piave 19 17 36 2.99
Sacilese 19 24 43 3.57
Torre di Mosto 18 13 31 2.57
Vittorio Veneto 156 81 237 19.65
Zumellese 3 8 11 0.91
Totale complessivo 667 539 1206 100.00
12. MacroMacro
areearee
1 Esterni alla Diocesi
Extra Diocesi, Fuori Provincia,
Fuori Regione
2 Foranie a Nord della Diocesi
Vittorio Veneto, Zumellese, La
Vallata, Quartier del Piave
3
Foranie della zona Centrale
della Diocesi
Conegliano, Pontebbana, La Colonna,
Sacilese
4 Foranie a Sud della Diocesi Mottense, Opitergina, Torre di Mosto
Macro Area
F M Totale
Freq. % Freq. % Freq. %
Esterna 43 53,75 37 46,25 80 7,76
Nord 307 61,65 191 38,35 498 48,30
Centrale 161 46,00 189 54,00 350 33,95
Sud 37 35,92 66 64,08 103 9,99
Totale 548 53,15 483 46,85 1.031 100,00
13. 2010 – Richiedenti per stato civile2010 – Richiedenti per stato civile
Suddivisione per
condizione di
stato civile
Suddivisione per genere
Totale
complessivo %F M
celibe/nubile 116 84 200 16.58
coniugato/a 314 393 707 58.62
divorziato/a 34 7 41 3.40
non risponde 116 34 150 12.44
separato/a 52 19 71 5.89
vedovo/a 35 2 37 3.07
Totale
complessivo
667 539 1206 100.00
14. Stato civile nei diversi gruppiStato civile nei diversi gruppi
Provenienza
Frequenze %
celibe/
nubile
coniuga-
to/a
divorzia-
to/a
N.R. separato/a vedovo/a
Generale 16,58 58,62 3,40 12,44 5,89 3,07
Italiani 28,71 38,76 5,74 5,74 14,35 6,70
Migranti 14,04 62,79 2,91 13,84 4,11 2,31
Marocchini 14,02 69,51 2,13 10,98 2,13 1,22
Rumeni 13,22 45,45 5,79 27,27 4,96 3,31
15. Richiedenti per tipo di convivenzaRichiedenti per tipo di convivenza
Suddivisione per
tipo di convivenza
Suddivisione per
genere Totale
complessivo %F M
con altre persone
parenti
56 40 96 7.96
con la famiglia di
origine
32 20 52 4.31
con persone non
parenti
46 17 63 5.22
coppia con figli 201 306 507 42.04
coppia senza figli 45 23 68 5.64
non risponde 133 42 175 14.51
solo/a 78 86 164 13.60
solo/a con figli 76 5 81 6.72
Totale complessivo 667 539 1206 100.00
16. Tipo di convivenza nei diversi gruppiTipo di convivenza nei diversi gruppi
Provenienza
Frequenze %
con altre
persone
parenti
famiglia
di origine
altre
persone
non
parenti
coppia
con figli
coppia
senza
figli
N.R. solo/a
solo/a
con figli
Generale 7,96 4,31 5,22 42,04 5,64 14,51 13,60 6,72
Italiani 6,22 4,78 3,83 32,06 6,70 9,09 28,23 9,09
Migranti 8,32 4,21 5,52 44,13 5,42 15,65 10,53 6,22
Marocchini 9,45 7,62 0,91 49,70 5,49 14,33 8,23 4,23
Rumeni 4,13 2,48 8,26 28,93 6,61 28,10 12,40 9,09
17. 2010 – Richiedenti per grado di istruzione2010 – Richiedenti per grado di istruzione
Frequenze per grado di
scolarizzazione
Frequenze di genere
Totale
complessivo %F M
altro 0 1 1 0.08
diploma professionale 70 60 130 10.78
laurea 21 9 30 2.49
licenza elementare 63 70 133 11.03
licenza scuola media
inferiore
314 238 552 45.77
licenza scuola media
superiore
43 59 102 8.46
non risponde 137 85 222 18.41
senza titolo 19 17 36 2.99
Totale complessivo 667 539 1206 100.01
18. Grado di istruzione nei diversi gruppiGrado di istruzione nei diversi gruppi
Provenienza
Frequenze %
altro
diploma
profes-
sionale
Laurea
Licenza
elemen-
tare
Licenza
media
inf.
Licenza
media
sup.
N.R.
senza
titolo
Generale 0,08 10,78 2,49 11,03 45,77 8,46 18,41 2,99
Italiani 0,48 19,14 0,96 16,27 44,98 5,26 10,53 0,00
Migranti 0,00 9,03 2,81 9,93 45,94 9,13 20,06 3,11
Marocchini 0,00 7,01 0,91 14,63 39,63 7,62 23,78 6,40
Rumeni 0,00 11,57 0,83 8,26 49,59 9,92 18,18 1,65
19. Richiedenti per condizione lavorativaRichiedenti per condizione lavorativa
Frequenze per condizione
lavorativa
Frequenze di genere
Totale
complessivo %F M
altro 5 14 19 1.58
Casalingo/a (senza un reddito
personale)
84 1 85 7.05
Disoccupato 270 235 505 42.35
Inabile al lavoro (con
pensione)
1 2 3 0.25
Lavoratore (in età lavorativa) 83 96 179 14.84
non risponde 131 72 203 16.83
Occ. tempo det. 27 27 54 4.48
Occ. tempo ind. 55 78 133 11.03
Pensionato 10 11 21 1.74
Studente 1 3 4 0.33
Totale complessivo 667 539 1206 100.05
20. Condizione lavorativa nei diversi gruppiCondizione lavorativa nei diversi gruppi
Provenienza
Frequenze % sul totale
Casalinga/o
Disoccu-
pata/o
Al lavoro N.R.
In
pensione
Altro
Generale 7,05 42,35 30,35 16,83 1,99 1,91
Italiani 6,22 46,41 26,79 10,05 9,57 0,96
Migranti 7,22 40,92 31,09 18,25 0,40 2,11
Marocchini 11,28 39,33 24,40 22,56 0,30 2,13
Rumeni 3,31 41,32 37,20 16,53 0,00 1,65
21. Condizione lavorativa nei diversi gruppi (solo chiCondizione lavorativa nei diversi gruppi (solo chi
risponde)risponde)
Provenienza
Frequenze % solo su chi risponde
Casalinga/o Disoccupata/o Al lavoro In pensione Altro
Generale 8,47 50,35 36,49 2,39 2,29
Italiani 6,91 51,60 29,78 10,64 13,06
Migranti 8,83 50,06 38,04 0,49 2,58
Marocchini 14,57 50,79 31,50 0,39 2,75
Rumeni 3,96 49,50 44,55 0,00 1,98
22. 2011 – Richiedenti per tipo di abitazione2011 – Richiedenti per tipo di abitazione
Frequenze per tipo di
abitazione
Frequenze di genere
Totale
complessivo
% (su chi
risponde = 817)F M
abitazione di proprietà
59 80 139 17,01
abitazione in affitto 272 270 542 66,34
altro 55 22 77 9,42
non risponde 267 147 414 --
senza abitazione 28 22 50 6,12
struttura di accoglienza
4 3 7 0,86
struttura protetta 2 0 2 0,24
Totale complessivo 687 544 1231 100,00
23. 2011 – Tipo di abitazione nei diversi gruppi2011 – Tipo di abitazione nei diversi gruppi
Provenienza
Frequenze %
Proprietà Affitto Altro
Senza abita-
zione
Struttura di
accoglienza
Struttura
protetta
Generale 17,01 66,34 9,42 6,12 0,86 0,24
Italiani 21,99 63,12 4,96 9,93 0,00 0,00
Migranti 15,98 67,01 10,36 5,33 1,04 0,30
Marocchini 17,75 72,29 6,93 1,73 1,30 0,00
Rumeni 0,00 56,92 20,00 18,46 3,08 1,54
24. 2011 – Richiedenti migranti per tipo di documento di soggiorno2011 – Richiedenti migranti per tipo di documento di soggiorno
Tipo di documento di soggiorno
Frequenze per genere
Totale
complessivo
%
F M
in attesa del primo rilascio del permesso di
soggiorno
8 6 14 1,55
in attesa del rinnovo del permesso di
soggiorno
11 17 28 3,09
in attesa della carta di soggiorno 1 5 6 0,66
in possesso di regolare permesso di
soggiorno
211 196 407 44,92
minore straniero non accompagnato 1 1 0,11
privo di permesso di soggiorno 8 7 15 1,66
soggiornante di lungo periodo 29 44 73 8,06
Non risponde 214 148 362 39,96
Totale complessivo 482 424 906 100,00
25. 2011 – Tipo di documento dei richiedenti marocchini2011 – Tipo di documento dei richiedenti marocchini
Tipo di documento di soggiorno (solo su chi risponde) %
in attesa del primo rilascio del permesso di soggiorno 2,57
in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno 5,15
in attesa della carta di soggiorno 1,1
in possesso di regolare permesso di soggiorno 74,82
minore straniero non accompagnato 0,18
privo di permesso di soggiorno 2,76
soggiornante di lungo periodo 13,42
Totale complessivo 100,00
26. Parte seconda : le problematiche espresse daiParte seconda : le problematiche espresse dai
richiedentirichiedenti
POPOLAZIONE
GENERALE Tipo
di problematiche (solo
chi risponde)
Totale %
altre problematiche 8 0,88
problematiche abitative 130 14,24
problematiche
economiche
311 34,06
problematiche familiari 59 6,46
problematiche
lavorative
320 35,05
problematiche legate
all'istruzione
53 5,81
problematiche socio-
sanitarie
16 1,75
problemi psicologici e
relazionali
16 1,75
Totale complessivo 913 100,00
27. Problematiche in base al genereProblematiche in base al genere
POPOLAZIONE
GENERALE Tipo di
problematiche per
genere (solo chi
risponde)
F % M %
To-
tale
com-
ples-
sivo
%
altre
problematiche
3 0,60 5 1,22 8 0,88
problematiche
abitative
68 13,55 62 15,09 130 14,24
problematiche
economiche
108 21,51 203 49,39 311 34,06
problematiche
familiari
42 8,37 17 4,14 59 6,46
problematiche
lavorative
234 46,61 86 20,92 320 35,05
problematiche
legate
all'istruzione
36 7,17 17 4,14 53 5,81
problematiche
socio-sanitarie
6 1,20 10 2,43 16 1,75
problemi
psicologici e
relazionali
5 1,00 11 2,68 16 1,75
Totale
complessivo
502 100,00 411 100,00 913 100,00
28. Problematiche per classe di etàProblematiche per classe di età
POPOLAZIONE
GENERALE Tipo
di
problematiche
per classe d’età
(solo chi
risponde)
Età
18 -
29
Età
30 -
44
Età
45 -
64
Età
65 -
74
Età >
75
To-
tale
com-
ples-
sivo
%
altre
problematiche
0 4 4 0 0 8 0,88
problematiche
abitative
12 57 55 4 2 130 14,24
problematiche
economiche
25 149 127 8 2 311 34,06
problematiche
familiari
6 27 24 1 1 59 6,46
problematiche
lavorative
46 129 140 5 0 320 35,05
problematiche
legate
all'istruzione
11 28 11 2 1 53 5,81
problematiche
socio-sanitarie
0 9 6 1 0 16 1,75
problemi
psicologici e
relazionali
2 7 6 1 0 16 1,75
Totale
complessivo
102 410 373 22 6 913 100,00
29. Importanza delle problematiche neiImportanza delle problematiche nei
diversi gruppidiversi gruppi
Tipo di
problematica
Importanza delle problematiche
Pop. Generale Pop. Italiana Pop. Migrante Pop. Marocchina Pop. rumena
Prob.
Lavorative
1 2 1 2 1
Prob.
Economiche
2 1 2 1 2
Prob. Abitative 3 3 3 3 3
Prob. Legate
all’istruzione
5 - 4 4 4
Prob. Familiari 4 4 5 5 -
Prob. Socio-
sanitarie
- 5 - - 5
30. Parte terza : le richieste (dati)Parte terza : le richieste (dati)
Tipo di richiesta
Frequenze per genere
Totale complessivo
%
F M
Accoglienza/alloggio 71 68 139 8.90
Alimenti e viveri 67 103 170 10.89
Altre 3 12 15 0.96
Ascolto 41 28 69 4.42
Beni e servizi materiali 51 48 99 6.34
Consulenza legale 1 4 5 0.32
Esigenze sanitarie 14 6 20 1.28
Fondo di solidarietà 28 139 167 10.70
Lavoro 335 27 362 23.19
Microcredito 7 11 18 1.15
Mobili ed arredi per la casa 69 108 177 11.34
Rimpatrio 2 8 10 0.64
Sussidi e finanziamenti 20 66 86 5.51
Vestiario 131 93 224 14.35
Totale complessivo 840 721 1561 100.00
31. Parte terza : le richieste (grafo)Parte terza : le richieste (grafo)
32. Tipi di richiesteTipi di richieste
Tipo di richiesta % Macroarea
Lavoro 23 Lavoro
Vestiario 14 Beni e servizi materiali
Mobili ed arredi per la
casa
11 Beni e servizi materiali
Alimenti e viveri 11 Beni e servizi materiali
Fondo di solidarietà 11 Sussidi e finanziamenti
Accoglienza/alloggio 9 Accoglienza/alloggio
Beni e servizi materiali 6 Beni e servizi materiali
Sussidi e
finanziamenti
6 Sussidi e finanziamenti
Ascolto 4 Ascolto
33. Tipi di richieste per macroareaTipi di richieste per macroarea
Tipo di richiesta per macro-area %
Beni e servizi materiali 43
Lavoro 23
Sussidi e finanziamenti 17
Accoglienza/alloggio 9
Ascolto 4
34. Richieste in base al genereRichieste in base al genere
Tipo di
richiesta
%F %M %Totale
Beni e
servizi
materiali
20,37 22,55 42,92
Lavoro 21,46 1,73 23,19
Sussidi e
finanziame
nti
3,52 13,84 17,36
Accoglienza
/alloggio
4,55 4,36 8,91
Ascolto 2,63 1,79 4,42
35. Richieste in base alla classe di età (dati)Richieste in base alla classe di età (dati)
Tipo di richiesta
Frequenza per classe di età
Totale
complessivo
%
B C D E F
Accoglienza/alloggio 13 58 62 4 2 139 8.90
Alimenti e viveri 11 96 56 4 3 170 10.89
Altre 3 6 5 1 0 15 0.96
Ascolto 6 23 38 1 1 69 4.42
Beni e servizi materiali 14 51 30 3 1 99 6.34
Consulenza legale 2 2 1 0 0 5 0.32
Esigenze sanitarie 1 13 4 0 2 20 1.28
Fondo di solidarietà 9 78 79 1 0 167 10.70
Lavoro 57 125 171 9 0 362 23.19
Microcredito 0 7 10 1 0 18 1.15
Mobili ed arredi per la casa 22 89 59 6 1 177 11.34
Rimpatrio 2 6 2 0 0 10 0.64
Sussidi e finanziamenti 4 44 36 2 0 86 5.51
Vestiario 28 130 62 3 1 224 14.35
Totale complessivo 172 728 615 35 11 1561 100.00
36. Richieste in base alla classe di età (grafo)Richieste in base alla classe di età (grafo)
37. Richieste in base al gruppo di appartenenzaRichieste in base al gruppo di appartenenza
Popolazione
Beni e serv.
Mat.
Lavoro Suss. e fin. Totale
Freq. % Freq. % Freq. % Freq.
Generale 670 42,92 362 23,19 271 17,36 1561
Italiani 81 30,11 44 16,36 84 31,23 269
Migranti 589 45,59 318 24,61 187 14,47 1292
Marocchini 310 68,43 48 10,60 58 12,80 453
Rumeni 28 19,44 79 54,86 9 6,25 144
38. Parte quarta : le risposte (dati)Parte quarta : le risposte (dati)
Tipo di risposta
Frequenze per genere Totale
complessivo
%
F M
Accoglienza/alloggio 53 18 71 2.19
Altro 3 7 10 0.31
Ascolto 647 72 719 22.15
Ascolto con discernimento e progetto 7 20 27 0.83
Ascolto con rinvio a servizio specifico 42 74 116 3.57
Beni e servizi materiali 520 483 1003 30.90
Esigenze assistenziali/sanitarie 11 6 17 0.52
Fondo e/o prestito 41 185 226 6.96
Impossibilità di risposta 15 5 20 0.62
Indicazione/contatti centri per l'impiego 4 0 4 0.12
Indicazione/contatti ditte 12 7 19 0.59
Indicazione/contatti famiglie 165 2 167 5.14
Lavoro 16 1 17 0.52
Risposta negata 16 50 66 2.03
Sussidi e finanziamenti 8 21 29 0.89
Viveri 304 431 735 22.64
Totale complessivo 1864 1382 3246 100.00
39. Parte quarta : le risposte (grafo)Parte quarta : le risposte (grafo)
40. Risposte per macro-areaRisposte per macro-area
Tipo di risposta %
Beni e servizi materiali 53,54
Ascolto 26,55
Sussidi e finanziamenti 7,85
Contatti e lavoro 6,37
Accoglienza/alloggio 2,19
Altre 3,48
Totale 100,00
41. Tipo di risposta per gruppo (dati)Tipo di risposta per gruppo (dati)
% per popolazione
Pop.
Generale
Pop.
Italiana
Pop.
Migrante
Pop.
Maroc-
china
Pop.
Rumena
Accoglienza 2,19 3,10 2,04 0,19 4,03
Ascolto 26,55 30,60 25,90 12,08 52,35
Beni e servizi materiali 53,54 37,69 56,10 77,99 16,11
Sussidi e finanziamenti 7,85 15,30 6,66 5,38 4,70
Lavoro 6,37 7,98 6,12 1,51 20,47
Altre 3,48 5,32 3,18 2,83 2,35
Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
42. Tipo di risposta per gruppo (grafo)Tipo di risposta per gruppo (grafo)
43. Confronto dati 2010/2011 (risposte)Confronto dati 2010/2011 (risposte)
Tipo di
risposta
2010%
(Serie 1)
2011%
(Serie 2)
Diff.%
Beni e servizi
materiali
53,54 45,75 -7,79
Ascolto 26,55 44,70 18,15
Sussidi e
finanziamenti
7,85 2,80 -5,05
Lavoro 6,37 3,15 -3,22
Accoglienza/a
lloggio
2,19 2,19 -
Altre 3,48 1,42 -2,06
Totale 100,00 100,00
44. Confronti 2010/2011/2012 (dati – frequenze perConfronti 2010/2011/2012 (dati – frequenze per
genere e per gruppo)genere e per gruppo)
PROVENIENZA
2010 2011 2012
F M TOT % M F TOT % F M TOT %
GENERALE 667 539 1206 100,00 687 544 1231 100,00 585 363 948 100,00
ITALIANI 93 116 209 17,33 101 95 196 15,92 105 92 197 20,78
MIGRANTI 574 423 997 82,67 586 449 1035 84,08 480 271 751 79,22
MAROCCHINI 147 181 328 27,20 136 182 318 25,83 105 128 233 24,58
RUMENI 105 16 121 10,03 90 19 109 8,85 80 14 97 10,23
45. Confronti 2010/2011/2012 (dati – frequenze perConfronti 2010/2011/2012 (dati – frequenze per
genere e per gruppo)genere e per gruppo)
46. Frequenze per gruppoFrequenze per gruppo
PROVE-
NIENZA
2010 2011 2012
TOT % TOT % TOT %
GENE-
RALE
1206 100,00 1231 100,00 948 100,00
ITALIANI 209 17,33 196 15,92 197 20,78
MIGRAN-
TI
997 82,67 1035 84,08 751 79,22
MAROC-
CHINI
328 27,20 318 25,83 233 24,58
RUMENI 121 10,03 109 8,85 97 10,23
47. Confronto per classi di etàConfronto per classi di età
Frequenze per genere e classi
di età
Serie 1
2010
%
Serie 2
2011
%
Serie 3
2012
%
A (da 0 a 18) 0 0,00 2 0,16 2 0,21
B (da 18 a 29) 163 13,52 204 16,57 142 14,98
C (da 30 a 44) 580 48,09 536 43,54 412 43,46
D (da 45 a 64) 432 35,82 451 36,64 361 38,08
E (da 65 a 74) 22 1,82 32 2,60 22 2,32
F (> di 75) 9 0,75 6 0,49 9 0,95
Totale complessivo 1206 100,00 1231 100,00 948 100,00
48. Confronto tra richiesteConfronto tra richieste
Tipo di richiesta
Serie 1
2010
2010%
Serie 2
2011
2011%
Serie 3
2012
2012%
Accoglienza/alloggio 139 8,90 74 5,27 36 3,30
Beni e servizi materiali 670 42,92 524 37,30 475 43,58
Ascolto 69 4,42 205 14,59 168 15,41
Lavoro 362 23,19 327 23,27 272 24,95
Sussidi e finanziamenti 271 17,36 248 17,65 118 10,83
Altre 50 3,20 27 1,92 21 1,93
Totale complessivo 1561 100,00 1405 100,00 1090 100,00
49. Confronto tra risposteConfronto tra risposte
Tipo di risposta
Serie 1
2010
2010%
Serie 2
2011
2011%
Serie 3
2012
2012%
Accoglienza/alloggio 71 2,19 62 2,19 45 1,45
Beni e servizi materiali 1738 53,54 1293 45,75 1977 63,82
Ascolto 862 26,56 1263 44,69 986 31,83
Lavoro 207 6,38 89 3,15 52 1,68
Sussidi e finanziamenti 255 7,86 79 2,80 27 0,87
Altre 113 3,48 40 1,42 11 0,36
Totale complessivo 3246 100,00 2826 100,00 3098 100,00
50. La povertà assolutaLa povertà assoluta
La povertà assoluta: è stato il primo metodo utilizzato dai sociologi e nasce dagli studi di
Joseph Rowntree (1901) ed è oggi superato nell’ambito dei paesi sviluppati. Viene invece
ancora utilizzato nei paesi in via di sviluppo.
In base a questo approccio teorico, è povera una persona il cui reddito non consente una
spesa mensile minima necessaria per acquisire un paniere di beni e servizi considerati
essenziali (beni alimentari, abitazione, salute, istruzione ed una componente residuale).
Vengono classificate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari
o inferiore al valore di questa soglia. Che si differenzia per :
- Dimensione e composizione per età delle famiglie;
- Ripartizione geografica ed ampiezza demografica del comune di
residenza.
La stima puntuale dell’incidenza, che per il 2011 è risultata pari al 5,2% a livello
nazionale, oscilla tra il 4,8% ed il 5,6%. Nel 2009, in Italia si calcolavano 2.893.000
persone in condizione di povertà assoluta.
Nel 2002, per una singola persona, la soglia di povertà assoluta era di 382,66 euro.
51. La povertà relativaLa povertà relativa
La povertà relativa: Il concetto deriva dalle ricerche compiute nel Regno Unito da Peter
Townsend (1954, 1962, 1970).
E’ quella presa in considerazione dalle rilevazioni statistiche nei paesi sviluppati.
E’ detta relativa perché la condizione dei poveri è rapportata al livello di benessere
economico diffuso nel contesto nel quale vivono e che cambia al cambiare del contesto
stesso.
La soglia per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media mensile per persona
nel paese, che nel 2011 è risultata di 1.011,03 euro.
Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a tale
valore, vengono classificate come povere. Per famiglie di ampiezza diversa il valore della
linea di povertà si ottiene applicando un’opportuna scala di equivalenza che tiene conto
delle economie di scala realizzabili all’aumentare del numero di componenti.
Esiste una fascia di persone con un reddito di poco superiore a quello definito dalla linea
di povertà relativa il cui rischio di cadere al di sotto di essa è elevato. C’è una notevole
“migrazione” tra queste due fasce di popolazione, tra chi vive in condizione di povertà e chi
vive invece in condizioni di prossimità alla povertà.
52. Le nuove povertà 1Le nuove povertà 1
Tipologia Motivazioni
La piccola
borghesia
impiegatizia
A causa dell’impoverimento generale dei
ceti medi
I working poor
(lavoratori poveri)
Persone sottoccupate con salari bassi e che
vivono in famiglie povere (questa è la
condizione di molti migranti)
Le madri sole
Con basso reddito, scarso supporto delle
reti parentali e modesti trasferimenti
monetari
53. Le nuove povertà 2Le nuove povertà 2
Tipologia Motivazioni
Il lavoratore post-
fordista disoccupato
(con scarsa
qualificazione
professionale)
Questi lavoratori (a questa categoria
appartengono molti dei lavoratori migranti che
si rivolgono a noi), diventano inutilizzabili nei
processi di riorganizzazione produttiva in
mancanza di interventi istituzionali di
riqualificazione professionale
I giovani poveri
La povertà giovanile è causata dai nuovi e
precari tipi di contratti lavorativi
I lavoratori disoccupati
over-50
Questi lavoratori non vengono più reintegrati
nelle aziende, che preferiscono assumere dei
giovani
54. La crisi del Modello Sociale EuropeoLa crisi del Modello Sociale Europeo
(da Morlicchio e Ranci) 1(da Morlicchio e Ranci) 1
Ambiti
Società salariale
(Modello Sociale
Europeo)
Società post-fordista
(fattori di crisi del modello)
Famiglia/Comunità
Famiglia nucleare
stabile fondata sul
matrimonio;
Reti comunitarie di
protezione
Diversificazione delle
forme familiari ed
instabilità coniugale;
Indebolimento delle reti
comunitarie
55. La crisi del Modello Sociale EuropeoLa crisi del Modello Sociale Europeo
(da Morlicchio e Ranci) 2(da Morlicchio e Ranci) 2
Ambiti
Società salariale
(Modello Sociale Europeo)
Società post-fordista
(fattori di crisi del modello)
Mercato del lavoro e
mercato in generale
Rapporti di lavoro
standard per male
breadwinner (l’uomo di
famiglia come
apportatore di reddito);
Consumo di massa di
beni standardizzati;
Non obsolescenza delle
qualifiche professionali
Contratti di lavoro a termine
ed atipici;
Partecipazione delle donne
al mercato del lavoro;
Scelta nei consumi;
Obsolescenza delle
competenze in assenza di
formazione continua
56. La crisi del Modello Sociale EuropeoLa crisi del Modello Sociale Europeo
(da Morlicchio e Ranci) 3(da Morlicchio e Ranci) 3
Ambiti
Società salariale
(Modello Sociale Europeo)
Società post-fordista
(fattori di crisi del modello)
Stato e Sistemi di
protezione sociale
(Welfare)
Sistemi di protezione
collettiva;
Politiche universalistiche
di welfare;
Politiche keynesiane di
subordinazione del
mercato allo Stato
Protezioni individualizzate;
Politiche di welfare
restrittive (eccetto che nei
paesi scandinavi);
Indebolimento del ruolo
regolatore dello Stato
57. La crisi del Modello Sociale EuropeoLa crisi del Modello Sociale Europeo
(da Morlicchio e Ranci) 4(da Morlicchio e Ranci) 4
Ambiti
Società salariale
(Modello Sociale
Europeo)
Società post-fordista
(fattori di crisi del
modello)
Regime di
genere
Male breadwinner
monoreddito;
Impegno delle donne
in attività di cura
Doppio reddito
familiare, dovuto
all’ingresso delle donne
nel mercato del lavoro;
Parità di genere nelle
attività di cura
58. I nuovi rischi sociali 1I nuovi rischi sociali 1
Tipo di rischio Caratteristiche
1) – il diffondersi della povertà
integrata
Un crescente numero di persone sperimenta per
diversi periodi, l’entrata e l’uscita dalla condizione
di povertà;
2) – il diffondersi del disagio abitativo
Diminuisce il ruolo dell’intervento pubblico nel
mercato immobiliare (non si costruiscono più
case popolari o se ne costruiscono troppo
poche);
3) – il diffondersi di lavori e carriere
con contratti di lavoro insicuri e
temporanei
Un crescente numero di persone, spesso giovani,
lavora in condizioni di lavoro precarie, con bassi
redditi, con insicurezza in relazione al futuro
pensionistico e spesso in situazioni di prossimità
alla condizione di povertà.
59. I nuovi rischi sociali 2I nuovi rischi sociali 2
Tipo di rischio Caratteristiche
4) – la difficile conciliazione tra lavoro
e cura dei figli
Le famiglie nelle quali anche le donne lavorano,
corrono meno il rischio di cadere in povertà,
situazione nella quali si trova più spesso la famiglia
nella quale solo l’uomo porta a casa un reddito, ma
per queste donne non esistono molto spesso servizi
che le aiutino nella gestione della cura dei figli, o se
esistono, possono essere troppo costosi
5) – l’aumentare del numero di
persone dipendenti
Causa un aumento della necessità di cure ai familiari
che ancora nella maggioranza dei casi, viene fornita
dalle donne;
Ciò è reso difficile dalla loro attività lavorativa;
Le alternative sono troppo costose.
60. L’approccio di Amartya Sen 1L’approccio di Amartya Sen 1
RISORSA
(bicicletta)
FUNZIONAMENTO
(mobilità)
CAPACITA’
(abilità di muoversi)
UTILITA’
(il piacere provato nel
muoversi in bici)
61. L’approccio di Amartya Sen 2L’approccio di Amartya Sen 2
Risorse Sono i mezzi che si possono utilizzare
Funzionamenti (functioning)
Sono le diverse cose che una persona apprezza fare o essere (Sen, 1999).
Sono attività valutabili e stati dell’essere che creano benessere nelle
persone, quali l’essere sani ne ben nutriti, sicuri, istruiti, con un buon
lavoro, con buone relazioni umane. Sono anche correlati ai beni ed ai
redditi, ma principalmente descrivono ciò che una persona può fare o
essere con essi.
Ad esempio, quando il bisogno primario delle persone di cibo (merce) è
soddisfatto, esse possono sperimentare il funzionamento di essere ben
nutrite.
62. L’approccio di Amartya Sen 3L’approccio di Amartya Sen 3
Capacità (capability)
Si riferisce alla libertà di poter fruire di diversi funzionamenti. In particolare è
definita come “le varie combinazioni di funzionamenti di essere e di fare che la
persona può raggiungere.
La capacità è quindi un vettore di funzionamenti, che riflette la libertà personale di
condurre un tipo di vita o un altro, da scegliersi tra quelli possibili” (Sen, 1992).
Detto altrimenti, le capacità sono le “libertà sostanziali che una persona utilizza per
vivere il tipo di vita che essa ha ragione di apprezzare”(Sen, 1999).
Utilità Sono i risultati che si ottengono.
Benessere E’ la soddisfazione dei bisogni della persona.
Azione (agency)
E’ l’abilità di raggiungere delle mete che uno apprezza e che ha motivo di
apprezzare.
Un agente è “qualcuno che agisce e porta al cambiamento” (Sen, 1999).
63. I fattori determinanti della vulnerabilità 1I fattori determinanti della vulnerabilità 1
STRUTTURA E PARENTELA
- numero di figli
- famiglia mono/bi-genitoriale/adottiva
- parentela come risorsa/problema
- estensione ed affidabilità genitoriale
RELAZIONI
- consolidate/instabili
- simmetriche/asimmetriche
- qualità (nella coppia, con i figli)
- aspettative/scelte
LAVORO
- numero di redditi
- livello di reddito
- stabilità
- stress
- ridondanza
64. I fattori determinanti della vulnerabilità 2I fattori determinanti della vulnerabilità 2
CAPITALE
- abitazione
- risparmio accumulato
CARATTERI INDIVIDUALI
- caratteri individuali
- grado di salute
- istruzione e professionalità
- resilienza e competenze
- presenza di disagi espliciti -
PROTEZIONE SOCIALE
- livello delle prestazioni
- tipo delle prestazioni
- accessibilità
Fattori che intervengono : EVENTI CRITICI/SOVRACCARICHI/DISPLACEMENT