XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
Prova di esame
1. Il Lieoc Economico Sociale
QUALI POLITICHE PER CONTRASTARE LA
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE
F RANC E S CA T RA C LÒ
2. Antefatto
2
risultati di apprendimento comuni all’istruzione liceale,
divisi nelle cinque aree (metodologica ; logico-argomentativa
; linguistica e comunicativa ; storico
umanistica ; scientifica, matematica e tecnologica )
competenze di natura metacognitiva (imparare ad
apprendere), relazionale (sapere lavorare in gruppo) o
attitudinale (autonomia e creatività)
obiettivi specifici di apprendimento del V anno,
sociologia, metodologia della ricerca, economia e
diritto
3. Prova
3
L A C R I S I DE L 2 0 0 8 HA P ROFONDAMENT E MODI F I CATO
I L ME R CATO DE L L AVORO, PA R T ENDO DAI DAT I D I
CONT E S TO INT E R P R E TA L E P R INC I PA L I T ENDENZ E
R E L AT I V E A L L A DI SOC CUPA Z IONE G IOVANI L E E
P ROS P E T TA POS S I B I L I POL I T I CHE A L I V E L LO
NA Z IONA L E ED A L I V E L LO EUROP EO
4. dati di contesto
4
serie storiche articolate in tabelle e grafici
articoli di giornale
estratti di norme
comunicati stampa di organi di governo nazionali ed
internazionali
comunicati stampa delle istituzioni statistiche nazionali
ed internazionali
estratti di rapporti istituzionali
5. World politics Business & finance Economics Science & technology Culture The World in 2012 Blogs Debate « Gallery
5
10 settembre 2011
In cerca di
lavoro
America, Europa
e la generazione perduta
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6. Tasso di occupazione tra i 15 ed i 64 anni nella UE (27). Confronto tra
Germania, Spagna, Francia, Italia, e Regno Unito. Anni 2003 -2013
6
7. Tasso di occupazione tra i 15 ed i 64 anni nella UE (27).
Per classe di età . Anni 2003 -2013
7
8. Tasso di occupazione tra i 15 ed i 64 anni nella UE (27). Per
genere. Anni 2003 -2013
8
27. Gli attori
27
Livello di Governo
• Internazionale
• Nazionale
• Regionale
• Locale
Livello legislativo
• Europeo
• Nazionale
• Regionale
Sindacati
• CGIl
• CISL
• UIL
• Cobas
• Altri
Associazioni
datoriali
• Confindustria
• Cna
• Confagricoltura
• Confartigianato..
• ecc
28. Politiche
Norme
• riforma del
mercato del
lavoro
• riforma
dell’apprendistato
incentivazioni
• incentivi alle
imprese
• incentivi alle
persone
• politiche di
conciliazione del
tempo
migliorare il sistema
educativo
• istruzione
• formazione
continua
• università
28
29. 29
grazie per la pazienza
Francesca Traclò | email:
francesca.traclo@fondazionerosselli.it
Editor's Notes
Obiettivi apprendimento economia v anno
Nell’ultimo anno lo studente è in grado di analizzare le strategie di scelta economica operate dai governi e i condizionamenti e le opportunità conseguenti all’intensificarsi delle relazioni globali. Egli acquisisce le competenze necessarie ad analizzare e riflettere sulle interazioni tra il mercato e le politiche economiche, sulle politiche di welfare e sul contributo del terzo settore; è in grado di valutare la crescente interazione tra politiche locali, nazionali e sovranazionali, considerando il ruolo rilevante assunto dalle Organizzazioni internazionali, in modo particolare dall’Unione Europea, nelle scelte economiche. Allo stesso tempo valuta la necessità di scelte politiche sostenibili con gli equilibri ambientali e la tutela delle risorse, coerenti con l’obiettivo di ridurre gli squilibri nello sviluppo.
Diritto
Nell’ultimo anno lo studente indaga e analizza i principi filosofici della teoria dello stato, sapendo riconoscere che essa, nel suo evolversi, ha sempre interpretato la condizione umana del tempo modellando le istituzioni e la società. Approfondisce e amplia l’analisi dei principi costituzionali, dei diritti e dei doveri dei cittadini, anche in una dimensione europea (UE) di lettura. Approfondisce ed indaga il metodo di rappresentanza democratica con particolare riguardo ai sistemi elettorali italiani e stranieri che riconosce e distingue in vista dell’esercizio del diritto di voto conseguito con la maggiore età.
Analizza i poteri e le relazioni interistituzionali nell’ambito della forma di governo italiana e conosce a fondo gli organi costituzionali e le relazioni fra gli stessi e interpreta il ruolo della pubblica ammnistrazione dell’esercizio della funzione di servizio alla cittadinanza.
In questo caso le informazioni che possiamo considerare riguardano:
sicuramente gli andamenti dei tassi di occupazione cambiano da paese a paese, e questo perché riflettono un certo tipo di struttura produttiva che per esempio può essere più o meno sensibile alle crisi congiunturali. Un paese come l’Italia in cui il pil industriale è circa un quinto ha un tipo di occupazione in quel comparto abbastanza stabile.
la Germania in controtendenza rispetto agli altri paesi ha incrementato il suo tasso di occupazione dopo il 2008, grazie alle riforme realizzate prima.
l’Italia ha tasso di occupazione strutturalmente più basso rispetto agli altri paesi per una demografia diversa? per la presenza di lavoro nero? scarsa occupazione femminile?
dunque infine è importante che lo studente sappia leggere la tabella ed inquadrare quell’informazione nel ragionamento che deve svolgere. In questo caso rilevare come L’Italia già nei tassi di occupazione presenta delle differenze importanti rispetto alle altre economie
In questa seconda slide si mette in evidenza quali profonde disparità esistono fra paese e paese quando guardiamo all’occupazione per età, ed ancora una volta emerge la peculiarità del mercato italiano.
in tutte e tre le fasce di età abbiamo dei valori più bassi delle media europea, perché?
per le caratteristiche della struttura produttiva, per convenzioni sociali, per una normativa rigida
4. qual è lo scostamento fra noi e la media europea, e fra noi e la germania?
Leggendo il grafico, emerge con chiarezza che I paesi in cui l’occupazione femminile è sotto il 50% sono pochi: Italia, Malata, Croazio, Turchia.
esiste una correlazione con questo dato ed il tasso di occupazione generale, perché in Italia è cosi basso? quali sono le cause culturali, normative, di conciliazione dei tempi, ecc?
Il primo traguardo della strategia Europa 2020 prevede di portare al 75% il tasso di occupazione delle donne e degli uomini di età compresa tra 20 e 64 anni, anche mediante una maggiore partecipazione dei giovani, dei lavoratori più anziani e di quelli poco qualificati e una migliore integrazione degli immigrati legali
La distanza dell’Italia dall’obiettivo è molto ampia (13,3 punti percentuali) con un tasso di occupazione nel 2009 pari al 61,7%, mentre ci sono molti paesi che hanno già raggiunto l’obiettivo
In questo caso le informazioni sulla natura del contratto ci dicono in Europa i contratti a tempo determinato riguardano meno del 15% della popolazione, a conferma che non necessariamente flessibilità si declina con precarietà.
quale riflessione posso trarre per elaborare la mia politica: che forse il problema non risiede tanto sulla stabilità della forma contrattuale ma sulla flessibilità e mobilità del mercato
che cosa si intende per mercato flessibile?
che cosa si intende per mobilità del lavoro?
come posso far crescere la mobilità, con quali politiche?
che cosa è stato fatto in passato? perché ha funzionato o perché non ha funzionato?
E’ chiaro che in questo caso quando si va ad indagare su cause ed effetti l’invasione in altre discipline è evidente, perché la complessità del fenomeno non mi permette di svolgere un’analisi che non tenga conto degli altri elementi
questo è un altro modo di rappresentare le informazioni che offre la possibilità di connettere il dato economico a quello territoriale.
Questa immagine rende immediato la lettura del rapporto fra la variabile occupazione ed il dato europeo, mostrando come esiste un’europa a due velocità
lavorare sulle informazioni collegate al territorio, quindi con dati georeferenziati, facilità la lettura dei fenomeni complessi perché consente di rappresentare insieme più informazioni.
La domanda in questo caso è rispetto al nostro compito in che modo ciascun attore può contribuire alla riduzione della disoccupazione giovanile?
qual è la missione di ciascuno, quali interessi difende e chi sono i suoi clienti di riferimento?
qual è oggi il sistema di relazioni che regola i rapporti fra questi soggetti?
cosa è successo nella storia e come sono cambiati i ruoli
quali i momenti più importanti di cambiamento?
in altri momenti di crisi quali azioni e quali comportamenti?