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Nuovo formato file standardizzato di
interscambio dati fotometrici e spettrometrici
Danilo Giannetti
Agilux Srl
Rethinking the Photometric Data File
Format
Three Decades Later
Ian Ashdown, P. Eng., FIES
FIG. 1 – IBM Hollerith 80-character punch cards (Source: Wikimedia Commons)
FIG. 2 – Modern communications technology circa 1986 (Source: Wikimedia Commons) Posted on April 27, 2017 by Ian Ashdown
IES lm-63
This document describes the standard data system
and how to build a file using this system.
The document addresses photometric data file
formats specifically for data transfer, data
storage and retrieval, and other data usage
purposes.
This is the fifth revision of this Standard.
Since its introduction in 1986 (IES LM-63-1986),
this Standard has proved to be very useful and
powerful. This revision further clarifies the
standard to make its use as simple as possible.
This update is intended as the final update to
LM-63, which will put this file format into a
long-term stability mode, ensuring it remains
available as a reference.
It is being superseded with a new XML—based file
format, ANSI/IES TM-33-18, Standard Format for
the Electronic Transfer of Luminaire Optical
Data.
Stockmar, A. W. 1990.
"EULUMDAT - ein Leuchtendatenformat für den
europäischen Beleuchtungsplaner,"
Tagungsband Licht '90, pp. 641-644.
Stockmar, A. W. 1998.
"EULUMDAT/2 - Extended Version of a Well
Established Luminaire Data Format," 1998
CIBSE National Lighting Conference, pp. 353-362.
EULUMDAT
• Il formato Eulumdat ( estensione dei files .ldt ), che è il più
utilizzato in Europa, è stato sviluppato dal professor Axel Stockmar
e fu proposto nel 1990.
• Si tratta di un formato ASCII, scritto secondo le regole del sistema
operativo DOS.
• Il formato Eulumdat è stato proposto e gestito direttamente dal
professor Stockmar, senza l’intervento di nessun Ente normatore o di
qualunque altra organizzazione.
• Non ha mai avuto evoluzioni dalla sua nascita ed è ancora usato nella
sua forma originale, anche se è stato proposto un formato Eulumdat/2,
che non ha avuto alcuna fortuna, ed è stato fatto, nel 2009, un
tentativo per renderlo compatibile con la fotometria assoluta; le
due evoluzioni proposte non modificavano né la struttura del file né
la quantità di informazioni contenute, e non hanno riscosso alcun
seguito.
• Permette di descrivere solo fotometrie misurate secondo il sistema C-
Gamma, cioè un sistema di coordinate sferiche con asse del fascio
verticale; talvolta, per ragioni funzionali e per ragioni storiche, è
più conveniente utilizzare il sistema V-H.
• E’ possibile schematizzare l’area luminosa come un rettangolo o come
un cerchio, mentre se si tratta di un volume e non di un’area si
schematizza con un parallelepipedo e con un cilindro; inoltre sono
presenti le proiezioni del volume luminoso nelle direzioni principali
( in direzione dell’asse X positiva, dell’asse X negativa e così via
).
• non sono riportate le posizioni relative del volume che emette luce
rispetto al baricentro dell’apparecchio, e l’area luminosa è
normalmente considerata baricentrica rispetto all’apparecchio stesso.
• E’ un formato posizionale.
• Il formato Iesna LM63 ( estensione dei files .ies ) è stato
sviluppato dal sottocomitato Fotometria e dal comitato Computer della
Illuminating Engineering Society of North America ( IESNA ) nel 1986,
ed è stato revisionato nel 1991, nel 1995, nel 2002 e nel 2019.
• Si tratta di un formato ASCII e non ci sono regole chiare per gestire
le informazioni in lingue con alfabeti diversi dall’alfabeto latino.
• Nel formato IESNA è possibile gestire sia le fotometrie relative sia
le fotometrie assolute e sono ammessi sia i sistemi di misura G-Gamma
che V-H.
• Nelle varie evoluzioni del formato IESNA la figura luminosa è stata
descritta via via sempre meglio, fino a raggiungere un buon grado di
sofisticazione.
• Nel formato Americano non ci sono le dimensioni fisiche
dell’apparecchio.
• Nei file IESNA di ultima versione, esistono etichette <Label> che
identificano alcuni campi ed è quindi possibile invertire alcune
righe o aggiungere o togliere qualche informazione, ma il grosso del
file è interpretato tramite la posizione del dato all’interno del
file, come per l’Eulumdat.
IES lm-63
EULUMDAT
In sostanza, sia per Eulumdat che per il formato Americano, c’è un set minimo ed un set massimo di informazioni (
nell’Eulumdat massimo e minimo coincidono ) e non è possibile in nessun modo modificare questa struttura.
Nel tempo sono stati codificati anche altri file format, come quello sviluppato dalla CIE o dal CEN, ma il
meccanismo di costruzione è sempre simile al formato IESNA, con l’aggiunta di informazioni più dettagliate o di
maggior precisione nella descrizione di alcune caratteristiche dell’apparecchio. In ogni caso nessuno di questi
formati è stato usato estesamente dall’industria, tanto che il WG7 ha appena deciso di non riproporre più il
formato CEN all’interno della nuova versione della norma EN13032-1.
Tutti questi formati contengono solo i dati di intensità luminosa dell’emissione dell’apparecchio o della lampada,
con piccole differenze, che abbiamo descritto, sul formato della misura o sul formato dei dati, scarne informazioni
sul volume emittente e alcune semplici informazioni sul consumo energetico e sulle eventuali lampade presenti
nell’apparecchio. Nient’altro.
La gestione delle lampade all’interno dell’apparecchio presenta molti problemi sia nell’Eulumdat, che non prevede
lampade di tipo diverso all’interno dello stesso apparecchio, sia nello IESNA, che non permette di indicare i
flussi esatti in caso di lampade diverse.
In entrambi i casi nessuna informazione dettagliata sui consumi, sull’impegno energetico, nè alcuna informazione
sullo spettro di emissione, sulla colorimetria, sulle caratteristiche meccaniche o funzionali dell’apparecchio.
Né c’è la possibilità di espandere i formati, perché hanno una costruzione rigida, basata sulla posizione degli
elementi all’interno del file.
IES Standard Format for the Electronic
Transfer of Spectral Data
Dal 31 gennaio 2019 è disponibile la norma UNI 11733:2019 che specifica il contenuto e il formato di
interscambio, in linguaggio XML, per il trasferimento di dati fotometrici, colorimetrici, spettrometrici e di
consumo energetico degli apparecchi di illuminazione, delle lampade e dei moduli LED.
Le specifiche e la struttura del file XML sono state concepite per poter consentire, almeno inizialmente, la
conversione completa dei file fotometrici esistenti (es. Eulumdat) garantendone così la conservazione dei
dati in essi contenuti; i nuovi file potranno essere completati con la compilazione dei campi obbligatori ed,
eventualmente, di quelli facoltativi. Fra quest’ultimi dati facoltativi, il nuovo file XML prevede una specifica
sezione "CAM" introdotta per dare attuazione operativa (in accordo con il MATTM) alle specifiche di base
prescritte al punto 4.2.3.14 dell'Allegato del DM 27 settembre 2017 "Criteri Ambientali Minimi per
l’acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l’acquisizione di apparecchi per illuminazione
pubblica, l’affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica."
Questa specifica è stata implementata dal GL7 della UNI/CT023 lavorando in stretta collaborazione con il
gruppo di lavoro IESNA responsabile della realizzazione del Technical Memorandum TM-33, pubblicato nei
giorni scorsi.
È dunque possibile affermare che un file fotometrico realizzato seguendo la specifica italiana è pienamente
compatibile col file d’interscambio realizzato sulle specifiche TM-33, e viceversa.
Scopo e campo di
applicazione
La presente norma specifica il contenuto e il formato di
interscambio, in linguaggio XML, per il trasferimento di dati
fotometrici, colorimetrici, spettrometrici e di consumo energetico
degli apparecchi di illuminazione, delle lampade e dei moduli LED.
Il presente formato di interscambio può contenere anche i dati
richiesti dai Criteri ambientali Minimi (DM 27/09/2017).
Nota: il linguaggio XML è conforme al modello BIM, in modo da poter
essere usato direttamente nella generazione di un modello di
costruzione, eventualmente integrato da altri dati contenuti in
files diversi che descrivano aspetti specifici dell’apparecchio o
della lampada.
INTRODUCTION AND SCOPE
The architectural and roadway lighting communities have long relied on
standardized data formats for the electronic transfer of far-field
photometric data and related information. These data formats include IES
LM-63-02, CIBSE TM14, and EULUMDAT. Apart from a few minor revisions,
these data formats have remained essentially unchanged for the past
several decades.
With the introduction of solid state lighting with color-changing
capabilities, there is a need to include spectral power distributions in
these data representations. There is also a need to represent radiant and
photosynthetically active radiation (PAR) intensity distributions for
horticultural, aquacultural, and animal husbandry lighting applications.
Unfortunately, it is difficult to impossible to incorporate such
information in existing photometric data standards. It is also
unreasonable to develop new standards specifically for specialized
applications, such as horticultural lighting. This document therefore
presents a standardized data format for use with all lighting
applications.
The represented data may be obtained when testing or simulating the
optical characteristics of a luminaire, which may then be used with
lighting design and analysis software, architectural visualization
software, or optical design software.
The data are formatted in accordance with W3C Extensible Markup Language
(XML) 1.1 Recommendation and the W3C XML Schema Definition Language (XSD).
This allows end users to utilize and view the data directly without the
need for proprietary software.
In the event of any ambiguity or discrepancy with respect to the textual
specification and the XML Schema in this document, the XML Schema shall
take precedence.
In the event of any ambiguity or discrepancy with respect to the
description of XML or XML Schema in this document, the W3C Recommendations
shall take precedence.
This document specifies an electronic (XML-based) data format for the
UNI
11733
IES TM
33
DECRETO 27 Settembre 2017 CAM
formato dati aperto, non controllato da un singolo operatore,
per facilitare l’interoperabilità tra i vari operatori.
Ha lo scopo di consentire l’interscambio di un modello
informativo senza perdita o distorsione di dati o informazioni.
formato standard che consenta l’interoperabilità e
l’interscambio dei dati in modo sicuro, senza errori o
perdita di informazioni.
Il metodo BIM si basa sulla collaborazione
tra i progettisti, l’interoperabilità dei
software, l’integrazione tra i processi e la
sostenibilità. Il BIM garantisce la validità
dei dati inseriti nel progetto in ogni
momento del suo ciclo di vita, permettendo
un realizzazione integrata.
Progettare secondo il metodo BIM significa
comunicare, senza alcuna perdita
qualitativa, con colleghi e partner che
usano altri software, il proprio progetto e
tutti i dati in esso presenti.
Formato standard
Costruito con regole chiare e
di cui si può fare
manutenzione
Machine readable
Un formato che sia
interpretabile da un computer
Formato aperto
Non controllato da un singolo
operatore
UNI CEN/TS
17623:2021
What is a ULD file?
Data file used by DIALux, a professional light
planning software for indoor and outdoor lighting;
contains data about the lighting specifications of a
luminaire, such as the fixture description, fixture
image, luminous flux, power consumption, and a 3D
model for viewing; cannot be created by the user,
only used for viewing.
More Information
DIALux is a free program used to design and plan
lighting installations for different environments
with different room elements. Commonly used for
homes, office buildings, neighborhoods, sporting
facilities, and commercial sites.
NOTE: Similar to the .LDT, .ELD, and .IES files used
by DIALux.
What is a rfa file and how do I open a rfa file?
The Revit Family File is stored in the RFA format and is
affixed with the RFA extension, and is used by Revit.
These RFA files are generally classified as data files
that contain one or more 3D models that can be imported
into a three dimensional scene and were created and saved
using the Revit Family Editor. RFA files contain BIM
(Building Information Modeling) data and require Autodesk
Revit software. These files are also known as Autodesk
Revit file. The Autodesk Revit software is used by
architects and engineers to design and model. The Revit
model is based on a compilation of items called families.
The compiled items refer to the parametric objects such
as 3D building objects and two dimensional drafting
objects. Autodesk Revit Architecture 2013, Autodesk Revit
Structure 2013, Autodesk Revit MEP 2013 software can be
used in Microsoft Windows based systems to access and
read RFA files.
Various viewers for this file format
These apps are known to open certain types of RFA files.
Remember, different programs may use RFA files for
different purposes, so you may need to try out a few of
them to be able to open your specific file.
ULD
file
RFA
file
Global Lighting Data Format (GLDF)
DIAL and Relux are working together to
develop a new data format for luminaires and
sensors, the Global Lighting Data Format
(GLDF). This format will be used, among other
applications, in the lighting design programs
of both DIALux and RELUX.
GLDF is an open, free format that can be used
across the entire lighting industry and meets
the latest BIM process requirements.
Manufacturers, planners and even software
manufacturers will benefit from this new
format.
Will GLDF replace other data formats such as
EULUMDAT, IES etc?
The idea is NOT to replace a photometric file
like EULUMDAT (LDT) or IESNA LM63 (IES) but to
create an open and free to use file format that
includes all necessary and relevant information
about luminaires and sensors.
Current file formats are either not “good
enough” for photometric calculation (e.g. ETIM)
or do not include necessary information for the
entire design process like in BIM (IFC, LDT,
IES…). Some other file formats are also
proprietary, means not usable for all software
tools.
I work at a photometry laboratory, is there
anything I need to be aware of regarding GLDF?
For laboratories, nothing changes yet.
Photometry is a component of the GLDF.
Here the photometry can be delivered in any
standard format (IES, LDT, IESXML etc.).
Formato Standard
Costruito con regole chiare
condivise e di cui si garantisce la
manutenzione
Machine Readable
Un formato che sia interpretabile
da un computer
Formato Aperto
Non controllato da un singolo
operatore
Formato Interscambio
Serve per scambiare informazioni tra programmi
Formato Aggiornabile
I contenuti si stabiliscono a livello normativo.
Se serve vengono aggiornati
Formato Libero
Non devo pagare né rivolgermi a qualcuno per usarlo
Grazie
Danilo Giannetti
Agilux Srl
Coordinatore GL 07 UNI
«Fotometria e Colorimetria»

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  • 1. Nuovo formato file standardizzato di interscambio dati fotometrici e spettrometrici Danilo Giannetti Agilux Srl
  • 2. Rethinking the Photometric Data File Format Three Decades Later Ian Ashdown, P. Eng., FIES FIG. 1 – IBM Hollerith 80-character punch cards (Source: Wikimedia Commons) FIG. 2 – Modern communications technology circa 1986 (Source: Wikimedia Commons) Posted on April 27, 2017 by Ian Ashdown
  • 3. IES lm-63 This document describes the standard data system and how to build a file using this system. The document addresses photometric data file formats specifically for data transfer, data storage and retrieval, and other data usage purposes. This is the fifth revision of this Standard. Since its introduction in 1986 (IES LM-63-1986), this Standard has proved to be very useful and powerful. This revision further clarifies the standard to make its use as simple as possible. This update is intended as the final update to LM-63, which will put this file format into a long-term stability mode, ensuring it remains available as a reference. It is being superseded with a new XML—based file format, ANSI/IES TM-33-18, Standard Format for the Electronic Transfer of Luminaire Optical Data.
  • 4. Stockmar, A. W. 1990. "EULUMDAT - ein Leuchtendatenformat für den europäischen Beleuchtungsplaner," Tagungsband Licht '90, pp. 641-644. Stockmar, A. W. 1998. "EULUMDAT/2 - Extended Version of a Well Established Luminaire Data Format," 1998 CIBSE National Lighting Conference, pp. 353-362.
  • 6. • Il formato Eulumdat ( estensione dei files .ldt ), che è il più utilizzato in Europa, è stato sviluppato dal professor Axel Stockmar e fu proposto nel 1990. • Si tratta di un formato ASCII, scritto secondo le regole del sistema operativo DOS. • Il formato Eulumdat è stato proposto e gestito direttamente dal professor Stockmar, senza l’intervento di nessun Ente normatore o di qualunque altra organizzazione. • Non ha mai avuto evoluzioni dalla sua nascita ed è ancora usato nella sua forma originale, anche se è stato proposto un formato Eulumdat/2, che non ha avuto alcuna fortuna, ed è stato fatto, nel 2009, un tentativo per renderlo compatibile con la fotometria assoluta; le due evoluzioni proposte non modificavano né la struttura del file né la quantità di informazioni contenute, e non hanno riscosso alcun seguito. • Permette di descrivere solo fotometrie misurate secondo il sistema C- Gamma, cioè un sistema di coordinate sferiche con asse del fascio verticale; talvolta, per ragioni funzionali e per ragioni storiche, è più conveniente utilizzare il sistema V-H. • E’ possibile schematizzare l’area luminosa come un rettangolo o come un cerchio, mentre se si tratta di un volume e non di un’area si schematizza con un parallelepipedo e con un cilindro; inoltre sono presenti le proiezioni del volume luminoso nelle direzioni principali ( in direzione dell’asse X positiva, dell’asse X negativa e così via ). • non sono riportate le posizioni relative del volume che emette luce rispetto al baricentro dell’apparecchio, e l’area luminosa è normalmente considerata baricentrica rispetto all’apparecchio stesso. • E’ un formato posizionale. • Il formato Iesna LM63 ( estensione dei files .ies ) è stato sviluppato dal sottocomitato Fotometria e dal comitato Computer della Illuminating Engineering Society of North America ( IESNA ) nel 1986, ed è stato revisionato nel 1991, nel 1995, nel 2002 e nel 2019. • Si tratta di un formato ASCII e non ci sono regole chiare per gestire le informazioni in lingue con alfabeti diversi dall’alfabeto latino. • Nel formato IESNA è possibile gestire sia le fotometrie relative sia le fotometrie assolute e sono ammessi sia i sistemi di misura G-Gamma che V-H. • Nelle varie evoluzioni del formato IESNA la figura luminosa è stata descritta via via sempre meglio, fino a raggiungere un buon grado di sofisticazione. • Nel formato Americano non ci sono le dimensioni fisiche dell’apparecchio. • Nei file IESNA di ultima versione, esistono etichette <Label> che identificano alcuni campi ed è quindi possibile invertire alcune righe o aggiungere o togliere qualche informazione, ma il grosso del file è interpretato tramite la posizione del dato all’interno del file, come per l’Eulumdat. IES lm-63 EULUMDAT
  • 7. In sostanza, sia per Eulumdat che per il formato Americano, c’è un set minimo ed un set massimo di informazioni ( nell’Eulumdat massimo e minimo coincidono ) e non è possibile in nessun modo modificare questa struttura. Nel tempo sono stati codificati anche altri file format, come quello sviluppato dalla CIE o dal CEN, ma il meccanismo di costruzione è sempre simile al formato IESNA, con l’aggiunta di informazioni più dettagliate o di maggior precisione nella descrizione di alcune caratteristiche dell’apparecchio. In ogni caso nessuno di questi formati è stato usato estesamente dall’industria, tanto che il WG7 ha appena deciso di non riproporre più il formato CEN all’interno della nuova versione della norma EN13032-1. Tutti questi formati contengono solo i dati di intensità luminosa dell’emissione dell’apparecchio o della lampada, con piccole differenze, che abbiamo descritto, sul formato della misura o sul formato dei dati, scarne informazioni sul volume emittente e alcune semplici informazioni sul consumo energetico e sulle eventuali lampade presenti nell’apparecchio. Nient’altro. La gestione delle lampade all’interno dell’apparecchio presenta molti problemi sia nell’Eulumdat, che non prevede lampade di tipo diverso all’interno dello stesso apparecchio, sia nello IESNA, che non permette di indicare i flussi esatti in caso di lampade diverse. In entrambi i casi nessuna informazione dettagliata sui consumi, sull’impegno energetico, nè alcuna informazione sullo spettro di emissione, sulla colorimetria, sulle caratteristiche meccaniche o funzionali dell’apparecchio. Né c’è la possibilità di espandere i formati, perché hanno una costruzione rigida, basata sulla posizione degli elementi all’interno del file.
  • 8. IES Standard Format for the Electronic Transfer of Spectral Data
  • 9.
  • 10. Dal 31 gennaio 2019 è disponibile la norma UNI 11733:2019 che specifica il contenuto e il formato di interscambio, in linguaggio XML, per il trasferimento di dati fotometrici, colorimetrici, spettrometrici e di consumo energetico degli apparecchi di illuminazione, delle lampade e dei moduli LED. Le specifiche e la struttura del file XML sono state concepite per poter consentire, almeno inizialmente, la conversione completa dei file fotometrici esistenti (es. Eulumdat) garantendone così la conservazione dei dati in essi contenuti; i nuovi file potranno essere completati con la compilazione dei campi obbligatori ed, eventualmente, di quelli facoltativi. Fra quest’ultimi dati facoltativi, il nuovo file XML prevede una specifica sezione "CAM" introdotta per dare attuazione operativa (in accordo con il MATTM) alle specifiche di base prescritte al punto 4.2.3.14 dell'Allegato del DM 27 settembre 2017 "Criteri Ambientali Minimi per l’acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l’acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l’affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica." Questa specifica è stata implementata dal GL7 della UNI/CT023 lavorando in stretta collaborazione con il gruppo di lavoro IESNA responsabile della realizzazione del Technical Memorandum TM-33, pubblicato nei giorni scorsi. È dunque possibile affermare che un file fotometrico realizzato seguendo la specifica italiana è pienamente compatibile col file d’interscambio realizzato sulle specifiche TM-33, e viceversa.
  • 11. Scopo e campo di applicazione La presente norma specifica il contenuto e il formato di interscambio, in linguaggio XML, per il trasferimento di dati fotometrici, colorimetrici, spettrometrici e di consumo energetico degli apparecchi di illuminazione, delle lampade e dei moduli LED. Il presente formato di interscambio può contenere anche i dati richiesti dai Criteri ambientali Minimi (DM 27/09/2017). Nota: il linguaggio XML è conforme al modello BIM, in modo da poter essere usato direttamente nella generazione di un modello di costruzione, eventualmente integrato da altri dati contenuti in files diversi che descrivano aspetti specifici dell’apparecchio o della lampada. INTRODUCTION AND SCOPE The architectural and roadway lighting communities have long relied on standardized data formats for the electronic transfer of far-field photometric data and related information. These data formats include IES LM-63-02, CIBSE TM14, and EULUMDAT. Apart from a few minor revisions, these data formats have remained essentially unchanged for the past several decades. With the introduction of solid state lighting with color-changing capabilities, there is a need to include spectral power distributions in these data representations. There is also a need to represent radiant and photosynthetically active radiation (PAR) intensity distributions for horticultural, aquacultural, and animal husbandry lighting applications. Unfortunately, it is difficult to impossible to incorporate such information in existing photometric data standards. It is also unreasonable to develop new standards specifically for specialized applications, such as horticultural lighting. This document therefore presents a standardized data format for use with all lighting applications. The represented data may be obtained when testing or simulating the optical characteristics of a luminaire, which may then be used with lighting design and analysis software, architectural visualization software, or optical design software. The data are formatted in accordance with W3C Extensible Markup Language (XML) 1.1 Recommendation and the W3C XML Schema Definition Language (XSD). This allows end users to utilize and view the data directly without the need for proprietary software. In the event of any ambiguity or discrepancy with respect to the textual specification and the XML Schema in this document, the XML Schema shall take precedence. In the event of any ambiguity or discrepancy with respect to the description of XML or XML Schema in this document, the W3C Recommendations shall take precedence. This document specifies an electronic (XML-based) data format for the UNI 11733 IES TM 33 DECRETO 27 Settembre 2017 CAM
  • 12. formato dati aperto, non controllato da un singolo operatore, per facilitare l’interoperabilità tra i vari operatori. Ha lo scopo di consentire l’interscambio di un modello informativo senza perdita o distorsione di dati o informazioni. formato standard che consenta l’interoperabilità e l’interscambio dei dati in modo sicuro, senza errori o perdita di informazioni.
  • 13. Il metodo BIM si basa sulla collaborazione tra i progettisti, l’interoperabilità dei software, l’integrazione tra i processi e la sostenibilità. Il BIM garantisce la validità dei dati inseriti nel progetto in ogni momento del suo ciclo di vita, permettendo un realizzazione integrata. Progettare secondo il metodo BIM significa comunicare, senza alcuna perdita qualitativa, con colleghi e partner che usano altri software, il proprio progetto e tutti i dati in esso presenti. Formato standard Costruito con regole chiare e di cui si può fare manutenzione Machine readable Un formato che sia interpretabile da un computer Formato aperto Non controllato da un singolo operatore
  • 14.
  • 16.
  • 17. What is a ULD file? Data file used by DIALux, a professional light planning software for indoor and outdoor lighting; contains data about the lighting specifications of a luminaire, such as the fixture description, fixture image, luminous flux, power consumption, and a 3D model for viewing; cannot be created by the user, only used for viewing. More Information DIALux is a free program used to design and plan lighting installations for different environments with different room elements. Commonly used for homes, office buildings, neighborhoods, sporting facilities, and commercial sites. NOTE: Similar to the .LDT, .ELD, and .IES files used by DIALux. What is a rfa file and how do I open a rfa file? The Revit Family File is stored in the RFA format and is affixed with the RFA extension, and is used by Revit. These RFA files are generally classified as data files that contain one or more 3D models that can be imported into a three dimensional scene and were created and saved using the Revit Family Editor. RFA files contain BIM (Building Information Modeling) data and require Autodesk Revit software. These files are also known as Autodesk Revit file. The Autodesk Revit software is used by architects and engineers to design and model. The Revit model is based on a compilation of items called families. The compiled items refer to the parametric objects such as 3D building objects and two dimensional drafting objects. Autodesk Revit Architecture 2013, Autodesk Revit Structure 2013, Autodesk Revit MEP 2013 software can be used in Microsoft Windows based systems to access and read RFA files. Various viewers for this file format These apps are known to open certain types of RFA files. Remember, different programs may use RFA files for different purposes, so you may need to try out a few of them to be able to open your specific file. ULD file RFA file
  • 18. Global Lighting Data Format (GLDF) DIAL and Relux are working together to develop a new data format for luminaires and sensors, the Global Lighting Data Format (GLDF). This format will be used, among other applications, in the lighting design programs of both DIALux and RELUX. GLDF is an open, free format that can be used across the entire lighting industry and meets the latest BIM process requirements. Manufacturers, planners and even software manufacturers will benefit from this new format. Will GLDF replace other data formats such as EULUMDAT, IES etc? The idea is NOT to replace a photometric file like EULUMDAT (LDT) or IESNA LM63 (IES) but to create an open and free to use file format that includes all necessary and relevant information about luminaires and sensors. Current file formats are either not “good enough” for photometric calculation (e.g. ETIM) or do not include necessary information for the entire design process like in BIM (IFC, LDT, IES…). Some other file formats are also proprietary, means not usable for all software tools. I work at a photometry laboratory, is there anything I need to be aware of regarding GLDF? For laboratories, nothing changes yet. Photometry is a component of the GLDF. Here the photometry can be delivered in any standard format (IES, LDT, IESXML etc.).
  • 19. Formato Standard Costruito con regole chiare condivise e di cui si garantisce la manutenzione Machine Readable Un formato che sia interpretabile da un computer Formato Aperto Non controllato da un singolo operatore Formato Interscambio Serve per scambiare informazioni tra programmi Formato Aggiornabile I contenuti si stabiliscono a livello normativo. Se serve vengono aggiornati Formato Libero Non devo pagare né rivolgermi a qualcuno per usarlo
  • 20. Grazie Danilo Giannetti Agilux Srl Coordinatore GL 07 UNI «Fotometria e Colorimetria»