Stiamo affrontando una crisi che ha cambiato e cambia
il mercato competitivo globale. In questo contesto credo sia interessante riproporre una ricerca frutto di una
tra Confindustria Bocconi, documento datato ma sempre valido per trarre spunti su quali strategie implementare per
vincere la crisi.
UNIONI CIVILI E CONVIVENZE DI FATTO: INCIDENZA SUL RAPPORTO DI LAVORO
STRATEGIE PER VINCERE LA CRISI
1. Strategie per vincere la crisi
I DATI DELLA CRISI
Riportiamo due recenti Ansa che danno una idea delle difficoltà del nostro
Paese a ricreare un ambiente atto a favori
imprese.
Ansa) – Milano, 2 Dic –
settembre hanno aperto una procedura fallimentare 3.000 imprese (+14,1%) in
Italia. Dall’inizio dell’anno le chiusure aziendali sono 11.000: è la prima volta
nel decennio che viene superata soglia 10.000 già a settembre. Secondo i dati
diffusi da Cerved, l’aumento è a due cifre (+13/14%) in tutta la Penisola,
eccetto che nel Nord Est (+4,4% nei nove me
(Ansa) – Roma, 2 Dic – Nel 2013 la stima del numero delle imprese attive con
dipendenti è di 1.583.375 unità
milioni sono dipendenti.
Rispetto al dato definitivo del 2012 si registra
con dipendenti del 3,7%. Lo rileva l’Istat. Il calo dell’occupazione è del 2,3% in
Strategie per vincere la crisi
Stiamo affrontando una crisi che ha
cambiato e cambia
il mercato competitivo globale. In
questo contesto credo sia
interessante riproporre una ricerca
frutto di una
tra Confindustria
Bocconi, documento datato ma
sempre valido per trarre spunti su
quali strategie implementare per
vincere la crisi.
Riportiamo due recenti Ansa che danno una idea delle difficoltà del nostro
Paese a ricreare un ambiente atto a favorire la nascita e lo sviluppo delle
Nuovo record negativo per i fallimenti:
settembre hanno aperto una procedura fallimentare 3.000 imprese (+14,1%) in
ll’anno le chiusure aziendali sono 11.000: è la prima volta
nel decennio che viene superata soglia 10.000 già a settembre. Secondo i dati
diffusi da Cerved, l’aumento è a due cifre (+13/14%) in tutta la Penisola,
eccetto che nel Nord Est (+4,4% nei nove mesi).
Nel 2013 la stima del numero delle imprese attive con
dipendenti è di 1.583.375 unità; occupano 13,3 milioni di addetti, di cui 11,4
Rispetto al dato definitivo del 2012 si registra un calo del numero di imprese
con dipendenti del 3,7%. Lo rileva l’Istat. Il calo dell’occupazione è del 2,3% in
Stiamo affrontando una crisi che ha
cambia profondamente
il mercato competitivo globale. In
questo contesto credo sia
porre una ricerca
frutto di una collaborazione
Confindustria ed Università
Bocconi, documento datato ma
sempre valido per trarre spunti su
strategie implementare per
Riportiamo due recenti Ansa che danno una idea delle difficoltà del nostro
re la nascita e lo sviluppo delle
Nuovo record negativo per i fallimenti: tra luglio e
settembre hanno aperto una procedura fallimentare 3.000 imprese (+14,1%) in
ll’anno le chiusure aziendali sono 11.000: è la prima volta
nel decennio che viene superata soglia 10.000 già a settembre. Secondo i dati
diffusi da Cerved, l’aumento è a due cifre (+13/14%) in tutta la Penisola,
Nel 2013 la stima del numero delle imprese attive con
; occupano 13,3 milioni di addetti, di cui 11,4
un calo del numero di imprese
con dipendenti del 3,7%. Lo rileva l’Istat. Il calo dell’occupazione è del 2,3% in
2. termini di dipendenti. Le contrazioni più forti nelle Costruzioni (-7,6% il
numero delle imprese e -9,3% in termini di dipendenti).
RICERCA CONFINDUSTRIA – UNIVERSITÀ BOCCONI
Questa iniziativa ha avuto come partner sia Confindustria sia l’Università
Bocconi, perché questo lavoro è il punto d’incontro di due percorsi di studio.
Da un lato, infatti, è parte integrante del progetto “Le imprese italiane oltre la
crisi: strategie di sviluppo e cambiamento nella competizione globale”. Attivato
da Confindustria a livello nazionale con il coinvolgimento complessivo di 500
imprese, è un concreto esempio del “fare sistema”.
Dall’altro, è la prosecuzione ideale dello studio “Così l’impresa muove e
vince”, realizzato nella prima parte del 2008, appena prima dello scoppio della
crisi, nell’ambito dell’Osservatorio Assolombarda Bocconi sulla competitività
delle imprese lombarde.
La gran parte delle aziende analizzate appartiene alla categoria delle imprese
piccole o medio piccole. In pochissimi casi si sono raggiunte dimensioni tali per
cui potrebbero sorgere problemi di “ipercomplessità organizzativa” o di
“diseconomie di scala”. Ciò, semplicemente, significa che per quasi tutte le
imprese qui studiate l’obiettivo della crescita dimensionale è un obiettivo
primario.
Questo è ben chiaro a tutti i capi azienda che hanno partecipato alla ricerca; ed è
anche chiaro che l’obiettivo della crescita dimensionale non è in alternativa
rispetto a quello della crescita dei livelli qualitativi e prestazionali dei prodotti.
È a tutti chiaro che crescenti livelli qualitativi e prestazionali dei prodotti, e i
3. decrescenti livelli dei costi, sono solo condizioni di esistenza, non di crescita e
sviluppo.
I principali risultati della ricerca sono:
crescere rapidamente si può: sia rimanendo nel core business, sia
diversificando ed eventualmente trasformando il business model;
crescere rapidamente si può: sia mantenendo costante la proprietà sia
aprendola in una delle varie forme possibili;
per crescere rapidamente si deve percorrere la strada delle acquisizioni;
è opportuno che le acquisizioni siano lo sbocco di
precedenti aggregazioni in forma di alleanze e dijoint venture;
in altri termini, occorre essere molto attivi nell’uso contemporaneo di tutti
gli strumenti diaggregazione interaziendale.
Sono state inoltre analizzate le principali mosse strategiche, vale a dire 9 classi
di interventi aventi per oggetto, rispettivamente:
l’ampiezza della gamma dei prodotti offerti e dei mercati di sbocco
la qualità e il contenuto tecnologico dei prodotti offerti
la riduzione dei costi e l’aumento dei prezzi
l’attività commerciale e i servizi post vendita
l’integrazione verticale a monte e a valle
la delocalizzazione all’estero e la ri-localizzazione in Italia
le fusioni, acquisizioni e partnership
le persone, l’organizzazione, i sistemi di gestione
l’assetto societario e proprietario
La parte più interessante della ricerca è però rappresentata dai casi aziendali.
Una interessante occasione di scambio di idee, un’interazione indispensabile
per sviluppare nuove visioni e ridisegnare l’ impresa.