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Spezia in Jazz, Leonardo Corradi e Lucio
Ferrara in vetrina
La Spezia - La 43a edizione del Festival Internazionale del Jazz
della Spezia è alle porta. L'associazione spezzina 'Spezia in jazz',
parte integrante dell'organizzazione, organizza alcuni incontri con
gli artisti che presenteranno i loro ultimi dischi. Si tratta di due
distinte serate che avranno inizio alle 19 del 26 giugno e del 2
luglio e termineranno prima dei concerti delle 21, presso il NH
Jolly Hotel che offrirà un aperitivo a tutti gli intervenuti.
Si tratta di Leonardo Corradi in 'Tuscia in Jazz', organista spezzino, con Abraham Burton al Sax, Eddy Palermo
alla chitarra, Gegè Munari al sax, Fabio Rotondo alle batterie con special guest Tony Monaco all'organo
hammond. Corradi, classe cristallina, presenterà il disco alle 19 di sabato 26 giugno.
L'altro appuntamento è previsto per il 2 luglio con la chitarra di Lucio Ferrara che presenta 'It's all right with
me'. Con Leo Konitz al sax alto, Antonio Ciacca al piano, UlyssesOwens, Kengo Nakamura al basso, Yasushi
Nakamura al basso, Luca Mannutza, organo hammond e infine Nicola Angelucci alle batterie.
"It's all right with me", Nicola Angelucci (batteria) e Luca Mannutza (hammond) due musicisti che Lucio
conosce bene, con i quali ha condiviso molte esperienze e che hanno preso parte ad un progetto cominciato dall?
altra parte del mondo, negli Stati Uniti. Dunque, un disco a cui hanno partecipato, oltre ai nomi appena citati,
artisti come Lee Konitz, Antonio Ciacca, Ulysses Owens, Kengo Nakamura e Yasushi Nakamura. il 02 luglio alle
1900 incontro con l'artista. Inoltre lo special event comprende il progetto per l'etichetta discografica "SPEZIA
JAZZ LIVE". Arrivati alla 43° edizione del "Festival internazionale del jazz della Spezia", si decide finalmente di
corredare il più longevo jazz festival italiano, di una collana di CD interamente registrati dal vivo. Un prodotto
discografico che sia l'esatta fotografia del momento e della sua realizzazione, che ne catturi la sua valenza e sia
incancellabile nel tempo. Il jazz non è, infatti, una musica soggetta a mode o condizionamenti esterni. La validità
artistica di un Charlie Parker del '45, del quintetto di Miles Davis del '56 o del trio di Bill Evans del '70 è sempre
di enorme valore ed attualità.
La collana di registrazioni dal vivo sarà il frutto delle esperienze e dei concerti scelti fra i tanti che il festival
propone nella sua attività istituzionale e straordinaria. Questi lavori discografici saranno l'esatta fotografia ed il
documento che questa istituzione lascerà per il futuro. Evidentemente tutto ciò sarà di enorme promozione per
la struttura, per l'ente che la gestisce ed anche per la città che fortemente ne ha voluto la costituzione.
Il lavoro di creare un catalogo discografico richiede il suo tempo e soprattutto una fondamentale operazione di
scelta artistica. Bisogna cioè fare una esatta valutazione strategica su quali solisti internazionali e non o band
siano interessanti per l'etichetta. Questa possibilità pone altresì in una condizione privilegiata poiché le
performances degli artisti internazionali spesso si avvalgono della collaborazione di sideman italiani di grande
valore è questo non fa che porre l'accento sull'unicità delle nostre registrazioni.
Giovedì 23 giugno 2011 alle 09:35:28 F.L.
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