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DONNE E OCCUPAZIONE NEL BRESCIANO:
SITUAZIONE, PROSPETTIVE E IPOTESI DI
LAVORO
Brescia, 27 novembre 2014
PERCHÉ OCCUPARSI DI LAVORO FEMMINILE?
Non solo una questione di principio…
OBIETTIVI
1. acquisire elementi utili alla progettazione di percorsi di inserimento lavorativo
di donne attualmente escluse dal mercato del lavoro
2. individuare settori/aree territoriali verso cui indirizzare le azioni progettuali
3. individuare possibili iniziative efficaci per il raggiungimento di obiettivi
occupazionali
IL PERCORSO REALIZZATO
Percorso in 3 fasi:
1. ANALISI QUANTITATIVA
2. ANALISI QUALITATIVA
3. RIELABORAZIONE
IL PERCORSO REALIZZATO – FASE 1
Analisi quantitativa
Raccolta dati statistici relativi al contesto economico-produttivo ed al mercato
del lavoro in Provincia di Brescia. Fonti utilizzate:
•Dati dei Centri per l’impiego provinciali
•Dati ISTAT
•ISTAT, “Rapporto Annuale 2014. Lo stato del paese”
•Dati del rapporto Excelsior – anno 2014
•Dati del rapporto dell’Osservatorio Regionale del Mercato del Lavoro – anno 2013
IL PERCORSO REALIZZATO – FASE 2
Analisi qualitativa
Raccolta dei punti di vista di attori e osservatori del mercato del lavoro. Fonti:
a)interviste individuali a “testimoni privilegiati”: Giuseppina Costantino e Marina Belli
(CCIAA), Dario Pironi (ex direttore settore Lavoro della Provincia di Brescia), Giovanni Bonfadini (Giornale di
Brescia), Massimo Tedeschi (Corriere della Sera – Redazione Brescia), Francesca Zubani e Giovanna Barbieri
(Agenzia per il Lavoro SOLCO Brescia)
b)3 focus group realizzati con la partecipazione di: AIB, Confcooperative Brescia,
Confartigianato Imprese Unione di Brescia, ASCOM Brescia, APINDUSTRIA, Legacoop comitato di Brescia, C.N.A.
Brescia, Coldiretti Brescia, C.I.S.L. di Brescia, U.I.L. di Brescia
IL PERCORSO REALIZZATO – FASE 3
Rielaborazione
a)Sintesi dei dati e dei contenuti emersi da interviste e focus group
b)Restituzione
ALCUNI DATI
UNA CRESCENTE DISOCCUPAZIONE…, SEPPURE CON NOTE POSITIVE PER QUELLA FEMMINILE
…TIMIDI SEGNALI POSITIVI
…E COMUNQUE ANCORA DIFFICOLTÀ DI REPERIMENTO
ESITI DELL’INDAGINE:
1. LA SITUAZIONE
• La crisi ha colpito duramente la provincia di Brescia ma nel 2014 si sono
visti chiari segnali di ripartenza
• Si sono generati cambiamenti permanenti (chiusura di alcuni distretti,
cambiamento nelle modalità programmatorie delle aziende…)
• La disoccupazione, che partiva da dati più rosei di quelli di altre province,
è cresciuta
• Le donne sono state allo stesso tempo meno e più penalizzate…
• Il mercato del lavoro si è impoverito e deteriorato
• Tengono/crescono: servizi di assistenza e cura, agricoltura e annessi,
automotive, ICT, elettromedicale, meccanica, siderurgia
• Aumentano le imprese femminili
• Permane ma s’incrina la segregazione orizzontale e verticale
ESITI DELL’INDAGINE
2. SETTORI CON PROSPETTIVE
Più tradizionali….
• Servizi di assistenza alla persona e alla famiglia (assistenti familiari, ASA, OSS, ….);
• Moda, anche se non più filiera locale di un tempo (sarte, figuriniste, modelliste su
stoffa);
• Settore turistico, in particolare legato al benessere (terme, agriturismi) ma anche alla
cultura (cameriere, bariste, receptionist);
• Commercio, anche se c’è una maggiore precarietà;
Da monitorare…..
• Biomedicale, manodopera femminile richiesta;
• Meccanica/automotive, vi è richiesta di donne per attività di montaggio, assemblaggio
di piccoli componenti, minuterie e collaudi;
• Servizi alle imprese in particolare: comunicazione, in particolare su web, marketing,
traduzione e interpretariato;
• Settore agricolo, opportunità nelle aziende che affiancano all’attività tradizionale la
vendita diretta dei prodotti e che offrono ricettività e ristorazione; ma anche richiesta di
professioni più legate all’allevamento (per es. mungitori, somministratori di cibo al
bestiame); infine spazi all’interno di aziende vitivinicole (impiegate);
LE SOFT SKILL, LE COMPETENZE TRASVERSALI
Parliamo di
Lavorare per obiettivi; Flessibilità e adattamento; Saper lavorare in autonomia; Capacità di risolvere
problemi; Capacità di lettura della realtà (analizzare e sintetizzare le informazioni); Saper pianificare e
coordinare; Capacità di lavorare in gruppo; Disponibilità alla mobilità territoriale (disponibilità a
trasferimenti all’estero); Conoscenza delle lingue straniere; Creatività e inventiva, Saper essere propositivi.
• IMPORTANTI IN TUTTI I SETTORI, ANCHE PER I PROFILI MEDIO
BASSI
• CARENTI, SOPRATTUTTO NEI GIOVANI (responsabilità del sistema
educativo in generale – non solo scuola ma anche famiglia)
- mancanza di preparazione rispetto a come ci si presenta nel mercato del lavoro
ESITI DELL’INDAGINE
TRA LE COMPETENZE RICHIESTE
ESITI DELL’INDAGINE:
3. STRUMENTI E OPPORTUNITÀ
1. INCENTIVI ECONOMICI PER LE ASSUNZIONI:
• Interventi sporadici e frammentari
• Difficoltà per aziende e consulenti del lavoro di restare aggiornati e
conoscere requisiti e procedure
• Comunque non intervengono strutturalmente a favore delle
aziende, ma danno solo respiro spesso ad aziende dal destino
ormai segnato
2. TIROCINI:
• Ottima opportunità di ridurre il gap tra aspettative dell’azienda e
competenze dei candidati
• … ma chi si occupa della formazione ed affiancamento?
• Rischio che tutto si riduca a sfruttamento di manodopera non
qualificata a basso costo
ESITI DELL’INDAGINE:
3. STRUMENTI E OPPORTUNITÀ
3. APPRENDISTATO
• Normativa travagliata ed in continua evoluzione…
• … quindi scarso utilizzo a causa di difficoltà a conoscere il quadro normativo
• … o utilizzo opportunistico che ne mortifica la funzione formativa
• In ogni caso permangono pesantezze burocratiche e formazione poco aderente
alle esigenze aziendali
4. FORMAZIONE
• Fondamentale, ma chi se ne fa carico?
• La scuola è distante, le aziende non possono (o vogliono?) farsene carico
• Oggi però è necessario che i lavoratori in primis colgano che è loro interesse
ESITI DELL’INDAGINE:
3. STRUMENTI E OPPORTUNITÀ
5. AUTOIMPRENDITORIALITÀ
• È una possibile via di uscita dalla disoccupazione
• Lo confermano i dati provinciali: crescita imprese femminili e soprattutto
saldo positivo tra avviamenti e cessazioni!
• Non è però una via semplice. No Improvvisazione!
• Servono attitudini, conoscenze e competenze…
• Bilanci di competenze, formazione, sostegno qualificato sono importanti
• … e ovviamente servono le idee
Hobby, passioni,
elementi secondari del
proprio percorso
formativo…?
Agricoltura?
Servizi alle
aziende?
ESITI DELL’INDAGINE
4. OSTACOLI ALL’OCCUPAZIONE FEMMINILE
Non connessi al genere
 Atteggiamento inadeguato,
demotivato e superficiale nei
confronti del lavoro
 Bassa propensione a prepararsi/
formarsi in modo adeguato per
l’ingresso nel mondo del lavoro o
l’avvio di un’impresa
 Ancora inadeguate competenze
digitali
 Ancora inadeguate competenze
linguistiche
Connessi al genere
 Segregazione verticale
 Permanere della visione per cui
esistono professioni/occupazioni
femminili e maschili
 Concezione del lavoro come
impegno “secondario”
 Carico di cura/questione
conciliazione tempi di vita e tempi
di lavoro
CONSIDERAZIONI FINALI
“Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare,
che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare,
che io possa avere soprattutto l'intelligenza di saperle distinguere”.
Tommaso Moro
Tra le opportunità e soprattutto le criticità rilevate bisogna distinguere tra:
1. Aspetti sui quali non possiamo intervenire, in quanto al di fuori del nostro
ambito d’intervento (in termini temporali e/o di competenza)
2. Aspetti sui quali gli enti qui riuniti potrebbero mettere in campo delle
azioni concrete.
PROPOSTE OPERATIVE
le cose che noi possiamo cambiare
• Concordare con gli operatori modalità di restituzione dei dati sul
MdL utili per pianificare interventi efficaci
• Creare un raccordo informativo tra enti accreditati
formazione/lavoro e associazioni datoriali, finalizzato alla
condivisione di dati, iniziative ed informazioni sul MdL locale,
strumenti disponibili (da una semplice mailing list a…)
• Promuovere una collaborazione a partire da micro-sperimentazioni
tra accreditati formazione/lavoro e associazioni datoriali
PROPOSTE OPERATIVE
le cose che noi possiamo cambiare
• Condividere iniziative e strumenti per sviluppare le competenze
trasversali
• Costituire un tavolo di lavoro sul tema conciliazione per
promozione iniziative, scambio buone prassi e condivisione criticità
incontrate
• Sviluppare le competenze e le connessioni degli operatori
accreditati sul tema autoimpresa
• Valorizzare il possibile ruolo degli accreditati rispetto ai tirocini
(selezioni mirate, accompagnamento)
• …..
FASE 4?
Come avviare azioni concrete
- facendo “sistema” -
- su una o più di queste proposte operative?
Per Informazioni
Laura Pucci – laura.pucci@solcobrescia.it
Antonella Strino – antonella.strino@solcobrescia.it
Gabriele Caponetto – gabriele.caponetto@solcobrescia.it
Roberto Vitali – roberto.vitali@solcobrescia.it
Via Rose di sotto, 53 – 25125 Brescia
Tel. 030/2979611 - Fax. 030/290507
www.solcobrescia.it

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DONNE E OCCUPAZIONE NEL BRESCIANO

  • 1. DONNE E OCCUPAZIONE NEL BRESCIANO: SITUAZIONE, PROSPETTIVE E IPOTESI DI LAVORO Brescia, 27 novembre 2014
  • 2. PERCHÉ OCCUPARSI DI LAVORO FEMMINILE? Non solo una questione di principio…
  • 3. OBIETTIVI 1. acquisire elementi utili alla progettazione di percorsi di inserimento lavorativo di donne attualmente escluse dal mercato del lavoro 2. individuare settori/aree territoriali verso cui indirizzare le azioni progettuali 3. individuare possibili iniziative efficaci per il raggiungimento di obiettivi occupazionali
  • 4. IL PERCORSO REALIZZATO Percorso in 3 fasi: 1. ANALISI QUANTITATIVA 2. ANALISI QUALITATIVA 3. RIELABORAZIONE
  • 5. IL PERCORSO REALIZZATO – FASE 1 Analisi quantitativa Raccolta dati statistici relativi al contesto economico-produttivo ed al mercato del lavoro in Provincia di Brescia. Fonti utilizzate: •Dati dei Centri per l’impiego provinciali •Dati ISTAT •ISTAT, “Rapporto Annuale 2014. Lo stato del paese” •Dati del rapporto Excelsior – anno 2014 •Dati del rapporto dell’Osservatorio Regionale del Mercato del Lavoro – anno 2013
  • 6. IL PERCORSO REALIZZATO – FASE 2 Analisi qualitativa Raccolta dei punti di vista di attori e osservatori del mercato del lavoro. Fonti: a)interviste individuali a “testimoni privilegiati”: Giuseppina Costantino e Marina Belli (CCIAA), Dario Pironi (ex direttore settore Lavoro della Provincia di Brescia), Giovanni Bonfadini (Giornale di Brescia), Massimo Tedeschi (Corriere della Sera – Redazione Brescia), Francesca Zubani e Giovanna Barbieri (Agenzia per il Lavoro SOLCO Brescia) b)3 focus group realizzati con la partecipazione di: AIB, Confcooperative Brescia, Confartigianato Imprese Unione di Brescia, ASCOM Brescia, APINDUSTRIA, Legacoop comitato di Brescia, C.N.A. Brescia, Coldiretti Brescia, C.I.S.L. di Brescia, U.I.L. di Brescia
  • 7. IL PERCORSO REALIZZATO – FASE 3 Rielaborazione a)Sintesi dei dati e dei contenuti emersi da interviste e focus group b)Restituzione
  • 8. ALCUNI DATI UNA CRESCENTE DISOCCUPAZIONE…, SEPPURE CON NOTE POSITIVE PER QUELLA FEMMINILE …TIMIDI SEGNALI POSITIVI …E COMUNQUE ANCORA DIFFICOLTÀ DI REPERIMENTO
  • 9. ESITI DELL’INDAGINE: 1. LA SITUAZIONE • La crisi ha colpito duramente la provincia di Brescia ma nel 2014 si sono visti chiari segnali di ripartenza • Si sono generati cambiamenti permanenti (chiusura di alcuni distretti, cambiamento nelle modalità programmatorie delle aziende…) • La disoccupazione, che partiva da dati più rosei di quelli di altre province, è cresciuta • Le donne sono state allo stesso tempo meno e più penalizzate… • Il mercato del lavoro si è impoverito e deteriorato • Tengono/crescono: servizi di assistenza e cura, agricoltura e annessi, automotive, ICT, elettromedicale, meccanica, siderurgia • Aumentano le imprese femminili • Permane ma s’incrina la segregazione orizzontale e verticale
  • 10. ESITI DELL’INDAGINE 2. SETTORI CON PROSPETTIVE Più tradizionali…. • Servizi di assistenza alla persona e alla famiglia (assistenti familiari, ASA, OSS, ….); • Moda, anche se non più filiera locale di un tempo (sarte, figuriniste, modelliste su stoffa); • Settore turistico, in particolare legato al benessere (terme, agriturismi) ma anche alla cultura (cameriere, bariste, receptionist); • Commercio, anche se c’è una maggiore precarietà; Da monitorare….. • Biomedicale, manodopera femminile richiesta; • Meccanica/automotive, vi è richiesta di donne per attività di montaggio, assemblaggio di piccoli componenti, minuterie e collaudi; • Servizi alle imprese in particolare: comunicazione, in particolare su web, marketing, traduzione e interpretariato; • Settore agricolo, opportunità nelle aziende che affiancano all’attività tradizionale la vendita diretta dei prodotti e che offrono ricettività e ristorazione; ma anche richiesta di professioni più legate all’allevamento (per es. mungitori, somministratori di cibo al bestiame); infine spazi all’interno di aziende vitivinicole (impiegate);
  • 11. LE SOFT SKILL, LE COMPETENZE TRASVERSALI Parliamo di Lavorare per obiettivi; Flessibilità e adattamento; Saper lavorare in autonomia; Capacità di risolvere problemi; Capacità di lettura della realtà (analizzare e sintetizzare le informazioni); Saper pianificare e coordinare; Capacità di lavorare in gruppo; Disponibilità alla mobilità territoriale (disponibilità a trasferimenti all’estero); Conoscenza delle lingue straniere; Creatività e inventiva, Saper essere propositivi. • IMPORTANTI IN TUTTI I SETTORI, ANCHE PER I PROFILI MEDIO BASSI • CARENTI, SOPRATTUTTO NEI GIOVANI (responsabilità del sistema educativo in generale – non solo scuola ma anche famiglia) - mancanza di preparazione rispetto a come ci si presenta nel mercato del lavoro ESITI DELL’INDAGINE TRA LE COMPETENZE RICHIESTE
  • 12. ESITI DELL’INDAGINE: 3. STRUMENTI E OPPORTUNITÀ 1. INCENTIVI ECONOMICI PER LE ASSUNZIONI: • Interventi sporadici e frammentari • Difficoltà per aziende e consulenti del lavoro di restare aggiornati e conoscere requisiti e procedure • Comunque non intervengono strutturalmente a favore delle aziende, ma danno solo respiro spesso ad aziende dal destino ormai segnato 2. TIROCINI: • Ottima opportunità di ridurre il gap tra aspettative dell’azienda e competenze dei candidati • … ma chi si occupa della formazione ed affiancamento? • Rischio che tutto si riduca a sfruttamento di manodopera non qualificata a basso costo
  • 13. ESITI DELL’INDAGINE: 3. STRUMENTI E OPPORTUNITÀ 3. APPRENDISTATO • Normativa travagliata ed in continua evoluzione… • … quindi scarso utilizzo a causa di difficoltà a conoscere il quadro normativo • … o utilizzo opportunistico che ne mortifica la funzione formativa • In ogni caso permangono pesantezze burocratiche e formazione poco aderente alle esigenze aziendali 4. FORMAZIONE • Fondamentale, ma chi se ne fa carico? • La scuola è distante, le aziende non possono (o vogliono?) farsene carico • Oggi però è necessario che i lavoratori in primis colgano che è loro interesse
  • 14. ESITI DELL’INDAGINE: 3. STRUMENTI E OPPORTUNITÀ 5. AUTOIMPRENDITORIALITÀ • È una possibile via di uscita dalla disoccupazione • Lo confermano i dati provinciali: crescita imprese femminili e soprattutto saldo positivo tra avviamenti e cessazioni! • Non è però una via semplice. No Improvvisazione! • Servono attitudini, conoscenze e competenze… • Bilanci di competenze, formazione, sostegno qualificato sono importanti • … e ovviamente servono le idee Hobby, passioni, elementi secondari del proprio percorso formativo…? Agricoltura? Servizi alle aziende?
  • 15. ESITI DELL’INDAGINE 4. OSTACOLI ALL’OCCUPAZIONE FEMMINILE Non connessi al genere  Atteggiamento inadeguato, demotivato e superficiale nei confronti del lavoro  Bassa propensione a prepararsi/ formarsi in modo adeguato per l’ingresso nel mondo del lavoro o l’avvio di un’impresa  Ancora inadeguate competenze digitali  Ancora inadeguate competenze linguistiche Connessi al genere  Segregazione verticale  Permanere della visione per cui esistono professioni/occupazioni femminili e maschili  Concezione del lavoro come impegno “secondario”  Carico di cura/questione conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro
  • 16. CONSIDERAZIONI FINALI “Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l'intelligenza di saperle distinguere”. Tommaso Moro Tra le opportunità e soprattutto le criticità rilevate bisogna distinguere tra: 1. Aspetti sui quali non possiamo intervenire, in quanto al di fuori del nostro ambito d’intervento (in termini temporali e/o di competenza) 2. Aspetti sui quali gli enti qui riuniti potrebbero mettere in campo delle azioni concrete.
  • 17. PROPOSTE OPERATIVE le cose che noi possiamo cambiare • Concordare con gli operatori modalità di restituzione dei dati sul MdL utili per pianificare interventi efficaci • Creare un raccordo informativo tra enti accreditati formazione/lavoro e associazioni datoriali, finalizzato alla condivisione di dati, iniziative ed informazioni sul MdL locale, strumenti disponibili (da una semplice mailing list a…) • Promuovere una collaborazione a partire da micro-sperimentazioni tra accreditati formazione/lavoro e associazioni datoriali
  • 18. PROPOSTE OPERATIVE le cose che noi possiamo cambiare • Condividere iniziative e strumenti per sviluppare le competenze trasversali • Costituire un tavolo di lavoro sul tema conciliazione per promozione iniziative, scambio buone prassi e condivisione criticità incontrate • Sviluppare le competenze e le connessioni degli operatori accreditati sul tema autoimpresa • Valorizzare il possibile ruolo degli accreditati rispetto ai tirocini (selezioni mirate, accompagnamento) • …..
  • 19. FASE 4? Come avviare azioni concrete - facendo “sistema” - - su una o più di queste proposte operative?
  • 20. Per Informazioni Laura Pucci – laura.pucci@solcobrescia.it Antonella Strino – antonella.strino@solcobrescia.it Gabriele Caponetto – gabriele.caponetto@solcobrescia.it Roberto Vitali – roberto.vitali@solcobrescia.it Via Rose di sotto, 53 – 25125 Brescia Tel. 030/2979611 - Fax. 030/290507 www.solcobrescia.it