1. COSTRUIRE GLI
STRUMENTI DELLA
MENTE
POLOPROVINCIALE FASCEDEBOLI
c/oIstitutoComprensivo FerrarisVercelli
CENTROTEC_HA:tecnologie e disabilità
c/o IPSSAR “M. Soldati” Gattinara
MENTE
CORSO PER DOCENTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
ANNO SCOLASTICO 2011/12
prof.ssa Angela Fossati prof.ssa Roberta Sala dott.ssa Valentina Milanesi
2. FIT FOR LEARNING
IN FORMA PER IMPARARE
IL METODO MIGLIORE PER IMPARARE CON IL
CORPO E’ SENZA OMBRA DI DUBBIO
IL GIOCO
SOPRATTUTTO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
IL VOSTRO RUOLO E’IL VOSTRO RUOLO E’
FONDAMENTALE PER IL SUCCESSOFONDAMENTALE PER IL SUCCESSO
SCOLASTICO DEI VOSTRI ALLIEVISCOLASTICO DEI VOSTRI ALLIEVI
3. IL GIOCO
IL BAMBINO ATTRAVERSO IL GIOCO
RIVELA
INTERESSI MATURITA’
COGNITIVA
INTERESSI
INDIVIDUALI
BISOGNI
EMOZIONALI
MATURITA’
COGNITIVA
4. GIOCO SIMBOLICO
• Il “gioco simbolico” si sviluppa fino ai sei anni circa. La capacità
di rappresentazione consente al bambino di adattarsi
progressivamente all’ambiente prima in modo “egocentrico” poi
sociale.sociale.
• Comincia a giocare a “facciamo finta che ” per entrare ed
uscire dalla fantasia.
• In questo periodo i materiali strutturati possono alimentare la
fantasia.
5. IL GIOCO
PRIMA DI STABILIRE COME GIOCARE CON IL BAMBINO SI DEVE
INDIVIDUARE:
• PREREQUISITI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
• TIPOLOGIA DELGIOCO DA PROPORRE• TIPOLOGIA DELGIOCO DA PROPORRE
• MATERIALE ADATTO
• STRUTTURAZIONE IDONEA DELL’AMBIENTE
• MODALITA’ D’INTERAZIONE CON IL BAMBINO
6. IL GIOCO
Abilità visuo-percettive
e visuo-spazialiMotricità globale
Abilità prassiche e
motricità fine
Si propongono attività che
FAVORISCANO L’ORGANIZZAZIONE e il CONSOLIDAMENTO
delle abilità prerequisito in considerazione delle differenze di
età, contesto socio-ambientale, capacità motorie individuali
Dominanza
Organizzazione
spaziale
8. MOTRICITÀ GLOBALE
Il processo di strutturazione dello schema corporeo potrebbe
apparire piuttosto lungo, ma oltre che alla maturazione di
sistemi ed apparati, è profondamente legato allo sviluppo ed al
controllo di alcuni fattori
controllo respiratorio
equilibrio statico e dinamico
definizione e coordinazione della lateralitàdefinizione e coordinazione della lateralità
coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica
strutturazione spazio-temporale
controllo del tono e rilassamento muscolare
percezione posturale
coordinazione dinamica-generale
9. PROPOSTE DI ATTIVITA’
• Riconoscere parti del proprio corpo in condizioni statiche e
dinamiche
• Andature imitative (es. gli animali)
• Identificare parti del corpo nei compagni
• Successioni di posture• Successioni di posture
• Gonfiare palloncini o far le bolle
• Trovare l’equilibrio statico e dinamico
• Eseguire movimenti e attività con l’arto preferito
• Spostarsi lateralmente
10. PROPOSTE DI ATTIVITA’
• Posture
• Presa di coscienza e controllo dell’attività respiratoria
• Mobilizzazione della colonna vertebrale
• Presa di coscienza e rinforzo dei muscoli addominali e dorsali
• Capovolta avanti e indietro
..
11. LAVIAMOCI
• Si usa una pallina come sapone per lavare le parti del corpo e si
verbalizzano
LO SPECCHIO
• Un bambino nomina le parti del corpo e gli altri le nominano
• A coppie uno tocca se stesso l’altro lo copia
PROPOSTE DI ATTIVITA’
IO E IL CORPO
• A coppie uno tocca se stesso l’altro lo copia
• A coppie uno nomina l’altro tocca
COME SONO
• La maestra invita i bambini a raggrupparsi per colore di capelli, di
occhi, per sesso, per altezza ..
• I bambini corrono per la palestra, ad un segnale della maestra, si
fermano e si stendono per terra ad occhi chiusi. La maestra va a
toccare i corpi dei bambini con diversi materiali che ognuno deve
riconoscere.
12. PROPOSTE DI ATTIVITA’
IO E IL CORPO
MOSCA CIECA
• A coppie un bambino bendato tocca le parti del corpo, di un compagno,
che deve riconoscere.
• A coppie uno bendato e l’altro si mette in una posizione che il bambino• A coppie uno bendato e l’altro si mette in una posizione che il bambino
bendato deve riconoscere per esempio accovacciato, seduto
13. LO SCHEMA CORPOREO
LE SAGOME
• Disegnare, con pennarelli o con gessetti, le parti del corpo e
verbalizzare
ROTOLIAMO
• Con palle e palloni, la maestra dopo aver fatto manipolare gli oggetti
invita i bambini a distendersi su di essi rotolando sui fianchi, sulla
schiena, sulle gambe .
CALAMITA
• A coppie, la maestra nomina una parte del corpo ed i bambini si
attaccano.
• I bambini cercano di camminare per la palestra senza perdere il
contatto.
• I bambini si muovono liberamente per la palestra quando la maestra
nomina una parte del corpo vanno a contattare il bambino più vicino e
si arrestano immobili.
14. LO SCHEMA CORPOREO
BATTI CUORE
• I bambini corrono per la palestra liberamente al segnale della maestra si
fermano si distendono rilassati ed a occhi chiusi. La maestra li invita ad
ascoltare il cuore e a verbalizzare come batte, forte o piano.
• Stesso esercizio camminando evidenziare le differenze.
RESPIRIAMO
• • Dopo aver corso e saltellato fermarsi e sedersi per sentire il respiro e
verbalizzare le parti del corpo coinvolte: pancia torace .
15. LO SCHEMA CORPOREO
TATTO – GUSTO- OLFATTO –UDITO
• Tanti oggetti dentro uno scatolone i bambini, infilano le mani per
afferrarne uno e prima di tirarlo fuori ne descrivono le caratteristiche
per esempio: liscio, ruvido, morbido duro,leggero pesante, lungo
corto .
• Vasetti con sostanze diverse: dolce, amaro, acre, gradevole,
sgradevolesgradevole
• Vasetti con odori vari: limone, arancio, aceto, cannella ..
• I bambini camminano o corrono per la palestra e la maestra invita a
fermarsi ed a produrre rumori per esempio: urla, fischi, battere le mani,
i piedi, il rumore del pallone
• La maestra invita i bambini a produrre rumori conosciuti: il mare, il
vento
19. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
PER LA MANO
MOLTI BAMBINI, OGGI TROPPI, SVILUPPANO DISGRAFIE E /O
MANIFESTANO DIFFICOLTA’ DI SCRITTURA IN TERMINI DI
LENTEZZA,
TRATTI GRAFICI ILLEGGIBILI..
PER LA DIFFICOLTA’ AD USARE LA MANO
E IL BAMBINO CHE NON ACQUISISCE UNA BUONA CAPACITA’
PROPRIOCETTIVA DI MANO E DITA
AVRA’ PIU’ FACILMENTE UN PROBLEMA A IMPUGNARE
STRUMENTO PER SCRIVERE
20. MOTRICITA’ FINE
LA PALLINA STIMOLA
IL LAVORO DELLA MANO
E DELLE SINGOLE DITA.
PERMETTE LA PRESA DI COSCIENZA
DELLA FORZA ESERCITATA
SPESSO IL BAMBINO IMPUGNA LA MATITA O ALTRI STRUMENTI GRAFICISPESSO IL BAMBINO IMPUGNA LA MATITA O ALTRI STRUMENTI GRAFICI
SENZA AVER IDEA DELLA FORZA DI PRENSIONE DA ESERCITARESENZA AVER IDEA DELLA FORZA DI PRENSIONE DA ESERCITARE
DELLA FORZA ESERCITATA
NELL’ESECUZIONE DELL’AZIONE
25. SINGOLARIZZAZIONE DELLE DITA
IN NESSUNA SCUOLA DELL’INFANZIA MANCA QUESTO STORICO GIOCO.
il bambino:
1. osserva la maestra manipolare i chiodini
2. impara a manipolarli e posizionarli
3. osserva una tavoletta con disegno composto e lo riproduce uguale
4. riproduce copia da modello
5. compone qualche disegno senza copiare da modello
28. ABILITÀ VISUO-PERCETTIVE
• Monitoraggio visivo delle sequenze motorie
• Riconoscimento di immagini
• Appaiamento immagini
• Ripetizione di percorsi (3-4 posizioni)
• Ricerca di elementi (dai 4 anni)
29. ABILITA’ VISUO -SPAZIALI
Nozioni topologiche riferite agli oggetti e al proprio
corpo. Dai 5 anni rappresentate graficamente.
• Confronto dimensioni/distanze
• Riconoscimento/denominazione forme semplici sino• Riconoscimento/denominazione forme semplici sino
a 4 anni quadrato-palla-tetto, dai 4 anche
rappresentazione grafica
• Dai 4 anni: seriazione 3-4 elementi, posizionarsi
come da consegna, puzzle semplici, ricomposizione
di immagini.
30. ABILITÀ VISUO-PERCETTIVE
E VISUO-SPAZIALI
PROPEDEUTICITA’ ALLA LETTO-SCRITTURA
• Riconoscere oggetti/forme/dimensioni ad occhi
bendati
• Riconoscere e denominare parti del corpo,• Riconoscere e denominare parti del corpo,
discriminare destra e sinistra
• Imitare e verbalizzare posizioni
• Rappresentare graficamente la figura umana in modo
adeguato per l’età
31. ABILITÀ VISUO-PERCETTIVE
E VISUO-SPAZIALI
PROPEDEUTICITA’ ALLA LETTO-SCRITTURA
• Usare adeguatamente il proprio corpo nello spazio
• Possedere un buon equilibrio statico/dinamico
• Eseguire sequenze motorie anche inverse• Eseguire sequenze motorie anche inverse
• Eseguire percorsi
32. ABILITÀ VISUO-PERCETTIVE
E VISUO-SPAZIALI
PROPEDEUTICITA’ ALLA LETTO-SCRITTURA
• Comprendere le relazioni spaziali, eseguire un
disegno e riprodurre segni rispettando le stesse
• Eseguire consegne verbali con indicazioni
topologiche
• Eseguire percorsi grafici e ripassi di linee
• Rispettare le direzionalità alto/basso, sinistra/destra
33. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
Organizzare attività di GIOCOMOTRICITA’ a investimento
corporeo globale
(percorsi a tappe e staffette, piccoli
gruppi, attenzione ai bambini che paiono in difficoltà)
Fornire FACILITAZIONI PRATICHE (soprattutto colFornire FACILITAZIONI PRATICHE (soprattutto col
bambino piccolo) o verbali, esortazioni e gratificazioni
Lasciare il MATERIALE A DISPOSIZIONE anche per i
momenti di gioco libero, favorendone l’utilizzo in autonomia
34. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
Le proposte di giocomotricità possono essere dapprima
presentate a tavolino
(magari al mattino)
e riprodotte successivamente nel grande spazioe riprodotte successivamente nel grande spazio
(durante il pomeriggio),
magari invitando i bambini a riproporre le stesse
condizioni.
35. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
GRAFOMOTORIE
Favorire un corretto approccio al pregrafismo e al
grafismo insistendo sui concetti spaziali (“Iniziate
dall’alto e andate verso destra”, o meglio fornire
riferimenti visivi ”Partite dall’angolo blu e andate verso il
rosso”, )rosso”, )
36. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
• Giochi con la palla (bowling, bowling con
richiesta di mira – solo birillo blu – bersaglio al
muro o a terra, calciare in porta, )
• Mira a tavolino• Mira a tavolino (ad es. bicchieri di plastica
rovesciati /animali: colpire la pallina ping-pong
con una racchetta per abbatterli)
• Mira a tavolino – esercizi ballistici (orologio,
arco e frecce, )
37. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
• Puzzle con le scatole dei cereali
• Trovare i coperchi giusti (abbinare il
coperchio della grandezza giusta al barattolo)
• Il gioco da circo (dov’è nascosto lo
stuzzichino di frutta?)stuzzichino di frutta?)
• Tiro al lenzuolo con i buchi ( i buchi sono
di diverse grandezze e il bambino deve fare
centro)
• Infilare chiodi nel polistirolo
• ..
38. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
GRAFOMOTORIE
Il lavoro di avvio grafo-motorio deve partire dal piano
verticale
Basta un lungo rotolo di carta da pacchi o di recupero.
39. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
GRAFOMOTORIE
Si comincia da scarabocchi, ricci e spirali per favorire i
movimenti di estensione di braccio e avambraccio.
In verticale il polso e’ obbligato a ruotare
40. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
GRAFOMOTORIE
• Superata la fase degli scarabocchi si inizia a tracciare,
SEMPRE SU PIANO VERTICALE, righe
orizzontali,verticali e oblique con guida
43. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
GRAFOMOTORIE
Passaggio al piano orizzontale
In una prima fase esercizi per favorire la
disarticolazione di braccio,avambraccio e polso
…linee DIRITTE orizzontali
verticali e oblique
Poi…
47. ORGANIZZAZIONE
SPAZIALE
Orientarsi nello spazio e relazionarsi con esso
richiede prima di tutto, un presupposto:
quello di riuscire ad “orientarsi” nel proprio corpo:
conoscersi.conoscersi.
La conoscenza del
proprio corpo parte dalla consapevolezza di come
esso è fatto, di come si muove, di
come sta fermo
48. ORGANIZZAZIONE
SPAZIALE
LO SPAZIO CHE VOGLIAMO CONOSCERE PUÒ
ESSERE
• pieno o vuoto
• con ostacoli da superare• con ostacoli da superare
• contenitori da svuotare
• pareti da evitare
• buchi in cui non cadere...
49. ORGANIZZAZIONE
SPAZIALE E LATERALITA’
Ci rapportiamo allo spazio e a ciò che contiene e per farlo
dobbiamo conoscere alcune fondamentali coordinate:
• davanti/dietro,
• sopra,/sotto,
• dentro/fuori,• dentro/fuori,
• grande/piccolo,
• alto/basso,
• prima,/dopo,
• inizio/fine
• destra/sinistra
50. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
LE MARIONETTE
si fanno muovere ( camminare, correre o eseguire altri
schemi motori) liberamente i bambini
accompagnati da una musica;
quando questa si ferma, essi devono alzare un arto
superiore o inferiore ( destro o sinistro) a richiesta
dell'insegnante;
oppure un bambino alza un braccio o una gamba e gli
altri, a turno, devono saper indicare che parte è
(destra o sinistra)
e imitarlo.
51. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
IL GIOCO DEL CACCIATORE
All'interno del gruppo classe si individuerà un
"cacciatore" che sarà riconoscibile attraverso un
elemento ben visibile (cappellino, fascia colorata
ecc.);ecc.);
al suono della musica tutti i bambini
corrono liberamente all'interno dello spazio
gioco; al termine, si fermano.
Durante il tempo della musica, il cacciatore deve
correre e toccare il braccio destro ( o sinistro)
dei compagni e contare quanti è riuscito a
toccarne
52. PROPOSTE DI ATTIVITÀ
GIOCO DELLA CASA
si predispongono con cerchi, corde o altro
materiale, 2/3 spazi indicati come "case";
i bambini inizialmente si muovono in modo libero
nello spazio disponibile della palestra; al fischionello spazio disponibile della palestra; al fischio
dell'insegnante o ad un altro segnale
concordato, si devono mettere in coppia e
andare in una "casa";
di volta in volta l'insegnante indicherà quale parte
( destra o sinistra) del loro corpo dovrà mettersi
in contatto nel formare le coppie
53. TIRANDO LE SOMME
IL NOSTRO STRUMENTO DI LAVORO E’ IL SNC DEI
NOSTRI BAMBINI
E VOI LI AVETE DI FRONTE
NEL PERIODO PIU’ IMPORTANTE
LE ESPERIENZE CHE FANNO
CON IL LORO CORPO IN QUESTA FASE LI AIUTANO
NELL’APPRENDIMENTO POI
54. TIRANDO LE SOMME
NON SEMPRE L’ALLIEVO CON DIFFICOLTA’
SCOLASTICHE HA PROBLEMI SOLO COGNITIVI
UN BAMBINO
CON UN VISSUTO CORPOREO NON ADEGUATO
E’ POTENZIALMENTE UN BAMBINO CON DIFFICOLTA’
SCOLASTICHE
55. TIRANDO LE SOMME
SE VADO A FARE LA SPESA E MI CAPITA IL CARRELLO CON
LE RUOTE STORTE FINISCO LA SPESA STANCA
SE OGNI VOLTA MI CAPITASSE LO STESSO CARRELLO SAREI
PIGRA AD ANDARE A FARE LA SPESA
SE IL CARRELLO NON FUNZIONA NON PUO’
FUNZIONARE BENE CHI FA LA SPESAFUNZIONARE BENE CHI FA LA SPESA
PURTROPPO SPESSO IL SNC VIENE SOTTOVALUTATO
PARLARE DI RITARDO NELLO SVILUPPO NEUROLOGICO
E’ TABU’
MEGLIO PARLARE DI PIGRIZIA