1. LaLa MemoriaMemoria::
La ConservazioneLa Conservazione
dell’Informazionedell’Informazione
La Memoria:
Terminologia Utile
Possono esistere modi o sistemi diversisistemi diversi per conservare
l’informazione (sistemi diversi di memoria)
In ogni sistema, ci sono tre attività o funzionitre attività o funzioni principali: La
codificacodifica (organizzazione), ritenzioneritenzione (durata), e recuperorecupero (uso)
dell’informazione
Ci può essere perdita di informazioneperdita di informazione ad ogni livello
(organizzazione, durata, recupero)
In ogni sistema, l’informazione è rappresentata (organizzata) in
modi o codicicodici diversi
Un Problema di Misurazione
La memoria non può essere osservata o misurata
direttamentedirettamente
Tutto ciò che si può fare è approssimareapprossimare una
misurazione diretta (es: misurare attività neurale)
Perlopiù, gli studi sulla memoria si riferiscono a
studi fatti su come l’individuo ricordaricorda (lo studio di
compiti di memoriacompiti di memoria)
Tre Tipi di Compiti di Memoria
RievocazioneRievocazione – il ricordo di informazione
presentata in una serie di stimoli
RiconoscimentoRiconoscimento – Confronto tra informazione
presentata in 2 o più serie di stimoli
RiapprendimentoRiapprendimento – Confronto tra due fasi di
ricordo della stessa informazione
Rievocazione
Esempi tipici di rievocazione:
Quali sono i fiumi italiani?
Quanti corsi ci sono allo IUSM?
Qual è il mio numero di telefono d’ufficio?
Studi sulla Rievocazione
Mettiamo che vi mostri una lista di parole,
presentando una parola ogni 3 secondi
Alla fine della presentazione, vi chiedo quali
parole ricordate
Registro il vostro numero di risposte corrette
2. Rievocazione: L’Effetto SerialeL’Effetto Seriale
(di Priorità e di Recenza)(di Priorità e di Recenza)
Posizione della parola nella listaPosizione della parola nella lista
% Risposte% Risposte
CorretteCorrette
0
100
50
2 4 6 8 10 12
Il Ricordo è migliore per le paroleIl Ricordo è migliore per le parole
all’inizio, ed alla fine, della listaall’inizio, ed alla fine, della lista
Facilitazione nella Rievocazione
Delle situazioni o stimoli associati al materiale da
ricordare possono aiutare la rievocazione del
materiale stesso (specificità di codificaspecificità di codifica)
a. Mi ricordo il nome di una persona se ne vedo una foto o
sento la voce
b. Se un evento accade mentre piove, potrei ricordare
l’evento più facilmente in una giornata di pioggia
c. Se devo ricordare la parola “tavolo” e mi viene mostrata
la parola “sedia” oppure “prigione”, il ricordo è più
facile nel primo caso (tavolo)
Il Riconoscimento
Esempi tipici di riconoscimento:
Il Po è un fiume italiano?
C’è un corso di matematica allo IUSM?
Il mio numero d’ufficio è 36733699?
Confronto tra
Riconoscimento e Rievocazione
In generale, il riconoscimento è più facile della
rievocazione (in fondo, presentare una parola è già un
aiuto nel ricordo e riconoscimento stesso)
Immagina di vedere parole come CASA e TAVOLO in
una prima lista (lista 1)
Un’altra lista (lista 2) contiene o parole intere (CASA) o
parole parziali (TAVO _ _)
Il compito è di ricordare e riconoscere le parole che
erano nella prima lista
Il Riconoscimento è più sempliceIl Riconoscimento è più semplice
della Rievocazionedella Rievocazione
umero di lettere suggeriteumero di lettere suggerite
% Parole% Parole
RicordateRicordate
0
100
50
1 2 3 4 5 6
La Memoria:
I primi studi di H. Ebbinghaus
La memoria è un fenomeno da studiare che riguarda ogni
aspetto della vita di una persona
Ci aiuta a ricordare chi siamo e a gestire gli eventi
presenti (come in una conversazione)
H.E. si chiede cosa sia la memoria e crea un programma
di ricerca per studiarla
Come: Memorizzando liste di sillabe senza senso eCome: Memorizzando liste di sillabe senza senso e
vedendo come il TEMPO incideva sulvedendo come il TEMPO incideva sul
riapprendimento di queste listeriapprendimento di queste liste
3. Il Riapprendimento
Ha a che fare con la possibilità che materiale già
appreso una volta può essere appreso di nuovo
(riappreso) più velocementepiù velocemente
Se si confrontano i tempi di apprendimento in entrambi
i casi, si può calcolare il risparmiorisparmio di tempo
nell’apprendimento
Il “risparmio” cambia chiaramente in relazione al tempotempo
trascorso tra il primo ed il secondo apprendimento
Un Esempio
Supponiamo che ti ci vogliano 20 minuti20 minuti ad imparare
una lista di dieci parole, cioè leggere e poi citare tutte le
parole sulla lista
Qualche ora dopo, ti viene di nuovo presentata la stessastessa
listalista ed il tuo apprendimento della stessa viene di nuovo
misurato
Questa volta, ci impieghi solo 14 minuti14 minuti
RISPARMIORISPARMIO: 20–14 =6 min., ossia 30% di tempo30% di tempo
(6/20)(6/20)
Riapprendimento:
La Curva dell’OblioLa Curva dell’Oblio
Tempo Trascorso (in giorni)Tempo Trascorso (in giorni)
RisparmioRisparmio
(% di tempo)(% di tempo)
0
100
50
2 4 6 8 10 12 18 24
C’è un risparmio del 100% quando
il riapprendimento avviene immediatamenteimmediatamente
dopodopo aver appreso
Dopo circa 9 ore, il risparmio è
di circa 1/3 o 33%.
Il Ricordo e l’Oblio:
La Perdita dell’ InformazioneLa Perdita dell’ Informazione
Il passaggio del tempo è un fattore ovvio ma nonma non
sufficientesufficiente per spiegare l’oblio
Pensate a memorie di eventi vecchi di anni vs. cose che
vengono scordate dopo pochi minuti
Una delle chiavi invece è i modi in cui l’informazione
viene codificata ed organizzatacodificata ed organizzata al momento in cui vienemomento in cui viene
percepitapercepita
L’attenzioneattenzione e l’assenza di distrazionil’assenza di distrazioni sono fondamentali
per non dimenticare
Ritenzione:
Effetti di Attenzione e DistrazioneEffetti di Attenzione e Distrazione
Tempo Trascorso (in secondi)Tempo Trascorso (in secondi)
% parole% parole
ricordatericordate
0
100
50
2 4 6 8 10 12 14 1816
Gruppo Senza distrazioniGruppo Senza distrazioni
Gruppo con DistrazioniGruppo con Distrazioni
Attenzione e Distrazione
L’attenzione ci permette di ricordare meglio
L’attenzione ci permette ancheanche di organizzare
l’informazione in modo tale da ricordare per unper un
periodo più lungoperiodo più lungo
Essere distratti quindi ha un effetto negativo siaEssere distratti quindi ha un effetto negativo sia
su quanto materiale ricordiamo che sulla nostrasu quanto materiale ricordiamo che sulla nostra
capacità di ritenere questo materialecapacità di ritenere questo materiale
4. Fattori che Facilitano
o Ostacolano il Ricordo
Attenzione / Distrazione
Somiglianze / Differenze nell’informazioneSomiglianze / Differenze nell’informazione che
viene ricordata
Emozioni
L’Interferenza tra RicordiL’Interferenza tra Ricordi
Immagina sei in un esperimento dove devi apprendere
due liste di parole (lista A e poie poi lista B)
Il ricordo di ogni lista è più difficile che se si dovesse
imparare una lista solo (A oo B)
La lista A crea interferenza proattivainterferenza proattiva (viene prima di)
nel ricordo della lista B
La lista B crea interferenza retroattivainterferenza retroattiva (viene dopo) nel
ricordo della lista A
Fattori che Facilitano
o Ostacolano il Ricordo
Attenzione / Distrazione
Somiglianze / Differenze nell’informazione che
viene ricordata
EmozioniEmozioni
I Fattori Emozionali nel RicordoI Fattori Emozionali nel Ricordo
Il ricordo può anche essere più o meno facile in
relazione allo stato emotivo in cui è una persona
Da una parte, essere coinvolti più emotivamente in un
evento fa sì che la nostra attenzione sia più alta (e
quindi meno distrazioni) – il ricordo è più efficaceil ricordo è più efficace
Dall’altra, le nostre emozioni (ansia) possono essere
l’oggetto stesso della nostra attenzione, e siamo
incapaci di prestare attenzione ad altre informazioni – ilil
ricordo è meno efficacericordo è meno efficace
Le TEORIETEORIE sulla Memoria
Finora, abbiamo parlato solo di fenomeni o eventi legati
alla memoria ed al ricordo
Un altro discorso è capire come la memoria è strutturata
e quali sono i sistemi ed i meccanismisistemi ed i meccanismi che ne
sottendono il funzionamento
Le teorie sulla memoria hanno questo compito
La Memoria:
Processi e Modalità Multiple
Memoria
Sensoriale
Memoria
A Breve Termine
Memoria
A Lungo Termine
Detta anche
IconicaIconica
Ritenzione
Brevissima
Ritenzione più lunga
(specie se possiamo ripetere)
Stabilità nella
memoria
5. Memoria IconicaMemoria Iconica
Ha a che fare con la capacità di ricordare l’immagineimmagine
dello stimolo (parola, viso)
Due questioni di ricerca:
a. Quante “immagini” possiamo “vedere”?
b. Per quanto tempo?
Lo studio classico di George Sperling
Lo Studio di SperlingLo Studio di Sperling
Lo stimolo sono una serie di 9 numeri distribuiti in una matrice
3 x 3
Presentato per pochissimo tempo (circa 50 ms.)
11°° FaseFase: Il soggetto riesce a vedere tutte le lettere ma ne riesce
a ricordare solo 4 0 5 (baseline - livello di resoconto totalelivello di resoconto totale)
22°° FaseFase: Lo stimolo è lo stesso, ma al soggetto viene chiesto
di ricordare le 3 lettere in una delle tre righe in base ad un
suono associato ad ogni riga
Il tempo tra stimolo e suono varia (più o meno lungo)
La memoria iconica è costituita dal numero di lettereLa memoria iconica è costituita dal numero di lettere
ricordate moltiplicato per 3 (ricordate moltiplicato per 3 (livello di resoconto parzialelivello di resoconto parziale))
Lo studio di Sperling: RisultatiLo studio di Sperling: Risultati
Ritardo Segnale Sonoro (in secondi)Ritardo Segnale Sonoro (in secondi)
o. Lettereo. Lettere
In memoriaIn memoria
0
9
6
.15 .3 .5 1
3
1. Senza ritardo, la memoria
iconica è completa
2. Col tempo (brevissimo),
la memoria iconica si vuota
3. Dopo un secondo, si è a
livello di resoconto totaleresoconto totale
Memoria a Breve TermineMemoria a Breve Termine
Non è un sistema di memoria che si occupa di
conservare permanentementepermanentemente una certa informazione
Piuttosto, serve più come un sistema di “lavoro”sistema di “lavoro”
dove l’informazione è trattenuta per quanto è
necessario, e poi scartata o trasferita altrove (a lungo
termine)
Informazione imputata a “lavori” diversi si contende
dello spazio nella memoria a breve termine
Memoria a Breve Termine
DomandaDomanda: Per quanto tempo è disponibileè disponibile
l’informazione che è nella memoria a breve
termine?
DomandaDomanda: Per quanto tempo possiamopossiamo
recuperarerecuperare l’informazione che è nella memoria a
breve termine?
I Studi di Peterson (1959)I Studi di Peterson (1959)
Intervallo (in Secondi)Intervallo (in Secondi)
PercentualiPercentuali
RisposteRisposte
0
1
.5
3 10 18
La capacità di ricordare sillabe senza sensoLa capacità di ricordare sillabe senza senso
cala significativamente dopo pochi secondi!!cala significativamente dopo pochi secondi!!
6. I Studi di Stenberg
MetodoMetodo: Un compito di “riconoscimento” con stimoli di
intensità diverse
StimoliStimoli: Una serie di numeri presentati in combinazioni
di una, due, tre, quattro, cinque, o sei numeri (Insiemi)
seguiti da un numero sonda (già presente nella serie
oppure no)
Variabile DipendenteVariabile Dipendente: I tempi di risposta (si/no) per
decidere se la sonda era nella serie stimolo
I Studi di StenbergI Studi di Stenberg
Tipo di Insieme MemoriaTipo di Insieme Memoria
Tempi diTempi di
Risposta (ms)Risposta (ms)
400
800
600
1 2 3 4 5 6
Questi tempi medi di risposta sono validi sia
che si tratti di risposte “si” che risposte “no”!
I Studi di Saul Stenberg
Tre Proprietà ImportantiTre Proprietà Importanti:
a. Le sonde non vengono confrontati con i numeri stimolo
simultaneamente visto che i tempi di risposta variano con la
grandezza dell’insieme (processo seriale di ricercaprocesso seriale di ricerca)
b. La relazione lineare suggerisce che ogni numero nella serie è
confrontato con la sonda uno ad unouno ad uno (circa 38 ms. per farlo)
c. Confrontare i numeri che sono nella serie (SI) dovrebbe
essere più veloce che confrontare i numeri che non ci sono
(NO). Ma non è così!! (processo di ricerca esaustivaprocesso di ricerca esaustiva)
Memoria a Lungo TermineMemoria a Lungo Termine
Un sistema di memoria di gran lunga più potente di
ogni altro sistema
Fatto di sottosistemi che organizzano informazione di
tipo diversotipo diverso
Conoscenza dichiarativadichiarativa (il cosa), facile da acquisire,
e proceduraleprocedurale (il come), più difficile da acquisire
Memoria dichiarativa si può dividere in episodicaepisodica
(temporaletemporale, “la cena” di ieri sera) e semanticasemantica (nonnon
temporaletemporale, il “nome” di un fiume)
Ultime Note sulla Memoria
Ci sono altri modelli teorici sulla memoria
Leggete la sezione 6 (p. 306)sezione 6 (p. 306) sulla profondità di elaborazioneprofondità di elaborazione
(l’idea è che più pensiamo al materiale in arrivo, più questo
materiale va in memoria permanente)
Leggete anche la sezione 7 (p. 308)sezione 7 (p. 308) sulla memoria visivamemoria visiva – qui,
la questione è che la memoria “visiva” (uso di immagini) non
esiste solo a livello di memoria sensoriale