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Le differenze individuali e tra i media nell’apprendimento multimediale. Elisabetta  Giangrave’, Chiara Libè, Valeria Ribaudo
“ L’apprendimento nell’uomo avviene per circa l’83% attraverso la vista, soltanto per il 10% dall’udito, il resto dagli altri sensi. Dalla medesima indagine di Murgio risulta che un soggetto ricevente ricorda in media il 10% di ciò che legge, il 20% di ciò che ascolta, il 30% di ciò che vede e il 50% di ciò che contemporaneamente vede e ascolta.”   (Matthew P. Murgio,  Comunication graphics , 1969)
MEDIA PERSONE SEMPLICI/ ARTICOLATI MAYER BAMBINI ADULTI (Mayer) ANZIANI GRANDI PICCOLI CONOSCENZE GENERALI ABILITA’ VISUO-SPAZIALI FAMIGLIARI NON FAMIGLIARI
SEMPLICI/ ARTICOLATI Strumento semplice Strumento articolato Quindi…
MAYER Mayer applica i principi di multimedialità, rilevanza, vicinanza spaziale e personalizzazione*su diversi media, concludendo che:  ”  i metodi che favoriscono l’apprendimento su di un mezzo sono efficaci anche per migliorare l’apprendimento su di un altro ”. * Multimedialità:   gli studenti apprendono meglio da una presentazione che associa parole e figure Rilevanza  la memoria di lavoro ha una capacità limitata; è quindi opportuno non caricare  la presentazione di parole e figure irrilevanti  Vicinanza spaziale: gli studenti apprendono meglio se le parole e le figure corrispondenti  sono vicine sulla pagina  o sullo schermo Personalizzazione: gli studenti apprendono meglio quando una spiegazione viene presentata  in uno stile non formale Torna alla mappa
BAMBINI PICCOLI I bambini piccoli sono più propensi a guardare le figure, dato che le le loro abilità verbali, e soprattutto di lettura non sono ancora sviluppate, quindi prediligeranno un formato visivo come modalità principale di apprendimento. Torna alla mappa
BAMBINI GRANDI I bambini più grandi invece tendono a considerare le figure soprattutto come un elemento decorativo del testo, ma non hanno ancora acquisito il valore informativo che una figura può offrire. Ricerca
RICERCA TURELLA & CO. Influenza che una presentazione multimediale può avere sul ricordo di storie. ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Quindi l’efficacia di un tipo di presentazione può variare a seconda del tipo di informazione, familiare  o no, che si intende veicolare. Torna alla mappa
ADULTI (Mayer) Origine delle differenze individuali e del diverso impatto di una presentazione multimediale Conoscenze generali   Abilità visuospaziali
CONOSCENZE GENERALI Torna alla slide ‘ADULTI’ Il ruolo delle conoscenze generali, e quindi della  memoria semantica , è sempre stato considerato importante nell’apprendimento da testo e nella comprensione di un brano.
ABILITA’ VISUO-SPAZIALI La natura di una presentazione multimediale prevede la presenza di materiale visivo e quindi presuppone  la capacità dei soggetti di  costruirsi, mantenere e manipolare immagini mentali in memoria . Quindi…
Torna alla mappa ,[object Object],Prediligono una presentazione testo-figura integrati!!! ,[object Object],[object Object],Hanno le capacità cognitive per integrare testo e figure, ma…non possono servirsene!!! Si sforzano troppo a ricordare le immagini che non hanno la capacità in memoria di integrare testo e figure!!!
ANZIANI ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Le abilità visuospaziali non sono sufficienti alla costruzione di un modello mentale integrato testo- figura. Torna alla mappa

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L\'apprendimento

  • 1. Le differenze individuali e tra i media nell’apprendimento multimediale. Elisabetta Giangrave’, Chiara Libè, Valeria Ribaudo
  • 2. “ L’apprendimento nell’uomo avviene per circa l’83% attraverso la vista, soltanto per il 10% dall’udito, il resto dagli altri sensi. Dalla medesima indagine di Murgio risulta che un soggetto ricevente ricorda in media il 10% di ciò che legge, il 20% di ciò che ascolta, il 30% di ciò che vede e il 50% di ciò che contemporaneamente vede e ascolta.” (Matthew P. Murgio, Comunication graphics , 1969)
  • 3. MEDIA PERSONE SEMPLICI/ ARTICOLATI MAYER BAMBINI ADULTI (Mayer) ANZIANI GRANDI PICCOLI CONOSCENZE GENERALI ABILITA’ VISUO-SPAZIALI FAMIGLIARI NON FAMIGLIARI
  • 4. SEMPLICI/ ARTICOLATI Strumento semplice Strumento articolato Quindi…
  • 5. MAYER Mayer applica i principi di multimedialità, rilevanza, vicinanza spaziale e personalizzazione*su diversi media, concludendo che: ” i metodi che favoriscono l’apprendimento su di un mezzo sono efficaci anche per migliorare l’apprendimento su di un altro ”. * Multimedialità: gli studenti apprendono meglio da una presentazione che associa parole e figure Rilevanza la memoria di lavoro ha una capacità limitata; è quindi opportuno non caricare la presentazione di parole e figure irrilevanti Vicinanza spaziale: gli studenti apprendono meglio se le parole e le figure corrispondenti sono vicine sulla pagina o sullo schermo Personalizzazione: gli studenti apprendono meglio quando una spiegazione viene presentata in uno stile non formale Torna alla mappa
  • 6. BAMBINI PICCOLI I bambini piccoli sono più propensi a guardare le figure, dato che le le loro abilità verbali, e soprattutto di lettura non sono ancora sviluppate, quindi prediligeranno un formato visivo come modalità principale di apprendimento. Torna alla mappa
  • 7. BAMBINI GRANDI I bambini più grandi invece tendono a considerare le figure soprattutto come un elemento decorativo del testo, ma non hanno ancora acquisito il valore informativo che una figura può offrire. Ricerca
  • 8.
  • 9. ADULTI (Mayer) Origine delle differenze individuali e del diverso impatto di una presentazione multimediale Conoscenze generali Abilità visuospaziali
  • 10. CONOSCENZE GENERALI Torna alla slide ‘ADULTI’ Il ruolo delle conoscenze generali, e quindi della memoria semantica , è sempre stato considerato importante nell’apprendimento da testo e nella comprensione di un brano.
  • 11. ABILITA’ VISUO-SPAZIALI La natura di una presentazione multimediale prevede la presenza di materiale visivo e quindi presuppone la capacità dei soggetti di costruirsi, mantenere e manipolare immagini mentali in memoria . Quindi…
  • 12.
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