Il mediatore familiare è un operatore adeguatamente formato alla comprensione, sul piano psicologico, del conflitto coniugale e familiare. Ha capacità di promuovere nei partner/genitori le risorse, le competenze, la motivazione al dialogo e a prevenire il disagio dei minori.
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Mediatore Familiare – M.F.
2. Il Mediatore Familiare si occupa di quella forma di mediazione che
si applica nelle situazioni di separazione e divorzio, qualora sorgano
conflitti tra i coniugi. Egli non ha l’obiettivo di trovare un accordo tra
le parti al fine di evitare la separazione o il divorzio, ma quello di
ridurre al minimo gli effetti negativi del conflitto, di ristabilire la
comunicazione fra i coniugi e di favorire la riorganizzazione delle
relazioni tra le parti in modo da tenere in considerazione i bisogni di
ogni membro della famiglia, a partire da quelli dei figli. Infatti la
mediazione familiare, oltre a favorire l’accordo fra le parti, deve
promuovere decisioni che siano nell’interesse dei minori e che
favoriscano una responsabilità genitoriale condivisa.
3. La figura del Mediatore Familiare è in grado di:
- applicare le tecniche delle mediazione
- gestire i conflitti
-condurre la negoziazione partendo dalle posizioni individuali
per arrivare a una discussione equa e rispettosa degli
interessi di tutti
- garantire la propria neutralità nella partecipazione
-accettare le differenze di opinione e di interessi dei partecipanti al
conflitto
-comprendere la tipologia e lo stile di funzionamento familiare
della coppia che chiede
-l’intervento di mediazione
- verificare l’idoneità della coppia alla mediazione familiare
- definire lo spazio dei figli nella separazione dei genitori
4. - aiutare la coppia nell’affrontare il tema della cogenitorialità e del
come prevenire il disagio dei minori-aiutare la coppia ad elaborare
un progetto concernente l’affidamento di figli, la divisione dei beni,
la fissazione dell’assegno mensile
- ascoltare e comprendere i messaggi
- utilizzare le tecniche di comunicazione
- tessere relazioni con i professionisti coinvolti dal processo di
divorzio o dalla separazione dei coniugi: magistrati/giudici, avvocati,
notai, assistenti sociali, psicologi, istituzioni, ecc…
5. La figura professionale del Mediatore Familiare attualmente in Italia
non è regolamentata, pertanto non sussiste un ordine o un albo. Di
solito la professione di mediatore viene esercitata da figure
professionali come psicologi, assistenti sociali, pedagogisti, avvocati.
Si potrà acquisire capacità e competenze riguardanti la figura del
mediatore familiare attraverso due modalità:
1.Iscrivendosi ad un master di primo o secondo livello dalla durata di
circa un anno
2. Iscriversi ad un corso di formazione regionale che preveda il
rilascio di un attestato di qualifica come esperto in mediazione
familiare dopo un periodo di stage di circa due o tre mesi presso
strutture pubbliche o private.
6. Il Mediatore Familiare è in grado di:
- ascoltare e comprendere i messaggi
- utilizzare le tecniche di comunicazione
- tessere relazioni con i professionisti coinvolti dal processo di
divorzio o dalla separazione dei coniugi: magistrati/giudici, avvocati,
notai, assistenti sociali, psicologi, istituzioni, ecc…
7. Il Mediatore Familiare svolge la propria attività professionale in:
- enti pubblici
- privato sociale
- libera professione
8. La formazione si svolge presso Enti di Formazione in collaborazione
con enti e/o società di servizi.
La qualifica del Mediatore Familiare si consegue al termine di un
percorso formativo della durata di 220 ore
- 120 ore aree disciplinari
- 100 ore tirocinio/stage
9. Per partecipare ai corsi di formazione professionale è necessario:
-Laurea in psicologia, sociologia, giurisprudenza, neuropsichiatria
infantile, psichiatria, scienze dell’educazione e della formazione,
scienze del servizio sociale
- Diploma riconosciuto di assistente sociale