1. [ ozi & negozi ]
di Paolo Savona*
Salvare l’Europa? inquisitore. Per colpire le minoranze si opprimono le maggioranze
che hanno fatto e fanno il loro dovere e che da sempre sopportano
Per Monti una
in silenzio i sacrifici richiesti, sempre per evitare il baratro. L’idea
che per costringerli a comportarsi bene dovessero essere sottoposti
a vincoli esterni iugulatori è stata la politica più deresponsabilizzante
mission impossible
che si potesse imporre. Von Hayek ce lo ha spiegato bene: l’idea che
tutto possa essere sistemato razionalmente è fallace e crederlo induce
a forzare soluzioni che aprono la via alla schiavitù.
Così come ha fatto comodo all’Europa indicare l’Italia come il
Il Vecchio continente è fonte di continue preoccupazioni per pericolo principale per la sopravvivenza dell’euro, l’Ue, che ci mette
gli Usa. E l’Italia non si sottrae alle politiche deflazionistiche di suo, sta fungendo da cortina fumogena dei difetti di governance
imposte dalla Ue, che peggiorano la situazione. Anche perché che Stati Uniti, Cina, Germania, Giappone e pochi Paesi che contano
le riforme del governo non cambieranno la nostra mentalità. negli equilibri geopolitici continuano a voler ignorare, cercando di
volta in volta un beggar-my-neighbour (una spalla del vicino su cui
poggiare il peso delle colpe).
N
on fummo falsi profe- Gli Stati Uniti danno la colpa
ti quando, nell’estate alla sottovalutazione dello
2011, all’inizio della yuan, mentre creano quantità
fase più difficile per l’Europa, eccessive di dollari e si rifiu-
sostenemmo che l’ipotesi di tano di riformare il sistema
un crollo dell’euro fosse al- monetario internazionale;
tamente improbabile, ma i la Cina invoca un maggiore
costi per i Paesi più esposti ricorso ai diritti speciali di
sarebbero stati piuttosto ele- prelievo del Fmi, ma fa ben
vati. La Grecia li sta già pa- poco per realizzare la pro-
gando e molto salati; Irlanda, posta, perché sa che deve
Portogallo, Spagna e la stessa mettere mano al rapporto di
Italia hanno dato solo un ac- cambio e al libero uso delle
conto e il resto lo salderanno riserve ufficiali; la Germania
applicando il fiscal compact. e il Giappone ritengono che
Da oltre Atlantico crescono possano mantenere il loro
le preoccupazioni per le po- ingente surplus di bilancia
litiche fiscali deflazionistiche corrente senza sottoporre a
Ue; essi ritengono che non stress i Paesi deficitari e defla-
ANSA
basti ciò che la Bce di Dra- zionare l’economia globale.
ghi va facendo. La vecchia Il mondo in cui vivia-
Europa è fonte di continue preoccupazioni per l’ex nuovo mondo. sotto EsAmE A wAll strEEt mo è però questo ed è con
Non a caso la prima pagina del Time non parla di un Monti capace Il primo ministro mario monti durante questo che dobbiamo con-
la sua visita alla comunità finanziaria
di salvare l’Italia, ma l’Europa, e aggiunge un significativo punto vivere piuttosto che tentare
di New York, l’11 febbraio. «Penso di avere
interrogativo. Credo che riveli la coscienza che si chiede a Monti convinto gli investitori» ha dichiarato. di forzare l’idea dell’«uomo
una mission impossible. nuovo» che ci perseguita da
Sulle dichiarazioni di Monti che le riforme intraprese saranno millenni. Abbiamo bisogno di
utili se cambieranno la mentalità degli italiani si è aperto un dibattito leader che riescano a contem-
interno. La memoria storica del nostro Paese è tale da escludere che perare i propri interessi con
l’obiettivo sia corretto, poiché il cambio di mentalità riguarda mino- quelli collettivi. La differenza
ranze composte da evasori fiscali, criminalità organizzata e gestioni è che dobbiamo essere co-
pubbliche parassitarie. Nell’incapacità di dare vita a una coalizione scienti che questi leader ce
che combatta questa alleanza perversa si sottopongono i cittadini li scegliamo noi e, quindi, o
a tassazioni eccessive e a ogni genere di complicazioni di vita, fino cambiamo leader o prendia-
a costringere un pensionato ad avere un conto in banca anche se moci la responsabilità d’averli
non vuole e chi intende gestire contanti a sottoporsi a uno Stato votati. E
*professore emerito di politica economica
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