Vito antonio vinci lettera aperta agli iscritti e dimissioni dal pd
1. Lettera aperta agli iscritti del PD
Salvare la forma, almeno…
Mentre il coordinamento cittadino del PD, sotto la supervisione del segretario provinciale in
veste di garante(!), è impegnato quasi quotidianamente a discutere su coalizione, programma e
formazione della lista, un iscritto al Partito ha già autonomamente deciso la coalizione, il
candidato sindaco e la propria discesa in campo. La prova? Un cartellone pubblicitario in via
Cavour.
Il gioco delle parti, quindi, si è rivelato in tutta la sua devastante drammaticità!
Da tempo si sentiva aleggiare un’aria ostile intorno agli iscritti poco propensi alla resa
incondizionata delle proprie convinzioni politiche, ma l’amore per il confronto democratico delle
idee prevaleva sui sorrisetti di scherno e sugli attacchi gratuiti.
Si sperava sempre che la logica e l’interesse generale assumessero il ruolo del faro nella
ricerca delle strategie più idonee al bene della comunità cittadina.
Così non è stato.
Mi dimetto, perciò, dal Partito e mi riapproprio della mia libertà di pensiero e di azione.
Gioia del Colle, 16 marzo 2012
Con stima
Vito Antonio Vinci
p.s. “ E’ solo col pensiero che si possiedono le cose; non si possiede un quadro perché lo si tiene
in sala da pranzo, se non si è in grado di capirlo, né un paese perché vi si risiede senza nemmeno
guardarlo” ( Proust – IV, 164 ).