1. Movimento Prodigio
Si muove la città
Gioia del Colle, li 28 Giugno 2020
Alla c.a. Presidente Consiglio Comunale di Gioia del Colle
Sig. Vito Etna
E p.c. Capi Gruppo Consiliari
Sig. Domenico Capano
Sig. Domanico Casamassima
Sig. Filippo Colapinto
Sig. Francesco Donvito
Sig. Ottavio Ferrante
Sig. Filippo Martucci
Sig. Donato Paradiso
Sig.ra Filomena Pavone
Trasmissione mezzo PEC:
protocollogenerale.gioiadelcolle@pec.rupar.puglia.it
Oggetto: Consiglio Comunale del 23 Giugno 2020 “Situazione ambientale a Gioia del Colle ed
incidenza sulla salute” – Proposta iniziative per delibera Consiglio Comunale.
Egr. Sig. Presidente,
nel corso del Consiglio Comunale del 23 Giugno 2020 si ha avuto modo di dibattere sulla situazione
ambientale a Gioia del Colle e l’incidenza sulla salute, prendendo atto “dei risultati della prima indagine
epidemiologica sulle malattie responsabili dei decessi a Gioia del Colle nell'ultimo decennio e sulle possibili
cause ambientali”, all’esito di una ricerca condotto dal Prof. Cazzolla.
Al termine della discussione si è unanimemente convenuti sulla necessità di redigere una proposta unitaria che
persegua i seguenti obiettivi:
- Verificare le conclusioni della relazione del Prof. Cazzolla;
- Implementare il programma di analisi della qualità dell’ambiente;
- programmare politiche di medio e lungo temine per migliorare la qualità dell’ambiente e quindi la
qualità della vita delle cittadine e dei cittadini gioiesi.
Con l’intento di contribuire fattivamente alla redazione di tale documento, dopo essersi confrontato con diversi
esperti di settore e ricercatori nel campo, di seguito il Movimento Prodigio intende portare all’attenzione delle
Commissioni consigliari che su questo tema lavoreranno congiuntamente, una serie di iniziative ritenute
particolarmente meritevoli di essere prese in considerazione:
PREMESSA
I risultati e le interpretazioni dello studio epidemiologico presentato dal Prof. Cazzolla necessitano di essere
valutati dalle agenzie competenti per poter fornire alla Politica un panorama chiaro sulle eventuali criticità
sanitarie ed ambientali presenti sul nostro territorio. Ancorché meritevole di encomio per il grosso lavoro fatto,
il lavoro del Prof. Cazzolla non può, e probabilmente non ne ha l’intezione, sostituirsi a quello degli Enti ed
Agenzie competenti in materia di Salute ed Ambiente. Se un privato cittadino, sebbene titolato a farlo, mette
a disposizione la propria professionalità per evidenziare un possibile problema per la collettività, le forze
Firmato digitalmente da:COLACICCO DONATO MASSIMO
Data:28/06/2020 10:47:52
Firmato digitalmente da Alessandro Bencresciuto
Data: 2020.06.28 11:09:24 +02'00'
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politiche hanno il dovere di farsi carico di raccogliere i pareri degli enti competenti: un parere plurale e
interdisciplinare, ufficiale, per fare chiarezza anche nei confronti dei cittadini.
E’ necessario tuttavia aggiungere che se le conclusioni relativa alla frequenza di morte per tumore a Gioia sono
state ottenute con gli strumenti scientifici, ed universalmente accettati, di analisi epidemiologica, le ipotesi
fatte dal Prof. Cazzolla relativamente alle possibili cause di questo fenomeno sono lontane da essere verificabili
e condivisibili. L’ipotesi di un incremento di emissione di gas radon a Gioia, come risultato del decadimento
di scorie di uranio segretamente stoccato nel nostro aeroporto militare o comunque nel sottosuolo gioiese, non
è sorretta da alcuna prova storica ed alimenta solo la diffidenza nei confronti delle Forze Armate. Altrettanto
si può dire delle pesanti allusioni a omissioni dell’ARPA nel rendere pubblici i dati del monitoraggio della
qualità dell’Aria a Gioia in giornate, a detta di Cazzolla, corrispondenti a quelle in cui è avvenuto il sequestro
dell’impianto Itea nell’area Ansaldo. Anche qui, allusioni pesanti e non verificabili, che sull’opinione
pubblica non possono che generare diffidenza o disaffezione verso gli enti preposti alla salvaguardia
dell’ambiente. O il fatto di escludere arbitrariamente e aprioristicamente dalla formulazione delle ipotesi la
presenza di altre fonti di insulto ambientale, fattori genetici, anagrafici, comportamentali. Una interpretazione
dei dati, sicuramente fatta in buona fede, ma fortemente influenzata da pensiero personale antimilitarista e
avverso nei confronti delle tecnologie di termovalorizzazione dei rifiuti. Gioverebbe ricordare che le moderne
tecnologie di combustione dei rifiuti sono considerate nel mondo le più avanzate frontiere nel campo del
progresso sostenibile e in Italia, uno dei maggiori committenti di sperimentazione è proprio il Ministero
dell’Ambiente.
Il Consiglio Comunale durante l’ultima seduta del 23 Giugno 2020 si è mostrato particolarmente sensibile e
recettivo ai temi della salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente. Non essendo però presenti tra i
Consiglieri e Assessori, professionisti in ambito di Salute ed Ambiente, è particolarmente importante che il
Consiglio possa orientare le proprie scelte politiche solo a seguito di pareri chiari ed univoci in materia.
Sarebbe infruttuoso prendere provvedimenti con l’unico scopo di mostrare zelo da parte della classe politica.
Importantissimo è però cogliere questo momento storico di attenzione di tutta la classe politica, ad ogni livello
come il Parlamento europeo che ha di recente dichiarato “l’emergenza climatica” e la Commissione europea
che nel nuovo Patto verde per il clima ha incardinato le proposte di rilancio economico post-Coronavirus, sulle
quali i governi dei 27 Paesi membri, tra cui l’Italia, dovranno confrontarsi.
Per certo, le tre campagne di monitoraggio della qualità dell’aria effettuate dall’ARPA restituiscono risultati
che, seppure non drammatici, sottolineano un quadro di pesante inquinamento da gas si scarico di automobili.
Successive azioni di censimento delle attività industriali sul territorio potrebbero restituire un panorama più
completo relativo anche all’inquinamento di tipo industriale. Il dialogo, sempre presente, con l’Aeroporto
militare di Gioia del Colle, potrebbe completare questa opera di monitoraggio fornendo dati anche sull’entità
dell’inquinamento da velivoli militari.
Il Movimento Prodigio propone quindi i seguenti provvedimenti da considerare nella discussione che avverrà
all’interno delle Commissioni incaricate:
1. Verifiche dei risultati e delle deduzioni della relazione del Prof. Cazzolla.
o ASL e AReSS:
▪ Richiedere urgentemente all’ARESS le risultanze dell’analisi sulle conclusioni
presentate dal Prof. Cazzolla, inerenti la mortalità per tumori a Gioia del Colle.
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Sarebbe auspicabile, laddove possibile, implementare i dati relativi a morte con i dati
della incidenza delle malattie neoplastiche ed estendere l’analisi ad un intervallo
temporale più esteso rispetto al solo quinquennio 2012-2016. Al termine della nuova
analisi, un rappresentante della ASL o dell’AReSS, potrebbe presentare i risultati
durante un successivo Consiglio Comunale o un evento pubblico aperto alla
cittadinanza;
o ARPA:
▪ convocare durante una seduta di Commissione congiunta, estesa anche ai Consiglieri
non componenti, un rappresentante dell’ARPA allo scopo fare chiarezza sulla scelta
delle sostanze oggetto di misurazione sul nostro territorio e sui dubbi sollevati dal
Prof. Cazzolla durante il Consiglio comunale;
▪ Al contempo, acquisire da ARPA gli esiti delle rilevazioni effettuate presso gli
impianti insistenti nella zona industriale di Gioia del Colle, al fine di compararli con
i risultati emersi dalla campagna di monitoraggio della qualità dell’aria del centro
urbano.
2. Proposte monitoraggio ambientale.
Allo stato attuale il Movimento Prodigio, vuole contribuire alle decisioni che la politica vorrà prendere,
fornendo spunti e suggerimenti.
Tra le differenti possibili attività investigative dello stato ambientale, si suggerisce di programmare
nell’immediato una rete di monitoraggio permanente attraverso la vegetazione del territorio. È noto,
infatti, che molte specie vegetali sia erbacee che arboree siano sensibili ad alcuni o tutti i principali
inquinanti mostrando perdite della capacità fotosintetica, alterazioni della capacità di utilizzazione
della luce o mostrando necrosi fogliari o disseccamenti più o meno evidenti della chioma.
La possibilità di monitorare l’ambiente attraverso l’uso della vegetazione è
- innovativa dal punto di vista economico perché consente di avere sul territorio una diffusione
puntuale di punti di monitoraggio;
- efficace dal punto di vista ambientale e sociale perché consente di sensibilizzare la
popolazione, di rappresentare in maniera più tangibile le problematiche ambientali e di
valorizzare la funzione mitigante delle infrastrutture verdi nell’area urbana e periurbana.
Un aspetto di particolare interesse è legato alla capacità di fornire risposte non selettive. Per capire e
comprendere al meglio il fenomeno dell’inquinamento atmosferico appare fondamentale
l’implementazione di forme di monitoraggio strumentale ad una serie di altre misure mediante
bioindicatori che, fra l’altro, accumulando in parti vecchie o morte le sostanze inquinanti, possono
essere utilizzati per la deduzione di informazioni di tipo storico (funzione di bioaccumulatori).
I bioindicatori sono in grado di mediare e sintetizzare l’azione di più componenti ambientali.
Al termine delle analisi ambientali, tra l’altro, potrebbe derivare la valutazione di quali siano le specie
vegetali (perlopiù arboree ed arbustive) che meglio riescono a vegetare nell’area di interesse anche al
fine di fornire indicazioni sull’utilizzo delle specie nel medio e lungo termine.
Nell’ultimo decennio si sono affermate diverse metodiche di biomonitoraggio.
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Le più ricorrenti si basano sull’impiego e analisi delle diverse componenti della specie vegetale
impiegata.
- Fogliame: l’analisi quali-quantitativa della presenza di inquinanti inorganici nell’apparato
fogliare consente di definire quali sostanze siano state disperse nell’aria nella durata del ciclo
vegetativo delle piante impiegate come bioindicatori.
- Fibra legnosa: la disciplina scientifica della dendrochimica rende sempre più agevole
l’impiego di metodiche di campionamento ed analisi chimica dei campioni di legno estratti (in
maniera non distruttiva) dalle essenze arboree ed arbustive del territorio di analisi. Viene
misurata l’abbondanza degli elementi chimici ed isotopi presenti all’interno degli anelli
legnosi per ricostruire i cambiamenti intervenuti nella composizione dell’atmosfera nel corso
del tempo.
- Licheni: l’impiego dei licheni è una metodica ormai consolidata da tempo. È possibile
effettuare specifiche indagini lichenologiche sulla superficie dei fusti, per la misurazione della
quantità di inquinanti accumulati all’interno di questi organismi vegetali che si sviluppano con
cicli poliannuali sul ritidoma delle piante arboree. In caso di carenza di campioni è possibile
impiegare trapianti prelevati da aree non contaminate ed esporre gli stessi per untempo
sufficiente a caratterizzare la composizione chimica dell’aria nel territorio di indagine.
Si deve evidenziare, inoltre, come sia indispensabile riconfermare la convenzione per il
monitoraggio della qualità dell’aria stipulata con l’ARPA dall’Amministrazione Lucilla,
integrandola lì dove possibile con l’eventuale piano comunale di indagine ambientale attraverso i
bioaccumulatori.
3. Proposte di iniziative a medio e lungo temine per il contenimento dell’impatto ambientale del
traffico cittadino automobilistico.
Allo stato attuale le uniche risultanze note e supportate da dati certi e certificati da un Ente pubblico,
sono quelle presenti nei report finali dei monitoraggi della qualità dell’aria effettuati dall’ARPA.
Risulta essere un dato incontrovertibile un elevato tasso di inquinamento da traffico veicolare.
Nell’ottica, quindi, di approntare misure immediate che vadano a contrastare gli alti livelli di sostanze
inquinanti da traffico veicolare, si ritiene necessario pianificare le seguenti misure:
a) interdizione permanente al traffico veicolare per alcune zone o aree particolarmente
congestionate nelle fasce orarie di punta;
b) Implementazione della ZTL anche nella stagione invernale e istallazione di varchi elettronici
(finanziati nel 2017 nel progetto Smart City presentato dall’Amministrazione Lucilla);
c) Interdizione temporanea al traffico veicolare di percorsi opportunamente individuati
dall’Ufficio Traffico, per la promozione in tutta sicurezza di forme alternative al trasporto
privato per l’accesso alle scuole gioiesi di ogni ordine e grado, come pedibus e bicibus;
d) Promozione del trasporto pubblico locale, tramite chiusure diffuse al traffico veicolare e la
realizzazione di campagne pubblicitarie, anche tramite la consegna di abbonamenti gratuiti
per i primi mesi di ripresa del servizio;
e) Avvio di una campagna di monitoraggio del traffico veicolare in tutta l’area urbana attraverso
rilevatori in modo da avere una base documentata su cui impostare un nuovo piano del traffico
e della mobilità sostenibile;
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f) Incentivo all'utilizzo delle biciclette attraverso la realizzazione di piste ciclabili "leggere"
diffuse sull’intero territorio comunale, l'incremento delle rastrelliere dedicate, e la promozione
di iniziative quali la Settimana Europea della Mobilità;
g) Evitare qualsiasi ulteriore intervento di capitozzatura o abbattimento alberi che non rientri
all’interno dell’appalto della manutenzione del verde comunale, o comunque che sia privo di
opportuna perizia svolta da un agronomo o un dottore forestale all’uopo individuato;
Inoltre, si segnalano i punti maggiormente qualificanti del programma elettorale del Movimento
Prodigio, che ritengo possano essere applicati da codesta Amministrazione all’interno di una più
ampia e organica strategia di intervento sull’ambiente:
a) Riprendere le operazioni di rimozione delle discariche abusive di amianto ed altri rifiuti
pericolosi, nei territori urbano ed extraurbano;
b) Dedicare fondi comunali per avvisi pubblici dedicati alla rimozione dell'amianto da abitazioni
private;
c) Avviare un tavolo tecnico con ARPA, AQP e altri enti proposti per il monitoraggio delle acque
superficiali e di falda;
d) Convertire l'area artigianale PIP in area APPEA (Area produttiva paesaggisticamente ed
ecologicamente attrezzata), includendo la risoluzione della questione "Siera" e depuratore
comunale;
e) Verificare ed aggiornare periodicamente il Piano Comunale di Localizzazione delle Antenne;
f) Riprendere il percorso di istituzione del Parco delle Lame San Giorgio e Giotta che nella
perimetrazione definita nel 2018 include le vasche di spandimento rinaturalizzate.
g) Coinvolgere scuole, associazioni ambientaliste e cittadinanza, in progetti di divulgazione delle
tematiche ambientali (come il progetto sperimentale GIOCONDA, avviato
dall’Amministrazione Lucilla in collaborazione con il CNR);
h) Avviare l'iter per la realizzazione della Casa della Scienza, per creare occasioni di confronto,
studio e formazione scuola-lavoro su tematiche scientifiche legate anche alla tutela della salute
e dell'ambiente.
Ancor prima che da politici che perseguono interessi partiti, occorre che l’emergenza ambientale sia affrontata
da cittadine e cittadini che riconoscono nell’ambiente quella barca comune su cui tutti noi siamo sopra, come
esortato da Papa Francesco: all’interno della sua Enciclica «Laudato Sii» sull’ambiente ed il Creato, non solo
il Pontefice ci esorta a riconoscere «il nostro apporto, piccolo o grande, allo stravolgimento e alla distruzione
dell’ambiente», per fare in modo che quella stessa co-responsabilità ci permetta di lasciare alle future
generazioni un ambiente migliore.
Distinti saluti.
Consigliere Comunale Gioia del Colle Presidente Movimento Pro.di.Gio.
Donato Massimo Colacicco Ing. Alessandro Bencresciuto