1. Procura della Repubblica di Bari
Ufficio del Procuratore
COMUNICATO STAMPA
20 NOVEMBRE 2013
GUARDIA DI FINANZA DI BARI - BANCAROTTA FRAUDOLENTA PER UN MILIONE
DI EURO - ARRESTATE DUE PERSONE
Nella mattinata odierna i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari hanno proceduto
all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Giudice per
le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della
Repubblica, nei confronti di Lorenzo Giancarlo, di anni 56, residente in San Pancrazio
Salentino (BR) e Ricciardi Francesco, di anni 54, residente a Gioia del Colle (BA),
rispettivamente amministratore di diritto ed amministratore di fatto di una società di Gioia
del Colle (BA), operante nel settore dello “stampaggio di materiali termoplastici e
produzione di imballaggi per prodotti caseari”, fallita nel febbraio del 2012.
I soggetti arrestati sono accusati, in concorso tra loro, di bancarotta fraudolenta aggravata,
sia patrimoniale che documentale (ex artt. 216, comma 1 - n. 1) e n. 2), 219, comma 2 - n.
1), 223 del R.D. 16.03.1942 n. 267 e 110 C.P.).
Il provvedimento è stato emesso al termine di una complessa ed articolata attività
investigativa svolta dai finanzieri del Gruppo Tutela Mercato Capitali, Articolazione del
Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari – specializzata nel contrasto
agli illeciti finanziari, societari e fallimentari.
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2. Le indagini di polizia giudiziaria, sviluppate sia attraverso approfonditi accertamenti
contabili, bancari e documentali che assunzioni di testimonianze di numerose persone
informate sui fatti, hanno permesso di far luce sul disegno criminoso ideato ed attuato
dall’amministratore di diritto unitamente all’amministratore di fatto della società, nel periodo
2010-2012, finalizzato alla distrazione ed al depauperamento delle risorse economicofinanziarie della società per circa un milione di euro.
Inoltre, è stato accertato che gli indagati, al fine di procurarsi l’ingiusto profitto in
pregiudizio dei creditori, hanno distrutto, occultato e sottratto le scritture contabili
della società da essi amministrata ed, in particolare, il sistema informatico (server
gestionale contabile e personal computer), in maniera tale da ostacolare se non addirittura
impedire la corretta ricostruzione della reale situazione economico-patrimoniale della
società.
In particolare, a seguito delle attività investigative, è stato accertato che il Ricciardi aveva
assunto il ruolo di “regista” della politica aziendale della società fallita, determinando ed
aggravando, nel tempo, il dissesto societario, anche dopo le sue dimissioni formali
dall’incarico di amministratore unico, successivamente conferito, fittiziamente e con la
preordinata volontà di sottrarsi alle emergenti responsabilità penali, al Lorenzo, vero e
proprio “prestanome” considerata l’assenza, in capo allo stesso, di qualsivoglia cognizione
in ordine alle vicende economico-gestionali concernenti la fallita.
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