Ba055 comando provinciale bari nucleo truffa ai danni dello stato
1. Guardia di Finanza
COMANDO PROVINCIALE BARI
COMUNICATO STAMPA
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31 gennaio 2013
TRUFFA ALLO STATO
SEQUESTRATI BENI PER CIRCA 1,6 MILIONI DI EURO
In esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Bari, dott.
Giovanni Anglana, su richiesta della locale Procura della Repubblica, i militari
del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari hanno
effettuato, nella mattinata di oggi, un sequestro preventivo nei confronti della
Società Cooperativa ESSEPI a r.l., editrice della testata giornalistica a
diffusione locale “PUGLIA – Quotidiano di vita regionale”, del Gruppo
Multimedia S.r.l., esercente l’attività di vendita di spazi pubblicitari, nonché
dei rispettivi rappresentanti legali e di 2 soci della Gruppo Multimedia S.r.l.,
resisi responsabili di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso in atto
pubblico per l’indebita percezione di contributi pubblici a sostegno
dell’editoria erogati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il sequestro giunge al termine di un’indagine avviata nel 2012 dal Nucleo di Polizia
Tributaria di Bari, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, nell’ambito di
una più ampia attività pianificata a livello nazionale dal Nucleo Speciale Spesa
Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza – sulla base
delle direttive emanate dal Comando Generale del Corpo – finalizzata al controllo di
soggetti beneficiari di contributi pubblici per l’incentivazione dell’attività
imprenditoriale del settore dell’editoria.
Le complesse investigazioni svolte, sostanziatesi nell’esame di copiosa
documentazione bancaria, contabile ed extracontabile, nell’escussione a sommarie
informazioni di numerosi soggetti e nell’esecuzione di controlli incrociati presso le
imprese fornitrici della ESSEPI a r.l., hanno consentito di rilevare molteplici
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2. irregolarità e gravi violazioni dei requisiti fissati per la concessione dei contributi
all’editoria da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Più in particolare, gli specialisti del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari hanno
accertato che il contributo a fondo perduto concesso alla società cooperativa
ESSEPI a r.l. di Bari per la diffusione della detta testata giornalistica, è stato
ottenuto attraverso:
la mendace attestazione dei requisiti soggettivi in capo al percettore del
finanziamento. La Cooperativa editrice non era infatti dotata di una struttura
idonea all’esercizio dell’attività formalmente dichiarata;
la falsa rappresentazione dei requisiti attestanti i livelli di tiratura del quotidiano
posti dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria quali condizioni
indispensabili per l’accesso ai contributi. Il detto Dipartimento, infatti, aveva
stabilito che i finanziamenti fossero subordinati al raggiungimento di una quota di
diffusione del materiale giornalistico almeno pari al 40% delle copie stampate,
tiratura, questa, rivelatasi essere di gran lunga superiore a quella in realtà
raggiunta dalla ESSEPI a r.l.;
l’emissione di fatture per operazioni inesistenti attestanti la vendita dei giornali ad
imprese compiacenti, allo scopo di documentare (fittiziamente) un volume di
vendite, e, quindi, una tiratura, maggiore rispetto a quella reale.
In relazione a tale ultimo aspetto venivano infatti deferiti all’Autorità Giudiziaria a
titolo di concorso nel reato di truffa aggravata ai danni dello stato ulteriori 7
soggetti, in qualità di rappresentati legali di altrettante imprese (ubicate in Bari,
Modugno (BA) e Palo del Colle (BA)), destinatari delle fatture fittizie emesse
dalla ESSEPI a r.l..
L’odierna misura cautelare ha avuto ad oggetto somme di denaro custodite in conti
correnti bancari, libretti di deposito, titoli, prodotti assicurativi, quote societarie
nonché altri beni mobili ed immobili rientranti nella sfera patrimoniale della Società
Cooperativa ESSEPI a r.l., del Gruppo Multimedia S.r.l. nonché dei rispettivi
rappresentanti legali e dei 2 soci della citata Multimedia S.r.l. per un valore
equivalente ai contributi all’editoria indebitamente percepiti pari a complessivi euro
1,6 milioni.
L’attività, che conferma l’elevata professionalità della Guardia di Finanza, da
tempo impegnata nel contrasto ad ogni forma di distrazione di provvidenze
pubbliche, acquisisce particolare importanza e rilevanza nel particolare contesto
economico in cui attualmente versa il Paese.
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