1. IO…"IMMAGINO E SCRIVO"
“Pilotare la nostra astronave in viaggio verso il mondo della fantasia, bendarci gli occhi e
regalarci l’immaginazione, metterci in mano un pennello magico che può trasformare ogni pagina
bianca in un arcobaleno di pensieri, fare della scrittura il nostro rifugio segreto, sono gli obbiettivi
della Commissione Operativa di “Biblio…in rete” di Acquaviva delle Fonti.
Proprio dalla Biblioteca Comunale “G. Maselli Campagna” e dalle Biblioteche Scolastiche degli
Istituti 1° Circolo did. “E. De Amicis”, 2° Circolo did. “ C. Collodi”, S.S. 1° Grado “ Giovanni
XXIII – Lucarelli”, I.I.S.S. “Colamonico – Chiarulli”, I.I.S.S. “R. Luxemburg”, I.S. “don Milani”,
anche quest’anno, in occasione delle Giornata mondiale del Libro 2013, sono partite le proposte per
il concorso di scrittura creativa “Immagina e scrivi” e per il concorso di lettura “ Tutti in gara”.
Il concorso di scrittura creativa prevedeva nove incipit, dai quali partire per inventare una storia,
scegliendo liberamente genere letterario e codice espressivo come racconto, poesia, fumetto, scena
teatrale, ecc. L’edizione di quest’anno ha riscontrato molto successo, in quanto presso la
commissione sono pervenuti 407 elaborati «tutti ottimi lavori», come affermano i membri della
commissione durante la premiazione. Inoltre, le scuole partecipanti sono state molte, soprattutto
quelle delle città limitrofe ad Acquaviva delle Fonti, come Gioia del Colle, Cassano, Bari, ecc., ma
anche scuole di altre città d’Italia, tra le quali Vicenza, che ha conseguito il primo premio.
Venerdì 3 maggio 2013, infatti, presso l’Auditorium del Liceo “don Milani”, ha avuto luogo la
premiazione del concorso, alla quale erano presenti gli ideatori del concorso, la commissione,
professori di varie scuole e soprattutto noi partecipanti e vincitori per ciascuna delle categorie di
“podio”, accompagnati dal Dirigente Scolastico, dai docenti delle scuole e dai nostri genitori.
I primi ad essere premiati siamo stati noi alunni delle Scuole Secondarie di Secondo grado: il
primo posto è stato assegnato ad un’ alunna del Liceo “A. Pigafetta” di Vicenza, il secondo ad
un’alunna del Liceo Artistico “De Nittis” di Bari, il terzo posto a me, alunna del Liceo Classico
“P.V. Marone” di Gioia del Colle, ed infine un premio speciale, per merito, è stato conferito ad uno
studente dello stesso Liceo Artistico di Bari. Successivamente si sono svolte le premiazioni degli
alunni delle Scuole Secondarie di Primo grado e, a seguire, quelle degli alunni delle quinte classi
delle Scuole Primarie, tra le quali è risultata vincitrice un’altra scuola di Gioia del Colle. Noi
vincitori siamo stati invitati a salire sul palco dell’Auditorium, dove, dopo calorosi complimenti,
abbiamo ascoltato le motivazioni che hanno spinto la commissione a premiarci, motivazioni
racchiuse in brevi ma efficaci recensioni, che davano un “assaggio” delle nostre storie e ponevano
in risalto i “messaggi” che ognuno di noi ha voluto lasciare. In seguito, abbiamo ricevuto il
diploma ed un piccolo omaggio.
Dopo gli interventi dei responsabili dell’iniziativa, c’è stato quello del Dirigente del nostro Liceo,
il prof. Rocco Fazio, che, come gli altri presidi intervenuti, ha elogiato l’entusiasmo con cui gran
parte dei docenti svolge il proprio lavoro e, inoltre, ha gratificato noi ragazzi e ci ha invitati ad
avvicinarci sempre più al mondo della lettura e della scrittura.
Nella nostra classe, la docente di italiano, la prof.ssa Angela Leo, ha proposto il concorso di
scrittura, con l’intento di motivare tutti noi e portarci verso esperienze nuove ed interessanti, che
differiscono dal comune programma scolastico. Dopo aver ideato e steso i nostri racconti, la
docente ci ha resi partecipi dei lavori di ogni componente della classe, rileggendo tutti i racconti,
facendo eventuali correzioni e discutendo insieme sui temi e sui messaggi presenti nei testi. Questo
lavoro è stato proficuo per tutti noi ed ha permesso la conoscenza reciproca, lo scambio di idee, il
dialogo e la valorizzazione dei “talenti nascosti”.
2. Già ad un primo sguardo degli incipit è subito nato in me un particolare entusiasmo, una voglia
inesauribile di esternare tutta la vastità che vive dentro di me. Ho chiuso gli occhi, ho vagato in
mondi lontani, ho riascoltato quelle canzoni che, come ben ricordavo, provocano in me quel brivido
sottile e potente, e ho ascoltato i singoli pensieri che come omini si arrampicavano lungo le pareti
del mio stomaco, per poi scalciare contro la mia gola fino a soffocarmi, colorarmi le gote di rosso
ed uscire dalle orecchie sotto forma di fumo. Con i polpastrelli ansiosi sulla tastiera e con gli occhi
fissi sullo schermo del computer, ho fermato il tempo ed ho detto ciò che a parole non riesco a dire.
Io immagino e..scrivo e la sento la mia anima che si muove dentro di me e mi rende
impercettibile, piccola, piccola agli occhi del mondo, perché per indossare le mie ali da farfalla
devo diventare minuscola; però se mi alzo in alto, nel blu mi sento libera e pecco di onnipotenza.
Io mi rifugio nello “Scrigno dei sogni”, proprio come dice il mio racconto, che forse è un po’
autobiografico. L’idea è nata dalla rabbia di vedere intorno a me, proprio in questo mondo, dei
sogni irrealizzati; li ho visti negli occhi dell’operaio, nelle dita da pianista di mio fratello, nella voce
dolce di mia madre, nei quadri di mio padre, che ora giacciono pigri sulle pareti. E guardandomi
ancora intorno vedevo sogni ovunque, fremevamo, si strappavano i capelli, confidavano in una
ribellione. Eppure erano lì. Ma il mio è un invito pieno di speranza a depositare tutti i sogni
irrealizzati nello scrigno dei sogni, perché «...anche se non hai potuto rincorrere un sogno, fallo nei
giardini proibiti dei tuoi pensieri, fallo tra la folla sconosciuta, per i vicoli chiusi del tuo cuore. C’è
sempre un posto per i tuoi sogni, e se il destino non ti permette di realizzarli, allora depositali qui,
nello “scrigno dei sogni”. È qui che si vola, è qui che tutto si trasforma in musica e non in
frastuono. Non rimanere a vita una nota stonata, rifugiati in questo scrigno e tutti i nostri sogni
formeranno una melodia perfetta».
L’invito a scrivere, a riflettere, a partecipare ad un concorso, anche solo per gioco, è rivolto a tutti
i ragazzi che, come me, provano emozioni indescrivibili nello scrivere, ma che non si
aspetterebbero mai di conseguire il terzo posto ad un concorso, che non sono un talento, ma che
amano fare ciò che fanno e sono grandi sognatori.
Io mi riprometto di fare lo stesso e soprattutto di continuare a sognare.
Ringrazio gli ideatori del concorso “immagina e scrivi” perché non si arrendono mai, perché
credono ancora nelle favole e nelle favole sanno trovare quella formula magica per non smettere
mai di sognare”.
Teresa Scarano V A
Liceo classico “P.V. Marone” - Gioia del Colle -