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COMUNICATO STAMPA
OLTRE LA LIQUIDAZIONE DEL CASEIFICIO FRATELLI CAPURSO
UNA “RETE DI IMPRESE” PER GARANTIRE LA FILIERA E SALVAGUARDARE I POSTI DI LAVORO NESSUNO
ESCLUSO
Nessun lavoratore resterà senza occupazione, è questo in sintesi l’obiettivo dell’ambizioso piano di
rilancio presentato ai sindacati FLAI CGIL e FAI CISL di Bari e che è stato oggetto di una lunga trattativa
durata oltre un anno, nel corso della quale si sono susseguiti incontri e sono stati convocati tavoli
negoziali in tutte le sedi istituzionali competenti.
La crisi del Caseificio Fratelli Capurso di Gioia è stata oggetto di discussione già da luglio 2014 quando
l’assessore al lavoro della Regione Puglia Leo Caroli convocò su richiesta delle organizzazioni sindacali
FLAI CGIL e FAI CISL un incontro per affrontare la situazione di criticità dell’azienda, i cui bilanci erano in
rosso ormai da oltre tre anni, e per ricercare gli strumenti più adeguati per la garanzia del
mantenimento dei livelli occupazionali per i lavoratori.
Venne chiesto l’intervento del comitato SEPAC, il confronto quindi è proseguito, presso la task force per
l’occupazione della Regione Puglia, senza purtroppo raggiungere i risultati sperati, in quanto oltre ad
ipotizzare un trasferimento dell’attività produttiva in una nuova sede interamente da ristrutturare, la
proprietà aziendale, in quella fase, non ebbe la capacità di proporre alternative concrete volte alla
salvaguardia di tutti i dipendenti.
La svolta è avvenuta nei primi mesi del 2015 quando la figlia dell’attuale amministratore unico, Carmela
Capurso, si propone per realizzare una nuova compagine societaria per rilanciare lo storico marchio di
famiglia, ristrutturando l’attuale sede dell’opificio in Via Santeramo a Gioia del Colle, puntando su
innovazione e tradizione, per garantire così tutto l’indotto costituito fondamentalmente da allevatori del
territorio Murgiano ed evitando, al contempo, di disperdere il fondamentale know-how acquisito delle
maestranze in quasi 70 anni di attività.
Per la prima volta si manifesta quindi, concretamente, una possibilità di prospettiva futura, alternativa
alla liquidazione societaria ed alla messa in mobilità di tutto il personale dipendente. “La volontà di voler
aderire attraverso un contratto di rete basato principalmente su regole condivise e su accordi
commerciali vincolanti tra le società che ne fanno parte – dichiara Alessandro De Mario della FLAI CGIL
di Bari - è la realizzazione di un modello di business alternativo rispetto a quello individualistico e
frammentato del nostro tessuto economico, che in più - aggiunge Vito Cinquepalmi della FAI CISL - si
farà anche carico nel termine di 36 mesi della ricollocazione di tutto il personale in mobilità della Fratelli
Capurso in liquidazione”.
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Sono questi i termini fondamentali dell’accordo che è stato oggetto anche di referendum tra i lavoratori,
che si erano già espressi a larga maggioranza in maniera positiva sull’ipotesi condivisa per far fronte alle
ricadute occupazionali in conseguenza della messa in liquidazione della vecchia società avviata ad aprile
scorso.
L’accordo è stato sottoscritto nella tarda mattinata di ieri presso l’Ufficio Vertenze Collettive della Città
Metropolitana di Bari, alla presenza della D.ssa Silvana Zingarelli, tra la F.lli Capurso in Liquidazione di
Giuseppe Capurso, la New Gioiella Srl di Carmela Capurso, la RSU Aziendale, e le Organizzazioni
Sindacali, FLAI CGIL di Bari con i segretari Alessandro De Mario e Vito Dileo e FAI CISL di Bari con il
segretario Vito Cinquepalmi e Cosimo Leone del dipartimento lavoro CISL Puglia e gli Avvocati Antonello
Daprile e Leo Goffredo.
L’azienda New Gioiella Srl di Carmen Capurso, iscritta presso la Camera di Commercio di Bari, assumerà i
primi 15 lavoratori già entro la fine del mese di Settembre, con un contratto di lavoro a tempo
indeterminato, ed altri dieci verranno ricollocati inizialmente a tempo determinato con rotazione
trimestrale e stabilizzati entro giugno 2016, altri 10 saranno stabilizzati entro il 31/12/2017, e il restante
personale non ancora ricollocato verrà stabilizzato entro il 30/08/2018.
Tutti saranno scelti in base ad una graduatoria ai sensi della legge 223/91 e con la garanzia della deroga
alla legge “Jobs Act” ripristinando i diritti previsti dall’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, tra questi solo
due unità sono state dichiarate infungibili dall’azienda poiché strettamente necessarie per l’avvio del
ciclo produttivo e quindi indispensabili e per tutti saranno attivati percorsi di formazione e
riqualificazione professionale, solo 4 le unità che usufruiranno dell’incentivo all’esodo con
accompagnamento al requisito pensionistico.
Altri 10 lavoratori saranno assunti con un contratto di lavoro a tempo indeterminato entro 30 giorni
dall’accordo presso l’altra azienda di trasformazione lattiero-casearia, la Capurso Azienda Casearia
aderente anch’essa al contratto di rete, ed ancora altri 5 lavoratori saranno assunti a tempo
indeterminato in una nuova società non esercente attività casearia. Infine altre 3 unità entro fine anno
ed altre 2 il prossimo anno verranno ricollocati in una ulteriore azienda facente parte della rete e che
svolgerà attività di certificazione per l’intera filiera.
Positivo quindi il giudizio da parte delle Organizzazioni Sindacali FLAI CGIL e FAI CISL, per le quali
attraverso questo accordo, si è portato a compimento il duplice obiettivo della salvaguardia di tutti i
posti di lavoro e del rilancio di un intero settore, da troppo tempo incapace di adottare gli opportuni
strumenti per fronteggiare la crisi dei consumi ed il dumping dell’estero, e che ormai necessitava di un
ricambio generazionale orientato all’innovazione dal punto di vista sia tecnologico che gestionale.
Con questo accordo vengono smentite le notizie emerse di recente sulla stampa in merito alla vertenza,
rilasciate da soggetti che non hanno contribuito in alcun modo, e con alcuna proposta, alla costruzione
di questo progetto, realizzato con il coinvolgimento ed il confronto costante tra i lavoratori e le
Organizzazioni sindacali FLAI CGIL e FAI CISL con l’unico, concreto obiettivo della salvaguardia e
stabilizzazione di tutti i 76 posti di lavoro.
Bari, 08/09/2015 Le Segreterie di FLAI CGIL e FAI CISL di Bari