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Focus sull’analisi dei danni al settore
commerciale e industriale
Guido Minucci, Giulia Pesaro
Lodi, 22 Maggio 2018
G. Minucci
Ci eravamo lasciati con questi sviluppi futuri
• What if analysis per la definizione di funzioni di danno
• Identificazione dei parametri di vulnerabilità (o proxy) che
pesano maggiormente nei danni alle attività economiche
G. Minucci
Soggetti economici: il problema della variabilità
dei dati
Su 119 schede disponibili:
- 6 parrucchieri
- 4 riparazioni auto
- 3 vendita automobili
- 3 negozi di alimentari
- 2…..
- 1…..
G. Minucci
Obiettivi
Costruzione di un sistema di riferimenti e di categorie così da
poter:
- ridurre al variabilità
- «leggere» il meglio possibile il danno ai soggetti economici
specie considerando il loro importante ruolo per il territorio.
G. Minucci
Soggetti economici: attività commerciali e produttive
Due tipi di approccio:
Commercio -> approccio sintetico (valutazione dei meccanismi
di danno sulla base di un giudizio esperto)
Industrie -> Analisi di Dettaglio
G. Minucci
Esempio dei contenuti di un superette (mini-market)
di 100 mq (escluso magazzino)
Tipologia Descrizione Caratteristiche specifiche Unità Costo minimo (€) Costo massimo (€) Costo più frequente (€)
piastrelle in gres porcellanato in tinta dimensioni standard 60x60 cm mq 25
Lunghezza: da 75 a 100 cm
Altezza 220 cm
Larghezza: da 63 a 140 cm
Lunghezza: da 75 a 100 cm
Altezza 220 cm
Larghezza: da 63 a 140 cm
Lunghezza: da 60 a 187 cm (60,80,
100,125, 140, 150, 187)
Altezza max: 197,00 cm
Larghezza: 60,00 cm
Lunghezza: da 150cm a 250
Altezza max: da 85 a 92 cm
Larghezza: 92 cm
Lunghezza: da 58 cm a 118 cm
Larghezza: da 37 a 57
Altezza max: 11,5 cm
Lunghezza: da 98 cm a 146 cm
Largherzza: 70
Altezza max: da 140 a 170 cm
Lunghezza: da 96 cm
Larghezza: 60 cm
Altezza max: 220 cm
Lunghezza: da 100 cm a 250 cm
Larghezza: 80
Altezza max: 125 cm
Lunghezza: 43,4 cm
Larghezza: 28,2 cm
Altezza: 35,5 cm
Lunghezza: 39,7 cm
Larghezza: 30,4 cm
Altezza: 57,4 cm
Lunghezza: da 100 cm a 250 cm
Largherzza: 70
Altezza: 200
Lunghezza: da 60 cm a 300 cm
Larghezza: 930
Altezza max: 127
Area casse
Lunghezza: da 216 cm a 376 cm
Larghezza: 110 cm
Altezza max: 85 cm
Lunghezza: da 70 a 200 cm
Larghezza: da 37,5 a 100 cm
Altezza max: 200 cm
Lunghezza: da 134 a 374 cm
Larghezza: da 134 a 374 cm
Altezza max: da 200 cm a 250 cm
n
n
n
n
n
n
n
n
n 2500
1480
1200
n
n
n
n
650
640 1050 840
n 280 475 340
3000
160
2350
1580
affettatrici 400 1320
Banchi
Cassa
Negozio
Alimentari
Area Magazzino
Celle
frigorifere
1200 3750
in alluminio
Scaffalature
HACCP
2500
Macchinari
Area macelleria
Banco frigo /
Espositori
refrigerati
verticale 1600 3050
orizzontale 1100 2000
bilance professionali elettroniche
400 150
Salumeria&Formaggi
Banco frigo
salumi e
formaggi
2300 3800
Area Panetteria
Espositori
Espositore self service pane confezionato 1150 1700 1480
Espositore pane 150
Espositore
Isola
Congelatore
orizzontale 1400 1700
Area prodotti ortofrutticoli
Espositore mod. fast1, 2 o 3 140 190n
120 360 190
Area banchi refrigerati
Frigoriferi /
Surgelatori
murale refrigerato (verticale) 1950 3000
Pavimentazione
Area Vendita prodotti
Scaffali
in legno 250
920 (in legno con
specchio)
440
in metallo murale
Codice ATECO 2007
47.11.40
MINIMERCATI ED ALTRI ESERCIZI NON SPECIALIZZATI DI ALIMENTARI VARI
Descrizione
Esercizi di vendita al dettaglio in sede fissa che attuano la vendita di prodotti
quasi esclusivamente alimentari su una superficie normalmente fino a 400 mq.
Costo Contenuti (esclusa merce) calcolato considerando:
• il costo più frequente: 255 €/mq
• il costo più basso: 161 €/mq
• Il costo più alto: 300 €/mq
G. Minucci
Cosa si danneggiata al variare del livello dell’acqua
all’interno di un superette?
Per quel che riguarda la merce
esposta sugli scaffali?
+ €
- €
Lunghezza: da 60 a 187 cm (60,80,
100,125, 140, 150, 187)
Altezza max: 197,00 cm
Larghezza: 60,00 cm
Lunghezza: da 150cm a 250
Altezza max: da 85 a 92 cm
Larghezza: 92 cm
Lunghezza: da 75 a 100 cm
Altezza 220 cm
Larghezza: da 63 a 140 cm
Lunghezza: da 75 a 100 cm
Altezza 220 cm
Larghezza: da 63 a 140 cm
Lunghezza: da 60 a 187 cm (60,80,
100,125, 140, 150, 187)
Altezza max: 197,00 cm
Larghezza: 60,00 cm
Lunghezza: da 100 cm a 250 cm
Largherzza: 70
Altezza: 200
Lunghezza: da 216 cm a 376 cm
Larghezza: 110 cm
Altezza max: 85 cm
Lunghezza: da 70 a 200 cm
Larghezza: da 37,5 a 100 cm
Altezza max: 200 cm
Lunghezza: da 134 a 374 cm
Larghezza: da 134 a 374 cm
Altezza max: da 200 cm a 250 cm
Lunghezza: da 60 cm a 300 cm
Larghezza: 930
Altezza max: 127
Lunghezza: da 100 cm a 250 cm
Larghezza: 80
Altezza max: 125 cm
Lunghezza: 43,4 cm
Larghezza: 28,2 cm
Altezza: 35,5 cm
Lunghezza: 39,7 cm
Larghezza: 30,4 cm
Altezza: 57,4 cm
1050 840
Possibili danni unicamente alla base della scaffalatura su cui è esposta la merce
Possibili danni alla pavimentazione
3000
Macchinari
affettatrici n 400 1320 650
bilance professionali elettroniche n 640
Dai 25 cm agli 80 cm
Da 80,1 cm a 220 cm
Merce sugli scaffali a maggiore valore commerciale
Banco frigo
salumi e
formaggi
n 2300 3800
n 280 475 340
Celle
frigorifere
n 1200 3750 2500
1480
Banco frigo
/ Espositori
refrigerati
Banco frigo
/ Espositori
refrigerati
Banchi
Cassa
Negozio
n 1200
Scaffalatur
e HACCP
in alluminio
verticale n 1600 3050 2500
orizzontale n 1100 2000
190
Merce sugli scaffali
Frigoriferi /
Surgelatori
murale refrigerato (verticale) n 1950 3000 2350
Scaffali
in legno n 250
920 (in legno con
specchio)
440
in metallo murale n 120 360
Espositore
Isola
Congelator
orizzontale n 1400 1700 1580
Fino a 24 cm
Frigoriferi /
Surgelatori
murale refrigerato (verticale) n 1950 3000 2350
I motori dei refrigeratori e delle
celle frigorifere è posto, molto
spesso, in prossimità del
pavimento.
0
5000
10000
15000
20000
25000
30000
24 80 220
Danni(€)
Altezza acqua (cm)
Danni ai contenuti di un mini-market (€)
Negozio di
Abbigliamento
Parrucchiere
195 €/mq
80 €/mq
Ristorante
100 €/mq
G. Minucci
Componenti dei Soggetti Economici: commerciali
AttivitàSOLOCommerciali
Strutture
Beni Strumentali
Merci
Stock
G. Minucci
Componenti dei Soggetti Economici:
industriali e commerciali con fasi di produzione
AttivitàIndustrialie
commercialiconfasidi
produzione
Strutture
Beni Strumentali
Impianti tecnologici
Impianti
Merci
Stock (di fattori produttivi;
di prodotti finiti)
G. Minucci
Componenti dei Soggetti Economici:
industriali e commerciali con fasi di produzione
AttivitàIndustrialie
commercialiconfasidi
produzione
Strutture
Beni Strumentali
Impianti tecnologici
Impianti
Merci
Stock (di fattori produttivi;
di prodotti finiti)
AttivitàSOLOCommerciali
Strutture
Beni Strumentali
Merci
Stock
G. Minucci
Strutture: Tipologie
Danno alle strutture
Commerciali
Esclusivamente Commerciali
Miste CR
(Commerciale+Residenziale)
Mista CI
(Commerciale+Industriale)
Industriali
Esclusivamente Industrialie
Miste IR
(Industriali+Residenziali)
es. Centro Commerciale
es. Impianto Industriale
es. Produzione e Showroom
es. Edificio civile con negozi al
piano terra
es. Edificio civile con impianto
industriale al piano terra
https://www.dati.lombardia.it/browse?limitTo
=datasets&q=Dlgs+114%2F1998+o1
G. Minucci
Beni Strumentali: Tipologie
Beni
strumentali
Arredamento
Fissi
Mobili
Computer
Impianti e mezzi
per
movimentazione
materie prime,
componenti,
prodotti
Mobili
Sistemi di
movimentazione
Transpallet, carrelli
elvatori, automated
guided vehicle AGV),
Autoveicoli e
Autoarticolati
Fissi
Impianti di
movimentazione
Gru a
cavalletto ed a
ponte
Trasportatori/
Convogliatori
Continui
(a nastro)
Semi-continui
( a contenitori)
G. Minucci
Processi Produttivi: impianti tecnologici
Monolinea
Tipologie di processi produttivi:
in cui l’output di ogni operazione passa
tutto attraverso l’operazione successiva
(produzione di cemento, ghisa, ecc.)
Sintetici o convergenti
in cui le materie prime ed
i componenti convergono
da varie operazioni nella
fase terminale del processo
che è spesso di assemblaggio
(elettrodomestici, automobili,
elettronica, ecc.),
Analitici o divergenti
in cui da una o poche
materie prime si ottengono
molti prodotti diversificati
(petrolchimica, mobili,
farmaceutici, ecc.).
G. Minucci
Processi Produttivi: impianti tecnologici
Monolinea
Tipologie di processi produttivi:
in cui l’output di ogni operazione passa
tutto attraverso l’operazione successiva
(produzione di cemento, ghisa, ecc.)
Sintetici o convergenti
in cui le materie prime ed
i componenti convergono
da varie operazioni nella
fase terminale del processo
che è spesso di assemblaggio
(elettrodomestici, automobili,
elettronica, ecc.),
Analitici o divergenti
in cui da una o poche
materie prime si ottengono
molti prodotti diversificati
(petrolchimica, mobili,
farmaceutici, ecc.).
Il diverso tipo di processo produttivo ha
diversi tipi di effetti:
- Danni diretti
- Danni di settore (a monte/a valle)
- Danni di sistema (a monte/a valle)
G. Minucci
Produzioni Industriali: impianti tecnologici
1. Produzione su Commessa:
è quella attribuita alla fabbricazione di quei prodotti la cui lavorazione avviene esclusivamente a fronte
di un ordine specifico, pertanto le quantità dell’articolo fabbricato possono variare di volta in volta in
maniera anche rilevante.
2. Produzione Discontinua:
qualora la fabbricazione di una molteplicità di articoli diversi chiami in causa le stesse risorse
produttive, la marcia degli impianti sarà necessariamente di tipo discontinuo, ovvero batch.
la lavorazione di ciascun articolo viene eseguita esclusivamente durante
prefissati intervalli di tempo al termine dei quali le risorse disponibili vengono destinate alla
fabbricazione di prodotti similari.
La produzione discontinua costituisce il tipo di produzione più comunemente impiegato in gran
parte delle industrie manifatturiere ed in numerose industrie chimiche.
3. Produzione Continua:
è quella riservata alla produzione di un unico articolo con un impianto specificatamente destinato.
G. Minucci
Impianti: Tipologie
Tipi di impianti
Di Servizio (alla
produzione)
Alimentazione
di energia
elettrica e/o
termica agli
impianti
tecnologici
Impianti di produzione, trasformazione,
trasporto, distribuzione, utilizzazione
dell’energia elettrica
Realizzazione di
condizioni di
igiene e
sicurezza sia
all’interno
dell’impianto,
sia all’ambiente
esterno
Antincendio
Impianti di rilevazione di gas, di fumo e di
incendio
Impianti di estinzione di tipo automatico e manuale
Impianti di alimentazione di idranti
Sicurezza
Impianti di sicurezza (antifurto o antintrusione)
Impianti per l’autonomazione di porte, cancelli e barriere
automatiche
Impianti di protezione contro scariche atmosferiche e sistemi di
protezione contro le sovratensioni
Alimentazione
e scarico di
materiali solidi
e/o fluidi vari
Impianti idrici
Impianti per la distribuzione e l’utilizzo di gas
Servizio per la distribuzione dei fluidi (piping)
Acqua ed olio in pressione per gli impianti di potenza
Aria compressa
Distribuzione combustibili
Gas speciali
Recupero e raccolta delle acque e di fognatura
Realizzazione di
condizioni
ambientali
idonee alla
produzione o
conservazione
dei beni e ad
assicurare il
benessere
fisiologico dei
lavoratori
Impianti di riscaldamento
Impianti di climatizzazione e condizionamento
Impianti di refrigerazione
Impianti sanitari
Impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di
ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili
Impianti di evacuazione dei prodotti della combustione e delle
condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
Impianti di
autoproduzion
e di energia
elettrica
Gli Impianti di Servizio
sono complementari
nel senso che
consentono il
funzionamento del
suddetto impianto
tecnologico; ciascuno
degli impianti di
servizio assolve al
soddisfacimento di una
determinata esigenza.
G. Minucci
Impianti: Tipologie
Tipi di impianti
Di Servizio (alla
produzione)
Alimentazione
di energia
elettrica e/o
termica agli
impianti
tecnologici
Impianti di produzione, trasformazione,
trasporto, distribuzione, utilizzazione
dell’energia elettrica
Realizzazione di
condizioni di
igiene e
sicurezza sia
all’interno
dell’impianto,
sia all’ambiente
esterno
Antincendio
Impianti di rilevazione di gas, di fumo e di
incendio
Impianti di estinzione di tipo automatico e manuale
Impianti di alimentazione di idranti
Sicurezza
Impianti di sicurezza (antifurto o antintrusione)
Impianti per l’autonomazione di porte, cancelli e barriere
automatiche
Impianti di protezione contro scariche atmosferiche e sistemi di
protezione contro le sovratensioni
Alimentazione
e scarico di
materiali solidi
e/o fluidi vari
Impianti idrici
Impianti per la distribuzione e l’utilizzo di gas
Servizio per la distribuzione dei fluidi (piping)
Acqua ed olio in pressione per gli impianti di potenza
Aria compressa
Distribuzione combustibili
Gas speciali
Recupero e raccolta delle acque e di fognatura
Realizzazione di
condizioni
ambientali
idonee alla
produzione o
conservazione
dei beni e ad
assicurare il
benessere
fisiologico dei
lavoratori
Impianti di riscaldamento
Impianti di climatizzazione e condizionamento
Impianti di refrigerazione
Impianti sanitari
Impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di
ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili
Impianti di evacuazione dei prodotti della combustione e delle
condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
Impianti di
autoproduzion
e di energia
elettrica
Gli Impianti di Servizio
sono complementari
nel senso che
consentono il
funzionamento del
suddetto impianto
tecnologico; ciascuno
degli impianti di
servizio assolve al
soddisfacimento di una
determinata esigenza.
G. Minucci
Impianti: sicurezza
Sicurezza:
- Edifici (in particolar modo legata al rischio sismico)
- Antincendio
- sul Lavoro/dei Lavoratori
- Ambientale (emissioni, VAS)
G. Minucci
Impianti: sicurezza
Sicurezza:
- Edifici (in particolar modo legata al rischio sismico)
- Antincendio
- sul Lavoro/dei Lavoratori
- Ambientale (emissioni, VAS)
Normativa sulla sicurezza non prevede i rischi naturali
• Fino a che punto un’alluvione potenziale può influire
sull’innovazione del processo produttivo?
• Quali sono i punti più sensibili della produzione?
G. Minucci
Merci (in termini di flusso): Tipologie
Merci
Fattori produttivi
Beni di consumo
industriale
Materie prime
Semilavorati
Componenti
Beni finali cibo, vestiti,
elettrodomestici,
ecc.
Sono beni industriali quei beni venduti da un’azienda ad altre
imprese che li impiegano a loro volta nella produzione dei
beni da loro prodotti.
Sono beni di consumo i
beni venduti da
un’azienda ai consumatori
finali (persone, famiglie).
G. Minucci
Danno allo stock
Stock Scorte
materie prime
immagazzinate prima di
subire trattamenti o
lavorazioni
Prodotti finiti tenute
come scorte per la
vendita
Semi-lavorati ai vari stadi
del ciclo di lavorazione
G. Minucci
Soggetti economici - Parametri di Pericolosità
Strutture
• Pericolosità
• Altezza
dell’acqua
• Velocità
• Presenza di
sedimenti
• Presenza di
contaminanti
• Durata
Beni Strumentali
• Pericolosità
• Altezza
dell’acqua
• Velocità
• Presenza di
sedimenti
• Presenza di
contaminanti
• Durata
Impianti
Tecnologici/
Macchinari
• Pericolosità
• Altezza
dell’acqua
• Velocità
• Presenza di
sedimenti
• Presenza di
contaminanti
• Durata
• Timing (periodo
dell’anno+del
giorno)
Impianti
•Pericolosità
•Altezza
dell’acqua
•Velocità
•Presenza di
sedimenti
•Presenza di
contaminanti
•Durata
Merci
• Pericolosità
• Altezza
dell’acqua
• Velocità
• Presenza di
sedimenti
• Presenza di
contaminanti
• Durata
• Timing (periodo
dell’anno+del
giorno)
Stock
• Pericolosità
• Altezza
dell’acqua
• Velocità
• Presenza di
sedimenti
• Presenza di
contaminanti
• Durata
• Timing (periodo
dell’anno+del
giorno)
G. Minucci
Criteri di Vulnerabilità di Arredamenti/
Stoccaggio Merci
Criteri Arredamenti
Materiale (ex. legno, metallici, plastica,
etc.)
• Peso
• Dimensione
• Fissi/mobili
• Tipologia [tradizionale, robotizzato
(slab pile warehouse, cantilever,
finished products warehouse]
• Modalità di organizzazione del
magazzino (ex. farina)
G. Minucci
Criteri di vulnerabilità dei nastri trasportatori
Criteri Nastri Trasportatori
• Tipologia
• Funzionamento
(continuo/discontinuo)
• Anno di costruzione
• Anno Manutenzione/Status del macchinario
• Anno Ammodernamento/Revamping
• Peso
• Altezza da terra dell’impianto
• Altezza da terra del nastro
• Tipo di nastro
(alimentare umana, alimentare animale, polveri
alimentari, non alimentare)
• Resistenza a soluzioni acide/basiche, benzina,
oli, sale
Altri criteri
• Valore
• Conforme/non conforme a
determinate caratteristiche
regolamentate
G. Minucci
Criteri di Vulnerabilità dei Sistemi di Movimentazione
Criteri Sistemi di Movimentazione
• Tipologia (transpallet, carrelli elevatori)
• Tipologia Automated guided vehicle
• Modalità di azionamento (manuale,
elettrico, diesel, gas)
• Altezza motore
• Movimento (libero, guidato, su rotaia)
Altri criteri associati ai macchinari
• Possesso (proprietario, leasing)
• Valore
G. Minucci
Criteri di Vulnerabilità degli Impianti Tecnologici/
Macchinari
Criteri Impianti Tecnologici/Macchinari
• Alimentazione (una o più fonti di energia:
energia termica, elettrica, pneumatica,
idraulica, meccanica)
• Alimentazione (24/24h o non continua)
• Tipo di processo produttivo
• Tipo di produzione industriale
• Materiali
• Peso
• Dimensione
• Fissi/mobili
• Anno di costruzione
• Anno Manutenzione/Status del macchinario
• Anno Ammodernamento/Revamping
• Robustezza
• Resistenza/Impermeabilità all'acqua
Altri criteri associati ai macchinari
• Possesso (proprietario, leasing)
• Valore
• Tipologia (Manuale; CNC - Computer
Numerical Control; Digitale)
• Necessità di Certificazione di un Ente
Terzo (direttiva macchine
2006/42/ce)
• Autocertificazione (direttiva
macchine 2006/42/ce)
• Localizzazione dei macchinari (a terra,
sopraelevati/pedana, aerei)
• Utilizzo [a ciclo continuo (tipico di altiforni,
cementifici, raffinerie); a ciclo intermittente
(produzione ripetitiva per lotti, produzione
per cicli variabili su commessa)]
G. Minucci
Criteri di Vulnerabilità delle Merci e dello Stock
Criteri di vulnerabilità dei contenuti
• Materialità (fisica) della merce
• Fragilità delle merci
• Peso delle merci/(Possibilità di spostamento
delle merci)
• Dimensioni delle merci/(Possibilità di
spostamento delle merci)
• Deperibilità delle merci
• Presenza di film plastico sulla confezione
• Resistenza/Impermeabilità delle merci all'acqua
• Contaminante/o che può essere contaminata
• Tipologia di imballaggio
• Posizionamento (orizzontale) delle merci
• Posizionamento (verticale) delle merci
• Refrigerata/non refrigerata
Altri criteri associati alle merci
• Valore delle merci all'atto d'acquisto
(differente impatto al momento del
riacquisto/costo di sostituzione =>
valutazione del danno)
• Tipo di merce (grezzo, semi-lavorato,
prodotto finito) vulnerabile sul danno
diretto/indiretto
• Replicabilità/unicità delle merce/
costosa da replicare
• Lavabilità delle merci
• Conforme/non conforme a
determinate caratteristiche
regolamentate
G. Minucci
Futuri sviluppi: attività commerciali
1. Riclassificazione Categorie Merceologiche (in corso)
- classificazione ATECO utile come classificazione per l’esposizione
ma non in termini di danno
- sulla base del processo produttivo
- mantenendo il riferimento delle categorie ATECO
2. Sviluppo di un modello di danno alla micro-scala per le attività
commerciali (in corso)

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Focus sull’analisi dei danni al settore commerciale e industriale

  • 1. Focus sull’analisi dei danni al settore commerciale e industriale Guido Minucci, Giulia Pesaro Lodi, 22 Maggio 2018
  • 2. G. Minucci Ci eravamo lasciati con questi sviluppi futuri • What if analysis per la definizione di funzioni di danno • Identificazione dei parametri di vulnerabilità (o proxy) che pesano maggiormente nei danni alle attività economiche
  • 3. G. Minucci Soggetti economici: il problema della variabilità dei dati Su 119 schede disponibili: - 6 parrucchieri - 4 riparazioni auto - 3 vendita automobili - 3 negozi di alimentari - 2….. - 1…..
  • 4. G. Minucci Obiettivi Costruzione di un sistema di riferimenti e di categorie così da poter: - ridurre al variabilità - «leggere» il meglio possibile il danno ai soggetti economici specie considerando il loro importante ruolo per il territorio.
  • 5. G. Minucci Soggetti economici: attività commerciali e produttive Due tipi di approccio: Commercio -> approccio sintetico (valutazione dei meccanismi di danno sulla base di un giudizio esperto) Industrie -> Analisi di Dettaglio
  • 6. G. Minucci Esempio dei contenuti di un superette (mini-market) di 100 mq (escluso magazzino) Tipologia Descrizione Caratteristiche specifiche Unità Costo minimo (€) Costo massimo (€) Costo più frequente (€) piastrelle in gres porcellanato in tinta dimensioni standard 60x60 cm mq 25 Lunghezza: da 75 a 100 cm Altezza 220 cm Larghezza: da 63 a 140 cm Lunghezza: da 75 a 100 cm Altezza 220 cm Larghezza: da 63 a 140 cm Lunghezza: da 60 a 187 cm (60,80, 100,125, 140, 150, 187) Altezza max: 197,00 cm Larghezza: 60,00 cm Lunghezza: da 150cm a 250 Altezza max: da 85 a 92 cm Larghezza: 92 cm Lunghezza: da 58 cm a 118 cm Larghezza: da 37 a 57 Altezza max: 11,5 cm Lunghezza: da 98 cm a 146 cm Largherzza: 70 Altezza max: da 140 a 170 cm Lunghezza: da 96 cm Larghezza: 60 cm Altezza max: 220 cm Lunghezza: da 100 cm a 250 cm Larghezza: 80 Altezza max: 125 cm Lunghezza: 43,4 cm Larghezza: 28,2 cm Altezza: 35,5 cm Lunghezza: 39,7 cm Larghezza: 30,4 cm Altezza: 57,4 cm Lunghezza: da 100 cm a 250 cm Largherzza: 70 Altezza: 200 Lunghezza: da 60 cm a 300 cm Larghezza: 930 Altezza max: 127 Area casse Lunghezza: da 216 cm a 376 cm Larghezza: 110 cm Altezza max: 85 cm Lunghezza: da 70 a 200 cm Larghezza: da 37,5 a 100 cm Altezza max: 200 cm Lunghezza: da 134 a 374 cm Larghezza: da 134 a 374 cm Altezza max: da 200 cm a 250 cm n n n n n n n n n 2500 1480 1200 n n n n 650 640 1050 840 n 280 475 340 3000 160 2350 1580 affettatrici 400 1320 Banchi Cassa Negozio Alimentari Area Magazzino Celle frigorifere 1200 3750 in alluminio Scaffalature HACCP 2500 Macchinari Area macelleria Banco frigo / Espositori refrigerati verticale 1600 3050 orizzontale 1100 2000 bilance professionali elettroniche 400 150 Salumeria&Formaggi Banco frigo salumi e formaggi 2300 3800 Area Panetteria Espositori Espositore self service pane confezionato 1150 1700 1480 Espositore pane 150 Espositore Isola Congelatore orizzontale 1400 1700 Area prodotti ortofrutticoli Espositore mod. fast1, 2 o 3 140 190n 120 360 190 Area banchi refrigerati Frigoriferi / Surgelatori murale refrigerato (verticale) 1950 3000 Pavimentazione Area Vendita prodotti Scaffali in legno 250 920 (in legno con specchio) 440 in metallo murale Codice ATECO 2007 47.11.40 MINIMERCATI ED ALTRI ESERCIZI NON SPECIALIZZATI DI ALIMENTARI VARI Descrizione Esercizi di vendita al dettaglio in sede fissa che attuano la vendita di prodotti quasi esclusivamente alimentari su una superficie normalmente fino a 400 mq. Costo Contenuti (esclusa merce) calcolato considerando: • il costo più frequente: 255 €/mq • il costo più basso: 161 €/mq • Il costo più alto: 300 €/mq
  • 7. G. Minucci Cosa si danneggiata al variare del livello dell’acqua all’interno di un superette? Per quel che riguarda la merce esposta sugli scaffali? + € - € Lunghezza: da 60 a 187 cm (60,80, 100,125, 140, 150, 187) Altezza max: 197,00 cm Larghezza: 60,00 cm Lunghezza: da 150cm a 250 Altezza max: da 85 a 92 cm Larghezza: 92 cm Lunghezza: da 75 a 100 cm Altezza 220 cm Larghezza: da 63 a 140 cm Lunghezza: da 75 a 100 cm Altezza 220 cm Larghezza: da 63 a 140 cm Lunghezza: da 60 a 187 cm (60,80, 100,125, 140, 150, 187) Altezza max: 197,00 cm Larghezza: 60,00 cm Lunghezza: da 100 cm a 250 cm Largherzza: 70 Altezza: 200 Lunghezza: da 216 cm a 376 cm Larghezza: 110 cm Altezza max: 85 cm Lunghezza: da 70 a 200 cm Larghezza: da 37,5 a 100 cm Altezza max: 200 cm Lunghezza: da 134 a 374 cm Larghezza: da 134 a 374 cm Altezza max: da 200 cm a 250 cm Lunghezza: da 60 cm a 300 cm Larghezza: 930 Altezza max: 127 Lunghezza: da 100 cm a 250 cm Larghezza: 80 Altezza max: 125 cm Lunghezza: 43,4 cm Larghezza: 28,2 cm Altezza: 35,5 cm Lunghezza: 39,7 cm Larghezza: 30,4 cm Altezza: 57,4 cm 1050 840 Possibili danni unicamente alla base della scaffalatura su cui è esposta la merce Possibili danni alla pavimentazione 3000 Macchinari affettatrici n 400 1320 650 bilance professionali elettroniche n 640 Dai 25 cm agli 80 cm Da 80,1 cm a 220 cm Merce sugli scaffali a maggiore valore commerciale Banco frigo salumi e formaggi n 2300 3800 n 280 475 340 Celle frigorifere n 1200 3750 2500 1480 Banco frigo / Espositori refrigerati Banco frigo / Espositori refrigerati Banchi Cassa Negozio n 1200 Scaffalatur e HACCP in alluminio verticale n 1600 3050 2500 orizzontale n 1100 2000 190 Merce sugli scaffali Frigoriferi / Surgelatori murale refrigerato (verticale) n 1950 3000 2350 Scaffali in legno n 250 920 (in legno con specchio) 440 in metallo murale n 120 360 Espositore Isola Congelator orizzontale n 1400 1700 1580 Fino a 24 cm Frigoriferi / Surgelatori murale refrigerato (verticale) n 1950 3000 2350 I motori dei refrigeratori e delle celle frigorifere è posto, molto spesso, in prossimità del pavimento. 0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 24 80 220 Danni(€) Altezza acqua (cm) Danni ai contenuti di un mini-market (€)
  • 9. G. Minucci Componenti dei Soggetti Economici: commerciali AttivitàSOLOCommerciali Strutture Beni Strumentali Merci Stock
  • 10. G. Minucci Componenti dei Soggetti Economici: industriali e commerciali con fasi di produzione AttivitàIndustrialie commercialiconfasidi produzione Strutture Beni Strumentali Impianti tecnologici Impianti Merci Stock (di fattori produttivi; di prodotti finiti)
  • 11. G. Minucci Componenti dei Soggetti Economici: industriali e commerciali con fasi di produzione AttivitàIndustrialie commercialiconfasidi produzione Strutture Beni Strumentali Impianti tecnologici Impianti Merci Stock (di fattori produttivi; di prodotti finiti) AttivitàSOLOCommerciali Strutture Beni Strumentali Merci Stock
  • 12. G. Minucci Strutture: Tipologie Danno alle strutture Commerciali Esclusivamente Commerciali Miste CR (Commerciale+Residenziale) Mista CI (Commerciale+Industriale) Industriali Esclusivamente Industrialie Miste IR (Industriali+Residenziali) es. Centro Commerciale es. Impianto Industriale es. Produzione e Showroom es. Edificio civile con negozi al piano terra es. Edificio civile con impianto industriale al piano terra https://www.dati.lombardia.it/browse?limitTo =datasets&q=Dlgs+114%2F1998+o1
  • 13. G. Minucci Beni Strumentali: Tipologie Beni strumentali Arredamento Fissi Mobili Computer Impianti e mezzi per movimentazione materie prime, componenti, prodotti Mobili Sistemi di movimentazione Transpallet, carrelli elvatori, automated guided vehicle AGV), Autoveicoli e Autoarticolati Fissi Impianti di movimentazione Gru a cavalletto ed a ponte Trasportatori/ Convogliatori Continui (a nastro) Semi-continui ( a contenitori)
  • 14. G. Minucci Processi Produttivi: impianti tecnologici Monolinea Tipologie di processi produttivi: in cui l’output di ogni operazione passa tutto attraverso l’operazione successiva (produzione di cemento, ghisa, ecc.) Sintetici o convergenti in cui le materie prime ed i componenti convergono da varie operazioni nella fase terminale del processo che è spesso di assemblaggio (elettrodomestici, automobili, elettronica, ecc.), Analitici o divergenti in cui da una o poche materie prime si ottengono molti prodotti diversificati (petrolchimica, mobili, farmaceutici, ecc.).
  • 15. G. Minucci Processi Produttivi: impianti tecnologici Monolinea Tipologie di processi produttivi: in cui l’output di ogni operazione passa tutto attraverso l’operazione successiva (produzione di cemento, ghisa, ecc.) Sintetici o convergenti in cui le materie prime ed i componenti convergono da varie operazioni nella fase terminale del processo che è spesso di assemblaggio (elettrodomestici, automobili, elettronica, ecc.), Analitici o divergenti in cui da una o poche materie prime si ottengono molti prodotti diversificati (petrolchimica, mobili, farmaceutici, ecc.). Il diverso tipo di processo produttivo ha diversi tipi di effetti: - Danni diretti - Danni di settore (a monte/a valle) - Danni di sistema (a monte/a valle)
  • 16. G. Minucci Produzioni Industriali: impianti tecnologici 1. Produzione su Commessa: è quella attribuita alla fabbricazione di quei prodotti la cui lavorazione avviene esclusivamente a fronte di un ordine specifico, pertanto le quantità dell’articolo fabbricato possono variare di volta in volta in maniera anche rilevante. 2. Produzione Discontinua: qualora la fabbricazione di una molteplicità di articoli diversi chiami in causa le stesse risorse produttive, la marcia degli impianti sarà necessariamente di tipo discontinuo, ovvero batch. la lavorazione di ciascun articolo viene eseguita esclusivamente durante prefissati intervalli di tempo al termine dei quali le risorse disponibili vengono destinate alla fabbricazione di prodotti similari. La produzione discontinua costituisce il tipo di produzione più comunemente impiegato in gran parte delle industrie manifatturiere ed in numerose industrie chimiche. 3. Produzione Continua: è quella riservata alla produzione di un unico articolo con un impianto specificatamente destinato.
  • 17. G. Minucci Impianti: Tipologie Tipi di impianti Di Servizio (alla produzione) Alimentazione di energia elettrica e/o termica agli impianti tecnologici Impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell’energia elettrica Realizzazione di condizioni di igiene e sicurezza sia all’interno dell’impianto, sia all’ambiente esterno Antincendio Impianti di rilevazione di gas, di fumo e di incendio Impianti di estinzione di tipo automatico e manuale Impianti di alimentazione di idranti Sicurezza Impianti di sicurezza (antifurto o antintrusione) Impianti per l’autonomazione di porte, cancelli e barriere automatiche Impianti di protezione contro scariche atmosferiche e sistemi di protezione contro le sovratensioni Alimentazione e scarico di materiali solidi e/o fluidi vari Impianti idrici Impianti per la distribuzione e l’utilizzo di gas Servizio per la distribuzione dei fluidi (piping) Acqua ed olio in pressione per gli impianti di potenza Aria compressa Distribuzione combustibili Gas speciali Recupero e raccolta delle acque e di fognatura Realizzazione di condizioni ambientali idonee alla produzione o conservazione dei beni e ad assicurare il benessere fisiologico dei lavoratori Impianti di riscaldamento Impianti di climatizzazione e condizionamento Impianti di refrigerazione Impianti sanitari Impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili Impianti di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali Impianti di autoproduzion e di energia elettrica Gli Impianti di Servizio sono complementari nel senso che consentono il funzionamento del suddetto impianto tecnologico; ciascuno degli impianti di servizio assolve al soddisfacimento di una determinata esigenza.
  • 18. G. Minucci Impianti: Tipologie Tipi di impianti Di Servizio (alla produzione) Alimentazione di energia elettrica e/o termica agli impianti tecnologici Impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell’energia elettrica Realizzazione di condizioni di igiene e sicurezza sia all’interno dell’impianto, sia all’ambiente esterno Antincendio Impianti di rilevazione di gas, di fumo e di incendio Impianti di estinzione di tipo automatico e manuale Impianti di alimentazione di idranti Sicurezza Impianti di sicurezza (antifurto o antintrusione) Impianti per l’autonomazione di porte, cancelli e barriere automatiche Impianti di protezione contro scariche atmosferiche e sistemi di protezione contro le sovratensioni Alimentazione e scarico di materiali solidi e/o fluidi vari Impianti idrici Impianti per la distribuzione e l’utilizzo di gas Servizio per la distribuzione dei fluidi (piping) Acqua ed olio in pressione per gli impianti di potenza Aria compressa Distribuzione combustibili Gas speciali Recupero e raccolta delle acque e di fognatura Realizzazione di condizioni ambientali idonee alla produzione o conservazione dei beni e ad assicurare il benessere fisiologico dei lavoratori Impianti di riscaldamento Impianti di climatizzazione e condizionamento Impianti di refrigerazione Impianti sanitari Impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili Impianti di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali Impianti di autoproduzion e di energia elettrica Gli Impianti di Servizio sono complementari nel senso che consentono il funzionamento del suddetto impianto tecnologico; ciascuno degli impianti di servizio assolve al soddisfacimento di una determinata esigenza.
  • 19. G. Minucci Impianti: sicurezza Sicurezza: - Edifici (in particolar modo legata al rischio sismico) - Antincendio - sul Lavoro/dei Lavoratori - Ambientale (emissioni, VAS)
  • 20. G. Minucci Impianti: sicurezza Sicurezza: - Edifici (in particolar modo legata al rischio sismico) - Antincendio - sul Lavoro/dei Lavoratori - Ambientale (emissioni, VAS) Normativa sulla sicurezza non prevede i rischi naturali • Fino a che punto un’alluvione potenziale può influire sull’innovazione del processo produttivo? • Quali sono i punti più sensibili della produzione?
  • 21. G. Minucci Merci (in termini di flusso): Tipologie Merci Fattori produttivi Beni di consumo industriale Materie prime Semilavorati Componenti Beni finali cibo, vestiti, elettrodomestici, ecc. Sono beni industriali quei beni venduti da un’azienda ad altre imprese che li impiegano a loro volta nella produzione dei beni da loro prodotti. Sono beni di consumo i beni venduti da un’azienda ai consumatori finali (persone, famiglie).
  • 22. G. Minucci Danno allo stock Stock Scorte materie prime immagazzinate prima di subire trattamenti o lavorazioni Prodotti finiti tenute come scorte per la vendita Semi-lavorati ai vari stadi del ciclo di lavorazione
  • 23. G. Minucci Soggetti economici - Parametri di Pericolosità Strutture • Pericolosità • Altezza dell’acqua • Velocità • Presenza di sedimenti • Presenza di contaminanti • Durata Beni Strumentali • Pericolosità • Altezza dell’acqua • Velocità • Presenza di sedimenti • Presenza di contaminanti • Durata Impianti Tecnologici/ Macchinari • Pericolosità • Altezza dell’acqua • Velocità • Presenza di sedimenti • Presenza di contaminanti • Durata • Timing (periodo dell’anno+del giorno) Impianti •Pericolosità •Altezza dell’acqua •Velocità •Presenza di sedimenti •Presenza di contaminanti •Durata Merci • Pericolosità • Altezza dell’acqua • Velocità • Presenza di sedimenti • Presenza di contaminanti • Durata • Timing (periodo dell’anno+del giorno) Stock • Pericolosità • Altezza dell’acqua • Velocità • Presenza di sedimenti • Presenza di contaminanti • Durata • Timing (periodo dell’anno+del giorno)
  • 24. G. Minucci Criteri di Vulnerabilità di Arredamenti/ Stoccaggio Merci Criteri Arredamenti Materiale (ex. legno, metallici, plastica, etc.) • Peso • Dimensione • Fissi/mobili • Tipologia [tradizionale, robotizzato (slab pile warehouse, cantilever, finished products warehouse] • Modalità di organizzazione del magazzino (ex. farina)
  • 25. G. Minucci Criteri di vulnerabilità dei nastri trasportatori Criteri Nastri Trasportatori • Tipologia • Funzionamento (continuo/discontinuo) • Anno di costruzione • Anno Manutenzione/Status del macchinario • Anno Ammodernamento/Revamping • Peso • Altezza da terra dell’impianto • Altezza da terra del nastro • Tipo di nastro (alimentare umana, alimentare animale, polveri alimentari, non alimentare) • Resistenza a soluzioni acide/basiche, benzina, oli, sale Altri criteri • Valore • Conforme/non conforme a determinate caratteristiche regolamentate
  • 26. G. Minucci Criteri di Vulnerabilità dei Sistemi di Movimentazione Criteri Sistemi di Movimentazione • Tipologia (transpallet, carrelli elevatori) • Tipologia Automated guided vehicle • Modalità di azionamento (manuale, elettrico, diesel, gas) • Altezza motore • Movimento (libero, guidato, su rotaia) Altri criteri associati ai macchinari • Possesso (proprietario, leasing) • Valore
  • 27. G. Minucci Criteri di Vulnerabilità degli Impianti Tecnologici/ Macchinari Criteri Impianti Tecnologici/Macchinari • Alimentazione (una o più fonti di energia: energia termica, elettrica, pneumatica, idraulica, meccanica) • Alimentazione (24/24h o non continua) • Tipo di processo produttivo • Tipo di produzione industriale • Materiali • Peso • Dimensione • Fissi/mobili • Anno di costruzione • Anno Manutenzione/Status del macchinario • Anno Ammodernamento/Revamping • Robustezza • Resistenza/Impermeabilità all'acqua Altri criteri associati ai macchinari • Possesso (proprietario, leasing) • Valore • Tipologia (Manuale; CNC - Computer Numerical Control; Digitale) • Necessità di Certificazione di un Ente Terzo (direttiva macchine 2006/42/ce) • Autocertificazione (direttiva macchine 2006/42/ce) • Localizzazione dei macchinari (a terra, sopraelevati/pedana, aerei) • Utilizzo [a ciclo continuo (tipico di altiforni, cementifici, raffinerie); a ciclo intermittente (produzione ripetitiva per lotti, produzione per cicli variabili su commessa)]
  • 28. G. Minucci Criteri di Vulnerabilità delle Merci e dello Stock Criteri di vulnerabilità dei contenuti • Materialità (fisica) della merce • Fragilità delle merci • Peso delle merci/(Possibilità di spostamento delle merci) • Dimensioni delle merci/(Possibilità di spostamento delle merci) • Deperibilità delle merci • Presenza di film plastico sulla confezione • Resistenza/Impermeabilità delle merci all'acqua • Contaminante/o che può essere contaminata • Tipologia di imballaggio • Posizionamento (orizzontale) delle merci • Posizionamento (verticale) delle merci • Refrigerata/non refrigerata Altri criteri associati alle merci • Valore delle merci all'atto d'acquisto (differente impatto al momento del riacquisto/costo di sostituzione => valutazione del danno) • Tipo di merce (grezzo, semi-lavorato, prodotto finito) vulnerabile sul danno diretto/indiretto • Replicabilità/unicità delle merce/ costosa da replicare • Lavabilità delle merci • Conforme/non conforme a determinate caratteristiche regolamentate
  • 29. G. Minucci Futuri sviluppi: attività commerciali 1. Riclassificazione Categorie Merceologiche (in corso) - classificazione ATECO utile come classificazione per l’esposizione ma non in termini di danno - sulla base del processo produttivo - mantenendo il riferimento delle categorie ATECO 2. Sviluppo di un modello di danno alla micro-scala per le attività commerciali (in corso)

Editor's Notes

  1. Qualche mese fa ci eravamo lasciati con questi compiti da svolgere, in parte ci stiamo ancora lavorando, ma oggi ci concretiamo su quanto è già stato fatto in questi mesi.
  2. L’analisi delle schede di danno aveva evidenziata una grande variabilità nei dati disponibili. Questo è stato uno dei problemi principali che abbiamo affrontato on questi mesi. Avevamo tentato una prima semplificazione rifacendoci alle categorie ATECO, delle classi utilizzate dall’ISTAT, per raggruppare le diverse tipologie secondo macro-settori di attività economiche…tuttavia questa riclassificazione non ci forniva informazioni sufficienti a comprendere come funzionavano i diversi soggetti economici.
  3. Era quindi chiaro che l’obiettivo del lavoro era quello di individuare quali fossero gli elementi descrittivi ed operativi dei diversi soggetti economici che ci permettessero di ridurre la variabilità delle informazioni ma anche di comprendere al meglio in cosa consistesse il danno ai soggetti economici, visto il loro rilevante ruolo per il territorio.
  4. A tal scopo abbiamo seguito due strade: Nel caso delle attività commerciali abbiamo utilizzato la what-if analysis per capire i meccanismi di danno Nel secondo caso, invece, abbiamo analizzato e mappato nel dettaglio le diverse componenti di un’(ipotetica) attività industriale
  5. Per comprendere quali fossero gli elementi principali di un mini-market è stata svolta un’analisi del manuale dell’architetto, di librerie CAD e di siti specalizzati nella progettazione ed allestimento di negozi, in questo modo è stato possibile identificare gli elementi più ricorrenti in un mini-market. La dimensione del mini-market è definita per prassi dalla grande distribuzione organizzata (GDO) e fa riferimento alla superficie di vendità (definite dal D.lgs 114/98) che esclude da quest’area tutte le aree di lavorazione e di magazzino, che anche in questo caso non sono state considerate. Per quanto riguarda i prezzi questi sono ottenuti dal confronto di diversi siti di vendita di materiale professionale, si sono identificate tre categorie di prezzi, il più basso, il più alto e quello più frequente. Altra nota, la dimensione del bagno e la sua presenza sono definite dal regolamento di igiene, in questo caso della Provincia di Lodi. Al tempo stesso, invece, non è stato possibile considerare il valore delle merci presenti nel mini-market.
  6. La stessa cosa è stata fatta per questi altri tipi di attività commerciali. Allo stesso tempo, è importante notare come queste attività non siano, ovviamente, tutte uguali, ma presentano caratteri di differenziazione nella composizione e/o nel tipo di merce venduta, il che ci apre un po’ alla complessità che si deve affrontare quando si parla di danni alluvioni alle attività economiche. Abbigliamento=> merce deperibile Parrucchiere => fornisce un servizio Ristorante => regolamentazione mista (industriale+civile)
  7. Data la variabilità dei soggetti economici e la loro complessità, il primo passo nella definizione di un sistema riferimenti e di categorie è stato quello di mappare quali erano le componenti che potevano essere dannegiate da un’alluvione. In questo caso vediamo quelle relative alle attività economiche che si occupano solo di vendere dei prodotti (negozio di abbigliamento, di cosmetica, di giocattoli).
  8. Questi invece sono i componenti che possono essere danneggiati quando si parla di attività industriali o commerciali (come una panetteria, ristorante, ecc.)
  9. Una volta identificate le diverse componenti siamo andati a mappare nel dettaglio i diversi fattori e/o casi. Per quanto riguarda, le strutture industriali è, al momento, in corso un lavoro sulle diverse tipologie di capannoni e sugli elementi che li compongono.