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Proposta di Piattaforma Regolamentazione Trasferte
2007 - 2010
Il progressivo mutamento del mercato del tabacco, caratterizzato da una
aggregazione in grandi gruppi attraverso acquisizioni, la diminuzione del consumo
di tabacco nei paesi sviluppati e l’attenzione ai costi di produzione
contemporanea ad una maggiore diversificazione delle tipologie d’incarto
verificatasi in questi ultimi anni, ha portato ad una forte competizione fra
produttori di macchine, generando di conseguenza una contrazione dei tempi di
consegna, una maggiore complessità legata all’introduzione di macchine di nuova
concezione e la necessità di fornire ai clienti un’assistenza più rapida e
differenziata.
Le sempre maggiori difficoltà incontrate durante tutto il nostro processo
produttivo, causate principalmente dalla forzata contrazione dei tempi di
consegna delle macchine e dall’introduzione di molte tecnologie commerciali che
hanno reso, oggi più che mai, complicata la gestione e la razionalizzazione del
processo, costituiscono problematiche alle quali è necessario dare risposta in
tempi brevi.
Tali problematiche, insieme ad un portafoglio macchine molto ampio e
diversificato ed alle conseguenti difficoltà formative, hanno prodotto durante il
passato quadriennio un progressivo aumento delle giornate di trasferta.
Negli ultimi anni il lavoro in trasferta si è ulteriormente trasformato: i tempi di
consegna tassativi, i programmi d’assistenza e manutenzione ( APS ), la fornitura
di nuovi gruppi di modifica, la sempre più spinta personalizzazione voluta dai
clienti e non ultime le nuove tipologie di contratti stipulati con alcuni di essi (vedi
P.M.) hanno ulteriormente complicato il lavoro dei tecnici in missione. Il notevole
peggioramento degli orari di lavoro in trasferta che si è di conseguenza verificato,
con un uso sempre più massiccio dell’utilizzo della flessibilità, sia in termini di
turni sia di straordinari, non può essere la soluzione a tutti i problemi.
La R.S.U. considera strategica l’importanza delle filiali estere per fornire ai nostri
clienti un presidio pronto e di qualità in un’ottica d’incremento delle quote di
mercato e della creazione di un maggiore e costante legame con i clienti
consolidando la leadership di G.D. rispetto ai concorrenti.
In questo contesto, senza però penalizzare in alcun modo il servizio fornito ai
clienti, la R.S.U. richiede la possibilità di monitorare periodicamente ed
eventualmente potenziare i servizi forniti dalle filiali estere con particolare
attenzione all’equilibrio tra giornate di trasferta della periferia e quelle a carico dei
tecnici della struttura bolognese .
La R.S.U. considera tale obiettivo raggiungibile grazie al ruolo che da sempre è
stato rivestito dalla struttura di montaggio di Bologna e che anche nel futuro
continuerà ad essere considerato di primaria importanza, sia per il mantenimento
del Know-How tecnologico sia per il ruolo di divulgazione dello stesso nei
confronti della periferia.
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La R.S.U. ritiene inoltre che il ruolo di trasferimento del “sapere” verso le filiali
estere ricoperto dai tecnici della struttura bolognese, il loro contributo nello
sviluppo delle nuove tecnologie e comunque la loro partecipazione attiva e
propositiva alla necessaria analisi del processo produttivo, sono possibili solo
attraverso il mantenimento degli attuali livelli occupazionali nei montaggi,
rivedendo eventualmente le funzioni e le mansioni ricoperte.
Tenendo a riferimento il suddetto contesto, la R.S.U. ritiene che un continuo
investimento nel reparto trasferte in termini formativi, occupazionali e non ultimo
il miglioramento delle condizioni economiche-normative sia strategico per il futuro
e potrà permettere uno sviluppo in termini generali, ritenendo che qualsiasi altra
soluzione possa spostare l’attenzione dai reali problemi e dalle più corrette ed
adeguate soluzioni.
La R.S.U. ritenendo la struttura del Contratto Trasferte 2003 pienamente valida
seppur non completa e ad integrazione del contratto Aziendale G.D. richiede
quanto segue:
Parte Economica
Si richiede un adeguamento delle retribuzioni di trasferta all’estero ed in Italia.
Si richiede il riconoscimento di una quantità economica strutturale legata al
numero di giorni di trasferta a riconoscimento delle professionalità e delle
esperienze maturate in missione.
Parte Normativa/ Logistica
Si richiede la costituzione di un tavolo tecnico di analisi sull’attuale situazione
assicurativo - sanitaria che produca un documento di chiarificazione da fornire ad
ogni trasfertista.
Tale documento dovrà chiarire e regolamentare i comportamenti da seguire in
caso d’infortunio o malattia in missione o al rientro dalla stessa (vademecum).
Nella precedente vertenza si è introdotto un nuovo Istituto ferie strutturale da
trasferta. Si richiede il completamento della norma.
Durante gli ultimi anni si sono verificati diversi casi di contratti stipulati dall’area
commerciale che si sono rivelati in palese contrasto, su orari e tipologie di
rimborsi, con gli accordi e i contratti in vigore.
Si richiede che tali contratti non siano più stipulati .
Si richiede una diversa modalità di rivalutazione dei rimborsi chilometrici
utilizzando come strumento di riferimento le tabelle A.C.I.
Ribadendo che il recupero fuso orario è un diritto, nato da valutazioni legate alla
fisiologia umana e che ha importanti risvolti sulle mansioni richieste dalla nostra
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attività, si richiede che la pianificazione della missione di trasferta preveda il giorno
per il recupero del fuso. Quando previsto, tale giorno dovrà essere indicato nel “
Modulo richiesta trasferte” .
Negli ultimi anni si è verificato un aumento di partenze per la missione di sabato e
di domenica. Ricordando che i giorni di riposo settimanale sono un diritto
imprescindibile, nei casi in cui non sia possibile partire in un giorno lavorativo,
facendo salva l’assoluta volontarietà del tecnico, si richiede che il lavoratore,
abbia diritto a 8 ore di permesso retribuite fruibili l’ultimo giorno lavorativo
antecedente quello di partenza .
Si richiede la possibilità di riconsegnare al rientro della missione la carta di credito
aziendale che dovrà essere custodita dall’azienda fino alla successiva partenza.
Si richiede che tutte le norme, già concordate con l’azienda, ad integrazione degli
accordi quadriennali siano inserite nel presente accordo.
Bologna, 04/07/07 La R.S.U.