22. Obiettivo
del trattamento farmacologico di
prima linea
1. Migliorare la perfusione
2. Ripristinare l’ossigenazione
3. Alleviare i sintomi
4. Limitare il danno cardiaco e renale
5. Prevenire il tromboembolismo
6. Ridurre la permanenza in ICU/CCU
Editor's Notes
Nello scompenso cardioaco acuto, come vedremo, non ci sono studi clinici di peso statistico che ci possano sostenere nell’adottate le strategie di trattamento
La posizione cruciale della sezione sullo scompenso cardiaco acuto e che non deve esserci alcun ritardo, similmente alla sindrome coronarica acuta nel senso di dare inizio alle decisioni diagnostiche e terapeutiche appena possibile
Viene inoltre proposto il bisogno di identificare ad una fase molto precoce le coesistenti condizioni che mettono a rischio di vita il paziente, passandole in rassegna secondo l’acronimo CHAMP
In ultimo viene proposto un nuovo algoritmo basato sul profilo clinico, prendendo in considerazione solo la presenza o l’assenza di due elementi fondamentali per la scelta decisionale: congestione e ipoperfusione periferica
4. Classi di raccomandazioni e livello di evidenza di ogni principale indicazione diagnostioca, di monitoraggio e terapeutica.
During the early phase, before even we start the diagnostic work-up, to confirm acute heart failure, the fundamental question is whether there is anything like acute underlying aetiology according to the CHAMP acronym
Bedside evaluation
I diuretici rappresentano una pietra miliare nel trattamento dello scompenso cardiaco acuto con segni di
Sovraccarico idrico
Congestione
Incrementano l’escrezione di acqua e sale
Hanno un qualche effetto vasodilatante
Nei pazienti con AHF e segni di ipoperfusione dovrebbero essere evitati
Per accentuarre l’effetto dei diuretici dell’ansa o superare la resistenza si può ricorrere al doppio blocco del nefrone con tiazidici o bloccanti dei recettore per i mineralcorticoidi a dosi natriuretiche (cautela per l’ipokaliemia, ipovolemia, insufficienza renale)
La dose da somministrare e.v. dovrebbe essere almeno uguale a quella utilizzata precedentemente per os.
In soggetti alla prima somministrazion e 20-40 di furosemide o 10-20 di torasemide
2° agenti più comunemente usati per il sollievo sintomatico, anche se non sostenuto da robusta evidenza.
Particolarmente utili nei soggetti ipertesi
Dovrebbero essere evitati se PAS < 90 o ipotensione sintomatica
Dosaggio controllato per evitare eccessivo calo pressorio che si associa a esito sfavorevole
Cautela in soggetti con significativa stenosi mitralica o aortica