la presentazione di NICOLETTA BACCO e ANNA MARIA DAVOLI,
Referente Regionale e Pediatra Referente Regionale
Nati per Leggere Emilia Romagna, tenuta alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna 2013 per il convegno "PICCOLE GRANDI STORIE CHE AIUTANO A CRESCERE"
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Nati per Leggere
1. • Precocità dell’intervento
• Centralità della famiglia
• Universalità consentita dal lavoro
del pediatra
NpL - i concetti chiave
2. NpL - il progetto
I bambini capiscono presto che le parole stampate comunicano
informazioni e quindi sono incuriositi dai libri e dalla loro lettura.
Uno degli stimoli più importanti per l'infanzia è il contatto con i
libri. La biblioteca pubblica può favorire questo incontro e può
sostenere la crescita di nuove generazioni di lettori insieme allo
sviluppo di una cultura attenta ai bisogni dell'infanzia. I libri
illustrati sono il cuore di una biblioteca per i primi anni e sono
importanti perché permettono di esplorare il mondo intorno a noi.
Le biblioteche e i pediatri contribuiscono a sostenere con NpL una
lettura che si svolge nella famiglia in modo abituale per facilitare
la transizione da una educazione intrafamiliare ad una scolastica,
favorendo il benessere psico-fisico e sociale dei bambini.
3. L’approccio precoce alla lettura ha
un’influenza positiva dal punto di vista:
- emozionale: opportunità di relazione
tra bambino e genitore/educatore
di riferimento
- cognitivo: si sviluppa meglio e più
precocemente la comprensione del
linguaggio e la capacità di lettura
NpL e Lettura Precoce
4. NpL - Libri e lettura
La lettura ad alta voce in età
prescolare aumenta le risorse sociali
della famiglia e può configurarsi
come un fattore protettivo dagli
effetti della diseguaglianza e come
facilitatore dello sviluppo della
genitorialità
5. NpL e lettura precoce
C’è una influenza positiva e duratura nel
tempo su:
• sviluppo emotivo, affettivo e relazionale
• sviluppo cognitivo (acquisizione
competenze letto-scrittura)
• abitudine dei bambini a leggere e ad
ascoltare
• attitudine dei genitori in questa specifica
modalità educativa e relazionale
6. A 1 mese e anche prima ai bimbi piacciono le ninne
nanne; il libro è il volto della mamma.
A 6 mesi i bimbi sono attratti dalle foto e dalle figure.
I libri devono essere resistenti, con pagine grosse e
colori vivaci, una/due parole per pagina.
A 12 mesi tengono il libro in mano, se aiutati girano
più pagine alla volta, danno il libro all’adulto. Le figure
preferite riguardano azioni familiari e piccoli animali.
Libri con testi facili, rime e filastrocche.
A 18 mesi piacciono libri con frasi brevi e facili che
possano imparare e anticipare. Piacciono libri che
parlano di animali, di bambini, delle cose di ogni
giorno.
7. A 24 mesi girano bene le pagine. “Leggono” alle
bambole o al gatto. Preferiscono libri di storie di
famiglie, sorelle e fratelli, sul farsi degli amici,
sull’andare a scuola. Storie sciocche, scherzi, figure
comiche.
A 30 mesi “leggono” un libro che hanno ascoltato
molte volte. Scelgono storie complesse e testi con
molte sequenze e molti personaggi. Libri che
affrontano temi legati alle emozioni del bambino, ai
suoi sentimenti, alle sue fantasie.
Dai 4 anni sono affascinati da storie su bambini che
vivono come loro oppure in ambienti esotici. Libri con
numeri o lettere dell’alfabeto, sugli amici e sulla
scuola, libri con informazioni sul mondo.
A 6 anni va bene il libro che si può leggere
autonomamente anche se amano ascoltare
la lettura ancora.