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Firefly Heartbeat Synchronization
Giovanni Apruzzese
Lorenzo Dodi
Scopo
Nei protocolli distribuiti basati sui cicli,
è necessario che tutti i nodi siano
sincronizzati.
Firefly Sinchronization
 Algoritmo basato sui concetti delle Swarm
Intelligence, ispirato al comportamento
naturale di alcune specie di lucciole.
 Usato per ottenere la sincronizzazione dei
nodi di un sistema distribuito.
 Funzionamento fondato su tre princìpi:
1. Feedback
2. Casualità
3. Elevata popolazione
Firefly Sinchronization
 Esistono tre modelli differenti che
implementano la Firefly Sinchronization:
1. Phase Advance/Phase Delay
2. Mirollo-Strogatz
3. Ermentrout
Phase Advance/Phase Delay
 Il modello più semplice.
 Ogni nodo dispone di due parametri:
1. Lunghezza ciclo Δ
2. Fase φ
 Si assume che tutti i nodi abbiano cicli
della stessa lunghezza Δ.
 Alla rilevazione di un flash, ciascuna
lucciola imposta la propria fase a 1 (o
a 0).
 Modello che ha molti limiti.
Mirollo-Strogatz Model
 Estende il modello Phase Advance
 Ogni nodo dispone di tre parametri:
1. Lunghezza ciclo Δ
2. Fase φ
3. Voltaggio
 Si assume che tutti i nodi abbiano cicli
della stessa lunghezza Δ
 Alla rilevazione di un flash, ciascuna
lucciola incrementa la propria fase di un
valore determinato dal Voltaggio
Ermentrout Model
 Modello differente dai precedenti, su cui
è basato il lavoro del Caso-Studio
assegnatoci.
 Ogni nodo ha cicli di lunghezza differente
 Ogni nodo dispone di tre parametri:
1. Lunghezza ciclo naturale Δ
2. Lunghezza ciclo dinamica δ
3. Fase φ
 Alla rilevazione di un flash, ciascun nodo
modifica la propria lunghezza ciclo di
una quantità variabile.
Ermentrout Model
 La lunghezza variabile del ciclo per
ciascun nodo rende il modello di
Ermentrout molto adattivo.
 Il modello di Ermentrout garantisce la
sincronizzazione anche in caso di:
1. Errori di comunicazione (crash dei nodi)
2. Aggiunta di nuovi nodi al sistema
3. Presenza di nodi con parametri differenti
Risultati del Caso-Studio
Il nostro Caso-Studio ha preso in considerazione una rete
con 1024 elementi, ciascuno con un valore δ compreso tra
0.85s e 1.15s, ottenendo i seguenti risultati:
Grafico relativo alle emissioni dei nodi dopo 60
secondi
Grafico relativo alle emissioni dei nodi in un
intervallo di 30ms centrato sul 60° secondo
Il nostro Progetto
 Scopo del nostro progetto era ricreare
una simulazione di Netlogo che
riproponga il modello di Ermentrout
del Firefly Synchronization.
 Per fare ciò, ci siamo basati sul
modello, presente di default nella
libreria di Netlogo, della Firefly
Synchronization, che proponeva il
modello di Phase Advance/Phase
Delay.
Il nostro Progetto
 Lo skeleton del nostro codice può
essere riassunto in questo modo:
Il nostro Progetto
 In particolare, nella procedura “look” è
presente la formula che si occupa di
modificare la δ delle lucciole. Tale
formula è la seguente:
 Dove:
e
Il nostro Progetto
 Nel nostro algoritmo di Netlogo è
possibile impostare diversi parametri:
Il nostro Progetto
 Importante è l’impostazione della
“sync-window”, utilizzata per
analizzare quella da noi definita come
“Sincronizzazione Parziale”.
Il nostro Progetto
 L’analisi dei dati delle simulazioni è
facilitata dall’impiego di due grafici,
uno mostrante la Sincronizzazione
Totale ed uno mostrante la
Sincronizzazione Parziale.
Il nostro Progetto
 Ci siamo presi la libertà di inserire una
funzionalità aggiuntiva, rispetto al
modello analizzato dal Caso-Studio, al
nostro progetto.
 Infatti, sebbene il nostro algoritmo si
fondi sul modello di Ermentrout,
abbiamo inserito la possibilità di
applicare il modello Phase
Advance/Phase Delay nel caso tutte le
lucciole si ritrovino ad avere la stessa
δ.
Test Effettuati
 Ci siamo posti l’obiettivo di ottenere una
sincronizzazione parziale del 80% o
superiore del sistema.
 Abbiamo eseguito 10 test per ciascuna
situazione iniziale così da ottenere un
banco dati sufficiente a trarre le nostre
osservazioni.
 I test terminavano col raggiungimento della
sincronizzazione totale o al raggiungimento
del ciclo 10000.
Caso I
Sistema composto da 50 elementi,
Cycle-Length [9,16], Sync-Window=3, ε=0
Sync-Parziale media pari a 5608,4.
Sync-Totale mai ottenuta.
4030
5490
6160
6440
4060
8870
7650
3370
4406
5608.444444
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
9000
10000
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 media
Sync-Parziale
Sync-Totale
Caso II
Sistema composto da 70 elementi,
Cycle-Length [10,15], Sync-Window=3,
ε=0.
Sync-Parziale media pari a 1061,3.
Sync-Totale media pari a 1061,3.
1058
1087
1171
1072
1063 1060
1004
1028
1004
1066 1061.3
900
950
1000
1050
1100
1150
1200
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 media
Sync-Parziale
Sync-Totale
Caso III
Sistema composto da 25 elementi,
Cycle-Length [8,12], Sync-Window=3, ε=0.
Sync-Parziale media pari a 2652.
Sync-Totale media pari a 3269,1.
2800 2810
2280
2570
3560
2700
2250
2850 2870
1830
2652
3100
3500
2800
3150
3560
3900
3231
3950
3120
2380
3269.1
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 media
Sync-Parziale
Sync-Totale
Caso III.b
Variando solo ε: ε=1*10^-4
Sync-Parziale media pari a 3155,7.
Sync-Totale mai ottenuta.
2659 2730
3754
2801
4499
2930
3132
3560
2999
2493
3155.7
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 media
Sync-Parziale
Sync-Totale
Caso III.c
Variando solo ε: ε=5*10^-4
Sync-Parziale media non calcolabile.
Sync-Totale mai ottenuta.
2890
3975
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 media
Sync-Parziale
Sync-Totale
Osservazioni
 Tempo di sincronizzazione
inversamente proporzionale al numero
di fireflies.
 Cycle-Length più performante [8,12].
 Parametro ε ha una rilevanza
importante
 Sincronizzazione anomala in alcuni
casi (e.g. caso II).
Possibile Lavoro Futuro
 Sebbene il nostro algoritmo lo
permetta, non si sono analizzati casi
che prevedevano la rimozione o
l’aggiunta di nodi a simulazione in
corso.
 Il parametro “Vision” è stato sempre
mantenuto al valore 50, in modo che
ciascuna lucciola vedesse ogni altra
lucciola nello spazio di simulazione.
Conclusioni
 Si è sviluppato un algoritmo di Netlogo
basato sul Modello Ermentrout sulla
Sincronizzazione delle Lucciole.
 I dati ottenuti mostrano che, impostando in
modo ponderato i parametri, l’algoritmo
funzioni con una certa efficienza.
 A causa dei limiti prestazionali delle
macchine impiegate, non è stato possibile
effettuare test aventi popolazioni elevate
(>1000). Siamo però confidenti, a fronte dei
risultati ottenuti, che il nostro algoritmo sia
utilizzabile anche per la simulazione di reti
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Firefly heartbeat synchronization

  • 2. Scopo Nei protocolli distribuiti basati sui cicli, è necessario che tutti i nodi siano sincronizzati.
  • 3. Firefly Sinchronization  Algoritmo basato sui concetti delle Swarm Intelligence, ispirato al comportamento naturale di alcune specie di lucciole.  Usato per ottenere la sincronizzazione dei nodi di un sistema distribuito.  Funzionamento fondato su tre princìpi: 1. Feedback 2. Casualità 3. Elevata popolazione
  • 4. Firefly Sinchronization  Esistono tre modelli differenti che implementano la Firefly Sinchronization: 1. Phase Advance/Phase Delay 2. Mirollo-Strogatz 3. Ermentrout
  • 5. Phase Advance/Phase Delay  Il modello più semplice.  Ogni nodo dispone di due parametri: 1. Lunghezza ciclo Δ 2. Fase φ  Si assume che tutti i nodi abbiano cicli della stessa lunghezza Δ.  Alla rilevazione di un flash, ciascuna lucciola imposta la propria fase a 1 (o a 0).  Modello che ha molti limiti.
  • 6. Mirollo-Strogatz Model  Estende il modello Phase Advance  Ogni nodo dispone di tre parametri: 1. Lunghezza ciclo Δ 2. Fase φ 3. Voltaggio  Si assume che tutti i nodi abbiano cicli della stessa lunghezza Δ  Alla rilevazione di un flash, ciascuna lucciola incrementa la propria fase di un valore determinato dal Voltaggio
  • 7. Ermentrout Model  Modello differente dai precedenti, su cui è basato il lavoro del Caso-Studio assegnatoci.  Ogni nodo ha cicli di lunghezza differente  Ogni nodo dispone di tre parametri: 1. Lunghezza ciclo naturale Δ 2. Lunghezza ciclo dinamica δ 3. Fase φ  Alla rilevazione di un flash, ciascun nodo modifica la propria lunghezza ciclo di una quantità variabile.
  • 8. Ermentrout Model  La lunghezza variabile del ciclo per ciascun nodo rende il modello di Ermentrout molto adattivo.  Il modello di Ermentrout garantisce la sincronizzazione anche in caso di: 1. Errori di comunicazione (crash dei nodi) 2. Aggiunta di nuovi nodi al sistema 3. Presenza di nodi con parametri differenti
  • 9. Risultati del Caso-Studio Il nostro Caso-Studio ha preso in considerazione una rete con 1024 elementi, ciascuno con un valore δ compreso tra 0.85s e 1.15s, ottenendo i seguenti risultati: Grafico relativo alle emissioni dei nodi dopo 60 secondi Grafico relativo alle emissioni dei nodi in un intervallo di 30ms centrato sul 60° secondo
  • 10. Il nostro Progetto  Scopo del nostro progetto era ricreare una simulazione di Netlogo che riproponga il modello di Ermentrout del Firefly Synchronization.  Per fare ciò, ci siamo basati sul modello, presente di default nella libreria di Netlogo, della Firefly Synchronization, che proponeva il modello di Phase Advance/Phase Delay.
  • 11. Il nostro Progetto  Lo skeleton del nostro codice può essere riassunto in questo modo:
  • 12. Il nostro Progetto  In particolare, nella procedura “look” è presente la formula che si occupa di modificare la δ delle lucciole. Tale formula è la seguente:  Dove: e
  • 13. Il nostro Progetto  Nel nostro algoritmo di Netlogo è possibile impostare diversi parametri:
  • 14. Il nostro Progetto  Importante è l’impostazione della “sync-window”, utilizzata per analizzare quella da noi definita come “Sincronizzazione Parziale”.
  • 15. Il nostro Progetto  L’analisi dei dati delle simulazioni è facilitata dall’impiego di due grafici, uno mostrante la Sincronizzazione Totale ed uno mostrante la Sincronizzazione Parziale.
  • 16. Il nostro Progetto  Ci siamo presi la libertà di inserire una funzionalità aggiuntiva, rispetto al modello analizzato dal Caso-Studio, al nostro progetto.  Infatti, sebbene il nostro algoritmo si fondi sul modello di Ermentrout, abbiamo inserito la possibilità di applicare il modello Phase Advance/Phase Delay nel caso tutte le lucciole si ritrovino ad avere la stessa δ.
  • 17. Test Effettuati  Ci siamo posti l’obiettivo di ottenere una sincronizzazione parziale del 80% o superiore del sistema.  Abbiamo eseguito 10 test per ciascuna situazione iniziale così da ottenere un banco dati sufficiente a trarre le nostre osservazioni.  I test terminavano col raggiungimento della sincronizzazione totale o al raggiungimento del ciclo 10000.
  • 18. Caso I Sistema composto da 50 elementi, Cycle-Length [9,16], Sync-Window=3, ε=0 Sync-Parziale media pari a 5608,4. Sync-Totale mai ottenuta. 4030 5490 6160 6440 4060 8870 7650 3370 4406 5608.444444 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000 10000 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 media Sync-Parziale Sync-Totale
  • 19. Caso II Sistema composto da 70 elementi, Cycle-Length [10,15], Sync-Window=3, ε=0. Sync-Parziale media pari a 1061,3. Sync-Totale media pari a 1061,3. 1058 1087 1171 1072 1063 1060 1004 1028 1004 1066 1061.3 900 950 1000 1050 1100 1150 1200 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 media Sync-Parziale Sync-Totale
  • 20. Caso III Sistema composto da 25 elementi, Cycle-Length [8,12], Sync-Window=3, ε=0. Sync-Parziale media pari a 2652. Sync-Totale media pari a 3269,1. 2800 2810 2280 2570 3560 2700 2250 2850 2870 1830 2652 3100 3500 2800 3150 3560 3900 3231 3950 3120 2380 3269.1 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 media Sync-Parziale Sync-Totale
  • 21. Caso III.b Variando solo ε: ε=1*10^-4 Sync-Parziale media pari a 3155,7. Sync-Totale mai ottenuta. 2659 2730 3754 2801 4499 2930 3132 3560 2999 2493 3155.7 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 5000 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 media Sync-Parziale Sync-Totale
  • 22. Caso III.c Variando solo ε: ε=5*10^-4 Sync-Parziale media non calcolabile. Sync-Totale mai ottenuta. 2890 3975 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 media Sync-Parziale Sync-Totale
  • 23. Osservazioni  Tempo di sincronizzazione inversamente proporzionale al numero di fireflies.  Cycle-Length più performante [8,12].  Parametro ε ha una rilevanza importante  Sincronizzazione anomala in alcuni casi (e.g. caso II).
  • 24. Possibile Lavoro Futuro  Sebbene il nostro algoritmo lo permetta, non si sono analizzati casi che prevedevano la rimozione o l’aggiunta di nodi a simulazione in corso.  Il parametro “Vision” è stato sempre mantenuto al valore 50, in modo che ciascuna lucciola vedesse ogni altra lucciola nello spazio di simulazione.
  • 25. Conclusioni  Si è sviluppato un algoritmo di Netlogo basato sul Modello Ermentrout sulla Sincronizzazione delle Lucciole.  I dati ottenuti mostrano che, impostando in modo ponderato i parametri, l’algoritmo funzioni con una certa efficienza.  A causa dei limiti prestazionali delle macchine impiegate, non è stato possibile effettuare test aventi popolazioni elevate (>1000). Siamo però confidenti, a fronte dei risultati ottenuti, che il nostro algoritmo sia utilizzabile anche per la simulazione di reti reali.