Presentazione dello Studio di Impatto Ambientale e Relazione Paesaggistica del progetto definitivo del prolungamento della Tangenziale Nord nel tratto da S. Prospero Strinati a Corte Tegge.
7. OBIETTIVI DEL PROGETTO A SCALA
SOVRA-LOCALE
chiusura dell’anello tangenziale nord della
città di Reggio Emilia
collegamento con il casello A1 e la stazione
AV Mediopadana della viabilità primaria nei
quadranti nord (via Bertani Davoli SP 63R per
Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto,
Poviglio, Brescello, Viadana), sud (via
Inghilterra-Chopin- Hiroshima e SS63 passo
del Cerreto) e ovest (via Emilia storica, SP 62
per Cavriago)
predisposizione infrastrutturale per il
futuro collegamento con la via Emilia bis
OBIETTIVI DEL PROGETTO
PARTE GENERALE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Il completamento della Tangenziale ad Ovest di Reggio persegue prioritariamente lo scopo di
sgravare il corrispondente tratto urbano dell’Emilia dal traffico di ingresso/uscita dalla città e,
soprattutto, da quello di attraversamento che insiste sulla direttrice Est-Ovest con la chiusura
dell’anello tangenziale nord della citta di Reggio Emilia.
OBIETTIVI DEL PROGETTO A SCALA LOCALE
Spostamento del traffico da/per la Tangenziale
esistente su infrastrutture con caratteristiche idonee ai
flussi attuali e futuri
collegamento tra l’asse nord/sud di via Inghilterra-
Chopin- Hiroshima e il casello A1 e stazione AV
Mediopadana
attuazione delle politiche di spostamento della sosta
lunga in zone periferiche e collegamento con il centro
urbano con linee di trasporto pubblico
riduzione del traffico nelle zone periurbane di Pieve
Modolena e della via Emilia storica
riduzione dei flussi sui viali di circonvallazione
potenziamento della rete ciclopedonale tramite
risezionamento della viabilità esistente
8. PROCESSO PROGETTUALE
Il progetto preliminare, nel corso del proprio iter autorizzativo, è stato oggetto
di un articolato quadro di osservazioni, formulate dal MATTM in sede di verifica
di assoggettabilità a VIA e da Anas in sede di istruttoria tecnica sul PP.
PARTE GENERALE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Al termine quindi del percorso progettuale sopra descritto, sono state definite due soluzioni alternative da
porre a confronto all’interno dello SIA, denominate rispettivamente:
• Soluzione alternativa A, che corrisponde al tracciato di progetto preliminare (settembre 2009)
• Soluzione alternativa B, che corrisponde all’evoluzione del tracciato di progetto preliminare ottimizzato a
seguito dell’istruttoria tecnica effettuata da ANAS Direzione Generale di Progettazione in data 8/11/2010 e
delle osservazioni prescrittive contenute nella determina del Ministero dell’Ambiente del Territorio e della
Tutela del Mare (MATTM) Direzione Generale prot. 0022376 del 22/09/2010.
9. LOCALIZZAZIONE DELLE OSSERVAZIONI SUL
PROGETTO PRELIMINARE
PARTE GENERALE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
10. PLANIMETRIA DI RAFFRONTO TRA LA SOLUZIONE
ALTERNATIVA A (blu) E LA SOLUZIONE ALTERNATIVA B (rosso)
PARTE GENERALE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
11. TRACCIATO DI PROGETTO
PARTE GENERALE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
13. Scala di pianificazione Piano
COERENZE/CONFORMITA’ DEL PROGETTO
CON GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E
PROGRAMMAZIONE VIGENTI
Coerenza conformità con il
progetto
Pianificazione sovraregionale
e di settore
Piano stralcio di Assetto Idrogeologico del Fiume Po (PAI) Compatibile
Pianificazione regionale
e di settore
Piano Territoriale Regionale (PTR) Compatibile
Pianificazione regionale
e di settore
Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) Compatibile
Pianificazione regionale
e di settore
Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) Coerente
Pianificazione regionale
e di settore
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Reggio
Emilia (PTCP)
Coerente
Pianificazione regionale
e di settore
Piano Infraregionale delle Attività Estrattive della
Provincia di Reggio Emilia (PIAE)
Compatibile
Pianificazione comunale
Piano Strutturale Comunale di Reggio Emilia (PSC)
Regolamento Urbanistico Edilizio di Reggio Emilia(RUE)
Coerente, ancorché la soluzione
alternativa B non risulta
perfettamente conforme con il PSC e
il RUE che riportano il tracciato
relativo alla soluzione alternativa A
Pianificazione comunale Piano Strutturale Comunale di Cavriago(PSC)
Non coerente (si specifica che il
territorio di Cavriago viene
interessato in modo puntuale dalla
sola soluzione alternativa A)
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
14. VINCOLI DI TUTELA NATURALISTICA E STORICO-MONUMENTALI
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
L’opera non interessa aree naturali protette o appartenenti alla Rete Natura 2000.
L’opera interessa aree sottoposte a vincolo paesaggistico, ai sensi dell’art. 142 comma 1, lettera c)
del D. Lgs 42/2004 e s.m.i., in relazione alla fascia di rispetto dei corsi d’acqua pubblici:
Torrente Crostolo; Torrente Modolena; Torrente Quaresimo
La fascia di rispetto di 150 m del Torrente della Fossetta risulta interessata, per una modestissima porzione, dal ramo di
innesto della rotatoria di progetto sulla via Emilia in località Corte Tegge. L’unico lavoro previsto è la riasfaltatura senza
risezionamento della piattaforma stradale
15. VINCOLI DI TUTELA NATURALISTICA E STORICO-MONUMENTALI
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
L’opera interessa aree sottoposte a vincolo paesaggistico, ai sensi dell’art. 142 comma 1 lettera m)
del D. Lgs 42/2004 e s.m.i. relativamente alle aree archeologiche:
zona ovest del torrente Crostolo;
area in località Corte Tegge (in prossimità non direttamente interferita).
17. CONTENUTI
Comune di Reggio Emilia
“L’Opzione zero, ovvero l’alternativa zero” può essere definita lo scenario progettuale che ha
consentito di valutare, rispetto all’ambito territoriale di riferimento in cui si esprimono tutte le
relazioni funzionali del progetto, l’evoluzione del sistema della mobilità e dei relativi potenziali effetti
ambientali, nell’ipotesi in cui l’opera in esame non venga realizzata, ma siano comunque attuate
tutte le opere infrastrutturali programmate dalla strumentazione di settore.
ALLEGATO A - VALUTAZIONE DELL’INFRASTRUTTURA RISPETTO “ALL’ ALTERNATIVA ZERO”
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Gli ambiti di valutazione sono stati i seguenti:
1.Sistema della pianificazione;
2.Sistema territoriale;
3.Sistema delle infrastrutture per la mobilità;
4.Analisi Costi/Benefici e sensitività dell’investimento;
5.Fattori ambientali critici (atmosfera e qualità dell’aria, rumore, salute pubblica e benessere).
18. RISULTATI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
1. Il progetto prolungamento della S.S. n°9 “Tangenziale nord di Reggio Emilia” nel tratto da San
Prospero Strinati a Corte Tegge, risulta coerente con il quadro complessivo della pianificazione
sovraordinata e locale, in quanto funzione trasportistica espressamente prevista e
programmata.
2. La struttura produttiva tipica dell’area reggiana è di tipo manifatturiero, caratterizzata da
un’incidenza dei costi di trasporto sicuramente più importante di quella che caratterizza le
economie più strettamente orientate verso le attività del terziario avanzato, in grado quindi di
amplificare gli impatti indiretti generati dalla realizzazione di opere, come quella in progetto, che
vanno a incidere positivamente sul livello di servizio fornito dal sistema dei trasporti.
3. Lo Studio trasportistico ha evidenziato effetti positivi di fluidificazione e alleggerimento delle
arterie esistenti (via Rinaldi, XX Settembre/Lungocrostolo, via Emilia storica, via Gorizia) con
conseguente indirizzamento del traffico su itinerari di circuitazione esterna dell’area urbana di
Reggio.
4. L’analisi costi-benefici e l’analisi di sensitività della nuova infrastruttura ha largamente
dimostrato la desiderabilità sociale della realizzazione dell’opera in progetto, ovvero la sua
preferibilità sociale rispetto all’”Alternativa 0”, dal punto di vista dell’utilizzo efficiente delle
risorse disponibili.
5. In generale, per atmosfera, rumore e salute pubblica, si denota una diminuzione dei recettori
esposti ai livelli di impatto più elevati nel caso di realizzazione del progetto, quindi, si può
concludere che il Progetto è caratterizzato da migliori performance ambientali rispetto
all’Opzione 0.
ALLEGATO A - VALUTAZIONE DELL’INFRASTRUTTURA RISPETTO “ALL’ ALTERNATIVA ZERO”
20. STRUTTURA ESPOSITIVA
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Illustra le caratteristiche funzionali, geometriche, tecniche e strutturali dell’intero progetto
definitivo della tangenziale nord, nonché le azioni prodotte, dal quadro complessivo degli interventi
di progetto, durante le relative fasi di costruzione e di esercizio.
Presenta la seguente struttura espositiva:
1.Descrizione del tracciato e delle configurazioni alternative considerate
2.Sintesi dello studio trasportistico
3.Analisi costi - benefici e sensitività dell’investimento
4.Descrizione della fase di costruzione e del processo di cantierizzazione dell’opera
5.Descrizione delle principali azioni del progetto in fase di esercizio
6.Rischi di origine antropica indipendenti dal progetto
22. TRACCIATO DI PROGETTO
DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
23. I NUMERI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
24. SEZIONE TIPO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
SEZIONE TIPO: Categoria B
SEZIONE TIPO: Categoria C1
DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
25. OPERE D’ARTE MAGGIORI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Opere d’arte MAGGIORI del progetto
Viadotto sul torrente Crostolo
Viadotto su via Ferraroni
Ponte sul torrente Modolena
Ponte sul torrente Quaresimo
Sezioni Tipo viadotto sul
Crostolo
DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
26. OPERE D’ARTE MINORI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
SOTTOVIA
TOMBINI IDRAULICI
DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
28. CRITICITA’ DELL’ATTUALE ASSETTO VIARIO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Criticità dell’attuale assetto viario:
•La variante costituita da viale Bertani ha solo in
parte alleggerito la direttrice storica di via dei
Gonzaga, che costituisce un itinerario più diretto -
rispetto a viale Bertani- per accedere all’area
centrale di Reggio, ma che impatta su un area quasi
totalmente urbanizzata.
•I flussi veicolari che percorrono via Rinaldi (costituiti
da veicoli in accesso a Reggio da Cadelbosco di Sopra
e da Roncocesi) prima attraversano -con impatto
rilevante- la frazione di Cavazzoli e poi trovano
grande difficolta ad inserirsi in via dei Gonzaga
(strada che ha priorità di deflusso rispetto a via
Rinaldi e che presenta flussi quasi continui nella
fascia di punta del mattino).
•La limitata funzionalità del nodo Marx/Emilia,
regolato a semplice precedenza (con priorità
ovviamente ai flussi lungo la via Emilia) e con divieto
per i flussi provenienti da Parma di svoltare a sinistra
verso Roncocesi.
•Il combinato di queste criticità rende problematici
gli accessi veicolari da Roncocesi al centro di Reggio.
SINTESI DELLO STUDIO TRASPORTISTICO
29. Comune di Reggio Emilia
APPLICAZIONE DEL MODELLO DI SIMULAZIONE AI DIVERSI SCENARI
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Dati di input:
Le analisi trasportistiche svolte sono basate su un modello di simulazione del traffico di scala vasta
(esteso alla rete urbana di Reggio e alla rete viaria della parte centrale della Provincia), in uso
presso l’Amministrazione comunale e calibrato nell’ambito della redazione del PUMAV (Piano
Urbano della Mobilita di Area Vasta di Reggio Emilia) del 2006.
La calibrazione era basata su un’ampia gamma di dati sul traffico, ed in particolare su un’indagine
campionaria sulla mobilità dei residenti in Reggio città e Provincia e su una serie di conteggi
classificati di traffico. Altri conteggi sono stati effettuati nel 2008 nell’ambito della redazione del
Progetto Preliminare, mirati alla verifica dei livelli di traffico nel comparto nord/occidentale della
citta, interessato dal progetto in esame. In questa fase era stato verificato il buon funzionamento
del modello di simulazione nel comparto in esame.
Il modello di simulazione e stato applicato ai seguenti scenari:
• lo stato di fatto (anno 2012);
• opzione 0 nello scenario di domanda di breve periodo (2017);
• con il Prolungamento della Tangenziale Nord, fino a Rete2, nello scenario di domanda di breve
periodo (2017);
• opzione 0 nello scenario di domanda di lungo periodo (2027);
• prolungamento della Tangenziale Nord, fino a Corte Tegge, nello scenario di domanda di lungo
periodo (2027).
SINTESI DELLO STUDIO TRASPORTISTICO
30. RISULTATI
SINTESI DELLO STUDIO TRASPORTISTICO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Nello scenario di lungo periodo (anno 2027) con la realizzazione completa del prolungamento,
degli svincoli di Rete2 e Pieve Modolena e della bretella di connessione con l’Emilia storica a
Corte Tegge, risultano dalle simulazioni svolte una serie di effetti positivi sul traffico:
• l’uso consistente della nuova arteria, favorendo l’indirizzamento del traffico su itinerari di
circuitazione esterna dell’area urbana di Reggio;
• l’alleggerimento di alcuni assi di penetrazione urbana (via Rinaldi, XX Settembre/Lungocrostolo,
via Emilia storica, via Gorizia), con alleggerimento in particolare di alcuni attraversamenti di zone
densamente urbanizzate; e nel contempo la marginalità della quota di flussi veicolari reindirizzati
sulla nuova arteria, che attualmente utilizzano l’asse autostradale;
• la fluidificazione complessiva del traffico nei quadranti nord/occidentale ed occidentale di Reggio
Emilia.
32. ANALISI COSTI-BENEFICI
ANALISI COSTI-BENEFICI E DI SENSITIVITA’ DELL’INTERVENTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Costi economici dell’intervento:
•I costi di costruzione
•I costi di manutenzione e di esercizio
•Il costo-opportunità dei fondi pubblici
Benefici economici generati: la
riduzione dei costi di utenza:
•Benefici ambientali
•Il valore residuo dell’opera
Parametri di redditività economica dell’intervento:
valore attuale netto (VAN) = somma dei benefici attualizzati al netto dei costi pure attualizzati
tasso di rendimento interno (TRI) = tasso di sconto che rende il VAN di un progetto pari a zero
VAN dell’intervento = 205,30 milioni di euro
TRI dell’intervento = 15 %
Si tratta di valori estremamente positivi, che permettono senz’altro di emettere un
giudizio di desiderabilità sociale della realizzazione del Prolungamento della S.S. N°9
“Tangenziale nord di Reggio Emilia” nel tratto San Prospero Strinati-Corte Tegge dal
punto di vista dell’utilizzo efficiente delle risorse disponibili.
33. SENSITIVITA’ DELL’INVESTIMENTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
I valori dei parametri di redditività economica dell’investimento in progetto ottenuti,
vengono ricalcolati facendo variare i valori delle variabili di ingresso maggiormente
significative all’interno di un range ritenuto realistico.
Aumentando il costo finanziario dei lavori per la costruzione dell’opera del 25%, il VAN
dell’investimento passa da 205,30 a 177,70 milioni di euro, mentre il TRI
dell’investimento passa dal 15% al 12,1 %.
ANALISI COSTI-BENEFICI E DI SENSITIVITA’ DELL’INTERVENTO
35. AMBITI FUNZIONALI
AZIONI DI CANTIERE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
La pianificazione prevede che i tratti dell’estesa di
progetto siano realizzati in due ambiti funzionali:
AMBITO FUNZIONALE N°1. Prevede la
realizzazione del tracciato della nuova tangenziale
in progetto, da inizio intervento (Podere Castellani
- Linea F.S.) allo svincolo di “Rete 2”. Il tratto e
caratterizzato da uno sviluppo di circa km 1+600,
in questo ambito e inclusa la realizzazione dello
svincolo stesso in una configurazione funzionale in
grado di garantire l’immissione in tangenziale
anche in direzione Est
AMBITO FUNZIONALE N°2. La realizzazione e
prevista in seguito al completamento dell’Ambito
1, con il nuovo tratto di tangenziale già in
esercizio. In questo caso si prevede la costruzione
di un nuovo tratto di tangenziale per uno sviluppo
planimetrico di circa km 4+800, con inizio dallo
svincolo di “Rete 2” e termine in corrispondenza
dello svincolo di “Corte Tegge”. In tale ambito e
incluso anche il ramo di viabilità che, a partire
dallo svincolo di “Pieve Modolena”, conduce, in
direzione Nord, verso Roncocesi
36. CRONOPROGRAMMA
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
DURATA COMPLESSIVA DEI LAVORI
– 3 ANNI E CINQUE MESI
AMBITO FUNZIONALE N°1 - 17 MESI
AMBITO FUNZIONALE N°2 - 24 MESI
AZIONI DI CANTIERE
37. AREE DI CANTIERE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
AZIONI DI CANTIERE
38. AREE DI CANTIERE E F.A.L.
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Elenco, tipologia e
caratteristiche funzionali
delle aree di cantiere
Elenco dei fronti di
avanzamento di cantiere
AZIONI DI CANTIERE
39. AREE DI CANTIERE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Sono previste 3 distinte tipologie di aree di cantierizzazione:
Area di cantierizzazione logistico-operativa (campo base - CB)
In essa trovano ubicazione sia le funzioni logistiche legate al
ristoro e ricovero delle maestranze, che funzioni di carattere
operativo, quali quelle di coordinamento, di direzione lavori,
ovvero confezionamento di cls, realizzazione diaframmi,
deposito attrezzature e manutenzione dei mezzi operativi.
Nell’area, quindi, sono ubicati sia edifici destinati alla logistica
di cantiere, come: spogliatoi, dormitori, infermeria, ecc., sia
strutture più strettamente legate alle attività produttive:
magazzini, uffici, laboratori e anche impianti produttivi
(calcestruzzi e diaframmi).
Area di cantierizzazione operativa (area tecnica - AT)
L’area ha la funzione di ospitare sia i materiali provenienti
dagli scavi previsti lungo il sedime di progetto che,
eventualmente, i materiali inerti (da rilevato) provenienti dai
poli di approvvigionamento esterni alle aree di cantiere. In
particolare i materiali provenienti dagli scavi, prima di essere
posti in opera, saranno opportunamente caratterizzati
secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Area di cantierizzazione operativa (area operativa – AO)
Svolge una funzione propedeutica alla costruzione delle opere
d’arte in prossimità delle quali sono ubicate, in ragione di ciò
all’interno si prevedono essenzialmente funzioni legate al
deposito materiali ed attrezzature.
AZIONI DI CANTIERE
40. BILANCIO TERRE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
AZIONI DI CANTIERE
45. SORGENTI ANALIZZATE
FATTORI ANTROPICI SINERGICI INDIPENDENTI DAL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Tipologia delle sorgenti analizzate:
a) stabilimenti e/o industrie a rischio di incidente rilevante (individuazione su scala provinciale degli
stabilimenti soggetti a D. Lgs 334/99 come modificato dal D. Lgs 238/2005)
b) siti contaminati o potenzialmente contaminati ed aree di bonifica
c) impianti di smaltimento e recupero rifiuti
46. PLANIMETRIA DI RIFERIMENTO
FATTORI ANTROPICI SINERGICI INDIPENDENTI DAL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
L’ambito territoriale di analisi è rappresentato dai due comuni che vengono direttamente interessati dalle soluzioni
progettuali alternative valutate per l’infrastruttura di progetto, ovvero Reggio Emilia e Cavriago, determinando poi
la distanza dei siti individuati dalle opere in progetto.
NON si registrano interferenze dirette e, per tale motivo, non si rilevano potenziali effetti sinergici
rispetto alla realizzazione del progetto in esame.
47. ALLEGATO B
DESCRIZIONE TECNICA DEL TRACCIATO
DI PROGETTO PRELIMINARE E RELATIVO
PROCESSO DI CANTIERIZZAZIONE
48. FOTOPIANO DI PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
1. Sviluppo planimetrico dell’asse principale L= 5,210 Km
2. N° svincoli 3 (Rete 2, Pieve Modolena, Corte Tegge)
ALLEGATO B
49. PLANIMETRIA DI PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
ALLEGATO B
50. SEZIONE TIPO
ALLEGATO B
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
52. SISTEMI ANALIZZATI
CLIMA E ATMOSFERA
RUMORE E VIBRAZIONI
CAMPI ELETTROMAGNETICI
SUOLO E SOTTOSUOLO
ACQUE SUPERFICIALI
ACQUE SOTTERRANEE
VEGETAZIONE E FLORA
FAUNA
ECOSISTEMI
SISTEMA AGRICOLO, AGROALIMENTARE E RURALE
PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
ANALISI STORICO – ARCHEOLOGICA DEL PAESAGGIO ANTROPICO
SALUTE E BENESSERE DELL’UOMO
SISTEMA INSEDIATIVO, DELLE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE E DEI BENI MATERIALI
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE – STATO DI FATTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
54. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
INQUADRAMENTO CLIMATICO
Areale di studio: Analisi sia di processi meteorologici a grande scala, sia di processi a scala locale
Fonti: Rapporti Annuali su Qualità dell’Aria della Provincia di Reggio Emilia, con particolare attenzione a quelli
relativi agli anni 2011 e 2012
Parametri rilevati:
•Temperature;
•Precipitazioni;
•direzione ed intensità del vento;
•altezza di rimescolamento;
•stabilità atmosferica.
CLIMA E ATMOSFERA
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA
Areale di studio: analisi riferite al territorio comunale di Reggio Emilia
Fonti: rete fissa di rilevamento provinciale, definita sulla base della nuova zonizzazione operata dalla Regione
Emilia-Romagna, con il supporto tecnico di Arpa, con riferimento alle stazioni di Reggio Emilia – San Lazzaro,
Reggio Emilia – Viale Risorgimento, Reggio Emilia – Viale Timavo
Parametri rilevati:
•Polveri (Pm10, Pm2.5);
•Biossido di Azoto (NO2);
•Monossido di Carbonio (CO);
•Benzene, Etil-Benzene, Toluene, Xyleni, O-xylene;
•Ozono (O3).
Al fine di avere un quadro completo della situazione della qualità dell’aria allo stato attuale sono state sviluppate
delle valutazioni modellistiche relativamente ai principali inquinanti atmosferici e al sistema infrastrutturale
potenzialmente oggetto di variazioni a seguito dell’entrata in esercizio della nuova infrastruttura.
55. STATI DI FATTO DELLE CONDIZIONI METEO - CLIMATICHE
• la temperatura presenta un andamento tipico delle aree pianeggianti del centro-Italia, inverni
rigidi con intere giornate caratterizzate da temperature inferiori a 0 ° C (273,15 K) e estati calde
con temperature che in numerose occasioni superano i 30 °C;
• in termini di turbolenza atmosferica, con riferimento alle classi di stabilità di Pasquill, suddivise
in A, B, C, D, e F, dove la classe A denota le condizioni di maggior turbolenza o maggiore
instabilità mentre la classe F definisce le condizioni di maggior stabilità o minore turbolenza, la
classe di stabilità che si presenta con la maggior frequenza è la D, superiore al 45% su base
annua. Le condizioni di stabilità (E+F) si mantengono pressoché costanti nell’arco dell’anno con
una percentuale pari a circa il 30%. Relativamente alle condizioni di instabilità (A+B+C) esse si
presentano con maggior frequenza nei mesi estivi, più del 40% delle situazioni, e risultano
mediamente rare, di poco superiori al 30%, nei mesi invernali.
• l’altezza di rimescolamento è molto variabile in relazione all’ora del giorno e alla stagione. Nel
periodo invernale poco meno del 70% dei casi risulta caratterizzato da un’altezza inferiore a 200
m, percentuale che risulta inferiore al 40% nel periodo estivo;
• dal punto di vista anemologico si evidenzia la presenza di venti scarsamente energici. Le calme
di vento, velocità 0.5 m/s risultano pari al 15%, mentre le ore caratterizzate da velocità del
vento superiori ai 2 m/s sono inferiori a circa il 30%. Per ciò che riguarda la direzione si osserva
evidente direzionalità lungo l’asse E-O.
CLIMA E ATMOSFERA
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
56. STATI DI FATTO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA
Dall’analisi dei dati a disposizione l’inquinante che, a causa del sistema infrastrutturale esistente,
presenta le maggiori criticità nella configurazione dello stato di fatto è il Biossido di Azoto: infatti, il
confronto con i limiti di legge, considerando i livelli di concentrazione derivanti dalla somma del
contributo calcolato con il modello di simulazione e dei livelli di fondo stimati dall’Arpa Emilia
Romagna, evidenzia un diffuso superamento del limite relativo alla media annuale previsto dal D.
Lgs 155/2010.
In riferimento agli altri inquinanti, i contributi rispetto ai limiti normativi risultano essere di entità
minore; in particolare, per quanto riguarda le polveri (Pm10, Pm2.5), considerando i valori di fondo
stimati dall’Arpa Emilia Romagna, non si ha presenza di esuberi rispetto alla prescrizioni normative.
Le potenziali criticità derivano dai livelli di concentrazioni considerati nello stato di fatto per i
parametri NO2, PM10 e PM2.5 con valori molto prossimi ai limiti previsti dal D. Lgs 155/2010; tali
concentrazioni, derivanti dalle stime di Arpa Emilia Romagna, risultano, altresì, rappresentative di
un’istantanea dello stato fatto con un valore cautelativo uniformato su tutto il territorio comunale
di Reggio Emilia.
CLIMA E ATMOSFERA
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
58. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
L’identificazione e classificazione tipologica del sistema ricettore è stata svolta in base a sopralluoghi e rilievi estesi
all’ambito territoriale di studio interessato dall’asse principale. E’ stata adottata un’estensione di 500 m dal ciglio stradale
costituito dall'inviluppo della soluzione alternativa A e della soluzione alternativa B:
•il corridoio di 250 m è stato rilevato con lo scopo di identificare nel dettaglio le destinazioni d’uso prevalenti degli edifici
(residenziale, residenziale in progetto, edifici dismessi o ruderi, attività commerciali, attività artigianali e industriali, edifici
religiosi e monumentali, asili, scuole, istituti superiori o universitari, ospedali, case di cura, case di riposo, impianti sportivi,
parchi e aree naturalistiche, pertinenze non adibite a presenza umana permanente (box, tettoie, magazzini), servizi
(municipi, musei, centri sociali, stazioni, ecc.), il n. di piani complessivi e abitati, le caratteristiche di esposizione del
ricettore e lo stato di conservazione (buono, medio, rudere), la presenza di eventuali ostacoli alla propagazione del
rumore, la presenza di infrastrutture concorsuali o altre sorgenti di rumore, le caratteristiche degli infissi (tipologia vetri,
telai e stato di conservazione).
•nella fascia esterna compresa tra 250 e 500 m, sono stati ricercati gli edifici sensibili (asili, scuole, istituti superiori o
universitari, ospedali, case di cura, case di riposo).
Sono stati infine individuati alcuni edifici utilizzati come testimoni acustici di ambiti residenziali significativi subito esterni
alla fascia acustica dei 250 m.
RUMORE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
E’ stata effettuata, in prima istanza, una serie di rilievi fonometrici. La campagna di indagine è stata caratterizzata da 4
rilievi della durata di 24 ore e 4 rilievi della durata settimanale, e si è sviluppata da fine settembre a inizio ottobre 2011.
I risultati delle elaborazioni hanno permesso la produzione di schede di sintesi in cui sono riportate le caratteristiche
ambientali significative per la caratterizzazione acustica dell’area e del ricettore, unitamente agli indicatori di rumore e
alla documentazione delle misure.
E’ stata infine condotta una valutazione del rumore ante operam mediante modellazione matematica. I risultati della
mappatura del clima acustico ante operam, svolta con il modello previsionale Soundplan, sono espressi da mappe di
rumore diurno Leq(6-22) e notturno Leq(22-6) in scala 1:5000 realizzate, in accordo alla normativa, a 4 m di altezza dal
piano campagna locale.
59. RISULTATI DELLE INDAGINI
SISTEMA INSEDIATIVO POTENZIALMENTE INTERFERITO
SCHEDA RICETTORE
RUMORE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Tipologia Percentuale
Culto-Storico 0.4%
Produttivo (industriale, terziario,
commerciale) 40.1%
Ospedale-Casa di cura 0.2%
Residenziale 56.2%
Rudere 2.8%
Scuola 0.2%
Incidenza percentuale delle tipologie edilizie censite
2 ricettori sensibili:
•Scuola Primaria Statale G.Leopardi – Via Kennedy 20;
•Comunità Psichiatrica La Ginestra - Via Campioli 13.
461 edifici indagati
SINTESI DEI RISULTATI DEI RILIEVI FONOMETRICI
I rilievi documento una clima acustico mediamente compromesso caratterizzato da livelli di rumore che, soprattutto nel
periodo notturno, raramente sono conformi alle prescrizioni normative.
VALUTAZIONE DEL RUMORE ANTE OPERAM MEDIANTE MODELLAZIONE MATEMATICA
Le simulazioni confermano quanto osservato durante i sopralluoghi e nell'ambito delle campagne di monitoraggio, ossia che il
paesaggio sonoro dell’ambito di studio risulta dominato dal sistema infrastrutturale dell’area che è caratterizzato dalla
presenza della Linea ferroviaria storica Milano-Bologna, della Via Emilia nel suo tratto di attraversamento dell’abitato di
Reggio Emilia, di Via Rinaldi, nella zona nord dell'ambito di studio e della viabilità locale.
Il campo sonoro generato dal traffico delle infrastrutture viarie principali impone al territorio un'impronta sonora diurna
significativa, superiore ai 70 dB(A) entro i primi 10 m dal ciglio stradale, con restringimenti o allargamenti ben correlati al
profilo longitudinale del tracciato e alla presenza di ostacoli fisici alla propagazione del rumore. In periodo notturno il minore
traffico comporta un alleggerimento del carico di rumore. Tuttavia anche in periodo di riferimento notturno rimane
significativa l'impronta sonora generata dai transiti lungo la linea ferroviaria storica Milano-Bologna.
61. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
Al fine di individuare il sistema ricettore esposto all’impatto da vibrazioni dell’opera in oggetto sono stati
considerati tutti gli edifici all’interno di una fascia di 50 m di distanza dal ciglio stradale, che risulta cautelativa nei
confronti di una sorgente vibrazionale come il traffico stradale e autostradale.
VIBRAZIONI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
La finalità dei rilievi è stata quella di definire un quadro ambientale generale relativo al clima vibrazionale attuale
dell’area di indagine, verificando al contempo il contributo vibrazionale delle sorgenti concorsuali. In tale ambito
è stata realizzata una campagna di monitoraggio su quattro punti localizzati all’interno di tale area, con misure di
breve periodo assistite da operatore, in modo da individuare gli eventi caratterizzanti la sorgente (transiti di
veicoli su gomma e convogli ferroviari).
Le attività di monitoraggio sono state svolte con strumentazione in allestimento mobile conforme IEC 184, IEC
222 e IEC 225 e modalità di acquisizione conforme UNI9614 e ISO 2631-2
62. SISTEMA RICETTORE
RISULTATI DELLE INDAGINI
LIMITI UNI9614 QUANTITÀ
ASSE Z ASSI X E Y (%)
Aree critiche Ospedali (sale chirurgiche), laboratori e aziende con strumenti di precisione 74 71 -
38.7
86 83 2.7
Fabbriche Edifici industriali e assimilati, fruiti per periodi limitati, con postura tendenzialmente verticale 92 89 11.7
- - 46.8
VIBRAZIONI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
CATEGORIA
UNI9614
DESCRIZIONE
Abitazioni Edifici residenziali
77 di notte
80 di giorno
74 di notte
77 di giorno
Uffici
Uffici e assimilati, esercizi commerciali, edifici fruiti per periodi limitati, con postura tendenzialmente
seduta
Altro
Tutti gli edifici non fruiti o fruiti occasionalmente e per periodi molto limitati di tempo (pertinenze
agricole, cabine elettriche, edifici di culto, ecc…)
ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO
I valori di livello equivalente pesato UNI 9614 misurati nelle postazioni svolte in una condizione emissiva caratterizzata dal
traffico ordinario sulla viabilità pubblica antistante, sono compresi in generale tra 53.2 e 73.2 dB. Tali livelli sono pertanto
conformi al limite di riferimento suggerito dalla normativa tecnica UNI 9614 per le abitazioni anche durante il periodo
notturno. In questi casi il limite è pari a 77 dB per l’asse Z e 74 dB per gli assi X-Y.
Relativamente all’asse Z, asse su cui risultano energeticamente più evidenti gli eventi legati al transito dei veicoli e dei treni,
un’analisi di maggiore dettaglio sui singoli eventi ha permesso di evidenziare quanto segue:
•in caso di manto stradale regolare, il passaggio di veicoli pesanti non è causa di aumento dei livelli al di sopra della soglia di
attenzione rappresentata dal limite UNI9614, nemmeno a brevissima distanza dal ciglio stradale (contesto di Viale Gonzaga);
•nel caso di manto stradale compromesso dai frequenti transiti di autoarticolati, come per Viale Martiri di Piazza Tien An
Men, i livelli legati al transito di veicoli pesanti superano gli 80 dB e in alcuni casi i livelli massimi superano il limite di 86 dB
della normativa UNI9614 relativo agli edifici adibiti a uffici, tipologia di edificato che caratterizza l’area della misura;
•per la sorgente ferroviaria, rappresentata dalla linea FS storica Milano-Genova, in corrispondenza dell’edificato residenziale
localizzato a più di 50 m dalla linea, i livelli misurati risultano ampiamente al di sotto del limiti di riferimento della normativa
UNI9614, anche in corrispondenza del passaggio di treni merci di notevole lunghezza.
64. AREA DI STUDIO
E’ stata realizzata una campagna di
monitoraggio su undici punti
localizzati secondo quanto indicato
nella tabella seguente
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
COORDINATE WGS84
LAT. LONG.
Reggio Emilia Via Hiroshima 44,7153 10,6094
Reggio Emilia Via C. Campioli 44,7153 10,6192
Reggio Emilia Via Karl Marx 44,7286 10,5742
Reggio Emilia Via Karl Marx 44,7289 10,5748
Reggio Emilia Via dei Gonzaga 44,7179 10,6226
Reggio Emilia Viale Martiri di Piazza Tien An Men 44,7118 10,6049
Reggio Emilia Viale Martiri di Piazza Tien An Men 44,7117 10,6049
Reggio Emilia Via GM. Ferraroni 44,7244 10,6087
Reggio Emilia Via Karl Marx 44,7288 10,5742
Reggio Emilia Via Guernica 44,7212 10,6079
Reggio Emilia Via G. Rinaldi 44,7244 10,6087
CAMPI ELETTROMAGNETICI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
COMUNE INDIRIZZO
METODOLOGIA DI ANALISI
La localizzazione delle sorgenti CEM è avvenuta facendo riferimento al un censimento delle sorgenti in
radiofrequenza (RF), ovvero degli impianti di radiocomunicazione come le stazioni radio base per la telefonia
mobile (SRB) le stazioni RADIO-TV e altro, svolto da Arpa Emilia Romagna.
Nell’ambito della caratterizzazione ambientale relativamente alla componente campi elettromagnetici è stata
realizzata una campagna di monitoraggio su undici punti localizzati nell’area d’indagine.
I rilievi sono stati eseguiti con la finalità di definire un quadro ambientale generale relativo allo stato attuale
dell’inquinamento da campi elettrici e magnetici a basse frequenze (ELF) e da campi elettromagnetici ad alte
frequenze (RF) in corrispondenza dell’area di intervento. Le attività di monitoraggio sono state svolte con
strumentazione Narda – Safety Test Solution in allestimento mobile.
65. RISULTATI DELLE INDAGINI
VIBRAZIONI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Campi elettromagnetici generati da impianti ad alta frequenza (RF): i livelli riscontrati risultano ampiamente al di
sotto degli obiettivi di qualità riportati nel DPCM 8 luglio 2003.
Sorgenti a bassa frequenza (ELF): i livelli di campo magnetico riscontrati risultano ampiamente al di sotto degli
obiettivi di qualità riportati nel DPCM 8 luglio 2003.
I livelli di campo elettrico risultano ampiamente al di sotto del limite di esposizione riportato nel medesimo decreto.
Le misure sono state eseguite al di sotto delle catenarie sorgenti di campo elettrici e magnetici a 50 Hz, nei punti di
maggiore esposizione.
ELF CAMPO MAGNETICO CAMPO ELETTRICO
PUNTO
RMS
[ΜT]
OBIETTIVO
QUALITÀ
[ΜT]
LIVELLO
ATTENZIONE
[ΜT]
LIMITE
ESPOSIZIONE
[ΜT]
RMS
[V/M]
LIMITE
ESPOSIZIONE
[V/M]
CEM01 0.05 3 10 100 68.5 5000
CEM02 0.03 3 10 100 21.1 5000
CEM03 0.07 3 10 100 501.7 5000
CEM04 0.05 3 10 100 743.0 5000
CEM07 0.76 3 10 100 181.0 5000
CEM09 0.04 3 10 100 151.1 5000
CEM10 0.35 3 10 100 40.2 5000
CEM11 0.03 3 10 100 205.5 5000
Sintesi dei livelli rilevati di campo magnetico e di campo elettrico (ELF)
67. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
Il territorio del comune di Reggio Emilia ricade nella parte centro-meridionale della Pianura Padana propriamente
detta, bacino subsidente (pliocene-quaternario), di tipo sedimentario, che comincia a delinearsi sin dall’inizio del
Triassico. L’area studiata ricade nella fascia della media pianura reggiana e si estende indicativamente in un buffer
mai inferiore ad 1 km per lato dall’infrastruttura di progetto.
SUOLO E SOTTOSUOLO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
La base per la caratterizzazione geologica e litologica del territorio comunale è stata lo studio condotto per la
stesura del PSC di Reggio Emilia. In questo studio, sono state condotte indagini di superficie relative a una
profondità compresa fra 0 e 1 metro, ed una seconda indagine compresa fra 0 e -10 m dal piano campagna.
Con riferimento alla Relazione geologica allegata al PRG 1993, l’indagine si era svolta con diverse metodologie, di
seguito riassunte:
•campionatura e riconoscimento speditivo;
•interazione con dati bibliografici, alcuni dei quali relativi a stratigrafie di pozzi per acqua;
•interazione con i dati aereofotogrammetrici relativi a periodi storici differenti;
•confronto con i dati relativi a sondaggi penetrometrici effettuati da studi pro-fes-sionali e in tempi diversi
nell’ambito del territorio comunale.
Nella carta geomorfologica sono inoltre evidenziate le forme la cui individuazione na-sce dal confronto di numerosi
elementi di tipo morfologico (presenza di dossi ele-vati), litologico (aree a litologia sabbioso-ghiaiosa delimitate da
zone argil-lo-se), oppure riguardante lo sviluppo più o meno irregolare di insediamenti urbani, del-la viabilità locale
nonché della parcellizzazione agricola.
Nel contesto dell’inquadramento pedologico sono illustrati i suoli riconosciuti nel territorio nel quale s’inserisce
l’opera in progetto. Essi sono indagati per un’area coincidente con un buffer di 500 km per lato dall’asse
autostradale e che ha un’area di 998 ha. Ogni suolo è classificato con la denominazione secondo la Tassonomia
americana dei suoli (Soil Taxonomy) con le chiavi tassonomiche del 2010. Le informazioni sono tratte dalla Carta Dei
Suoli alla scala di semidettaglio (1:50.000) della Regione Emilia Romagna.
68. RISULTATI DELLE INDAGINI
SUOLO E SOTTOSUOLO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Caratteristiche litostratimetriche
Si riscontrano le seguenti formazioni:
•alluvioni a dominante argillosa della bassa pianura (olocene);
•alluvioni a dominante limo-argillosa con intercalazioni sabbiose (olocene);
•ghiaie e sabbie dei terrazzi recenti.
Aspetti geomorfologici
•paleoalvei (Torrente Enza, Torrente Crostolo, Torrente Tresinaro);
•aree a difficoltà di deflusso super-fi-ciale;
•elementi morfologici di origine antropica (conurbazione della Via Emilia, il territorio urbanizzato inteso sia come
territorio edificato che come in-frastrutture, tracciati ferro-viari di TAV, della ferrovia storica Milano-Bologna e delle
linee ferro-viarie Pro-vin-ciali, impianti di trattamento rifiuti e le aree di ex-cava.
Inquadramento pedologico
Nella maggior parte dell'area del buffer di indagine (56%) sono presenti suoli di 1^ e 2^ classe indistintamente,
mentre nel rimanente 44% della superficie sono presenti suoli di 2^ classe. Si può quindi concludere che il territorio
destinato alla tangenziale ospita suoli molto pregiati per l’agricoltura.
70. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
L’area in esame ricade all’interno del comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.
L’ambito territoriale scelto per l’analisi del sistema idrografico è quello definito dai bacini imbriferi le cui aste
vengono interessate dall’opera in studio; essi appartengono al bacino imbrifero del Torrente Crostolo, tutti
ricadenti in provincia di Reggio Emilia
ACQUE SUPERFICIALI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
Determinazione delle caratteristiche idrologiche: sono state prese in esame lestazioni pluviometriche ufficiali
(ARPA) di Poviglio, Reggio Emilia e Quattro Castella, ricadenti all’interno dell’intera area afferente al progetto della
tangenziale. Per tali stazioni sono stati rilevati i valori di pioggia caratteristici e sono state determinate le curve di
possibilità pluviometriche (CPP) nell’intorno dell’area interessata dalla nuova strada, con ragguaglio all’area
attraverso il metodo dei topoieti e quindi con discretizzazione su 2 tratti, quello est e quello ovest (metodo di
thissen).
Determinazione delle caratteristiche idrauliche del reticolo idrografico: individuazione di tutti i corsi d’acqua
interferiti dalla viabilità in progetto, specificando le caratteristiche principali degli stessi, in termini di “ente
gestore”, “rango”, quindi importanza dello stesso, “uso” a cui è destinato ed infine le dimensioni della sezione
idraulica in corrispondenza dell’attraversamento stradale: base maggiore “B”, minore “b” ed altezza “H”.
Determinazione della qualità delle acque superficiali: utilizzo della metodologia per la classificazione dei corpi idrici
dettata dal D. Lgs. 152/99, che descrive gli indicatori e gli indici necessari per costruire il quadro conoscitivo dello
“stato ecologico” e “stato ambientale” delle acque, rispetto a cui misurare il raggiungimento degli obiettivi di
qualità ambientale prefissati. Lo “stato ecologico” dei corpi idrici superficiali rappresenta “l’espressione della
complessità degli ecosistemi acquatici”. Lo stato ecologico è definito in base sia a parametri chimico-fisici di base,
attraverso l’indice di Livello di Inquinamento da Macrodescrittori (LIM), sia dalla composizione della comunità
macrobentonica delle acque correnti attraverso il valore dell’Indice Biotico Esteso (IBE).
71. RISULTATI DELLE INDAGINI
“Classe 1” stato ambientale elevato
“Classe 2” stato ambientale buono
“Classe 3” stato ambientale sufficiente
“Classe 4” stato ambientale scarso
“Classe 5” stato ambientale pessimo.
ACQUE SUPERFICIALI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
QUALITA’ DELLE ACQUE
In Provincia di Reggio Emilia sono stati messi a confronto il SECA del biennio 2001-2002 corrispondente alla fase
conoscitiva, prevista dalla normativa e considerata dal Piano di Tutela delle Acque regionale, con il SECA elaborato
sui singoli anni 2003, 2004 e 2005, appartenenti alla fase a regime.
Le forti pressioni che gravano su questo corso d’acqua determinano in chiusura di bacino uno stato ambientale che
oscilla tra pessimo e scadente
EMERGENZE NATURALI
Presenza di un fontanile di tipo stagionale cioè con discontinua presenza di acqua
CORSI D’ACQUA INTERFERITI
Caratterizzazione di 20 corsi d’acqua interferiti
73. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
L’area studiata si estende indicativamente in un buffer mai inferiore ad 1 km per lato dall’infrastruttura di progetto
ACQUE SOTTERRANEE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
Per la descrizione della struttura dell’acquifero si fa riferimento alle numerose pubblicazioni presenti in bibliografia
la cui validità, da un punto di vista strettamente idrogeologico di insieme, resta valida anche accettando il modello
deposizionale proposto da Parea (1987) per i depositi quaternari tardo-plesitocenici.
La classificazione delle acque sotterranee, secondo il D. Lgs. 152/99, prevede la determinazione di uno stato
chimico o qualitativo, di uno stato quantitativo o di equilibrio idrogeologico e di uno stato ambientale o quali-quantitativo
che rappresenta una sintesi per sovrapposizione delle due classificazioni precedenti.
Per la classificazione quantitativa viene fatto riferimento alle serie storiche di dati piezometrici relative alla rete
regionale di monitoraggio delle acque sotterranee, attiva sul territorio regionale dal 1976
74. RISULTATI DELLE INDAGINI
ACQUE SOTTERRANEE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Le principali unità idrogeologiche che interessano il territorio reggiano sono:
•Conoide del F. Enza: di ampie dimensioni, occupa la porzione occidentale del Comune e si spinge a Nord sino a
lambire l’abitato di Campegine. Abbondante risulta la componente ghiaiosa che, a luoghi, da origine a lenti di ghiaie
affioranti (Calemo);
•Conoide del T. Crostolo: di dimensioni inferiori rispetto al precedente, occupa il settore centrale del territorio
comunale; la sua zona frontale oltrepassa di poco l’abitato di Villa Sesso. Tale unità idrogeologica nel suo lato
occidentale vede la sovrapposizione della più modesta conoide del T.Modolena, che per altro presenta contorni
sfumati e mal definiti;
•Conoide del T. Tresinaro: la porzione sud-orientale del territorio comunale risulta soggetta alla competenza del
Tresinaro, anche se in gran parte si osservano interferenze con il vicino e più ampio dominio idrogeologico del
Secchia. La conoide del Tresinaro possiede dimensioni inferiori ai precedenti; nel suo punto apicale non oltrepassa
la Via Emilia, ma comprende gli abitati di Gavasseto, Roncadella e Villa Bagno.
Il quadro dello stato qualitativo evidenzia che tutta la zona della bassa pianura è caratterizzata da acque di falda
in condizioni “particolari” per la presenza di sostanze di origine naturale, come ferro, manganese, ione
ammonio, che ne limitano gli usi pregiati della risorsa.
Nella fascia pedecollinare invece si ritrovano alcuni punti in Classe 3 o, in pochissimi casi, in Classe 4, per la
presenza di nitrati nelle acque nelle zone di maggiore vulnerabilità.
76. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
L’analisi vegetazionale è stata condotta sia a livello di regioni fitogeografiche per l’inquadramento della
vegetazione potenziale del territorio della pianura padana, che a livello locale per l’individuazione della flora e
vegetazione reale presente nell’ambito direttamente interferito dal progetto.
VEGETAZIONE E FLORA
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
La metodologia applicata per lo studio della componente si è basata su un’analisi a livello floristico, al fine di
conoscere e descrivere la vegetazione reale presente, nella sua complessa articolazione biogeografica, strutturale
(forme biologiche e forme di crescita) e tassonomica volta ad individuare le aree che in termini di ricchezza e di
diversità rappresentano ambiti di interesse naturalistico, sia attraverso un’analisi vegetazionale per indagare gli
aspetti associativi propri delle specie vegetali al fine di riconoscere le diverse fisionomie e fitocenosi che
caratterizzano le dinamiche successionali del territorio.
77. RISULTATI DELLE INDAGINI
VEGETAZIONE E FLORA
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
L’area di studio situata nel settore nord-occidentale della città di Reggio Emilia si sviluppa in un contesto
ambientale antropizzato in cui la matrice periurbana si dissolve progressivamente per lasciare spazio ad un
panorama maggiormente caratterizzato dall’agricoltura. In questi ambienti le colture, prevalentemente intensive e
semi-intensive, solo raramente lasciano spazio ad elementi di diversificazione paesaggistica come corsi d’acqua,
filari o siepi arboreo-abustive.
Vegetazione dei corsi d’acqua
Da un punto di vista floristico-vegetazionale gli elementi del reticolo idrografico superficiale caratterizzati dalla
presenza, più o meno costante, di acqua, si pongono come alternativa agli ambienti umidi planiziali un tempo
estremamente frequenti e caratterizzanti il territorio della pianura padana.
Nell'ambito dell'area urbana e del tratto settentrionale periurbano l'assetto floristico-vegetazionale del Crostolo
appare molto semplificato.
I torrenti Modolena e Quaresimo, invece, lungo il tratto di interesse compreso tra la via Emilia e la confluenza nel
Crostolo risultano caratterizzati da argini sempre più rilevati sui quali gli elementi arborei-arbustivi diventano
sempre più sporadici. Le formazioni vegetazionali che vi si sviluppano sono molto semplificate e riconducibili,
prevalentemente, alle fitocenosi che si accrescono lungo gli argini, siano esse formate da specie tipiche di prato, o,
in una certa misura, da specie più igrofile (elofite).
Vegetazione delle aree agricole (seminativi, colture specializzate)
Nel comprensorio esaminato sono riconoscibili almeno tre diverse tipologie di vegetazione sinantropica:
popolamenti erbacei nitrofili perenni, cenosi di suoli calpestati e consorzi ruderali di erbacee annuali.
79. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
L’analisi faunistica è stata condotta sia a livello di provincie zoogeografiche, con l’obiettivo di identificare i
principali popolamenti faunistici presenti nei territori di influenza del progetto e i principali flussi di dispersione in
relazione alla connettività ecologica del territorio, sia a livello locale, per l’individuazione della fauna presente
nell’ambito direttamente interessato dal progetto.
FAUNA
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
La metodologia applicata per la componente faunistica si è basata su un’analisi bibliografico-descrittiva a scala
vasta per la caratterizzazione dei popolamenti faunistici e per l’individuazione dei flussi di dispersione in relazione
alla connettività ecologica territoriale.
80. RISULTATI DELLE INDAGINI
FAUNA
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Corsi d’acqua
Nel contesto ambientale del Torrente Crostolo, poco diversificato e fortemente compresso, il contingente
faunistico non risulta di particolare pregio dal punto di vista conservazionistico e naturalistico. L’avifauna,
normalmente ricca negli ambienti fluviali e perifluviali, non risulta particolarmente varia.
I corsi d’acqua minori (torrenti Quaresimo e Modolena, canali irrigui e fossi di scolo) che percorrono le aree agricole
costituiscono una rete di elementi che diversificano l’ambiente e, in taluni casi, svolgono il ruolo di corridoio
ecologico. Talvolta si presentano associati a filari e presentano piccole fasce marginali di vegetazione spontanea
frequentata da micromammiferi, anfibi ed uccelli.
Aree agricole
A causa della riduzione degli elementi naturali che caratterizzano l’agroecosistema, lo scarso contingente faunistico
ospitato risulta costituito principalmente dalle specie più tipiche delle aree aperte quali la lepre, il fagiano, la
quaglia, l’allodola, la cutrettola, lo storno e la pavoncella oppure da specie generaliste, tra cui la volpe, il riccio, la
cornacchia grigia e la gazza. La presenza degli anfibi è limitata ai fossi di scolo ed ai canali di irrigazione che
attraversano le colture.
Aree urbane
I centri abitati e le aree industriali, sia a forma di nucleo compatto sia articolati in sistemi (spaziali) diffusi, ospitano
un basso numero di specie che, per le loro caratteristiche etologiche, traggono vantaggio dalla presenza di
manufatti o di attività antropiche. Le zoocenosi ospitate dall’ambiente urbano sono caratterizzate da specie
antropofile o sinantropiche od almeno tolleranti la presenza umana, come il colombo di città, la tortora dal collare,
la gazza, la cornacchia ed il merlo.
82. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
L’analisi ecosistemica, volta ad identificare le unità ambientali presenti nell’area vasta di pertinenza
dell’infrastruttura, è stata effettuata mediante interpretazione della cartografia “Uso del suolo 2008,
aggiornamento 2011 (realizzata dalla Regione Emilia–Romagna alla scala 1:25.000)” a cui sono state associate
osservazioni dirette effettuate sul campo in un buffer di 500 m dall’asse di entrambi i tracciati alternativi.
Per quanto riguarda la Rete Ecologica e le aree di interesse naturalistico si è invece ritenuto opportuno estendere
l’analisi ad una superficie territoriale più vasta sovrapponibile ad un’ampia fascia della pianura padana emiliana che
ricade in provincia di Reggio Emilia.
ECOSISTEMI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
L’analisi ecosistemica è stata condotta con l’obiettivo di identificare e quantificare i principali ecosistemi presenti
nell’area e di verificarne la presunta valenza naturale in modo da ottenere informazioni per la scelta delle
specifiche tecniche di mitigazione. Il riconoscimento delle unità ambientali è avvenuto attraverso l’interpretazione
delle classi di uso del suolo (secondo la metodologia Corine Land-Cover) e la quantificazione delle superfici
investite raggruppate sia per classi d’uso che per macro categorie (ecosistema naturale e/o seminaturale,
agroecosistema, ecosistema urbano).
83. RISULTATI DELLE INDAGINI
RIFERIMENTO CARTOGRAFICO
PTCP Tav 2 “Rete Ecologica
Polivalente”
PTCP Tav 2 “Rete Ecologica
Polivalente
PTCP Tav 2 “Rete Ecologica
Polivalente
PTCP Tav 2 “Rete Ecologica
Polivalente
PTCP Tav 2 “Rete Ecologica
Polivalente
PSC Tav P9 “Sviluppo della rete
ecologica”
PSC Tav P9 “Sviluppo della rete
ecologica”
PSC Tav P9 “Sviluppo della rete
ecologica”
ECOSISTEMI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
In relazione alla rete ecologica locale, nel tratto di pianura padana di interesse la rete ecologica risulta costituita da unità
lineari naturali e semi-naturali (corridoi) con andamento ed ampiezza variabili, che conservano caratteristiche di naturalità o
semi-naturalità non completamente compromesse, in grado di svolgere, anche a seguito di azioni di riqualificazione, la
funzione di collegamento tra aree naturali o semi-naturali di specifica valenza ecologica (nodi).
RETE ECOLOGICA TIPOLOGIA ELEMENTO INTERFERITO
RIFERIMENTO
NORMATIVO
Provinciale Corridoi fluviali primari (D1)
Crostolo e Cavo Guazzatore, Modolena e
Quaresimo
PTCP art. 65, art 40, art
41
Provinciale Gangli ecologici planiziali (E1)
Ambito a cavallo tra Modolena e
Quaresimo
PTCP art 5
Provinciale Corridoi primari planiziali (E2) Ambito tra Modolena e Quaresimo PTCP art 5
Provinciale
Corridoi secondari in ambito planiziale
(E4)
Ambito del Crostolo PTCP art 5
Provinciale
Aree tampone per le principali aree
insediate (G4)
PTCP art 5
Comunale Corridoi primari
Crostolo e Cavo Guazzatore, Modolena,
Quaresimo
PSC art 3.7
Comunale Gangli paniziali
Ambito a cavallo tra Modolena e
Quaresimo
PSC art 3.7
Comunale Ambiti di cintura-cunei verdi PSC art 3.7
Le aree di interesse naturalistico, all’interno del territorio di interesse, in un contesto fortemente alterato ed antropizzato,
risultano circoscritte ad alcuni fontanili localizzati nei pressi della Parrocchiale di Cella (ad ovest dell’area di interesse) e
nelle vicinanze del cavo Guazzatore subito a nord della linea ferroviaria Milano-Bologna. Tali ambiti risultano anche
riconosciuti dal PTCP e dal PSC di Reggio Emilia.
85. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
L’analisi dello stato di fatto ante operam del sistema agroalimentare è stata eseguita sia a scala vasta che a scala
locale. L’indagine si svolge su due livelli di approfondimento, iniziando con l’analisi del sistema alla scala
provinciale, per il territorio interessato all’opera, quindi Reggio Emilia e terminando con l’indagine del sistema
agroalimentare a scala comunale.
SISTEMA AGROALIMENTARE E RURALE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
Lo studio del settore agroalimentare e rurale nei territori attraversati dall’infrastruttura di progetto è stato
condotto con l’intento di identificare e descrivere i sistemi agrari interferiti dalle opere ed evidenziare quelli più
sensibili.
Sono stati operati degli approfondimenti sul sistema agro-alimentare nel suo complesso alla scala provinciale e
comunale, con particolare attenzione al sistema delle aziende agricole, alla loro redditività, agli ordinamenti
produttivi vegetali e zootecnici, a elementi di multifunzionalità (colti per l’attività agrituristica), nonché alle filiere
produttive (tra cui le produzioni tipiche e biologiche) e alle industrie alimentari locali.
L’indagine è stata svolta impiegando ed elaborando i dati del 6° censimento dell’agricoltura dell’ISTAT.
86. RISULTATI DELLE INDAGINI
Analisi a scala provinciale – Dati quantitativi
•nel 2010 l’agricoltura reggiana ha occupato il 2,4% della forza lavoro provinciale
•le aziende agricole reggiane sono 7.772 e le loro dimensioni medie (SAU) sono di 13,15 ha/az., leggermente
inferiori rispetto alla media regionale
•la ripartizione della sau vede la netta prevalenza dei seminativi, con una media del 75%.
per quanto riguarda le produzioni di qualità, la provincia di Reggio Emilia ospita 10 produzioni protette
caratteristiche, tra queste vi è il Parmigiano Reggiano di chiara valenza nazionale
• con riferimento all’attività agrituristica, nella provincia di Reggio Emilia (2011) sono attivi 67 agriturismi. Dal 2008
queste imprese sono aumentate del 17,5%
•in relazione all’industria alimentare reggiana, sono oltre 1.000 le attività legate ai segmenti dell’industria
alimentare e delle bevande. Esse rappresentano l’8,7% delle imprese manifatturiere della provincia e oltre il 13%
delle analoghe attività regionali
SISTEMA AGROALIMENTARE E RURALE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Analisi a scala comunale – Dati quantitativi
•l’agricoltura del comune di Reggio Emilia impegna una quota notevole del territorio comunale (81%), molto
superiore alla media provinciale del 56%.
•le aziende agricole comunali censite nel 2010 sono 1.237 e coltivano complessivamente 16.734 ha di SAU.
•l’utilizzo a seminativi dei terreni è sempre il più diffuso in queste zone di pianura (69,7%). Tra i seminativi
dominano le colture da foraggio, mediamente coltivate sul 45% dei terreni comunali.
•il 23% delle aziende agricole di Reggio Emilia svolge attività di allevamento
•gli allevamenti suini censiti nel comune di Reggio Emilia sono 97 con circa 80.000 capi allevati, ed una
modestissima media di 820 maiali per allevamento. Rispetto al censimento precedente il settore si è ridotto del
60% (allevamenti e capi).
88. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
L'analisi del paesaggio viene svolta prendendo in esame in primo luogo il contesto di area vasta. In questa fase
vengono descritti i caratteri prevalenti delle Unità di Paesaggio in cui si inserisce il tracciato stradale, così come
definite e caratterizzate dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Reggio Emilia e dal Piano Strutturale
Comunale di Reggio Emilia.
La seconda fase di analisi prende invece in esame il contesto di area locale, area nord ovest del comune di Reggio
Emilia, mettendo in evidenza, per ogni risorse paesaggistiche e le criticità che direttamente od indirettamente
possono essere coinvolte dal passaggio dell'infrastruttura in termini di sottrazione di risorsa-occupazione di suolo
e/o in termini di intrusione visiva nel paesaggio (intervisibilità).
CARTA DELL’INTERVISIBILITA’
PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
L’analisi di area vasta, come premesso, definisce i caratteri generali degli ambiti e delle unità di paesaggio a scala
regionale, provinciale e comunale che interessano l’ambito di intervento.
L’ambito territoriale localmente interessato dall’attraversamento dell’infrastruttura di progetto, viene descritto
sulla base dei tre sistemi caratterizzanti (struttura morfologica, struttura percettiva e ambiti di valore simbolico
culturale) e delle invarianti di paesaggio individuate a seguito dei sopralluoghi condotti nel mese di settembre 2012
ed aprile 2013.
In sede di sopralluogo è stato effettuato il censimento degli edifici e complessi in territorio rurale compresi in una
fascia di 500 dall’asse di entrambi i tracciati alternativi.
SCHEDA EDIFICI
89. RISULTATI DELLE INDAGINI
PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
STRUTTURA MORFOLOGICA
•la rete idrografica: Torrente Crostolo, Torrente Modolena, Torrente Quaresimo
•zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale: fascia di territorio compresa tra il torrente Modolena e il rio
Cavriago e corridoi primari e secondari planiziali della pianura reggiana
•i dossi in prossimità di Case Piroli e del torrente Crostolo
•le bonifiche storiche nel tratto compreso dall’intersezione con il torrente Crostolo fino al cavo Fossetta (compreso)
STRUTTURA PERCETTIVA
la viabilità storica e panoramica: Via dei Gonzaga (S.S.63), via Carlo Marx (S.P.70), via Cesare Campioli, via Guernica,
via Normandia e via Gian Maria Ferraroni
AMBITI DI VALORE SIMBOLICO CULTURALE
beni storico/culturali presenti, presenze monumentali, edifici e manufatti di interesse storico, elementi di testimonianza
storica
75 presenze tra complessi ed edifici singoli riconducibili essenzialmente a tre categorie: edifici di carattere padronale, ossia
le ville e le case coloniche con i loro annessi; architetture di tipo specialistico; insediamenti rurali legati alla produzione
agricola.
La maggior parte del patrimonio architettonico censito nel territorio è di carattere rurale. Non rientra nel censimento alcun
edificio vincolato al senso del D.Lgs 42/2004 e s.m.i.
Dalla schedatura è emersa una netta prevalenza degli edifici rurali a blocco e dei complessi rurali a corte aperta.
0 10 20 30
scarso interesse
Interesse ambientale
Interesse tipologico
Interesse storico architettonico
91. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
Lo studio archeologico ha preso in esame tutti i dati disponibili allo stato attuale della ricerca, per il territorio
attraversato dal progetto.
I siti archeologici noti sono stati posizionati su Carta Tecnica Regionale (scala 1:10000) prendendo in considerazione
la parte nord-ovest del territorio comunale di Reggio Emilia.
ARCHEOLOGIA
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
Le indagini hanno previsto le seguenti attività, secondo quanto prevede l’Art. 95 del D. Lgs. 163/2006:
•raccolta dei dati bibliografici e archivistici, che comprende: 1) inquadramento archeologico; 2) schedatura dei siti
archeologici, compilata sulla base della documentazione disponibile su base bibliografico-archivistica e ricognitiva;
•ricognizione di superficie (survey) di tipo intensivo, sui terreni agricoli attraversati dal progetto, per documentare
l’eventuale presenza di materiali archeologici in affioramento;
•lettura e interpretazione geoarcheologica di n. 5 sondaggi a carotaggio continuo, eseguiti per scopi geognostici;
•n. 1 saggio di verifica archeologica, eseguito in località Corte Tegge in prossimità alla S.S. 9 Emilia, su richiesta della
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna.
92. RISULTATI DELLE INDAGINI
ARCHEOLOGIA
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Le attestazioni archeologiche sono ben documentate a partire dall’età del Bronzo Medio e Recente, quando si assiste ad una
capillare occupazione del territorio testimoniato dalle cd. “terramare”, villaggi spesso arginati da terrapieno e fossato, con
case disposte regolarmente all’interno dell’abitato. Nell’area attraversata dal progetto sono note due terramare, quella
della Torretta (Sito 1) e quella di Cavazzoli (Sito 3).
La terramara della Torretta è un grande villaggio di 6 ettari, posto sulle alluvioni antiche che fiancheggiano sulla destra il
paleoalveo dell’Enza. La stratigrafia individuata da Chierici nel 1864 era composta da: un suolo databile all’età del Ferro e
all’età romana posto a 0,50 m di profondità; una sottostante alluvione che copriva lo strato terramaricolo, visibile tra 1,80 e
2,40 m di profondità; i resti di un edificio romano si posizionavano nell’angolo NO della terramara a debole profondità. In
prossimità della via Emilia (circa 25-30 m a N), all’altezza della terramara della Torretta, Chierici cita anche il ritrovamento di
circa 30 sepolture di inumati in fossa e di 3 tombe alla cappuccina di età romana e/o tardoantica. Il saggio di verifica
archeologica realizzato a S dell’area occupata dalla terramara, ha messo in luce una paleosuperficie di età romana a partire
da 2,70 m di profondità dal piano di campagna attuale, dove è tuttavia presente un riporto recente spesso 2 m. ne consegue
che il suolo di età romana è in realtà sepolto a soli 0,70 m circa dall’attuale superficie topografica.
La terramara di Cavazzoli è individuata sulla sponda destra del torrente Crostolo, che l’ha profondamente incisa.
L’estensione dell’insediamento è incerta (forse 1-2 ha). Nel 1863 Chierici affermò di aver visto la marna a -6,30 m di
profondità dall’argine, dunque a 2 m dal letto del torrente; nel 1885, una notizia anonima (pubblicata nel BPI) precisa che la
terramara è potente 1 m e poggia su un suolo profondo 5 m dal piano di campagna. Uno scavo archeologico eseguito nel
1971 mise in luce una complessa stratigrafia potente 2 m, con cumuli di cenere, ceramiche, livelli di carbone. Infine, una
trincea effettuata nel 1990 confermò la successione stratigrafica. La terramara è documentata in sezione lungo il Crostolo
per circa 70 m dal ponte della ferrovia; a S della ferrovia, nelle fondazioni poco profonde di un capannone industriale, non
sono state rilevate tracce di terreni antropizzati, che tuttavia dovrebbero essere conservati ad una profondità maggiore di
quella allora raggiunta. La lettura geoarcheologica dei due sondaggi geognostici eseguiti nei pressi della terramara non
hanno evidenziato deposti riferibili alla terramara, ma solo un paleosuolo profondo (-7,40 m nel S1; -6,90 m nel S2) forse
identificabile con la paleosuperficie esterna al villaggio. Ciò non esclude a priori presenze insediative oltre il volume del
carotaggio, di per sé puntiforme.
94. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
I caratteri generali dell’area in esame sono disaggregati in funzione degli ambiti territoriali che, all’interno del
comune di Reggio Emilia, saranno direttamente interessati dall’opera, ovvero Cella, Roncocesi, Pieve Modolena,
Cavazzoli e San Prospero Strinati. Si evidenzia che oltre al comune di Reggio Emilia verrà interessata
marginalmente dalla soluzione alternativa A una piccola porzione del comune di Cavriago per la quale è addirittura
ipotizzabile un miglioramento delle condizioni dell’area grazie all’alleggerimento del traffico nel corrispondente
tratto di Via Emilia. Tenendo inoltre conto delle caratteristiche non residenziali dell’area e della ridottissima
superficie interessata, si ritiene non necessario includere nella presente valutazione un approfondimento dedicato
al comune di Cavriago.
SALUTE E BENESSERE DELL’UOMO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
L’analisi dello stato di salute della popolazione si basa su valutazioni epidemiologiche pregresse, secondo i dati
forniti dal registro tumori della Provincia di Reggio Emilia e sulla valutazione della mortalità e morbosità per
incidenti stradali, effettuata sulla base del rapporto ISTAT-ACI pubblicato nel 2011 relativo agli incidenti stradali
avvenuti in Italia nel 2010 [ISTAT-ACI, 2010].
Sono stati preventivamente valutati anche forzanti ambientali presenti sul territorio legati al sistema
agroalimentare e rurale, ad attività a rischio di incidente rilevante, impianti di trattamento dei rifiuti e più in
generale in relazione alla resilienza territoriale del contesto in esame.
95. RISULTATI DELLE INDAGINI
SALUTE E BENESSERE DELL’UOMO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Il territorio coinvolto nella realizzazione della nuova infrastruttura è caratterizzato da una vocazione produttiva
tipicamente legata alle attività rurali, infatti, nell’area di studio risultano sotto la mediana sia il reddito medio sia la
percentuale di laureati. Questo dato è tutt’altro che sorprendente poiché rispecchia un noto gradiente geografico
presente sul territorio comunale. Infatti, il reddito medio tende a salire, oltre che all’interno del centro storico,
nelle aree residenziali localizzate nella parte “alta” (sotto il profilo altimetrico) della città. Si sottolinea come gli
ambiti territoriali interessati dalla futura tangenziale nord siano sostanzialmente abitati da soggetti in età
lavorativa. Difatti appare bassa sia la percentuale di giovanissimi che quella di anziani.
La provincia di Reggio Emilia presenta un’incidenza lievemente più bassa di patologie neoplastiche se confrontata
con Parma e Modena. Tale dato trova riscontro sia tra i maschi sia tra le femmine. In particolare, il Comune di
Reggio Emilia presenta una bassa incidenza se paragonato agli altri comuni della provincia
Allo stato attuale la Via Emilia rappresenta la principale direttrice per i mezzi di soccorso in transito da est ad
ovest. In particolare, il servizio della Croce Rossa insiste direttamente lungo questa direttrice.
Andamento dei feriti
1591 1534 1709 1600
1885
1770
2013
369 386 259 269 320 318 342
2500
2000
1500
1000
500
0
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Anni
Numero feriti
Feriti totali Ciclisti e pedoni feriti
Per quello che riguarda l’incidentalità si evidenzia come in
Emilia-Romagna sia stato possibile raggiungere l’obiettivo
europeo di riduzione del 50% delle vittime rispetto al 2001
(passando da 813 vittime a 401). Nell’area di analisi si può
notare che il maggior numero di incidenti si sono verificati
nella tratta Via Emilia Ospizio – Amendola. Questo segmento
sarà particolarmente coinvolto dalla costruzione dell’opera in
quanto la nuova Tangenziale Nord si configurerà come una
parallela a questo tratto.
97. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI
AREA DI STUDIO
L’area di studio per il sistema socio-economico viene definita come l’insieme dei comuni direttamente interferiti
dal tracciato della nuova “Tangenziale Nord di Reggio Emilia”,) ovvero Reggio Emilia, nel quale si sviluppa
interamente la soluzione alternativa B e Cavriago, interferito parzialmente dalla rotatoria di fine intervento della
soluzione alternativa A. Si è scelto poi di estendere le analisi svolte in modo prospettico, ovunque possibile, anche
alla provincia di Reggio Emilia e all’Emilia-Romagna nel suo insieme. In qualche caso considerazioni particolari o,
più semplicemente, la mancanza di dati disaggregati al livello comunale hanno portato a mantenere la trattazione
alla sola scala provinciale e/o regionale.
SISTEMA SOCIO-ECONOMICO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
METODOLOGIA DI ANALISI
I temi trattati si riconducono a due macro categorie: un’analisi demografica, con la trattazione dell’andamento
demografico, del movimento anagrafico e della struttura anagrafica della popolazione e l’analisi dei caratteri socio
– economici, ovvero la produzione di ricchezza, il reddito, la struttura produttiva e il mercato del lavoro.
98. RISULTATI DELLE INDAGINI
SISTEMA SOCIO-ECONOMICO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
L’analisi demografica ha evidenziato la forte espansione demografica vissuta
nel corso degli ultimi 2 decenni dai comuni di Reggio Emilia e Cavriago, dalla
provincia di Reggio Emilia e, in misura minore, dall’Emilia-Romagna. Questo
andamento, generato in massima parte dallo stabilirsi di un flusso di
immigrazione ha avuto come conseguenza un aumento dell’incidenza delle
coorti più giovani sul totale della popolazione residente..
Dall’analisi della struttura produttiva dell’area, si può notare che Reggio Emilia e la sua
provincia possiedono una struttura produttiva che manifesta una vocazione importante
verso la produzione di beni materiali e verso lo scambio di questi beni con l’esterno. Si
tratta quindi di una struttura produttiva caratterizzata da un’incidenza dei costi di
trasporto sicuramente più importante di quella che caratterizza le economie più
strettamente orientate verso le attività del terziario avanzato.
In altre parole, lo studio della configurazione della struttura produttiva di Reggio Emilia e
della sua provincia mostra chiaramente che essa possiede caratteristiche in grado di
amplificare gli effetti positivi sulla competitività del territorio interferito generati dalla
realizzazione dell’opera in progetto.
Appare inoltre interessante notare che la crisi economica iniziata con la crisi finanziaria
del 2007/2008 ha colpito in modo particolare i settori che producono beni materiali,
ovvero l’industria manifatturiera e le costruzioni.
L’ avvio dell’iter di realizzazione dell’opera in progetto, influenzando positivamente le
aspettative degli imprenditori di questi settori sulla competitività futura del territorio da
essa interferito, potrebbe costituire fin da subito un disincentivo nei confronti di ulteriori
chiusure o delocalizzazioni di attività produttive insediate in questo territorio.
99. QUADRO
DI RIFERIMENTO
AMBIENTALE
IMPATTI DEL PROGETTO E OPERE DI INSERIMENTO
PAESAGGISTICO E INTERVENTI DI MITIGAZIONE E
COMPENSAZIONE AMBIENTALE
100. IMPOSTAZIONE METODOLOGICA
1. SEZIONE
2. SEZIONE
3. SEZIONE
4. SEZIONE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
IMPATTI DEL PROGETTO E OPERE DI INSERIMENTO PAESAGGISTICO E DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
102. IMPOSTAZIONE METODOLOGICA
Valutazione fase di cantiere Soluzione Alternative
Una delle osservazioni contenute nel parere della Commissione VIA-VAS, affermava che: “… resta
valida la necessità di valutare le alternative (sia in fase di cantiere che di esercizio), considerando le
singole tipologie di realizzazione, …”.
Le soluzioni alternative considerate presentano processi realizzativi differenti quale conseguenza di:
scelte localizzative che hanno comportato configurazioni geometrico-funzionali del tracciato
diverse;
scelte legate alla risoluzione delle interferenze presenti sul territorio che hanno comportato
l’introduzione di un numero e tipologie di opere d’arte diverse.
Per la valutazione della fase di cantiere, si è optato per l’elaborazione di una metodologia specifica:
sono stati estrapolati quei dati oggettivi quantificabili, caratteristici del singolo processo realizzativo
in esame, e confrontati quali indicatori di impatto per arrivare ad esprimere specifici giudizi di
valutazione.
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Non è stato possibile confrontare direttamente l’intero processo di cantierizzazione delle singole
soluzioni alternative, che presentano fasi operative ed aree operative differenti, ma sono stati
confrontati indicatori di processo, oggettivi, afferenti a quelle caratteristiche comuni che
caratterizzano i due differenti processi realizzativi.
103. IMPOSTAZIONE METODOLOGICA
Matrici a livelli di correlazione variabile;
Definizione di fattori di impatto (specifici per ogni fase di valutazione);
Definizione della magnitudo propria per ogni fattore.
La matrice mette in relazione due liste di controllo (componenti ambientali e fattori ambientali, come
p. e. componente Suolo e fattore Modifiche Morfologiche) e il suo scopo principale è quello di
stimare l'entità dell'impatto elementare dell'intervento in progetto su ogni componente.
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Analisi Multicriteri
104. LISTA COMPONENTI
a.Atmosfera;
b.Rumore;
c.Suolo e Sottosuolo;
d.Ambiente idrico sotterraneo;
e.Ambiente idrico superficiale;
f.Vegetazione e flora;
g.Fauna;
h.Ecosistemi;
i.Sistema agricolo, agroalimentare e rurale;
j.Paesaggio;
k.Archeologia;
l.Salute pubblica e benessere.
IMPOSTAZIONE METODOLOGICA
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Analisi Multicriteri
Nella trattazione qualitativa di descrizione delle
componenti ambientali si è ritenuto opportuno
ricomprendere anche gli aspetti socio-economici,
sia per la fase di valutazione delle
alternative, sia nella valutazione del progetto
definitivo, al fine di comprendere il quadro
generale dei potenziali impatti.
E’ stata valutata anche la componente vibrazioni
sia nella fase di confronto tra le alternative che
nell’analisi del progetto definitivo. Gli
approfondimenti condotti hanno dimostrato che
le vibrazioni prodotte, sia nella fase realizzativa
che nella fase di esercizio, non producono
impatti alle persone o agli edifici; di conseguenza
tale matrice ambientale non rientra nella lista
delle componenti.
Inoltre, la scelta di valutare quantitativamente
con l’AMC solo gli impatti negativi è fortemente
cautelativa nel panorama generale delle reali
conseguenze generate dal progetto sul territorio.
105. VALUTAZIONE ALTERNATIVE
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Lista fattori - Fase di esercizio
VA1 Produzione di emissioni in atmosfera: sistema ricettore interferito
VA2 Produzione di rumore: sistema ricettore interferito
VA3 Aspetti geotecnici e di stabilità dei terreni
VA4 Modifiche geomorfologiche
VA5 Interruzione della funzionalità idrologica-idrogeologica
VA6 Interferenze con il reticolo idrografico superficiale
VA7 Modifiche alla microcircolazione delle acque per lo scolo e l’irrigazione
VA8 Compatibilità dei corsi d’acqua a ricevere le acque generate dalla piattaforma stradale
VA9 Emissioni polveri (deposito lamina fogliare, diminuzione efficienza fotosintetica);
VA10 Interferenza fontanili
VA11 Disturbo alle popolazioni faunistiche
VA12 Eventuali collisioni con la fauna
VA13 Frammentazione ecosistemi
VA14 Formazione di aree agricole intercluse
VA15 Interferenza con strutture agrarie di particolare interesse
VA16 Interferenze alla struttura morfologica del paesaggio (reticolo idrografico, zone di particolare interesse paesaggistico);
VA17 Interferenze alla struttura percettiva del paesaggio
VA18 Interferenza con elementi di testimonianza storica (viabilità storica, edifici di interesse storico, ambientale, tipologico)
VA19 Interferenza con colture di pregio ambientale (prati stabili, vigneti storici, arboricoltura)
VA20 Interferenze con aree archeologiche
106. VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE
VA1 Produzione emissioni in atmosfera: sistema ricettore interferito
Sono stati individuati i ricettori potenzialmente interferiti in una fascia di 0-20 m e 20-80 m e si è
verificata un maggior numero di ricettori produttivi per la soluzione alternativa A e di recettori
residenziali per la soluzione B, in entrambe le fasce.
VA2 Produzione di rumore: sistema ricettore interferito
Sono stati individuati i ricettori potenzialmente interferiti in una fascia di 0-100 m e 100-250 m e si è
verificata un maggior numero di ricettori produttivi per la soluzione alternativa A e di recettori
residenziali per la soluzione B, in entrambe le fasce.
VA3 Aspetti geotecnici e di stabilità dei terreni
In riferimento alla soluzione alternativa A, dal punto di vista geotecnico va evidenziato che
l’abbassamento permanente della falda, legato alla realizzazione del sottopasso dello svincolo “Rete
2”, determinerà la consolidazione degli strati coesivi superficiali, con conseguente modesto
abbassamento del suolo, fino a distanze proporzionali all’abbassamento stesso. Risulta preferibile la
soluzione B.
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Soluzione A Soluzione B
107. VALUTAZIONE ALTERNATIVE
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Lista fattori – Fase di esercizio
NOME
MAGNITUDO
Min Max Propria
VA1 Produzione emissioni in atmosfera: sistema ricettore interferito 1 10 5
VA2 Produzione di rumore: sistema ricettore interferito 1 10 6
VA3 Aspetti geotecnici e di stabilità dei terreni 1 10 4
VA4 Modifiche geomorfologiche 1 10 4
VA5 Interruzione della funzionalità idrologica- idrogeologica 1 10 4
VA6 Interferenza con il reticolo idrografico superficiale 1 10 4
VA7 Modifiche alla microcircolazione delle acque per lo scolo e l’irrigazione 1 10 4
VA8 Compatibilità dei corsi d'acqua a ricevere le acque generate dalla piattaforma stradale 1 10 4
VA9 Emissioni di polveri (deposito sulla lamina fogliare, diminuzione efficienza fotosintetica) 1 10 3
VA10 Interferenza con i fontanili 1 10 5
VA11 Disturbo alle popolazioni faunistiche 1 10 3
VA12 Eventuali collisioni con la fauna 1 10 3
VA13 Frammentazione ecosistemi 1 10 5
VA14 Formazione di aree agricole intercluse 1 10 6
VA15 Interferenza con strutture agrarie di particolare interesse 1 10 4
VA16 Interferenza con la struttura morfologica del paesaggio (reticolo idrografico, zone di particolare interesse paesaggistico) 1 10 5
VA17 Interferenza con la struttura percettiva 1 10 4
VA18 Interferenza con elementi di testimonianza storica (viabilità storica, edifici di interesse storico, ambientale, tipologico) 1 10 4
VA19 Interferenze con colture di pregio ambientale (prati stabili, vigneti storici, arboricoltura) 1 10 4
VA20 Interferenza con aree archeologiche 1 10 6
108. VALUTAZIONE ALTERNATIVE
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Risultati – Fase di esercizio
COMPONENTI
Soluzione
alternativa A
Soluzione
alternativa B
Atmosfera e clima 46,00 46,00
Rumore 54,00 54,00
Suolo e sottosuolo 46,67 40,00
Acque sotterranee 50,00 40,00
Acque superficiali 40,00 40,00
Vegetazione e flora 43,33 40,00
Fauna 38,00 35,00
Ecosistemi 46,00 43,33
Sistema agroalimentare e
rurale
60,00 53,33
Paesaggio e patrimonio
storico-culturale
46,15 41,82
Archeologia 53,33 50,00
Salute pubblica 55,00 55,00
IMPATTO ELEMENTARE INTERVALLO
Molto elevato 80
Elevato 60 ÷ 80
Medio 40 ÷ 60
Basso 20 ÷ 40
Molto basso 10 ÷ 20
La soluzione alternativa B è la soluzione migliore
per quello che riguarda il contenimento degli
impatti ed è pertanto la soluzione che verrà
sviluppata come Progetto Definitivo
109. VALUTAZIONE ALTERNATIVE
100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
53,333 55
Archeologia
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Risultati – Fase di esercizio
Magnitudo minima Impatto elementare Magnitudo massima
40
Acque superf iciali
46
60
46,154
Sistema agroalimentare e rurale
43,333
38
Istogramma soluzione alternativa A
46
Atmosfera e clima
54
Rumore
46,667
Suolo e sottosuolo
50
Acque sotterranee
Vegetazione e f lora
Fauna
Ecosistemi
Paesaggio e patrimonio storico-culturale
Salute pubblica
110
105
100
95
90
85
80
75
70
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10
110. VALUTAZIONE ALTERNATIVE
100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
50
Archeologia
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Risultati – Fase di esercizio
Magnitudo minima Impatto elementare Magnitudo massima
40 40 40 40
Acque superf iciali
43,333
53,333
41,818
Sistema agroalimentare e rurale
35
Istogramma soluzione alternativa B
46
Atmosfera e clima
54
Rumore
Suolo e sottosuolo
Acque sotterranee
Vegetazione e f lora
Fauna
Ecosistemi
Paesaggio e patrimonio storico-culturale
Salute pubblica
110
105
100
95
90
85
80
75
70
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10
55
111. VALUTAZIONE ALTERNATIVE
CONFIGURAZIONE
PROGETTUALE
FABBISOGNI MOVIMENTI MEZZI OCCUPAZIONE DI
TERRITORIO
SUPERFICI
DI CANTIERE
Rumore:
livelli sonori (Leq)
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Fase di cantiere
Struttura metodologica del processo d’individuazione dei parametri di raffronto per la fase
di cantiere
CONFIGURAZIONE
OGGETTO DI
VALUTAZIONE
SCELTE CHE
CARATTERIZZANO
LA FASE
REALIZZATIVA
ELEMENTI DI
VALUTAZIONE
CHE
CARATTERIZZANO
LE SCELTE
PARAMETRI DI
VALUTAZIONE
PER CIASCUN
ELEMENTO
PROCESSO
COSTRUTTIVO
ORGANIZZAZIONE
FUNZIONALE
TEMPI DI
ESECUZIONE
SVILUPPI
AMBITI
GANTT MATERIALI
INERTI
RISORSA
IDRICA
TRAFFICO
INDOTTO
u.m. m giorni m3 l/giorno veic/giorno m2
EVENTUALI
FATTORI DI
VALUTAZIONE
PER I DIFFERENTI
PARAMETRI
Atmosfera:
concentrazioni di NO2 e PM10
u.m. μg/m3 dBA
112. VALUTAZIONE ALTERNATIVE
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Raffronto dei parametri di cantiere - Fase di cantiere
COLORE GIUDIZIO
Parametro di valutazione con valore ottimale
nell’ambito del processo di cantierizzazione per le
alternative progettuali valutate.
Parametro di valutazione con valore secondario
nell’ambito del processo di cantierizzazione per le
alternative progettuali valutate.
PARAMETRI SOLUZIONE A SOLUZIONE B
Sviluppi degli Ambiti
Operativi
AO1 3.700 m 1.600 m
AO2 1.500 m 4.800 m
Cronoprogramma delle
fasi realizzative
AO1 24 mesi 17 mesi
AO2 13 mesi 24 mesi
Fabbisogni dei
materiali inerti
AO1 379.066 m3 461.033 m3
AO2 115.525 m3 968.604 m3
Fabbisogni della risorsa
idrica
CB 20.205+202.890 l/g 12.000+153.370 l/g
AT 4.000+25.795 l/g 6.000+25.260 l/g
Traffico indotto AO1
F1 26 veic/h 18 veic/h
F2 37 veic/h 39 veic/h
AO2
F1 15 veic/h 42 veic/h
F2 28 veic/h 54 veic/h
Atmosfera * *
Rumore * *
Superfici di cantiere CB 15.900 m2 13.100 m2
AT 10.500 m2 150. 2
Le potenziali criticità per le componenti
rumore ed atmosfera in fase di cantiere nelle
due soluzioni alternative risultano essere del
tutto comparabili ed equivalenti, in virtù di
livelli acustici molto prossimi e di
concentrazioni di PM10 e NO2 ampiamente
inferiori ai limiti previsti dalla normativa
vigente.
L’analisi della tabella consente di evidenziare
un sostanziale equilibrio fra i processi
realizzativi ipotizzati per le due configurazioni
progettuali (8 giudizi favorevoli a testa).
113. VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Lista fattori - Fase di cantiere
NOME
MAGNITUDO
Min Max Propria
C1 Emissioni in atmosfera 1 10 4
C2 Emissioni di rumore 1 10 5
C3 Consumo di risorse non rinnovabili 1 10 5
C4 Occupazione temporanea di suolo 1 10 3
C5 Vulnerabilità degli acquiferi 1 10 5
C6 Modifiche dell'idrodinamismo 1 10 3
C7 Deviazioni temporanee corsi acqua 1 10 3
C8 Ostacolo al naturale scorrimento sud-nord del reticolo idrografico 1 10 3
C9 Scarico dei reflui prodotti dalle attività di cantiere nei corsi d'acqua recettori 1 10 3
C10 Scotico e taglio di vegetazione 1 10 3
C11 Emissioni polveri (deposito lamina fogliare, diminuzione efficienza fotosintetica) 1 10 3
C12 Sottrazione ambiti frequentati dalla fauna 1 10 3
C13 Perdita funzionalità ecologica 1 10 4
C14 Sottrazione temporanea di suolo agricolo 1 10 4
C15 Interferenze alla struttura morfologica del paesaggio 1 10 5
C16 Interferenze alla struttura percettiva del paesaggio 1 10 4
C17 Interferenze aree archeologiche 1 10 6
114. VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Risultati - Fase di cantiere
COMPONENTI
IMPATTO
Elementare Minimo Massimo
Atmosfera e clima 38,00 10,00 100,00
Rumore 50,00 10,00 100,00
Suolo e sottosuolo 43,33 10,00 100,00
Acque sotterranee 50,00 10,00 100,00
Acque superficiali 30,00 10,00 100,00
Vegetazione e flora 30,00 10,00 100,00
Fauna 33,33 10,00 100,00
Ecosistemi 35,71 10,00 100,00
Sistema agricolo, agroalimentare e rurale 40,00 10,00 100,00
Paesaggio e patrimonio storico-culturale 45,00 10,00 100,00
Archeologia 60,00 10,00 100,00
Salute pubblica 45,00 10,00 100,00
IMPATTO ELEMENTARE INTERVALLO
Molto elevato 80
Elevato 60 ÷ 80
Medio 40 ÷ 60
Basso 20 ÷ 40
Molto basso 10 ÷ 20
115. VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO
100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
60
Archeologia
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Risultati - Fase di cantiere
Magnitudo minima Impatto elementare Magnitudo massima
38
Atmosfera e clima
50
Rumore
43,333
Suolo e sottosuolo
30 30
Acque superf iciali
50
Acque sotterranee
Vegetazione e f lora
33,333
Fauna
35,714
40
45
Sistema agricolo, agroalimentare e rurale
Ecosistemi
Paesaggio e patrimonio storico-culturale
Salute pubblica
110
105
100
95
90
85
80
75
70
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10
45
116. VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Lista fattori - Fase di esercizio
NOME
MAGNITUDO
Min Max Propria
E1 Emissione atmosfera:CO 1 10 4
E2 Emissione atmosfera: NO2 1 10 5
E3 Emissione atmosfera: Polveri 1 10 5
E4 Emissione atmosfera: COV-Benz 1 10 3
E5 Emissione atmosfera: Microinquinanti 1 10 3
E6 Emissione rumore 1 10 6
E7 Modifiche geomorfologiche 1 10 4
E8 Rischio idrogeologico da inquinamento della falda 1 10 4
E9 Modificazioni dell’idrodinamismo del corso d’acqua a seguito della presenza degli attraversamenti idraulici 1 10 4
E10 Deviazioni permanenti di alcuni corsi d’acqua interferiti 1 10 4
E11 Aumento area impermeabile 1 10 4
E12 Scarico acque piattaforma 1 10 3
E13 Produzione polveri 1 10 3
E14 Eventuali collisioni fauna 1 10 3
E15 Sottrazione habitat 1 10 4
E16 Frammentazione ecosistemi 1 10 5
E17 Modifiche permeabilità fauna 1 10 4
E18 Consumo di suolo 1 10 6
E19 Interferenze viabilità locali 1 10 5
E20 Interferenze sistemi agroalimentari 1 10 3
E21 Interferenze sistema rurale 1 10 3
E22 Interferenze strut perc paes 1 10 4
E23 Interferenze patrim stor cult 1 10 4
117. VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Risultati - Fase di esercizio
COMPONENTI
IMPATTO
Elementare Minimo Massimo
Atmosfera e clima 39,52 10,00 100,00
Rumore 56,00 10,00 100,00
Suolo e sottosuolo 40,00 10,00 100,00
Acque sotterranee 40,00 10,00 100,00
Acque superficiali 38,57 10,00 100,00
Vegetazione e flora 36,67 10,00 100,00
Fauna 36,67 10,00 100,00
Ecosistemi 41,11 10,00 100,00
Sistema agricolo, agroalimentare e rurale 47,78 10,00 100,00
Paesaggio e patrimonio storico-culturale 40,00 10,00 100,00
Salute pubblica 43,33 10,00 100,00
IMPATTO ELEMENTARE INTERVALLO
Molto elevato 80
Elevato 60 ÷ 80
Medio 40 ÷ 60
Basso 20 ÷ 40
Molto basso 10 ÷ 20
118. VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO
100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
41,111
47,778
40
Sistema agricolo, agroalimentare e rurale
43,333
Salute pubblica
IMPATTI DEL PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
Risultati - Fase di esercizio
Magnitudo minima Impatto elementare Magnitudo massima
39,524
Atmosfera e clima
56
Rumore
40 40 38,571
Suolo e sottosuolo
Acque superf iciali
Acque sotterranee
36,667 36,667
Vegetazione e f lora
Fauna
Ecosistemi
Paesaggio e patrimonio storico-culturale
110
105
100
95
90
85
80
75
70
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10
120. SINTESI DELLE SCELTE DI PROGETTO
INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
121. SINTESI DELLE SCELTE DI PROGETTO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE COMPLESSIVA DEL PROGETTO
ASSE PRINCIPALE A TANGENZIALE 6.367 KM
RAMPE, VIE DI COLLEGAMENTO, ROTATORIE 8.337 KM
SVINCOLI 3
INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
122. INTERVENTI NATURALISTICI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
IN TERVENTI DI AFFORESTAZIONE 143.100 M2
SIEPI E FILARI 1.485 M2
ARBUSTETI 26.455 M2
BOSCHI 20.490 M2
INTERVENTI DI COMPENSAZIONE NATURALISTICA 39.400 M2
FILARI ARBOREI DI COMPENSAZIONE PAESAGGISTICA 5.620 M2
INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
123. INTERVENTI PROTETTIVI
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
INTERVENTI DI MITIGAZIONE ACUSTICA
PROTEZIONI ANTIFONICHE 4.367 M2
INTERVENTI DI MITIGAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
BACINI DI LAMINAZIONE 6
IMPIANTI DI DEPURAZIONE 11
INTERVENTI DI DEFRAMMENTAZIONE ECOLOGICA
PASSAGGI DELLA FAUNA 3
INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
124. INTERVENTI DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
IMPLEMENTAZIONE DELLA FRUIBILITA’ CICLABILE
PISTE CICLABILI 3.926 M
RACCORDI CON VIABILITA’ ESISTENTI SECONDARIE O INTERPODERALI
STRADE DI SERVIZIO 15.538 M
INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
125. PASSAGGIO FAUNISTICO
Comune di Reggio Emilia
Anas SpA
Direzione Centrale Progettazione
INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE