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STRUTTURA METODOLOGICA 
DEL PROGETTO DEFINITIVO DELL’OPERA 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
STUDIO 
DI IMPATTO 
AMBIENTALE (SIA)
ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI 
DELLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
PARTE GENERALE
INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELL’INTERVENTO 
PARTE GENERALE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
OBIETTIVI DEL PROGETTO A SCALA 
SOVRA-LOCALE 
chiusura dell’anello tangenziale nord della 
città di Reggio Emilia 
collegamento con il casello A1 e la stazione 
AV Mediopadana della viabilità primaria nei 
quadranti nord (via Bertani Davoli SP 63R per 
Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, 
Poviglio, Brescello, Viadana), sud (via 
Inghilterra-Chopin- Hiroshima e SS63 passo 
del Cerreto) e ovest (via Emilia storica, SP 62 
per Cavriago) 
predisposizione infrastrutturale per il 
futuro collegamento con la via Emilia bis 
OBIETTIVI DEL PROGETTO 
PARTE GENERALE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Il completamento della Tangenziale ad Ovest di Reggio persegue prioritariamente lo scopo di 
sgravare il corrispondente tratto urbano dell’Emilia dal traffico di ingresso/uscita dalla città e, 
soprattutto, da quello di attraversamento che insiste sulla direttrice Est-Ovest con la chiusura 
dell’anello tangenziale nord della citta di Reggio Emilia. 
OBIETTIVI DEL PROGETTO A SCALA LOCALE 
Spostamento del traffico da/per la Tangenziale 
esistente su infrastrutture con caratteristiche idonee ai 
flussi attuali e futuri 
collegamento tra l’asse nord/sud di via Inghilterra- 
Chopin- Hiroshima e il casello A1 e stazione AV 
Mediopadana 
attuazione delle politiche di spostamento della sosta 
lunga in zone periferiche e collegamento con il centro 
urbano con linee di trasporto pubblico 
riduzione del traffico nelle zone periurbane di Pieve 
Modolena e della via Emilia storica 
riduzione dei flussi sui viali di circonvallazione 
potenziamento della rete ciclopedonale tramite 
risezionamento della viabilità esistente
PROCESSO PROGETTUALE 
Il progetto preliminare, nel corso del proprio iter autorizzativo, è stato oggetto 
di un articolato quadro di osservazioni, formulate dal MATTM in sede di verifica 
di assoggettabilità a VIA e da Anas in sede di istruttoria tecnica sul PP. 
PARTE GENERALE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Al termine quindi del percorso progettuale sopra descritto, sono state definite due soluzioni alternative da 
porre a confronto all’interno dello SIA, denominate rispettivamente: 
• Soluzione alternativa A, che corrisponde al tracciato di progetto preliminare (settembre 2009) 
• Soluzione alternativa B, che corrisponde all’evoluzione del tracciato di progetto preliminare ottimizzato a 
seguito dell’istruttoria tecnica effettuata da ANAS Direzione Generale di Progettazione in data 8/11/2010 e 
delle osservazioni prescrittive contenute nella determina del Ministero dell’Ambiente del Territorio e della 
Tutela del Mare (MATTM) Direzione Generale prot. 0022376 del 22/09/2010.
LOCALIZZAZIONE DELLE OSSERVAZIONI SUL 
PROGETTO PRELIMINARE 
PARTE GENERALE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
PLANIMETRIA DI RAFFRONTO TRA LA SOLUZIONE 
ALTERNATIVA A (blu) E LA SOLUZIONE ALTERNATIVA B (rosso) 
PARTE GENERALE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
TRACCIATO DI PROGETTO 
PARTE GENERALE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
QUADRO 
DI RIFERIMENTO 
PROGRAMMATICO
Scala di pianificazione Piano 
COERENZE/CONFORMITA’ DEL PROGETTO 
CON GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E 
PROGRAMMAZIONE VIGENTI 
Coerenza conformità con il 
progetto 
Pianificazione sovraregionale 
e di settore 
Piano stralcio di Assetto Idrogeologico del Fiume Po (PAI) Compatibile 
Pianificazione regionale 
e di settore 
Piano Territoriale Regionale (PTR) Compatibile 
Pianificazione regionale 
e di settore 
Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) Compatibile 
Pianificazione regionale 
e di settore 
Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) Coerente 
Pianificazione regionale 
e di settore 
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Reggio 
Emilia (PTCP) 
Coerente 
Pianificazione regionale 
e di settore 
Piano Infraregionale delle Attività Estrattive della 
Provincia di Reggio Emilia (PIAE) 
Compatibile 
Pianificazione comunale 
Piano Strutturale Comunale di Reggio Emilia (PSC) 
Regolamento Urbanistico Edilizio di Reggio Emilia(RUE) 
Coerente, ancorché la soluzione 
alternativa B non risulta 
perfettamente conforme con il PSC e 
il RUE che riportano il tracciato 
relativo alla soluzione alternativa A 
Pianificazione comunale Piano Strutturale Comunale di Cavriago(PSC) 
Non coerente (si specifica che il 
territorio di Cavriago viene 
interessato in modo puntuale dalla 
sola soluzione alternativa A) 
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
VINCOLI DI TUTELA NATURALISTICA E STORICO-MONUMENTALI 
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
L’opera non interessa aree naturali protette o appartenenti alla Rete Natura 2000. 
L’opera interessa aree sottoposte a vincolo paesaggistico, ai sensi dell’art. 142 comma 1, lettera c) 
del D. Lgs 42/2004 e s.m.i., in relazione alla fascia di rispetto dei corsi d’acqua pubblici: 
 Torrente Crostolo;  Torrente Modolena;  Torrente Quaresimo 
La fascia di rispetto di 150 m del Torrente della Fossetta risulta interessata, per una modestissima porzione, dal ramo di 
innesto della rotatoria di progetto sulla via Emilia in località Corte Tegge. L’unico lavoro previsto è la riasfaltatura senza 
risezionamento della piattaforma stradale
VINCOLI DI TUTELA NATURALISTICA E STORICO-MONUMENTALI 
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
L’opera interessa aree sottoposte a vincolo paesaggistico, ai sensi dell’art. 142 comma 1 lettera m) 
del D. Lgs 42/2004 e s.m.i. relativamente alle aree archeologiche: 
 zona ovest del torrente Crostolo; 
area in località Corte Tegge (in prossimità non direttamente interferita).
ALLEGATO A 
VALUTAZIONE DELLA INFRASTRUTTURA 
RISPETTO 
“ALL’ ALTERNATIVA ZERO”
CONTENUTI 
Comune di Reggio Emilia 
“L’Opzione zero, ovvero l’alternativa zero” può essere definita lo scenario progettuale che ha 
consentito di valutare, rispetto all’ambito territoriale di riferimento in cui si esprimono tutte le 
relazioni funzionali del progetto, l’evoluzione del sistema della mobilità e dei relativi potenziali effetti 
ambientali, nell’ipotesi in cui l’opera in esame non venga realizzata, ma siano comunque attuate 
tutte le opere infrastrutturali programmate dalla strumentazione di settore. 
ALLEGATO A - VALUTAZIONE DELL’INFRASTRUTTURA RISPETTO “ALL’ ALTERNATIVA ZERO” 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Gli ambiti di valutazione sono stati i seguenti: 
1.Sistema della pianificazione; 
2.Sistema territoriale; 
3.Sistema delle infrastrutture per la mobilità; 
4.Analisi Costi/Benefici e sensitività dell’investimento; 
5.Fattori ambientali critici (atmosfera e qualità dell’aria, rumore, salute pubblica e benessere).
RISULTATI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
1. Il progetto prolungamento della S.S. n°9 “Tangenziale nord di Reggio Emilia” nel tratto da San 
Prospero Strinati a Corte Tegge, risulta coerente con il quadro complessivo della pianificazione 
sovraordinata e locale, in quanto funzione trasportistica espressamente prevista e 
programmata. 
2. La struttura produttiva tipica dell’area reggiana è di tipo manifatturiero, caratterizzata da 
un’incidenza dei costi di trasporto sicuramente più importante di quella che caratterizza le 
economie più strettamente orientate verso le attività del terziario avanzato, in grado quindi di 
amplificare gli impatti indiretti generati dalla realizzazione di opere, come quella in progetto, che 
vanno a incidere positivamente sul livello di servizio fornito dal sistema dei trasporti. 
3. Lo Studio trasportistico ha evidenziato effetti positivi di fluidificazione e alleggerimento delle 
arterie esistenti (via Rinaldi, XX Settembre/Lungocrostolo, via Emilia storica, via Gorizia) con 
conseguente indirizzamento del traffico su itinerari di circuitazione esterna dell’area urbana di 
Reggio. 
4. L’analisi costi-benefici e l’analisi di sensitività della nuova infrastruttura ha largamente 
dimostrato la desiderabilità sociale della realizzazione dell’opera in progetto, ovvero la sua 
preferibilità sociale rispetto all’”Alternativa 0”, dal punto di vista dell’utilizzo efficiente delle 
risorse disponibili. 
5. In generale, per atmosfera, rumore e salute pubblica, si denota una diminuzione dei recettori 
esposti ai livelli di impatto più elevati nel caso di realizzazione del progetto, quindi, si può 
concludere che il Progetto è caratterizzato da migliori performance ambientali rispetto 
all’Opzione 0. 
ALLEGATO A - VALUTAZIONE DELL’INFRASTRUTTURA RISPETTO “ALL’ ALTERNATIVA ZERO”
QUADRO 
DI RIFERIMENTO 
PROGETTUALE
STRUTTURA ESPOSITIVA 
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Illustra le caratteristiche funzionali, geometriche, tecniche e strutturali dell’intero progetto 
definitivo della tangenziale nord, nonché le azioni prodotte, dal quadro complessivo degli interventi 
di progetto, durante le relative fasi di costruzione e di esercizio. 
Presenta la seguente struttura espositiva: 
1.Descrizione del tracciato e delle configurazioni alternative considerate 
2.Sintesi dello studio trasportistico 
3.Analisi costi - benefici e sensitività dell’investimento 
4.Descrizione della fase di costruzione e del processo di cantierizzazione dell’opera 
5.Descrizione delle principali azioni del progetto in fase di esercizio 
6.Rischi di origine antropica indipendenti dal progetto
DESCRIZIONE 
DEL TRACCIATO 
DEFINITIVO
TRACCIATO DI PROGETTO 
DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
I NUMERI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
SEZIONE TIPO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
SEZIONE TIPO: Categoria B 
SEZIONE TIPO: Categoria C1 
DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
OPERE D’ARTE MAGGIORI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Opere d’arte MAGGIORI del progetto 
 Viadotto sul torrente Crostolo 
 Viadotto su via Ferraroni 
 Ponte sul torrente Modolena 
 Ponte sul torrente Quaresimo 
Sezioni Tipo viadotto sul 
Crostolo 
DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
OPERE D’ARTE MINORI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
SOTTOVIA 
TOMBINI IDRAULICI 
DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
SINTESI DELLO STUDIO 
TRASPORTISTICO
CRITICITA’ DELL’ATTUALE ASSETTO VIARIO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Criticità dell’attuale assetto viario: 
•La variante costituita da viale Bertani ha solo in 
parte alleggerito la direttrice storica di via dei 
Gonzaga, che costituisce un itinerario più diretto - 
rispetto a viale Bertani- per accedere all’area 
centrale di Reggio, ma che impatta su un area quasi 
totalmente urbanizzata. 
•I flussi veicolari che percorrono via Rinaldi (costituiti 
da veicoli in accesso a Reggio da Cadelbosco di Sopra 
e da Roncocesi) prima attraversano -con impatto 
rilevante- la frazione di Cavazzoli e poi trovano 
grande difficolta ad inserirsi in via dei Gonzaga 
(strada che ha priorità di deflusso rispetto a via 
Rinaldi e che presenta flussi quasi continui nella 
fascia di punta del mattino). 
•La limitata funzionalità del nodo Marx/Emilia, 
regolato a semplice precedenza (con priorità 
ovviamente ai flussi lungo la via Emilia) e con divieto 
per i flussi provenienti da Parma di svoltare a sinistra 
verso Roncocesi. 
•Il combinato di queste criticità rende problematici 
gli accessi veicolari da Roncocesi al centro di Reggio. 
SINTESI DELLO STUDIO TRASPORTISTICO
Comune di Reggio Emilia 
APPLICAZIONE DEL MODELLO DI SIMULAZIONE AI DIVERSI SCENARI 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Dati di input: 
Le analisi trasportistiche svolte sono basate su un modello di simulazione del traffico di scala vasta 
(esteso alla rete urbana di Reggio e alla rete viaria della parte centrale della Provincia), in uso 
presso l’Amministrazione comunale e calibrato nell’ambito della redazione del PUMAV (Piano 
Urbano della Mobilita di Area Vasta di Reggio Emilia) del 2006. 
La calibrazione era basata su un’ampia gamma di dati sul traffico, ed in particolare su un’indagine 
campionaria sulla mobilità dei residenti in Reggio città e Provincia e su una serie di conteggi 
classificati di traffico. Altri conteggi sono stati effettuati nel 2008 nell’ambito della redazione del 
Progetto Preliminare, mirati alla verifica dei livelli di traffico nel comparto nord/occidentale della 
citta, interessato dal progetto in esame. In questa fase era stato verificato il buon funzionamento 
del modello di simulazione nel comparto in esame. 
Il modello di simulazione e stato applicato ai seguenti scenari: 
• lo stato di fatto (anno 2012); 
• opzione 0 nello scenario di domanda di breve periodo (2017); 
• con il Prolungamento della Tangenziale Nord, fino a Rete2, nello scenario di domanda di breve 
periodo (2017); 
• opzione 0 nello scenario di domanda di lungo periodo (2027); 
• prolungamento della Tangenziale Nord, fino a Corte Tegge, nello scenario di domanda di lungo 
periodo (2027). 
SINTESI DELLO STUDIO TRASPORTISTICO
RISULTATI 
SINTESI DELLO STUDIO TRASPORTISTICO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Nello scenario di lungo periodo (anno 2027) con la realizzazione completa del prolungamento, 
degli svincoli di Rete2 e Pieve Modolena e della bretella di connessione con l’Emilia storica a 
Corte Tegge, risultano dalle simulazioni svolte una serie di effetti positivi sul traffico: 
• l’uso consistente della nuova arteria, favorendo l’indirizzamento del traffico su itinerari di 
circuitazione esterna dell’area urbana di Reggio; 
• l’alleggerimento di alcuni assi di penetrazione urbana (via Rinaldi, XX Settembre/Lungocrostolo, 
via Emilia storica, via Gorizia), con alleggerimento in particolare di alcuni attraversamenti di zone 
densamente urbanizzate; e nel contempo la marginalità della quota di flussi veicolari reindirizzati 
sulla nuova arteria, che attualmente utilizzano l’asse autostradale; 
• la fluidificazione complessiva del traffico nei quadranti nord/occidentale ed occidentale di Reggio 
Emilia.
ANALISI 
COSTI-BENEFICI 
E DI SENSITIVITA’ 
DELL’ INTERVENTO
ANALISI COSTI-BENEFICI 
ANALISI COSTI-BENEFICI E DI SENSITIVITA’ DELL’INTERVENTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Costi economici dell’intervento: 
•I costi di costruzione 
•I costi di manutenzione e di esercizio 
•Il costo-opportunità dei fondi pubblici 
Benefici economici generati: la 
riduzione dei costi di utenza: 
•Benefici ambientali 
•Il valore residuo dell’opera 
Parametri di redditività economica dell’intervento: 
 valore attuale netto (VAN) = somma dei benefici attualizzati al netto dei costi pure attualizzati 
 tasso di rendimento interno (TRI) = tasso di sconto che rende il VAN di un progetto pari a zero 
VAN dell’intervento = 205,30 milioni di euro 
TRI dell’intervento = 15 % 
Si tratta di valori estremamente positivi, che permettono senz’altro di emettere un 
giudizio di desiderabilità sociale della realizzazione del Prolungamento della S.S. N°9 
“Tangenziale nord di Reggio Emilia” nel tratto San Prospero Strinati-Corte Tegge dal 
punto di vista dell’utilizzo efficiente delle risorse disponibili.
SENSITIVITA’ DELL’INVESTIMENTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
I valori dei parametri di redditività economica dell’investimento in progetto ottenuti, 
vengono ricalcolati facendo variare i valori delle variabili di ingresso maggiormente 
significative all’interno di un range ritenuto realistico. 
Aumentando il costo finanziario dei lavori per la costruzione dell’opera del 25%, il VAN 
dell’investimento passa da 205,30 a 177,70 milioni di euro, mentre il TRI 
dell’investimento passa dal 15% al 12,1 %. 
ANALISI COSTI-BENEFICI E DI SENSITIVITA’ DELL’INTERVENTO
AZIONI 
DI CANTIERE
AMBITI FUNZIONALI 
AZIONI DI CANTIERE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
La pianificazione prevede che i tratti dell’estesa di 
progetto siano realizzati in due ambiti funzionali: 
AMBITO FUNZIONALE N°1. Prevede la 
realizzazione del tracciato della nuova tangenziale 
in progetto, da inizio intervento (Podere Castellani 
- Linea F.S.) allo svincolo di “Rete 2”. Il tratto e 
caratterizzato da uno sviluppo di circa km 1+600, 
in questo ambito e inclusa la realizzazione dello 
svincolo stesso in una configurazione funzionale in 
grado di garantire l’immissione in tangenziale 
anche in direzione Est 
AMBITO FUNZIONALE N°2. La realizzazione e 
prevista in seguito al completamento dell’Ambito 
1, con il nuovo tratto di tangenziale già in 
esercizio. In questo caso si prevede la costruzione 
di un nuovo tratto di tangenziale per uno sviluppo 
planimetrico di circa km 4+800, con inizio dallo 
svincolo di “Rete 2” e termine in corrispondenza 
dello svincolo di “Corte Tegge”. In tale ambito e 
incluso anche il ramo di viabilità che, a partire 
dallo svincolo di “Pieve Modolena”, conduce, in 
direzione Nord, verso Roncocesi
CRONOPROGRAMMA 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
DURATA COMPLESSIVA DEI LAVORI 
– 3 ANNI E CINQUE MESI 
AMBITO FUNZIONALE N°1 - 17 MESI 
AMBITO FUNZIONALE N°2 - 24 MESI 
AZIONI DI CANTIERE
AREE DI CANTIERE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
AZIONI DI CANTIERE
AREE DI CANTIERE E F.A.L. 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Elenco, tipologia e 
caratteristiche funzionali 
delle aree di cantiere 
Elenco dei fronti di 
avanzamento di cantiere 
AZIONI DI CANTIERE
AREE DI CANTIERE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Sono previste 3 distinte tipologie di aree di cantierizzazione: 
Area di cantierizzazione logistico-operativa (campo base - CB) 
In essa trovano ubicazione sia le funzioni logistiche legate al 
ristoro e ricovero delle maestranze, che funzioni di carattere 
operativo, quali quelle di coordinamento, di direzione lavori, 
ovvero confezionamento di cls, realizzazione diaframmi, 
deposito attrezzature e manutenzione dei mezzi operativi. 
Nell’area, quindi, sono ubicati sia edifici destinati alla logistica 
di cantiere, come: spogliatoi, dormitori, infermeria, ecc., sia 
strutture più strettamente legate alle attività produttive: 
magazzini, uffici, laboratori e anche impianti produttivi 
(calcestruzzi e diaframmi). 
Area di cantierizzazione operativa (area tecnica - AT) 
L’area ha la funzione di ospitare sia i materiali provenienti 
dagli scavi previsti lungo il sedime di progetto che, 
eventualmente, i materiali inerti (da rilevato) provenienti dai 
poli di approvvigionamento esterni alle aree di cantiere. In 
particolare i materiali provenienti dagli scavi, prima di essere 
posti in opera, saranno opportunamente caratterizzati 
secondo quanto previsto dalla normativa vigente. 
Area di cantierizzazione operativa (area operativa – AO) 
Svolge una funzione propedeutica alla costruzione delle opere 
d’arte in prossimità delle quali sono ubicate, in ragione di ciò 
all’interno si prevedono essenzialmente funzioni legate al 
deposito materiali ed attrezzature. 
AZIONI DI CANTIERE
BILANCIO TERRE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
AZIONI DI CANTIERE
LOCALIZZAZIONE POLI ESTRATTIVI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
AZIONI DI CANTIERE
PLANIMETRIA DELLE VIABILITA’ DI CANTIERE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
AZIONI DI CANTIERE
SCHEDA DI CENSIMENTO DELLE VIABILITA’ DI CANTIERE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
AZIONI DI CANTIERE
FATTORI ANTROPICI 
SINERGICI 
INDIPENDENTI DAL 
PROGETTO 
ANTE OPERAM
SORGENTI ANALIZZATE 
FATTORI ANTROPICI SINERGICI INDIPENDENTI DAL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Tipologia delle sorgenti analizzate: 
a) stabilimenti e/o industrie a rischio di incidente rilevante (individuazione su scala provinciale degli 
stabilimenti soggetti a D. Lgs 334/99 come modificato dal D. Lgs 238/2005) 
b) siti contaminati o potenzialmente contaminati ed aree di bonifica 
c) impianti di smaltimento e recupero rifiuti
PLANIMETRIA DI RIFERIMENTO 
FATTORI ANTROPICI SINERGICI INDIPENDENTI DAL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
L’ambito territoriale di analisi è rappresentato dai due comuni che vengono direttamente interessati dalle soluzioni 
progettuali alternative valutate per l’infrastruttura di progetto, ovvero Reggio Emilia e Cavriago, determinando poi 
la distanza dei siti individuati dalle opere in progetto. 
NON si registrano interferenze dirette e, per tale motivo, non si rilevano potenziali effetti sinergici 
rispetto alla realizzazione del progetto in esame.
ALLEGATO B 
DESCRIZIONE TECNICA DEL TRACCIATO 
DI PROGETTO PRELIMINARE E RELATIVO 
PROCESSO DI CANTIERIZZAZIONE
FOTOPIANO DI PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
1. Sviluppo planimetrico dell’asse principale L= 5,210 Km 
2. N° svincoli 3 (Rete 2, Pieve Modolena, Corte Tegge) 
ALLEGATO B
PLANIMETRIA DI PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
ALLEGATO B
SEZIONE TIPO 
ALLEGATO B 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
QUADRO 
DI RIFERIMENTO 
AMBIENTALE 
STATO DI FATTO
SISTEMI ANALIZZATI 
 CLIMA E ATMOSFERA 
 RUMORE E VIBRAZIONI 
 CAMPI ELETTROMAGNETICI 
 SUOLO E SOTTOSUOLO 
 ACQUE SUPERFICIALI 
 ACQUE SOTTERRANEE 
 VEGETAZIONE E FLORA 
 FAUNA 
 ECOSISTEMI 
 SISTEMA AGRICOLO, AGROALIMENTARE E RURALE 
 PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO-CULTURALE 
 ANALISI STORICO – ARCHEOLOGICA DEL PAESAGGIO ANTROPICO 
 SALUTE E BENESSERE DELL’UOMO 
 SISTEMA INSEDIATIVO, DELLE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE E DEI BENI MATERIALI 
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE – STATO DI FATTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
CLIMA E 
ATMOSFERA
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
INQUADRAMENTO CLIMATICO 
Areale di studio: Analisi sia di processi meteorologici a grande scala, sia di processi a scala locale 
Fonti: Rapporti Annuali su Qualità dell’Aria della Provincia di Reggio Emilia, con particolare attenzione a quelli 
relativi agli anni 2011 e 2012 
Parametri rilevati: 
•Temperature; 
•Precipitazioni; 
•direzione ed intensità del vento; 
•altezza di rimescolamento; 
•stabilità atmosferica. 
CLIMA E ATMOSFERA 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA 
Areale di studio: analisi riferite al territorio comunale di Reggio Emilia 
Fonti: rete fissa di rilevamento provinciale, definita sulla base della nuova zonizzazione operata dalla Regione 
Emilia-Romagna, con il supporto tecnico di Arpa, con riferimento alle stazioni di Reggio Emilia – San Lazzaro, 
Reggio Emilia – Viale Risorgimento, Reggio Emilia – Viale Timavo 
Parametri rilevati: 
•Polveri (Pm10, Pm2.5); 
•Biossido di Azoto (NO2); 
•Monossido di Carbonio (CO); 
•Benzene, Etil-Benzene, Toluene, Xyleni, O-xylene; 
•Ozono (O3). 
Al fine di avere un quadro completo della situazione della qualità dell’aria allo stato attuale sono state sviluppate 
delle valutazioni modellistiche relativamente ai principali inquinanti atmosferici e al sistema infrastrutturale 
potenzialmente oggetto di variazioni a seguito dell’entrata in esercizio della nuova infrastruttura.
STATI DI FATTO DELLE CONDIZIONI METEO - CLIMATICHE 
• la temperatura presenta un andamento tipico delle aree pianeggianti del centro-Italia, inverni 
rigidi con intere giornate caratterizzate da temperature inferiori a 0 ° C (273,15 K) e estati calde 
con temperature che in numerose occasioni superano i 30 °C; 
• in termini di turbolenza atmosferica, con riferimento alle classi di stabilità di Pasquill, suddivise 
in A, B, C, D, e F, dove la classe A denota le condizioni di maggior turbolenza o maggiore 
instabilità mentre la classe F definisce le condizioni di maggior stabilità o minore turbolenza, la 
classe di stabilità che si presenta con la maggior frequenza è la D, superiore al 45% su base 
annua. Le condizioni di stabilità (E+F) si mantengono pressoché costanti nell’arco dell’anno con 
una percentuale pari a circa il 30%. Relativamente alle condizioni di instabilità (A+B+C) esse si 
presentano con maggior frequenza nei mesi estivi, più del 40% delle situazioni, e risultano 
mediamente rare, di poco superiori al 30%, nei mesi invernali. 
• l’altezza di rimescolamento è molto variabile in relazione all’ora del giorno e alla stagione. Nel 
periodo invernale poco meno del 70% dei casi risulta caratterizzato da un’altezza inferiore a 200 
m, percentuale che risulta inferiore al 40% nel periodo estivo; 
• dal punto di vista anemologico si evidenzia la presenza di venti scarsamente energici. Le calme 
di vento, velocità  0.5 m/s risultano pari al 15%, mentre le ore caratterizzate da velocità del 
vento superiori ai 2 m/s sono inferiori a circa il 30%. Per ciò che riguarda la direzione si osserva 
evidente direzionalità lungo l’asse E-O. 
CLIMA E ATMOSFERA 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
STATI DI FATTO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA 
Dall’analisi dei dati a disposizione l’inquinante che, a causa del sistema infrastrutturale esistente, 
presenta le maggiori criticità nella configurazione dello stato di fatto è il Biossido di Azoto: infatti, il 
confronto con i limiti di legge, considerando i livelli di concentrazione derivanti dalla somma del 
contributo calcolato con il modello di simulazione e dei livelli di fondo stimati dall’Arpa Emilia 
Romagna, evidenzia un diffuso superamento del limite relativo alla media annuale previsto dal D. 
Lgs 155/2010. 
In riferimento agli altri inquinanti, i contributi rispetto ai limiti normativi risultano essere di entità 
minore; in particolare, per quanto riguarda le polveri (Pm10, Pm2.5), considerando i valori di fondo 
stimati dall’Arpa Emilia Romagna, non si ha presenza di esuberi rispetto alla prescrizioni normative. 
Le potenziali criticità derivano dai livelli di concentrazioni considerati nello stato di fatto per i 
parametri NO2, PM10 e PM2.5 con valori molto prossimi ai limiti previsti dal D. Lgs 155/2010; tali 
concentrazioni, derivanti dalle stime di Arpa Emilia Romagna, risultano, altresì, rappresentative di 
un’istantanea dello stato fatto con un valore cautelativo uniformato su tutto il territorio comunale 
di Reggio Emilia. 
CLIMA E ATMOSFERA 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
RUMORE
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
L’identificazione e classificazione tipologica del sistema ricettore è stata svolta in base a sopralluoghi e rilievi estesi 
all’ambito territoriale di studio interessato dall’asse principale. E’ stata adottata un’estensione di 500 m dal ciglio stradale 
costituito dall'inviluppo della soluzione alternativa A e della soluzione alternativa B: 
•il corridoio di 250 m è stato rilevato con lo scopo di identificare nel dettaglio le destinazioni d’uso prevalenti degli edifici 
(residenziale, residenziale in progetto, edifici dismessi o ruderi, attività commerciali, attività artigianali e industriali, edifici 
religiosi e monumentali, asili, scuole, istituti superiori o universitari, ospedali, case di cura, case di riposo, impianti sportivi, 
parchi e aree naturalistiche, pertinenze non adibite a presenza umana permanente (box, tettoie, magazzini), servizi 
(municipi, musei, centri sociali, stazioni, ecc.), il n. di piani complessivi e abitati, le caratteristiche di esposizione del 
ricettore e lo stato di conservazione (buono, medio, rudere), la presenza di eventuali ostacoli alla propagazione del 
rumore, la presenza di infrastrutture concorsuali o altre sorgenti di rumore, le caratteristiche degli infissi (tipologia vetri, 
telai e stato di conservazione). 
•nella fascia esterna compresa tra 250 e 500 m, sono stati ricercati gli edifici sensibili (asili, scuole, istituti superiori o 
universitari, ospedali, case di cura, case di riposo). 
Sono stati infine individuati alcuni edifici utilizzati come testimoni acustici di ambiti residenziali significativi subito esterni 
alla fascia acustica dei 250 m. 
RUMORE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
E’ stata effettuata, in prima istanza, una serie di rilievi fonometrici. La campagna di indagine è stata caratterizzata da 4 
rilievi della durata di 24 ore e 4 rilievi della durata settimanale, e si è sviluppata da fine settembre a inizio ottobre 2011. 
I risultati delle elaborazioni hanno permesso la produzione di schede di sintesi in cui sono riportate le caratteristiche 
ambientali significative per la caratterizzazione acustica dell’area e del ricettore, unitamente agli indicatori di rumore e 
alla documentazione delle misure. 
E’ stata infine condotta una valutazione del rumore ante operam mediante modellazione matematica. I risultati della 
mappatura del clima acustico ante operam, svolta con il modello previsionale Soundplan, sono espressi da mappe di 
rumore diurno Leq(6-22) e notturno Leq(22-6) in scala 1:5000 realizzate, in accordo alla normativa, a 4 m di altezza dal 
piano campagna locale.
RISULTATI DELLE INDAGINI 
SISTEMA INSEDIATIVO POTENZIALMENTE INTERFERITO 
SCHEDA RICETTORE 
RUMORE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Tipologia Percentuale 
Culto-Storico 0.4% 
Produttivo (industriale, terziario, 
commerciale) 40.1% 
Ospedale-Casa di cura 0.2% 
Residenziale 56.2% 
Rudere 2.8% 
Scuola 0.2% 
Incidenza percentuale delle tipologie edilizie censite 
2 ricettori sensibili: 
•Scuola Primaria Statale G.Leopardi – Via Kennedy 20; 
•Comunità Psichiatrica La Ginestra - Via Campioli 13. 
461 edifici indagati 
SINTESI DEI RISULTATI DEI RILIEVI FONOMETRICI 
I rilievi documento una clima acustico mediamente compromesso caratterizzato da livelli di rumore che, soprattutto nel 
periodo notturno, raramente sono conformi alle prescrizioni normative. 
VALUTAZIONE DEL RUMORE ANTE OPERAM MEDIANTE MODELLAZIONE MATEMATICA 
Le simulazioni confermano quanto osservato durante i sopralluoghi e nell'ambito delle campagne di monitoraggio, ossia che il 
paesaggio sonoro dell’ambito di studio risulta dominato dal sistema infrastrutturale dell’area che è caratterizzato dalla 
presenza della Linea ferroviaria storica Milano-Bologna, della Via Emilia nel suo tratto di attraversamento dell’abitato di 
Reggio Emilia, di Via Rinaldi, nella zona nord dell'ambito di studio e della viabilità locale. 
Il campo sonoro generato dal traffico delle infrastrutture viarie principali impone al territorio un'impronta sonora diurna 
significativa, superiore ai 70 dB(A) entro i primi 10 m dal ciglio stradale, con restringimenti o allargamenti ben correlati al 
profilo longitudinale del tracciato e alla presenza di ostacoli fisici alla propagazione del rumore. In periodo notturno il minore 
traffico comporta un alleggerimento del carico di rumore. Tuttavia anche in periodo di riferimento notturno rimane 
significativa l'impronta sonora generata dai transiti lungo la linea ferroviaria storica Milano-Bologna.
VIBRAZIONI
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
Al fine di individuare il sistema ricettore esposto all’impatto da vibrazioni dell’opera in oggetto sono stati 
considerati tutti gli edifici all’interno di una fascia di 50 m di distanza dal ciglio stradale, che risulta cautelativa nei 
confronti di una sorgente vibrazionale come il traffico stradale e autostradale. 
VIBRAZIONI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
La finalità dei rilievi è stata quella di definire un quadro ambientale generale relativo al clima vibrazionale attuale 
dell’area di indagine, verificando al contempo il contributo vibrazionale delle sorgenti concorsuali. In tale ambito 
è stata realizzata una campagna di monitoraggio su quattro punti localizzati all’interno di tale area, con misure di 
breve periodo assistite da operatore, in modo da individuare gli eventi caratterizzanti la sorgente (transiti di 
veicoli su gomma e convogli ferroviari). 
Le attività di monitoraggio sono state svolte con strumentazione in allestimento mobile conforme IEC 184, IEC 
222 e IEC 225 e modalità di acquisizione conforme UNI9614 e ISO 2631-2
SISTEMA RICETTORE 
RISULTATI DELLE INDAGINI 
LIMITI UNI9614 QUANTITÀ 
ASSE Z ASSI X E Y (%) 
Aree critiche Ospedali (sale chirurgiche), laboratori e aziende con strumenti di precisione 74 71 - 
38.7 
86 83 2.7 
Fabbriche Edifici industriali e assimilati, fruiti per periodi limitati, con postura tendenzialmente verticale 92 89 11.7 
- - 46.8 
VIBRAZIONI 
Comune di Reggio Emilia 
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Direzione Centrale Progettazione 
CATEGORIA 
UNI9614 
DESCRIZIONE 
Abitazioni Edifici residenziali 
77 di notte 
80 di giorno 
74 di notte 
77 di giorno 
Uffici 
Uffici e assimilati, esercizi commerciali, edifici fruiti per periodi limitati, con postura tendenzialmente 
seduta 
Altro 
Tutti gli edifici non fruiti o fruiti occasionalmente e per periodi molto limitati di tempo (pertinenze 
agricole, cabine elettriche, edifici di culto, ecc…) 
ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO 
I valori di livello equivalente pesato UNI 9614 misurati nelle postazioni svolte in una condizione emissiva caratterizzata dal 
traffico ordinario sulla viabilità pubblica antistante, sono compresi in generale tra 53.2 e 73.2 dB. Tali livelli sono pertanto 
conformi al limite di riferimento suggerito dalla normativa tecnica UNI 9614 per le abitazioni anche durante il periodo 
notturno. In questi casi il limite è pari a 77 dB per l’asse Z e 74 dB per gli assi X-Y. 
Relativamente all’asse Z, asse su cui risultano energeticamente più evidenti gli eventi legati al transito dei veicoli e dei treni, 
un’analisi di maggiore dettaglio sui singoli eventi ha permesso di evidenziare quanto segue: 
•in caso di manto stradale regolare, il passaggio di veicoli pesanti non è causa di aumento dei livelli al di sopra della soglia di 
attenzione rappresentata dal limite UNI9614, nemmeno a brevissima distanza dal ciglio stradale (contesto di Viale Gonzaga); 
•nel caso di manto stradale compromesso dai frequenti transiti di autoarticolati, come per Viale Martiri di Piazza Tien An 
Men, i livelli legati al transito di veicoli pesanti superano gli 80 dB e in alcuni casi i livelli massimi superano il limite di 86 dB 
della normativa UNI9614 relativo agli edifici adibiti a uffici, tipologia di edificato che caratterizza l’area della misura; 
•per la sorgente ferroviaria, rappresentata dalla linea FS storica Milano-Genova, in corrispondenza dell’edificato residenziale 
localizzato a più di 50 m dalla linea, i livelli misurati risultano ampiamente al di sotto del limiti di riferimento della normativa 
UNI9614, anche in corrispondenza del passaggio di treni merci di notevole lunghezza.
CAMPI 
ELETTROMAGNETICI
AREA DI STUDIO 
E’ stata realizzata una campagna di 
monitoraggio su undici punti 
localizzati secondo quanto indicato 
nella tabella seguente 
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
COORDINATE WGS84 
LAT. LONG. 
Reggio Emilia Via Hiroshima 44,7153 10,6094 
Reggio Emilia Via C. Campioli 44,7153 10,6192 
Reggio Emilia Via Karl Marx 44,7286 10,5742 
Reggio Emilia Via Karl Marx 44,7289 10,5748 
Reggio Emilia Via dei Gonzaga 44,7179 10,6226 
Reggio Emilia Viale Martiri di Piazza Tien An Men 44,7118 10,6049 
Reggio Emilia Viale Martiri di Piazza Tien An Men 44,7117 10,6049 
Reggio Emilia Via GM. Ferraroni 44,7244 10,6087 
Reggio Emilia Via Karl Marx 44,7288 10,5742 
Reggio Emilia Via Guernica 44,7212 10,6079 
Reggio Emilia Via G. Rinaldi 44,7244 10,6087 
CAMPI ELETTROMAGNETICI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
COMUNE INDIRIZZO 
METODOLOGIA DI ANALISI 
La localizzazione delle sorgenti CEM è avvenuta facendo riferimento al un censimento delle sorgenti in 
radiofrequenza (RF), ovvero degli impianti di radiocomunicazione come le stazioni radio base per la telefonia 
mobile (SRB) le stazioni RADIO-TV e altro, svolto da Arpa Emilia Romagna. 
Nell’ambito della caratterizzazione ambientale relativamente alla componente campi elettromagnetici è stata 
realizzata una campagna di monitoraggio su undici punti localizzati nell’area d’indagine. 
I rilievi sono stati eseguiti con la finalità di definire un quadro ambientale generale relativo allo stato attuale 
dell’inquinamento da campi elettrici e magnetici a basse frequenze (ELF) e da campi elettromagnetici ad alte 
frequenze (RF) in corrispondenza dell’area di intervento. Le attività di monitoraggio sono state svolte con 
strumentazione Narda – Safety Test Solution in allestimento mobile.
RISULTATI DELLE INDAGINI 
VIBRAZIONI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Campi elettromagnetici generati da impianti ad alta frequenza (RF): i livelli riscontrati risultano ampiamente al di 
sotto degli obiettivi di qualità riportati nel DPCM 8 luglio 2003. 
Sorgenti a bassa frequenza (ELF): i livelli di campo magnetico riscontrati risultano ampiamente al di sotto degli 
obiettivi di qualità riportati nel DPCM 8 luglio 2003. 
I livelli di campo elettrico risultano ampiamente al di sotto del limite di esposizione riportato nel medesimo decreto. 
Le misure sono state eseguite al di sotto delle catenarie sorgenti di campo elettrici e magnetici a 50 Hz, nei punti di 
maggiore esposizione. 
ELF CAMPO MAGNETICO CAMPO ELETTRICO 
PUNTO 
RMS 
[ΜT] 
OBIETTIVO 
QUALITÀ 
[ΜT] 
LIVELLO 
ATTENZIONE 
[ΜT] 
LIMITE 
ESPOSIZIONE 
[ΜT] 
RMS 
[V/M] 
LIMITE 
ESPOSIZIONE 
[V/M] 
CEM01 0.05 3 10 100 68.5 5000 
CEM02 0.03 3 10 100 21.1 5000 
CEM03 0.07 3 10 100 501.7 5000 
CEM04 0.05 3 10 100 743.0 5000 
CEM07 0.76 3 10 100 181.0 5000 
CEM09 0.04 3 10 100 151.1 5000 
CEM10 0.35 3 10 100 40.2 5000 
CEM11 0.03 3 10 100 205.5 5000 
Sintesi dei livelli rilevati di campo magnetico e di campo elettrico (ELF)
SUOLO E 
SOTTOSUOLO
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
Il territorio del comune di Reggio Emilia ricade nella parte centro-meridionale della Pianura Padana propriamente 
detta, bacino subsidente (pliocene-quaternario), di tipo sedimentario, che comincia a delinearsi sin dall’inizio del 
Triassico. L’area studiata ricade nella fascia della media pianura reggiana e si estende indicativamente in un buffer 
mai inferiore ad 1 km per lato dall’infrastruttura di progetto. 
SUOLO E SOTTOSUOLO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
La base per la caratterizzazione geologica e litologica del territorio comunale è stata lo studio condotto per la 
stesura del PSC di Reggio Emilia. In questo studio, sono state condotte indagini di superficie relative a una 
profondità compresa fra 0 e 1 metro, ed una seconda indagine compresa fra 0 e -10 m dal piano campagna. 
Con riferimento alla Relazione geologica allegata al PRG 1993, l’indagine si era svolta con diverse metodologie, di 
seguito riassunte: 
•campionatura e riconoscimento speditivo; 
•interazione con dati bibliografici, alcuni dei quali relativi a stratigrafie di pozzi per acqua; 
•interazione con i dati aereofotogrammetrici relativi a periodi storici differenti; 
•confronto con i dati relativi a sondaggi penetrometrici effettuati da studi pro-fes-sionali e in tempi diversi 
nell’ambito del territorio comunale. 
Nella carta geomorfologica sono inoltre evidenziate le forme la cui individuazione na-sce dal confronto di numerosi 
elementi di tipo morfologico (presenza di dossi ele-vati), litologico (aree a litologia sabbioso-ghiaiosa delimitate da 
zone argil-lo-se), oppure riguardante lo sviluppo più o meno irregolare di insediamenti urbani, del-la viabilità locale 
nonché della parcellizzazione agricola. 
Nel contesto dell’inquadramento pedologico sono illustrati i suoli riconosciuti nel territorio nel quale s’inserisce 
l’opera in progetto. Essi sono indagati per un’area coincidente con un buffer di 500 km per lato dall’asse 
autostradale e che ha un’area di 998 ha. Ogni suolo è classificato con la denominazione secondo la Tassonomia 
americana dei suoli (Soil Taxonomy) con le chiavi tassonomiche del 2010. Le informazioni sono tratte dalla Carta Dei 
Suoli alla scala di semidettaglio (1:50.000) della Regione Emilia Romagna.
RISULTATI DELLE INDAGINI 
SUOLO E SOTTOSUOLO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Caratteristiche litostratimetriche 
Si riscontrano le seguenti formazioni: 
•alluvioni a dominante argillosa della bassa pianura (olocene); 
•alluvioni a dominante limo-argillosa con intercalazioni sabbiose (olocene); 
•ghiaie e sabbie dei terrazzi recenti. 
Aspetti geomorfologici 
•paleoalvei (Torrente Enza, Torrente Crostolo, Torrente Tresinaro); 
•aree a difficoltà di deflusso super-fi-ciale; 
•elementi morfologici di origine antropica (conurbazione della Via Emilia, il territorio urbanizzato inteso sia come 
territorio edificato che come in-frastrutture, tracciati ferro-viari di TAV, della ferrovia storica Milano-Bologna e delle 
linee ferro-viarie Pro-vin-ciali, impianti di trattamento rifiuti e le aree di ex-cava. 
Inquadramento pedologico 
Nella maggior parte dell'area del buffer di indagine (56%) sono presenti suoli di 1^ e 2^ classe indistintamente, 
mentre nel rimanente 44% della superficie sono presenti suoli di 2^ classe. Si può quindi concludere che il territorio 
destinato alla tangenziale ospita suoli molto pregiati per l’agricoltura.
ACQUE 
SUPERFICIALI
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
L’area in esame ricade all’interno del comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. 
L’ambito territoriale scelto per l’analisi del sistema idrografico è quello definito dai bacini imbriferi le cui aste 
vengono interessate dall’opera in studio; essi appartengono al bacino imbrifero del Torrente Crostolo, tutti 
ricadenti in provincia di Reggio Emilia 
ACQUE SUPERFICIALI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
Determinazione delle caratteristiche idrologiche: sono state prese in esame lestazioni pluviometriche ufficiali 
(ARPA) di Poviglio, Reggio Emilia e Quattro Castella, ricadenti all’interno dell’intera area afferente al progetto della 
tangenziale. Per tali stazioni sono stati rilevati i valori di pioggia caratteristici e sono state determinate le curve di 
possibilità pluviometriche (CPP) nell’intorno dell’area interessata dalla nuova strada, con ragguaglio all’area 
attraverso il metodo dei topoieti e quindi con discretizzazione su 2 tratti, quello est e quello ovest (metodo di 
thissen). 
Determinazione delle caratteristiche idrauliche del reticolo idrografico: individuazione di tutti i corsi d’acqua 
interferiti dalla viabilità in progetto, specificando le caratteristiche principali degli stessi, in termini di “ente 
gestore”, “rango”, quindi importanza dello stesso, “uso” a cui è destinato ed infine le dimensioni della sezione 
idraulica in corrispondenza dell’attraversamento stradale: base maggiore “B”, minore “b” ed altezza “H”. 
Determinazione della qualità delle acque superficiali: utilizzo della metodologia per la classificazione dei corpi idrici 
dettata dal D. Lgs. 152/99, che descrive gli indicatori e gli indici necessari per costruire il quadro conoscitivo dello 
“stato ecologico” e “stato ambientale” delle acque, rispetto a cui misurare il raggiungimento degli obiettivi di 
qualità ambientale prefissati. Lo “stato ecologico” dei corpi idrici superficiali rappresenta “l’espressione della 
complessità degli ecosistemi acquatici”. Lo stato ecologico è definito in base sia a parametri chimico-fisici di base, 
attraverso l’indice di Livello di Inquinamento da Macrodescrittori (LIM), sia dalla composizione della comunità 
macrobentonica delle acque correnti attraverso il valore dell’Indice Biotico Esteso (IBE).
RISULTATI DELLE INDAGINI 
“Classe 1” stato ambientale elevato 
“Classe 2” stato ambientale buono 
“Classe 3” stato ambientale sufficiente 
“Classe 4” stato ambientale scarso 
“Classe 5” stato ambientale pessimo. 
ACQUE SUPERFICIALI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
QUALITA’ DELLE ACQUE 
In Provincia di Reggio Emilia sono stati messi a confronto il SECA del biennio 2001-2002 corrispondente alla fase 
conoscitiva, prevista dalla normativa e considerata dal Piano di Tutela delle Acque regionale, con il SECA elaborato 
sui singoli anni 2003, 2004 e 2005, appartenenti alla fase a regime. 
Le forti pressioni che gravano su questo corso d’acqua determinano in chiusura di bacino uno stato ambientale che 
oscilla tra pessimo e scadente 
EMERGENZE NATURALI 
Presenza di un fontanile di tipo stagionale cioè con discontinua presenza di acqua 
CORSI D’ACQUA INTERFERITI 
Caratterizzazione di 20 corsi d’acqua interferiti
ACQUE 
SOTTERANEE
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
L’area studiata si estende indicativamente in un buffer mai inferiore ad 1 km per lato dall’infrastruttura di progetto 
ACQUE SOTTERRANEE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
Per la descrizione della struttura dell’acquifero si fa riferimento alle numerose pubblicazioni presenti in bibliografia 
la cui validità, da un punto di vista strettamente idrogeologico di insieme, resta valida anche accettando il modello 
deposizionale proposto da Parea (1987) per i depositi quaternari tardo-plesitocenici. 
La classificazione delle acque sotterranee, secondo il D. Lgs. 152/99, prevede la determinazione di uno stato 
chimico o qualitativo, di uno stato quantitativo o di equilibrio idrogeologico e di uno stato ambientale o quali-quantitativo 
che rappresenta una sintesi per sovrapposizione delle due classificazioni precedenti. 
Per la classificazione quantitativa viene fatto riferimento alle serie storiche di dati piezometrici relative alla rete 
regionale di monitoraggio delle acque sotterranee, attiva sul territorio regionale dal 1976
RISULTATI DELLE INDAGINI 
ACQUE SOTTERRANEE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Le principali unità idrogeologiche che interessano il territorio reggiano sono: 
•Conoide del F. Enza: di ampie dimensioni, occupa la porzione occidentale del Comune e si spinge a Nord sino a 
lambire l’abitato di Campegine. Abbondante risulta la componente ghiaiosa che, a luoghi, da origine a lenti di ghiaie 
affioranti (Calemo); 
•Conoide del T. Crostolo: di dimensioni inferiori rispetto al precedente, occupa il settore centrale del territorio 
comunale; la sua zona frontale oltrepassa di poco l’abitato di Villa Sesso. Tale unità idrogeologica nel suo lato 
occidentale vede la sovrapposizione della più modesta conoide del T.Modolena, che per altro presenta contorni 
sfumati e mal definiti; 
•Conoide del T. Tresinaro: la porzione sud-orientale del territorio comunale risulta soggetta alla competenza del 
Tresinaro, anche se in gran parte si osservano interferenze con il vicino e più ampio dominio idrogeologico del 
Secchia. La conoide del Tresinaro possiede dimensioni inferiori ai precedenti; nel suo punto apicale non oltrepassa 
la Via Emilia, ma comprende gli abitati di Gavasseto, Roncadella e Villa Bagno. 
Il quadro dello stato qualitativo evidenzia che tutta la zona della bassa pianura è caratterizzata da acque di falda 
in condizioni “particolari” per la presenza di sostanze di origine naturale, come ferro, manganese, ione 
ammonio, che ne limitano gli usi pregiati della risorsa. 
Nella fascia pedecollinare invece si ritrovano alcuni punti in Classe 3 o, in pochissimi casi, in Classe 4, per la 
presenza di nitrati nelle acque nelle zone di maggiore vulnerabilità.
VEGETAZIONE 
E FLORA
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
L’analisi vegetazionale è stata condotta sia a livello di regioni fitogeografiche per l’inquadramento della 
vegetazione potenziale del territorio della pianura padana, che a livello locale per l’individuazione della flora e 
vegetazione reale presente nell’ambito direttamente interferito dal progetto. 
VEGETAZIONE E FLORA 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
La metodologia applicata per lo studio della componente si è basata su un’analisi a livello floristico, al fine di 
conoscere e descrivere la vegetazione reale presente, nella sua complessa articolazione biogeografica, strutturale 
(forme biologiche e forme di crescita) e tassonomica volta ad individuare le aree che in termini di ricchezza e di 
diversità rappresentano ambiti di interesse naturalistico, sia attraverso un’analisi vegetazionale per indagare gli 
aspetti associativi propri delle specie vegetali al fine di riconoscere le diverse fisionomie e fitocenosi che 
caratterizzano le dinamiche successionali del territorio.
RISULTATI DELLE INDAGINI 
VEGETAZIONE E FLORA 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
L’area di studio situata nel settore nord-occidentale della città di Reggio Emilia si sviluppa in un contesto 
ambientale antropizzato in cui la matrice periurbana si dissolve progressivamente per lasciare spazio ad un 
panorama maggiormente caratterizzato dall’agricoltura. In questi ambienti le colture, prevalentemente intensive e 
semi-intensive, solo raramente lasciano spazio ad elementi di diversificazione paesaggistica come corsi d’acqua, 
filari o siepi arboreo-abustive. 
Vegetazione dei corsi d’acqua 
Da un punto di vista floristico-vegetazionale gli elementi del reticolo idrografico superficiale caratterizzati dalla 
presenza, più o meno costante, di acqua, si pongono come alternativa agli ambienti umidi planiziali un tempo 
estremamente frequenti e caratterizzanti il territorio della pianura padana. 
Nell'ambito dell'area urbana e del tratto settentrionale periurbano l'assetto floristico-vegetazionale del Crostolo 
appare molto semplificato. 
I torrenti Modolena e Quaresimo, invece, lungo il tratto di interesse compreso tra la via Emilia e la confluenza nel 
Crostolo risultano caratterizzati da argini sempre più rilevati sui quali gli elementi arborei-arbustivi diventano 
sempre più sporadici. Le formazioni vegetazionali che vi si sviluppano sono molto semplificate e riconducibili, 
prevalentemente, alle fitocenosi che si accrescono lungo gli argini, siano esse formate da specie tipiche di prato, o, 
in una certa misura, da specie più igrofile (elofite). 
Vegetazione delle aree agricole (seminativi, colture specializzate) 
Nel comprensorio esaminato sono riconoscibili almeno tre diverse tipologie di vegetazione sinantropica: 
popolamenti erbacei nitrofili perenni, cenosi di suoli calpestati e consorzi ruderali di erbacee annuali.
FFAAUUNNAA
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
L’analisi faunistica è stata condotta sia a livello di provincie zoogeografiche, con l’obiettivo di identificare i 
principali popolamenti faunistici presenti nei territori di influenza del progetto e i principali flussi di dispersione in 
relazione alla connettività ecologica del territorio, sia a livello locale, per l’individuazione della fauna presente 
nell’ambito direttamente interessato dal progetto. 
FAUNA 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
La metodologia applicata per la componente faunistica si è basata su un’analisi bibliografico-descrittiva a scala 
vasta per la caratterizzazione dei popolamenti faunistici e per l’individuazione dei flussi di dispersione in relazione 
alla connettività ecologica territoriale.
RISULTATI DELLE INDAGINI 
FAUNA 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Corsi d’acqua 
Nel contesto ambientale del Torrente Crostolo, poco diversificato e fortemente compresso, il contingente 
faunistico non risulta di particolare pregio dal punto di vista conservazionistico e naturalistico. L’avifauna, 
normalmente ricca negli ambienti fluviali e perifluviali, non risulta particolarmente varia. 
I corsi d’acqua minori (torrenti Quaresimo e Modolena, canali irrigui e fossi di scolo) che percorrono le aree agricole 
costituiscono una rete di elementi che diversificano l’ambiente e, in taluni casi, svolgono il ruolo di corridoio 
ecologico. Talvolta si presentano associati a filari e presentano piccole fasce marginali di vegetazione spontanea 
frequentata da micromammiferi, anfibi ed uccelli. 
Aree agricole 
A causa della riduzione degli elementi naturali che caratterizzano l’agroecosistema, lo scarso contingente faunistico 
ospitato risulta costituito principalmente dalle specie più tipiche delle aree aperte quali la lepre, il fagiano, la 
quaglia, l’allodola, la cutrettola, lo storno e la pavoncella oppure da specie generaliste, tra cui la volpe, il riccio, la 
cornacchia grigia e la gazza. La presenza degli anfibi è limitata ai fossi di scolo ed ai canali di irrigazione che 
attraversano le colture. 
Aree urbane 
I centri abitati e le aree industriali, sia a forma di nucleo compatto sia articolati in sistemi (spaziali) diffusi, ospitano 
un basso numero di specie che, per le loro caratteristiche etologiche, traggono vantaggio dalla presenza di 
manufatti o di attività antropiche. Le zoocenosi ospitate dall’ambiente urbano sono caratterizzate da specie 
antropofile o sinantropiche od almeno tolleranti la presenza umana, come il colombo di città, la tortora dal collare, 
la gazza, la cornacchia ed il merlo.
ECO 
SISTEMI
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
L’analisi ecosistemica, volta ad identificare le unità ambientali presenti nell’area vasta di pertinenza 
dell’infrastruttura, è stata effettuata mediante interpretazione della cartografia “Uso del suolo 2008, 
aggiornamento 2011 (realizzata dalla Regione Emilia–Romagna alla scala 1:25.000)” a cui sono state associate 
osservazioni dirette effettuate sul campo in un buffer di 500 m dall’asse di entrambi i tracciati alternativi. 
Per quanto riguarda la Rete Ecologica e le aree di interesse naturalistico si è invece ritenuto opportuno estendere 
l’analisi ad una superficie territoriale più vasta sovrapponibile ad un’ampia fascia della pianura padana emiliana che 
ricade in provincia di Reggio Emilia. 
ECOSISTEMI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
L’analisi ecosistemica è stata condotta con l’obiettivo di identificare e quantificare i principali ecosistemi presenti 
nell’area e di verificarne la presunta valenza naturale in modo da ottenere informazioni per la scelta delle 
specifiche tecniche di mitigazione. Il riconoscimento delle unità ambientali è avvenuto attraverso l’interpretazione 
delle classi di uso del suolo (secondo la metodologia Corine Land-Cover) e la quantificazione delle superfici 
investite raggruppate sia per classi d’uso che per macro categorie (ecosistema naturale e/o seminaturale, 
agroecosistema, ecosistema urbano).
RISULTATI DELLE INDAGINI 
RIFERIMENTO CARTOGRAFICO 
PTCP Tav 2 “Rete Ecologica 
Polivalente” 
PTCP Tav 2 “Rete Ecologica 
Polivalente 
PTCP Tav 2 “Rete Ecologica 
Polivalente 
PTCP Tav 2 “Rete Ecologica 
Polivalente 
PTCP Tav 2 “Rete Ecologica 
Polivalente 
PSC Tav P9 “Sviluppo della rete 
ecologica” 
PSC Tav P9 “Sviluppo della rete 
ecologica” 
PSC Tav P9 “Sviluppo della rete 
ecologica” 
ECOSISTEMI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
In relazione alla rete ecologica locale, nel tratto di pianura padana di interesse la rete ecologica risulta costituita da unità 
lineari naturali e semi-naturali (corridoi) con andamento ed ampiezza variabili, che conservano caratteristiche di naturalità o 
semi-naturalità non completamente compromesse, in grado di svolgere, anche a seguito di azioni di riqualificazione, la 
funzione di collegamento tra aree naturali o semi-naturali di specifica valenza ecologica (nodi). 
RETE ECOLOGICA TIPOLOGIA ELEMENTO INTERFERITO 
RIFERIMENTO 
NORMATIVO 
Provinciale Corridoi fluviali primari (D1) 
Crostolo e Cavo Guazzatore, Modolena e 
Quaresimo 
PTCP art. 65, art 40, art 
41 
Provinciale Gangli ecologici planiziali (E1) 
Ambito a cavallo tra Modolena e 
Quaresimo 
PTCP art 5 
Provinciale Corridoi primari planiziali (E2) Ambito tra Modolena e Quaresimo PTCP art 5 
Provinciale 
Corridoi secondari in ambito planiziale 
(E4) 
Ambito del Crostolo PTCP art 5 
Provinciale 
Aree tampone per le principali aree 
insediate (G4) 
PTCP art 5 
Comunale Corridoi primari 
Crostolo e Cavo Guazzatore, Modolena, 
Quaresimo 
PSC art 3.7 
Comunale Gangli paniziali 
Ambito a cavallo tra Modolena e 
Quaresimo 
PSC art 3.7 
Comunale Ambiti di cintura-cunei verdi PSC art 3.7 
Le aree di interesse naturalistico, all’interno del territorio di interesse, in un contesto fortemente alterato ed antropizzato, 
risultano circoscritte ad alcuni fontanili localizzati nei pressi della Parrocchiale di Cella (ad ovest dell’area di interesse) e 
nelle vicinanze del cavo Guazzatore subito a nord della linea ferroviaria Milano-Bologna. Tali ambiti risultano anche 
riconosciuti dal PTCP e dal PSC di Reggio Emilia.
SISTEMA 
AGROALIMENTARE 
E RURALE
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
L’analisi dello stato di fatto ante operam del sistema agroalimentare è stata eseguita sia a scala vasta che a scala 
locale. L’indagine si svolge su due livelli di approfondimento, iniziando con l’analisi del sistema alla scala 
provinciale, per il territorio interessato all’opera, quindi Reggio Emilia e terminando con l’indagine del sistema 
agroalimentare a scala comunale. 
SISTEMA AGROALIMENTARE E RURALE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
Lo studio del settore agroalimentare e rurale nei territori attraversati dall’infrastruttura di progetto è stato 
condotto con l’intento di identificare e descrivere i sistemi agrari interferiti dalle opere ed evidenziare quelli più 
sensibili. 
Sono stati operati degli approfondimenti sul sistema agro-alimentare nel suo complesso alla scala provinciale e 
comunale, con particolare attenzione al sistema delle aziende agricole, alla loro redditività, agli ordinamenti 
produttivi vegetali e zootecnici, a elementi di multifunzionalità (colti per l’attività agrituristica), nonché alle filiere 
produttive (tra cui le produzioni tipiche e biologiche) e alle industrie alimentari locali. 
L’indagine è stata svolta impiegando ed elaborando i dati del 6° censimento dell’agricoltura dell’ISTAT.
RISULTATI DELLE INDAGINI 
Analisi a scala provinciale – Dati quantitativi 
•nel 2010 l’agricoltura reggiana ha occupato il 2,4% della forza lavoro provinciale 
•le aziende agricole reggiane sono 7.772 e le loro dimensioni medie (SAU) sono di 13,15 ha/az., leggermente 
inferiori rispetto alla media regionale 
•la ripartizione della sau vede la netta prevalenza dei seminativi, con una media del 75%. 
per quanto riguarda le produzioni di qualità, la provincia di Reggio Emilia ospita 10 produzioni protette 
caratteristiche, tra queste vi è il Parmigiano Reggiano di chiara valenza nazionale 
• con riferimento all’attività agrituristica, nella provincia di Reggio Emilia (2011) sono attivi 67 agriturismi. Dal 2008 
queste imprese sono aumentate del 17,5% 
•in relazione all’industria alimentare reggiana, sono oltre 1.000 le attività legate ai segmenti dell’industria 
alimentare e delle bevande. Esse rappresentano l’8,7% delle imprese manifatturiere della provincia e oltre il 13% 
delle analoghe attività regionali 
SISTEMA AGROALIMENTARE E RURALE 
Comune di Reggio Emilia 
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Direzione Centrale Progettazione 
Analisi a scala comunale – Dati quantitativi 
•l’agricoltura del comune di Reggio Emilia impegna una quota notevole del territorio comunale (81%), molto 
superiore alla media provinciale del 56%. 
•le aziende agricole comunali censite nel 2010 sono 1.237 e coltivano complessivamente 16.734 ha di SAU. 
•l’utilizzo a seminativi dei terreni è sempre il più diffuso in queste zone di pianura (69,7%). Tra i seminativi 
dominano le colture da foraggio, mediamente coltivate sul 45% dei terreni comunali. 
•il 23% delle aziende agricole di Reggio Emilia svolge attività di allevamento 
•gli allevamenti suini censiti nel comune di Reggio Emilia sono 97 con circa 80.000 capi allevati, ed una 
modestissima media di 820 maiali per allevamento. Rispetto al censimento precedente il settore si è ridotto del 
60% (allevamenti e capi).
PAESAGGIO 
E PATRIMONIO 
STORICO-CULTURALE
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
L'analisi del paesaggio viene svolta prendendo in esame in primo luogo il contesto di area vasta. In questa fase 
vengono descritti i caratteri prevalenti delle Unità di Paesaggio in cui si inserisce il tracciato stradale, così come 
definite e caratterizzate dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Reggio Emilia e dal Piano Strutturale 
Comunale di Reggio Emilia. 
La seconda fase di analisi prende invece in esame il contesto di area locale, area nord ovest del comune di Reggio 
Emilia, mettendo in evidenza, per ogni risorse paesaggistiche e le criticità che direttamente od indirettamente 
possono essere coinvolte dal passaggio dell'infrastruttura in termini di sottrazione di risorsa-occupazione di suolo 
e/o in termini di intrusione visiva nel paesaggio (intervisibilità). 
CARTA DELL’INTERVISIBILITA’ 
PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO-CULTURALE 
Comune di Reggio Emilia 
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Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
L’analisi di area vasta, come premesso, definisce i caratteri generali degli ambiti e delle unità di paesaggio a scala 
regionale, provinciale e comunale che interessano l’ambito di intervento. 
L’ambito territoriale localmente interessato dall’attraversamento dell’infrastruttura di progetto, viene descritto 
sulla base dei tre sistemi caratterizzanti (struttura morfologica, struttura percettiva e ambiti di valore simbolico 
culturale) e delle invarianti di paesaggio individuate a seguito dei sopralluoghi condotti nel mese di settembre 2012 
ed aprile 2013. 
In sede di sopralluogo è stato effettuato il censimento degli edifici e complessi in territorio rurale compresi in una 
fascia di 500 dall’asse di entrambi i tracciati alternativi. 
SCHEDA EDIFICI
RISULTATI DELLE INDAGINI 
PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO-CULTURALE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
STRUTTURA MORFOLOGICA 
•la rete idrografica: Torrente Crostolo, Torrente Modolena, Torrente Quaresimo 
•zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale: fascia di territorio compresa tra il torrente Modolena e il rio 
Cavriago e corridoi primari e secondari planiziali della pianura reggiana 
•i dossi in prossimità di Case Piroli e del torrente Crostolo 
•le bonifiche storiche nel tratto compreso dall’intersezione con il torrente Crostolo fino al cavo Fossetta (compreso) 
STRUTTURA PERCETTIVA 
la viabilità storica e panoramica: Via dei Gonzaga (S.S.63), via Carlo Marx (S.P.70), via Cesare Campioli, via Guernica, 
via Normandia e via Gian Maria Ferraroni 
AMBITI DI VALORE SIMBOLICO CULTURALE 
beni storico/culturali presenti, presenze monumentali, edifici e manufatti di interesse storico, elementi di testimonianza 
storica 
75 presenze tra complessi ed edifici singoli riconducibili essenzialmente a tre categorie: edifici di carattere padronale, ossia 
le ville e le case coloniche con i loro annessi; architetture di tipo specialistico; insediamenti rurali legati alla produzione 
agricola. 
La maggior parte del patrimonio architettonico censito nel territorio è di carattere rurale. Non rientra nel censimento alcun 
edificio vincolato al senso del D.Lgs 42/2004 e s.m.i. 
Dalla schedatura è emersa una netta prevalenza degli edifici rurali a blocco e dei complessi rurali a corte aperta. 
0 10 20 30 
scarso interesse 
Interesse ambientale 
Interesse tipologico 
Interesse storico architettonico
ARCHEOLOGIA
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
Lo studio archeologico ha preso in esame tutti i dati disponibili allo stato attuale della ricerca, per il territorio 
attraversato dal progetto. 
I siti archeologici noti sono stati posizionati su Carta Tecnica Regionale (scala 1:10000) prendendo in considerazione 
la parte nord-ovest del territorio comunale di Reggio Emilia. 
ARCHEOLOGIA 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
Le indagini hanno previsto le seguenti attività, secondo quanto prevede l’Art. 95 del D. Lgs. 163/2006: 
•raccolta dei dati bibliografici e archivistici, che comprende: 1) inquadramento archeologico; 2) schedatura dei siti 
archeologici, compilata sulla base della documentazione disponibile su base bibliografico-archivistica e ricognitiva; 
•ricognizione di superficie (survey) di tipo intensivo, sui terreni agricoli attraversati dal progetto, per documentare 
l’eventuale presenza di materiali archeologici in affioramento; 
•lettura e interpretazione geoarcheologica di n. 5 sondaggi a carotaggio continuo, eseguiti per scopi geognostici; 
•n. 1 saggio di verifica archeologica, eseguito in località Corte Tegge in prossimità alla S.S. 9 Emilia, su richiesta della 
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna.
RISULTATI DELLE INDAGINI 
ARCHEOLOGIA 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Le attestazioni archeologiche sono ben documentate a partire dall’età del Bronzo Medio e Recente, quando si assiste ad una 
capillare occupazione del territorio testimoniato dalle cd. “terramare”, villaggi spesso arginati da terrapieno e fossato, con 
case disposte regolarmente all’interno dell’abitato. Nell’area attraversata dal progetto sono note due terramare, quella 
della Torretta (Sito 1) e quella di Cavazzoli (Sito 3). 
La terramara della Torretta è un grande villaggio di 6 ettari, posto sulle alluvioni antiche che fiancheggiano sulla destra il 
paleoalveo dell’Enza. La stratigrafia individuata da Chierici nel 1864 era composta da: un suolo databile all’età del Ferro e 
all’età romana posto a 0,50 m di profondità; una sottostante alluvione che copriva lo strato terramaricolo, visibile tra 1,80 e 
2,40 m di profondità; i resti di un edificio romano si posizionavano nell’angolo NO della terramara a debole profondità. In 
prossimità della via Emilia (circa 25-30 m a N), all’altezza della terramara della Torretta, Chierici cita anche il ritrovamento di 
circa 30 sepolture di inumati in fossa e di 3 tombe alla cappuccina di età romana e/o tardoantica. Il saggio di verifica 
archeologica realizzato a S dell’area occupata dalla terramara, ha messo in luce una paleosuperficie di età romana a partire 
da 2,70 m di profondità dal piano di campagna attuale, dove è tuttavia presente un riporto recente spesso 2 m. ne consegue 
che il suolo di età romana è in realtà sepolto a soli 0,70 m circa dall’attuale superficie topografica. 
La terramara di Cavazzoli è individuata sulla sponda destra del torrente Crostolo, che l’ha profondamente incisa. 
L’estensione dell’insediamento è incerta (forse 1-2 ha). Nel 1863 Chierici affermò di aver visto la marna a -6,30 m di 
profondità dall’argine, dunque a 2 m dal letto del torrente; nel 1885, una notizia anonima (pubblicata nel BPI) precisa che la 
terramara è potente 1 m e poggia su un suolo profondo 5 m dal piano di campagna. Uno scavo archeologico eseguito nel 
1971 mise in luce una complessa stratigrafia potente 2 m, con cumuli di cenere, ceramiche, livelli di carbone. Infine, una 
trincea effettuata nel 1990 confermò la successione stratigrafica. La terramara è documentata in sezione lungo il Crostolo 
per circa 70 m dal ponte della ferrovia; a S della ferrovia, nelle fondazioni poco profonde di un capannone industriale, non 
sono state rilevate tracce di terreni antropizzati, che tuttavia dovrebbero essere conservati ad una profondità maggiore di 
quella allora raggiunta. La lettura geoarcheologica dei due sondaggi geognostici eseguiti nei pressi della terramara non 
hanno evidenziato deposti riferibili alla terramara, ma solo un paleosuolo profondo (-7,40 m nel S1; -6,90 m nel S2) forse 
identificabile con la paleosuperficie esterna al villaggio. Ciò non esclude a priori presenze insediative oltre il volume del 
carotaggio, di per sé puntiforme.
SALUTE E 
BENESSERE 
DELL’UOMO
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
I caratteri generali dell’area in esame sono disaggregati in funzione degli ambiti territoriali che, all’interno del 
comune di Reggio Emilia, saranno direttamente interessati dall’opera, ovvero Cella, Roncocesi, Pieve Modolena, 
Cavazzoli e San Prospero Strinati. Si evidenzia che oltre al comune di Reggio Emilia verrà interessata 
marginalmente dalla soluzione alternativa A una piccola porzione del comune di Cavriago per la quale è addirittura 
ipotizzabile un miglioramento delle condizioni dell’area grazie all’alleggerimento del traffico nel corrispondente 
tratto di Via Emilia. Tenendo inoltre conto delle caratteristiche non residenziali dell’area e della ridottissima 
superficie interessata, si ritiene non necessario includere nella presente valutazione un approfondimento dedicato 
al comune di Cavriago. 
SALUTE E BENESSERE DELL’UOMO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
L’analisi dello stato di salute della popolazione si basa su valutazioni epidemiologiche pregresse, secondo i dati 
forniti dal registro tumori della Provincia di Reggio Emilia e sulla valutazione della mortalità e morbosità per 
incidenti stradali, effettuata sulla base del rapporto ISTAT-ACI pubblicato nel 2011 relativo agli incidenti stradali 
avvenuti in Italia nel 2010 [ISTAT-ACI, 2010]. 
Sono stati preventivamente valutati anche forzanti ambientali presenti sul territorio legati al sistema 
agroalimentare e rurale, ad attività a rischio di incidente rilevante, impianti di trattamento dei rifiuti e più in 
generale in relazione alla resilienza territoriale del contesto in esame.
RISULTATI DELLE INDAGINI 
SALUTE E BENESSERE DELL’UOMO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Il territorio coinvolto nella realizzazione della nuova infrastruttura è caratterizzato da una vocazione produttiva 
tipicamente legata alle attività rurali, infatti, nell’area di studio risultano sotto la mediana sia il reddito medio sia la 
percentuale di laureati. Questo dato è tutt’altro che sorprendente poiché rispecchia un noto gradiente geografico 
presente sul territorio comunale. Infatti, il reddito medio tende a salire, oltre che all’interno del centro storico, 
nelle aree residenziali localizzate nella parte “alta” (sotto il profilo altimetrico) della città. Si sottolinea come gli 
ambiti territoriali interessati dalla futura tangenziale nord siano sostanzialmente abitati da soggetti in età 
lavorativa. Difatti appare bassa sia la percentuale di giovanissimi che quella di anziani. 
La provincia di Reggio Emilia presenta un’incidenza lievemente più bassa di patologie neoplastiche se confrontata 
con Parma e Modena. Tale dato trova riscontro sia tra i maschi sia tra le femmine. In particolare, il Comune di 
Reggio Emilia presenta una bassa incidenza se paragonato agli altri comuni della provincia 
Allo stato attuale la Via Emilia rappresenta la principale direttrice per i mezzi di soccorso in transito da est ad 
ovest. In particolare, il servizio della Croce Rossa insiste direttamente lungo questa direttrice. 
Andamento dei feriti 
1591 1534 1709 1600 
1885 
1770 
2013 
369 386 259 269 320 318 342 
2500 
2000 
1500 
1000 
500 
0 
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 
Anni 
Numero feriti 
Feriti totali Ciclisti e pedoni feriti 
Per quello che riguarda l’incidentalità si evidenzia come in 
Emilia-Romagna sia stato possibile raggiungere l’obiettivo 
europeo di riduzione del 50% delle vittime rispetto al 2001 
(passando da 813 vittime a 401). Nell’area di analisi si può 
notare che il maggior numero di incidenti si sono verificati 
nella tratta Via Emilia Ospizio – Amendola. Questo segmento 
sarà particolarmente coinvolto dalla costruzione dell’opera in 
quanto la nuova Tangenziale Nord si configurerà come una 
parallela a questo tratto.
SISTEMA 
SOCIO - ECONOMICO
DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI 
AREA DI STUDIO 
L’area di studio per il sistema socio-economico viene definita come l’insieme dei comuni direttamente interferiti 
dal tracciato della nuova “Tangenziale Nord di Reggio Emilia”,) ovvero Reggio Emilia, nel quale si sviluppa 
interamente la soluzione alternativa B e Cavriago, interferito parzialmente dalla rotatoria di fine intervento della 
soluzione alternativa A. Si è scelto poi di estendere le analisi svolte in modo prospettico, ovunque possibile, anche 
alla provincia di Reggio Emilia e all’Emilia-Romagna nel suo insieme. In qualche caso considerazioni particolari o, 
più semplicemente, la mancanza di dati disaggregati al livello comunale hanno portato a mantenere la trattazione 
alla sola scala provinciale e/o regionale. 
SISTEMA SOCIO-ECONOMICO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
METODOLOGIA DI ANALISI 
I temi trattati si riconducono a due macro categorie: un’analisi demografica, con la trattazione dell’andamento 
demografico, del movimento anagrafico e della struttura anagrafica della popolazione e l’analisi dei caratteri socio 
– economici, ovvero la produzione di ricchezza, il reddito, la struttura produttiva e il mercato del lavoro.
RISULTATI DELLE INDAGINI 
SISTEMA SOCIO-ECONOMICO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
L’analisi demografica ha evidenziato la forte espansione demografica vissuta 
nel corso degli ultimi 2 decenni dai comuni di Reggio Emilia e Cavriago, dalla 
provincia di Reggio Emilia e, in misura minore, dall’Emilia-Romagna. Questo 
andamento, generato in massima parte dallo stabilirsi di un flusso di 
immigrazione ha avuto come conseguenza un aumento dell’incidenza delle 
coorti più giovani sul totale della popolazione residente.. 
Dall’analisi della struttura produttiva dell’area, si può notare che Reggio Emilia e la sua 
provincia possiedono una struttura produttiva che manifesta una vocazione importante 
verso la produzione di beni materiali e verso lo scambio di questi beni con l’esterno. Si 
tratta quindi di una struttura produttiva caratterizzata da un’incidenza dei costi di 
trasporto sicuramente più importante di quella che caratterizza le economie più 
strettamente orientate verso le attività del terziario avanzato. 
In altre parole, lo studio della configurazione della struttura produttiva di Reggio Emilia e 
della sua provincia mostra chiaramente che essa possiede caratteristiche in grado di 
amplificare gli effetti positivi sulla competitività del territorio interferito generati dalla 
realizzazione dell’opera in progetto. 
Appare inoltre interessante notare che la crisi economica iniziata con la crisi finanziaria 
del 2007/2008 ha colpito in modo particolare i settori che producono beni materiali, 
ovvero l’industria manifatturiera e le costruzioni. 
L’ avvio dell’iter di realizzazione dell’opera in progetto, influenzando positivamente le 
aspettative degli imprenditori di questi settori sulla competitività futura del territorio da 
essa interferito, potrebbe costituire fin da subito un disincentivo nei confronti di ulteriori 
chiusure o delocalizzazioni di attività produttive insediate in questo territorio.
QUADRO 
DI RIFERIMENTO 
AMBIENTALE 
IMPATTI DEL PROGETTO E OPERE DI INSERIMENTO 
PAESAGGISTICO E INTERVENTI DI MITIGAZIONE E 
COMPENSAZIONE AMBIENTALE
IMPOSTAZIONE METODOLOGICA 
1. SEZIONE 
2. SEZIONE 
3. SEZIONE 
4. SEZIONE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
IMPATTI DEL PROGETTO E OPERE DI INSERIMENTO PAESAGGISTICO E DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
IMPATTI DEL PROGETTO
IMPOSTAZIONE METODOLOGICA 
Valutazione fase di cantiere Soluzione Alternative 
Una delle osservazioni contenute nel parere della Commissione VIA-VAS, affermava che: “… resta 
valida la necessità di valutare le alternative (sia in fase di cantiere che di esercizio), considerando le 
singole tipologie di realizzazione, …”. 
Le soluzioni alternative considerate presentano processi realizzativi differenti quale conseguenza di: 
scelte localizzative che hanno comportato configurazioni geometrico-funzionali del tracciato 
diverse; 
scelte legate alla risoluzione delle interferenze presenti sul territorio che hanno comportato 
l’introduzione di un numero e tipologie di opere d’arte diverse. 
Per la valutazione della fase di cantiere, si è optato per l’elaborazione di una metodologia specifica: 
sono stati estrapolati quei dati oggettivi quantificabili, caratteristici del singolo processo realizzativo 
in esame, e confrontati quali indicatori di impatto per arrivare ad esprimere specifici giudizi di 
valutazione. 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Non è stato possibile confrontare direttamente l’intero processo di cantierizzazione delle singole 
soluzioni alternative, che presentano fasi operative ed aree operative differenti, ma sono stati 
confrontati indicatori di processo, oggettivi, afferenti a quelle caratteristiche comuni che 
caratterizzano i due differenti processi realizzativi.
IMPOSTAZIONE METODOLOGICA 
 Matrici a livelli di correlazione variabile; 
 Definizione di fattori di impatto (specifici per ogni fase di valutazione); 
 Definizione della magnitudo propria per ogni fattore. 
La matrice mette in relazione due liste di controllo (componenti ambientali e fattori ambientali, come 
p. e. componente Suolo e fattore Modifiche Morfologiche) e il suo scopo principale è quello di 
stimare l'entità dell'impatto elementare dell'intervento in progetto su ogni componente. 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Analisi Multicriteri
LISTA COMPONENTI 
a.Atmosfera; 
b.Rumore; 
c.Suolo e Sottosuolo; 
d.Ambiente idrico sotterraneo; 
e.Ambiente idrico superficiale; 
f.Vegetazione e flora; 
g.Fauna; 
h.Ecosistemi; 
i.Sistema agricolo, agroalimentare e rurale; 
j.Paesaggio; 
k.Archeologia; 
l.Salute pubblica e benessere. 
IMPOSTAZIONE METODOLOGICA 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Analisi Multicriteri 
Nella trattazione qualitativa di descrizione delle 
componenti ambientali si è ritenuto opportuno 
ricomprendere anche gli aspetti socio-economici, 
sia per la fase di valutazione delle 
alternative, sia nella valutazione del progetto 
definitivo, al fine di comprendere il quadro 
generale dei potenziali impatti. 
E’ stata valutata anche la componente vibrazioni 
sia nella fase di confronto tra le alternative che 
nell’analisi del progetto definitivo. Gli 
approfondimenti condotti hanno dimostrato che 
le vibrazioni prodotte, sia nella fase realizzativa 
che nella fase di esercizio, non producono 
impatti alle persone o agli edifici; di conseguenza 
tale matrice ambientale non rientra nella lista 
delle componenti. 
Inoltre, la scelta di valutare quantitativamente 
con l’AMC solo gli impatti negativi è fortemente 
cautelativa nel panorama generale delle reali 
conseguenze generate dal progetto sul territorio.
VALUTAZIONE ALTERNATIVE 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Lista fattori - Fase di esercizio 
VA1 Produzione di emissioni in atmosfera: sistema ricettore interferito 
VA2 Produzione di rumore: sistema ricettore interferito 
VA3 Aspetti geotecnici e di stabilità dei terreni 
VA4 Modifiche geomorfologiche 
VA5 Interruzione della funzionalità idrologica-idrogeologica 
VA6 Interferenze con il reticolo idrografico superficiale 
VA7 Modifiche alla microcircolazione delle acque per lo scolo e l’irrigazione 
VA8 Compatibilità dei corsi d’acqua a ricevere le acque generate dalla piattaforma stradale 
VA9 Emissioni polveri (deposito lamina fogliare, diminuzione efficienza fotosintetica); 
VA10 Interferenza fontanili 
VA11 Disturbo alle popolazioni faunistiche 
VA12 Eventuali collisioni con la fauna 
VA13 Frammentazione ecosistemi 
VA14 Formazione di aree agricole intercluse 
VA15 Interferenza con strutture agrarie di particolare interesse 
VA16 Interferenze alla struttura morfologica del paesaggio (reticolo idrografico, zone di particolare interesse paesaggistico); 
VA17 Interferenze alla struttura percettiva del paesaggio 
VA18 Interferenza con elementi di testimonianza storica (viabilità storica, edifici di interesse storico, ambientale, tipologico) 
VA19 Interferenza con colture di pregio ambientale (prati stabili, vigneti storici, arboricoltura) 
VA20 Interferenze con aree archeologiche
VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE 
VA1 Produzione emissioni in atmosfera: sistema ricettore interferito 
Sono stati individuati i ricettori potenzialmente interferiti in una fascia di 0-20 m e 20-80 m e si è 
verificata un maggior numero di ricettori produttivi per la soluzione alternativa A e di recettori 
residenziali per la soluzione B, in entrambe le fasce. 
VA2 Produzione di rumore: sistema ricettore interferito 
Sono stati individuati i ricettori potenzialmente interferiti in una fascia di 0-100 m e 100-250 m e si è 
verificata un maggior numero di ricettori produttivi per la soluzione alternativa A e di recettori 
residenziali per la soluzione B, in entrambe le fasce. 
VA3 Aspetti geotecnici e di stabilità dei terreni 
In riferimento alla soluzione alternativa A, dal punto di vista geotecnico va evidenziato che 
l’abbassamento permanente della falda, legato alla realizzazione del sottopasso dello svincolo “Rete 
2”, determinerà la consolidazione degli strati coesivi superficiali, con conseguente modesto 
abbassamento del suolo, fino a distanze proporzionali all’abbassamento stesso. Risulta preferibile la 
soluzione B. 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Soluzione A Soluzione B
VALUTAZIONE ALTERNATIVE 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Lista fattori – Fase di esercizio 
NOME 
MAGNITUDO 
Min Max Propria 
VA1 Produzione emissioni in atmosfera: sistema ricettore interferito 1 10 5 
VA2 Produzione di rumore: sistema ricettore interferito 1 10 6 
VA3 Aspetti geotecnici e di stabilità dei terreni 1 10 4 
VA4 Modifiche geomorfologiche 1 10 4 
VA5 Interruzione della funzionalità idrologica- idrogeologica 1 10 4 
VA6 Interferenza con il reticolo idrografico superficiale 1 10 4 
VA7 Modifiche alla microcircolazione delle acque per lo scolo e l’irrigazione 1 10 4 
VA8 Compatibilità dei corsi d'acqua a ricevere le acque generate dalla piattaforma stradale 1 10 4 
VA9 Emissioni di polveri (deposito sulla lamina fogliare, diminuzione efficienza fotosintetica) 1 10 3 
VA10 Interferenza con i fontanili 1 10 5 
VA11 Disturbo alle popolazioni faunistiche 1 10 3 
VA12 Eventuali collisioni con la fauna 1 10 3 
VA13 Frammentazione ecosistemi 1 10 5 
VA14 Formazione di aree agricole intercluse 1 10 6 
VA15 Interferenza con strutture agrarie di particolare interesse 1 10 4 
VA16 Interferenza con la struttura morfologica del paesaggio (reticolo idrografico, zone di particolare interesse paesaggistico) 1 10 5 
VA17 Interferenza con la struttura percettiva 1 10 4 
VA18 Interferenza con elementi di testimonianza storica (viabilità storica, edifici di interesse storico, ambientale, tipologico) 1 10 4 
VA19 Interferenze con colture di pregio ambientale (prati stabili, vigneti storici, arboricoltura) 1 10 4 
VA20 Interferenza con aree archeologiche 1 10 6
VALUTAZIONE ALTERNATIVE 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Risultati – Fase di esercizio 
COMPONENTI 
Soluzione 
alternativa A 
Soluzione 
alternativa B 
Atmosfera e clima 46,00 46,00 
Rumore 54,00 54,00 
Suolo e sottosuolo 46,67 40,00 
Acque sotterranee 50,00 40,00 
Acque superficiali 40,00 40,00 
Vegetazione e flora 43,33 40,00 
Fauna 38,00 35,00 
Ecosistemi 46,00 43,33 
Sistema agroalimentare e 
rurale 
60,00 53,33 
Paesaggio e patrimonio 
storico-culturale 
46,15 41,82 
Archeologia 53,33 50,00 
Salute pubblica 55,00 55,00 
IMPATTO ELEMENTARE INTERVALLO 
Molto elevato  80 
Elevato 60 ÷ 80 
Medio 40 ÷ 60 
Basso 20 ÷ 40 
Molto basso 10 ÷ 20 
La soluzione alternativa B è la soluzione migliore 
per quello che riguarda il contenimento degli 
impatti ed è pertanto la soluzione che verrà 
sviluppata come Progetto Definitivo
VALUTAZIONE ALTERNATIVE 
100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 
53,333 55 
Archeologia 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Risultati – Fase di esercizio 
Magnitudo minima Impatto elementare Magnitudo massima 
40 
Acque superf iciali 
46 
60 
46,154 
Sistema agroalimentare e rurale 
43,333 
38 
Istogramma soluzione alternativa A 
46 
Atmosfera e clima 
54 
Rumore 
46,667 
Suolo e sottosuolo 
50 
Acque sotterranee 
Vegetazione e f lora 
Fauna 
Ecosistemi 
Paesaggio e patrimonio storico-culturale 
Salute pubblica 
110 
105 
100 
95 
90 
85 
80 
75 
70 
65 
60 
55 
50 
45 
40 
35 
30 
25 
20 
15 
10 
5 
0 
10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10
VALUTAZIONE ALTERNATIVE 
100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 
50 
Archeologia 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Risultati – Fase di esercizio 
Magnitudo minima Impatto elementare Magnitudo massima 
40 40 40 40 
Acque superf iciali 
43,333 
53,333 
41,818 
Sistema agroalimentare e rurale 
35 
Istogramma soluzione alternativa B 
46 
Atmosfera e clima 
54 
Rumore 
Suolo e sottosuolo 
Acque sotterranee 
Vegetazione e f lora 
Fauna 
Ecosistemi 
Paesaggio e patrimonio storico-culturale 
Salute pubblica 
110 
105 
100 
95 
90 
85 
80 
75 
70 
65 
60 
55 
50 
45 
40 
35 
30 
25 
20 
15 
10 
5 
0 
10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 
55
VALUTAZIONE ALTERNATIVE 
CONFIGURAZIONE 
PROGETTUALE 
FABBISOGNI MOVIMENTI MEZZI OCCUPAZIONE DI 
TERRITORIO 
SUPERFICI 
DI CANTIERE 
Rumore: 
livelli sonori (Leq) 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Fase di cantiere 
Struttura metodologica del processo d’individuazione dei parametri di raffronto per la fase 
di cantiere 
CONFIGURAZIONE 
OGGETTO DI 
VALUTAZIONE 
SCELTE CHE 
CARATTERIZZANO 
LA FASE 
REALIZZATIVA 
ELEMENTI DI 
VALUTAZIONE 
CHE 
CARATTERIZZANO 
LE SCELTE 
PARAMETRI DI 
VALUTAZIONE 
PER CIASCUN 
ELEMENTO 
PROCESSO 
COSTRUTTIVO 
ORGANIZZAZIONE 
FUNZIONALE 
TEMPI DI 
ESECUZIONE 
SVILUPPI 
AMBITI 
GANTT MATERIALI 
INERTI 
RISORSA 
IDRICA 
TRAFFICO 
INDOTTO 
u.m. m giorni m3 l/giorno veic/giorno m2 
EVENTUALI 
FATTORI DI 
VALUTAZIONE 
PER I DIFFERENTI 
PARAMETRI 
Atmosfera: 
concentrazioni di NO2 e PM10 
u.m. μg/m3 dBA
VALUTAZIONE ALTERNATIVE 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Raffronto dei parametri di cantiere - Fase di cantiere 
COLORE GIUDIZIO 
Parametro di valutazione con valore ottimale 
nell’ambito del processo di cantierizzazione per le 
alternative progettuali valutate. 
Parametro di valutazione con valore secondario 
nell’ambito del processo di cantierizzazione per le 
alternative progettuali valutate. 
PARAMETRI SOLUZIONE A SOLUZIONE B 
Sviluppi degli Ambiti 
Operativi 
AO1 3.700 m 1.600 m 
AO2 1.500 m 4.800 m 
Cronoprogramma delle 
fasi realizzative 
AO1 24 mesi 17 mesi 
AO2 13 mesi 24 mesi 
Fabbisogni dei 
materiali inerti 
AO1 379.066 m3 461.033 m3 
AO2 115.525 m3 968.604 m3 
Fabbisogni della risorsa 
idrica 
CB 20.205+202.890 l/g 12.000+153.370 l/g 
AT 4.000+25.795 l/g 6.000+25.260 l/g 
Traffico indotto AO1 
F1 26 veic/h 18 veic/h 
F2 37 veic/h 39 veic/h 
AO2 
F1 15 veic/h 42 veic/h 
F2 28 veic/h 54 veic/h 
Atmosfera * * 
Rumore * * 
Superfici di cantiere CB 15.900 m2 13.100 m2 
AT 10.500 m2 150. 2 
Le potenziali criticità per le componenti 
rumore ed atmosfera in fase di cantiere nelle 
due soluzioni alternative risultano essere del 
tutto comparabili ed equivalenti, in virtù di 
livelli acustici molto prossimi e di 
concentrazioni di PM10 e NO2 ampiamente 
inferiori ai limiti previsti dalla normativa 
vigente. 
L’analisi della tabella consente di evidenziare 
un sostanziale equilibrio fra i processi 
realizzativi ipotizzati per le due configurazioni 
progettuali (8 giudizi favorevoli a testa).
VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Lista fattori - Fase di cantiere 
NOME 
MAGNITUDO 
Min Max Propria 
C1 Emissioni in atmosfera 1 10 4 
C2 Emissioni di rumore 1 10 5 
C3 Consumo di risorse non rinnovabili 1 10 5 
C4 Occupazione temporanea di suolo 1 10 3 
C5 Vulnerabilità degli acquiferi 1 10 5 
C6 Modifiche dell'idrodinamismo 1 10 3 
C7 Deviazioni temporanee corsi acqua 1 10 3 
C8 Ostacolo al naturale scorrimento sud-nord del reticolo idrografico 1 10 3 
C9 Scarico dei reflui prodotti dalle attività di cantiere nei corsi d'acqua recettori 1 10 3 
C10 Scotico e taglio di vegetazione 1 10 3 
C11 Emissioni polveri (deposito lamina fogliare, diminuzione efficienza fotosintetica) 1 10 3 
C12 Sottrazione ambiti frequentati dalla fauna 1 10 3 
C13 Perdita funzionalità ecologica 1 10 4 
C14 Sottrazione temporanea di suolo agricolo 1 10 4 
C15 Interferenze alla struttura morfologica del paesaggio 1 10 5 
C16 Interferenze alla struttura percettiva del paesaggio 1 10 4 
C17 Interferenze aree archeologiche 1 10 6
VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Risultati - Fase di cantiere 
COMPONENTI 
IMPATTO 
Elementare Minimo Massimo 
Atmosfera e clima 38,00 10,00 100,00 
Rumore 50,00 10,00 100,00 
Suolo e sottosuolo 43,33 10,00 100,00 
Acque sotterranee 50,00 10,00 100,00 
Acque superficiali 30,00 10,00 100,00 
Vegetazione e flora 30,00 10,00 100,00 
Fauna 33,33 10,00 100,00 
Ecosistemi 35,71 10,00 100,00 
Sistema agricolo, agroalimentare e rurale 40,00 10,00 100,00 
Paesaggio e patrimonio storico-culturale 45,00 10,00 100,00 
Archeologia 60,00 10,00 100,00 
Salute pubblica 45,00 10,00 100,00 
IMPATTO ELEMENTARE INTERVALLO 
Molto elevato  80 
Elevato 60 ÷ 80 
Medio 40 ÷ 60 
Basso 20 ÷ 40 
Molto basso 10 ÷ 20
VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO 
100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 
60 
Archeologia 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Risultati - Fase di cantiere 
Magnitudo minima Impatto elementare Magnitudo massima 
38 
Atmosfera e clima 
50 
Rumore 
43,333 
Suolo e sottosuolo 
30 30 
Acque superf iciali 
50 
Acque sotterranee 
Vegetazione e f lora 
33,333 
Fauna 
35,714 
40 
45 
Sistema agricolo, agroalimentare e rurale 
Ecosistemi 
Paesaggio e patrimonio storico-culturale 
Salute pubblica 
110 
105 
100 
95 
90 
85 
80 
75 
70 
65 
60 
55 
50 
45 
40 
35 
30 
25 
20 
15 
10 
5 
0 
10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 
45
VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Lista fattori - Fase di esercizio 
NOME 
MAGNITUDO 
Min Max Propria 
E1 Emissione atmosfera:CO 1 10 4 
E2 Emissione atmosfera: NO2 1 10 5 
E3 Emissione atmosfera: Polveri 1 10 5 
E4 Emissione atmosfera: COV-Benz 1 10 3 
E5 Emissione atmosfera: Microinquinanti 1 10 3 
E6 Emissione rumore 1 10 6 
E7 Modifiche geomorfologiche 1 10 4 
E8 Rischio idrogeologico da inquinamento della falda 1 10 4 
E9 Modificazioni dell’idrodinamismo del corso d’acqua a seguito della presenza degli attraversamenti idraulici 1 10 4 
E10 Deviazioni permanenti di alcuni corsi d’acqua interferiti 1 10 4 
E11 Aumento area impermeabile 1 10 4 
E12 Scarico acque piattaforma 1 10 3 
E13 Produzione polveri 1 10 3 
E14 Eventuali collisioni fauna 1 10 3 
E15 Sottrazione habitat 1 10 4 
E16 Frammentazione ecosistemi 1 10 5 
E17 Modifiche permeabilità fauna 1 10 4 
E18 Consumo di suolo 1 10 6 
E19 Interferenze viabilità locali 1 10 5 
E20 Interferenze sistemi agroalimentari 1 10 3 
E21 Interferenze sistema rurale 1 10 3 
E22 Interferenze strut perc paes 1 10 4 
E23 Interferenze patrim stor cult 1 10 4
VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Risultati - Fase di esercizio 
COMPONENTI 
IMPATTO 
Elementare Minimo Massimo 
Atmosfera e clima 39,52 10,00 100,00 
Rumore 56,00 10,00 100,00 
Suolo e sottosuolo 40,00 10,00 100,00 
Acque sotterranee 40,00 10,00 100,00 
Acque superficiali 38,57 10,00 100,00 
Vegetazione e flora 36,67 10,00 100,00 
Fauna 36,67 10,00 100,00 
Ecosistemi 41,11 10,00 100,00 
Sistema agricolo, agroalimentare e rurale 47,78 10,00 100,00 
Paesaggio e patrimonio storico-culturale 40,00 10,00 100,00 
Salute pubblica 43,33 10,00 100,00 
IMPATTO ELEMENTARE INTERVALLO 
Molto elevato  80 
Elevato 60 ÷ 80 
Medio 40 ÷ 60 
Basso 20 ÷ 40 
Molto basso 10 ÷ 20
VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO 
100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 
41,111 
47,778 
40 
Sistema agricolo, agroalimentare e rurale 
43,333 
Salute pubblica 
IMPATTI DEL PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
Risultati - Fase di esercizio 
Magnitudo minima Impatto elementare Magnitudo massima 
39,524 
Atmosfera e clima 
56 
Rumore 
40 40 38,571 
Suolo e sottosuolo 
Acque superf iciali 
Acque sotterranee 
36,667 36,667 
Vegetazione e f lora 
Fauna 
Ecosistemi 
Paesaggio e patrimonio storico-culturale 
110 
105 
100 
95 
90 
85 
80 
75 
70 
65 
60 
55 
50 
45 
40 
35 
30 
25 
20 
15 
10 
5 
0 
10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10
INTERVENTI DI 
MITIGAZIONE 
E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
SINTESI DELLE SCELTE DI PROGETTO 
INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione
SINTESI DELLE SCELTE DI PROGETTO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE COMPLESSIVA DEL PROGETTO 
ASSE PRINCIPALE A TANGENZIALE 6.367 KM 
RAMPE, VIE DI COLLEGAMENTO, ROTATORIE 8.337 KM 
SVINCOLI 3 
INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
INTERVENTI NATURALISTICI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
IN TERVENTI DI AFFORESTAZIONE 143.100 M2 
SIEPI E FILARI 1.485 M2 
ARBUSTETI 26.455 M2 
BOSCHI 20.490 M2 
INTERVENTI DI COMPENSAZIONE NATURALISTICA 39.400 M2 
FILARI ARBOREI DI COMPENSAZIONE PAESAGGISTICA 5.620 M2 
INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
INTERVENTI PROTETTIVI 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
INTERVENTI DI MITIGAZIONE ACUSTICA 
PROTEZIONI ANTIFONICHE 4.367 M2 
INTERVENTI DI MITIGAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO 
BACINI DI LAMINAZIONE 6 
IMPIANTI DI DEPURAZIONE 11 
INTERVENTI DI DEFRAMMENTAZIONE ECOLOGICA 
PASSAGGI DELLA FAUNA 3 
INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
INTERVENTI DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
IMPLEMENTAZIONE DELLA FRUIBILITA’ CICLABILE 
PISTE CICLABILI 3.926 M 
RACCORDI CON VIABILITA’ ESISTENTI SECONDARIE O INTERPODERALI 
STRADE DI SERVIZIO 15.538 M 
INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
PASSAGGIO FAUNISTICO 
Comune di Reggio Emilia 
Anas SpA 
Direzione Centrale Progettazione 
INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
PIANO DI 
MONITORAGGIO 
AMBIENTALE
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Presentazione SIA e RP - Progetto definitivo del prolungamento della Tangenziale Nord di Reggio Emilia

  • 1.
  • 2. STRUTTURA METODOLOGICA DEL PROGETTO DEFINITIVO DELL’OPERA Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 3. STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA)
  • 4. ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI DELLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 6. INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELL’INTERVENTO PARTE GENERALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 7. OBIETTIVI DEL PROGETTO A SCALA SOVRA-LOCALE chiusura dell’anello tangenziale nord della città di Reggio Emilia collegamento con il casello A1 e la stazione AV Mediopadana della viabilità primaria nei quadranti nord (via Bertani Davoli SP 63R per Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Poviglio, Brescello, Viadana), sud (via Inghilterra-Chopin- Hiroshima e SS63 passo del Cerreto) e ovest (via Emilia storica, SP 62 per Cavriago) predisposizione infrastrutturale per il futuro collegamento con la via Emilia bis OBIETTIVI DEL PROGETTO PARTE GENERALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Il completamento della Tangenziale ad Ovest di Reggio persegue prioritariamente lo scopo di sgravare il corrispondente tratto urbano dell’Emilia dal traffico di ingresso/uscita dalla città e, soprattutto, da quello di attraversamento che insiste sulla direttrice Est-Ovest con la chiusura dell’anello tangenziale nord della citta di Reggio Emilia. OBIETTIVI DEL PROGETTO A SCALA LOCALE Spostamento del traffico da/per la Tangenziale esistente su infrastrutture con caratteristiche idonee ai flussi attuali e futuri collegamento tra l’asse nord/sud di via Inghilterra- Chopin- Hiroshima e il casello A1 e stazione AV Mediopadana attuazione delle politiche di spostamento della sosta lunga in zone periferiche e collegamento con il centro urbano con linee di trasporto pubblico riduzione del traffico nelle zone periurbane di Pieve Modolena e della via Emilia storica riduzione dei flussi sui viali di circonvallazione potenziamento della rete ciclopedonale tramite risezionamento della viabilità esistente
  • 8. PROCESSO PROGETTUALE Il progetto preliminare, nel corso del proprio iter autorizzativo, è stato oggetto di un articolato quadro di osservazioni, formulate dal MATTM in sede di verifica di assoggettabilità a VIA e da Anas in sede di istruttoria tecnica sul PP. PARTE GENERALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Al termine quindi del percorso progettuale sopra descritto, sono state definite due soluzioni alternative da porre a confronto all’interno dello SIA, denominate rispettivamente: • Soluzione alternativa A, che corrisponde al tracciato di progetto preliminare (settembre 2009) • Soluzione alternativa B, che corrisponde all’evoluzione del tracciato di progetto preliminare ottimizzato a seguito dell’istruttoria tecnica effettuata da ANAS Direzione Generale di Progettazione in data 8/11/2010 e delle osservazioni prescrittive contenute nella determina del Ministero dell’Ambiente del Territorio e della Tutela del Mare (MATTM) Direzione Generale prot. 0022376 del 22/09/2010.
  • 9. LOCALIZZAZIONE DELLE OSSERVAZIONI SUL PROGETTO PRELIMINARE PARTE GENERALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 10. PLANIMETRIA DI RAFFRONTO TRA LA SOLUZIONE ALTERNATIVA A (blu) E LA SOLUZIONE ALTERNATIVA B (rosso) PARTE GENERALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 11. TRACCIATO DI PROGETTO PARTE GENERALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 12. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
  • 13. Scala di pianificazione Piano COERENZE/CONFORMITA’ DEL PROGETTO CON GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE VIGENTI Coerenza conformità con il progetto Pianificazione sovraregionale e di settore Piano stralcio di Assetto Idrogeologico del Fiume Po (PAI) Compatibile Pianificazione regionale e di settore Piano Territoriale Regionale (PTR) Compatibile Pianificazione regionale e di settore Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) Compatibile Pianificazione regionale e di settore Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) Coerente Pianificazione regionale e di settore Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Reggio Emilia (PTCP) Coerente Pianificazione regionale e di settore Piano Infraregionale delle Attività Estrattive della Provincia di Reggio Emilia (PIAE) Compatibile Pianificazione comunale Piano Strutturale Comunale di Reggio Emilia (PSC) Regolamento Urbanistico Edilizio di Reggio Emilia(RUE) Coerente, ancorché la soluzione alternativa B non risulta perfettamente conforme con il PSC e il RUE che riportano il tracciato relativo alla soluzione alternativa A Pianificazione comunale Piano Strutturale Comunale di Cavriago(PSC) Non coerente (si specifica che il territorio di Cavriago viene interessato in modo puntuale dalla sola soluzione alternativa A) QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 14. VINCOLI DI TUTELA NATURALISTICA E STORICO-MONUMENTALI QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione L’opera non interessa aree naturali protette o appartenenti alla Rete Natura 2000. L’opera interessa aree sottoposte a vincolo paesaggistico, ai sensi dell’art. 142 comma 1, lettera c) del D. Lgs 42/2004 e s.m.i., in relazione alla fascia di rispetto dei corsi d’acqua pubblici: Torrente Crostolo; Torrente Modolena; Torrente Quaresimo La fascia di rispetto di 150 m del Torrente della Fossetta risulta interessata, per una modestissima porzione, dal ramo di innesto della rotatoria di progetto sulla via Emilia in località Corte Tegge. L’unico lavoro previsto è la riasfaltatura senza risezionamento della piattaforma stradale
  • 15. VINCOLI DI TUTELA NATURALISTICA E STORICO-MONUMENTALI QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione L’opera interessa aree sottoposte a vincolo paesaggistico, ai sensi dell’art. 142 comma 1 lettera m) del D. Lgs 42/2004 e s.m.i. relativamente alle aree archeologiche: zona ovest del torrente Crostolo; area in località Corte Tegge (in prossimità non direttamente interferita).
  • 16. ALLEGATO A VALUTAZIONE DELLA INFRASTRUTTURA RISPETTO “ALL’ ALTERNATIVA ZERO”
  • 17. CONTENUTI Comune di Reggio Emilia “L’Opzione zero, ovvero l’alternativa zero” può essere definita lo scenario progettuale che ha consentito di valutare, rispetto all’ambito territoriale di riferimento in cui si esprimono tutte le relazioni funzionali del progetto, l’evoluzione del sistema della mobilità e dei relativi potenziali effetti ambientali, nell’ipotesi in cui l’opera in esame non venga realizzata, ma siano comunque attuate tutte le opere infrastrutturali programmate dalla strumentazione di settore. ALLEGATO A - VALUTAZIONE DELL’INFRASTRUTTURA RISPETTO “ALL’ ALTERNATIVA ZERO” Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Gli ambiti di valutazione sono stati i seguenti: 1.Sistema della pianificazione; 2.Sistema territoriale; 3.Sistema delle infrastrutture per la mobilità; 4.Analisi Costi/Benefici e sensitività dell’investimento; 5.Fattori ambientali critici (atmosfera e qualità dell’aria, rumore, salute pubblica e benessere).
  • 18. RISULTATI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione 1. Il progetto prolungamento della S.S. n°9 “Tangenziale nord di Reggio Emilia” nel tratto da San Prospero Strinati a Corte Tegge, risulta coerente con il quadro complessivo della pianificazione sovraordinata e locale, in quanto funzione trasportistica espressamente prevista e programmata. 2. La struttura produttiva tipica dell’area reggiana è di tipo manifatturiero, caratterizzata da un’incidenza dei costi di trasporto sicuramente più importante di quella che caratterizza le economie più strettamente orientate verso le attività del terziario avanzato, in grado quindi di amplificare gli impatti indiretti generati dalla realizzazione di opere, come quella in progetto, che vanno a incidere positivamente sul livello di servizio fornito dal sistema dei trasporti. 3. Lo Studio trasportistico ha evidenziato effetti positivi di fluidificazione e alleggerimento delle arterie esistenti (via Rinaldi, XX Settembre/Lungocrostolo, via Emilia storica, via Gorizia) con conseguente indirizzamento del traffico su itinerari di circuitazione esterna dell’area urbana di Reggio. 4. L’analisi costi-benefici e l’analisi di sensitività della nuova infrastruttura ha largamente dimostrato la desiderabilità sociale della realizzazione dell’opera in progetto, ovvero la sua preferibilità sociale rispetto all’”Alternativa 0”, dal punto di vista dell’utilizzo efficiente delle risorse disponibili. 5. In generale, per atmosfera, rumore e salute pubblica, si denota una diminuzione dei recettori esposti ai livelli di impatto più elevati nel caso di realizzazione del progetto, quindi, si può concludere che il Progetto è caratterizzato da migliori performance ambientali rispetto all’Opzione 0. ALLEGATO A - VALUTAZIONE DELL’INFRASTRUTTURA RISPETTO “ALL’ ALTERNATIVA ZERO”
  • 19. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
  • 20. STRUTTURA ESPOSITIVA QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Illustra le caratteristiche funzionali, geometriche, tecniche e strutturali dell’intero progetto definitivo della tangenziale nord, nonché le azioni prodotte, dal quadro complessivo degli interventi di progetto, durante le relative fasi di costruzione e di esercizio. Presenta la seguente struttura espositiva: 1.Descrizione del tracciato e delle configurazioni alternative considerate 2.Sintesi dello studio trasportistico 3.Analisi costi - benefici e sensitività dell’investimento 4.Descrizione della fase di costruzione e del processo di cantierizzazione dell’opera 5.Descrizione delle principali azioni del progetto in fase di esercizio 6.Rischi di origine antropica indipendenti dal progetto
  • 22. TRACCIATO DI PROGETTO DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 23. I NUMERI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
  • 24. SEZIONE TIPO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione SEZIONE TIPO: Categoria B SEZIONE TIPO: Categoria C1 DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
  • 25. OPERE D’ARTE MAGGIORI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Opere d’arte MAGGIORI del progetto Viadotto sul torrente Crostolo Viadotto su via Ferraroni Ponte sul torrente Modolena Ponte sul torrente Quaresimo Sezioni Tipo viadotto sul Crostolo DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
  • 26. OPERE D’ARTE MINORI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione SOTTOVIA TOMBINI IDRAULICI DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DEFINITIVO
  • 27. SINTESI DELLO STUDIO TRASPORTISTICO
  • 28. CRITICITA’ DELL’ATTUALE ASSETTO VIARIO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Criticità dell’attuale assetto viario: •La variante costituita da viale Bertani ha solo in parte alleggerito la direttrice storica di via dei Gonzaga, che costituisce un itinerario più diretto - rispetto a viale Bertani- per accedere all’area centrale di Reggio, ma che impatta su un area quasi totalmente urbanizzata. •I flussi veicolari che percorrono via Rinaldi (costituiti da veicoli in accesso a Reggio da Cadelbosco di Sopra e da Roncocesi) prima attraversano -con impatto rilevante- la frazione di Cavazzoli e poi trovano grande difficolta ad inserirsi in via dei Gonzaga (strada che ha priorità di deflusso rispetto a via Rinaldi e che presenta flussi quasi continui nella fascia di punta del mattino). •La limitata funzionalità del nodo Marx/Emilia, regolato a semplice precedenza (con priorità ovviamente ai flussi lungo la via Emilia) e con divieto per i flussi provenienti da Parma di svoltare a sinistra verso Roncocesi. •Il combinato di queste criticità rende problematici gli accessi veicolari da Roncocesi al centro di Reggio. SINTESI DELLO STUDIO TRASPORTISTICO
  • 29. Comune di Reggio Emilia APPLICAZIONE DEL MODELLO DI SIMULAZIONE AI DIVERSI SCENARI Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Dati di input: Le analisi trasportistiche svolte sono basate su un modello di simulazione del traffico di scala vasta (esteso alla rete urbana di Reggio e alla rete viaria della parte centrale della Provincia), in uso presso l’Amministrazione comunale e calibrato nell’ambito della redazione del PUMAV (Piano Urbano della Mobilita di Area Vasta di Reggio Emilia) del 2006. La calibrazione era basata su un’ampia gamma di dati sul traffico, ed in particolare su un’indagine campionaria sulla mobilità dei residenti in Reggio città e Provincia e su una serie di conteggi classificati di traffico. Altri conteggi sono stati effettuati nel 2008 nell’ambito della redazione del Progetto Preliminare, mirati alla verifica dei livelli di traffico nel comparto nord/occidentale della citta, interessato dal progetto in esame. In questa fase era stato verificato il buon funzionamento del modello di simulazione nel comparto in esame. Il modello di simulazione e stato applicato ai seguenti scenari: • lo stato di fatto (anno 2012); • opzione 0 nello scenario di domanda di breve periodo (2017); • con il Prolungamento della Tangenziale Nord, fino a Rete2, nello scenario di domanda di breve periodo (2017); • opzione 0 nello scenario di domanda di lungo periodo (2027); • prolungamento della Tangenziale Nord, fino a Corte Tegge, nello scenario di domanda di lungo periodo (2027). SINTESI DELLO STUDIO TRASPORTISTICO
  • 30. RISULTATI SINTESI DELLO STUDIO TRASPORTISTICO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Nello scenario di lungo periodo (anno 2027) con la realizzazione completa del prolungamento, degli svincoli di Rete2 e Pieve Modolena e della bretella di connessione con l’Emilia storica a Corte Tegge, risultano dalle simulazioni svolte una serie di effetti positivi sul traffico: • l’uso consistente della nuova arteria, favorendo l’indirizzamento del traffico su itinerari di circuitazione esterna dell’area urbana di Reggio; • l’alleggerimento di alcuni assi di penetrazione urbana (via Rinaldi, XX Settembre/Lungocrostolo, via Emilia storica, via Gorizia), con alleggerimento in particolare di alcuni attraversamenti di zone densamente urbanizzate; e nel contempo la marginalità della quota di flussi veicolari reindirizzati sulla nuova arteria, che attualmente utilizzano l’asse autostradale; • la fluidificazione complessiva del traffico nei quadranti nord/occidentale ed occidentale di Reggio Emilia.
  • 31. ANALISI COSTI-BENEFICI E DI SENSITIVITA’ DELL’ INTERVENTO
  • 32. ANALISI COSTI-BENEFICI ANALISI COSTI-BENEFICI E DI SENSITIVITA’ DELL’INTERVENTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Costi economici dell’intervento: •I costi di costruzione •I costi di manutenzione e di esercizio •Il costo-opportunità dei fondi pubblici Benefici economici generati: la riduzione dei costi di utenza: •Benefici ambientali •Il valore residuo dell’opera Parametri di redditività economica dell’intervento: valore attuale netto (VAN) = somma dei benefici attualizzati al netto dei costi pure attualizzati tasso di rendimento interno (TRI) = tasso di sconto che rende il VAN di un progetto pari a zero VAN dell’intervento = 205,30 milioni di euro TRI dell’intervento = 15 % Si tratta di valori estremamente positivi, che permettono senz’altro di emettere un giudizio di desiderabilità sociale della realizzazione del Prolungamento della S.S. N°9 “Tangenziale nord di Reggio Emilia” nel tratto San Prospero Strinati-Corte Tegge dal punto di vista dell’utilizzo efficiente delle risorse disponibili.
  • 33. SENSITIVITA’ DELL’INVESTIMENTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione I valori dei parametri di redditività economica dell’investimento in progetto ottenuti, vengono ricalcolati facendo variare i valori delle variabili di ingresso maggiormente significative all’interno di un range ritenuto realistico. Aumentando il costo finanziario dei lavori per la costruzione dell’opera del 25%, il VAN dell’investimento passa da 205,30 a 177,70 milioni di euro, mentre il TRI dell’investimento passa dal 15% al 12,1 %. ANALISI COSTI-BENEFICI E DI SENSITIVITA’ DELL’INTERVENTO
  • 35. AMBITI FUNZIONALI AZIONI DI CANTIERE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione La pianificazione prevede che i tratti dell’estesa di progetto siano realizzati in due ambiti funzionali: AMBITO FUNZIONALE N°1. Prevede la realizzazione del tracciato della nuova tangenziale in progetto, da inizio intervento (Podere Castellani - Linea F.S.) allo svincolo di “Rete 2”. Il tratto e caratterizzato da uno sviluppo di circa km 1+600, in questo ambito e inclusa la realizzazione dello svincolo stesso in una configurazione funzionale in grado di garantire l’immissione in tangenziale anche in direzione Est AMBITO FUNZIONALE N°2. La realizzazione e prevista in seguito al completamento dell’Ambito 1, con il nuovo tratto di tangenziale già in esercizio. In questo caso si prevede la costruzione di un nuovo tratto di tangenziale per uno sviluppo planimetrico di circa km 4+800, con inizio dallo svincolo di “Rete 2” e termine in corrispondenza dello svincolo di “Corte Tegge”. In tale ambito e incluso anche il ramo di viabilità che, a partire dallo svincolo di “Pieve Modolena”, conduce, in direzione Nord, verso Roncocesi
  • 36. CRONOPROGRAMMA Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione DURATA COMPLESSIVA DEI LAVORI – 3 ANNI E CINQUE MESI AMBITO FUNZIONALE N°1 - 17 MESI AMBITO FUNZIONALE N°2 - 24 MESI AZIONI DI CANTIERE
  • 37. AREE DI CANTIERE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione AZIONI DI CANTIERE
  • 38. AREE DI CANTIERE E F.A.L. Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Elenco, tipologia e caratteristiche funzionali delle aree di cantiere Elenco dei fronti di avanzamento di cantiere AZIONI DI CANTIERE
  • 39. AREE DI CANTIERE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Sono previste 3 distinte tipologie di aree di cantierizzazione: Area di cantierizzazione logistico-operativa (campo base - CB) In essa trovano ubicazione sia le funzioni logistiche legate al ristoro e ricovero delle maestranze, che funzioni di carattere operativo, quali quelle di coordinamento, di direzione lavori, ovvero confezionamento di cls, realizzazione diaframmi, deposito attrezzature e manutenzione dei mezzi operativi. Nell’area, quindi, sono ubicati sia edifici destinati alla logistica di cantiere, come: spogliatoi, dormitori, infermeria, ecc., sia strutture più strettamente legate alle attività produttive: magazzini, uffici, laboratori e anche impianti produttivi (calcestruzzi e diaframmi). Area di cantierizzazione operativa (area tecnica - AT) L’area ha la funzione di ospitare sia i materiali provenienti dagli scavi previsti lungo il sedime di progetto che, eventualmente, i materiali inerti (da rilevato) provenienti dai poli di approvvigionamento esterni alle aree di cantiere. In particolare i materiali provenienti dagli scavi, prima di essere posti in opera, saranno opportunamente caratterizzati secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Area di cantierizzazione operativa (area operativa – AO) Svolge una funzione propedeutica alla costruzione delle opere d’arte in prossimità delle quali sono ubicate, in ragione di ciò all’interno si prevedono essenzialmente funzioni legate al deposito materiali ed attrezzature. AZIONI DI CANTIERE
  • 40. BILANCIO TERRE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione AZIONI DI CANTIERE
  • 41. LOCALIZZAZIONE POLI ESTRATTIVI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione AZIONI DI CANTIERE
  • 42. PLANIMETRIA DELLE VIABILITA’ DI CANTIERE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione AZIONI DI CANTIERE
  • 43. SCHEDA DI CENSIMENTO DELLE VIABILITA’ DI CANTIERE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione AZIONI DI CANTIERE
  • 44. FATTORI ANTROPICI SINERGICI INDIPENDENTI DAL PROGETTO ANTE OPERAM
  • 45. SORGENTI ANALIZZATE FATTORI ANTROPICI SINERGICI INDIPENDENTI DAL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Tipologia delle sorgenti analizzate: a) stabilimenti e/o industrie a rischio di incidente rilevante (individuazione su scala provinciale degli stabilimenti soggetti a D. Lgs 334/99 come modificato dal D. Lgs 238/2005) b) siti contaminati o potenzialmente contaminati ed aree di bonifica c) impianti di smaltimento e recupero rifiuti
  • 46. PLANIMETRIA DI RIFERIMENTO FATTORI ANTROPICI SINERGICI INDIPENDENTI DAL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione L’ambito territoriale di analisi è rappresentato dai due comuni che vengono direttamente interessati dalle soluzioni progettuali alternative valutate per l’infrastruttura di progetto, ovvero Reggio Emilia e Cavriago, determinando poi la distanza dei siti individuati dalle opere in progetto. NON si registrano interferenze dirette e, per tale motivo, non si rilevano potenziali effetti sinergici rispetto alla realizzazione del progetto in esame.
  • 47. ALLEGATO B DESCRIZIONE TECNICA DEL TRACCIATO DI PROGETTO PRELIMINARE E RELATIVO PROCESSO DI CANTIERIZZAZIONE
  • 48. FOTOPIANO DI PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione 1. Sviluppo planimetrico dell’asse principale L= 5,210 Km 2. N° svincoli 3 (Rete 2, Pieve Modolena, Corte Tegge) ALLEGATO B
  • 49. PLANIMETRIA DI PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione ALLEGATO B
  • 50. SEZIONE TIPO ALLEGATO B Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 51. QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE STATO DI FATTO
  • 52. SISTEMI ANALIZZATI CLIMA E ATMOSFERA RUMORE E VIBRAZIONI CAMPI ELETTROMAGNETICI SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE VEGETAZIONE E FLORA FAUNA ECOSISTEMI SISTEMA AGRICOLO, AGROALIMENTARE E RURALE PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO-CULTURALE ANALISI STORICO – ARCHEOLOGICA DEL PAESAGGIO ANTROPICO SALUTE E BENESSERE DELL’UOMO SISTEMA INSEDIATIVO, DELLE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE E DEI BENI MATERIALI QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE – STATO DI FATTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 54. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI INQUADRAMENTO CLIMATICO Areale di studio: Analisi sia di processi meteorologici a grande scala, sia di processi a scala locale Fonti: Rapporti Annuali su Qualità dell’Aria della Provincia di Reggio Emilia, con particolare attenzione a quelli relativi agli anni 2011 e 2012 Parametri rilevati: •Temperature; •Precipitazioni; •direzione ed intensità del vento; •altezza di rimescolamento; •stabilità atmosferica. CLIMA E ATMOSFERA Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA Areale di studio: analisi riferite al territorio comunale di Reggio Emilia Fonti: rete fissa di rilevamento provinciale, definita sulla base della nuova zonizzazione operata dalla Regione Emilia-Romagna, con il supporto tecnico di Arpa, con riferimento alle stazioni di Reggio Emilia – San Lazzaro, Reggio Emilia – Viale Risorgimento, Reggio Emilia – Viale Timavo Parametri rilevati: •Polveri (Pm10, Pm2.5); •Biossido di Azoto (NO2); •Monossido di Carbonio (CO); •Benzene, Etil-Benzene, Toluene, Xyleni, O-xylene; •Ozono (O3). Al fine di avere un quadro completo della situazione della qualità dell’aria allo stato attuale sono state sviluppate delle valutazioni modellistiche relativamente ai principali inquinanti atmosferici e al sistema infrastrutturale potenzialmente oggetto di variazioni a seguito dell’entrata in esercizio della nuova infrastruttura.
  • 55. STATI DI FATTO DELLE CONDIZIONI METEO - CLIMATICHE • la temperatura presenta un andamento tipico delle aree pianeggianti del centro-Italia, inverni rigidi con intere giornate caratterizzate da temperature inferiori a 0 ° C (273,15 K) e estati calde con temperature che in numerose occasioni superano i 30 °C; • in termini di turbolenza atmosferica, con riferimento alle classi di stabilità di Pasquill, suddivise in A, B, C, D, e F, dove la classe A denota le condizioni di maggior turbolenza o maggiore instabilità mentre la classe F definisce le condizioni di maggior stabilità o minore turbolenza, la classe di stabilità che si presenta con la maggior frequenza è la D, superiore al 45% su base annua. Le condizioni di stabilità (E+F) si mantengono pressoché costanti nell’arco dell’anno con una percentuale pari a circa il 30%. Relativamente alle condizioni di instabilità (A+B+C) esse si presentano con maggior frequenza nei mesi estivi, più del 40% delle situazioni, e risultano mediamente rare, di poco superiori al 30%, nei mesi invernali. • l’altezza di rimescolamento è molto variabile in relazione all’ora del giorno e alla stagione. Nel periodo invernale poco meno del 70% dei casi risulta caratterizzato da un’altezza inferiore a 200 m, percentuale che risulta inferiore al 40% nel periodo estivo; • dal punto di vista anemologico si evidenzia la presenza di venti scarsamente energici. Le calme di vento, velocità 0.5 m/s risultano pari al 15%, mentre le ore caratterizzate da velocità del vento superiori ai 2 m/s sono inferiori a circa il 30%. Per ciò che riguarda la direzione si osserva evidente direzionalità lungo l’asse E-O. CLIMA E ATMOSFERA Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 56. STATI DI FATTO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA Dall’analisi dei dati a disposizione l’inquinante che, a causa del sistema infrastrutturale esistente, presenta le maggiori criticità nella configurazione dello stato di fatto è il Biossido di Azoto: infatti, il confronto con i limiti di legge, considerando i livelli di concentrazione derivanti dalla somma del contributo calcolato con il modello di simulazione e dei livelli di fondo stimati dall’Arpa Emilia Romagna, evidenzia un diffuso superamento del limite relativo alla media annuale previsto dal D. Lgs 155/2010. In riferimento agli altri inquinanti, i contributi rispetto ai limiti normativi risultano essere di entità minore; in particolare, per quanto riguarda le polveri (Pm10, Pm2.5), considerando i valori di fondo stimati dall’Arpa Emilia Romagna, non si ha presenza di esuberi rispetto alla prescrizioni normative. Le potenziali criticità derivano dai livelli di concentrazioni considerati nello stato di fatto per i parametri NO2, PM10 e PM2.5 con valori molto prossimi ai limiti previsti dal D. Lgs 155/2010; tali concentrazioni, derivanti dalle stime di Arpa Emilia Romagna, risultano, altresì, rappresentative di un’istantanea dello stato fatto con un valore cautelativo uniformato su tutto il territorio comunale di Reggio Emilia. CLIMA E ATMOSFERA Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 58. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO L’identificazione e classificazione tipologica del sistema ricettore è stata svolta in base a sopralluoghi e rilievi estesi all’ambito territoriale di studio interessato dall’asse principale. E’ stata adottata un’estensione di 500 m dal ciglio stradale costituito dall'inviluppo della soluzione alternativa A e della soluzione alternativa B: •il corridoio di 250 m è stato rilevato con lo scopo di identificare nel dettaglio le destinazioni d’uso prevalenti degli edifici (residenziale, residenziale in progetto, edifici dismessi o ruderi, attività commerciali, attività artigianali e industriali, edifici religiosi e monumentali, asili, scuole, istituti superiori o universitari, ospedali, case di cura, case di riposo, impianti sportivi, parchi e aree naturalistiche, pertinenze non adibite a presenza umana permanente (box, tettoie, magazzini), servizi (municipi, musei, centri sociali, stazioni, ecc.), il n. di piani complessivi e abitati, le caratteristiche di esposizione del ricettore e lo stato di conservazione (buono, medio, rudere), la presenza di eventuali ostacoli alla propagazione del rumore, la presenza di infrastrutture concorsuali o altre sorgenti di rumore, le caratteristiche degli infissi (tipologia vetri, telai e stato di conservazione). •nella fascia esterna compresa tra 250 e 500 m, sono stati ricercati gli edifici sensibili (asili, scuole, istituti superiori o universitari, ospedali, case di cura, case di riposo). Sono stati infine individuati alcuni edifici utilizzati come testimoni acustici di ambiti residenziali significativi subito esterni alla fascia acustica dei 250 m. RUMORE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI E’ stata effettuata, in prima istanza, una serie di rilievi fonometrici. La campagna di indagine è stata caratterizzata da 4 rilievi della durata di 24 ore e 4 rilievi della durata settimanale, e si è sviluppata da fine settembre a inizio ottobre 2011. I risultati delle elaborazioni hanno permesso la produzione di schede di sintesi in cui sono riportate le caratteristiche ambientali significative per la caratterizzazione acustica dell’area e del ricettore, unitamente agli indicatori di rumore e alla documentazione delle misure. E’ stata infine condotta una valutazione del rumore ante operam mediante modellazione matematica. I risultati della mappatura del clima acustico ante operam, svolta con il modello previsionale Soundplan, sono espressi da mappe di rumore diurno Leq(6-22) e notturno Leq(22-6) in scala 1:5000 realizzate, in accordo alla normativa, a 4 m di altezza dal piano campagna locale.
  • 59. RISULTATI DELLE INDAGINI SISTEMA INSEDIATIVO POTENZIALMENTE INTERFERITO SCHEDA RICETTORE RUMORE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Tipologia Percentuale Culto-Storico 0.4% Produttivo (industriale, terziario, commerciale) 40.1% Ospedale-Casa di cura 0.2% Residenziale 56.2% Rudere 2.8% Scuola 0.2% Incidenza percentuale delle tipologie edilizie censite 2 ricettori sensibili: •Scuola Primaria Statale G.Leopardi – Via Kennedy 20; •Comunità Psichiatrica La Ginestra - Via Campioli 13. 461 edifici indagati SINTESI DEI RISULTATI DEI RILIEVI FONOMETRICI I rilievi documento una clima acustico mediamente compromesso caratterizzato da livelli di rumore che, soprattutto nel periodo notturno, raramente sono conformi alle prescrizioni normative. VALUTAZIONE DEL RUMORE ANTE OPERAM MEDIANTE MODELLAZIONE MATEMATICA Le simulazioni confermano quanto osservato durante i sopralluoghi e nell'ambito delle campagne di monitoraggio, ossia che il paesaggio sonoro dell’ambito di studio risulta dominato dal sistema infrastrutturale dell’area che è caratterizzato dalla presenza della Linea ferroviaria storica Milano-Bologna, della Via Emilia nel suo tratto di attraversamento dell’abitato di Reggio Emilia, di Via Rinaldi, nella zona nord dell'ambito di studio e della viabilità locale. Il campo sonoro generato dal traffico delle infrastrutture viarie principali impone al territorio un'impronta sonora diurna significativa, superiore ai 70 dB(A) entro i primi 10 m dal ciglio stradale, con restringimenti o allargamenti ben correlati al profilo longitudinale del tracciato e alla presenza di ostacoli fisici alla propagazione del rumore. In periodo notturno il minore traffico comporta un alleggerimento del carico di rumore. Tuttavia anche in periodo di riferimento notturno rimane significativa l'impronta sonora generata dai transiti lungo la linea ferroviaria storica Milano-Bologna.
  • 61. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO Al fine di individuare il sistema ricettore esposto all’impatto da vibrazioni dell’opera in oggetto sono stati considerati tutti gli edifici all’interno di una fascia di 50 m di distanza dal ciglio stradale, che risulta cautelativa nei confronti di una sorgente vibrazionale come il traffico stradale e autostradale. VIBRAZIONI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI La finalità dei rilievi è stata quella di definire un quadro ambientale generale relativo al clima vibrazionale attuale dell’area di indagine, verificando al contempo il contributo vibrazionale delle sorgenti concorsuali. In tale ambito è stata realizzata una campagna di monitoraggio su quattro punti localizzati all’interno di tale area, con misure di breve periodo assistite da operatore, in modo da individuare gli eventi caratterizzanti la sorgente (transiti di veicoli su gomma e convogli ferroviari). Le attività di monitoraggio sono state svolte con strumentazione in allestimento mobile conforme IEC 184, IEC 222 e IEC 225 e modalità di acquisizione conforme UNI9614 e ISO 2631-2
  • 62. SISTEMA RICETTORE RISULTATI DELLE INDAGINI LIMITI UNI9614 QUANTITÀ ASSE Z ASSI X E Y (%) Aree critiche Ospedali (sale chirurgiche), laboratori e aziende con strumenti di precisione 74 71 - 38.7 86 83 2.7 Fabbriche Edifici industriali e assimilati, fruiti per periodi limitati, con postura tendenzialmente verticale 92 89 11.7 - - 46.8 VIBRAZIONI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione CATEGORIA UNI9614 DESCRIZIONE Abitazioni Edifici residenziali 77 di notte 80 di giorno 74 di notte 77 di giorno Uffici Uffici e assimilati, esercizi commerciali, edifici fruiti per periodi limitati, con postura tendenzialmente seduta Altro Tutti gli edifici non fruiti o fruiti occasionalmente e per periodi molto limitati di tempo (pertinenze agricole, cabine elettriche, edifici di culto, ecc…) ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO I valori di livello equivalente pesato UNI 9614 misurati nelle postazioni svolte in una condizione emissiva caratterizzata dal traffico ordinario sulla viabilità pubblica antistante, sono compresi in generale tra 53.2 e 73.2 dB. Tali livelli sono pertanto conformi al limite di riferimento suggerito dalla normativa tecnica UNI 9614 per le abitazioni anche durante il periodo notturno. In questi casi il limite è pari a 77 dB per l’asse Z e 74 dB per gli assi X-Y. Relativamente all’asse Z, asse su cui risultano energeticamente più evidenti gli eventi legati al transito dei veicoli e dei treni, un’analisi di maggiore dettaglio sui singoli eventi ha permesso di evidenziare quanto segue: •in caso di manto stradale regolare, il passaggio di veicoli pesanti non è causa di aumento dei livelli al di sopra della soglia di attenzione rappresentata dal limite UNI9614, nemmeno a brevissima distanza dal ciglio stradale (contesto di Viale Gonzaga); •nel caso di manto stradale compromesso dai frequenti transiti di autoarticolati, come per Viale Martiri di Piazza Tien An Men, i livelli legati al transito di veicoli pesanti superano gli 80 dB e in alcuni casi i livelli massimi superano il limite di 86 dB della normativa UNI9614 relativo agli edifici adibiti a uffici, tipologia di edificato che caratterizza l’area della misura; •per la sorgente ferroviaria, rappresentata dalla linea FS storica Milano-Genova, in corrispondenza dell’edificato residenziale localizzato a più di 50 m dalla linea, i livelli misurati risultano ampiamente al di sotto del limiti di riferimento della normativa UNI9614, anche in corrispondenza del passaggio di treni merci di notevole lunghezza.
  • 64. AREA DI STUDIO E’ stata realizzata una campagna di monitoraggio su undici punti localizzati secondo quanto indicato nella tabella seguente DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI COORDINATE WGS84 LAT. LONG. Reggio Emilia Via Hiroshima 44,7153 10,6094 Reggio Emilia Via C. Campioli 44,7153 10,6192 Reggio Emilia Via Karl Marx 44,7286 10,5742 Reggio Emilia Via Karl Marx 44,7289 10,5748 Reggio Emilia Via dei Gonzaga 44,7179 10,6226 Reggio Emilia Viale Martiri di Piazza Tien An Men 44,7118 10,6049 Reggio Emilia Viale Martiri di Piazza Tien An Men 44,7117 10,6049 Reggio Emilia Via GM. Ferraroni 44,7244 10,6087 Reggio Emilia Via Karl Marx 44,7288 10,5742 Reggio Emilia Via Guernica 44,7212 10,6079 Reggio Emilia Via G. Rinaldi 44,7244 10,6087 CAMPI ELETTROMAGNETICI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione COMUNE INDIRIZZO METODOLOGIA DI ANALISI La localizzazione delle sorgenti CEM è avvenuta facendo riferimento al un censimento delle sorgenti in radiofrequenza (RF), ovvero degli impianti di radiocomunicazione come le stazioni radio base per la telefonia mobile (SRB) le stazioni RADIO-TV e altro, svolto da Arpa Emilia Romagna. Nell’ambito della caratterizzazione ambientale relativamente alla componente campi elettromagnetici è stata realizzata una campagna di monitoraggio su undici punti localizzati nell’area d’indagine. I rilievi sono stati eseguiti con la finalità di definire un quadro ambientale generale relativo allo stato attuale dell’inquinamento da campi elettrici e magnetici a basse frequenze (ELF) e da campi elettromagnetici ad alte frequenze (RF) in corrispondenza dell’area di intervento. Le attività di monitoraggio sono state svolte con strumentazione Narda – Safety Test Solution in allestimento mobile.
  • 65. RISULTATI DELLE INDAGINI VIBRAZIONI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Campi elettromagnetici generati da impianti ad alta frequenza (RF): i livelli riscontrati risultano ampiamente al di sotto degli obiettivi di qualità riportati nel DPCM 8 luglio 2003. Sorgenti a bassa frequenza (ELF): i livelli di campo magnetico riscontrati risultano ampiamente al di sotto degli obiettivi di qualità riportati nel DPCM 8 luglio 2003. I livelli di campo elettrico risultano ampiamente al di sotto del limite di esposizione riportato nel medesimo decreto. Le misure sono state eseguite al di sotto delle catenarie sorgenti di campo elettrici e magnetici a 50 Hz, nei punti di maggiore esposizione. ELF CAMPO MAGNETICO CAMPO ELETTRICO PUNTO RMS [ΜT] OBIETTIVO QUALITÀ [ΜT] LIVELLO ATTENZIONE [ΜT] LIMITE ESPOSIZIONE [ΜT] RMS [V/M] LIMITE ESPOSIZIONE [V/M] CEM01 0.05 3 10 100 68.5 5000 CEM02 0.03 3 10 100 21.1 5000 CEM03 0.07 3 10 100 501.7 5000 CEM04 0.05 3 10 100 743.0 5000 CEM07 0.76 3 10 100 181.0 5000 CEM09 0.04 3 10 100 151.1 5000 CEM10 0.35 3 10 100 40.2 5000 CEM11 0.03 3 10 100 205.5 5000 Sintesi dei livelli rilevati di campo magnetico e di campo elettrico (ELF)
  • 67. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO Il territorio del comune di Reggio Emilia ricade nella parte centro-meridionale della Pianura Padana propriamente detta, bacino subsidente (pliocene-quaternario), di tipo sedimentario, che comincia a delinearsi sin dall’inizio del Triassico. L’area studiata ricade nella fascia della media pianura reggiana e si estende indicativamente in un buffer mai inferiore ad 1 km per lato dall’infrastruttura di progetto. SUOLO E SOTTOSUOLO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI La base per la caratterizzazione geologica e litologica del territorio comunale è stata lo studio condotto per la stesura del PSC di Reggio Emilia. In questo studio, sono state condotte indagini di superficie relative a una profondità compresa fra 0 e 1 metro, ed una seconda indagine compresa fra 0 e -10 m dal piano campagna. Con riferimento alla Relazione geologica allegata al PRG 1993, l’indagine si era svolta con diverse metodologie, di seguito riassunte: •campionatura e riconoscimento speditivo; •interazione con dati bibliografici, alcuni dei quali relativi a stratigrafie di pozzi per acqua; •interazione con i dati aereofotogrammetrici relativi a periodi storici differenti; •confronto con i dati relativi a sondaggi penetrometrici effettuati da studi pro-fes-sionali e in tempi diversi nell’ambito del territorio comunale. Nella carta geomorfologica sono inoltre evidenziate le forme la cui individuazione na-sce dal confronto di numerosi elementi di tipo morfologico (presenza di dossi ele-vati), litologico (aree a litologia sabbioso-ghiaiosa delimitate da zone argil-lo-se), oppure riguardante lo sviluppo più o meno irregolare di insediamenti urbani, del-la viabilità locale nonché della parcellizzazione agricola. Nel contesto dell’inquadramento pedologico sono illustrati i suoli riconosciuti nel territorio nel quale s’inserisce l’opera in progetto. Essi sono indagati per un’area coincidente con un buffer di 500 km per lato dall’asse autostradale e che ha un’area di 998 ha. Ogni suolo è classificato con la denominazione secondo la Tassonomia americana dei suoli (Soil Taxonomy) con le chiavi tassonomiche del 2010. Le informazioni sono tratte dalla Carta Dei Suoli alla scala di semidettaglio (1:50.000) della Regione Emilia Romagna.
  • 68. RISULTATI DELLE INDAGINI SUOLO E SOTTOSUOLO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Caratteristiche litostratimetriche Si riscontrano le seguenti formazioni: •alluvioni a dominante argillosa della bassa pianura (olocene); •alluvioni a dominante limo-argillosa con intercalazioni sabbiose (olocene); •ghiaie e sabbie dei terrazzi recenti. Aspetti geomorfologici •paleoalvei (Torrente Enza, Torrente Crostolo, Torrente Tresinaro); •aree a difficoltà di deflusso super-fi-ciale; •elementi morfologici di origine antropica (conurbazione della Via Emilia, il territorio urbanizzato inteso sia come territorio edificato che come in-frastrutture, tracciati ferro-viari di TAV, della ferrovia storica Milano-Bologna e delle linee ferro-viarie Pro-vin-ciali, impianti di trattamento rifiuti e le aree di ex-cava. Inquadramento pedologico Nella maggior parte dell'area del buffer di indagine (56%) sono presenti suoli di 1^ e 2^ classe indistintamente, mentre nel rimanente 44% della superficie sono presenti suoli di 2^ classe. Si può quindi concludere che il territorio destinato alla tangenziale ospita suoli molto pregiati per l’agricoltura.
  • 70. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO L’area in esame ricade all’interno del comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. L’ambito territoriale scelto per l’analisi del sistema idrografico è quello definito dai bacini imbriferi le cui aste vengono interessate dall’opera in studio; essi appartengono al bacino imbrifero del Torrente Crostolo, tutti ricadenti in provincia di Reggio Emilia ACQUE SUPERFICIALI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI Determinazione delle caratteristiche idrologiche: sono state prese in esame lestazioni pluviometriche ufficiali (ARPA) di Poviglio, Reggio Emilia e Quattro Castella, ricadenti all’interno dell’intera area afferente al progetto della tangenziale. Per tali stazioni sono stati rilevati i valori di pioggia caratteristici e sono state determinate le curve di possibilità pluviometriche (CPP) nell’intorno dell’area interessata dalla nuova strada, con ragguaglio all’area attraverso il metodo dei topoieti e quindi con discretizzazione su 2 tratti, quello est e quello ovest (metodo di thissen). Determinazione delle caratteristiche idrauliche del reticolo idrografico: individuazione di tutti i corsi d’acqua interferiti dalla viabilità in progetto, specificando le caratteristiche principali degli stessi, in termini di “ente gestore”, “rango”, quindi importanza dello stesso, “uso” a cui è destinato ed infine le dimensioni della sezione idraulica in corrispondenza dell’attraversamento stradale: base maggiore “B”, minore “b” ed altezza “H”. Determinazione della qualità delle acque superficiali: utilizzo della metodologia per la classificazione dei corpi idrici dettata dal D. Lgs. 152/99, che descrive gli indicatori e gli indici necessari per costruire il quadro conoscitivo dello “stato ecologico” e “stato ambientale” delle acque, rispetto a cui misurare il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale prefissati. Lo “stato ecologico” dei corpi idrici superficiali rappresenta “l’espressione della complessità degli ecosistemi acquatici”. Lo stato ecologico è definito in base sia a parametri chimico-fisici di base, attraverso l’indice di Livello di Inquinamento da Macrodescrittori (LIM), sia dalla composizione della comunità macrobentonica delle acque correnti attraverso il valore dell’Indice Biotico Esteso (IBE).
  • 71. RISULTATI DELLE INDAGINI “Classe 1” stato ambientale elevato “Classe 2” stato ambientale buono “Classe 3” stato ambientale sufficiente “Classe 4” stato ambientale scarso “Classe 5” stato ambientale pessimo. ACQUE SUPERFICIALI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione QUALITA’ DELLE ACQUE In Provincia di Reggio Emilia sono stati messi a confronto il SECA del biennio 2001-2002 corrispondente alla fase conoscitiva, prevista dalla normativa e considerata dal Piano di Tutela delle Acque regionale, con il SECA elaborato sui singoli anni 2003, 2004 e 2005, appartenenti alla fase a regime. Le forti pressioni che gravano su questo corso d’acqua determinano in chiusura di bacino uno stato ambientale che oscilla tra pessimo e scadente EMERGENZE NATURALI Presenza di un fontanile di tipo stagionale cioè con discontinua presenza di acqua CORSI D’ACQUA INTERFERITI Caratterizzazione di 20 corsi d’acqua interferiti
  • 73. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO L’area studiata si estende indicativamente in un buffer mai inferiore ad 1 km per lato dall’infrastruttura di progetto ACQUE SOTTERRANEE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI Per la descrizione della struttura dell’acquifero si fa riferimento alle numerose pubblicazioni presenti in bibliografia la cui validità, da un punto di vista strettamente idrogeologico di insieme, resta valida anche accettando il modello deposizionale proposto da Parea (1987) per i depositi quaternari tardo-plesitocenici. La classificazione delle acque sotterranee, secondo il D. Lgs. 152/99, prevede la determinazione di uno stato chimico o qualitativo, di uno stato quantitativo o di equilibrio idrogeologico e di uno stato ambientale o quali-quantitativo che rappresenta una sintesi per sovrapposizione delle due classificazioni precedenti. Per la classificazione quantitativa viene fatto riferimento alle serie storiche di dati piezometrici relative alla rete regionale di monitoraggio delle acque sotterranee, attiva sul territorio regionale dal 1976
  • 74. RISULTATI DELLE INDAGINI ACQUE SOTTERRANEE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Le principali unità idrogeologiche che interessano il territorio reggiano sono: •Conoide del F. Enza: di ampie dimensioni, occupa la porzione occidentale del Comune e si spinge a Nord sino a lambire l’abitato di Campegine. Abbondante risulta la componente ghiaiosa che, a luoghi, da origine a lenti di ghiaie affioranti (Calemo); •Conoide del T. Crostolo: di dimensioni inferiori rispetto al precedente, occupa il settore centrale del territorio comunale; la sua zona frontale oltrepassa di poco l’abitato di Villa Sesso. Tale unità idrogeologica nel suo lato occidentale vede la sovrapposizione della più modesta conoide del T.Modolena, che per altro presenta contorni sfumati e mal definiti; •Conoide del T. Tresinaro: la porzione sud-orientale del territorio comunale risulta soggetta alla competenza del Tresinaro, anche se in gran parte si osservano interferenze con il vicino e più ampio dominio idrogeologico del Secchia. La conoide del Tresinaro possiede dimensioni inferiori ai precedenti; nel suo punto apicale non oltrepassa la Via Emilia, ma comprende gli abitati di Gavasseto, Roncadella e Villa Bagno. Il quadro dello stato qualitativo evidenzia che tutta la zona della bassa pianura è caratterizzata da acque di falda in condizioni “particolari” per la presenza di sostanze di origine naturale, come ferro, manganese, ione ammonio, che ne limitano gli usi pregiati della risorsa. Nella fascia pedecollinare invece si ritrovano alcuni punti in Classe 3 o, in pochissimi casi, in Classe 4, per la presenza di nitrati nelle acque nelle zone di maggiore vulnerabilità.
  • 76. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO L’analisi vegetazionale è stata condotta sia a livello di regioni fitogeografiche per l’inquadramento della vegetazione potenziale del territorio della pianura padana, che a livello locale per l’individuazione della flora e vegetazione reale presente nell’ambito direttamente interferito dal progetto. VEGETAZIONE E FLORA Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI La metodologia applicata per lo studio della componente si è basata su un’analisi a livello floristico, al fine di conoscere e descrivere la vegetazione reale presente, nella sua complessa articolazione biogeografica, strutturale (forme biologiche e forme di crescita) e tassonomica volta ad individuare le aree che in termini di ricchezza e di diversità rappresentano ambiti di interesse naturalistico, sia attraverso un’analisi vegetazionale per indagare gli aspetti associativi propri delle specie vegetali al fine di riconoscere le diverse fisionomie e fitocenosi che caratterizzano le dinamiche successionali del territorio.
  • 77. RISULTATI DELLE INDAGINI VEGETAZIONE E FLORA Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione L’area di studio situata nel settore nord-occidentale della città di Reggio Emilia si sviluppa in un contesto ambientale antropizzato in cui la matrice periurbana si dissolve progressivamente per lasciare spazio ad un panorama maggiormente caratterizzato dall’agricoltura. In questi ambienti le colture, prevalentemente intensive e semi-intensive, solo raramente lasciano spazio ad elementi di diversificazione paesaggistica come corsi d’acqua, filari o siepi arboreo-abustive. Vegetazione dei corsi d’acqua Da un punto di vista floristico-vegetazionale gli elementi del reticolo idrografico superficiale caratterizzati dalla presenza, più o meno costante, di acqua, si pongono come alternativa agli ambienti umidi planiziali un tempo estremamente frequenti e caratterizzanti il territorio della pianura padana. Nell'ambito dell'area urbana e del tratto settentrionale periurbano l'assetto floristico-vegetazionale del Crostolo appare molto semplificato. I torrenti Modolena e Quaresimo, invece, lungo il tratto di interesse compreso tra la via Emilia e la confluenza nel Crostolo risultano caratterizzati da argini sempre più rilevati sui quali gli elementi arborei-arbustivi diventano sempre più sporadici. Le formazioni vegetazionali che vi si sviluppano sono molto semplificate e riconducibili, prevalentemente, alle fitocenosi che si accrescono lungo gli argini, siano esse formate da specie tipiche di prato, o, in una certa misura, da specie più igrofile (elofite). Vegetazione delle aree agricole (seminativi, colture specializzate) Nel comprensorio esaminato sono riconoscibili almeno tre diverse tipologie di vegetazione sinantropica: popolamenti erbacei nitrofili perenni, cenosi di suoli calpestati e consorzi ruderali di erbacee annuali.
  • 79. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO L’analisi faunistica è stata condotta sia a livello di provincie zoogeografiche, con l’obiettivo di identificare i principali popolamenti faunistici presenti nei territori di influenza del progetto e i principali flussi di dispersione in relazione alla connettività ecologica del territorio, sia a livello locale, per l’individuazione della fauna presente nell’ambito direttamente interessato dal progetto. FAUNA Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI La metodologia applicata per la componente faunistica si è basata su un’analisi bibliografico-descrittiva a scala vasta per la caratterizzazione dei popolamenti faunistici e per l’individuazione dei flussi di dispersione in relazione alla connettività ecologica territoriale.
  • 80. RISULTATI DELLE INDAGINI FAUNA Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Corsi d’acqua Nel contesto ambientale del Torrente Crostolo, poco diversificato e fortemente compresso, il contingente faunistico non risulta di particolare pregio dal punto di vista conservazionistico e naturalistico. L’avifauna, normalmente ricca negli ambienti fluviali e perifluviali, non risulta particolarmente varia. I corsi d’acqua minori (torrenti Quaresimo e Modolena, canali irrigui e fossi di scolo) che percorrono le aree agricole costituiscono una rete di elementi che diversificano l’ambiente e, in taluni casi, svolgono il ruolo di corridoio ecologico. Talvolta si presentano associati a filari e presentano piccole fasce marginali di vegetazione spontanea frequentata da micromammiferi, anfibi ed uccelli. Aree agricole A causa della riduzione degli elementi naturali che caratterizzano l’agroecosistema, lo scarso contingente faunistico ospitato risulta costituito principalmente dalle specie più tipiche delle aree aperte quali la lepre, il fagiano, la quaglia, l’allodola, la cutrettola, lo storno e la pavoncella oppure da specie generaliste, tra cui la volpe, il riccio, la cornacchia grigia e la gazza. La presenza degli anfibi è limitata ai fossi di scolo ed ai canali di irrigazione che attraversano le colture. Aree urbane I centri abitati e le aree industriali, sia a forma di nucleo compatto sia articolati in sistemi (spaziali) diffusi, ospitano un basso numero di specie che, per le loro caratteristiche etologiche, traggono vantaggio dalla presenza di manufatti o di attività antropiche. Le zoocenosi ospitate dall’ambiente urbano sono caratterizzate da specie antropofile o sinantropiche od almeno tolleranti la presenza umana, come il colombo di città, la tortora dal collare, la gazza, la cornacchia ed il merlo.
  • 82. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO L’analisi ecosistemica, volta ad identificare le unità ambientali presenti nell’area vasta di pertinenza dell’infrastruttura, è stata effettuata mediante interpretazione della cartografia “Uso del suolo 2008, aggiornamento 2011 (realizzata dalla Regione Emilia–Romagna alla scala 1:25.000)” a cui sono state associate osservazioni dirette effettuate sul campo in un buffer di 500 m dall’asse di entrambi i tracciati alternativi. Per quanto riguarda la Rete Ecologica e le aree di interesse naturalistico si è invece ritenuto opportuno estendere l’analisi ad una superficie territoriale più vasta sovrapponibile ad un’ampia fascia della pianura padana emiliana che ricade in provincia di Reggio Emilia. ECOSISTEMI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI L’analisi ecosistemica è stata condotta con l’obiettivo di identificare e quantificare i principali ecosistemi presenti nell’area e di verificarne la presunta valenza naturale in modo da ottenere informazioni per la scelta delle specifiche tecniche di mitigazione. Il riconoscimento delle unità ambientali è avvenuto attraverso l’interpretazione delle classi di uso del suolo (secondo la metodologia Corine Land-Cover) e la quantificazione delle superfici investite raggruppate sia per classi d’uso che per macro categorie (ecosistema naturale e/o seminaturale, agroecosistema, ecosistema urbano).
  • 83. RISULTATI DELLE INDAGINI RIFERIMENTO CARTOGRAFICO PTCP Tav 2 “Rete Ecologica Polivalente” PTCP Tav 2 “Rete Ecologica Polivalente PTCP Tav 2 “Rete Ecologica Polivalente PTCP Tav 2 “Rete Ecologica Polivalente PTCP Tav 2 “Rete Ecologica Polivalente PSC Tav P9 “Sviluppo della rete ecologica” PSC Tav P9 “Sviluppo della rete ecologica” PSC Tav P9 “Sviluppo della rete ecologica” ECOSISTEMI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione In relazione alla rete ecologica locale, nel tratto di pianura padana di interesse la rete ecologica risulta costituita da unità lineari naturali e semi-naturali (corridoi) con andamento ed ampiezza variabili, che conservano caratteristiche di naturalità o semi-naturalità non completamente compromesse, in grado di svolgere, anche a seguito di azioni di riqualificazione, la funzione di collegamento tra aree naturali o semi-naturali di specifica valenza ecologica (nodi). RETE ECOLOGICA TIPOLOGIA ELEMENTO INTERFERITO RIFERIMENTO NORMATIVO Provinciale Corridoi fluviali primari (D1) Crostolo e Cavo Guazzatore, Modolena e Quaresimo PTCP art. 65, art 40, art 41 Provinciale Gangli ecologici planiziali (E1) Ambito a cavallo tra Modolena e Quaresimo PTCP art 5 Provinciale Corridoi primari planiziali (E2) Ambito tra Modolena e Quaresimo PTCP art 5 Provinciale Corridoi secondari in ambito planiziale (E4) Ambito del Crostolo PTCP art 5 Provinciale Aree tampone per le principali aree insediate (G4) PTCP art 5 Comunale Corridoi primari Crostolo e Cavo Guazzatore, Modolena, Quaresimo PSC art 3.7 Comunale Gangli paniziali Ambito a cavallo tra Modolena e Quaresimo PSC art 3.7 Comunale Ambiti di cintura-cunei verdi PSC art 3.7 Le aree di interesse naturalistico, all’interno del territorio di interesse, in un contesto fortemente alterato ed antropizzato, risultano circoscritte ad alcuni fontanili localizzati nei pressi della Parrocchiale di Cella (ad ovest dell’area di interesse) e nelle vicinanze del cavo Guazzatore subito a nord della linea ferroviaria Milano-Bologna. Tali ambiti risultano anche riconosciuti dal PTCP e dal PSC di Reggio Emilia.
  • 85. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO L’analisi dello stato di fatto ante operam del sistema agroalimentare è stata eseguita sia a scala vasta che a scala locale. L’indagine si svolge su due livelli di approfondimento, iniziando con l’analisi del sistema alla scala provinciale, per il territorio interessato all’opera, quindi Reggio Emilia e terminando con l’indagine del sistema agroalimentare a scala comunale. SISTEMA AGROALIMENTARE E RURALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI Lo studio del settore agroalimentare e rurale nei territori attraversati dall’infrastruttura di progetto è stato condotto con l’intento di identificare e descrivere i sistemi agrari interferiti dalle opere ed evidenziare quelli più sensibili. Sono stati operati degli approfondimenti sul sistema agro-alimentare nel suo complesso alla scala provinciale e comunale, con particolare attenzione al sistema delle aziende agricole, alla loro redditività, agli ordinamenti produttivi vegetali e zootecnici, a elementi di multifunzionalità (colti per l’attività agrituristica), nonché alle filiere produttive (tra cui le produzioni tipiche e biologiche) e alle industrie alimentari locali. L’indagine è stata svolta impiegando ed elaborando i dati del 6° censimento dell’agricoltura dell’ISTAT.
  • 86. RISULTATI DELLE INDAGINI Analisi a scala provinciale – Dati quantitativi •nel 2010 l’agricoltura reggiana ha occupato il 2,4% della forza lavoro provinciale •le aziende agricole reggiane sono 7.772 e le loro dimensioni medie (SAU) sono di 13,15 ha/az., leggermente inferiori rispetto alla media regionale •la ripartizione della sau vede la netta prevalenza dei seminativi, con una media del 75%. per quanto riguarda le produzioni di qualità, la provincia di Reggio Emilia ospita 10 produzioni protette caratteristiche, tra queste vi è il Parmigiano Reggiano di chiara valenza nazionale • con riferimento all’attività agrituristica, nella provincia di Reggio Emilia (2011) sono attivi 67 agriturismi. Dal 2008 queste imprese sono aumentate del 17,5% •in relazione all’industria alimentare reggiana, sono oltre 1.000 le attività legate ai segmenti dell’industria alimentare e delle bevande. Esse rappresentano l’8,7% delle imprese manifatturiere della provincia e oltre il 13% delle analoghe attività regionali SISTEMA AGROALIMENTARE E RURALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Analisi a scala comunale – Dati quantitativi •l’agricoltura del comune di Reggio Emilia impegna una quota notevole del territorio comunale (81%), molto superiore alla media provinciale del 56%. •le aziende agricole comunali censite nel 2010 sono 1.237 e coltivano complessivamente 16.734 ha di SAU. •l’utilizzo a seminativi dei terreni è sempre il più diffuso in queste zone di pianura (69,7%). Tra i seminativi dominano le colture da foraggio, mediamente coltivate sul 45% dei terreni comunali. •il 23% delle aziende agricole di Reggio Emilia svolge attività di allevamento •gli allevamenti suini censiti nel comune di Reggio Emilia sono 97 con circa 80.000 capi allevati, ed una modestissima media di 820 maiali per allevamento. Rispetto al censimento precedente il settore si è ridotto del 60% (allevamenti e capi).
  • 87. PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO-CULTURALE
  • 88. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO L'analisi del paesaggio viene svolta prendendo in esame in primo luogo il contesto di area vasta. In questa fase vengono descritti i caratteri prevalenti delle Unità di Paesaggio in cui si inserisce il tracciato stradale, così come definite e caratterizzate dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Reggio Emilia e dal Piano Strutturale Comunale di Reggio Emilia. La seconda fase di analisi prende invece in esame il contesto di area locale, area nord ovest del comune di Reggio Emilia, mettendo in evidenza, per ogni risorse paesaggistiche e le criticità che direttamente od indirettamente possono essere coinvolte dal passaggio dell'infrastruttura in termini di sottrazione di risorsa-occupazione di suolo e/o in termini di intrusione visiva nel paesaggio (intervisibilità). CARTA DELL’INTERVISIBILITA’ PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO-CULTURALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI L’analisi di area vasta, come premesso, definisce i caratteri generali degli ambiti e delle unità di paesaggio a scala regionale, provinciale e comunale che interessano l’ambito di intervento. L’ambito territoriale localmente interessato dall’attraversamento dell’infrastruttura di progetto, viene descritto sulla base dei tre sistemi caratterizzanti (struttura morfologica, struttura percettiva e ambiti di valore simbolico culturale) e delle invarianti di paesaggio individuate a seguito dei sopralluoghi condotti nel mese di settembre 2012 ed aprile 2013. In sede di sopralluogo è stato effettuato il censimento degli edifici e complessi in territorio rurale compresi in una fascia di 500 dall’asse di entrambi i tracciati alternativi. SCHEDA EDIFICI
  • 89. RISULTATI DELLE INDAGINI PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO-CULTURALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione STRUTTURA MORFOLOGICA •la rete idrografica: Torrente Crostolo, Torrente Modolena, Torrente Quaresimo •zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale: fascia di territorio compresa tra il torrente Modolena e il rio Cavriago e corridoi primari e secondari planiziali della pianura reggiana •i dossi in prossimità di Case Piroli e del torrente Crostolo •le bonifiche storiche nel tratto compreso dall’intersezione con il torrente Crostolo fino al cavo Fossetta (compreso) STRUTTURA PERCETTIVA la viabilità storica e panoramica: Via dei Gonzaga (S.S.63), via Carlo Marx (S.P.70), via Cesare Campioli, via Guernica, via Normandia e via Gian Maria Ferraroni AMBITI DI VALORE SIMBOLICO CULTURALE beni storico/culturali presenti, presenze monumentali, edifici e manufatti di interesse storico, elementi di testimonianza storica 75 presenze tra complessi ed edifici singoli riconducibili essenzialmente a tre categorie: edifici di carattere padronale, ossia le ville e le case coloniche con i loro annessi; architetture di tipo specialistico; insediamenti rurali legati alla produzione agricola. La maggior parte del patrimonio architettonico censito nel territorio è di carattere rurale. Non rientra nel censimento alcun edificio vincolato al senso del D.Lgs 42/2004 e s.m.i. Dalla schedatura è emersa una netta prevalenza degli edifici rurali a blocco e dei complessi rurali a corte aperta. 0 10 20 30 scarso interesse Interesse ambientale Interesse tipologico Interesse storico architettonico
  • 91. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO Lo studio archeologico ha preso in esame tutti i dati disponibili allo stato attuale della ricerca, per il territorio attraversato dal progetto. I siti archeologici noti sono stati posizionati su Carta Tecnica Regionale (scala 1:10000) prendendo in considerazione la parte nord-ovest del territorio comunale di Reggio Emilia. ARCHEOLOGIA Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI Le indagini hanno previsto le seguenti attività, secondo quanto prevede l’Art. 95 del D. Lgs. 163/2006: •raccolta dei dati bibliografici e archivistici, che comprende: 1) inquadramento archeologico; 2) schedatura dei siti archeologici, compilata sulla base della documentazione disponibile su base bibliografico-archivistica e ricognitiva; •ricognizione di superficie (survey) di tipo intensivo, sui terreni agricoli attraversati dal progetto, per documentare l’eventuale presenza di materiali archeologici in affioramento; •lettura e interpretazione geoarcheologica di n. 5 sondaggi a carotaggio continuo, eseguiti per scopi geognostici; •n. 1 saggio di verifica archeologica, eseguito in località Corte Tegge in prossimità alla S.S. 9 Emilia, su richiesta della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna.
  • 92. RISULTATI DELLE INDAGINI ARCHEOLOGIA Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Le attestazioni archeologiche sono ben documentate a partire dall’età del Bronzo Medio e Recente, quando si assiste ad una capillare occupazione del territorio testimoniato dalle cd. “terramare”, villaggi spesso arginati da terrapieno e fossato, con case disposte regolarmente all’interno dell’abitato. Nell’area attraversata dal progetto sono note due terramare, quella della Torretta (Sito 1) e quella di Cavazzoli (Sito 3). La terramara della Torretta è un grande villaggio di 6 ettari, posto sulle alluvioni antiche che fiancheggiano sulla destra il paleoalveo dell’Enza. La stratigrafia individuata da Chierici nel 1864 era composta da: un suolo databile all’età del Ferro e all’età romana posto a 0,50 m di profondità; una sottostante alluvione che copriva lo strato terramaricolo, visibile tra 1,80 e 2,40 m di profondità; i resti di un edificio romano si posizionavano nell’angolo NO della terramara a debole profondità. In prossimità della via Emilia (circa 25-30 m a N), all’altezza della terramara della Torretta, Chierici cita anche il ritrovamento di circa 30 sepolture di inumati in fossa e di 3 tombe alla cappuccina di età romana e/o tardoantica. Il saggio di verifica archeologica realizzato a S dell’area occupata dalla terramara, ha messo in luce una paleosuperficie di età romana a partire da 2,70 m di profondità dal piano di campagna attuale, dove è tuttavia presente un riporto recente spesso 2 m. ne consegue che il suolo di età romana è in realtà sepolto a soli 0,70 m circa dall’attuale superficie topografica. La terramara di Cavazzoli è individuata sulla sponda destra del torrente Crostolo, che l’ha profondamente incisa. L’estensione dell’insediamento è incerta (forse 1-2 ha). Nel 1863 Chierici affermò di aver visto la marna a -6,30 m di profondità dall’argine, dunque a 2 m dal letto del torrente; nel 1885, una notizia anonima (pubblicata nel BPI) precisa che la terramara è potente 1 m e poggia su un suolo profondo 5 m dal piano di campagna. Uno scavo archeologico eseguito nel 1971 mise in luce una complessa stratigrafia potente 2 m, con cumuli di cenere, ceramiche, livelli di carbone. Infine, una trincea effettuata nel 1990 confermò la successione stratigrafica. La terramara è documentata in sezione lungo il Crostolo per circa 70 m dal ponte della ferrovia; a S della ferrovia, nelle fondazioni poco profonde di un capannone industriale, non sono state rilevate tracce di terreni antropizzati, che tuttavia dovrebbero essere conservati ad una profondità maggiore di quella allora raggiunta. La lettura geoarcheologica dei due sondaggi geognostici eseguiti nei pressi della terramara non hanno evidenziato deposti riferibili alla terramara, ma solo un paleosuolo profondo (-7,40 m nel S1; -6,90 m nel S2) forse identificabile con la paleosuperficie esterna al villaggio. Ciò non esclude a priori presenze insediative oltre il volume del carotaggio, di per sé puntiforme.
  • 93. SALUTE E BENESSERE DELL’UOMO
  • 94. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO I caratteri generali dell’area in esame sono disaggregati in funzione degli ambiti territoriali che, all’interno del comune di Reggio Emilia, saranno direttamente interessati dall’opera, ovvero Cella, Roncocesi, Pieve Modolena, Cavazzoli e San Prospero Strinati. Si evidenzia che oltre al comune di Reggio Emilia verrà interessata marginalmente dalla soluzione alternativa A una piccola porzione del comune di Cavriago per la quale è addirittura ipotizzabile un miglioramento delle condizioni dell’area grazie all’alleggerimento del traffico nel corrispondente tratto di Via Emilia. Tenendo inoltre conto delle caratteristiche non residenziali dell’area e della ridottissima superficie interessata, si ritiene non necessario includere nella presente valutazione un approfondimento dedicato al comune di Cavriago. SALUTE E BENESSERE DELL’UOMO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI L’analisi dello stato di salute della popolazione si basa su valutazioni epidemiologiche pregresse, secondo i dati forniti dal registro tumori della Provincia di Reggio Emilia e sulla valutazione della mortalità e morbosità per incidenti stradali, effettuata sulla base del rapporto ISTAT-ACI pubblicato nel 2011 relativo agli incidenti stradali avvenuti in Italia nel 2010 [ISTAT-ACI, 2010]. Sono stati preventivamente valutati anche forzanti ambientali presenti sul territorio legati al sistema agroalimentare e rurale, ad attività a rischio di incidente rilevante, impianti di trattamento dei rifiuti e più in generale in relazione alla resilienza territoriale del contesto in esame.
  • 95. RISULTATI DELLE INDAGINI SALUTE E BENESSERE DELL’UOMO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Il territorio coinvolto nella realizzazione della nuova infrastruttura è caratterizzato da una vocazione produttiva tipicamente legata alle attività rurali, infatti, nell’area di studio risultano sotto la mediana sia il reddito medio sia la percentuale di laureati. Questo dato è tutt’altro che sorprendente poiché rispecchia un noto gradiente geografico presente sul territorio comunale. Infatti, il reddito medio tende a salire, oltre che all’interno del centro storico, nelle aree residenziali localizzate nella parte “alta” (sotto il profilo altimetrico) della città. Si sottolinea come gli ambiti territoriali interessati dalla futura tangenziale nord siano sostanzialmente abitati da soggetti in età lavorativa. Difatti appare bassa sia la percentuale di giovanissimi che quella di anziani. La provincia di Reggio Emilia presenta un’incidenza lievemente più bassa di patologie neoplastiche se confrontata con Parma e Modena. Tale dato trova riscontro sia tra i maschi sia tra le femmine. In particolare, il Comune di Reggio Emilia presenta una bassa incidenza se paragonato agli altri comuni della provincia Allo stato attuale la Via Emilia rappresenta la principale direttrice per i mezzi di soccorso in transito da est ad ovest. In particolare, il servizio della Croce Rossa insiste direttamente lungo questa direttrice. Andamento dei feriti 1591 1534 1709 1600 1885 1770 2013 369 386 259 269 320 318 342 2500 2000 1500 1000 500 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Anni Numero feriti Feriti totali Ciclisti e pedoni feriti Per quello che riguarda l’incidentalità si evidenzia come in Emilia-Romagna sia stato possibile raggiungere l’obiettivo europeo di riduzione del 50% delle vittime rispetto al 2001 (passando da 813 vittime a 401). Nell’area di analisi si può notare che il maggior numero di incidenti si sono verificati nella tratta Via Emilia Ospizio – Amendola. Questo segmento sarà particolarmente coinvolto dalla costruzione dell’opera in quanto la nuova Tangenziale Nord si configurerà come una parallela a questo tratto.
  • 96. SISTEMA SOCIO - ECONOMICO
  • 97. DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO E METODOLOGIA DI ANALISI AREA DI STUDIO L’area di studio per il sistema socio-economico viene definita come l’insieme dei comuni direttamente interferiti dal tracciato della nuova “Tangenziale Nord di Reggio Emilia”,) ovvero Reggio Emilia, nel quale si sviluppa interamente la soluzione alternativa B e Cavriago, interferito parzialmente dalla rotatoria di fine intervento della soluzione alternativa A. Si è scelto poi di estendere le analisi svolte in modo prospettico, ovunque possibile, anche alla provincia di Reggio Emilia e all’Emilia-Romagna nel suo insieme. In qualche caso considerazioni particolari o, più semplicemente, la mancanza di dati disaggregati al livello comunale hanno portato a mantenere la trattazione alla sola scala provinciale e/o regionale. SISTEMA SOCIO-ECONOMICO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione METODOLOGIA DI ANALISI I temi trattati si riconducono a due macro categorie: un’analisi demografica, con la trattazione dell’andamento demografico, del movimento anagrafico e della struttura anagrafica della popolazione e l’analisi dei caratteri socio – economici, ovvero la produzione di ricchezza, il reddito, la struttura produttiva e il mercato del lavoro.
  • 98. RISULTATI DELLE INDAGINI SISTEMA SOCIO-ECONOMICO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione L’analisi demografica ha evidenziato la forte espansione demografica vissuta nel corso degli ultimi 2 decenni dai comuni di Reggio Emilia e Cavriago, dalla provincia di Reggio Emilia e, in misura minore, dall’Emilia-Romagna. Questo andamento, generato in massima parte dallo stabilirsi di un flusso di immigrazione ha avuto come conseguenza un aumento dell’incidenza delle coorti più giovani sul totale della popolazione residente.. Dall’analisi della struttura produttiva dell’area, si può notare che Reggio Emilia e la sua provincia possiedono una struttura produttiva che manifesta una vocazione importante verso la produzione di beni materiali e verso lo scambio di questi beni con l’esterno. Si tratta quindi di una struttura produttiva caratterizzata da un’incidenza dei costi di trasporto sicuramente più importante di quella che caratterizza le economie più strettamente orientate verso le attività del terziario avanzato. In altre parole, lo studio della configurazione della struttura produttiva di Reggio Emilia e della sua provincia mostra chiaramente che essa possiede caratteristiche in grado di amplificare gli effetti positivi sulla competitività del territorio interferito generati dalla realizzazione dell’opera in progetto. Appare inoltre interessante notare che la crisi economica iniziata con la crisi finanziaria del 2007/2008 ha colpito in modo particolare i settori che producono beni materiali, ovvero l’industria manifatturiera e le costruzioni. L’ avvio dell’iter di realizzazione dell’opera in progetto, influenzando positivamente le aspettative degli imprenditori di questi settori sulla competitività futura del territorio da essa interferito, potrebbe costituire fin da subito un disincentivo nei confronti di ulteriori chiusure o delocalizzazioni di attività produttive insediate in questo territorio.
  • 99. QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE IMPATTI DEL PROGETTO E OPERE DI INSERIMENTO PAESAGGISTICO E INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
  • 100. IMPOSTAZIONE METODOLOGICA 1. SEZIONE 2. SEZIONE 3. SEZIONE 4. SEZIONE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione IMPATTI DEL PROGETTO E OPERE DI INSERIMENTO PAESAGGISTICO E DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
  • 102. IMPOSTAZIONE METODOLOGICA Valutazione fase di cantiere Soluzione Alternative Una delle osservazioni contenute nel parere della Commissione VIA-VAS, affermava che: “… resta valida la necessità di valutare le alternative (sia in fase di cantiere che di esercizio), considerando le singole tipologie di realizzazione, …”. Le soluzioni alternative considerate presentano processi realizzativi differenti quale conseguenza di: scelte localizzative che hanno comportato configurazioni geometrico-funzionali del tracciato diverse; scelte legate alla risoluzione delle interferenze presenti sul territorio che hanno comportato l’introduzione di un numero e tipologie di opere d’arte diverse. Per la valutazione della fase di cantiere, si è optato per l’elaborazione di una metodologia specifica: sono stati estrapolati quei dati oggettivi quantificabili, caratteristici del singolo processo realizzativo in esame, e confrontati quali indicatori di impatto per arrivare ad esprimere specifici giudizi di valutazione. IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Non è stato possibile confrontare direttamente l’intero processo di cantierizzazione delle singole soluzioni alternative, che presentano fasi operative ed aree operative differenti, ma sono stati confrontati indicatori di processo, oggettivi, afferenti a quelle caratteristiche comuni che caratterizzano i due differenti processi realizzativi.
  • 103. IMPOSTAZIONE METODOLOGICA Matrici a livelli di correlazione variabile; Definizione di fattori di impatto (specifici per ogni fase di valutazione); Definizione della magnitudo propria per ogni fattore. La matrice mette in relazione due liste di controllo (componenti ambientali e fattori ambientali, come p. e. componente Suolo e fattore Modifiche Morfologiche) e il suo scopo principale è quello di stimare l'entità dell'impatto elementare dell'intervento in progetto su ogni componente. IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Analisi Multicriteri
  • 104. LISTA COMPONENTI a.Atmosfera; b.Rumore; c.Suolo e Sottosuolo; d.Ambiente idrico sotterraneo; e.Ambiente idrico superficiale; f.Vegetazione e flora; g.Fauna; h.Ecosistemi; i.Sistema agricolo, agroalimentare e rurale; j.Paesaggio; k.Archeologia; l.Salute pubblica e benessere. IMPOSTAZIONE METODOLOGICA IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Analisi Multicriteri Nella trattazione qualitativa di descrizione delle componenti ambientali si è ritenuto opportuno ricomprendere anche gli aspetti socio-economici, sia per la fase di valutazione delle alternative, sia nella valutazione del progetto definitivo, al fine di comprendere il quadro generale dei potenziali impatti. E’ stata valutata anche la componente vibrazioni sia nella fase di confronto tra le alternative che nell’analisi del progetto definitivo. Gli approfondimenti condotti hanno dimostrato che le vibrazioni prodotte, sia nella fase realizzativa che nella fase di esercizio, non producono impatti alle persone o agli edifici; di conseguenza tale matrice ambientale non rientra nella lista delle componenti. Inoltre, la scelta di valutare quantitativamente con l’AMC solo gli impatti negativi è fortemente cautelativa nel panorama generale delle reali conseguenze generate dal progetto sul territorio.
  • 105. VALUTAZIONE ALTERNATIVE IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Lista fattori - Fase di esercizio VA1 Produzione di emissioni in atmosfera: sistema ricettore interferito VA2 Produzione di rumore: sistema ricettore interferito VA3 Aspetti geotecnici e di stabilità dei terreni VA4 Modifiche geomorfologiche VA5 Interruzione della funzionalità idrologica-idrogeologica VA6 Interferenze con il reticolo idrografico superficiale VA7 Modifiche alla microcircolazione delle acque per lo scolo e l’irrigazione VA8 Compatibilità dei corsi d’acqua a ricevere le acque generate dalla piattaforma stradale VA9 Emissioni polveri (deposito lamina fogliare, diminuzione efficienza fotosintetica); VA10 Interferenza fontanili VA11 Disturbo alle popolazioni faunistiche VA12 Eventuali collisioni con la fauna VA13 Frammentazione ecosistemi VA14 Formazione di aree agricole intercluse VA15 Interferenza con strutture agrarie di particolare interesse VA16 Interferenze alla struttura morfologica del paesaggio (reticolo idrografico, zone di particolare interesse paesaggistico); VA17 Interferenze alla struttura percettiva del paesaggio VA18 Interferenza con elementi di testimonianza storica (viabilità storica, edifici di interesse storico, ambientale, tipologico) VA19 Interferenza con colture di pregio ambientale (prati stabili, vigneti storici, arboricoltura) VA20 Interferenze con aree archeologiche
  • 106. VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE VA1 Produzione emissioni in atmosfera: sistema ricettore interferito Sono stati individuati i ricettori potenzialmente interferiti in una fascia di 0-20 m e 20-80 m e si è verificata un maggior numero di ricettori produttivi per la soluzione alternativa A e di recettori residenziali per la soluzione B, in entrambe le fasce. VA2 Produzione di rumore: sistema ricettore interferito Sono stati individuati i ricettori potenzialmente interferiti in una fascia di 0-100 m e 100-250 m e si è verificata un maggior numero di ricettori produttivi per la soluzione alternativa A e di recettori residenziali per la soluzione B, in entrambe le fasce. VA3 Aspetti geotecnici e di stabilità dei terreni In riferimento alla soluzione alternativa A, dal punto di vista geotecnico va evidenziato che l’abbassamento permanente della falda, legato alla realizzazione del sottopasso dello svincolo “Rete 2”, determinerà la consolidazione degli strati coesivi superficiali, con conseguente modesto abbassamento del suolo, fino a distanze proporzionali all’abbassamento stesso. Risulta preferibile la soluzione B. IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Soluzione A Soluzione B
  • 107. VALUTAZIONE ALTERNATIVE IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Lista fattori – Fase di esercizio NOME MAGNITUDO Min Max Propria VA1 Produzione emissioni in atmosfera: sistema ricettore interferito 1 10 5 VA2 Produzione di rumore: sistema ricettore interferito 1 10 6 VA3 Aspetti geotecnici e di stabilità dei terreni 1 10 4 VA4 Modifiche geomorfologiche 1 10 4 VA5 Interruzione della funzionalità idrologica- idrogeologica 1 10 4 VA6 Interferenza con il reticolo idrografico superficiale 1 10 4 VA7 Modifiche alla microcircolazione delle acque per lo scolo e l’irrigazione 1 10 4 VA8 Compatibilità dei corsi d'acqua a ricevere le acque generate dalla piattaforma stradale 1 10 4 VA9 Emissioni di polveri (deposito sulla lamina fogliare, diminuzione efficienza fotosintetica) 1 10 3 VA10 Interferenza con i fontanili 1 10 5 VA11 Disturbo alle popolazioni faunistiche 1 10 3 VA12 Eventuali collisioni con la fauna 1 10 3 VA13 Frammentazione ecosistemi 1 10 5 VA14 Formazione di aree agricole intercluse 1 10 6 VA15 Interferenza con strutture agrarie di particolare interesse 1 10 4 VA16 Interferenza con la struttura morfologica del paesaggio (reticolo idrografico, zone di particolare interesse paesaggistico) 1 10 5 VA17 Interferenza con la struttura percettiva 1 10 4 VA18 Interferenza con elementi di testimonianza storica (viabilità storica, edifici di interesse storico, ambientale, tipologico) 1 10 4 VA19 Interferenze con colture di pregio ambientale (prati stabili, vigneti storici, arboricoltura) 1 10 4 VA20 Interferenza con aree archeologiche 1 10 6
  • 108. VALUTAZIONE ALTERNATIVE IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Risultati – Fase di esercizio COMPONENTI Soluzione alternativa A Soluzione alternativa B Atmosfera e clima 46,00 46,00 Rumore 54,00 54,00 Suolo e sottosuolo 46,67 40,00 Acque sotterranee 50,00 40,00 Acque superficiali 40,00 40,00 Vegetazione e flora 43,33 40,00 Fauna 38,00 35,00 Ecosistemi 46,00 43,33 Sistema agroalimentare e rurale 60,00 53,33 Paesaggio e patrimonio storico-culturale 46,15 41,82 Archeologia 53,33 50,00 Salute pubblica 55,00 55,00 IMPATTO ELEMENTARE INTERVALLO Molto elevato 80 Elevato 60 ÷ 80 Medio 40 ÷ 60 Basso 20 ÷ 40 Molto basso 10 ÷ 20 La soluzione alternativa B è la soluzione migliore per quello che riguarda il contenimento degli impatti ed è pertanto la soluzione che verrà sviluppata come Progetto Definitivo
  • 109. VALUTAZIONE ALTERNATIVE 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 53,333 55 Archeologia IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Risultati – Fase di esercizio Magnitudo minima Impatto elementare Magnitudo massima 40 Acque superf iciali 46 60 46,154 Sistema agroalimentare e rurale 43,333 38 Istogramma soluzione alternativa A 46 Atmosfera e clima 54 Rumore 46,667 Suolo e sottosuolo 50 Acque sotterranee Vegetazione e f lora Fauna Ecosistemi Paesaggio e patrimonio storico-culturale Salute pubblica 110 105 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10
  • 110. VALUTAZIONE ALTERNATIVE 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 50 Archeologia IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Risultati – Fase di esercizio Magnitudo minima Impatto elementare Magnitudo massima 40 40 40 40 Acque superf iciali 43,333 53,333 41,818 Sistema agroalimentare e rurale 35 Istogramma soluzione alternativa B 46 Atmosfera e clima 54 Rumore Suolo e sottosuolo Acque sotterranee Vegetazione e f lora Fauna Ecosistemi Paesaggio e patrimonio storico-culturale Salute pubblica 110 105 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 55
  • 111. VALUTAZIONE ALTERNATIVE CONFIGURAZIONE PROGETTUALE FABBISOGNI MOVIMENTI MEZZI OCCUPAZIONE DI TERRITORIO SUPERFICI DI CANTIERE Rumore: livelli sonori (Leq) IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Fase di cantiere Struttura metodologica del processo d’individuazione dei parametri di raffronto per la fase di cantiere CONFIGURAZIONE OGGETTO DI VALUTAZIONE SCELTE CHE CARATTERIZZANO LA FASE REALIZZATIVA ELEMENTI DI VALUTAZIONE CHE CARATTERIZZANO LE SCELTE PARAMETRI DI VALUTAZIONE PER CIASCUN ELEMENTO PROCESSO COSTRUTTIVO ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE TEMPI DI ESECUZIONE SVILUPPI AMBITI GANTT MATERIALI INERTI RISORSA IDRICA TRAFFICO INDOTTO u.m. m giorni m3 l/giorno veic/giorno m2 EVENTUALI FATTORI DI VALUTAZIONE PER I DIFFERENTI PARAMETRI Atmosfera: concentrazioni di NO2 e PM10 u.m. μg/m3 dBA
  • 112. VALUTAZIONE ALTERNATIVE IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Raffronto dei parametri di cantiere - Fase di cantiere COLORE GIUDIZIO Parametro di valutazione con valore ottimale nell’ambito del processo di cantierizzazione per le alternative progettuali valutate. Parametro di valutazione con valore secondario nell’ambito del processo di cantierizzazione per le alternative progettuali valutate. PARAMETRI SOLUZIONE A SOLUZIONE B Sviluppi degli Ambiti Operativi AO1 3.700 m 1.600 m AO2 1.500 m 4.800 m Cronoprogramma delle fasi realizzative AO1 24 mesi 17 mesi AO2 13 mesi 24 mesi Fabbisogni dei materiali inerti AO1 379.066 m3 461.033 m3 AO2 115.525 m3 968.604 m3 Fabbisogni della risorsa idrica CB 20.205+202.890 l/g 12.000+153.370 l/g AT 4.000+25.795 l/g 6.000+25.260 l/g Traffico indotto AO1 F1 26 veic/h 18 veic/h F2 37 veic/h 39 veic/h AO2 F1 15 veic/h 42 veic/h F2 28 veic/h 54 veic/h Atmosfera * * Rumore * * Superfici di cantiere CB 15.900 m2 13.100 m2 AT 10.500 m2 150. 2 Le potenziali criticità per le componenti rumore ed atmosfera in fase di cantiere nelle due soluzioni alternative risultano essere del tutto comparabili ed equivalenti, in virtù di livelli acustici molto prossimi e di concentrazioni di PM10 e NO2 ampiamente inferiori ai limiti previsti dalla normativa vigente. L’analisi della tabella consente di evidenziare un sostanziale equilibrio fra i processi realizzativi ipotizzati per le due configurazioni progettuali (8 giudizi favorevoli a testa).
  • 113. VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Lista fattori - Fase di cantiere NOME MAGNITUDO Min Max Propria C1 Emissioni in atmosfera 1 10 4 C2 Emissioni di rumore 1 10 5 C3 Consumo di risorse non rinnovabili 1 10 5 C4 Occupazione temporanea di suolo 1 10 3 C5 Vulnerabilità degli acquiferi 1 10 5 C6 Modifiche dell'idrodinamismo 1 10 3 C7 Deviazioni temporanee corsi acqua 1 10 3 C8 Ostacolo al naturale scorrimento sud-nord del reticolo idrografico 1 10 3 C9 Scarico dei reflui prodotti dalle attività di cantiere nei corsi d'acqua recettori 1 10 3 C10 Scotico e taglio di vegetazione 1 10 3 C11 Emissioni polveri (deposito lamina fogliare, diminuzione efficienza fotosintetica) 1 10 3 C12 Sottrazione ambiti frequentati dalla fauna 1 10 3 C13 Perdita funzionalità ecologica 1 10 4 C14 Sottrazione temporanea di suolo agricolo 1 10 4 C15 Interferenze alla struttura morfologica del paesaggio 1 10 5 C16 Interferenze alla struttura percettiva del paesaggio 1 10 4 C17 Interferenze aree archeologiche 1 10 6
  • 114. VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Risultati - Fase di cantiere COMPONENTI IMPATTO Elementare Minimo Massimo Atmosfera e clima 38,00 10,00 100,00 Rumore 50,00 10,00 100,00 Suolo e sottosuolo 43,33 10,00 100,00 Acque sotterranee 50,00 10,00 100,00 Acque superficiali 30,00 10,00 100,00 Vegetazione e flora 30,00 10,00 100,00 Fauna 33,33 10,00 100,00 Ecosistemi 35,71 10,00 100,00 Sistema agricolo, agroalimentare e rurale 40,00 10,00 100,00 Paesaggio e patrimonio storico-culturale 45,00 10,00 100,00 Archeologia 60,00 10,00 100,00 Salute pubblica 45,00 10,00 100,00 IMPATTO ELEMENTARE INTERVALLO Molto elevato 80 Elevato 60 ÷ 80 Medio 40 ÷ 60 Basso 20 ÷ 40 Molto basso 10 ÷ 20
  • 115. VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 60 Archeologia IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Risultati - Fase di cantiere Magnitudo minima Impatto elementare Magnitudo massima 38 Atmosfera e clima 50 Rumore 43,333 Suolo e sottosuolo 30 30 Acque superf iciali 50 Acque sotterranee Vegetazione e f lora 33,333 Fauna 35,714 40 45 Sistema agricolo, agroalimentare e rurale Ecosistemi Paesaggio e patrimonio storico-culturale Salute pubblica 110 105 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 45
  • 116. VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Lista fattori - Fase di esercizio NOME MAGNITUDO Min Max Propria E1 Emissione atmosfera:CO 1 10 4 E2 Emissione atmosfera: NO2 1 10 5 E3 Emissione atmosfera: Polveri 1 10 5 E4 Emissione atmosfera: COV-Benz 1 10 3 E5 Emissione atmosfera: Microinquinanti 1 10 3 E6 Emissione rumore 1 10 6 E7 Modifiche geomorfologiche 1 10 4 E8 Rischio idrogeologico da inquinamento della falda 1 10 4 E9 Modificazioni dell’idrodinamismo del corso d’acqua a seguito della presenza degli attraversamenti idraulici 1 10 4 E10 Deviazioni permanenti di alcuni corsi d’acqua interferiti 1 10 4 E11 Aumento area impermeabile 1 10 4 E12 Scarico acque piattaforma 1 10 3 E13 Produzione polveri 1 10 3 E14 Eventuali collisioni fauna 1 10 3 E15 Sottrazione habitat 1 10 4 E16 Frammentazione ecosistemi 1 10 5 E17 Modifiche permeabilità fauna 1 10 4 E18 Consumo di suolo 1 10 6 E19 Interferenze viabilità locali 1 10 5 E20 Interferenze sistemi agroalimentari 1 10 3 E21 Interferenze sistema rurale 1 10 3 E22 Interferenze strut perc paes 1 10 4 E23 Interferenze patrim stor cult 1 10 4
  • 117. VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Risultati - Fase di esercizio COMPONENTI IMPATTO Elementare Minimo Massimo Atmosfera e clima 39,52 10,00 100,00 Rumore 56,00 10,00 100,00 Suolo e sottosuolo 40,00 10,00 100,00 Acque sotterranee 40,00 10,00 100,00 Acque superficiali 38,57 10,00 100,00 Vegetazione e flora 36,67 10,00 100,00 Fauna 36,67 10,00 100,00 Ecosistemi 41,11 10,00 100,00 Sistema agricolo, agroalimentare e rurale 47,78 10,00 100,00 Paesaggio e patrimonio storico-culturale 40,00 10,00 100,00 Salute pubblica 43,33 10,00 100,00 IMPATTO ELEMENTARE INTERVALLO Molto elevato 80 Elevato 60 ÷ 80 Medio 40 ÷ 60 Basso 20 ÷ 40 Molto basso 10 ÷ 20
  • 118. VALUTAZIONE PROGETTO DEFINITIVO 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 41,111 47,778 40 Sistema agricolo, agroalimentare e rurale 43,333 Salute pubblica IMPATTI DEL PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione Risultati - Fase di esercizio Magnitudo minima Impatto elementare Magnitudo massima 39,524 Atmosfera e clima 56 Rumore 40 40 38,571 Suolo e sottosuolo Acque superf iciali Acque sotterranee 36,667 36,667 Vegetazione e f lora Fauna Ecosistemi Paesaggio e patrimonio storico-culturale 110 105 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10
  • 119. INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
  • 120. SINTESI DELLE SCELTE DI PROGETTO INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione
  • 121. SINTESI DELLE SCELTE DI PROGETTO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE COMPLESSIVA DEL PROGETTO ASSE PRINCIPALE A TANGENZIALE 6.367 KM RAMPE, VIE DI COLLEGAMENTO, ROTATORIE 8.337 KM SVINCOLI 3 INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
  • 122. INTERVENTI NATURALISTICI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione IN TERVENTI DI AFFORESTAZIONE 143.100 M2 SIEPI E FILARI 1.485 M2 ARBUSTETI 26.455 M2 BOSCHI 20.490 M2 INTERVENTI DI COMPENSAZIONE NATURALISTICA 39.400 M2 FILARI ARBOREI DI COMPENSAZIONE PAESAGGISTICA 5.620 M2 INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
  • 123. INTERVENTI PROTETTIVI Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione INTERVENTI DI MITIGAZIONE ACUSTICA PROTEZIONI ANTIFONICHE 4.367 M2 INTERVENTI DI MITIGAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO BACINI DI LAMINAZIONE 6 IMPIANTI DI DEPURAZIONE 11 INTERVENTI DI DEFRAMMENTAZIONE ECOLOGICA PASSAGGI DELLA FAUNA 3 INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
  • 124. INTERVENTI DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione IMPLEMENTAZIONE DELLA FRUIBILITA’ CICLABILE PISTE CICLABILI 3.926 M RACCORDI CON VIABILITA’ ESISTENTI SECONDARIE O INTERPODERALI STRADE DI SERVIZIO 15.538 M INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
  • 125. PASSAGGIO FAUNISTICO Comune di Reggio Emilia Anas SpA Direzione Centrale Progettazione INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE
  • 126. PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE