1. “Il vero benessere del cavallo
è la competenza di chi lo gestisce”
In memoria di
Tiziano Bedostri
2. D O T T . C O R R A D O C O L O M B O
M E D I C O V E T E R I N A R I O
G A V O N A T A , 1 5 L U G L I O 2 0 1 8
L’impero dei sensi
il cavallo e la sua percezione
4. E il cavallo?
La concentrazione di cellule nervose
non è comunque l’unico parametro,
esistono fattori etologici
Le necessità. Non ha predatori aerei
13. L’udito
frequenze spostate più in alto
orecchie mobili, esperienza a noi
sconosciuta
umano: tra 20 Hertz e 20 kiloHertz
cavallo: tra 55 Hz e 33,5 kHz (area
ultrasuoni)
voce umana da 500 Hz a 2 Khz
“sordità” degli anziani (mancano le
frequenze più alte)
la voce umana è una caratteristica più
costante rispetto a quelle visuali ed
olfattive
14. Il tatto
Recettori specifici per
diverse sensazioni:
Caldo – termocettori
Tocco, pressione,
vibrazione –
meccanocettori
Dolore e stimoli nocivi
(prurito) – nocicettori
Tutti i recettori oltre una
certa soglia scatenano il
dolore
I nocicettori si
desensibilizzano
16. Le aree più sensibili
Garrese, bocca, fianchi, gomito
Il miracolo quotidiano
Le vibrisse
17. Il gusto
Perché esistono
molti tipi di senape
ma un solo
ketchup?
Dolce, salato,
acido, amaro,
umami
18. Il gusto
un cavallo può associare gusto e
malattia (“sapore di medicina”)
19. L’olfatto
La “lettera da un
amico”
Associazione
neurologica con
gusto
Investigazione
degli oggetti
Il “saluto” dei
cavalli
I feromoni
20. Biblio-sitografia
“Avventure nella mente degli altri”, Malcolm
Gladwell
“Equine Behavior”, Paul McGreevy, 2° ed.
“Horse Behavior”, George H. Waring
“Il duello dei neurochirurghi”, Sam Kean
https://www.slideshare.net/colomboc