3. racchiude l'idea del ritorno verso l'origine
delle cose, verso la fonte, verso il principio
è il miglioramento, il cambiamento
è la casa, il dojo
4. Kendo tradotto letteralmente significa "Via della spada".
Il Kendo è una sorta di scherma con la spada, nata in Giappone, in
cui, ai fini dell'allenamento, si è sostituita la spada autentica (KATANA)
con lo SHINAI, una sorta di bastone composto da quattro stecche di
bambù tenute insieme da parti accessorie di cuoio. La sua peculiarità è
che l'arma è tenuta di solito con due mani.
E' un'arte marziale di origini molto antiche, codificato nella forma
attuale durante l'era Meiji (1868-1911).
Si può denominare, secondo termini moderni, una disciplina "etico-
sportiva", in cui cioè l'aspetto agonistico non è prioritario, bensì
subordinato a principi etici quali
rispetto, cortesia, lealtà, correttezza, e filosofici attraverso lo stretto
legame con lo ZEN.
Citando infine l'ideale del Kendo definito dalla ZEN NIPPON KENDO
RENMEI possiamo dire che il Kendo "è una via per la formazione
dell'essere umano, attraverso la pratica e lo studio dei principi della
spada giapponese".
5. Le tecniche del Kendo quali noi le conosciamo oggi risalgono
agli antichi metodi del KEN-JUTSU, o combattimento con la
spada. I guerrieri giapponesi attribuivano un'importanza
capitale al maneggio delle armi; esse erano un mezzo per
servire e difendere l'onore del loro signore o del loro Maestro.
Le tecniche del KEN-JUTSU comportavano diversi fendenti e
stoccate miranti ad abbattere l'avversario il più rapidamente
possibile. Attraverso un'evoluzione morale e filosofica, questa
disciplina, da cruda e spietata tecnica per uccidere, è diventata
il Kendo, una Via per la ricerca di se stessi oltre che un'ottima
attività fisica per lo sviluppo dell'energia (KI) dell'individuo.
Assistendo al duello tra due Maestri si può restare
impressionati nel vedere che il loro combattimento non è fatica
fisica ma confronto tra cuore e cuore, tra spirito e spirito.
6. HAKAMA gonna pantalone;
GI giacca;
Armatura (BOGU) costituita da:
MEN protegge testa, viso, spalle e gola;
KOTE proteggono mani e polsi;
DO protegge il torace e l’addome ;
TARE protegge fianchi, inguine, cosce;
TENUGUI fazzoletto da indossare sotto il MEN;
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9. Lo shinai è fatto di bambù e pelle, costituito da quattro stecche non
necessariamente provenienti dalla medesima canna ma comunque da piante che
abbiano i nodi alla medesima altezza fissate alle due estremità da una guaina
(tsuka-gawa) che funge da impugnatura (tsuka) e da un cappuccio (saki-gawa)
che funge da punta ; queste due parte sono unite e messe in tensione elastica da
una corda (tsuru), solitamente di materiale sintetico, che ha anche la funzione di
indicare il dorso della lama. A circa 30cm dalla punta (kensen) si trova un nodo
(nakayui) fatto con una striscia di pelle che avvolge tre volte le stecche e lo tsuru
e che indica la parte dello shinai preposta a colpire il bersaglio che in giapponese
si chiama monouchi. Fanno parte dello shinai altri due elementi non visibili
dall'esterno: un "tappino" di gomma (saki-gomu) posto sulla punta e che
distanzia le stecche ed una quadratino di metallo (chigiri) che, incastrato in
apposite fessure nelle stecche, le mantiene ben unite. Un ulteriore elemento
"esterno" allo shinai è l'elsa (tsuba): un anello di plastica o di cuoio che viene
infilato nella tsuka e bloccato con un ulteriore anello di gomma o pelle (tsuba-
dome). (fonte Wikipedia)
10. Kendo-no-kata
Esistono 10 forme del kendo (nihon kendo kata): esse vengono eseguite col bokuto ed
includono le tecniche fondamentali di attacco e contrattacco ed hanno applicazione
generale nel kendo. A volte il bokuto può essere sostituito da una spada vera ma con
lama smussata (kata-yo). I kata che vanno dal primo al settimo sono eseguiti dai due
praticanti con due bokuto lunghi 102 cm (tachi), i restanti invece sono eseguiti con
uno dei contendenti che utilizza il bokuto lungo e l’altro che invece impugna un bokuto
corto della lunghezza di 55 cm (shoto).
Durante la pratica i due kendoka rivestono rispettivamente il ruolo di
maestro, uchidachi e allievo shidachi . Il maestro effettua sempre la prima mossa in
ogni kata e rappresenta la parte “sconfitta” nell’esecuzione della tecnica, permettendo
cosi all’allievo di acquisire confidenza nei propri mezzi.
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19. XV Campionato del Mondo di Kendo
Chiara con la squadra femminile è arrivata agli
ottavi di finale.
55. Il nostro gruppo si allena
a VARESE c/o la Palestra Olympus, in Via Pirandello, 31
http://www.olympusavant.it/
I giorni di pratica sono: mercoledì 21.00/22.30
sabato 14.00/16.30
a NOVARA c/o la Palestra Sporting, in Piazzale dello Sport Olimpico, 2
http://www.sportiamo.it/
I giorni di pratica sono: lunedì 21.00/22.30 (solo iaido)
mercoledì 20.00/22.00
venerdì 20.00/22.00
56. Sono previste lezioni di prova gratuite per
entrambi i corsi.
Per qualsiasi informazione:
mail: kendo.varese@gmail.com
telefono: +39 3484528770 (Stefano)