2. Amelia Earhart
nasce il 24 luglio del 1897 nella casa dei nonni ad Atchison,in
Kansas.
• La leggenda di Amelia Earhart potrebbe finalmente avere un
epilogo. Secondo una nuova analisi pubblicata sulla rivista Forensic
Anthropology ha stabilito che i resti trovati nel 1940 su una remota
isola dell'Oceano Pacifico appartengono alla leggendaria pilota
americana scomparsa nel 1937 mentre volava sopra il Pacifico. La
ricerca condotta da Richard Jantz, del Centro di Antropologia
Forense all'Università del Tennessee, che ha riesaminato le
misurazioni fatte nel 1940: all'epoca i resti erano stati attribuiti ad un
uomo.
• E' stata la prima donna a trasvolare in solitaria l'Atlantico (Lindbergh
lo fece pochi anni prima) ed è morta tentando la nuova impresa
Amelia Earhart, identificati i resti della leggendaria pilota
3. L'INCIDENTE
• Amelia e Fred decollarono da Miami il 1 giugno
1937 facendo rotta verso est. Fecero varie tappe in
Sud America, Africa, India e Indocina, arrivando a Lae,
in Nuova Guinea, il 29 dello stesso mese. Avevano
percorso circa 35000 chilometri e dovevano ora
affrontare l’ultimo balzo attraverso l’Oceano Pacifico.
Il 2 giugno decollarono da Lae alla volta di Howland
Island – a oltre 4000 chilometri – dove avrebbero
dovuto fare tappa. Le tracce del Lockheed Electra si
persero però circa 1000 chilometri dopo Lae e
nonostante una mobilitazione senza precedenti di
navi e aerei di soccorso, Amelia e Fred Noonan non
vennero mai ritrovati.
4. Valentina
Tereškova
E fu così che un giorno l’immensa oscurità
del cosmo accolse un invisibile puntino
rosa: era una donna, la prima in assoluto, e
si chiamava Valentina Tereškova.
Connazionale del celebre Yuri Gagarin,
primo essere umano nello spazio il 12
Aprile 1961, la Tereškova compì un’impresa
pionieristica che contribuì a rivalutare
fortemente il ruolo delle donne nella
scienza.
Nata il 6 Marzo 1937 nel villaggio russo di
Maslennikovo, nei pressi di Yaroslavl, da
famiglia bielorussa non abbiente, Valentina
Vladimirovna Tereškova ebbe un’infanzia
difficile dovuta alla prematura scomparsa
del padre
5. La sua missione
• La sua missione durò poco meno di tre
giorni (due giorni, 23 ore e 12 minuti)
• La mattina del 16 giugno, Tereškova e
Solovyova (cosmonauta di riserva) si preparano
entrambe con le tute spaziali e furono portate
sulla piattaforma di lancio in autobus. Dopo aver
completato i controlli dei sistemi di
comunicazione e di supporto vitale, Valentina
era pronta nel suo veicolo spaziale. Dopo un
conto alla rovescia di due ore, Vostok 6 decollò
senza errori e, in poche ore, fu in
comunicazione con Bykovsky in Vostok 5 (era la
seconda volta che due veicoli spaziali con
equipaggio erano nello spazio
contemporaneamente). Con il segnale radio
“Chaika” (“gabbiano”), Tereškova era diventata
la prima donna nello spazio a 26 anni.
6. Rosa Parks
• Rosa Louise McCauley, è nata il
4 febbraio 1913 in un’umile famiglia
a Tuskegee, poco distante da
Montgomery. A diciannove anni,
Rosa sposò Raymond Parks, un
barbiere che faceva parte del
movimento per i diritti civili.
Dividendosi tra il lavoro di sarta e
l’attivismo politico al fianco del
consorte, Rosa si è sempre distinta
per la sua partecipazione nelle
battaglie civili tanto che nel 1943
diventa segretaria della sezione
locale della Naacp, Associazione
nazionale per la promozione delle
persone di colore, stessa
associazione a cui partecipava
anche Martin Luther King.
7. L'origine della ribellione
• È il primo dicembre 1955 quando Rosa Parks, donna afroamericana di 42
anni, sarta di professione, rifiuta di cedere il suo posto a una donna bianca su un autobus a Montgomery, Alabama,
come era uso durante gli anni della segregazione razziale. “Non ero fisicamente stanca, ero stanca di cedere”, scrisse
nella sua autobiografia pubblicata nel 1992: quel rifiuto la trasformò nel giro di pochi giorni in un baluardo della lotta
non violenta per i diritti civili dei neri afroamericani.
• L’autista del mezzo chiamò subito le forze dell’ordine per risolvere la faccenda e
Parks venne arrestata con l’accusa di condotta impropria. Fu grazie all’intervento dell’avvocato Clifford
Durr, vicino alle posizioni della comunità afroamericana, che la donna venne liberata su cauzione. Ma
la protesta nel paese era ormai iniziata.
• Per far sì che lo scontento non degenerasse, Jo Ann Robinson, presidente dell’associazione Women’s Political
Council, stampò un comunicato anonimo in centinaia di copie in
cui si invitava la popolazione nera a boicottare i mezzi pubblici dal 5 dicembre, giorno del processo a Parks.
È così nacque il movimento del boicottaggio dei bus di Montgomery che proseguì a oltranza per 381 giorni fino al
26 dicembre 1956, grazie al sostegno dei tassisti neri che abbassarono le tariffe al livello dei biglietti dei bus.
• L’iniziativa funzionò: senza i ricavi dei biglietti dei neri – i maggiori utenti degli autobus –
le casse dell’azienda dei trasporti locale andarono in rosso. Nel frattempo, il caso Parks arrivò alla Corte
Suprema degli Stati Uniti, che il 13 dicembre 1956, all’unanimità, dichiarò incostituzionale la segregazione sui mezzi p
ubblici.