Come proteggere l'acciaio dalla corrosione? La UNI EN ISO 12944 ci guida alla realizzazione del miglior trattamento.
Le regole fondamentali per richiedere un ciclo protettivo adatto ad ogni ambiente e rispondente alla durabilità desiderata. Verniciatura, zincatura o entrambe assieme? Come fare per verificarle in cantiere? Regole, segreti e trucchi per una protezione eccellente.
2. Vita nominale della struttura
(NTC / febbraio 2008)
Vita Nominale Descrizione
10 anni Opere provvisorie. Opere in fase
costruttiva
> 50 anni Opere ordinarie, opere
infrastrutturali di dimensioni
contenute di importanza normale
(Classe 1)
> 100 anni Opere, ponti, opere infrastrutturali
e/o di rilevata importanza
(Classe 2)
4. UNI EN ISO 12944
Protezione dalla corrosione delle strutture in acciaio
mediante VERNICIATURA
5. Corrosività dell’ambiente
Individuare e classificare la
corrosività dell’ambiente
nella zona in cui la
struttura sarà ubicata ed
eventuali condizioni
particolari
6. Classi di corrosività
UNI EN ISO 12944-2 vernici
UNI EN ISO 14713 zincatura-ISO 9223
Classe di
corrosività
Esempi di ambienti tipici in un clima temperato
(a titolo informativo)
All’esterno All’interno
C1 - Edifici riscaldati con atmosfera pulita,
per esempio uffici, negozi, scuole,
alberghi.
C2 Ambienti con basso livello di
inquinamento. Soprattutto aree
naturali.
Edifici non riscaldati dove può
verificarsi condensa, per esempio
depositi, locali sportivi.
C3 Ambienti urbani e industriali,
modesto inquinamento da
anidride solforosa. Zone costiere
con bassa salinità.
Locali di produzione con alta umidità
e un certo inquinamento atmosferico;
per esempio industrie alimentari,
lavanderie, birrerie, caseifici.
C4 Aree industriali e zone costiere
con moderata salinità.
Impianti chimici, piscine, cantieri
costieri per imbarcazioni.
C5-I Aree industriali con alta umidità e
atmosfera aggressiva.
Edifici o aree con condensa quasi
permanente e con alto inquinamento.
C5-M Zone costiere e offshore
con alta salinità.
Edifici o aree con condensa quasi
permanente e con alto inquinamento.
7. Durabilità
La durabilità è il tempo previsto
di durata dell’efficacia di una
protezione anticorrosiva fino al
primo importante intervento di
manutenzione (Ri 3 secondo
UNI EN ISO 4628-3).
Ri3 – 1%
La durabilità è un’indicazione che aiuta nella
stesura di un programma di manutenzione.
8. VERNICIATURA
La norma UNI EN ISO 12944-1 definisce la durabilità
secondo tre classi:
bassa (L) da 2 a 5 anni
media (M) da 5 a 15 anni
alta (H) più di 15 anni
Durabilità
9. Durabilità
ZINCATURA a caldo UNI EN ISO 1461
La norma UNI EN ISO 14713 attribuisce mediamente una durabilità
“molto lunga >20 anni”
13. Durabilità dei cicli combinati
(zincatura + verniciatura)
Si crea una sinergia tra le due protezioni, che ne
influenza la durata complessiva, esprimibile con la
seguente formula:
Dt = K (Dz + Dv) = 1,2÷2,5 · (Dz + Dv)
19. Il progettista per poter scegliere il ciclo idoneo, deve
avere accesso alla documentazione tecnica dei cicli
prescelti.
Ottenere dall’applicatore una dichiarazione, che
confermi l’idoneità e la durabilità del sistema di
verniciatura in una determinata classe di corrosività.
E’ consigliabile scegliere fin da subito il trattamento di
finitura e protezione, e confrontarsi con esperti di
settore.
Scelta del ciclo più adatto
24. Sgrassaggio Lavaggio Risciacquo demi Asciugatura Applicazione polveri Polimerizzazione
GAS METANO
EMISSIONI IN
ATMOSFERA E5
RIFIUTI
ENERGIA
ELETTRICA
ACQUA
Depurazione in
continuo
GAS METANO
RIFIUTI
RIFIUTI
GAS METANO
Recupero acqua
Conversione
superficiale
Risciacquo demi
Ciclo di verniciatura a polvere
27. Controllo Visivo e verifica spessori
La verifica visiva avviene a 3m di distanza
in condizione di buona illuminazione:
non devono essere presenti schivature,
raggrinzimenti, crateri, bolle d’aria,
sfogliamenti e colature;
Il film deve essere uniforme per colore e
potere coprente.
28. Controllo Visivo e verifica spessori
Lo spessore può essere eseguito con
strumento magnetico secondo ISO 2808
31. Programma di manutenzione
ordinaria
Il verniciatore, oltre
alle istruzioni per i
ritocchi, deve
sottoporre alla DL un
piano di
manutenzione
ordinaria del film
verniciante
34. UNI EN ISO 1461 : 2009
Rivestimenti di zincatura per immersione a
caldo su prodotti finiti ferrosi e articoli di acciaio
Specificazioni e metodi di prova
UNI EN ISO 14713 : 2010
Protezione contro la corrosione di strutture di
acciaio e di materiali ferrosi
Rivestimenti di zinco e alluminio – Linee Guida
Norme di riferimento
36. Classe di
corrosività
Perdita di spessore annuo
Acciaio
Perdita spessore μm
Zinco
Perdita spessore μm
C1
Molto bassa
≤ 1,3 ≤ 0,1
C2
Bassa
da 1,3 a 25 da 0,1 a 0,7
C3
Media
da 25 a 50 da 0,7 a 2,1
C4
alta
da 50 a 80 da 2,1 a 4,2
C5-I
Molto alta (industriale)
da 80 a 200 da 4,2 a 8,4
C5-M
Molto alta (marina)
da 80 a 200 da 4,2 a 8,2
Durabilità zincatura a caldo
39. Interventi attuati dallo zincatore:
Immersione in bagno di zinco in Classe 1
(utilizzo di materie prime certificate,
monitoraggio costante del bagno)
Impiantistica e procedura produttiva in
grado di realizzare l’immersione nella
forbice di tempo utile
Linee Guida EUR 24286 EN
40. I FORI SERVONO PER
FARE IMMERGERE I
MANUFATTI E EVITARE
ESPLOSIONI
Progettazione
42. • Scegliere prodotti con classe di zincabilità
compresa fra 1 e 3
• Normalmente in commercio si trovano
acciai di classe 3 o superiori: si consiglia
max 4
• In fase d’ordine specificate che deve essere
sottoposto a zincatura
Progettazione
43. LEGHE NON IDONEE (PIOMBO)
SILICIO E FOSFORO
Difetti e caratteristiche
54. Ruggine bianca, ossido di zinco:
….anche macchie dovute a
conservazione in ambiente umido
(prodotti della corrosione bianchi o
scuri principalmente a base di
ossidi di zinco formatisi durante il
periodo di immagazzinamento in
condizioni di umidità dopo la
zincatura per immersione a caldo)
non devono essere causa di
scarto……
(UNI EN ISO 1461)
Aspetto
60. Controllo Visivo e verifica spessori
La verifica visiva avviene a 1m di distanza in
condizione di buona illuminazione:
non devono essere presenti grumi, cenere, punte
acuminate;
eventuali accumuli di zinco non devono impedire
l’utilizzo del manufatto
61. Controllo Visivo e verifica spessori
Lo spessore può essere eseguito con strumento
magnetico secondo ISO 2808