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VANESSA EGIDI
PORTFOLIO
“Volete sapere dove ho
trovato la mia ispirazione?
In un albero; l’albero
sostiene i grossi rami,
questi i rami più piccoli
e i rametti sostengono
le foglie. E ogni singola
parte cresce armoniosa,
magnifica.”
Antoni Gaudí
Indice
Collezione I
6
Free style
Collezione II
14
Teddy boy
Processi innovativi
22
Placebo
Accessori I
28
Ri-velo
Styling
36
Refrigeration
Branding
44
Makaria
Campagna fotografica
50
Your tropical rush
56
Fashion editorial
La vie Bohème
Accessori II
Weave
64
6
Bohème
La vie
I persistenti significati di una cultura
Il progetto di tesi è volto a realizzare un
editoriale idealmente destinato ad essere
pubblicato su un fashion magazine. Il
tema di riferimento è lo stile di vita non
convenzionale di artisti, scrittori, musicisti
meglio definiti con il termine Bohèmien.
Il movimento artistico Bohème viene
quindi contestualizzato nell’epoca attuale,
osservando le sue possibili declinazioni e
analizzando alcuni temi caratteristici del
movimento, come “corpo e identità”, “essere
e apparire”, “abbigliamento e segni esteriori”.
Questa analisi mostra in che termini
sia possibile considerare la bohème
come una cultura e quali suoi significati
possano dirsi tuttora persistenti.
Per “Je suis libre” è stato creato un concept
con elementi che evocano la bohème dei
poeti maledetti di Gustave Courbet e di
Henry Murger, con un’atmosfera romantica,
tormentata, buia. In contrapposizione si
possono notare immagini più luminose,
che esprimono a pieno il senso di libertà,
di spontaneità. La scena ricrea le emozioni,
i sentimenti, il modo di essere di una
donna bohémienne del 1875 raccontando,
attraverso segni e luoghi diversi, la loro
persistenza nell’epoca attuale. L’editoriale
narra così la “vie bohème” e ne coglie i
significati culturali che tuttora sono leggibili.
#NOWORDSJUSTPICTURES
WWW.iMUTEMAGAZINE.COM
SHHH...
.01
Il ritmo del cambiamento può variare a seconda del settore e della regione, ma il
crescente desiderio di accettazione da parte dei consumatori
non può essere ignorato.
Le questioni di identità rimangono un tema trainante per l’arte e il design a livello
globale. È importante capire dove siamo stati per capire dove stiamo andando, ma
cosa succede se non siamo chi pensavamo di essere?
Nella nostra epoca, dipendente dai dati, può essere difficile fidarsi di una visione
creativa del futuro, ma per creare il futuro, è necessario prima immaginarlo.
Come si può costruire qualcosa che diventi un business?
Lo stile libero è una tendenza espressiva e giovanile che offre un “mix and match”
sulle subculture globali. Vede una nuova ondata di design che infrange le regole
dei tradizionali codici del denim, con una forte attenzione al gioco,
alla creatività e alla vestizione.
I disegni rispondono con un senso di divertimento e interruzione giocosa. I
tessuti, i colori e le trame sono influenzate dallo sportswear e si fondono con
l’opulenza dell’alta moda; l’anti-consumismo e la sostenibilità sono temi chiave.
Free style
14
I colori impiegati per la collezione sono accesi,
forti, brillanti.
I materiali utilizzati sono: nylon, cotone, denim,
jersey.
.02
22
I fenomeni sociali, culturali e politici hanno provocato nel corso dei secoli
evoluzioni e rivoluzioni nel mondo della moda, a sua volta la moda si è fatta
spesso portavoce, con i suoi cambiamenti, delle trasformazioni in atto.
Una delle culture giovanili degli anni 50 più popolari era quella dei “Teddy Boy”
nata nei sobborghi londinesi.
La guerra aveva lasciato perdite notevoli non solo nei paesi sconfitti, ma anche
nei paesi vincitori; l’Inghilterra potente, prospera ed elegante d’inizio secolo
non c’é più, si è dissanguata lentamente. Con una prospettiva sconcertante e un
panorama al dir poco buio, i giovani londinesi hanno il bisogno di rivelarsi, di far
sentire la propria presenza e la propria voce.
L’inizio del secolo, aveva stabilito le leggi dell’eleganza e dello stile maschile
attraverso la figura imponente di Edoardo VII, figlio della regina Vittoria. Fu lui,
simbolo della nobiltà e della ricchezza, ad ispirare i ragazzi proletari e senza
futuro dei suburbi di Londra che imitandolo, riuscivano in qualche modo a
boicottare quell’abisso che c’era fra le classi sociali.
Teddy boy
I colori utilizzati per la collezione oscillano tra il
nero e le nuance del grigio e del marrone.
I materiali impiegati sono: pelle, cotone,
cotone & elastan.
.03
28
Un meccanismo psicosomatico
si innesca nel sistema nervoso.
Endorfine, ormoni e mediatori
modificano la percezione di ogni cosa.
L’effetto placebo è in atto.
Luci accecanti e linee frastagliate si seguono imperterrite.
collegamenti elettronici si arrovellano tra di loro come un garbuglio di fili.
Stimoli interni ed esterni al corpo vengono controllati da segnali
permettendo la relazione con l’ambiente.
Trasmissione di impulsi, cellule connettivali e neuroni
danno vita ad un sistema.
Neon e luci fredde o bluastre contrastano l’oscurità
in maniera improvvisa, quasi inaspettata.
Tessuti catarifrangenti si affiancano ad aspetti technicolor
a volte circondati dal nero antracite.
Le forme giocano a sovrapporsi,
si prolungano, si espandono.
Gli accessori ricordano le forme geometriche primarie.
I materiali connettono sintetici lucidi a tulle e pvc
mentre la luce fa assumere sembianze diverse.
Placebo
I colori sono luminescenti come il blu elettrico
e il giallo.
I materiali impiegati per la collezione sono:
lana, ,neoprene, nylon, tessuto catarifrangente.
.04
36
L’azienda Moncler nasce nel 1952 e da sempre è collegata all’autenticità,
all’innovazione, all’eccellenza, al talento e alla sfida.
Di questi aggettivi e sostantivi quello che più ha catturato l’ attenzione è stato Sfida.
Il Brand, infatti, negli anni ha fatto grandi scalate e ha raggiunto imprese esemplari.
Cosa, a livello simbolico, può racchiudere queste due caratteristiche del Marchio?
La risposta è stata la Montagna, legata da sempre a Moncler. Scientificamente si
tratta di un rilievo della superficie terrestre che si estende al di sopra del terreno
circostante, ma la si può guardare con altri punti di vista?
Il tempo scorre, le stagioni cambiano e la montagna si trasforma con esse. In
primavera fiorisce, in estate è coperta dal verde, in autunno si riempie di colori
e in inverno diventa un grande triangolo bianco. Sulla cima il ghiaccio la ricopre
regalandole una nuova forma, una nuova vita.
Esiste un land artist che riesce a far percepire un luogo con una nuova
consapevolezza, così come fa il ghiacciaio con la montagna. Si tratta di Christo, il
quale impacchetta gli oggetti della civiltà per rendere più evidente il mistero che
gli avvolge.
Ri-velo
In collaborazione con:
Trasparenze e opacità
Svelano nascondendo
Trasformano e creano
Nello spazio tra
mondo reale e
mondo fantastico
Nuove forme
Nascono
I materiali utilizzati sono il neoprene, il nylon e il silicone per la
tomaia, per la suola: light diffusion resin e liquid silicon rubber.
La montatura degli occhiali è in acetato e
le lenti sono polarizzate.
.05
44
Manhattan è un film del 1979 scritto, diretto e interpretato da Woody Allen.
Isaac Davis è un autore televisivo di 42 anni che abita a Manhattan.
Ha appena divorziato dalla sua seconda moglie, Jill.
Isaac, frequenta una ragazza di 17 anni, Tracy, in una relazione che egli immagina
breve, a causa della differenza di età.
Il suo migliore amico, Yale, sta attraversando un periodo difficile perché, pur
essendo sposato con Emily, si è affezionato a un’altra donna, Mary, una giornalista
divorziata; la stessa donna di cui si innamorerà anche Isaac.
La collezione si ispira principalmente alle due donne protagoniste del film.
Tracy è una ragazza molto giovane e malleabile mentre Mary è una donna
matura e complicata. L’elemento che accomuna entrambe le personalità è
l’intreccio, punto cardine della storia; i nodi che si creano tra i personaggi sono
rappresentati in modo diverso in base al soggetto.
La collezione rappresenta inoltre il percorso evolutivo della trama del film
arrivando infine al punto di partenza, ossia quando Isaac ritorna da Tracy, ormai
diventata una donna ma sempre genuina e semplice.
Weave
I colori utilizzati per la collezione sono
il nero e le nuance del grigio.
I materiali impiegati sono:
pelle di vitello/similpelle per la tomaia,
metallo per il tacco, gomma per la suola.
.06
50
La “cucina del grande freddo” è una tecnica della cucina molecolare che
contempla l’utilizzo di azoto liquido in cucina per la creazione di piatti con
sorprendenti contrasti tra consistenze diverse dal grande effetto scenico.
Grazie all’utilizzo dell’azoto è possibile esaltare i sapori e percepirne di
inconsueti, mantenendo inalterate le caratteristiche organolettiche degli alimenti.
L’azoto ha una grandissima qualità: raffredda molto velocemente tutto ciò con cui
viene a contatto e funge da estrattore di aromi.
Attraverso il raffreddamento veloce dell’alimento con l’azoto, abbiamo infatti la
formazione di cristalli di ghiaccio molto piccoli.
Questa diventa così ispirazione per la progettazione e la creazione di un capo dove
il cibo e il corpo nudo hanno la stessa funzione, il pvc ricopre il busto così come
il contenitore in alluminio racchiude l’azoto liquido. Le borchie in superficie
descrivono i cristalli di ghiaccio che raffreddano la materia.
Refrigeration
.07
56
Makaria è un brand moda che progetta accessori, in particolar modo borse.
La nota distintiva del marchio è il mood pop e il prodotto, la cui forma si ispira a
quella della pasta tradizionale italiana. La progettazione del marchio è declinato
in diverse funzioni d’uso e applicazioni, quali: missione e valori del brand, design
del logotipo; design del pattern identitario, design di etichette – labelling,
design del ticketing, immagine per campagna stampa,
temi di Content Mkt e Visual su profilo Instagram,
visual del negozio on-line – layout del sito – format,
visual del catalogo.
Makaria
In bilico tra la rappresentazione del “fare” il cibo e il “fare” la moda.
Mischiando l’arte di impastare e quella di cucire il racconto sarà
l’integrazione tra queste due qualità del “fare”.
Storytelling
Naming
il nome scelto per il brand è MAKÀRIA.
L’ispirazione deriva dalla pasta e dal termine che veniva usato in Magna
Grecia per definirla; era conosciuta con il termine greco làganon, quello
etrusco, magnogreco e italico ‘’makària’’, il quale, una volta subentrato
nel vocabolario latino, giunge fino ai giorni nostri sotto forma del verbo di
alcune zone dell’Italia meridionale ‘’maccari’’, che a sua volta è all’origine
dei termini dialettali ‘’maccaruni-maccaroni’’ e del corrispettivo
‘’maccheroni’’.
Mission
Creare accessori unici giocando con la creativita’ e l’humor; ispirandosi
alla cultura culinaria italiana: una delle cose che piu’ ci rappresenta e ci
rende noti.
Il brand si rivolge a donne energiche che vogliono distinguersi con
accessori unici e divertenti; che amano i colori e le forme particolari.
Target
+
=
Ticketing
Packaging
Window shop
Advertising
.08
64
L’incarico fornito da Nike è quello di realizzare una campagna pubblicitaria che
sarà collocata sui cartelloni stradali della higway californiane.
La richiesta è quella di raccontare una “fiaba - metropolitana - tropicale”.
Ci sono due principali filoni ispirazionali: il primo riguarda la famosa fiaba di
Cenerentola, dove la protagonista si trasforma da povera ragazza a principessa.
La trama richiama il sogno americano tipico dell’ambito in cui verrà trasmessa la
campagna pubblicitaria, dove le persone possono sognare in grande.
Questa filosofia è adottata dal brand Nike che, con la sua commissione desidera
descrivere l’atleta moderno, tenace ma sognatore. Un’ideale di target che va
oltre agli stereotipi della persona in forma, perfetta, ma estende la possibilità di
credere in se stessi, a tutti.
Il secondo filone ispirazionale è la pittura di Ernie Barnes, un pittore noto per il
suo stile unico di allungamento e movimento. Da questi quadri lo Studio si ispira
per ricreare l’atmosfera afroamericana di ritmo, dinamicità e colore.
Le fotografie hanno l’intento di ricreare la fiaba di Cenerentola in diversi step,
questo per mixarla al sogno americano.
Il target si propone di ricreare l’atmosfera della donna sognatrice ma grintosa,
indipendente e decisa.
Gli scatti sono un percorso guidato attraverso il quale si racconterà una breve
scena: dalla fuga di mezzanotte alla perdita della scarpetta. Si crea così nel
consumatore la curiosità di sapere come andrà a finire.
L’immagine del tropicale incarnata nella modella stessa è accompagnata dal buio
del cielo notturno per intensificare l’ideale di urbano, che alcune volte si affolla di
runner solitari e la Cenerentola dello shooting, fuggendo, si confonde tra di loro.
Your tropical rush
Contatti
Vanessa Egidi
Textile & Fashion designer
+39 339 6368509
vanessa.egidi@gmail.com

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  • 2. “Volete sapere dove ho trovato la mia ispirazione? In un albero; l’albero sostiene i grossi rami, questi i rami più piccoli e i rametti sostengono le foglie. E ogni singola parte cresce armoniosa, magnifica.” Antoni Gaudí
  • 3. Indice Collezione I 6 Free style Collezione II 14 Teddy boy Processi innovativi 22 Placebo Accessori I 28 Ri-velo Styling 36 Refrigeration Branding 44 Makaria Campagna fotografica 50 Your tropical rush 56 Fashion editorial La vie Bohème Accessori II Weave 64
  • 4. 6 Bohème La vie I persistenti significati di una cultura
  • 5. Il progetto di tesi è volto a realizzare un editoriale idealmente destinato ad essere pubblicato su un fashion magazine. Il tema di riferimento è lo stile di vita non convenzionale di artisti, scrittori, musicisti meglio definiti con il termine Bohèmien. Il movimento artistico Bohème viene quindi contestualizzato nell’epoca attuale, osservando le sue possibili declinazioni e analizzando alcuni temi caratteristici del movimento, come “corpo e identità”, “essere e apparire”, “abbigliamento e segni esteriori”. Questa analisi mostra in che termini sia possibile considerare la bohème come una cultura e quali suoi significati possano dirsi tuttora persistenti.
  • 6. Per “Je suis libre” è stato creato un concept con elementi che evocano la bohème dei poeti maledetti di Gustave Courbet e di Henry Murger, con un’atmosfera romantica, tormentata, buia. In contrapposizione si possono notare immagini più luminose, che esprimono a pieno il senso di libertà, di spontaneità. La scena ricrea le emozioni, i sentimenti, il modo di essere di una donna bohémienne del 1875 raccontando, attraverso segni e luoghi diversi, la loro persistenza nell’epoca attuale. L’editoriale narra così la “vie bohème” e ne coglie i significati culturali che tuttora sono leggibili. #NOWORDSJUSTPICTURES WWW.iMUTEMAGAZINE.COM SHHH...
  • 7. .01
  • 8. Il ritmo del cambiamento può variare a seconda del settore e della regione, ma il crescente desiderio di accettazione da parte dei consumatori non può essere ignorato. Le questioni di identità rimangono un tema trainante per l’arte e il design a livello globale. È importante capire dove siamo stati per capire dove stiamo andando, ma cosa succede se non siamo chi pensavamo di essere? Nella nostra epoca, dipendente dai dati, può essere difficile fidarsi di una visione creativa del futuro, ma per creare il futuro, è necessario prima immaginarlo. Come si può costruire qualcosa che diventi un business? Lo stile libero è una tendenza espressiva e giovanile che offre un “mix and match” sulle subculture globali. Vede una nuova ondata di design che infrange le regole dei tradizionali codici del denim, con una forte attenzione al gioco, alla creatività e alla vestizione. I disegni rispondono con un senso di divertimento e interruzione giocosa. I tessuti, i colori e le trame sono influenzate dallo sportswear e si fondono con l’opulenza dell’alta moda; l’anti-consumismo e la sostenibilità sono temi chiave. Free style 14
  • 9.
  • 10. I colori impiegati per la collezione sono accesi, forti, brillanti. I materiali utilizzati sono: nylon, cotone, denim, jersey.
  • 11. .02
  • 12. 22 I fenomeni sociali, culturali e politici hanno provocato nel corso dei secoli evoluzioni e rivoluzioni nel mondo della moda, a sua volta la moda si è fatta spesso portavoce, con i suoi cambiamenti, delle trasformazioni in atto. Una delle culture giovanili degli anni 50 più popolari era quella dei “Teddy Boy” nata nei sobborghi londinesi. La guerra aveva lasciato perdite notevoli non solo nei paesi sconfitti, ma anche nei paesi vincitori; l’Inghilterra potente, prospera ed elegante d’inizio secolo non c’é più, si è dissanguata lentamente. Con una prospettiva sconcertante e un panorama al dir poco buio, i giovani londinesi hanno il bisogno di rivelarsi, di far sentire la propria presenza e la propria voce. L’inizio del secolo, aveva stabilito le leggi dell’eleganza e dello stile maschile attraverso la figura imponente di Edoardo VII, figlio della regina Vittoria. Fu lui, simbolo della nobiltà e della ricchezza, ad ispirare i ragazzi proletari e senza futuro dei suburbi di Londra che imitandolo, riuscivano in qualche modo a boicottare quell’abisso che c’era fra le classi sociali. Teddy boy
  • 13. I colori utilizzati per la collezione oscillano tra il nero e le nuance del grigio e del marrone. I materiali impiegati sono: pelle, cotone, cotone & elastan.
  • 14. .03
  • 15. 28 Un meccanismo psicosomatico si innesca nel sistema nervoso. Endorfine, ormoni e mediatori modificano la percezione di ogni cosa. L’effetto placebo è in atto. Luci accecanti e linee frastagliate si seguono imperterrite. collegamenti elettronici si arrovellano tra di loro come un garbuglio di fili. Stimoli interni ed esterni al corpo vengono controllati da segnali permettendo la relazione con l’ambiente. Trasmissione di impulsi, cellule connettivali e neuroni danno vita ad un sistema. Neon e luci fredde o bluastre contrastano l’oscurità in maniera improvvisa, quasi inaspettata. Tessuti catarifrangenti si affiancano ad aspetti technicolor a volte circondati dal nero antracite. Le forme giocano a sovrapporsi, si prolungano, si espandono. Gli accessori ricordano le forme geometriche primarie. I materiali connettono sintetici lucidi a tulle e pvc mentre la luce fa assumere sembianze diverse. Placebo
  • 16.
  • 17. I colori sono luminescenti come il blu elettrico e il giallo. I materiali impiegati per la collezione sono: lana, ,neoprene, nylon, tessuto catarifrangente.
  • 18. .04
  • 19. 36 L’azienda Moncler nasce nel 1952 e da sempre è collegata all’autenticità, all’innovazione, all’eccellenza, al talento e alla sfida. Di questi aggettivi e sostantivi quello che più ha catturato l’ attenzione è stato Sfida. Il Brand, infatti, negli anni ha fatto grandi scalate e ha raggiunto imprese esemplari. Cosa, a livello simbolico, può racchiudere queste due caratteristiche del Marchio? La risposta è stata la Montagna, legata da sempre a Moncler. Scientificamente si tratta di un rilievo della superficie terrestre che si estende al di sopra del terreno circostante, ma la si può guardare con altri punti di vista? Il tempo scorre, le stagioni cambiano e la montagna si trasforma con esse. In primavera fiorisce, in estate è coperta dal verde, in autunno si riempie di colori e in inverno diventa un grande triangolo bianco. Sulla cima il ghiaccio la ricopre regalandole una nuova forma, una nuova vita. Esiste un land artist che riesce a far percepire un luogo con una nuova consapevolezza, così come fa il ghiacciaio con la montagna. Si tratta di Christo, il quale impacchetta gli oggetti della civiltà per rendere più evidente il mistero che gli avvolge. Ri-velo In collaborazione con:
  • 20. Trasparenze e opacità Svelano nascondendo Trasformano e creano Nello spazio tra mondo reale e mondo fantastico Nuove forme Nascono I materiali utilizzati sono il neoprene, il nylon e il silicone per la tomaia, per la suola: light diffusion resin e liquid silicon rubber.
  • 21. La montatura degli occhiali è in acetato e le lenti sono polarizzate.
  • 22. .05
  • 23. 44 Manhattan è un film del 1979 scritto, diretto e interpretato da Woody Allen. Isaac Davis è un autore televisivo di 42 anni che abita a Manhattan. Ha appena divorziato dalla sua seconda moglie, Jill. Isaac, frequenta una ragazza di 17 anni, Tracy, in una relazione che egli immagina breve, a causa della differenza di età. Il suo migliore amico, Yale, sta attraversando un periodo difficile perché, pur essendo sposato con Emily, si è affezionato a un’altra donna, Mary, una giornalista divorziata; la stessa donna di cui si innamorerà anche Isaac. La collezione si ispira principalmente alle due donne protagoniste del film. Tracy è una ragazza molto giovane e malleabile mentre Mary è una donna matura e complicata. L’elemento che accomuna entrambe le personalità è l’intreccio, punto cardine della storia; i nodi che si creano tra i personaggi sono rappresentati in modo diverso in base al soggetto. La collezione rappresenta inoltre il percorso evolutivo della trama del film arrivando infine al punto di partenza, ossia quando Isaac ritorna da Tracy, ormai diventata una donna ma sempre genuina e semplice. Weave
  • 24. I colori utilizzati per la collezione sono il nero e le nuance del grigio. I materiali impiegati sono: pelle di vitello/similpelle per la tomaia, metallo per il tacco, gomma per la suola.
  • 25. .06
  • 26. 50 La “cucina del grande freddo” è una tecnica della cucina molecolare che contempla l’utilizzo di azoto liquido in cucina per la creazione di piatti con sorprendenti contrasti tra consistenze diverse dal grande effetto scenico. Grazie all’utilizzo dell’azoto è possibile esaltare i sapori e percepirne di inconsueti, mantenendo inalterate le caratteristiche organolettiche degli alimenti. L’azoto ha una grandissima qualità: raffredda molto velocemente tutto ciò con cui viene a contatto e funge da estrattore di aromi. Attraverso il raffreddamento veloce dell’alimento con l’azoto, abbiamo infatti la formazione di cristalli di ghiaccio molto piccoli. Questa diventa così ispirazione per la progettazione e la creazione di un capo dove il cibo e il corpo nudo hanno la stessa funzione, il pvc ricopre il busto così come il contenitore in alluminio racchiude l’azoto liquido. Le borchie in superficie descrivono i cristalli di ghiaccio che raffreddano la materia. Refrigeration
  • 27.
  • 28. .07
  • 29. 56 Makaria è un brand moda che progetta accessori, in particolar modo borse. La nota distintiva del marchio è il mood pop e il prodotto, la cui forma si ispira a quella della pasta tradizionale italiana. La progettazione del marchio è declinato in diverse funzioni d’uso e applicazioni, quali: missione e valori del brand, design del logotipo; design del pattern identitario, design di etichette – labelling, design del ticketing, immagine per campagna stampa, temi di Content Mkt e Visual su profilo Instagram, visual del negozio on-line – layout del sito – format, visual del catalogo. Makaria
  • 30. In bilico tra la rappresentazione del “fare” il cibo e il “fare” la moda. Mischiando l’arte di impastare e quella di cucire il racconto sarà l’integrazione tra queste due qualità del “fare”. Storytelling Naming il nome scelto per il brand è MAKÀRIA. L’ispirazione deriva dalla pasta e dal termine che veniva usato in Magna Grecia per definirla; era conosciuta con il termine greco làganon, quello etrusco, magnogreco e italico ‘’makària’’, il quale, una volta subentrato nel vocabolario latino, giunge fino ai giorni nostri sotto forma del verbo di alcune zone dell’Italia meridionale ‘’maccari’’, che a sua volta è all’origine dei termini dialettali ‘’maccaruni-maccaroni’’ e del corrispettivo ‘’maccheroni’’. Mission Creare accessori unici giocando con la creativita’ e l’humor; ispirandosi alla cultura culinaria italiana: una delle cose che piu’ ci rappresenta e ci rende noti. Il brand si rivolge a donne energiche che vogliono distinguersi con accessori unici e divertenti; che amano i colori e le forme particolari. Target
  • 32. .08
  • 33. 64 L’incarico fornito da Nike è quello di realizzare una campagna pubblicitaria che sarà collocata sui cartelloni stradali della higway californiane. La richiesta è quella di raccontare una “fiaba - metropolitana - tropicale”. Ci sono due principali filoni ispirazionali: il primo riguarda la famosa fiaba di Cenerentola, dove la protagonista si trasforma da povera ragazza a principessa. La trama richiama il sogno americano tipico dell’ambito in cui verrà trasmessa la campagna pubblicitaria, dove le persone possono sognare in grande. Questa filosofia è adottata dal brand Nike che, con la sua commissione desidera descrivere l’atleta moderno, tenace ma sognatore. Un’ideale di target che va oltre agli stereotipi della persona in forma, perfetta, ma estende la possibilità di credere in se stessi, a tutti. Il secondo filone ispirazionale è la pittura di Ernie Barnes, un pittore noto per il suo stile unico di allungamento e movimento. Da questi quadri lo Studio si ispira per ricreare l’atmosfera afroamericana di ritmo, dinamicità e colore. Le fotografie hanno l’intento di ricreare la fiaba di Cenerentola in diversi step, questo per mixarla al sogno americano. Il target si propone di ricreare l’atmosfera della donna sognatrice ma grintosa, indipendente e decisa. Gli scatti sono un percorso guidato attraverso il quale si racconterà una breve scena: dalla fuga di mezzanotte alla perdita della scarpetta. Si crea così nel consumatore la curiosità di sapere come andrà a finire. L’immagine del tropicale incarnata nella modella stessa è accompagnata dal buio del cielo notturno per intensificare l’ideale di urbano, che alcune volte si affolla di runner solitari e la Cenerentola dello shooting, fuggendo, si confonde tra di loro. Your tropical rush
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  • 36. Contatti Vanessa Egidi Textile & Fashion designer +39 339 6368509 vanessa.egidi@gmail.com