L'agiorgitiko (scritto in greco "Αγιωργίτικο") è una varietà di uve rosse tipica della Grecia, probabilmente tra le più diffuse all'interno del paese. L'area dove si trovano tipicamente coltivati i vigneti di Agiorgitiko coltivati è quella di Nemea, lungo il Peloponneso.
Approfondimenti:
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1. Agiorgitiko
Nome scientifico: Vitis vinifera “Agiorgitiko”
Categoria tassonomica: Cultivar
Classificazione superiore: Vite comune
L’agiorgitiko (scritto in greco “Αγιωργίτικο”) è una
varietà di uve rosse tipica della Grecia, fra le più
diffuse all'interno del paese.
2. Agiorgitiko: dove si coltiva?
L’area dove si trovano tipicamente i vigneti di
Agiorgitiko coltivati è quella di Nemea, presso il
Peloponneso.
Altre aree dove si può trovare coltivata questa varietà
di uve sono quelle dell’Attica e della Macedonia; si
può trovare quindi anche presso il Peloponneso nelle
zone di Corinthia, Argolida, Messinia, e poi nelle zone
di Sterea Hellas, della Tessaglia e di Evia.
3. Agiorgitiko: caratteristiche dei vini
L’agiorgitiko è una varietà di uve rosse tra le più importanti della
Grecia; diffusi in maniera capillare infatti i vigneti di agiorgitiko
producono vini rossi morbidi e spesso altamente tannici.
In alcuni casi le uve dell’agiorgitiko (specie nella zona
dell’Epiro, in particolare presso Metsovo) vengono mischiate al
Cabernet Sauvignon. per la realizzazione del famoso vino
“katoi”.
L’agiorgitiko viene impiegato in una certa misura anche per fare
vini rosati, specialmente presso Nemea. Le uve di agiorgitiko
producono solitamente vini fruttati, ma poco corposi e
caratterizzati da lieve acidità.
Rimane un usanza produrre vini di agiorgitiko tipicamente
aromatizzati tramite prugne.
4. Altri nomi per indicare
l'agiorgitiko
L’agiorgitiko è conosciuto anche col nome di:
Aghiorghitico, Aigeorgitiko, Mavro (nero o scuro),
Mavro Nemeas, Mavronemeas, Mavrostaphylo
Mavraki, Mavroudi Nemeas, Nemeas Mavro e
Nemeas Mavroudi.
5. La coltivazione dell'agiorgitiko
Per quanto riguarda la coltivazione dell’agiorgitiko, questa pianta di
vite dà il meglio di se coltivata in terreni asciutti, giungendo a
maturazione tardiva verso la metà del mese di settembre.
Nello specifico, l’agiorgitiko si presenta con uve dalla buccia spessa e
raccolti in grappoli non troppo carichi, è piuttosto sensibile alle
malattie, quindi alle infezioni da virus, muffe, funghi; un altro punto di
debolezza nella coltivazione dei vigneti di agiorgitiko è la possibile
carenza di potassio nei terreni poveri.
In compenso le uve dell’agiorgitiko sono ritenute pregiate e resistono
bene alle temperature più alte, nonostante preferisca comunque zone
leggermente rinfrescate.
6. Origini e leggende sull'agiorgitiko
Nell’ambito dell’ampelografia le viti di agiorgitiko vengono solitamente
considerate come originarie del Peloponneso, in particolare dalla
zona dell’argolide e nelle vicinanze di Corinto.
Dal punto di vista storico, sebbene esistano delle voci riguardanti una
presunta antichità risalente all’antica Grecia delle viti, sappiamo che il
nome agiorgitiko significa “uva di San Giorgio” e che probabilmente la
coltivazione derivi da una tradizione portata avanti dai monaci di San
Giorgio del bosco di Feneos.
È anche vero tuttavia, che esistono numerose leggende riguardanti la
varietà dell’Agiorgitiko, che vedono il vino come una varietà locale di
Nemea, se non addirittura come il favorito da Agamennone.
Il vino di Agiorgitiko viene chiamato a nemea anche col nome di
“Sangue di Ercole”, in quanto ritenuto collegato con l’eroe che,
sempre secondo una leggenda, l’avrebbe a suo tempo bevuto prima
di uccidere il leone di Nemea.