2. TRAMA
La protagonista del libro è una ragazza di nome Jerusha Abott che è sulla
soglia dei 18 anni; vive in un orfanotrofio ed essendo la più grande di
tutti novantasette piccoli orfani si deve prendere cura di loro. Un giorno
Tommy Dillon (uno dei bambini) disse a Jerusha che doveva andare in
direzione dalla Signora Lippett (la direttrice) perché le voleva parlare.
Così Jerusha si incamminò e mentre scendeva le scale vide proiettata sul
muro un’ombra di un uomo alto con le gambe lunghe e con un cappello
ma era ansiosa di sapere cosa le dovesse dire la Signora Lippett così non
ci fece molto caso e scese in direzione. La direttrice le chiese per prima
cosa se aveva visto il signore e Jerusha rispose che non ci aveva fatto
molto caso. La Signora Lippett continuò dicendo che questo signore si
faceva chiamare John Smith ma lui preferiva rimanere anonimo.
3. La direttrice continuò e le disse che questo signore aveva visto
un tema di Jerusha e le era molto piaciuto e così aveva deciso di
mandarla all’università perché voleva che diventasse una
scrittrice; le avrebbe dato uno stipendio di trentacinque dollari
al mese e in cambio Jerusha avrebbe dovuto scrivergli una
lettera al mese per parlare dei suoi studi e descrivergli la sua
vita.
Jerusha anche se un po’ spaventata accettò e quando arrivò
all’università iniziò a scrivergli subito lettere e chiamò il Signor
John Smith «Papà Gambalunga».
Le sue lettere sono molto descrittive e con tantissimi dettagli.
Jerusha là conobbe due ragazze delle quali diventò molto
amica, Julia Rutledge Pendlenton e Sally McBride.
4. Durante il tempo che passò all’università Jerusha fece molti progressi di studio
anche se venne bocciata in due materie (all’inizio) ma poi riuscì a recuperarle.
Un giorno conobbe un uomo di nome Jervis Pendlenton (lo zio di Julia) con cui
passeggiò, chiaccherò e prese del te’. Jerusha e Jervis andando avanti
cominciarono a frequentarsi e a conoscersi megio, e sembra che ci sia un certo tipo
di interesse fra loro. Jerusha col passare del tempo diventò sempre più brava a
scrivere e prese una anche una borsa di studio. Jerusha continuò a scrivere lettere a
Papà Gambalunga ma lui non rispose mai, tranne una volta che rispose, ma non lui,
ma il suo segretario. Jerusha voleva scoprire chi era.
Intanto la ‘storia’ con Jervis andava avanti anche perché lui le scriveva sempre
lettere d’amore. Alla fine però non si videro più perché lui le chiese di sposarlo ma
lei rifiutò perché non voleva che uno ricco come lui stesse con una ragazza cresciuta
in un orfanotrofio così lui non le rivolse più la parola.
5. Jerusha scrisse una lettera Papà Gambalunga dicendo che gli
voleva bene ma che in questo momento provava un
sentimento per un altro uomo che si chiamava ‘Jervis
Pendlenton’ e gli chiese per favore di non arrabbiarsi con lei
perché lei gli voleva bene ugualmente.
…
Appena arrivò il momento di conoscere chi era veramente
Papà Gambalunga, Jerusha non stava più nella pelle e
quando stava per vederlo le sembrava di non toccare terra. Il
segretario del Signor Smith le disse di aspettare perché Papà
Gambalunga era malato ed era la prima volta che il dottore
gli permetteva di alzarsi dal letto.
John Smith si alzò dalla poltrona e andò da lei e si scoprì che
Papà Gambalunga era Jervis Pendlenton. Così visto che
erano la stessa persona e che lui sapeva già tutto del suo
passato (che era cresciuta in un orfanotrofio) si sposarono.
6. I PERSONAGGI
• JERUSHA ABOTT: E’ la protagonista del libro, è una ragazza orfana,
sognatrice che vuole realizzare i suoi desideri; ha 17 anni, quasi
diciotto, ha i capelli castani chiari e ha un’ottima abilità nello scrivere.
• JULIA RUTLEDRE PENDLENTON: Julia viene da una delle migliori
famiglie di New York e diventa molto amica di Jerusha insieme a Sally
perché sono in stanza insieme.
7. • SALLY MCBRIDE: Sally ha i capelli rossi, un nasino all’insù e ed è molto
simpatica e tranquilla.
• PAPA’ GAMBALUNGA (JOHN SMITH): Papà Gambalunga è molto molto
alto, ha le mani e i piedi lunghissimi, è ricco e odia le ragazze.
• JERVIS PENDLENTON: Jervis lo zio di Julia, è un uomo straordinario,
dolce e molto alto anche lui.
FINE