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Il satellite PonySat per la missione 
AstroSat-SkyWave: una proposta di 
SpaceSys per realizzarlo in ELITAL 
come contributo alla ricostruzione 
industriale e scientifica de l’Aquila 
Maggio 2009
Presentazione della SpaceSys 
- Formalmente creata nel giugno 2008 dal fondatore Giorgio Perrotta, la 
SpaceSys è, in realtà, attiva sin dall’inizio del 2007 sotto forma di un 
gruppo di lavoro strutturato per operare dapprima nell’ambito del 
progetto ESMO gestito da ESA/SSETI e, successivamente, nell’ambito 
della fase A0 – sostanzialmente autogestita- di un progetto amatoriale, 
didattico e scientifico denominato AstroSat-.SkyWave. 
- La Società è costituita , oltre che dal proprietario dell’Azienda, da un 
gruppo di giovani laureati e laureandi in Ingegneria aerospaziale 
selezionati e formati in modo da coprire trasversalmente pressochè 
tutte le discipline afferenti ad un progetto di un sistema satellitare o , 
comunque, aerospaziale. 
- La SpaceSys si avvale, inoltre della collaborazione di PMI e singoli 
professionisti - con i quali il Fondatore ha stabilito, negli anni, proficui 
rapporti di collaborazione – in modo da far fronte a richieste anche 
specialistiche non convenzionali.
SpaceSys: competenze ed attività 
Attivita’ di Ingegneria di Sistemi Spaziali : 
- studio, progetto, definizione e supporto alla realizzazione di sistemi spaziali 
- analisi di missione 
- supporto alla gestione di programmi spaziali 
- systems engineering 
Competenze sottosistemistiche specifiche: 
- Controllo di assetto: studio, concezione, simulazione, realizzazione 
- Generazione , immagazzinamento e distribuzione della potenza elettrica 
- Telemetria, Comando e Data Handling 
- Struttura: concezione, scelta materiali e simulazioni 
- Controllo termico: concezione, scelta materiali e processi , simulazioni 
- Payloads per telecomunicazione e remote sensing: concezione e definizione 
- Payloads scientifici: supporto alla definizione e scelta tecnologie 
- Sottosistemi del segmento terrestre
SpaceSys: progetti recenti 
- ESMO fasi A e B1: un Lunar Orbiter 
realizzato da Studenti di diverse 
Università europee. Il progetto è gestito 
da ESA. Diverse persone che 
collaborano con SpaceSys sono 
coinvolti sin dall’inizio nel progetto di 
sistema del satellite, in alcuni 
sottosistemi e nella definizione del 
Ground Segment. 
SWARM: un progetto universitario 
-educativo internazionale gestito da 
SSETI. Un picosat di circa 2 kg rilascia 
in orbita alcuni femtosats (da 100 gr ) 
per semplici sperimentazioni. 
Il concetto Femtosat è stato originato 
da SpaceSys che è attualmente 
coinvolta nel progetto e nella 
realizzazione di almeno un FemtoSat
SpaceSys: progetti recenti 
-Magia: Missione scientifica basata su 
un Lunar Orbiter. Fase A, finanziata 
da ASI, conclusa a fine 2008. Primo 
Contraente: Rheinmetall Italia (RHI). 
-SpaceSys ha progettato, su 
subcontratto RHI, sia il bus che un 
subsat rilasciabile dal satellite ‘madre’ . 
solar array 
battery 
charger 
battery 
I.S.A. S_band 
power 
distribution controller 
S_band 
transceiver 
ICE 
antenna 
system
SpaceSys: progetti recenti 
Astrosat_Skywave: progetto attualmente 
autofinanziato con finalità educative, didattiche 
ed amatoriali. Consiste in un primo microsatellite 
equipaggiato con telescopio da 25 cm di 
diametro per osservazioni ottiche scientifiche ed 
amatoriali (stelle variabili, pianeti exo-solari) ed 
un secondo microsatellite con payloads a RF per 
radioastronomia e sounding ionosferico. 
Pre-fase A: inizio 2007- aprile 2008 
Fase A: attualmente in corso
SpaceSys: progetti recenti 
- Dall’analisi del mercato dei micro e nanosateliti, in continua evoluzione 
specie sotto il profilo della ricerca di soluzioni cost-effective per 
missioni applicative nel campo dell’osservazione tattica, in supporto 
alla navigazione e alle telecomunicazioni di emergenza e 
infrastrutturali, la SpaceSys ha dedotto l’opportunità di specializzarsi 
nella realizzazione di una famiglia di microsatelliti da 40-70 kg di alte 
prestazioni e basso costo; 
- Il satellite ‘capostipite’ , PonySat, è in fase di avanzata revisione di 
progetto.principalmente per ridurne i costi ricorrenti e non ricorrenti. 
- Il PonySat è inizialmente progettato per essere compatibile, 
introducendo alcune personalizzazioni, sia con la missione AstroSat 
che con missioni di osservazione della terra per applicazioni duali. 
Ulteriori personalizzazioni potranno esser necessarie per render 
compatibile PonySat con la missione SkyWave , che è un po’ più 
ambiziosa della missione AstroSat. 
-
Caratteristiche di massima del satellite PonySat 
• Orbita: LEO , polare (o circolare inclinata) nel range 550- 850 km di altezza 
• Dimensioni del corpo principale (modulare) : sezione trasversale quadrata di 45 
cm x 45 cm; altezza dipendente dai requisiti di missione, ma modulabile nel 
‘range’ da 45 a 75 cm 
• Massa : nel ‘range’ 40 – 60 kg incluso il payload , ma senza modulo propulsivo; 
• Propulsione: non prevista nel modello più semplice della ‘famiglia’, ma si puo’ 
aggiungere se necessario 
• Alimentazione : 4 pannelli apribili in orbita rivestiti di celle solari al Si o GaAs 
(dipende dai requisiti di missione) per un’area totale di circa 1.2 m^2; batteria 
ricaricabile al Li-ion; bus parzialmente stabilizzato; 
• Precisione del puntamento : alcuni arcsec per missioni ottico-scientifiche; e 
qualche decimo di grado per missioni non critiche 
• On board Data Handling: di tipo distribuito 
• Immagazzinamento dati : alcuni Gbytes. Velocità di downloading dati scientifici: 
2 Mbps goal in banda S; 
• TLM/TLC: uso di bande amatoriali (banda S in trasmissione come back-up) 
• Lanciatore: varie alternative allo studio 
• Vita utile: 3 anni
Razionale di cooperazione industriale 
Per la realizzazione della ‘famiglia’ Ponysat, la cui utilizzazione potrà 
consistere dapprima nel satellite AstroSat e successivamente nel 
satellite SkyWave, la SpaceSys, a valle di una esaustiva analisi della 
realtà industriale nazionale, ha trovato in ELITAL le componenti 
tecnologiche e produttive necessarie e sufficienti a realizzare i satelliti 
della ‘famiglia’. 
La complementarietà delle capacità di Elital e SpaceSys, garantisce il 
mantenimento di una buona armonia imprenditoriale , fondamentale 
per il successo dell’operazione; 
Inoltre, la SpaceSys e l’Elital si avvalgono di una rete di PMI specializzate 
in filoni produttivi e tecnologici complementari, a loro volta, sia con 
quelli di Elital che della SpaceSys 
Infine è opportuno dire che tutte le componenti industriali di cui sopra 
beneficiano di buoni rapporti di collaborazione con le Università di 
Roma e L’Aquila.
Gestione del progetto 
PonySat 
La gestione del Progetto vede la SpaceSys 
come responsabile del sistema e industriale in 
collaborazione con ELITAL per gli aspetti 
realizzativi. Si stabiliranno, inoltre, rapporti di 
collaborazione con PMI per lo sviluppo di 
componenti HW o SW non reperibili sul mercato 
commerciale. Alcune di queste PMI sono già 
state individuate L’integrazione dei satelliti verrà 
effettuata in ELITAL in un’area pulita da 40 m^2 
che verrà attrezzata appositamente. Le prove 
verranno effettuate preferibilmente in facilities 
disponibili o nell’ area aquilana, salvo 
indisponibilità delle stesse. 
La UAI ed AMSAT-IT potranno essere i primi 
Clienti della carrozza PonySat insieme, 
eventualmente, ad altri enti scientifici. Per 
quanto riguarda il contributo alle attività 
educative, questo rimane un obiettivo primario 
sia di UAI che di AMSAT-IT nell’ambito della 
missione AstroSat-SkyWave 
La SpaceSys è disponibile a definire forme di 
collaborazione bilaterale con Enti di Ricerca e 
governativi internazionali con l’obiettivo di 
promuovere la conoscenza del Progetto ed 
eventualmente una partecipazione allo stesso. 
Progr. mngmt 
e system eng. 
SpaceSys 
Interfaccia con 
lanciatore 
ELV 
Astrosat 
mission & specs 
U.A.I. 
SkyWave 
mission & specs 
AMSAT-IT 
Altri Enti 
scientifici 
TBD 
Applicazioni 
Missioni 
commerciali 
TBD 
Manufg. mgmt 
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struttura, controllo 
termico, I/F 
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OBDH , contr 
d’assetto 
Potenza , 
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distribuzione 
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data Handling 
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radiofrequenza 
e scientifici
Elital: capacità , prodotti, 
tecnologie 
Insediamenti 
- Headquarter: Loc. Boschetto, Nucleo Ind. di Pile, 
l’Aquila (7000 mq area ) 
- Modulo 2: Loc. Vetoio, Nucleo Ind. Di Pile, 
l’Aquila 
- Modulo 3: Ossona, Milano 
Capacità e prodotti 
- Progettazione e realizzazione parti meccaniche e 
strutture . 
- Progettazione e realizzazione e prove componenti 
e sottosistemi elettronici 
- Progettazione, realizzazione e prove piccoli 
sistemi a RF 
- Progettazione e realizzazioni terminali terrestri 
fissi e mobili fino a 10 m diametro 
Tecnologie: 
- Circuiti stampati mono/ multistrato a qualifica 
spaziale 
- galvanica: elettrodeposizione di multimateriali 
- lavorazioni meccaniche di precisione su pezzi di 
grandi e piccole dimensioni 
- saldatura: tecnologie diverse 
- piegatura. tranciatura, taglio: tecnologie diverse 
anche via laser. 
- Impiego estensivo di tools CAD/CAM:
ELITAL: una realtà industriale in sviluppo 
Fondata nel 1986 l’ELITAL si è rapidamente espansa nel settore delle 
realizzazioni meccaniche, etettriche ed elettroniche sia nel settore 
commerciale che professionale ed, ultimamente, nel settore spaziale. 
Elital è particolarmente agguerrita in cinque aree principali: 
- costruzioni meccaniche : l’officina è equipaggiata con attrezzature e 
macchinari inusuali e difficili da trovare altrove, il che pone l’Elital in 
condizioni di elevata competività; 
- Carpenteria: l’Elital è particolarmente equipaggiata per realizzare 
shelters, racks, contenitori per trasporti speciali, mezzi mobili per 
impieghi civili e militari; 
- Progetto e realizzazione di PCB multistrato e su substrati di vari 
materiali , per applicazioni industriali e spaziali; 
- Verniciatura e silkscreen: dove l’Elital possiede procedure proprietarie 
che le consentono di raggiungere elevati standard di qualità; 
- Impiantistica: che include anche attività di manutenzione e ripristino 
Elital dispone, al suo interno, di un laboratorio per il controllo 
metallografico, chimico ed elettronico su campioni di materiali in 
supporto alla messa a punto e alla certificazione di nuovi processi.
Ma cosa è e cosa fa AstroSat-SkyWave ? 
Modello scala 1:1 del satellite ‘ottico’ al SatExpo ‘08 
Modello scala 1:3 del satellite ‘radio’ al SatExpo ‘08
Un po’ di storia…. 
Il Progetto nasce nel 2007 con l’obiettivo di realizzare un microsatellite recante un telescopio 
per dare alla comunità degli Astrofili un mezzo di indagine innovativo. Successivamente, a 
valle di incontri con rappresentanti dei Radioamatori, si penso’ di aggiungere un secondo 
satellite per osservazioni ed esperimenti nelle bande radio. 
La SpaceSys prese in carico il progetto del microsatellite e del Segmento di Terra , mentre la 
UAI (Unione Italiana Astrofili) ed AMSAT-IT si concentrarono sulle rispettive Missioni 
Amatoriali che, nel frattempo, apparivano sempre più essere di grande interesse anche per 
le attività educative e scientifiche. 
Nel periodo febbraio ’07- febbraio ’08 il team SpaceSys opero’ in autofinanziamento, mentre 
alcuni membri dei gruppi amatoriali e scientifici contribuirono a definire una prima lista di 
priorità per gli esperimenti, alcuni dei quali molto ambiziosi. . 
Nell’Ottobre 2007 venne presentata ad ASI una Proposta per la realizzazione del Progetto 
nell’ambito del Programma sulle ‘Piccole Missioni’. Il Progetto fu valutato con interesse, ma 
non fu finanziato. Pertanto dal febbraio ’08 al gennaio ’09 il team sospese 
temporaneamente le attività tecniche di definizione di dettaglio per valutare alternative 
semplificative tali da consentire di realizzare il progetto con un budget molto più modesto di 
quello preventivato inizialmente. La nuova veste del progetto vede un maggiore ritardo 
nell’avvio del secondo microsatellite ‘radio’ ed una semplificazione nelle caratteristiche del 
microsatellite ‘ottico’ che mantiene comunque caratteristiche molto spinte e quindi tali da 
poter contribuire significativamente all’ottenimento di risultati di valore scientifico. 
Purtuttavia si ritiene che il primo microsatellite, oltre a portare in orbita il telescopio, possa 
imbarcare anche un ripetitore per trasmissioni radioamatoriali nelle bande VHF e UHF 
consentendo ai gruppi di radioamatori interessati, un accesso facilitato.
Gli obiettivi di Missione del progetto AstroSat- 
SkyWave 
• Scientifici: contribuire alla conoscenza di fenomeni fisici localizzati nello spazio 
cis-lunare e nello spazio profondo. Condurre sperimentazioni non convenzionali 
nel campo delle radiocomunicazioni e della radio-astronomia; 
• Amatoriali: dare nuovi prospettive alle attività degli astrofili e dei radioamatori 
rendendo disponibili mezzi satellitari evoluti ed accessibili in modo facilitato ai 
fini di sperimentazioni innovative; 
• Educativi: 
– Promuovere e diffondere la conoscenza della astronomia e delle 
telecomunicazioni; 
– contribuire alla formazione professionale di laureandi e neolaureati in 
discipline scientifiche e /o tecnologiche con la partecipazione ad un 
progetto importante ed impegnativo; 
• Ingegneristici: contribuire alla dimostrazione in orbita di tecnologie sviluppate in 
Italia 
• Promozionali: contribuire alla diffusione del contributo dello Spazio alla 
conoscenza scientifica
Il PonySat per la Missione AstroSat-SkyWave 
• Il microsatellite ‘ottico’ porterà un telescopio 
da 250 mm di diametro con un F# 3.6 i cui 
componenti ottici saranno progettati e 
realizzati da astrofili italiani. Il telescopio 
serve per tre missioni : fotometria, 
osservazioni di stelle variabili e riprese di 
immagini ad ampio campo. 
• La missione fotometrica mira alla scoperta di 
pianeti esterni al sistema solare tramite 
l’osservazione di eventuali piccole variazioni 
periodiche dell’intensità luminosa della stella. 
La ricerca di nuovi pianeti osserverà zone 
all’interno di una fascia di +-40° rispetto al 
piano dell’eclittica. Il piano focale è provvisto 
di un CCD da almeno 4 Mpixel. 
• La missione ‘ripresa di immagini’ intende 
fornire agli astrofili un accesso facilitato allo 
spazio per pianificare, ed eseguire in remoto, 
la ripresa di immagini del cielo sfruttando 
l’assenza di atmosfera terrestre ad i lunghi 
tempi di osservazione fattibili con il satellite 
in assetto inerziale. 
• Inoltre il satellite imbarca un transponditore 
per le comunicazioni dei radioamatori, 
operante nelle bande amatoriali UHF ,dal 
satellite a terra, e in VHF da terra al satellite. 
Allo stato attuale della revisione di progetto 
non è escluso che il microsatellite possa 
accogliere altri piccoli ‘payloads di 
opportunità’ in funzione dei margini in peso e 
potenza disponibili. 
• Il microsatellite ‘radio’ porterà due payloads. 
Uno è un ricevitore pluribanda operante nel 
campo di frequenze da 1.4 a 24 GHz, collegato 
ad una antenna da 3 m di diametro apribile in 
orbita e la cui superficie riflettente è costituita da 
una fitta rete metallica ma flessibile. Il payload 
effettuerà misure radiometriche delle emissioni di 
radiostelle, generando informazioni relative alla 
potenza media del segnale ricevuto e alle sue 
caratteristiche spettrali, rendendo possibile 
calcolare la velocità relativa della stella dalla 
doppler del segnale e dai dati relativi al satellite. 
• Un secondo payload è il ‘topside sounder’ 
ovvero un radar pulsato operante nella banda da 
0.3 a 15 MHz Gli impulsi di energia a RF diretti 
verso il basso interagiscono con gli strati 
atmosferici elettricamente caricati che riflettono 
un’aliquota dell’energia EM incidente. Gli echi 
ricevuti ed elaborati forniscono una 
rappresentazione in tempo reale delle 
caratteristiche spazio-temporali della ionosfera 
che impattano notevolmente la propagazione 
delle onde radio al di sotto dei 10 MHz. 
• Oltre a contribuire direttamente a migliorare le 
predizioni della qualità della propagazione EM, 
evidenziando quelle situazioni che possono 
condurre a telecomunicazioni più soddisfacenti 
in HF, l’esperimento fornirà un importante 
contributo agli sforzi di ricerca relativi allo ‘space 
weather’.
Il microsatellite PonySat ‘adattato’ alla Missione 
AstroSat 
Modulo 
payload 
Vista 
esplosa 
Modulo di 
servizio 
Vista 
d’assieme 
con pannelli 
solari aperti 
Apertura del 
telescopio 
Configurazione di 
lancio con pannelli 
solari chiusi 
Anello di 
interfaccia con 
lanciatore
Particolari costruttivi 
• Struttura scatolare realizzata in pannelli di honeycomb sandwich di alluminio ¼” 
per utilizzo spaziale, con 4 colonne di sostegno angolari realizzate in profilato a 
sezione quadrata o L, a seconda della tipologia e del peso del payload; 
• La struttura del satellite è suddivisa in 2 unità separate, modulo di servizio 
inferiore ( 450x450x150 mm) e modulo payload superiore (450x450x400 mm) al 
fine di beneficiare di una integrazione agevole e differenziata, inoltre le cornici di 
giunzione fra i due moduli hanno un benefico effetto sulla robustezza del bus; 
• E’ prevista una SIR realizzata in alluminio per un adattatore da 300 mm 
collegata al fondello del bus realizzato in honeycomb sandwich di alluminio ½” 
per utilizzo spaziale; 
• La modularità del sistema permette una notevole riduzione dei costi, riducendo 
gli impegni costruttivi che saranno concentrati sul modulo payload e minimi sul 
modulo di servizio che manterrà particolari sostanzialmente invariati; 
• A seconda del tipo di payload potranno essere aggiunti pannelli interni nel 
corrispondente modulo per irrobustire la struttura del bus.

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ponysat_astrosat

  • 1. Il satellite PonySat per la missione AstroSat-SkyWave: una proposta di SpaceSys per realizzarlo in ELITAL come contributo alla ricostruzione industriale e scientifica de l’Aquila Maggio 2009
  • 2. Presentazione della SpaceSys - Formalmente creata nel giugno 2008 dal fondatore Giorgio Perrotta, la SpaceSys è, in realtà, attiva sin dall’inizio del 2007 sotto forma di un gruppo di lavoro strutturato per operare dapprima nell’ambito del progetto ESMO gestito da ESA/SSETI e, successivamente, nell’ambito della fase A0 – sostanzialmente autogestita- di un progetto amatoriale, didattico e scientifico denominato AstroSat-.SkyWave. - La Società è costituita , oltre che dal proprietario dell’Azienda, da un gruppo di giovani laureati e laureandi in Ingegneria aerospaziale selezionati e formati in modo da coprire trasversalmente pressochè tutte le discipline afferenti ad un progetto di un sistema satellitare o , comunque, aerospaziale. - La SpaceSys si avvale, inoltre della collaborazione di PMI e singoli professionisti - con i quali il Fondatore ha stabilito, negli anni, proficui rapporti di collaborazione – in modo da far fronte a richieste anche specialistiche non convenzionali.
  • 3. SpaceSys: competenze ed attività Attivita’ di Ingegneria di Sistemi Spaziali : - studio, progetto, definizione e supporto alla realizzazione di sistemi spaziali - analisi di missione - supporto alla gestione di programmi spaziali - systems engineering Competenze sottosistemistiche specifiche: - Controllo di assetto: studio, concezione, simulazione, realizzazione - Generazione , immagazzinamento e distribuzione della potenza elettrica - Telemetria, Comando e Data Handling - Struttura: concezione, scelta materiali e simulazioni - Controllo termico: concezione, scelta materiali e processi , simulazioni - Payloads per telecomunicazione e remote sensing: concezione e definizione - Payloads scientifici: supporto alla definizione e scelta tecnologie - Sottosistemi del segmento terrestre
  • 4. SpaceSys: progetti recenti - ESMO fasi A e B1: un Lunar Orbiter realizzato da Studenti di diverse Università europee. Il progetto è gestito da ESA. Diverse persone che collaborano con SpaceSys sono coinvolti sin dall’inizio nel progetto di sistema del satellite, in alcuni sottosistemi e nella definizione del Ground Segment. SWARM: un progetto universitario -educativo internazionale gestito da SSETI. Un picosat di circa 2 kg rilascia in orbita alcuni femtosats (da 100 gr ) per semplici sperimentazioni. Il concetto Femtosat è stato originato da SpaceSys che è attualmente coinvolta nel progetto e nella realizzazione di almeno un FemtoSat
  • 5. SpaceSys: progetti recenti -Magia: Missione scientifica basata su un Lunar Orbiter. Fase A, finanziata da ASI, conclusa a fine 2008. Primo Contraente: Rheinmetall Italia (RHI). -SpaceSys ha progettato, su subcontratto RHI, sia il bus che un subsat rilasciabile dal satellite ‘madre’ . solar array battery charger battery I.S.A. S_band power distribution controller S_band transceiver ICE antenna system
  • 6. SpaceSys: progetti recenti Astrosat_Skywave: progetto attualmente autofinanziato con finalità educative, didattiche ed amatoriali. Consiste in un primo microsatellite equipaggiato con telescopio da 25 cm di diametro per osservazioni ottiche scientifiche ed amatoriali (stelle variabili, pianeti exo-solari) ed un secondo microsatellite con payloads a RF per radioastronomia e sounding ionosferico. Pre-fase A: inizio 2007- aprile 2008 Fase A: attualmente in corso
  • 7. SpaceSys: progetti recenti - Dall’analisi del mercato dei micro e nanosateliti, in continua evoluzione specie sotto il profilo della ricerca di soluzioni cost-effective per missioni applicative nel campo dell’osservazione tattica, in supporto alla navigazione e alle telecomunicazioni di emergenza e infrastrutturali, la SpaceSys ha dedotto l’opportunità di specializzarsi nella realizzazione di una famiglia di microsatelliti da 40-70 kg di alte prestazioni e basso costo; - Il satellite ‘capostipite’ , PonySat, è in fase di avanzata revisione di progetto.principalmente per ridurne i costi ricorrenti e non ricorrenti. - Il PonySat è inizialmente progettato per essere compatibile, introducendo alcune personalizzazioni, sia con la missione AstroSat che con missioni di osservazione della terra per applicazioni duali. Ulteriori personalizzazioni potranno esser necessarie per render compatibile PonySat con la missione SkyWave , che è un po’ più ambiziosa della missione AstroSat. -
  • 8. Caratteristiche di massima del satellite PonySat • Orbita: LEO , polare (o circolare inclinata) nel range 550- 850 km di altezza • Dimensioni del corpo principale (modulare) : sezione trasversale quadrata di 45 cm x 45 cm; altezza dipendente dai requisiti di missione, ma modulabile nel ‘range’ da 45 a 75 cm • Massa : nel ‘range’ 40 – 60 kg incluso il payload , ma senza modulo propulsivo; • Propulsione: non prevista nel modello più semplice della ‘famiglia’, ma si puo’ aggiungere se necessario • Alimentazione : 4 pannelli apribili in orbita rivestiti di celle solari al Si o GaAs (dipende dai requisiti di missione) per un’area totale di circa 1.2 m^2; batteria ricaricabile al Li-ion; bus parzialmente stabilizzato; • Precisione del puntamento : alcuni arcsec per missioni ottico-scientifiche; e qualche decimo di grado per missioni non critiche • On board Data Handling: di tipo distribuito • Immagazzinamento dati : alcuni Gbytes. Velocità di downloading dati scientifici: 2 Mbps goal in banda S; • TLM/TLC: uso di bande amatoriali (banda S in trasmissione come back-up) • Lanciatore: varie alternative allo studio • Vita utile: 3 anni
  • 9. Razionale di cooperazione industriale Per la realizzazione della ‘famiglia’ Ponysat, la cui utilizzazione potrà consistere dapprima nel satellite AstroSat e successivamente nel satellite SkyWave, la SpaceSys, a valle di una esaustiva analisi della realtà industriale nazionale, ha trovato in ELITAL le componenti tecnologiche e produttive necessarie e sufficienti a realizzare i satelliti della ‘famiglia’. La complementarietà delle capacità di Elital e SpaceSys, garantisce il mantenimento di una buona armonia imprenditoriale , fondamentale per il successo dell’operazione; Inoltre, la SpaceSys e l’Elital si avvalgono di una rete di PMI specializzate in filoni produttivi e tecnologici complementari, a loro volta, sia con quelli di Elital che della SpaceSys Infine è opportuno dire che tutte le componenti industriali di cui sopra beneficiano di buoni rapporti di collaborazione con le Università di Roma e L’Aquila.
  • 10. Gestione del progetto PonySat La gestione del Progetto vede la SpaceSys come responsabile del sistema e industriale in collaborazione con ELITAL per gli aspetti realizzativi. Si stabiliranno, inoltre, rapporti di collaborazione con PMI per lo sviluppo di componenti HW o SW non reperibili sul mercato commerciale. Alcune di queste PMI sono già state individuate L’integrazione dei satelliti verrà effettuata in ELITAL in un’area pulita da 40 m^2 che verrà attrezzata appositamente. Le prove verranno effettuate preferibilmente in facilities disponibili o nell’ area aquilana, salvo indisponibilità delle stesse. La UAI ed AMSAT-IT potranno essere i primi Clienti della carrozza PonySat insieme, eventualmente, ad altri enti scientifici. Per quanto riguarda il contributo alle attività educative, questo rimane un obiettivo primario sia di UAI che di AMSAT-IT nell’ambito della missione AstroSat-SkyWave La SpaceSys è disponibile a definire forme di collaborazione bilaterale con Enti di Ricerca e governativi internazionali con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del Progetto ed eventualmente una partecipazione allo stesso. Progr. mngmt e system eng. SpaceSys Interfaccia con lanciatore ELV Astrosat mission & specs U.A.I. SkyWave mission & specs AMSAT-IT Altri Enti scientifici TBD Applicazioni Missioni commerciali TBD Manufg. mgmt ELITAL struttura, controllo termico, I/F meccaniche elettr. digitale, OBDH , contr d’assetto Potenza , energy storage distribuzione TLM, CMD a HS data Handling payloads ottici radiofrequenza e scientifici
  • 11. Elital: capacità , prodotti, tecnologie Insediamenti - Headquarter: Loc. Boschetto, Nucleo Ind. di Pile, l’Aquila (7000 mq area ) - Modulo 2: Loc. Vetoio, Nucleo Ind. Di Pile, l’Aquila - Modulo 3: Ossona, Milano Capacità e prodotti - Progettazione e realizzazione parti meccaniche e strutture . - Progettazione e realizzazione e prove componenti e sottosistemi elettronici - Progettazione, realizzazione e prove piccoli sistemi a RF - Progettazione e realizzazioni terminali terrestri fissi e mobili fino a 10 m diametro Tecnologie: - Circuiti stampati mono/ multistrato a qualifica spaziale - galvanica: elettrodeposizione di multimateriali - lavorazioni meccaniche di precisione su pezzi di grandi e piccole dimensioni - saldatura: tecnologie diverse - piegatura. tranciatura, taglio: tecnologie diverse anche via laser. - Impiego estensivo di tools CAD/CAM:
  • 12. ELITAL: una realtà industriale in sviluppo Fondata nel 1986 l’ELITAL si è rapidamente espansa nel settore delle realizzazioni meccaniche, etettriche ed elettroniche sia nel settore commerciale che professionale ed, ultimamente, nel settore spaziale. Elital è particolarmente agguerrita in cinque aree principali: - costruzioni meccaniche : l’officina è equipaggiata con attrezzature e macchinari inusuali e difficili da trovare altrove, il che pone l’Elital in condizioni di elevata competività; - Carpenteria: l’Elital è particolarmente equipaggiata per realizzare shelters, racks, contenitori per trasporti speciali, mezzi mobili per impieghi civili e militari; - Progetto e realizzazione di PCB multistrato e su substrati di vari materiali , per applicazioni industriali e spaziali; - Verniciatura e silkscreen: dove l’Elital possiede procedure proprietarie che le consentono di raggiungere elevati standard di qualità; - Impiantistica: che include anche attività di manutenzione e ripristino Elital dispone, al suo interno, di un laboratorio per il controllo metallografico, chimico ed elettronico su campioni di materiali in supporto alla messa a punto e alla certificazione di nuovi processi.
  • 13. Ma cosa è e cosa fa AstroSat-SkyWave ? Modello scala 1:1 del satellite ‘ottico’ al SatExpo ‘08 Modello scala 1:3 del satellite ‘radio’ al SatExpo ‘08
  • 14. Un po’ di storia…. Il Progetto nasce nel 2007 con l’obiettivo di realizzare un microsatellite recante un telescopio per dare alla comunità degli Astrofili un mezzo di indagine innovativo. Successivamente, a valle di incontri con rappresentanti dei Radioamatori, si penso’ di aggiungere un secondo satellite per osservazioni ed esperimenti nelle bande radio. La SpaceSys prese in carico il progetto del microsatellite e del Segmento di Terra , mentre la UAI (Unione Italiana Astrofili) ed AMSAT-IT si concentrarono sulle rispettive Missioni Amatoriali che, nel frattempo, apparivano sempre più essere di grande interesse anche per le attività educative e scientifiche. Nel periodo febbraio ’07- febbraio ’08 il team SpaceSys opero’ in autofinanziamento, mentre alcuni membri dei gruppi amatoriali e scientifici contribuirono a definire una prima lista di priorità per gli esperimenti, alcuni dei quali molto ambiziosi. . Nell’Ottobre 2007 venne presentata ad ASI una Proposta per la realizzazione del Progetto nell’ambito del Programma sulle ‘Piccole Missioni’. Il Progetto fu valutato con interesse, ma non fu finanziato. Pertanto dal febbraio ’08 al gennaio ’09 il team sospese temporaneamente le attività tecniche di definizione di dettaglio per valutare alternative semplificative tali da consentire di realizzare il progetto con un budget molto più modesto di quello preventivato inizialmente. La nuova veste del progetto vede un maggiore ritardo nell’avvio del secondo microsatellite ‘radio’ ed una semplificazione nelle caratteristiche del microsatellite ‘ottico’ che mantiene comunque caratteristiche molto spinte e quindi tali da poter contribuire significativamente all’ottenimento di risultati di valore scientifico. Purtuttavia si ritiene che il primo microsatellite, oltre a portare in orbita il telescopio, possa imbarcare anche un ripetitore per trasmissioni radioamatoriali nelle bande VHF e UHF consentendo ai gruppi di radioamatori interessati, un accesso facilitato.
  • 15. Gli obiettivi di Missione del progetto AstroSat- SkyWave • Scientifici: contribuire alla conoscenza di fenomeni fisici localizzati nello spazio cis-lunare e nello spazio profondo. Condurre sperimentazioni non convenzionali nel campo delle radiocomunicazioni e della radio-astronomia; • Amatoriali: dare nuovi prospettive alle attività degli astrofili e dei radioamatori rendendo disponibili mezzi satellitari evoluti ed accessibili in modo facilitato ai fini di sperimentazioni innovative; • Educativi: – Promuovere e diffondere la conoscenza della astronomia e delle telecomunicazioni; – contribuire alla formazione professionale di laureandi e neolaureati in discipline scientifiche e /o tecnologiche con la partecipazione ad un progetto importante ed impegnativo; • Ingegneristici: contribuire alla dimostrazione in orbita di tecnologie sviluppate in Italia • Promozionali: contribuire alla diffusione del contributo dello Spazio alla conoscenza scientifica
  • 16. Il PonySat per la Missione AstroSat-SkyWave • Il microsatellite ‘ottico’ porterà un telescopio da 250 mm di diametro con un F# 3.6 i cui componenti ottici saranno progettati e realizzati da astrofili italiani. Il telescopio serve per tre missioni : fotometria, osservazioni di stelle variabili e riprese di immagini ad ampio campo. • La missione fotometrica mira alla scoperta di pianeti esterni al sistema solare tramite l’osservazione di eventuali piccole variazioni periodiche dell’intensità luminosa della stella. La ricerca di nuovi pianeti osserverà zone all’interno di una fascia di +-40° rispetto al piano dell’eclittica. Il piano focale è provvisto di un CCD da almeno 4 Mpixel. • La missione ‘ripresa di immagini’ intende fornire agli astrofili un accesso facilitato allo spazio per pianificare, ed eseguire in remoto, la ripresa di immagini del cielo sfruttando l’assenza di atmosfera terrestre ad i lunghi tempi di osservazione fattibili con il satellite in assetto inerziale. • Inoltre il satellite imbarca un transponditore per le comunicazioni dei radioamatori, operante nelle bande amatoriali UHF ,dal satellite a terra, e in VHF da terra al satellite. Allo stato attuale della revisione di progetto non è escluso che il microsatellite possa accogliere altri piccoli ‘payloads di opportunità’ in funzione dei margini in peso e potenza disponibili. • Il microsatellite ‘radio’ porterà due payloads. Uno è un ricevitore pluribanda operante nel campo di frequenze da 1.4 a 24 GHz, collegato ad una antenna da 3 m di diametro apribile in orbita e la cui superficie riflettente è costituita da una fitta rete metallica ma flessibile. Il payload effettuerà misure radiometriche delle emissioni di radiostelle, generando informazioni relative alla potenza media del segnale ricevuto e alle sue caratteristiche spettrali, rendendo possibile calcolare la velocità relativa della stella dalla doppler del segnale e dai dati relativi al satellite. • Un secondo payload è il ‘topside sounder’ ovvero un radar pulsato operante nella banda da 0.3 a 15 MHz Gli impulsi di energia a RF diretti verso il basso interagiscono con gli strati atmosferici elettricamente caricati che riflettono un’aliquota dell’energia EM incidente. Gli echi ricevuti ed elaborati forniscono una rappresentazione in tempo reale delle caratteristiche spazio-temporali della ionosfera che impattano notevolmente la propagazione delle onde radio al di sotto dei 10 MHz. • Oltre a contribuire direttamente a migliorare le predizioni della qualità della propagazione EM, evidenziando quelle situazioni che possono condurre a telecomunicazioni più soddisfacenti in HF, l’esperimento fornirà un importante contributo agli sforzi di ricerca relativi allo ‘space weather’.
  • 17. Il microsatellite PonySat ‘adattato’ alla Missione AstroSat Modulo payload Vista esplosa Modulo di servizio Vista d’assieme con pannelli solari aperti Apertura del telescopio Configurazione di lancio con pannelli solari chiusi Anello di interfaccia con lanciatore
  • 18. Particolari costruttivi • Struttura scatolare realizzata in pannelli di honeycomb sandwich di alluminio ¼” per utilizzo spaziale, con 4 colonne di sostegno angolari realizzate in profilato a sezione quadrata o L, a seconda della tipologia e del peso del payload; • La struttura del satellite è suddivisa in 2 unità separate, modulo di servizio inferiore ( 450x450x150 mm) e modulo payload superiore (450x450x400 mm) al fine di beneficiare di una integrazione agevole e differenziata, inoltre le cornici di giunzione fra i due moduli hanno un benefico effetto sulla robustezza del bus; • E’ prevista una SIR realizzata in alluminio per un adattatore da 300 mm collegata al fondello del bus realizzato in honeycomb sandwich di alluminio ½” per utilizzo spaziale; • La modularità del sistema permette una notevole riduzione dei costi, riducendo gli impegni costruttivi che saranno concentrati sul modulo payload e minimi sul modulo di servizio che manterrà particolari sostanzialmente invariati; • A seconda del tipo di payload potranno essere aggiunti pannelli interni nel corrispondente modulo per irrobustire la struttura del bus.