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IL BUCO DELL’OZONO
Le funzioni dell’ozonosfera e le conseguenze del
suo danneggiamento
Cos’è l’ozono e a cosa serve?
L’ozonosfera è una parte dell’atmosfera del nostro pianeta che si
trova a circa 20-30 chilometri di altezza formata da ozono, un gas
di colore azzurro composto da molecole composte da 3 atomi di
ossigeno(O3), formatosi nel corso di milioni di anni grazie
all’attività naturale di alghe verdi-azzurre che hanno prodotto la
maggior parte dell’ossigenopresente sul nostro pianeta. Nel corso
del tempo le molecole di ozono si sono concentrate nell’alta
atmosfera del nostro pianeta, creando una sorta di scudo
protettivo che assorbe le radiazioni ultraviolette, è più sottile
sull’equatore e più spesso ai poli.
Grazie a una reazione tra raggi solari e ossigeno si forma sempre
nuovo ozono in modo tale da non assottigliarne lo strato. L'ozono
è presente in piccola parte anche negli strati più bassi
dell'atmosfera come inquinante secondario o proveniente dalla
trasformazione chimica degli inquinanti primari (come lo smog),
diversamente dall'ozono che si trova nell’ozonosfera,
quellosituato più in basso risulta essere pericoloso per piante
(impedisce la crescita di alcune piante e interferisce con la
fotosintesi) e per gli umani (attaccando occhi e vie aeree).
La principale funzione dell’ozonosfera è assorbire l'energia della
luce solare a lunghezze d’onda che vanno da circa 200 nm a 315
nm. Queste lunghezze d'onda corrispondono alla radiazione UV-C
e UV-B e il loro assorbimento è importante per la sopravvivenza
della vita sulla Terra. La piccola parte non assorbita che rimane
dopo il passaggio attraverso l'ozono provoca scottature negli
esseri umani e danni diretti al DNA nei tessuti viventi sia nelle
piante che negli animali.Tuttavia, queste stesse lunghezze d'onda
sono anche tra quelle responsabili della produzione di vitamina
D nell'uomo.
Cos’è il buco dell’ozono e da cosa è causato?
Il buco dell’ozono è un pericoloso assottigliamento dello strato di
ozono nell’ozonosfera, lo spessore dello strato di ozono è
cambiato costantemente nella storia del nostro pianeta ma da
metà del novecento a oggi si è progressivamente assottigliato per
via del rilascio nell'atmosfera di alcune sostanze inquinanti
prodotte dall'uomo. In particolarmodo dai gas clorofluorocarburi
(CFC) utilizzatinellebombolettespray e negli impiantirefrigeranti.
Una molecola di clorofluorurcarburo è composta da un atomo di
carbonio (C), di fluoro (F) e tre atomi di cloro (Cl3). Nell'alta
atmosfera l'energia dei raggi solari UV spezza la molecola CFC
liberando un atomo di cloro (Cl) che si combina con l'ozono
scindendoloin una molecoladi ossigeno e un atomo di ossigeno,
in questo modo i gas CFC distruggono l'ozono (un solo atomo di
cloro è in grado di distruggere centomila molecole di ozono), per
questo tra il 1970 e il 1980 furono vietati.
Le modifiche naturali dello strato di ozono sono state lente e
graduali, questo tempo è servito a gli animali per adattarsi alla
variazione di raggi ultravioletti, mentre le variazioni causate
dall’uomo sono troppo brusche e improvvise rischiando di creare
danni alle persone e a gli animali.
C’è stato un assottigliamento in nello strato di ozono in generale
ma il più evidente,e quelloche viene chiamato buco dell’ozono, è
quelloche si trova sopra il polo sud, questo buco si allarga del 5%
ogni 10 anni.
Quali sono le conseguenze del buco dell’ozono?
Lo strato dell'ozono protegge gli organismi viventi dai raggi solari
UV più energetici. Se lo strato di riduce, le radiazioni possono
raggiungere la crosta terrestre, mettendo a rischiola saluteumana
e l'esistenza stessa della vita sul nostro pianeta. Le radiazioni
elettromagnetiche troppo forti incidono sulla vita delle cellule,
creando dei melanomi sull'epidermite e tumori della pelle.
Possono spezzare la catena del codice genetico o modificare le
molecole del DNA e RNA degli organismi viventi. Un’altra
conseguenza dei raggi UV sulla salute umana sono i danni
irreversibili all'occhio fino alla cecità. I raggi solari più nocivi
impediscono la fotosintesi clorofilliana, causando una minore
crescita delle piante e una minore produzione del fitoplancton
oceanico. I microrganismi sono più sensibili alle conseguenze
dell'esposizioneeccessiva alleradiazioni ultraviolette.Siale piante
che il fitoplancton sono alla base della catena alimentare. Quindi,
le conseguenze colpirebbero gravemente ogni ecosistema. Poi il
rallentamento della crescita delle piante causerebbe un grave
problema per l’agricoltura, in più se i fitoplancton venissero
decimati ci sarebbe una diminuzione del numero di pesci e di
conseguenza una diminuzione delle risorse ittiche. In una
situazionedicostante crescita demograficaunasimile diminuzione
dei beni alimentari potrebbe causare la morte di milioni di
persone.
Cosa si può fare e cosa si sta già facendo?
Attualmente il problema del buco dell'ozono è ancora uno dei
principali problemi ambientali sulla Terra. L'uomo ha già preso
diverse decisioni per affrontarlo, tramite accordi internazionali
firmati da tutti i paesi del mondo.Uno degli accordi più importanti
è il Protocollo di Montreal, firmato nel 1987 e in vigore dal 1989,
che ha portato a una riduzione del CFC sopra l’antartide del 0.8%
all’anno. Il modo più funzionale per ridurre il buco dell’ozono è
limitare l’utilizzo di tutte le sostanze che lo danneggiano ma
monitorare l’andamento dello strato di ozono non è facile come
sembra perché è in continuo spostamento e cambiamento quindi
anchesolo vedere se le nuovenorme applicatesonostate utilinon
è affatto semplice.

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  • 1. IL BUCO DELL’OZONO Le funzioni dell’ozonosfera e le conseguenze del suo danneggiamento Cos’è l’ozono e a cosa serve? L’ozonosfera è una parte dell’atmosfera del nostro pianeta che si trova a circa 20-30 chilometri di altezza formata da ozono, un gas di colore azzurro composto da molecole composte da 3 atomi di ossigeno(O3), formatosi nel corso di milioni di anni grazie all’attività naturale di alghe verdi-azzurre che hanno prodotto la maggior parte dell’ossigenopresente sul nostro pianeta. Nel corso del tempo le molecole di ozono si sono concentrate nell’alta atmosfera del nostro pianeta, creando una sorta di scudo protettivo che assorbe le radiazioni ultraviolette, è più sottile sull’equatore e più spesso ai poli. Grazie a una reazione tra raggi solari e ossigeno si forma sempre nuovo ozono in modo tale da non assottigliarne lo strato. L'ozono è presente in piccola parte anche negli strati più bassi dell'atmosfera come inquinante secondario o proveniente dalla trasformazione chimica degli inquinanti primari (come lo smog), diversamente dall'ozono che si trova nell’ozonosfera, quellosituato più in basso risulta essere pericoloso per piante (impedisce la crescita di alcune piante e interferisce con la fotosintesi) e per gli umani (attaccando occhi e vie aeree). La principale funzione dell’ozonosfera è assorbire l'energia della luce solare a lunghezze d’onda che vanno da circa 200 nm a 315 nm. Queste lunghezze d'onda corrispondono alla radiazione UV-C e UV-B e il loro assorbimento è importante per la sopravvivenza della vita sulla Terra. La piccola parte non assorbita che rimane
  • 2. dopo il passaggio attraverso l'ozono provoca scottature negli esseri umani e danni diretti al DNA nei tessuti viventi sia nelle piante che negli animali.Tuttavia, queste stesse lunghezze d'onda sono anche tra quelle responsabili della produzione di vitamina D nell'uomo. Cos’è il buco dell’ozono e da cosa è causato? Il buco dell’ozono è un pericoloso assottigliamento dello strato di ozono nell’ozonosfera, lo spessore dello strato di ozono è cambiato costantemente nella storia del nostro pianeta ma da metà del novecento a oggi si è progressivamente assottigliato per via del rilascio nell'atmosfera di alcune sostanze inquinanti prodotte dall'uomo. In particolarmodo dai gas clorofluorocarburi (CFC) utilizzatinellebombolettespray e negli impiantirefrigeranti. Una molecola di clorofluorurcarburo è composta da un atomo di carbonio (C), di fluoro (F) e tre atomi di cloro (Cl3). Nell'alta atmosfera l'energia dei raggi solari UV spezza la molecola CFC liberando un atomo di cloro (Cl) che si combina con l'ozono scindendoloin una molecoladi ossigeno e un atomo di ossigeno, in questo modo i gas CFC distruggono l'ozono (un solo atomo di cloro è in grado di distruggere centomila molecole di ozono), per questo tra il 1970 e il 1980 furono vietati. Le modifiche naturali dello strato di ozono sono state lente e graduali, questo tempo è servito a gli animali per adattarsi alla variazione di raggi ultravioletti, mentre le variazioni causate dall’uomo sono troppo brusche e improvvise rischiando di creare danni alle persone e a gli animali. C’è stato un assottigliamento in nello strato di ozono in generale ma il più evidente,e quelloche viene chiamato buco dell’ozono, è quelloche si trova sopra il polo sud, questo buco si allarga del 5% ogni 10 anni.
  • 3. Quali sono le conseguenze del buco dell’ozono? Lo strato dell'ozono protegge gli organismi viventi dai raggi solari UV più energetici. Se lo strato di riduce, le radiazioni possono raggiungere la crosta terrestre, mettendo a rischiola saluteumana e l'esistenza stessa della vita sul nostro pianeta. Le radiazioni elettromagnetiche troppo forti incidono sulla vita delle cellule, creando dei melanomi sull'epidermite e tumori della pelle. Possono spezzare la catena del codice genetico o modificare le molecole del DNA e RNA degli organismi viventi. Un’altra conseguenza dei raggi UV sulla salute umana sono i danni irreversibili all'occhio fino alla cecità. I raggi solari più nocivi impediscono la fotosintesi clorofilliana, causando una minore crescita delle piante e una minore produzione del fitoplancton oceanico. I microrganismi sono più sensibili alle conseguenze dell'esposizioneeccessiva alleradiazioni ultraviolette.Siale piante che il fitoplancton sono alla base della catena alimentare. Quindi, le conseguenze colpirebbero gravemente ogni ecosistema. Poi il rallentamento della crescita delle piante causerebbe un grave problema per l’agricoltura, in più se i fitoplancton venissero decimati ci sarebbe una diminuzione del numero di pesci e di conseguenza una diminuzione delle risorse ittiche. In una situazionedicostante crescita demograficaunasimile diminuzione dei beni alimentari potrebbe causare la morte di milioni di persone.
  • 4. Cosa si può fare e cosa si sta già facendo? Attualmente il problema del buco dell'ozono è ancora uno dei principali problemi ambientali sulla Terra. L'uomo ha già preso diverse decisioni per affrontarlo, tramite accordi internazionali firmati da tutti i paesi del mondo.Uno degli accordi più importanti è il Protocollo di Montreal, firmato nel 1987 e in vigore dal 1989, che ha portato a una riduzione del CFC sopra l’antartide del 0.8% all’anno. Il modo più funzionale per ridurre il buco dell’ozono è limitare l’utilizzo di tutte le sostanze che lo danneggiano ma monitorare l’andamento dello strato di ozono non è facile come sembra perché è in continuo spostamento e cambiamento quindi anchesolo vedere se le nuovenorme applicatesonostate utilinon è affatto semplice.