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IL RINASCIMENTO POST-LOCKDOWN:
LE SFIDE E LE SCELTE DELLE IMPRESE
Indagine a cura di:
Centoform
Dipartimento di Economia e Management (Università di Ferrara)
PhormaMentis
VZ19
LA RACCOLTA DATI: IL CAMPIONE
• 130 imprese, per un totale di 4600 addetti
• Settore manifatturiero
• Il 74% delle imprese sono micro e piccole fino a 10 mln di euro di
fatturato e fino a 50 dipendenti
• Il 26% delle imprese sono medie fino a 50 mln di euro di fatturato e
sopra i 50 dipendenti
• Il 25% fa parte di un Gruppo
• Il 58% esporta all’estero
• Dati raccolti tra ottobre 2020 e gennaio 2021
L’IMPATTO COMPLESSIVO
DELL’EMERGENZA COVID
La percezione degli impatti, positivi o negativi, in relazione alle varie aree aziendali
L’IMPATTO GENERALE DEL COVID
• Su quali aree aziendali l’emergenza covid ha avuto un maggiore impatto
• IN MODO NEGATIVO:
• Rapporto con i clienti (57% negativo, 5% positivo)
• Org. del lavoro e personale (54% negativo, 7% positivo)
• Org. della produzione (48% negativo, 3% positivo)
• Logistica in entrata (48% negativo, 4% positivo)
• Logistica in uscita (39% negativo, 4% positivo)
FATTORI SIGNIFICATIVI:
LE RESTRIZIONI AI
MOVIMENTI DI MERCI E
PERSONE
I VINCOLI CREATI AI
RAPPORTI
INTERPERSONALI DALLE
MISURE DI PREVENZIONE
DEL CONTAGIO
ASPETTATIVE FUTURE
SU QUESTI ASPETTI, UNA PARTE MINORITARIA DI IMPRESE (TRA IL
25% E IL 30%) PREVEDE UN MIGLIORAMENTO PER IL 2021
(solo per il rapporto con i clienti il 41% delle imprese prevede una
situazione migliorata nel 2021)
L’IMPATTO GENERALE DEL COVID
• Su quali aree aziendali l’emergenza covid ha avuto un maggiore impatto
• IN MODO POSITIVO o INVARIATO:
• Ricerca e sviluppo (invariato 77%, positivo 3%)
• Logistica interna (invariato 76%, positivo 3%)
• Distribuzione (invariato 70%, positivo 3%)
• Rapporto con fornitori (invariato 64%, positivo 3%)
IN CASI MOLTO SPORADICI
L’EMERGENZA COVID HA
GENERATO OPPORTUNITA
DI MIGLIORAMENTO O
IMPATTI POSITIVI
ASPETTATIVE FUTURE
SU QUESTI ASPETTI, CIRCA UN TERZO DELLE IMPRESE
PREVEDE UN MIGLIORAMENTO PER IL 2021
NEL COMPLESSO,
PREVALGONO
NETTAMENTE GLI IMPATTI
NEGATIVI O LE SITUAZIONI
INVARIATE
VI SONO TUTTAVIA
DIFFERENZE APPREZZABILI
A SECONDA DELLE AREE
AZIENDALI
L’IMPATTO ECONOMICO
FINANZIARIO
Fatturato, costi, risultato economico, indebitamento, investimenti
La variazione attesa del FATTURATO
• Come varierà il fatturato del 2021 rispetto al 2019
da 1% a 10%
16%
da 21% a 40%
6%
da 41% a 60%
1%
da -1% a -10%
15%
da -11% a -20%
18%
da -21% a -40%
10%
da -41% a -60%
2%
inf. a -60%
1%
Invariato
31%
INVARIATO
O IN AUMENTO
(54%)
IN CALO
(46%)
SI EVIDENZIA UNA «FORBICE»:
RAPIDO RECUPERO
vs
CRISI STRUTTURALE
OLTRE META’ DELLE IMPRESE
PREVEDONO UN FATTURATO
INVARIATO (31%) O IN AUMENTO
(23%). Queste imprese prevedono
un RAPIDO RECUPERO verso la
situazone pre-cisi
POCO MENO DELLA META’ DELLE
IMPRESE (46%) PREVEDE UN
FATTURATO IN CALO. CIRCA UN
TERZO DELLE IMPRESE PREVEDE
UN CALO SUPERIORE AL 10%. Per
queste imprese la crisi rischia di
diventare STRUTTURALE
FATTURATO, prodotti e mercati
• Come varierà la composizione del fatturato in relazione a
prodotti / servizi e mercati geografici
• Numerose aziende (il 43% del campione) prevedono una
variazione positiva (per lo più bassa o molto bassa) del
fatturato generato da prodotti e servizi che nel 2019 non
esistevano
• Quasi 1/5 delle imprese prevede che una quota di fatturato
superiore al 10% sarà attribuibile a nuovi prodotti e servizi
• Al contrario, le imprese non prevedono cambiamenti
sostanziali nella composizione del fatturato in termini di
mercati di riferimento.
• Solo l’8% delle aziende ritiene che i mercati geografici di
sbocco saranno significativamente diversi rispetto al periodo
pre-pandemia.
UNA DINAMICA
INTERESSANTE IN TERMINI
DI NUOVI PRODOTTI E
SERVIZI
UNA SOSTANZIALE
INVARIANZA IN TERMINI
DI MERCATI GEOGRAFICI
DI SBOCCO
da +1% a +10%
27%
da +11% a +20%
19%
da +21% a +40%
3%
da +41% a +60%
1%
da -1% a -10%
10%
da -11% a -20%
6%
da -21% a -40%
3%
inf. a -60%
1%
Invariato
30%
La variazione attesa dei COSTI
• Come varieranno i costi nel 2021 rispetto al 2019
PREVALE LA PREOCCUPAZIONE RELATIVA
ALL’AUMENTO DEI COSTI
Circa il 30% delle aziende attribuisce
l’aumento prevedibile alle misure anti-
covid, e il 40% al costo del personale
IN CALO
(20%)
INVARIATI
(30%)
IN AUMENTO
(50%)
Le aspettative su RISULTATI ECONOMICI E INDEBITAMENTO
• Come varieranno risultati economici e indebitamento nel
2020 e nel 2021
RISULTATO ECONOMICO, NEL 2020
• oltre l’80% delle imprese ritiene di poter assorbire gli
effetti della pandemia senza perdite
• circa i 2/3 delle imprese prevede di poter generare utili
RISULTATO ECONOMICO, NEL 2021
• meno del 7% delle imprese prevede risultati negativi,
mentre circa l’80% prevede di poter generare utili
INDEBITAMENTO
• la grande maggioranza delle imprese prevede un aumento
dell’indebitamento, ma non in modo consistente
PREVALE LA FIDUCIA DI
POTER NEUTRALIZZARE
GLI EFFETTI NEGATIVI
DELLA PANDEMIA
La variazione attesa sugli INVESTIMENTI
• Come varieranno gli investimenti nel 2021 rispetto al 2019
LA GRANDE MAGGIORANZA DELLE IMPRESE
PREVEDE CHE GLI INVESTIMENTI NON SI
RIDURRANNO (IN AUMENTO O INVARIATI)
CIRCA 1/4 DELLE IMPRESE PREVEDE
INVESTIMENTI IN CALO
Alcune interpretazioni possibili:
- difficoltà transitorie
- cambiamento nelle aspettative di lungo
termine
GLI INVESTIMENTI PREVISTI SONO IN GRAN
PARTE DESTINATI A:
- DIGITALIZZAZIONE (34%)
- INNOVAZIONI PRODUTTIVE (45%)
IN CALO
INVARIATI
IN AUMENTO
da +1% a +10%
14%
da +11% a +20%
11%
da +21% a +40%
5%
> +60%
1%
da -1% a -10%
6%
da -11% a -20%
8%
da -21% a -40%
5%
da -41% a -60%
2%
< -60%
6%
Invariati
42%
INVARIATI
(42%)
IN AUMENTO
(31%)
IN CALO
(27%)
L’IMPATTO SULLE STRATEGIE DI
MARKETING
Mercati, prodotti, distribuzione, prezzi, comunicazione e branding
Impatto e aspettative su STRATEGIE DI MARKETING
SINTESI DEI RISULTATI SALIENTI:
• emerge una forbice tra imprese ATTENDISTE e imprese REATTIVE
• l’atteggiamento più frequente è di PRUDENZA, con iniziative di riassetto
per lo più incrementali
• impatti particolarmente negativi sui rapporti con i clienti e distributori
• le aspettative per il futuro sono nel complesso positive o comunque non
allarmistiche
abbastanza
52%
per nulla
17%
poco
24%
totalmente
7%
La gestione dei CLIENTI attuali
QUASI Il 60% DELLE IMPRESE SI E’ ATTIVATA
PER MIGLIORARE LA GESTIONE DEI CLIENTI
GIA’ IN PORTAFOGLIO NEL 2020
- Il 52% delle imprese rileva un peggioramento nei
rapporti con la clientela e il 23% nei rapporti con
distributori e partner commerciali
- solo il 5% pensa che i rapporti con i clienti
peggioreranno ancora in futuro, mentre il 41% pensa
che miglioreranno;
- solo il 6% pensa che i rapporti con distributori e
partner commerciali peggioreranno ancora, mentre il
31% prevede che miglioreranno.
LA PERCEZIONE COMPLESSIVA DEL
RAPPORTO CON I CLIENTI E’ TUTTAVIA
NEGATIVA, MA SI PREVEDONO
MIGLIORAMENTI
abbastanza
37%
per nulla
26%
poco
32%
totalmente
5%
La ricerca di NUOVI CLIENTI
Il 42% DELLE IMPRESE SI E’
ATTIVATA PER RICERCARE NUOVI
CLIENTI IN MERCATI GIA’ COPERTI
PRIMA DELLA PANDEMIA
abbastanza
26%
per nulla
42%
poco
23%
totalmente
9%
Il 35% DELLE IMPRESE SI E’
ATTIVATA PER RICERCARE NUOVI
CLIENTI IN NUOVI MERCATI
(italiani o esteri)
UNO SGUARDO ALL’ESTERO:
Il 31% DELLE IMPRESE DICHIARA DI AVERE
AUMENTATO GLI SFORZI VERSO MERCATI ESTERI
GIA’ COPERTI PRIMA DELLA PANDEMIA
Le iniziative su CANALI DISTRIBUTIVI e PREZZI
INVARIATI
INVARIATI
IN AUMENTO
SOLO IL 9% DELLE IMPRESE SI E’ ATTIVITA PER
POTENZIARE L’E-COMMERCE
SOLO IL 20% DELLE IMPRESE SI E’ ATTIVITA PER
INDIVIDUARE NUOVI CANALI DI VENDITA
SOLO IL 18% DELLE IMPRESE SI E’ ATTIVITA PER
RIORGANIZZARE LA RETE COMMERCIALE
SI TRATTA COMUNQUE DI UN AMBITO CHE:
- COMPORTA RISCHI E CRITICITA’ SIGNIFICATIVE
- RICHIEDE NOTEVOLE PROGETTUALITA’
CANALI DISTRIBUTIVI PREZZI
IL 92% DELLE IMPRESE NON HA AUMENTATO I PREZZI
IL 87% DELLE IMPRESE NON HA RIDOTTO I PREZZI
IL 13% DELLE IMPRESE HA RIDOTTO I PREZZI ANCHE
ATTRAVERSO INIZIATIVE PROMOZIONALI
SI OSSERVA UNA LIEVE PREVALENZA ALLA
RIDUZIONE DEI PREZZI RISPETTO AI POCHISSIMI
CASI DI AUMENTO
IN GENERALE, EMERGE UNA
SIGNIFICATIVA INERZIA E ATTENDISMO
COMUNICAZIONE e BRANDING
IN CALO
INVARIATI
INVARIATI
IN AUMENTO
abbastanza
28%
per nulla
37%
poco
28%
totalmente
7%
Il 35% DELLE IMPRESE SI E’
ATTIVATA PER POTENZIARE LA
NOTORIETA’ E L’IMMAGINE DEI
PROPRI MARCHI E PRODOTTI
abbastanza
37%
per nulla
29%
poco
29%
totalmente
5%
Il 42% DELLE IMPRESE SI E’
ATTIVATA PER POTENZIARE LA
COMUNICAZIONE
ATTRAVERSO CANALI DIGITALI
LAVORO E OCCUPAZIONE
organico, ammortizzatori sociali, forme contrattuali
Le variazioni di ORGANICO previste nel 2021
INVARIATI
INVARIATI
IN AUMENTO
> +30%
1% da +1 a +5%
9%
da +10 a +20%
1%
da +5 a +10%
2%
da -1 a -5%
13%
da -10 a -20%
2%
da -20 a -30%
1%
da -5 a -10%
8%
Invariato
63%
OLTRE IL 60% DELLE IMPRESE DICHIARA CHE NON
PREVEDE VARIAZIONI SIGNIFICATIVE DI ORGANICO
FRA LE RIMANENTI, PREVALGONO LE IMPRESE CHE
PREVEDONO UNA RIDUZIONE (24%) RISPETTO A
QUELLE CHE PREVEDONO UN AUMENTO (13%)
L’AREA AZIENDALE NELLA QUALE LE IMPRESE
PREVEDONO RIDUZIONI DI PERSONALE E’ LA
PRODUZIONE (IL 39% DELLE IMPRESE PREVEDE UN
CALO)
ALTRE AREE (AMM.NE, RICERCA, COMMERCIALE)
SONO MOLTO MENO «A RISCHIO» IN TERMINI
OCCUPAZIONALI
CALO
(24%)
INVARIATO
(63%)
AUMENTO
(13%)
L’utilizzo di AMMORTIZZATORI SOCIALI
IN CALO
INVARIATI
INVARIATI
IN AUMENTO
IN CALO
I DATI
IL 75% DELLE IMPRESE DICHIARA DI AVER
UTILIZZATO NEL 2020 AMMORTIZZATORI SOCIALI
LEGATI ALL’EMERGENZA COVID
TRA LE IMPRESE CHE HANNO UTILIZZATO
AMMORTIZZATORI, QUASI LA META’ DICHIARA CHE
CIO’ HA RIGUARDATO OLTRE IL 60% DEI PROPRI
ADDETTI
L’AREA AZIENDALE SU CUI HA INCISO
MAGGIORMENTE L’USO DEGLI AMMORTIZZATORI E’
LA PRODUZIONE (META’ DELLE IMPRESE DICHIARA
DI AVERNE FATTO RICORSO PER OLTRE IL 50%
DEGLI ADDETTI A TALE FUNZIONE)
LA FUNZIONE MENO TOCCATA E’ LA RICERCA E
SVILUPPO
ALCUNI ELEMENTI DA CONSIDERARE
 NEL COMPLESSO, I DATI MOSTRANO UN USO AMPIO E
DIFFUSO DEGLI AMMORTIZZATORI
 DAL 2012 AL 2019 SI E’ AVUTO UN CALO COSTANTE DI TALE USO
 IMPATTI SIGNIFICATIVI (POLITICHE DEL LAVORO, PIL,
IMPOVERIMENTO, etc)
 STRUMENTO UTILIZZATO CONTEMPORANEAMENTE AL
BLOCCO DEI LICENZIAMENTI
PREVISIONI PER IL 2021
IL 58% DELLE IMPRESE NON PREVEDE DI UTILIZZARE GLI
AMMORTIZZATORI NEL 2021
>>>> ATTENZIONE: i dati sono stati raccolti in un periodo in cui
non era ancora palese la recrudescenza della pandemia e la
sua durata prolungata
Le TIPOLOGIE CONTRATTUALI per fronteggiare l’emergenza
IN CALO
INVARIATI
IN AUMENTO
INVARIATI
IN AUMENTO
IN CALO
L’INCERTEZZA GENERATA
DALL’EMERGENZA COVID HA PRODOTTO
UNA FORTISSIMA PREFERENZA PER
FORME CONTRATTUALI FLESSIBILI O
TEMPORANEE DI INSERIMENTO
LAVORATIVO
Apprendistato
17%
Collaborazione
professionale
18%
Contratto tempo
determinato
47%
Contratto tempo
indeterminato
2%
Somministrazione
16%
Quali tipologie contrattuali ritenete possano essere di
maggiore aiuto alla impresa per fronteggiare l’emergenza?
ORGANIZZAZIONE E RISORSE
UMANE
iniziative di cambiamento organizzativo, gestione delle persone, smart working
Iniziative di CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO
INVARIATI
INVARIATI
IN AUMENTO
SI RISCONTRA UNA FORBICE TRA POCHE IMPRESE MOLTO PROATTIVE,
E UNA LARGA MAGGIORANZA CHE HA TENUTO UN ATTEGGIAMENTO
PIU’ ATTENDISTA E MENO INCLINE AL CAMBIAMENTO
POCHE IMPRESE HANNO MESSO IN ATTO
MOLTEPLICI INIZIATIVE DI CAMBIAMENTO
SIGNIFICATIVO
MOLTE IMPRESE HANNO REALIZZATO POCHI
O NESSUN CAMBIAMENTO SIGNIFICATIVO, SU
UN NUMERO RIDOTTO DI AREE / FINALITA’
ANCHE PER IL 2021 LA PROPENSIONE AL
CAMBIAMENTO NON E’ MOLTO DIFFUSA
IMPRESE PROATTIVE
IMPRESE ATTENDISTE
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
nessuna iniziativa poco significative abbastanza
significative
estremamente
significative
Pct di imprese che hanno intrapreso iniziative
per la RIDUZIONE DEI COSTI
Tipologie di INIZIATIVE DI CAMBIAMENTO
GLI SFORZI DI CAMBIAMENTO PIU DIFFUSI RIGUARDANO LE INIZIATIVE PER LA RIDUZIONE DEI COSTI E LA
TRASFORMAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
nessuna iniziativa poco significative abbastanza
significative
estremamente
significative
Pct di imprese che hanno intrapreso iniziative
per la RIORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
La gestione delle PERSONE e lo SMART WORKING
PREVISIONI PER IL 2021
CIRCA 1/2 DELLE IMPRESE VEDE POSITIVAMENTE IL 2021
PER QUANTO RIGUARDA QUESTE TEMATICHE
L’ALTRA META’ DELLE IMPRESE ESPRIME INCERTEZZA PER IL
FUTURO, SPECIALMENTE IN RELAZIONE ALLA POSSIBILITA’
DI DOVER PROCEDERE A RIDUZIONI DI PERSONALE
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
NEL 2021: la situazione
migliorerà
NEL 2021: la situazione
peggiorerà
NEL 2021: non saprei fare
previsioni
PERCEZIONI SU RIDUZIONI DI PERSONALE NEL 2021
I DATI
LA MAGGIORANZA DI IMPRESE NON SEGNALA PARTICOLARI
CRITICITA’ SUL TEMA GESTIONE DELLE PERSONE
(formazione, sicurezza, work-life balance, motivazione,
riconversione del personale, produttività etc.)
SOLO 1/3 DELLE IMPRESE SEGNALA CRITICITA’ APPREZZABILI
IL TEMA PIU’ PROBLEMATICO (COMUNQUE NON IN MODO
TROPPO DIFFUSO) E’ LO SMART WORKING
LE PRINCIPALI CRITICITA’ RELATIVE ALLO SMART WORKING
RIGUARDANO:
- la mancanza di rapporti interpersonali
- la riduzione del senso di appartenenza e comunità
- l’insufficiente circolazione di conoscenza e informazioni
- certe attività lavorative non si prestano ad essere svolte a
distanza
RICERCA, INNOVAZIONE,
SOSTENIBILITA’
INVESTIMENTI in RICERCA e SVILUPPO
PIU’ LA META’ DELLE IMPRESE HA INVESTITO IN
INNOVAZIONE NEL BIENNIO 2018-19 INTENDE FARLO
ANCHE NEL 2021
ALCUNE AZIENDE INTENDONO DIVENTARE INNOVATRICI
Continua ad
innovare
63%
Passa da non-
innovatore a
innovatore
17%
Continua a non
innovare
17%
Passa da
innovatore a
non-innovatore
3%
GLI INVESTIMENTI IN R&S SONO PIU’ PERSISTENTI
CIRCA LA META’ DELLE IMPRESE HANNO INVESTITO IN
R&S
CHI HA INVESTITO IN R&S NEL 2018-19 INVESTIRA’
ANCHE NEL 2021-22
INVESTIMENTI in RICERCA e SVILUPPO
INVARIATI IN AUMENTO
NO
59%
SI
41%
Nel 2018-19 avete introdotto innovazioni
tecnologiche sfruttando le opportunità del
programma Industria 4.0?
CIRCA IL 40% DELLE IMPRESE DICHIARA
DI AVER USUFRUITO DEL PROGRAMMA
DI INCENTIVI LEGATI AD INDUSTRIA 4.0
LA MAGGIOR PARTE DELLE IMPRESE
INTENDE FINANZIARE CON RISORSE
INTERNE L’ATTIVITA’ INNOVATIVA NEL
PROSSIMO FUTURO
Finanziamenti
bancari
9%
Fondi pubblici
11%
Risorse interne
80%
Risorse per il finanziamento dell’attività innovativa
nel 2021-22
67,1
62,3 58,9
51,4
45,1
38,4
31,0
20,0
35,2
23,9
28,2
23,6
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Processo Prodotto OrganizzazioneRisorse umane Ind 4.0 Emissioni Rinnovabili Acqua Riduzione
Rifiuti
Riutilizzo
Rifiuti
Conferimento
Rifiuti
Design
Disposta ad innovare Non disposta ad innovare
Le prospettive in termini di INNOVAZIONE e SOSTENIBILITA’
LE PROSPETTIVE FUTURE RELATIVE ALL’INNOVAZIONE VARIANO IN MODO SIGNIFICATIVO A
SECONDA DELLA TIPOLOGIA DI INNOVAZIONE
PER QUANTO RIGUARDA LE INNOVAZIONI RICONDUCIBILI A TEMI DI SOSTENIBILITA’, IL
CONTENIMENTO DI EMISSIONI E LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI SPICCANO SULLE ALTRE
CONCLUSIONI: LE SFIDE PER IL
FUTURO
Attenzione alle imprese in difficoltà
• Un terzo delle imprese è a rischio. Troppo spesso fasi di stagnazione e di
bassa performance degenerano velocemente in crisi economica e poi
finanziaria
• La velocità delle decisioni è importante. Attenzione a non avere un
atteggiamento «attendista» e a non ricercare supporto e collaborazione
all’esterno
• La necessità di ragionare su quale sia la dimensione aziendale ottimale e sul
reperimento di nuovi capitali
Sostenere la crescita e lo sviluppo delle imprese
• L’importanza della formazione e della conoscenza per favorire l’innovazione
• Emerge l’esigenza di rafforzare il marketing, i canali e gli strumenti di vendita
• La sfida della digitalizzazione: dati promettenti, ma serve una ulteriore
accelerazione
• La sfida della sostenibilità ambientale: ancora troppo pochi gli investimenti e
gli sforzi sugli investimenti in campo energetico e dei rifiuti. Serve una
trasformazione culturale estesa e rapida
• Emerge un basso ricorso ai bandi di finanziamento pubblici. Troppo diffuso
un approccio «I do it myself». Servono competenze specifiche e de-
burocratizzazione
L’importanza del territorio
• Occorre puntare decisamente su una logica di rete territoriale, per la
creazione e diffusione della conoscenza e della capacità innovativa
• Tutti gli attori del territorio, e in particolare i soggetti istituzionali, sono
fondamentali per incentivare le reti collaborative e favorire una crescita
omogenea
• L’importanza di comunicare e far conoscere le opportunità di crescita per le
imprese promosse a livello istituzionale (Regione e Governo)
• Il ruolo chiave di Associazioni di categoria e Corpi intermedi
GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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Il rinascimento post lockdown: le sfide e le scelte delle imprese

  • 1. IL RINASCIMENTO POST-LOCKDOWN: LE SFIDE E LE SCELTE DELLE IMPRESE Indagine a cura di: Centoform Dipartimento di Economia e Management (Università di Ferrara) PhormaMentis VZ19
  • 2. LA RACCOLTA DATI: IL CAMPIONE • 130 imprese, per un totale di 4600 addetti • Settore manifatturiero • Il 74% delle imprese sono micro e piccole fino a 10 mln di euro di fatturato e fino a 50 dipendenti • Il 26% delle imprese sono medie fino a 50 mln di euro di fatturato e sopra i 50 dipendenti • Il 25% fa parte di un Gruppo • Il 58% esporta all’estero • Dati raccolti tra ottobre 2020 e gennaio 2021
  • 3. L’IMPATTO COMPLESSIVO DELL’EMERGENZA COVID La percezione degli impatti, positivi o negativi, in relazione alle varie aree aziendali
  • 4. L’IMPATTO GENERALE DEL COVID • Su quali aree aziendali l’emergenza covid ha avuto un maggiore impatto • IN MODO NEGATIVO: • Rapporto con i clienti (57% negativo, 5% positivo) • Org. del lavoro e personale (54% negativo, 7% positivo) • Org. della produzione (48% negativo, 3% positivo) • Logistica in entrata (48% negativo, 4% positivo) • Logistica in uscita (39% negativo, 4% positivo) FATTORI SIGNIFICATIVI: LE RESTRIZIONI AI MOVIMENTI DI MERCI E PERSONE I VINCOLI CREATI AI RAPPORTI INTERPERSONALI DALLE MISURE DI PREVENZIONE DEL CONTAGIO ASPETTATIVE FUTURE SU QUESTI ASPETTI, UNA PARTE MINORITARIA DI IMPRESE (TRA IL 25% E IL 30%) PREVEDE UN MIGLIORAMENTO PER IL 2021 (solo per il rapporto con i clienti il 41% delle imprese prevede una situazione migliorata nel 2021)
  • 5. L’IMPATTO GENERALE DEL COVID • Su quali aree aziendali l’emergenza covid ha avuto un maggiore impatto • IN MODO POSITIVO o INVARIATO: • Ricerca e sviluppo (invariato 77%, positivo 3%) • Logistica interna (invariato 76%, positivo 3%) • Distribuzione (invariato 70%, positivo 3%) • Rapporto con fornitori (invariato 64%, positivo 3%) IN CASI MOLTO SPORADICI L’EMERGENZA COVID HA GENERATO OPPORTUNITA DI MIGLIORAMENTO O IMPATTI POSITIVI ASPETTATIVE FUTURE SU QUESTI ASPETTI, CIRCA UN TERZO DELLE IMPRESE PREVEDE UN MIGLIORAMENTO PER IL 2021 NEL COMPLESSO, PREVALGONO NETTAMENTE GLI IMPATTI NEGATIVI O LE SITUAZIONI INVARIATE VI SONO TUTTAVIA DIFFERENZE APPREZZABILI A SECONDA DELLE AREE AZIENDALI
  • 6. L’IMPATTO ECONOMICO FINANZIARIO Fatturato, costi, risultato economico, indebitamento, investimenti
  • 7. La variazione attesa del FATTURATO • Come varierà il fatturato del 2021 rispetto al 2019 da 1% a 10% 16% da 21% a 40% 6% da 41% a 60% 1% da -1% a -10% 15% da -11% a -20% 18% da -21% a -40% 10% da -41% a -60% 2% inf. a -60% 1% Invariato 31% INVARIATO O IN AUMENTO (54%) IN CALO (46%) SI EVIDENZIA UNA «FORBICE»: RAPIDO RECUPERO vs CRISI STRUTTURALE OLTRE META’ DELLE IMPRESE PREVEDONO UN FATTURATO INVARIATO (31%) O IN AUMENTO (23%). Queste imprese prevedono un RAPIDO RECUPERO verso la situazone pre-cisi POCO MENO DELLA META’ DELLE IMPRESE (46%) PREVEDE UN FATTURATO IN CALO. CIRCA UN TERZO DELLE IMPRESE PREVEDE UN CALO SUPERIORE AL 10%. Per queste imprese la crisi rischia di diventare STRUTTURALE
  • 8. FATTURATO, prodotti e mercati • Come varierà la composizione del fatturato in relazione a prodotti / servizi e mercati geografici • Numerose aziende (il 43% del campione) prevedono una variazione positiva (per lo più bassa o molto bassa) del fatturato generato da prodotti e servizi che nel 2019 non esistevano • Quasi 1/5 delle imprese prevede che una quota di fatturato superiore al 10% sarà attribuibile a nuovi prodotti e servizi • Al contrario, le imprese non prevedono cambiamenti sostanziali nella composizione del fatturato in termini di mercati di riferimento. • Solo l’8% delle aziende ritiene che i mercati geografici di sbocco saranno significativamente diversi rispetto al periodo pre-pandemia. UNA DINAMICA INTERESSANTE IN TERMINI DI NUOVI PRODOTTI E SERVIZI UNA SOSTANZIALE INVARIANZA IN TERMINI DI MERCATI GEOGRAFICI DI SBOCCO
  • 9. da +1% a +10% 27% da +11% a +20% 19% da +21% a +40% 3% da +41% a +60% 1% da -1% a -10% 10% da -11% a -20% 6% da -21% a -40% 3% inf. a -60% 1% Invariato 30% La variazione attesa dei COSTI • Come varieranno i costi nel 2021 rispetto al 2019 PREVALE LA PREOCCUPAZIONE RELATIVA ALL’AUMENTO DEI COSTI Circa il 30% delle aziende attribuisce l’aumento prevedibile alle misure anti- covid, e il 40% al costo del personale IN CALO (20%) INVARIATI (30%) IN AUMENTO (50%)
  • 10. Le aspettative su RISULTATI ECONOMICI E INDEBITAMENTO • Come varieranno risultati economici e indebitamento nel 2020 e nel 2021 RISULTATO ECONOMICO, NEL 2020 • oltre l’80% delle imprese ritiene di poter assorbire gli effetti della pandemia senza perdite • circa i 2/3 delle imprese prevede di poter generare utili RISULTATO ECONOMICO, NEL 2021 • meno del 7% delle imprese prevede risultati negativi, mentre circa l’80% prevede di poter generare utili INDEBITAMENTO • la grande maggioranza delle imprese prevede un aumento dell’indebitamento, ma non in modo consistente PREVALE LA FIDUCIA DI POTER NEUTRALIZZARE GLI EFFETTI NEGATIVI DELLA PANDEMIA
  • 11. La variazione attesa sugli INVESTIMENTI • Come varieranno gli investimenti nel 2021 rispetto al 2019 LA GRANDE MAGGIORANZA DELLE IMPRESE PREVEDE CHE GLI INVESTIMENTI NON SI RIDURRANNO (IN AUMENTO O INVARIATI) CIRCA 1/4 DELLE IMPRESE PREVEDE INVESTIMENTI IN CALO Alcune interpretazioni possibili: - difficoltà transitorie - cambiamento nelle aspettative di lungo termine GLI INVESTIMENTI PREVISTI SONO IN GRAN PARTE DESTINATI A: - DIGITALIZZAZIONE (34%) - INNOVAZIONI PRODUTTIVE (45%) IN CALO INVARIATI IN AUMENTO da +1% a +10% 14% da +11% a +20% 11% da +21% a +40% 5% > +60% 1% da -1% a -10% 6% da -11% a -20% 8% da -21% a -40% 5% da -41% a -60% 2% < -60% 6% Invariati 42% INVARIATI (42%) IN AUMENTO (31%) IN CALO (27%)
  • 12. L’IMPATTO SULLE STRATEGIE DI MARKETING Mercati, prodotti, distribuzione, prezzi, comunicazione e branding
  • 13. Impatto e aspettative su STRATEGIE DI MARKETING SINTESI DEI RISULTATI SALIENTI: • emerge una forbice tra imprese ATTENDISTE e imprese REATTIVE • l’atteggiamento più frequente è di PRUDENZA, con iniziative di riassetto per lo più incrementali • impatti particolarmente negativi sui rapporti con i clienti e distributori • le aspettative per il futuro sono nel complesso positive o comunque non allarmistiche
  • 14. abbastanza 52% per nulla 17% poco 24% totalmente 7% La gestione dei CLIENTI attuali QUASI Il 60% DELLE IMPRESE SI E’ ATTIVATA PER MIGLIORARE LA GESTIONE DEI CLIENTI GIA’ IN PORTAFOGLIO NEL 2020 - Il 52% delle imprese rileva un peggioramento nei rapporti con la clientela e il 23% nei rapporti con distributori e partner commerciali - solo il 5% pensa che i rapporti con i clienti peggioreranno ancora in futuro, mentre il 41% pensa che miglioreranno; - solo il 6% pensa che i rapporti con distributori e partner commerciali peggioreranno ancora, mentre il 31% prevede che miglioreranno. LA PERCEZIONE COMPLESSIVA DEL RAPPORTO CON I CLIENTI E’ TUTTAVIA NEGATIVA, MA SI PREVEDONO MIGLIORAMENTI
  • 15. abbastanza 37% per nulla 26% poco 32% totalmente 5% La ricerca di NUOVI CLIENTI Il 42% DELLE IMPRESE SI E’ ATTIVATA PER RICERCARE NUOVI CLIENTI IN MERCATI GIA’ COPERTI PRIMA DELLA PANDEMIA abbastanza 26% per nulla 42% poco 23% totalmente 9% Il 35% DELLE IMPRESE SI E’ ATTIVATA PER RICERCARE NUOVI CLIENTI IN NUOVI MERCATI (italiani o esteri) UNO SGUARDO ALL’ESTERO: Il 31% DELLE IMPRESE DICHIARA DI AVERE AUMENTATO GLI SFORZI VERSO MERCATI ESTERI GIA’ COPERTI PRIMA DELLA PANDEMIA
  • 16. Le iniziative su CANALI DISTRIBUTIVI e PREZZI INVARIATI INVARIATI IN AUMENTO SOLO IL 9% DELLE IMPRESE SI E’ ATTIVITA PER POTENZIARE L’E-COMMERCE SOLO IL 20% DELLE IMPRESE SI E’ ATTIVITA PER INDIVIDUARE NUOVI CANALI DI VENDITA SOLO IL 18% DELLE IMPRESE SI E’ ATTIVITA PER RIORGANIZZARE LA RETE COMMERCIALE SI TRATTA COMUNQUE DI UN AMBITO CHE: - COMPORTA RISCHI E CRITICITA’ SIGNIFICATIVE - RICHIEDE NOTEVOLE PROGETTUALITA’ CANALI DISTRIBUTIVI PREZZI IL 92% DELLE IMPRESE NON HA AUMENTATO I PREZZI IL 87% DELLE IMPRESE NON HA RIDOTTO I PREZZI IL 13% DELLE IMPRESE HA RIDOTTO I PREZZI ANCHE ATTRAVERSO INIZIATIVE PROMOZIONALI SI OSSERVA UNA LIEVE PREVALENZA ALLA RIDUZIONE DEI PREZZI RISPETTO AI POCHISSIMI CASI DI AUMENTO IN GENERALE, EMERGE UNA SIGNIFICATIVA INERZIA E ATTENDISMO
  • 17. COMUNICAZIONE e BRANDING IN CALO INVARIATI INVARIATI IN AUMENTO abbastanza 28% per nulla 37% poco 28% totalmente 7% Il 35% DELLE IMPRESE SI E’ ATTIVATA PER POTENZIARE LA NOTORIETA’ E L’IMMAGINE DEI PROPRI MARCHI E PRODOTTI abbastanza 37% per nulla 29% poco 29% totalmente 5% Il 42% DELLE IMPRESE SI E’ ATTIVATA PER POTENZIARE LA COMUNICAZIONE ATTRAVERSO CANALI DIGITALI
  • 18. LAVORO E OCCUPAZIONE organico, ammortizzatori sociali, forme contrattuali
  • 19. Le variazioni di ORGANICO previste nel 2021 INVARIATI INVARIATI IN AUMENTO > +30% 1% da +1 a +5% 9% da +10 a +20% 1% da +5 a +10% 2% da -1 a -5% 13% da -10 a -20% 2% da -20 a -30% 1% da -5 a -10% 8% Invariato 63% OLTRE IL 60% DELLE IMPRESE DICHIARA CHE NON PREVEDE VARIAZIONI SIGNIFICATIVE DI ORGANICO FRA LE RIMANENTI, PREVALGONO LE IMPRESE CHE PREVEDONO UNA RIDUZIONE (24%) RISPETTO A QUELLE CHE PREVEDONO UN AUMENTO (13%) L’AREA AZIENDALE NELLA QUALE LE IMPRESE PREVEDONO RIDUZIONI DI PERSONALE E’ LA PRODUZIONE (IL 39% DELLE IMPRESE PREVEDE UN CALO) ALTRE AREE (AMM.NE, RICERCA, COMMERCIALE) SONO MOLTO MENO «A RISCHIO» IN TERMINI OCCUPAZIONALI CALO (24%) INVARIATO (63%) AUMENTO (13%)
  • 20. L’utilizzo di AMMORTIZZATORI SOCIALI IN CALO INVARIATI INVARIATI IN AUMENTO IN CALO I DATI IL 75% DELLE IMPRESE DICHIARA DI AVER UTILIZZATO NEL 2020 AMMORTIZZATORI SOCIALI LEGATI ALL’EMERGENZA COVID TRA LE IMPRESE CHE HANNO UTILIZZATO AMMORTIZZATORI, QUASI LA META’ DICHIARA CHE CIO’ HA RIGUARDATO OLTRE IL 60% DEI PROPRI ADDETTI L’AREA AZIENDALE SU CUI HA INCISO MAGGIORMENTE L’USO DEGLI AMMORTIZZATORI E’ LA PRODUZIONE (META’ DELLE IMPRESE DICHIARA DI AVERNE FATTO RICORSO PER OLTRE IL 50% DEGLI ADDETTI A TALE FUNZIONE) LA FUNZIONE MENO TOCCATA E’ LA RICERCA E SVILUPPO ALCUNI ELEMENTI DA CONSIDERARE  NEL COMPLESSO, I DATI MOSTRANO UN USO AMPIO E DIFFUSO DEGLI AMMORTIZZATORI  DAL 2012 AL 2019 SI E’ AVUTO UN CALO COSTANTE DI TALE USO  IMPATTI SIGNIFICATIVI (POLITICHE DEL LAVORO, PIL, IMPOVERIMENTO, etc)  STRUMENTO UTILIZZATO CONTEMPORANEAMENTE AL BLOCCO DEI LICENZIAMENTI PREVISIONI PER IL 2021 IL 58% DELLE IMPRESE NON PREVEDE DI UTILIZZARE GLI AMMORTIZZATORI NEL 2021 >>>> ATTENZIONE: i dati sono stati raccolti in un periodo in cui non era ancora palese la recrudescenza della pandemia e la sua durata prolungata
  • 21. Le TIPOLOGIE CONTRATTUALI per fronteggiare l’emergenza IN CALO INVARIATI IN AUMENTO INVARIATI IN AUMENTO IN CALO L’INCERTEZZA GENERATA DALL’EMERGENZA COVID HA PRODOTTO UNA FORTISSIMA PREFERENZA PER FORME CONTRATTUALI FLESSIBILI O TEMPORANEE DI INSERIMENTO LAVORATIVO Apprendistato 17% Collaborazione professionale 18% Contratto tempo determinato 47% Contratto tempo indeterminato 2% Somministrazione 16% Quali tipologie contrattuali ritenete possano essere di maggiore aiuto alla impresa per fronteggiare l’emergenza?
  • 22. ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE iniziative di cambiamento organizzativo, gestione delle persone, smart working
  • 23. Iniziative di CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO INVARIATI INVARIATI IN AUMENTO SI RISCONTRA UNA FORBICE TRA POCHE IMPRESE MOLTO PROATTIVE, E UNA LARGA MAGGIORANZA CHE HA TENUTO UN ATTEGGIAMENTO PIU’ ATTENDISTA E MENO INCLINE AL CAMBIAMENTO POCHE IMPRESE HANNO MESSO IN ATTO MOLTEPLICI INIZIATIVE DI CAMBIAMENTO SIGNIFICATIVO MOLTE IMPRESE HANNO REALIZZATO POCHI O NESSUN CAMBIAMENTO SIGNIFICATIVO, SU UN NUMERO RIDOTTO DI AREE / FINALITA’ ANCHE PER IL 2021 LA PROPENSIONE AL CAMBIAMENTO NON E’ MOLTO DIFFUSA IMPRESE PROATTIVE IMPRESE ATTENDISTE
  • 24. 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% nessuna iniziativa poco significative abbastanza significative estremamente significative Pct di imprese che hanno intrapreso iniziative per la RIDUZIONE DEI COSTI Tipologie di INIZIATIVE DI CAMBIAMENTO GLI SFORZI DI CAMBIAMENTO PIU DIFFUSI RIGUARDANO LE INIZIATIVE PER LA RIDUZIONE DEI COSTI E LA TRASFORMAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% nessuna iniziativa poco significative abbastanza significative estremamente significative Pct di imprese che hanno intrapreso iniziative per la RIORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
  • 25. La gestione delle PERSONE e lo SMART WORKING PREVISIONI PER IL 2021 CIRCA 1/2 DELLE IMPRESE VEDE POSITIVAMENTE IL 2021 PER QUANTO RIGUARDA QUESTE TEMATICHE L’ALTRA META’ DELLE IMPRESE ESPRIME INCERTEZZA PER IL FUTURO, SPECIALMENTE IN RELAZIONE ALLA POSSIBILITA’ DI DOVER PROCEDERE A RIDUZIONI DI PERSONALE 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% NEL 2021: la situazione migliorerà NEL 2021: la situazione peggiorerà NEL 2021: non saprei fare previsioni PERCEZIONI SU RIDUZIONI DI PERSONALE NEL 2021 I DATI LA MAGGIORANZA DI IMPRESE NON SEGNALA PARTICOLARI CRITICITA’ SUL TEMA GESTIONE DELLE PERSONE (formazione, sicurezza, work-life balance, motivazione, riconversione del personale, produttività etc.) SOLO 1/3 DELLE IMPRESE SEGNALA CRITICITA’ APPREZZABILI IL TEMA PIU’ PROBLEMATICO (COMUNQUE NON IN MODO TROPPO DIFFUSO) E’ LO SMART WORKING LE PRINCIPALI CRITICITA’ RELATIVE ALLO SMART WORKING RIGUARDANO: - la mancanza di rapporti interpersonali - la riduzione del senso di appartenenza e comunità - l’insufficiente circolazione di conoscenza e informazioni - certe attività lavorative non si prestano ad essere svolte a distanza
  • 27. INVESTIMENTI in RICERCA e SVILUPPO PIU’ LA META’ DELLE IMPRESE HA INVESTITO IN INNOVAZIONE NEL BIENNIO 2018-19 INTENDE FARLO ANCHE NEL 2021 ALCUNE AZIENDE INTENDONO DIVENTARE INNOVATRICI Continua ad innovare 63% Passa da non- innovatore a innovatore 17% Continua a non innovare 17% Passa da innovatore a non-innovatore 3% GLI INVESTIMENTI IN R&S SONO PIU’ PERSISTENTI CIRCA LA META’ DELLE IMPRESE HANNO INVESTITO IN R&S CHI HA INVESTITO IN R&S NEL 2018-19 INVESTIRA’ ANCHE NEL 2021-22
  • 28. INVESTIMENTI in RICERCA e SVILUPPO INVARIATI IN AUMENTO NO 59% SI 41% Nel 2018-19 avete introdotto innovazioni tecnologiche sfruttando le opportunità del programma Industria 4.0? CIRCA IL 40% DELLE IMPRESE DICHIARA DI AVER USUFRUITO DEL PROGRAMMA DI INCENTIVI LEGATI AD INDUSTRIA 4.0 LA MAGGIOR PARTE DELLE IMPRESE INTENDE FINANZIARE CON RISORSE INTERNE L’ATTIVITA’ INNOVATIVA NEL PROSSIMO FUTURO Finanziamenti bancari 9% Fondi pubblici 11% Risorse interne 80% Risorse per il finanziamento dell’attività innovativa nel 2021-22
  • 29. 67,1 62,3 58,9 51,4 45,1 38,4 31,0 20,0 35,2 23,9 28,2 23,6 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Processo Prodotto OrganizzazioneRisorse umane Ind 4.0 Emissioni Rinnovabili Acqua Riduzione Rifiuti Riutilizzo Rifiuti Conferimento Rifiuti Design Disposta ad innovare Non disposta ad innovare Le prospettive in termini di INNOVAZIONE e SOSTENIBILITA’ LE PROSPETTIVE FUTURE RELATIVE ALL’INNOVAZIONE VARIANO IN MODO SIGNIFICATIVO A SECONDA DELLA TIPOLOGIA DI INNOVAZIONE PER QUANTO RIGUARDA LE INNOVAZIONI RICONDUCIBILI A TEMI DI SOSTENIBILITA’, IL CONTENIMENTO DI EMISSIONI E LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI SPICCANO SULLE ALTRE
  • 30. CONCLUSIONI: LE SFIDE PER IL FUTURO
  • 31. Attenzione alle imprese in difficoltà • Un terzo delle imprese è a rischio. Troppo spesso fasi di stagnazione e di bassa performance degenerano velocemente in crisi economica e poi finanziaria • La velocità delle decisioni è importante. Attenzione a non avere un atteggiamento «attendista» e a non ricercare supporto e collaborazione all’esterno • La necessità di ragionare su quale sia la dimensione aziendale ottimale e sul reperimento di nuovi capitali
  • 32. Sostenere la crescita e lo sviluppo delle imprese • L’importanza della formazione e della conoscenza per favorire l’innovazione • Emerge l’esigenza di rafforzare il marketing, i canali e gli strumenti di vendita • La sfida della digitalizzazione: dati promettenti, ma serve una ulteriore accelerazione • La sfida della sostenibilità ambientale: ancora troppo pochi gli investimenti e gli sforzi sugli investimenti in campo energetico e dei rifiuti. Serve una trasformazione culturale estesa e rapida • Emerge un basso ricorso ai bandi di finanziamento pubblici. Troppo diffuso un approccio «I do it myself». Servono competenze specifiche e de- burocratizzazione
  • 33. L’importanza del territorio • Occorre puntare decisamente su una logica di rete territoriale, per la creazione e diffusione della conoscenza e della capacità innovativa • Tutti gli attori del territorio, e in particolare i soggetti istituzionali, sono fondamentali per incentivare le reti collaborative e favorire una crescita omogenea • L’importanza di comunicare e far conoscere le opportunità di crescita per le imprese promosse a livello istituzionale (Regione e Governo) • Il ruolo chiave di Associazioni di categoria e Corpi intermedi