1. braio 2008
“Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere,
intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini...” (1 Tim. 2:1).
IL TRAVAGLIO SPIRITUALE
“Che Dio possa aprire i nostri occhi per vedere cos'è veramente il ministerio santo
dell'intercessione per il quale, come Suoi sacerdoti reali, siamo stati appartati. Passa darci un
cuore grande e forte per credere quale influenza potente possono esercitare le nostre preghiere.
Che ogni paura di non riuscire ad adempiere alla nostra vocazione possa sparire mentre vediamo
Gesù che vive in eterno per pregare, che vive dentro di noi per pregare, che è una certezza
permanente per la nostra vita di preghiera” (Andrew Murray “Con Cristo nella Scuola di
Preghiera”)
La preghiera di intercessione è l'espressione di una relazione basata su un patto (Ebrei
12:24; Daniele 9:4) ed esercitata con fede e pazienza. È un intervento, una supplica a favore di
qualcun altro; è il tipo di preghiera che vince e rimuove qualsiasi ostacolo fino a quando arriva la
risposta di Dio. Tutta l'intercessione è una comunicazione reale e seria con Dio, non è mai
qualcosa di casuale, nemmeno quando è deliziosamente semplice. L'intercessione è sacra, è
importante per Dio, è un atto del Regno e, a volte, è un lavoro spirituale faticoso ed un intenso
sforzo spirituale.
Il travaglio spirituale nell'intercessione ci permettere di vedere risultati soprannaturali. Una
domenica notte nell'aprile del 1912, la moglie del Col. Gracie, anche se era veramente stanca
non riusciva a prendere sonno perché si sentiva oppressa dalla paura. Poi ha sentito un forte
peso di preghiera e in un travaglio tremendo e pressante ha cominciato ad intercedere per il
marito che in quel momento si trovava in mezzo all'Oceano Atlantico, diretto verso gli Stati Uniti
a bordo del Titanic. Con il trascorrere delle ore, non riusciva a sentire alcuna sicurezza ed ha
continuato a pregare in agonia fino alle cinque circa del mattino, quando una grande pace è
scesa nel suo cuore e si è finalmente addormentata. Nel frattempo, suo marito era tra le
centinaia di persone che cercavano freneticamente di calare le scialuppe di salvataggio di quella
grande nave colpita da un iceberg e in procinto di affondare; aveva perso ogni speranza di
salvarsi e stava di fare del suo meglio per aiutare le donne e i bambini. Poi, mentre la nave
piombava nella sua tomba di acqua, si era sentito risucchiare verso il fondo dal gigantesco
vortice d'acqua. Istintivamente aveva cominciato a nuotare sott'acqua, per quanto gelida fosse,
con il pianto nel cuore. Improvvisamente arrivò in superficie e si ritrovò proprio vicino ad una
scialuppa capovolta; insieme a diverse altre persone vi salì sopra e fu poi raccolto da un'altra
scialuppa verso le cinque del mattino, proprio quando la pace era scesa nel cuore di della moglie
che stava pregando per lui.
Il travaglio spirituale è un livello di intensità caratterizzato da un peso dello Spirito Santo di
veder realizzata, attraverso la preghiera, una promessa data, una rivelazione profetica, o di
vedere la risposta ad un bisogno di una persona, chiesa, città o nazione. Samuel Chadwick, un
gran commentatore del passato disse “C’è una mancanza notevole di travaglio nella preghiera.
Ci sono tante belle frasi, ma poche suppliche. La preghiera è diventata una forma di poesia
anziché essere una passione. Non c’è bisogno di altre spiegazioni per la mancanza di potenza
nella Chiesa; essere senza preghiera vuol dire essere senza passione e senza potenza.”.
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2. Il risveglio nasce dal grembo dell’intercessione; Dio, cioè, fa nascere i Suoi scopi attraverso
l’intercessione del Suoi figli, attraverso il travaglio spirituale. Quando la Bibbia parla del travaglio
in connessione con l’intercessione, iniziamo a comprendere cosa comporta.
Le parole ebraiche usate per “travaglio” danno un significato pieno di colore a questo soggetto:
1. Yalad vuol dire: far nascere qualcosa, un tempo di parto o di intense doglie del parto
2. Telah vuol dire: essere in uno stato di sofferenza, angoscia e agitazione
Isaia 66:7-8 “Prima di provare le doglie di parto, ella ha partorito; prima che le venissero i
dolori, ha dato alla luce un maschio. Chi ha mai udito una cosa simile, chi ha mai visto cose
come queste? Nasce forse un paese in un sol giorno o una nazione viene forse alla luce in un
istante? Ma Sion, appena ha sentito le doglie, ha partorito i suoi figli.”
In questo passo troviamo il doppio uso della parla “travaglio” che comprende l’essere in intense
doglie di parto e far nascere qualcosa.
Le parole greche tradotte nel Nuovo Testamento con “travaglio” sono: tikto, odino, e mochthos e
vogliono dire “generare, originare, dare alla luce, partorire, procreare, essere aiutati a partorire,
produrre, provare i dolori del parto, faticare duramente, affaticarsi in qualcosa”. Queste parole
possono anche significare “un tempo di tristezza a causa del dolore”. Ancora una volta questa
parola descrive il processo di “far nascere” nel regno spirituale quello che Dio ha desiderato dare
alla luce.
Galati 4:19 “Figli miei, per i quali sono di nuovo in doglie, finché Cristo sia formato in voi”
Romani 8:26 “Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché
non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri
ineffabili”
Insieme, il travaglio spirituale e l’intercessione producono i risultati desiderati dallo Spirito
Santo. Mentre portiamo il peso per un’anima, una città, o una nazione possono esserci momenti
di travaglio spirituale. Il travaglio spirituale può essere un’attività dello Spirito Santo per un
periodo di tempo, mentre Egli visita gli intercessori per portarli sulle proprie ginocchia per lottare
e intercedere per un bisogno specifico.
Il travaglio spirituale NON è qualcosa che una persona può evocare da sé o può imparare
semplicemente leggendo un libro al riguardo. Deve essere dato dallo Spirito Santo ed imparato
nella scuola dello Spirito; può durare per alcuni minuti, oppure per ore, o può continuare per
diverse settimane o mesi. Le persone vengono prese dal travaglio spirituale che farà loro sentire
un tale dolore e un peso tale per la situazione che grideranno al Signore e staranno sulla breccia
in quel momento cruciale. Coloro che fanno dell’intercessione uno stile di vita, sono quelli che
sperimentano questo tipo di preghiera.
Ogni volta che Dio da ad una chiesa o ad una persona delle parole profetiche, queste
dichiarazioni profetiche sono solo una parte dell’opera di Dio e devono essere seguite
dall’intercessione profetica che è quella che fa sì che ciò che Dio ha detto o promesso sia
adempiuto.
Mentre si intercede nel travaglio spirituale, non solo si rivendicano le promesse e le parole
profetiche ricevute da Dio, ma a volte, si è mossi a pregare con sentimenti ed emozioni molto
profonde, anche con lacrime. Quando riversiamo i nostri cuori davanti al Signore in un forte
travaglio spirituale, ci sono momenti di pianto e lacrime abbondanti.
Ebrei 5:7 “Nei giorni della sua carne, con grandi grida e lacrime, egli [Gesù] offrì preghiere e
supplicazioni a colui che lo poteva salvare dalla morte, e fu esaudito a motivo del suo timore di
Dio.”
Supplica e intercessione, la preghiera che non prende un “no” come risposta, che prende
d’assalto i bastioni celesti e porta confusione e sconfitta a tutte le potenze dell’inferno, anche
alla morte stessa. Questo è il vero travaglio spirituale.
(Frank Damazio: Seasons of intercession)
1. L’Italia
Preghiamo:
Chiediamo perdono a Dio per i peccati commessi nella nostra nazione:
1) Chiediamo perdono per i peccati di idolatria:
- Riconosciamo e confessiamo il peccato di idolatria attraverso la nostra avidità, il
materialismo, e il benessere. Confessiamo che non ci siamo presi cura dei poveri, ma
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3. ammassato beni per noi stessi. Riconosciamo e confessiamo di aver riposto la nostra
fiducia nella dea fortuna e nel gioco d’azzardo per provvedere a noi stessi anziché fidarci
di Te. Confessiamo che molti di noi sono arroganti, soddisfatti di sé e vivono nel lusso e
nei piaceri senza preoccuparsi minimante di coloro che sono nel bisogno. Riconosciamo e
confessiamo di aver permesso che questo peccato mettesse radici anche nella chiesa
attraverso il “vangelo della prosperità” e le motivazioni egoistiche nascoste con cui,
spesso, abbiamo operato anche nella chiesa. Chiediamo perdono per aver ignorato i
bisogni di coloro che ci stanno attorno e Ti preghiamo di darci un cuore per il povero e il
bisognoso e la capacità di aiutarli. Preghiamo che la chiesa possa essere più coinvolta nel
sociale considerandolo un modo pratico attraverso cui predicare la verità dell’evangelo
mostrando in modo tangibile l’amore di Cristo e del Padre a chi ancora non lo cosce.
- Riconosciamo e confessiamo di aver amato e di amare le nostre tradizioni culturali,
famigliari e religiose e praticarle anche quando sono in contrasto con la cultura e le vie del
Tuo Regno. Ti chiediamo di aiutarci a riconoscere ed abbandonare queste tradizioni, e che
la Tua volontà e la cultura del Tuo Regno possano essere stabilite nella nostra vita.
- Riconosciamo e confessiamo di aver adorato e di adorare la creatura invece del Creatore
attraverso l’adorazione dei santi e dei morti, l’adorazione di Maria, attraverso l’adorazione
delle celebrità del cinema, della musica, della televisione, dello sport. Preghiamo che Dio
ci purifichi con il sangue di Cristo e resistiamo, nel nome di Gesù, all’assolto dell’idolatria
nei media della nostra società. Confessiamo e ci pentiamo per l’adorazione degli dei delle
religioni e pratiche orientali, del sole, della luna, delle stelle e dei pianeti. Chiediamo
perdono per tutti i luoghi in cui sono state erette immagini di altri dei e persone che non
glorificano il Tuo nome e per aver portato queste immagini anche nelle nostre case.
2) Chiediamo perdono per le pratiche dell’occulto che sono sempre più diffuse in Italia:
- Confessiamo e ci pentiamo per aver consultato medium, indovini e oroscopi riguardo al
nostro futuro anziché ricercare Te. Confessiamo e chiediamo perdono per il peccati della
divinazione, della magia, dell’interpretazione dei presagi (tarocchi, fondi del caffè, ecc.),
della stregoneria, dei sortilegi. Preghiamo che lo Spirito Santo convinca di peccato coloro
che sono coinvolti in queste pratiche; che siano cancellate, nel nome di Gesù, tutte le
predizioni fatte sulle nostre vite, le vite dei nostri figli e delle generazioni a venire.
- Confessiamo e chiediamo perdono dei molti rituali dell’occulto (es. camminare sul fuoco,
evocare gli spiriti dei morti) fatti nel nostro paese
- Preghiamo che Dio purifichi noi e la nostra nazione e ci liberi da tutti questi legami
3) Riconosciamo e ci pentiamo per tutte le volte che abbiamo permesso allo spirito di
religiosità, di controllo e manipolazione, allo spirito di divinazione di operare anche
all’interno della chiesa bloccando l’opera dello Spirito Santo, influenzando la chiesa e le
singole persone attraverso false profezie, false dottrine, autoritarismo e legalismo.
Preghiamo che la chiesa possa essere completamente liberata dalle conseguenze di tutto
questo e dall’influenza di qualsiasi spirito contrario allo Spirito Santo e che solo ed
esclusivamente la Sua voce possa essere ricercata, ascoltata e seguita. Che ogni falsa
rivelazione abbia ad essere esposta e completamente rimossa dal Corpo di Cristo.
4) Chiediamo perdono per le società segrete presenti in Italia che hanno tenuto e tengono in
schiavitù migliaia di persone.
- Preghiamo che Dio esponga le opere delle tenebre e le persone siano liberate.
- Confessiamo e ci pentiamo dell’adorazione di Satana nei rituali della Massoneria e delle
cerimonie di iniziazione. Chiediamo a Dio di perdonarci e di liberarci dalla maledizione di
morte causata dai giuramenti e dai voti fatti da molti dei nostri leader.
- Chiediamo perdono per i rituali e le pratiche sataniche fatte nel nostro paese. Preghiamo
che Dio esponga queste opere delle tenebre e porti alla libertà di Cristo coloro che sono
presi in questa rete.
5) Chiediamo che Dio riversi il Suo Spirito Santo sul nostro paese, che porti convinzione di
peccato su coloro che sono coinvolti in queste pratiche e ci purifichi da tutte queste
iniquità.
Continuiamo a pregare per le prossime elezioni ed il nuovo governo che verrà formato.
- Che possa essere composto da persone integre che hanno veramente a cuore il bene delle
persone di questo paese
- Che dal Governo e dal Parlamento abbiano ad essere esclusi coloro che sono corrotti o che
sono in qualsiasi modo collegati con le varie forme di criminalità organizzata (mafia,
camorra, ‘ndrangheta, ecc.)
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4. - Che sia al Governo che al Parlamento ci sia una maggioranza di persone che hanno timore
di Dio e desiderano camminare nelle Sue vie, che promuovono le giustizia e fanno leggi
giuste a difesa della famiglia, dei più deboli, della moralità e dell’onestà.
Che Dio continui a proteggere il nostro paese da altri terremoti e disastri naturali, da ogni
atto di violenza e spargimento di sangue e che ogni tentativo criminale, terroristico sia
scoperto e fermato prima di essere compiuto.
2. Il Mondo Salmi 2:8 “Chiedimi, io ti darò in eredità le nazioni e in possesso le estremità della terra.”
ISRAELE
PREGHIAMO:
- Il 22 gennaio ci saranno le elezioni. Preghiamo che il nuovo governo sia composto da
persone scelte da Dio, che desiderano fare la Sua volontà e portare avanti i Suoi piani.
Che ogni piano del nemico contro Israele ed ogni suo tentativo di sovvertire i piani di Dio
per questa nazione, in questo tempo abbiano ad essere vanificati sul nascere.
- Che Dio faccia sorgere più “sentinelle” per pregare che la Sua pace ed i Suoi scopi siano
manifestati in questa terra spiritualmente strategica
- Israele è circondato da paesi che sono nell’anarchia politica, in cui c’è una forte influenza
di gruppi terroristi islamici il cui scopo è dichiaratamente quello di distruggere questa
nazione. Ci sono, inoltre, diversi tentativi di provocare scontri da parte di attivisti male
informati che cercano di rompere l’embargo di Israele sulla striscia di Gaza e dipingono
Israele come trasgressore dei diritti umani. Sino ad ora questi tentativi non hanno avuto il
successo sperato, ma è iniziata una tendenza che potrebbe portare future violenze
reazioni negative verso Israele.
Preghiamo che Dio protegga questa nazione contro i suoi nemici e che Israele possa
conoscere che la vera pace viene solo da Dio e non dagli uomini. Salmo 83:1-5,18
- Che le nazioni del mondo non abbiano ad essere ingannate, ma possano allinearsi con la
volontà di Dio per Israele.
- Per la protezione dei cristiani in Israele e che Dio dia loro sapienza, forza, coraggio,
risorse e nuove strategie per predicare il vangelo sia ai giudei che agli arabi che agli
stranieri.
SOMALIA
Nome completo:
Repubblica Federale di
Somalia
Popolazione totale:
10.085.638 (stima 2012)
Capitale: Mogadiscio
Lingue principali: Arabo,
Inglese e Italiano
Religione: + del 99%
sono Musulmani
Forma di Governo:
Repubblica Federale
Anticamente, la Somalia è stata un importante centro commerciale con il resto del mondo antico
e, secondo molti studiosi, potrebbe essere l'ubicazione più probabile del leggendario Paese di
Punt. Lungo il medioevo, i flussi commerciali della regione vennero dominati da vari sultanati
somali. Nel tardo XIX secolo, britannici e italiani acquisirono il controllo di parte della costa
somala, portando alla creazione dei protettorati della Somalia Britannica (nord) e della Somalia
Italiana (centro e sud). L’indipendenza è stata raggiunta nel 1960 e le due regioni sono state
unite nella Repubblica Somala.
Tuttavia, da allora la Somalia non ha conosciuto pace. Nel 1964 e nel 1977 è entrata in guerra
con l’Etiopia per il controllo di un territorio popolato da Somali ma rimasto all’Etiopia in seguito
alla divisione delle terre colonizzate dalla Gran Bretagna nelle II metà dell’Ottocento. Il territorio
di Ogaden è rimasto poi all’Etiopia.
Nel 1969 un colpo di stato militare, ha portato al potere il generale Siad Barre e ha dato inizio ad
un periodo di guerra civile che perdura ancora oggi. Nel 1991 Barre è stato estromesso; la lotta
per il potere che ne è seguita ha contrapposto diversi gruppi tribali, in un nuovo crescendo di
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5. violenza accompagnato, peraltro, da una terribile carestia. Nello stesso anno, l'ex Somaliland ha
annunciato la propria secessione, un evento che ha dato origine a nuovi scontri.
Il conflitto è diventato sempre più confuso e violento, e nel 1995 l'ONU, incapace di far fronte
alla situazione, ha dovuto ritirare le proprie forze. Il periodo è stato caratterizzato dalle violenze
dei "Signori della guerra", i temibili capi-clan che hanno sottomesso la popolazione e costretto
alla fuga, nel 1994, anche i caschi blu dell'ONU e i militari americani. Essi hanno imperversato
per anni in gran parte del sud del Paese (la zona fertile ed agricola della Somalia).
Verso la fine degli anni novanta c’è stato un momento di scambi diplomatici importante, che
incluse un accordo fra ventisei fazioni e nel 2004 il processo di pacificazione politica sembrava
avviarsi alla conclusione; è stato eletto un parlamento federale e sono stati nominati un
presidente ad interim e il Governo Federale di Transizione somalo, deboli istituzioni, tuttavia, che
non sono riuscite a rendere effettivo il loro potere e a governare, anche a causa dell'opposizione
dei "signori della guerra" di Mogadiscio, quasi tutti componenti del governo stesso; nessun di
loro era disposto a lasciare il proprio feudo e consegnarlo ad un altro signore con cui era in
guerra da 16 anni. Questi anni di lotte hanno spinto sempre di più la popolazione verso il
fondamentalismo islamico.
L’autorità di questo debole governo è stata ulteriormente compromessa nel 2006 dalla ribellione
di gruppi islamici che hanno guadagnato il controllo di gran parte del sud del paese, compresa la
capital Mogadiscio, dopo aver cacciato i “signori della guerra” che avevano governato per 15
anni.
Con l’aiuto delle truppe etiopi, l’esercito governativo ha ripreso il controllo dagli islamici alla fine
del 2006. Ma gli insorti, compreso il gruppo di Al-Shabab (che nel 2012 ha annunciato propria
l’unione con Al-Qaeda) hanno continuato la guerra e riguadagnato il controllo di gran parte della
Somalia del sud verso la fine del 2008.
Nell'autunno del 2007 la situazione a Mogadisco era drammatica. La città (in preda a caos,
violenze ed epidemie) era in piena catastrofe umanitaria, e gli sfollati hanno raggiunto quota un
milione nel solo anno in corso.
Nel giugno 2008 è stata concordata la firma di un accordo tra governo somalo, parte
dell'opposizione ed Etiopia. Per pervenire a tale accordo, a differenza che nei precedenti
tentativi, sono state coinvolte le realtà moderate collegate alle corti islamiche.
Il 29 dicembre 2008 il presidente Abdullahi Yusuf Ahmed ha rassegnato le sue dimissioni. Ha
motivato questa decisione con l'impossibilità di portare la Somalia in una fase di pacificazione ed
accordo tra le parti. Inoltre ha criticato duramente la comunità internazionale per il mancato
sostegno economico, senza il quale non sarebbe stato possibile formare un esercito in grado di
fronteggiare le corti islamiche e gli altri gruppi che si contendono il potere. Aden Mohamed Nur,
presidente del parlamento, ha assunto così a interim la funzione di presidente di uno stato che di
fatto dal 1991 non esiste.
Il 31 gennaio 2009 il leader di una fazione moderata dell'Unione delle Corti Islamiche Sheikh
Sharif Sheikh Ahmed è stato eletto capo del governo federale di transizione. Sharif, leader
dell'Alleanza per la ri-liberazione della Somalia (ARS), ha sconfitto il primo ministro Nur Hassan
Hussein appoggiato della comunità internazionale.
Nel 2011 al-Shabab e i suoi combattenti sono stati spiazzati da una serie di offensive delle
truppe governative insieme alle forze di pace africane; si sono allontanti da Mogadisco
nell’agosto del 2011 ed hanno perso la loro ultima città roccaforte nel sud, Kismayo, nell’ottobre
2012. Come segno di fiducia crescente, il primo Parlamento formale somalo, in più di 20 anni, ha
prestato giuramento nell’aeroporto di Mogadiscio ed ha eletto Presidente Hassan Sheikh
Mohamud.
Il lungo periodo di assenza di autorità nel paese ha permesso che i pirati somali diventassero un
enorme pericolo per le navi internazionali che devono transitare nell’area ed ha spinto la NATO a
prendere il comando di un’operazione anti-pirateria. Gli sforzi internazionali hanno dato i loro
frutti nel 2012 quando gli attacchi dei pirati sono scesi bruscamente; ne sono stati contati 70
contro i 233 del 2011.
Nel 2011 la difficile situazione del popolo somalo è stata esacerbata dalla peggiore siccità in 60
anni, che ha lasciato milioni di persone sull’orlo della morte per fame ed ha fatto fuggire decine
di migliaia di persone in Kenya e Etiopia in cerca di cibo.
La Somalia è uno dei paesi più poveri del mondo; in sostanza, dipende quasi totalmente dagli
aiuti umanitari. A causa della continua guerra civile e della presa di potere dei gruppi islamici,
che hanno perseguitato i cristiani e distrutto le chiese, le organizzazioni non islamiche sono state
costrette a lasciare il paese. La libertà religiosa in Somalia è repressa; l’ordinamento prevede,
infatti, la pena di morte per apostasia.
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6. PREGHIAMO:
- La Somalia è il paese più instabile e senza legge nel mondo. Dopo tutti questi anni di
anarchia, i somali hanno un desiderio disperato di pace e ripristino dell’ordine civile.
Preghiamo che gli attuali e futuri governanti possano imparare dagli errori del passato,
cercare il bene del loro popolo, rispettare i diritti umanitari e garantire la libertà religiosa
- Che i piani dei fondamentalisti islamici per il controllo totale della Somalia vadano a vuoto
e sia impedita la tirannia religiosa.
- Che Dio mandi operai nei campi profughi di Kenya, Etiopia e Yemen, che possono
ministrare il Suo amore a questi disperati, portando loro la Sua salvezza, la speranza e la
pace e gioia che solo Dio può dare.
- Che Dio protegga i cristiani somali; che possano crescere nella fede e testimoniare
coraggiosamente quando ne hanno la possibilità.
- L’islam ha screditato il cristianesimo associandolo all’oppressione. Che questo pregiudizio
abbia ad essere distrutto, che i somali che vengono aiutati dai cristiani possano essere
toccati dall’amore di Cristo e rispondere positivamente.
- Che vengano riaperte le porte alle organizzazioni cristiane e queste possano operare
liberamente nel paese.
- Che sia rimosso il velo che impedisce ai somali di vedere la verità. Che Dio mandi loro
sogni, visioni e rivelazioni e possa esserci una grande raccolta fra questa popolazione così
martoriata
GRUPPO ETNICO NON ANCORA RAGGIUNTO DAL VANGELO: I KAGORO DEL MALI
I Kagoro del Mali sono un gruppo etnico di circa 37.000 persone, per
la maggior parte animisti e credono che gli oggetti hanno spiriti.
Adorano anche i loro antenati attraverso la celebrazione di rituali. I
morti vengono placati con offerte di farina di miglio e acqua. I
Kagoro credono che, a volte, i loro antenati possono prendere la
forma di animali o, addirittura di vegetali! L’analfabetismo è il
problema maggiore. Sono state aperte nel loro mezzo delle scuole
islamiche, ma nella maggior parte dei villaggi i bambini non ricevono
educazione perché devono aiutare nel lavoro dei campi.
Forse ci sono alcuni, pochi, cristiani fra i Kagoro.
Il Mali non è un posto ospitale per i cristiani ed è necessario che
coloro che vengono da fuori trovino modi creativi per entrare in
questo paese.
PREGHIAMO:
- Che Dio mandi i Suoi “operai” in questa messe e dia loro le giuste strategie per poter entrare
e operare liberamente in mezzo a loro.
- A causa dell’analfabetismo è necessario usare la comunicazione orale e visiva. Preghiamo che
venga prodotto materiale audio e video nella loro lingua e adeguato alla loro cultura, affinché
il messaggio del vangelo possa essere facilmente e correttamente recepito
- Che vengano stabilite delle scuole cristiane nel loro mezzo affinché sia bambini che adulti
possono ricevere un’educazione che non sia influenzata dall’islam.
- Che i pochi credenti che ci sono fra i Kagoro possano crescere nella fede e diventare persone
mature in Cristo, che possano essere ripieni dello Spirito Santo, testimoniare di Cristo con
coraggio, verità e potenza e discepolare nuovi credenti.
- Che i Kagoro possano essere liberati dal legame dell’adorazione di cose create e dei morti.
- Che le loro condizioni di vita possano essere migliorate
Per il Suo Regno
Rossana Vittaloni
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