Questo è uno dei quattro lavori effettuati con Mister Donati al corso di allenatore UEFA B, svolto nel 2015. L'obiettivo era quello di analizzare la partita di un giocatore dal punto di vista tecnico; veniva richiesto di riportare ogni tocco effettuato in una tabella che distingueva i palloni giocati a uno, due, tre o più di tre tocchi. Infine, in base ai dati analizzati, veniva richiesta una descrizione del calciatore.
3. Dal punto di vista tecnico, il giocatore dimostra una buona tecnica di base; nella partita ha
effettuato pochi passaggi sbagliati e pochissimi errori tecnici.
Gioca molto semplice e in sicurezza, senza rischiare mai giocate difficili, e ciò è dimostrato anche
dal fatto che la maggior parte dei passaggi (26 su 40) e degli stop (24 su 29) sono stati eseguiti
con l’interno piede.
Le uniche due palle perse della partita sono state causate: una da un tentativo di dribbling in
posizione avanzata non andato a buon fine, e l’altra in seguito alla pressione collettiva di tre
avversari; inoltre, ha effettuato pochi lanci, giocando molto palla a terra (37 passaggi rasoterra e 3
lanci; più di una volta alza le braccia verso i suoi difensori per incentivarli a giocare palla vicino e
senza paura), e non è mai arrivato al cross, al tiro o a rischiare un dribbling; per questo può
considerarsi un buon giocatore in fase di costruzione di gioco, piuttosto che in fase offensiva e
realizzativa.
Ha effettuato 40 passaggi, di cui 36 riusciti (90%) e solo 4 errati, e tutti con il suo piede preferito
(destro), utilizzando il piede debole solo per stoppare e/o controllare la palla.
Nonostante sia un giocatore molto ordinato e che gioca molto semplice, nel secondo tempo, con la
squadra in vantaggio, ha effettuato due colpi di tacco, a dimostrazione della buona padronanza
tecnica.
Se fossi il suo allenatore e dovessi migliorarne la tecnica individuale, ritengo che uno dei lavori che
potrebbe essergli utile sarebbe il maggior e migliore utilizzo del piede debole, visto che lo utilizza
molto poco, e abituarlo a proteggere e gestire con più qualità la palla sotto pressione.
Nelle foto i due colpi di tacco
4. Tatticamente, ha ricoperto il ruolo di uno dei due centrocampisti nel 4-2-3-1 della sua squadra.
Si è dimostrato un giocatore molto intelligente: in fase difensiva ha dato equilibrio e aggressività
alla squadra ricoprendo sempre la posizione giusta, giocando molto vicino ai difensori centrali e
andando a coprire gli spazi lasciati vuoti dal reparto difensivo.
La sua importanza in fase difensiva è dimostrata anche dal numero di palle intercettate (14).
Sopra, a sinistra, un 1 contro 1 in fase difensiva, a destra, una palla intercettata in tackle.
Sotto, un inserimento difensivo nella linea dei quattro difensori su palla laterale.
In fase offensiva ha partecipato poco alle azioni in posizione avanzata, se non come appoggio e
supporto (l’azione del gol è cominciata da una palla intercettata da lui), ma ha avuto un ruolo molto
importante per quanto riguarda la costruzione del gioco dal basso: cercava sempre di giocare palla
a terra e di smarcarsi per farsi dare palla e cominciare la costruzione, anche abbassandosi nella
linea dei difensori e/o vicino alla propria porta. Le statistiche del numero di passaggi effettuati in
avanti (17 su 40), in diagonale (19 su 40) e indietro (4 su 40), dimostrano chiaramente le sue
buone doti di visione di gioco e in fase di costruzione.
5. Nelle foto precedenti, alcune azioni di gioco nelle quali Mascherano si abbassa a prendere palla in fase di
costruzione.
Nei calci piazzati a favore non va a saltare, ma rimane arretrato così da difendere un eventuale
contropiede; nei calci piazzati a sfavore marca a uomo.
Caratterialmente si è dimostrato un giocatore di grande temperamento, agonismo e spirito di
sacrificio.
All’interno della squadra sembra ricoprire un ruolo di leader, sia durante la partita che a gioco
fermo: parla molto con i compagni e non smette mai di motivare e dare indicazioni.
Dimostra concentrazione, coraggio e personalità durante tutta la partita, senza mai dare
l’impressione di avere cali di tensione.
6. Dal punto di vista fisico, nonostante la bassa statura, dimostra di essere dotato di ottime doti di
resistenza, reattività e forza esplosiva.
Non ha avuto pause durante la gara, è sempre stato in movimento anche a palla lontana, ha
dimostrato di avere gamba per variare rapidamente ritmo, non è mai parso in debito di ossigeno
neanche nei minuti finali e non ha avuto problemi a contrastare avversari strutturalmente più forti di
lui, anche nel gioco aereo.