SlideShare a Scribd company logo
1 of 24
Download to read offline
1
I PERIODICI DELLA TRADUZIONE IN ITALIA
A CURA DI
N. NOMI
4 Ahmed Hassoun Kamal Kotb Hassoun
5 Ahmed Khalid Ibrahim AbouShagar
82 Mohammed Ayman Abd-Allah Ali
93 Marwan Yasser Mustafa Ali
2
INTRODUZIONE
La Rivista di Al-Alsun per la Traduzione è una delle più importanti riviste arabe ed
egiziane, che riguarda la traduzione e delle sue varie tematiche, che interessano tutti coloro
che lavorano nel settore della traduzione e ogni studente alle facoltà di lingue.
La rivista Al-Alsun è una rivista semestrale, il suo primo numero è stato pubblicato nel
giugno 2001. Il numero includeva un gruppo di importanti studi sulla traduzione a livello di
critica e di analisi. La rivista ha anche fatto luce sui problemi della traduzione della
conoscenza straniera in arabo.
Il primo numero della rivista includeva anche un capitolo completo sul padre spirituale di
tutti i traduttori, Rifa'a al-Tahtawi e il capitolo trattava la storia della sua vita e le sue stazioni
più importanti, compresi i suoi successi e il suo ruolo nella vita di Muhammad Ali e della sua
famiglia.
Per quanto ci riguarda, per la redazione di questa ricerca ci siamo avvalsi del quindicesimo
numero, che si compone di una serie di capitoli, ognuno dei quali tratta un tema specifico
delle problematiche traduttive, ovvero:
1. Sezione: Ricerche e studi critici in traduzione
2. Sezione Traduzioni
3. La sezione sulle ultime attività di traduzione
4. Tecnologia di traduzione
5. La porta delle bandiere di traduzione
Ciò che distingue questa sezione dai suoi predecessori è che contiene una nuova sezione
intitolata "Le ultime attività di traduzione e le loro pubblicazioni". Fare luce su pubblicazioni
di case editrici locali e internazionali, libri nel campo della traduzione, o riviste e periodici
che si occupano di problemi di traduzione.
Dopo attenta lettura dell'indice, dopo lettura del suo contenuto, e dopo continua
discussione; Abbiamo deciso che l'argomento " I PERIODICI DELLA TRADUZIONE IN
ITALIA", del Dr. Islam Fawzy, Segretario Generale della Pubblicazione della rivista,
dovrebbe essere l'argomento di cui ci occupiamo nella nostra ricerca.
3
CORPO
Ci sono tante principali riviste italiane sulla traduzione, abbiamo selezionato solo i siti
aggiornati e con le risorse immediatamente accessibili. Speriamo di incuriosirvi descrivendo
le caratteristiche di ciascuna rivista, per approfondire basta cliccare sul nome per scoprire
cosa c’è di interessante. Buona lettura!
RIVISTE ITALIANE:
INTRALINEA
La rivista del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione, Fondata nel 1998 da un
gruppo di dottorandi in traduzione dell'ateneo di Bologna, guidati dal prof. Marcello
Soffritti, è stata la prima rivista online di studi sulla traduzione in Italia, e tra le prime nel
mondo. e sin da allora si impegna a pubblicare le migliori ricerche accademiche sulle materie
relative alla traduzione e all'interpretazione. Ma non solo, sul sito si possono trovare dibattiti,
traduzioni, recensioni e monografie. Le lingue dei lavori pubblicati includono l'inglese,
l'italiano, il tedesco, il francese, lo spagnolo e il polacco. È tutto in inglese proprio perché la
rivista è rivolta a un pubblico internazionale dove chiunque abbia svolto una ricerca
accademica può sottoporre il proprio lavoro alla redazione che deciderà se pubblicarlo. È una
rivista "open access" e adotta una politica di "double blind peer review" per tutti i contributi
scientifici.
N.D.T.
La Nota del Traduttore è una rivista online, fondata nel 2004 da Dori Agrosì, traduttrice
dal francese e dallo spagnolo. Si occupa prettamente di traduzione letteraria ed è ricca di
informazioni su eventi e fiere del libro, ma cosa ancora più importante riesce a dare un volto
ai professionisti che ci permettono di leggere in italiano le novità letterarie straniere tramite le
sue interviste nella sezione Focus. Ha ben dieci parti dedicate a seconda del genere letterario
e queste vanno dal romanzo al fumetto, da menzionare le pagine dedicate alla letteratura
dell’est e a quella del nord Europa.
TRADURRE
Rivista nata nel 2011, Ideato e redatto da un gruppo di valenti studiosi e traduttori torinesi,
si avvale della collaborazione di esperti traduttori da varie lingue e da ricercatori e docenti di
diverse università italiane e straniere. si propone di far conoscere a un pubblico più ampio
4
possibile tutti gli aspetti del lavoro di traduzione, la sua importanza storica e il suo grande
valore culturale. è ormai affermata come punto di riferimento tra i traduttori per studi e
letture di approfondimento. Esce due volte l’anno "online semestralmente" e ogni numero
contiene le rubriche Studi e ricerche (contenente saggi critici letterari, linguistici e storici),
Pratiche (dedicato alle esperienze di attività professionale diretta, ivi compresa l'intervista a
un/a traduttore/trice sul suo lavoro), Strumenti (che offre suggerimenti e nozioni sugli arnesi
del mestiere, a cominciare dai dizionari, e recensioni).Il suo punto forte sta nell’affrontare il
mondo della traduzione da una prospettiva storica, raccontando storie di traduttori e del loro
lavoro, e nello stesso tempo guardare al futuro grazie agli studi e alle ricerche più recenti.
C'è un elenco dei siti utili da conoscere se lavorate nel campo delle lingue e della traduzione.
le associazioni di categoria dove ci si può informare sui diritti e i doveri dei traduttori, subito
dopo ho deciso di dare spazio ai blog di professionisti che ho ritenuto più utili e interessanti e
che, perché no? possono essere anche d’aiuto o di ispirazione.
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA:
AITI
Associazione Italiana Traduttori e Interpreti, nasce nel 1950 ed è ancora oggi
un’istituzione per i traduttori e soprattutto diventare socio dà ancora più valore al proprio
operato. L’associazione si impegna a promuovere attività culturali e di interesse generale per
i suoi soci, detta inoltre delle linee guida deontologiche che possano garantire condizioni e
prestazioni di lavoro eque.
ANITI
Associazione Nazionale Traduttori e Interpreti, nasce nel 1956 come sindacato di queste
categorie ma due anni dopo cambia con il nome attuale. L’impronta sindacale resta e oggi
l’Associazione sostiene la regolamentazione legislativa dell’attività professionale e il
riconoscimento di un compenso equo per chi svolge tale attività.
STRADE
È il sindacato dei traduttori editoriali e come tale si impegna "a favore di tutti i traduttori
che svolgono, in via esclusiva o parziale, traduzioni tutelate dalle norme giuridiche sul diritto
d’autore ".
5
TRADINFO
È un’associazione fondata da un gruppo di traduttori e interpreti provenienti dalla
prestigiosa Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di Forlì. I
principali obiettivi dell’associazione sono la tutela dei professionisti del settore, la
promozione di attività di formazione e aggiornamento e lo sviluppo di una coscienza
professionale e deontologica.
BLOG CONSIGLIATI:
BIBLIT
Nato come forum nel 1999, nel giro di pochi anni il sito diventa un punto di riferimento
per tutti i traduttori letterari, troppo ricco per descriverlo in poche righe. Visitatelo per
scoprire tutte le risorse che offre.
BLOC-NOTES
Si tratta del blog della rivista Tradurre (vedi la sezione Riviste specializzate) e ha diverse
rubriche molto interessanti, per esempio “In libreria” dove vengono presentati libri in
traduzione e i traduttori.
LINGUAENAUTI
Un blog dedicato non solo ai traduttori ma a tutti quelli che lavorano con le lingue
straniere. Un vero e proprio viaggio nel mondo dei linguisti.
DOPPIOVERSO
Questo blog si distingue per la sua rubrica “Vita da freelance”, un aiuto pratico per
chiunque sia un freelance con particolare attenzione alla professione del traduttore. Al
momento non è più aggiornato, ma gli articoli sono ancora validissimi.
DIARIO DI UNA TRADUTTRICE EDITORIALE
Come dice il titolo stesso questo è un vero e proprio blog dove l’autrice parla delle sue
esperienze lavorative, quindi può essere molto utile per condividere idee e pratiche.
6
TERMINOLOGIA ETC.
Un blog molto aggiornato e molto attento alle notizie più recenti che possano includere
considerazioni linguistiche. Naturalmente si occupa principalmente di terminologia, ma
anche di localizzazione e traduzione in generale.
LA STANZA DEL TRADUTTORE
Questo blog si distingue dagli altri perché è un luogo di condivisione di esperienze di vita
quotidiana vissute dai traduttori. È un modo di scoprire cosa c’è dietro un lavoro così
interessante, ma anche così faticoso e raccontare qualcosa di sé.
TRAD.IT
È il blog del traduttore e traduttologo Bruno Osimo, uno dei capisaldi della traduzione in
Italia. Qui potrete trovare le informazioni più importanti, le interviste e bibliografie
dell’autore, ma cosa ancora più interessante avrete la possibilità di leggere i suoi articoli
online che riguardano naturalmente la sfera traduttologica. Il sito forse è poco strutturato, ma
vale la pena dedicargli del tempo per scoprire cosa riserva.
IL PRIMO NUMERO DI RIVISTA TRADURRE
Questo numero è un numero elettronico, poiché viene pubblicato annualmente sul sito
Web della rivista, per supportare la sua portata a un numero di lettori e per incoraggiare
coloro che preferiscono le copie cartacee degli scritti a leggere e beneficiare della rivista; Il
caporedattore della rivista Gianfranco Petrillo, in collaborazione con la famosa casa editrice
italiana Zanichelli, è riuscito Per presentare a questo gruppo di appassionati di libri, una
selezione dei contenuti della rivista dei suoi vari numeri, in formato cartaceo.
La rivista contiene infatti molte opere e contributi di grande rilievo nel campo della
traduzione e della sua teoria, alcuni dei quali affronteremo in questa ricerca - con l'aiuto e la
guida di Dio Onnipotente -, dopo aver preso visione della rivista Al-Alsun.
INSEGNARE/ IMPRARE A TRADURRE LIBRI.
Esperienza di didattica all'Università di Torino e una "modesta proposta"
Queste sono le opere di tre autori sono: (Paola Brusasco, Maria Cristina Caimotto, Aurelia Martelli)
7
Questo articolo si occupa di una sintesi delle esperienze di questi professori nel campo della
traduzione tra italiano e inglese; L'articolo include diversi punti che sono riassunti come
segue:
❖ L'inizio, e l'articolo si apre con una critica alla situazione generale nel campo
dell'insegnamento della traduzione a livello delle università italiane, descrivendola
come tutt'altro che tipica; Invece, la traduzione nelle università viene insegnata sulla
base del fatto che è solo una materia - niente di più - all'interno di un programma il
cui obiettivo principale è insegnare una lingua specifica. Nonostante ciò, è possibile
escludere alcune università che hanno settori specializzati anche nel campo della
traduzione e dell'interpretazione. E in base a quanto detto e con questo metodo e
meccanismo nell'insegnamento della traduzione; L'attività di traduzione non ottiene
ciò che merita.
❖ L'articolo si occupa poi dell'interpretazione dei risultati di quel metodo ordinario di
insegnamento, spiegando la situazione in cui si trova il laureato di queste università,
dove lo studente ottiene un certificato di laurea dopo tre anni interi di studio delle
lingue e letterature, o forse cinque dopo aver completato gli studi universitari
all'università, mentre il suo livello di conoscenza non sale al livello richiesto, e forse
la situazione è peggiore, in quanto lo studente è laureato e non ha nemmeno il minimo
livello di conoscenza, e questo per quanto riguarda il campo della traduzione, il suo
meccanismo, i metodi, la storia e teoria.
❖ Lo studente, infatti, oltre alla mancanza del livello di conoscenza richiesto nel campo
della traduzione, manca anche della formazione e della pratica concreta necessarie per
il mercato del lavoro; Tutto questo è conseguenza della routine del sistema educativo
a livello delle università italiane per quanto riguarda il campo dell'insegnamento delle
lingue.
❖ L'inizio, e l'articolo si apre con una critica alla situazione generale nel campo
dell'insegnamento della traduzione a livello delle università italiane, descrivendola
come tutt'altro che tipica; Invece, la traduzione nelle università viene insegnata sulla
base del fatto che è solo una materia - niente di più - all'interno di un programma il
cui obiettivo principale è insegnare una lingua specifica. Nonostante ciò, è possibile
escludere alcune università che hanno settori specializzati anche nel campo della
traduzione e dell'interpretazione. E in base a quanto detto e con questo metodo e
8
meccanismo nell'insegnamento della traduzione; L'attività di traduzione non ottiene
ciò che merita.
❖ Successivamente, le scrittrici hanno discusso una serie di fattori che potrebbero
nuocere al processo di insegnamento della traduzione in quelle università, che sono
ovviamente fattori di natura sintetica e possono essere così riassunti:
✓ I livelli degli studenti sono bassi nelle lingue straniere che studiano, a
causa della mancanza di ore dedicate allo studio e alla pratica di queste
lingue.
✓ Il gran numero di studenti in un'aula, che riduce la qualità
dell'insegnamento di queste lingue e il beneficio degli studenti dalle ore
assegnate loro nel processo educativo. Ciò nonostante, esiste un gruppo di
università che fissa un certo numero di studenti ammessi alla loro
università.
✓ Nella Facoltà di Lingue e Letterature dell'Università di Torino, ad
esempio, la traduzione è insegnata nell'ambito del programma di
insegnamento della lingua inglese dell'università, che fa parte del piano
triennale del corso di laurea. Nel secondo anno del BA, il numero di
studenti nel 2009-2010 nel secondo anno è stato di 600 studenti
accademici che hanno scelto l'inglese come seconda lingua.
✓ Sono stati divisi in tre gruppi, ogni gruppo di circa 200 studenti. Il
programma di studi semestrale è stato articolato in 9 settimane, con un
totale di tre lezioni a settimana, e per lo svolgimento di esercizi di
traduzione sotto la supervisione dei docenti; Sono stati condotti seminari di
ricerca per un gruppo selezionato di studenti, e il loro numero era solo
venticinque, e sono stati selezionati in base ai loro voti medi nel
programma.
✓ Il docente tiene seminari di ricerca e workshop sulla verità sulla
traduzione, con cadenza settimanale di elaborazione e consegna dei testi.
✓ Il commento delle scrittrici dell'articolo qui su questo caso è che non è
perfetto; Poiché gli studenti hanno bassi livelli di conoscenza della lingua
inglese, così come il tempo limitato previsto per le ore di pratica, e il fatto
che l'esperienza degli studenti dipende dai tentativi di tradurre alcune delle
frasi usate durante i loro studi nella scuola secondaria e media; Tutti questi
9
fattori rende il processo di insegnamento della traduzione molto
complicato.
❖ le scrittrici concludono la parte teorica dell'articolo ponendo una serie di domande e
cercando di rispondere, e le seguenti sono:
✓ Come conciliare le teorie della traduzione e la loro pratica in un contesto
educativo dominato da lezioni di carattere generale, in cui la formazione si
basa sull'analisi del testo traducendo il testo rispetto al testo originale?
✓ Come possono essere organizzate le lezioni in modo da aiutare gli studenti che
non frequentano i laboratori di formazione a identificare alcuni dei problemi
reali della traduzione?
✓ Come si possono aiutare gli studenti a sviluppare il suo senso critico del testo
da tradurre o del testo tradotto
❖ I tentativi delle scrittrici di rispondere a queste domande risiedono nel tentativo di
comprendere gli aspetti più controversi del processo traduttivo, in particolare il
fenomeno che effettivamente incontrano nel processo di insegnamento della
traduzione dall'inglese all'italiano, e attraverso l'analisi dei modelli di esame, che sono
una parte della traduzione di un testo e alcuni dei testi a cui sono stati esposti nelle
attività di laboratorio di formazione, le scrittrici hanno cercato di identificare gli errori
più frequenti degli studenti
❖ Alla fine, possiamo dire che questa analisi ha mostrato quanto siano deboli i livelli di
inglese degli studenti, che è la lingua del testo da tradurre, e si chiama lingua di
partenza; Di conseguenza, gli studenti non sono in grado di possedere gli strumenti di
destinazione, che desiderano tradurre all'italiano.
❖ Nel contesto dell'articolo, gli autori hanno presentato questi errori, che mostrano
l'incapacità di questi studenti di identificare gli elementi e i limiti del significato,
nonché la loro incapacità di valutare i molteplici livelli da cui dipende il testo
originale, nonché la loro incapacità di dare precise manifestazioni descrittive o
comunicative efficaci e le finalità contenute nel testo originario.
❖ La letteratura ha anche toccato l'esistenza di problemi nel corretto fondamento
linguistico a livello delle due lingue, la lingua italiana - la lingua madre - e la lingua
inglese, lo dimostrano gli esempi presentati nell'articolo dall'esperienza di questi
professori dell'Università di Torino.
10
IL QUINDICESIMO NUMERO DELLA RIVISTA PER IL 2018
Passando a parlare di un altro numero, parliamo ora di un numero della rivista uscita
nell'autunno del duemila diciotto, che trattava un tema fondamentale delle questioni
traduttive, che è il tema della traduzione didattica, con tutti i suoi pilastri e partecipanti, in
modo che questo numero sia una continuazione del quadro iniziato nei primi numeri
dell'articolo.
Il numero è diviso in diversi capitoli, a cominciare da un capitolo chiamato "Pratiche".
Questo capitolo comprendeva diciotto articoli suddivisi in cinque sezioni.
LA PRIMA SEZIONE
La prima parte si apre con un articolo dal titolo "imparare a tradurre libri" a cura delle
autrici Giulia Basileca, Aurelia Martelli, Paola Mazzarelli. In questo articolo si passa in
rassegna la diffusione della traduzione come materia nella maggior parte degli atenei italiani,
così come viene insegnata ormai in molte fasi della formazione universitaria, siano corsi
individuali o programmi di certificazione che si concludono con certificati di laurea nei
sistemi triennali o laurea specialistica; La prova di ciò è il fatto che molti dei documenti di
ricerca laureati si sono occupati della traduzione in un'immagine o in una forma in altre
parole, questo si aggiunge a molti centri di traduzione privati, e c'è un notevole aumento del
numero di libri dedicati alla traduzione o ai metodi per insegnarla.
Successivamente, l'articolo ha iniziato ad affrontare il problema della difficoltà di
trasformare i traduttori studiati in traduttori reali, esperti e qualificati per il mercato del lavoro
e fino a che punto questi giovani traduttori sono qualificati o meno.
Evidenziando il problema della presenza dei traduttori nel mercato del lavoro, potrebbero
non aver conseguito il titolo accademico in traduzione, ma sono comunque riusciti a trovare
opportunità di lavoro per sé stessi in questo campo.
L'articolo ha poi toccato quanto accaduto nel periodo che separa il primo numero da
questa versione, che è il periodo compreso tra la primavera del 2011 - data di emissione del
primo numero -, e l'autunno del 2018 - data di emissione del quindicesimo numero -, e ha
chiarito che c'è un grosso problema nella mancata distinzione tra "traduzione per case
editrici" e "traduzione specializzata", che è quello è trascurato dal processo educativo nelle
istituzioni accademiche interessate all'insegnamento della traduzione e delle sue scienze,
dove il termine traduzione per le case editrici è inteso solo come traduzione letteraria,
11
specialmente traduzione letteraria di livello superiore - e questo è probabilmente un equivoco
- dove altri vengono trascurate le traduzioni, di cui hanno bisogno le case editrici, come
(Studi -Libri scientifici e intellettuali - ecc...).
Successivamente, l'articolo apre la strada a una serie di altri articoli di questo numero, che
a loro volta aprono la strada al lettore per comprenderne il contenuto.
QUANDO A TRADURRE SI INSEGNAVA DI NASCOSTO.
La prima sezione di questo capitolo include anche un'intervista intitolata "Quando a
tradurre si insegnata di nascosto". Intervista a Barbara Lanati a cura di Norman Gobetti.
Barbara Lanati è docente di Letteratura americana all'Università di Torino, nonché abile
traduttrice; Ha tradotto molte opere di noti scrittori, dall'inglese all'italiano.
Discutiamo brevemente di questa intervista, e della cosa più importante che ne è derivata,
presentando alcune delle idee che la traduttrice ha rivolto nelle sue risposte alle domande
dell'interlocutore, e attraverso la sua visione del concetto di traduzione, conosciamo la sua
portata esperienza di insegnamento in questo campo.
La traduttrice inizia il suo dialogo dicendo che si sente perplessa, ma sarà franca
nell'ammettere di essere un po' ignara di molti testi relativi alla scienza della traduzione, che
sono stati recentemente pubblicati e rivisti, e vede che questi studi scientifici e teorie,
nonostante la loro qualità, non appartengono alla sua generazione, al suo stile, né al suo modo
di approcciarsi al lavoro traduzione.
la traduttrice ha commentato che gli studenti che praticavano la traduzione letteraria erano
più abili nell'analizzare i testi letterari e nello studiare e comprendere bene la letteratura.
Successivamente Barbara Lanati ha parlato dei laboratori di traduzione a cui ha
partecipato all'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, e ha citato alcuni nomi di coloro
che hanno partecipato a quei laboratori, compresi i nomi di due traduttori, ciascuno dei quali
ha scritto un libro in seguito sulla traduzione e i nomi sono:
1. Rossella Bernascona e il suo libro “AB della traduzione letteraria”
2. Susanna Basso e il suo libro è un diario in traduzione intitolato “sul tradurre"
Ha anche indicato come lavorare in quei laboratori di traduzione, descrivendo il lavoro in
essi come lavoro democratico; Dove tutti i partecipanti presentano le loro traduzioni e
opinioni e poi concordano sulla versione più accurata di un testo.
12
Sebbene non le piaccia o non segua le teorie della traduzione, che descrive come una
scienza teorica, la traduttrice ha risposto a un punto molto importante in cui spiega i
meccanismi del suo lavoro di traduzione. Ha detto che se decide di tradurre un'opera di un
autore - e ne ha menzionati alcuni - inizia leggendo tutto ciò che questo autore ha scritto e
tutto ciò che le persone hanno scritto su di lui, prima di iniziare effettivamente il processo di
traduzione, poiché ogni autore ha il suo mondo e il vocabolario che usa sempre.
Successivamente la traduttrice ha sottolineato un punto molto importante, ovvero l'uso dei
dizionari, in quanto ha confermato di preferire i dizionari cartacei a quelli elettronici, e di
utilizzare il maggior numero di dizionari di questo tipo, e ha spiegato che inizia a tradurre
opere prima con carta e matita.
E sulla domanda a lei rivolta circa le pressioni delle condizioni di lavoro nella traduzione e
la preoccupazione per l'insegnamento della letteratura e la mancanza di separazione tra le due
questioni, essendo la questione diversa per quanto riguarda l'insegnamento della traduzione;
Perché l'insegnamento della traduzione non può raggiungere il livello letterale dello studente;
Poiché la traduzione richiede pratica e contatto con il mercato del lavoro; la traduttrice ha
risposto che era d'accordo il fatto è, ma ci sono molti traduttori che conoscono bene il loro
mestiere e raggiungono ottimi risultati anche quando non hanno piena familiarità con il
background letterario
La traduttrice ha poi fatto l'esempio della nota traduttrice in Italia, Fernanda Befano, che è
stata criticata per il fatto che molte delle sue traduzioni contengano degli errori; Ciò può
essere dovuto alla natura delle traduzioni che se ne occupavano, ma alla fine i lettori hanno
continuato a cercarne le traduzioni; Gli errori sono fatti per tutti.
Il dialogo ha poi toccato i moniti per il traduttore, sia dal controllo di editori o editori in
case editrici o agenzie, o anche professori che sovrintendono alla traduzione; E le domande
degli studenti universitari nelle lezioni di traduzione e le loro frasi “Questo si può dire e
questo non si può tradurre, e questo è vero e questo è sbagliato”, qui gli studenti hanno una
specie di paura e panico nel processo di traduzione.
È stato inoltre sottolineato che il testo potrebbe avere diverse traduzioni; Pertanto, è
necessario prima comprendere il contesto e la situazione di cosa tradurre.
La traduttrice Barbara ha sottolineato l'importanza che lo studente che studia traduzione -
cioè il futuro traduttore - traduce e dopo aver completato la sua traduzione, deve riprovare a
13
leggere, come se la traduzione fosse per qualcun altro o addirittura per un nemico in cerca di
errori per lui, come se dicesse: “Voglio vedere cosa ho fatto in questa traduzione.
Con queste parole si è conclusa l'intervista alla bravissima traduttrice Barbara Lante.
LA SECONDA SEZIONE
Si passa poi alla seconda sezione, che riguarda Le scuole “Scuole” e comprende sette
articoli che ruotano attorno agli istituti di traduzione, I più importanti dei quali possono
essere scuole specializzate in traduzione, poiché il titolo della sezione portava quel nome. Il
primo articolo L’ Alma Mater per la traduzione curato da Gloria Bazzocchi, e il nome
“Alma Mater” è il nome dato all’Università di Bologna, che è una delle più antiche e grandi
università d’Italia e d’Europa.
In questo articolo Gloria racconta la storia della Scuola Superiore di Lingue Moderne
per Interpreti e Traduttori, “Sslmit” in italiano, istituita nell’anno accademico 1989-1990
come collegio dell’Università dell’Alma Mater. Situato nella città di Forlì in Emilia-
Romagna e poi trasformato in dipartimento dopo la “Legge Gelmini 2010” che ha cancellato
il nome delle facoltà e quindi il nome della scuola è diventato Dipartimento di Interpretazione
e Traduzione, per diventare un'immagine realistica di un istituto di traduzione di rilievo sul
suolo italiano. È sufficiente indicare la subordinazione del dipartimento a Ciuti, ovvero la
Conferenza Internazionale Permanente degli Istituti Universitari di Traduttori e Interpreti di
Tesi di Master Europei
Migliaia di studenti ogni anno sostengono esami di ammissione in questo dipartimento,
provenienti da tutta la penisola italiana e talvolta anche da fuori Italia. In questa sezione sono
presenti tre differenti percorsi di studio, ognuno dei quali prevede una frequenza di almeno il
70%. Il primo programma è il corso triennale per la laurea in specializzazione in mediazione
linguistica e scambio interculturale. Sono ammessi 182 studenti e lauree magistrali
equivalenti, ovvero due anni di studio dopo il certificato triennale nella specializzazione
dell’interpretazione. Sono ammessi 32 studenti, così come nel programma di traduzione
specializzata, e sono accettati 62 studenti.
L’articolo ha poi toccato una spiegazione dettagliata dell’istituto, il suo sistema di
studio, l’infrastruttura della Scuola Superiore di Traduzione, e come gli studenti sono
accettati in questi programmi di studio. L'articolo presenta inoltre in dettaglio il sistema di
studio, I suoi componenti e le lingue in questa scuola come cinese, francese, tedesco, russo e
14
spagnolo, oltre all’inglese ovviamente. L’obiettivo in questi casi è tradurre da queste lingue
straniere in italiano. Sono stati inoltre citati gli elementi collaterali ausiliari dei corsi di
studio, che sono attività legate al confronto della traduzione e delle sue problematiche, come
seminari e circoli di ricerca scientifica.
L’autore dell’articolo ha spiegato che il dipartimento sostiene alcune delle iniziative
intraprese dal Centro Traduttori della Fiera del libro per ragazzi di Bologna, a cui partecipano
tutti gli studenti del dipartimento. Ha aggiunto molti altri importanti esempi che indicano
l’ampiezza dell’attività del Dipartimento Interpreti e Traduttori. Ha citato alcuni dei progetti
sostenuti dal dipartimento e ai quali ha contribuito attivamente. Alla fine dell’articolo,
l’autore è tornato ad evidenziare le caratteristiche più importanti che contraddistinguono il
dipartimento nel campo della didattica, soprattutto nel campo della traduzione letteraria.
Il secondo articolo di questa sezione è intitolato “Tradurre la letteratura: uno spazio
per la formazione dei traduttori editoriali” a cura di Roberta Fabbri. L’articolo parla di
un programma di studio in una scuola privata, che è un programma per preparare traduttori
che lavorano per case editrici dopo che, Nella maggior parte dei casi, la traduzione letteraria è
l’obiettivo principale. Questa scuola, la Scuola di Misano, ha una storia di ventitré anni e ha
accolto più di 400 studenti. L’articolo iniziava spiegando lo status della scuola come
istituzione, la sua sede in luoghi separati e la sua cooperazione con vari enti e istituzioni nel
campo dell’insegnamento, della traduzione e dell’editoria.
L’articolo ha sottolineato che la traduzione della letteratura è un ibrido tra formazione
accademica e privata. Questo speciale programma di studi è organizzato dalla Scuola
Superiore degli Intermediari, con sede a Misano Adriatico. Quindi l’autore dell’articolo ha
iniziato a parlare dei meccanismi di selezione dei responsabili dell’insegnamento e delle
regole seguite nel programma, e tenendo conto della selezione di personalità con sufficiente
esperienza a livello pratico per contribuire all’arricchimento di questo programma.
L’articolo ha toccato anche la filosofia della traduzione letteraria nelle sue varie forme,
partendo da un’idea ben precisa che la traduzione rappresenta educazione all’incontro tra
culture diverse e all’ospitalità linguistica; La traduzione è quindi relativa al rapporto con
l’altro e al tentativo di individuare le somiglianze e le differenze e di creare un dialogo tra sé
e l’altro.
15
Il terzo articolo di questa sezione era intitolato “Langue & parole: una storia d’amore
tra la formazione e la rete lunga dieci anni”, preparato da Marina invernizzi. L’articolo
presenta l’idea dello sviluppo di Internet e dei social media, che ha notevolmente aiutato la
necessità di una comunicazione rapida tra persone diverse che parlano lingue diverse.
L’autore ha anche fatto riferimento alla prevalenza dei blog sui siti web e ha dato uno
sguardo alla storia dello sviluppo tecnologico per lo studio e l’apprendimento online. Da qui
è iniziata la costituzione della Fondazione Langue & Parole e la formazione a distanza, e la
sua attività si è successivamente ampliata per entrare nel mondo della traduzione, nello
specifico la traduzione a beneficio delle case editrici e della traduzione letteraria. Nel corso
degli anni, la traduzione specializzata è entrata in programmi di insegnamento come
traduzione tecnica e legale e traduzione nei campi della medicina e della farmacia.
Quanto al quarto articolo, qui si intitolava L’editoria è un lavoro artigianale, preparato
da Leonardo G. Luccone, che racconta l’inizio del suo lavoro di traduzione negli anni ’90,
precisamente nel 1995 in Italia, dove Internet era agli albori, I ritmi di lavoro non erano
veloci; A quel tempo Internet era un magazzino disorganizzato di cose e aveva bisogno di
una bussola, ma le cose si sono sviluppate rapidamente dopo tre anni, cioè nel 1998, quando
tutto è cambiato e c’erano motori di ricerca efficaci e siti più organizzati, e c’era un numero
maggiore di dizionari elettronici ed è diventato Il ritmo del lavoro è più veloce in ogni modo.
Negli anni Leonardo ha deciso nel 2005 di interrompere il lavoro individuale e di istituire
un gruppo di lavoro per qualificare le persone a collaborare con le case editrici. Quindi, parla
del viaggio di lavoro e dei programmi di studio raggiunti uno dopo l’altro. Dal piano di studi
per editori per le case editrici al piano di studi per traduttori. Poi ha spiegato l’importanza del
piano di studi nella preparazione di traduttori che siano in grado di trovare opportunità
lavorative legate a questo mestiere, come il lavoro di talent scout e presentare alle grandi case
editrici, e come marketing e agenzia per I diritti commerciali, sia per l’editoria che per la
traduzione in altre lingue e altri mestieri o professioni creati dal rapido sviluppo.
L’articolo trattava diversi punti e spunti molto importanti sui traduttori, tra I quali
citiamo, ad esempio, ciò che riflette la visione dell’autore dell’articolo, dove il traduttore ha
descritto che non è solo un interprete che non ha voce, ma un altro autore, e su questo bisogna
insistere. Ha anche notato la necessità che il traduttore conosca I suoi diritti all’interno del
diritto d’autore; E che il traduttore deve tenerne ben conto nei contratti che gli sono stati
sottoposti. Un altro punto importante dell’articolo è sottolineare l’importanza del traduttore,
16
per quanto possibile, mantenendo la stessa situazione per le sue circostanze e la sua
disponibilità fino a quando non termina la traduzione; Il problema principale risiede nella
formulazione del testo tradotto in modo coerente e omogeneo.
Quanto al quinto articolo scritto da Paola Mazzarelli, si intitolava “La Scuola di
Torino ovvero la Scuola di specializzazione in traduzione editoriale”, e racconta della
prima vera scuola di traduzione, fondata da Magda Olivetti e aperta proprio a
Torino. Successivamente, l’autrice dell’articolo ha parlato delle basi per stabilire corrett-
amente le scuole di traduzione e della sua storia con il lavoro nella gestione di una scuola
come queste scuole specializzate nella traduzione professionale. L’obiettivo primario e
primo della scuola di traduzione era trasferire le competenze dalle sue persone ai giovani
traduttori, considerando la traduzione come una professione difficile che richiede un’elevata
professionalità. Le ragioni dell’istituzione della scuola sono molte nell’articolo, poi il
discorso ha toccato la struttura della scuola e la definizione della sua identità, poi la
definizione degli studenti e la qualità degli studenti che vi studiano. Alla fine, l’articolo ha
sollevato una domanda sulla possibilità di insegnare la traduzione, poiché l’autrice afferma
che la sua generazione – che è la generazione più anziana – ha imparato la traduzione in un
modo o nell’altro, ma senza scuole specializzate in traduzione in quel momento. Ciò non
significa che non ci fosse bisogno di una scuola di traduzione, ma le condizioni erano diverse
e la pratica e le esperienze erano gli elementi più importanti nel processo di apprendimento
della traduzione.
Il sesto articolo era intitolato la Scuola di Milano ovvero la civica Scuola Interpreti e
Traduttori (Altiero Spinelli)» di Fabrizia Parini, che presentava la storia della scuola
superiore, nato nel 1980, affiliato al Comune di Milano, e oggi è affiliata alla Fondazione
Nazionale Scuole di Milano. Questa scuola comprende anche la Scuola Superiore per
mediatori linguistici (Ssml), che ha un ordinamento triennale e due anni magistrali, oltre
comprende anche l’Istituto Superiore di Interpretazione, Traduzione e Relazioni
Internazionali (Isit-Rit). Quindi l’autore dell’articolo ha sottolineato l’esistenza di una
cooperazione con alcuni istituti in altri paesi come la Russia e altri, dopo di che ha chiarito le
principali lingue che studiano gli studenti, che è l’inglese (lingua obbligatoria), a condizione
che ne scelga una delle altre lingue con esso tra francese, olandese, spagnolo, tedesco, cinese
e russo. Successivamente, l’articolo ha spiegato I dettagli dello studio e dei programmi nei
diversi anni accademici e ha chiarito alcune delle tecniche utilizzate nell’insegnamento come
17
i tipi di traduzione, I meccanismi del lavoro di traduzione, la traduzione con le moderne
tecnologie e altro.
Quanto al settimo e ultimo articolo di questa sezione sulle scuole, è stato scritto da
Mario Tolomelli, intitolato Il progetto formativo Grió, Qui Mario racconta la storia della
Fondazione Grió e delle sue attività nel mondo della traduzione e dei suoi programmi di
studio, poiché questa istituzione si rivolge a studenti di lingue e discipline umanistiche che
sono interessati al mondo dell’editoria e che aspirano a un’esperienza lavorativa in questo
campo. L’attività della Fondazione è iniziata nel 2008 con programmi di studio della
traduzione in quattro diverse città italiane: Bologna, Roma, Trieste e Catania. L’articolo ha
poi affrontato tutte le attività svolte dall’istituzione nelle sue diverse sedi, I meccanismi
didattici ei suoi vantaggi nell’operare nel campo della traduzione.
LA TERZA SEZIONE
Segue poi la terza sezione, denominata “I Docenti". Contiene quattro articoli, il primo
intitolato “Filosofia accademica e filosofia professionale” di Franca Cavagnoli, e ha un
titolo secondario che rispecchia il contenuto dell’articolo, che è “Insegnare la traduzione”. In
un’aula universitaria affollata”. Qui, la professoressa di traduzione presenta la sua esperienza
nell’insegnamento della traduzione all’università. La Prof.Dr Franca ha spiegato che la sua
attività didattica nel campo della traduzione letteraria è stata incentrata per molti anni intorno
a due punti. Il primo è lo sviluppo professionale di alcuni colleghi e la qualificazione di
studenti neolaureati o dell’ultimo anno universitario prima della laurea, e aspirano a fare della
traduzione il loro campo di lavoro. Quanto all’altro punto, si tratta di percorsi di studio per la
traduzione letteraria all’interno del programma universitario di base per laurearsi con due
anni di laurea magistrale in traduzione o in lingue e letterature straniere.
Secondo quanto affermato dall’autore dell’articolo, se nel primo caso – per
professionisti della traduzione e aspiranti a farlo – la traduzione viene insegnata in laboratori
di traduzione dove avviene in piccoli gruppi di lavoro composti da circa 15 o 20 partecipanti
al massimo; Nel secondo caso, la qualità dell’insegnamento è dovuta al numero di studenti in
classe. Il processo di insegnamento può avvenire in piccoli gruppi, come accade in alcune
scuole superiori di traduzione, oppure possono essere classi numerose in cui il numero di gli
studenti raggiungono gli ottanta circa, come avviene nel corso di studi in Teorie e tecniche
della traduzione inglese che la stessa Professoressa Franca gli insegna dal 2004 presso
l’Università degli Studi di Milano. Dice che se il numero di persone iscritte al programma di
18
studio è piccolo, allora la lezione o la lezione non differisce molto dai laboratori con
professionisti. L’unica differenza sono le esperienze dei partecipanti, poiché gli studenti in
classe hanno meno esperienza di I tirocinanti nei laboratori, e quindi varia anche la qualità dei
testi selezionati per la formazione. Diverso è il ruolo della stessa Professoressa Franca, che fa
la professoressa e la docente nell’aula universitaria, ma diventa la collega più esperta nel
laboratorio di traduzione. Questa è quella che la Dott.ssa Franca chiamava “filosofia
professionale”; Ma se il numero di studenti in aula è grande, come accade all’Università
Statale di Milano, allora prevarrà senza dubbio quella che si chiama “filosofia accademica”.
Il secondo articolo di questa sezione è stato scritto da Norman Gobetti, intitolato
“Insegnare l’attenzione”, in cui racconta la sua esperienza e il suo percorso di insegnamento
della traduzione, iniziato quasi dieci anni fa. In questo periodo ha scoperto la risposta a una
domanda che si era posto all’inizio, che è “È possibile insegnare l’attenzione?” Cioè, può un
insegnante insegnare ai suoi studenti a prestare attenzione, soprattutto in quest’epoca in cui
noi abitare. La risposta è stata sì, come presentato nel resto dell’articolo.
Il terzo articolo, intitolato “Per una didattica della traduzione obliqua e flessibile”, è
stato scritto dalla dott. Barbara ivancic, che insegna traduzione dal tedesco all’italiano
all’Università di Bologna nei due anni di laurea magistrale, e qui racconta la sua esperienza
nell’insegnamento della traduzione e le sue esperienze dalla realtà del suo lavoro in questa
prestigiosa università. Ha anche spiegato attraverso gli esempi che ha presentato in tedesco e
alcune traduzioni o tentativi di tradurle in italiano, ha analizzato ed espresso la sua opinione
su punti relativi alle caratteristiche della traduzione in generale.
Il quarto e ultimo articolo di questa sezione è stato di Daniela Petruccioli, intitolato
“la Lezione di traduzione” in cui Daniele parla della sua lezione di traduzione di fronte a
trentasei studenti che non hanno alcun desiderio interiore per la lezione e sono esausti e non
hanno il minimo interesse per ciò che dice e non sono convinti della traduzione e
dell’ampliamento del orizzonte e pensare che se la traduzione è importante, perché alcuni
testi sull’informatica o sulla mediazione culturale. Poi il dottore vede che ci sono quattro
studenti che hanno un forte desiderio, entusiasmo e passione, e sanno benissimo cosa
vogliono fin dall’infanzia e hanno letto, studiato e praticato la traduzione a vari livelli, e si
sono formati le loro idee specifiche su cosa la traduzione è e perché la adorano. Poi ci sono
dodici studenti a cui non importa davvero.
19
LA QUARTA SEZIONE
Passiamo poi alla quarta sezione, intitolata I traduttori, per far parlare di sé I traduttori
come traduttori, che comprendeva anche quattro articoli, il suo primo articolo si intitolava
“un traduttore sul bordo” del traduttore Vincenzo Barca, che iniziò l’articolo che spiega il
suo intento con la parola “il bordo “, che è il bordo della vita, poiché ha completato I
sessantotto anni e ha iniziato Mal di schiena puoi farcela. Ma prende in prestito le parole di
altri, dicendo che la professione può essere esercitata finché I nervi sono in grado di
controllare la necessaria quantità di informazioni. Qui il traduttore racconta la sua esperienza
e il suo viaggio nel lavoro di traduzione e vede che la leggenda spesso racconta del traduttore
che siede sul divano e non si muove da esso se non per necessità e detta ai suoi studenti I testi
che aveva in mente, ma ritiene che questo sia un quadro mitico e non si applica alla sua
esperienza; Non ha discepoli. Vede che la parola “bordo” simboleggia il limite della distanza
o della distanza, poiché è diventata meno produttiva per la traduzione, e ciò non è dovuto al
suo desiderio, ma piuttosto alle circostanze che sono venute a controllarlo, quindi le
opportunità diminuiscono e la comunicazione con gli editori è diventata più difficile e
richiede molta tenacia e pazienza e spesso finisce La questione della distanza.
Per quanto riguarda il secondo articolo, è stato preparato da Laura Bortot, dal titolo
“Da lettore spensierato a traduttore in nuce”, in cui racconta la sua storia, che descrive
come strana, in quanto non voleva affatto tradurre e da qui la traduttrice torna al periodo del
liceo, quando studiava il tedesco come seconda lingua straniera, essendo residente nella città
di Trento. E il primo testo letterario che lesse in tedesco era un testo poetico, e da qui vedeva
l’impossibilità di affrontare la traduzione letteraria, soprattutto dalla sua visione della poesia
che non poteva essere tradotta. Ma in virtù del suo interesse per la lingua tedesca e dei suoi
studi, si è trovata a poco a poco a praticare la traduzione, partendo da traduzioni scientifiche
fino ad immergersi in diversi tipi di traduzione.
La cosa più importante che la traduttrice Laura ha menzionato in questo articolo è il
punto di collegare I cinque sensi dell’uomo al traduttore: ha visto che il traduttore vede il
testo, quindi I suoi occhi notano gli eventi, li riconoscono, rimuovono le loro maschere e poi
ricerca nel suo linguaggio originale nuove combinazioni, nuove forme morfologiche e nuovi
disegni al tratto semantico; Quindi ascolta il testo e lo legge ad alta voce e ne riceve l’eco
nella sua mente, dentro di lui e nella stanza in cui lavora, e ricodifica quei suoni, quindi cerca
nella sua lingua il acuto, il basso o il forte toni, ecc.; Il traduttore tocca la trama del testo e
20
sente la trama e la complessità della materia prima e la difficoltà strutturale o la grazia al suo
interno. Rimonta, slega e sposta le cose da un luogo all’altro, tesse e ricuce, ripara e nasconde
le cose; Il traduttore percepisce il gusto del testo oltre che l’effetto del gusto, cioè la traccia
lasciata dal testo con saliva e residui, e ne racconta l’odore e registra l’olfatto che ogni testo
porta con sé, cioè il patrimonio culturale. Attraverso I cinque sensi, il traduttore letterario
cerca stabilità ed equilibrio tra mente e cuore, intuizione e percezione, tensione emotiva e
analisi, metodo, accuratezza e performance letterale.
Il terzo articolo, intitolato “la reticella dorata “, è stato scritto da Yasmina Melaouah,
in cui racconta come è diventata una traduttrice dopo aver ammirato e amato la lingua
francese fin dai tempi della scuola.
Poi l’ultimo articolo di questa sezione, preparato da Antonietta Pastore, era intitolato
“Come sono diventata traduttrice letteraria”. In esso racconta la sua storia con la lingua
giapponese, che ha iniziato a viaggiare per vivere lì nel 1977 con il suo ex marito giapponese,
e così si è trovata costretta ad imparare la lingua giapponese, iniziando con la lettura di alcuni
testi che le hanno giovato molto, quindi mescolandosi e convivendo con le persone della
lingua. Poi, mentre cercava di imparare la lingua leggendo opere letterarie, decise di tradurle
in italiano. Così si è concluso l’articolo, raccontando I dettagli di questa avventura con la
lingua giapponese e la sua traduzione letteraria in italiano.
LA QUINTA SEZIONE
Successivamente si passa all’ultima sezione intitolata “Gli allievi ”, che comprende
anche quattro articoli; I primi articoli preparati da Patricia Badji dal titolo “Imparare a
tradurre all’Università degli Studi di Milano”, in cui la studentessa parla dal punto di vista
di uno studente del programma di traduzione dell’università in cui studia e trasmette I
vantaggi della traduttologia in questo universitaria del nord Italia, parlando del sistema
didattico e analizzando alcune delle cose che ha vissuto attraverso la sua esperienza tra gli
studenti nelle lezioni di traduzione. Trattava dei meccanismi di traduzione e di come scegliere
testi che differiscono di anno in anno e variano. La conversazione verteva sulla traduzione tra
inglese e italiano. Alla fine, ho menzionato I punti deboli del programma di traduzione, forse
il più importante dei quali è la mancanza di ore dedicate alla traduzione.
21
Il secondo articolo, intitolato “Studiare la traduzione all’Università: il corso di
Forlì”, è stato curato da Olga Alessandra Barbato, Valeria Cassino, Martina Santarelli e
Marco Troia. Hanno parlato del sistema di programmi per la traduzione e del loro rapporto
con esso come gruppo di studenti universitari.
Il terzo articolo della studentessa, Alice Della Seta, era intitolato “Un Interessante
equivico”. In questo articolo racconta I due anni di laurea magistrale che ha studiato in
traduzione e interpretariato presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma, dove è
possibile scegliere tra traduzione o interpretazione. Ha scelto la traduzione scritta per il suo
interesse a tradurre il mercato editoriale, e da qui ha raccontato la sua esperienza nello studio
di questa specialità, il programma che ha seguito nello studio, le condizioni di studio, I
materiali che ha studiato e I dettagli del suo studio nei due anni in maniera breve e adeguata
allo stesso tempo.
L’ultimo articolo di tutta questa sezione era intitolato “miseria e splendori dei corsi di
Lingua inglese e traduzione” dello studente Mattia Venturi, in cui parla dei programmi di
lingua inglese e traduzione dell’Università di Torino con tutti I precisi dettagli e punti di
interesse per chiunque abbia a che fare con la traduzione tra italiano e inglese in particolare.
22
CONCLUSIONE
Alla fine della ricerca, Noi, come studenti che ancora studiano alla Facoltà di Al-Alsun,
concordiamo con ciò che ha detto l'abile traduttore e ciò che l'italiano rivista trattata in questo
numero; Tutto questo non è che un'incarnazione completa del metodo di insegnamento della
traduzione in Egitto.
Vorremmo scrivere un riassunto di ciò che abbiamo guadagnato dalla lettura di questo
argomento e perché l'abbiamo scelto?
Primo: Perché abbiamo scelto quest'argomento?
Per seguenti motivi:
1. La nostra convinzione, come studenti alla Facoltà di Al-Alsun, dell'importanza della
traduzione come componente essenziale del nostro campo di studi.
2. L'urgenza di rivedere costantemente gli articoli che trattano di problemi della traduzione, e
di vedere le ultime pubblicazioni delle case editrici, specialmente nel paese dove impariamo
la lingua “Italia”.
Secondo: Cosa abbiamo guadagnato?
1- Abbiamo imparato a conoscere i problemi più importanti legati alla traduzione in Italia.
2- Abbiamo conosciuto la natura delle università italiane che insegnano le lingue.
3- Abbiamo conosciuto gli interessi degli italiani relativi alla scelta della lingua desiderata
per lo studio (principalmente inglese).
4- La ricerca ha migliorato le nostre capacità di scrutinio e linguistiche legate allo stile.
5- La ricerca ha potenziato le nostre capacità linguistiche e traduttive.
23
FONTI
1. La Rivista di Al-Alsun per la Traduzione
2. https://www.tradz.it/riviste-specializzate/
3. https://www.tradz.it/siti-utili/
4. http://rivistatradurre.it/
5. https://www.lindiceonline.com/geografie/itinerari-di-parole/rivista-tradurre-petrillo/
6. https://www.intralinea.org/
7. https://dit.unibo.it/it/ricerca/pubblicazioni-attivita-editoriali/attivita-
editoriali/intralinea-online-translation-journal
8. https://lanotadeltraduttore.it/it/home-page
9. https://www-lindiceonline-com.translate.goog/geografie/itinerari-di-parole/rivista-tradurre-
petrillo/?_x_tr_sl=it&_x_tr_tl=ar&_x_tr_hl=en-GB&_x_tr_pto=nui,sc
10. https://www.tradz.it/riviste-specializzate/
11. https://www.facebook.com/rivistatradurre/
24
INDICE
2
INTRODUZIONE
3
RIVISTE ITALIANE
4
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
5
BLOG CONSIGLIATI
6
IL PRIMO NUMERO DI RIVISTA TRADURRE
10
IL QUINDICESIMO NUMERO DELLA RIVISTA PER IL 2018
22
CONCLUSIONE
23
FONTI

More Related Content

Recently uploaded

Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptxOman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
raffaeleoman
 
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docxcristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
lorenzodemidio01
 
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptxLorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
lorenzodemidio01
 

Recently uploaded (11)

Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptxOman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
 
CamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptx
CamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptxCamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptx
CamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptx
 
Chi come me - Rassegna stampa - Teatro Franco Parenti
Chi come me - Rassegna stampa - Teatro Franco ParentiChi come me - Rassegna stampa - Teatro Franco Parenti
Chi come me - Rassegna stampa - Teatro Franco Parenti
 
Filippo Luciani I Sumeri e le ziggurat.pptx
Filippo Luciani I Sumeri  e le ziggurat.pptxFilippo Luciani I Sumeri  e le ziggurat.pptx
Filippo Luciani I Sumeri e le ziggurat.pptx
 
CamploneAlessandro_Riforme_di_Atene.pptx
CamploneAlessandro_Riforme_di_Atene.pptxCamploneAlessandro_Riforme_di_Atene.pptx
CamploneAlessandro_Riforme_di_Atene.pptx
 
Definitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptx
Definitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptxDefinitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptx
Definitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptx
 
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docxcristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
 
Presentazione14.pptx storia prova guerra
Presentazione14.pptx storia prova guerraPresentazione14.pptx storia prova guerra
Presentazione14.pptx storia prova guerra
 
festival_chieti_poesiaaa_esperienza.docx
festival_chieti_poesiaaa_esperienza.docxfestival_chieti_poesiaaa_esperienza.docx
festival_chieti_poesiaaa_esperienza.docx
 
CamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptx
CamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptxCamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptx
CamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptx
 
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptxLorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
 

Featured

How Race, Age and Gender Shape Attitudes Towards Mental Health
How Race, Age and Gender Shape Attitudes Towards Mental HealthHow Race, Age and Gender Shape Attitudes Towards Mental Health
How Race, Age and Gender Shape Attitudes Towards Mental Health
ThinkNow
 
Social Media Marketing Trends 2024 // The Global Indie Insights
Social Media Marketing Trends 2024 // The Global Indie InsightsSocial Media Marketing Trends 2024 // The Global Indie Insights
Social Media Marketing Trends 2024 // The Global Indie Insights
Kurio // The Social Media Age(ncy)
 

Featured (20)

2024 State of Marketing Report – by Hubspot
2024 State of Marketing Report – by Hubspot2024 State of Marketing Report – by Hubspot
2024 State of Marketing Report – by Hubspot
 
Everything You Need To Know About ChatGPT
Everything You Need To Know About ChatGPTEverything You Need To Know About ChatGPT
Everything You Need To Know About ChatGPT
 
Product Design Trends in 2024 | Teenage Engineerings
Product Design Trends in 2024 | Teenage EngineeringsProduct Design Trends in 2024 | Teenage Engineerings
Product Design Trends in 2024 | Teenage Engineerings
 
How Race, Age and Gender Shape Attitudes Towards Mental Health
How Race, Age and Gender Shape Attitudes Towards Mental HealthHow Race, Age and Gender Shape Attitudes Towards Mental Health
How Race, Age and Gender Shape Attitudes Towards Mental Health
 
AI Trends in Creative Operations 2024 by Artwork Flow.pdf
AI Trends in Creative Operations 2024 by Artwork Flow.pdfAI Trends in Creative Operations 2024 by Artwork Flow.pdf
AI Trends in Creative Operations 2024 by Artwork Flow.pdf
 
Skeleton Culture Code
Skeleton Culture CodeSkeleton Culture Code
Skeleton Culture Code
 
PEPSICO Presentation to CAGNY Conference Feb 2024
PEPSICO Presentation to CAGNY Conference Feb 2024PEPSICO Presentation to CAGNY Conference Feb 2024
PEPSICO Presentation to CAGNY Conference Feb 2024
 
Content Methodology: A Best Practices Report (Webinar)
Content Methodology: A Best Practices Report (Webinar)Content Methodology: A Best Practices Report (Webinar)
Content Methodology: A Best Practices Report (Webinar)
 
How to Prepare For a Successful Job Search for 2024
How to Prepare For a Successful Job Search for 2024How to Prepare For a Successful Job Search for 2024
How to Prepare For a Successful Job Search for 2024
 
Social Media Marketing Trends 2024 // The Global Indie Insights
Social Media Marketing Trends 2024 // The Global Indie InsightsSocial Media Marketing Trends 2024 // The Global Indie Insights
Social Media Marketing Trends 2024 // The Global Indie Insights
 
Trends In Paid Search: Navigating The Digital Landscape In 2024
Trends In Paid Search: Navigating The Digital Landscape In 2024Trends In Paid Search: Navigating The Digital Landscape In 2024
Trends In Paid Search: Navigating The Digital Landscape In 2024
 
5 Public speaking tips from TED - Visualized summary
5 Public speaking tips from TED - Visualized summary5 Public speaking tips from TED - Visualized summary
5 Public speaking tips from TED - Visualized summary
 
ChatGPT and the Future of Work - Clark Boyd
ChatGPT and the Future of Work - Clark Boyd ChatGPT and the Future of Work - Clark Boyd
ChatGPT and the Future of Work - Clark Boyd
 
Getting into the tech field. what next
Getting into the tech field. what next Getting into the tech field. what next
Getting into the tech field. what next
 
Google's Just Not That Into You: Understanding Core Updates & Search Intent
Google's Just Not That Into You: Understanding Core Updates & Search IntentGoogle's Just Not That Into You: Understanding Core Updates & Search Intent
Google's Just Not That Into You: Understanding Core Updates & Search Intent
 
How to have difficult conversations
How to have difficult conversations How to have difficult conversations
How to have difficult conversations
 
Introduction to Data Science
Introduction to Data ScienceIntroduction to Data Science
Introduction to Data Science
 
Time Management & Productivity - Best Practices
Time Management & Productivity -  Best PracticesTime Management & Productivity -  Best Practices
Time Management & Productivity - Best Practices
 
The six step guide to practical project management
The six step guide to practical project managementThe six step guide to practical project management
The six step guide to practical project management
 
Beginners Guide to TikTok for Search - Rachel Pearson - We are Tilt __ Bright...
Beginners Guide to TikTok for Search - Rachel Pearson - We are Tilt __ Bright...Beginners Guide to TikTok for Search - Rachel Pearson - We are Tilt __ Bright...
Beginners Guide to TikTok for Search - Rachel Pearson - We are Tilt __ Bright...
 

الحادية عشر يا اهلي (1)

  • 1. 1 I PERIODICI DELLA TRADUZIONE IN ITALIA A CURA DI N. NOMI 4 Ahmed Hassoun Kamal Kotb Hassoun 5 Ahmed Khalid Ibrahim AbouShagar 82 Mohammed Ayman Abd-Allah Ali 93 Marwan Yasser Mustafa Ali
  • 2. 2 INTRODUZIONE La Rivista di Al-Alsun per la Traduzione è una delle più importanti riviste arabe ed egiziane, che riguarda la traduzione e delle sue varie tematiche, che interessano tutti coloro che lavorano nel settore della traduzione e ogni studente alle facoltà di lingue. La rivista Al-Alsun è una rivista semestrale, il suo primo numero è stato pubblicato nel giugno 2001. Il numero includeva un gruppo di importanti studi sulla traduzione a livello di critica e di analisi. La rivista ha anche fatto luce sui problemi della traduzione della conoscenza straniera in arabo. Il primo numero della rivista includeva anche un capitolo completo sul padre spirituale di tutti i traduttori, Rifa'a al-Tahtawi e il capitolo trattava la storia della sua vita e le sue stazioni più importanti, compresi i suoi successi e il suo ruolo nella vita di Muhammad Ali e della sua famiglia. Per quanto ci riguarda, per la redazione di questa ricerca ci siamo avvalsi del quindicesimo numero, che si compone di una serie di capitoli, ognuno dei quali tratta un tema specifico delle problematiche traduttive, ovvero: 1. Sezione: Ricerche e studi critici in traduzione 2. Sezione Traduzioni 3. La sezione sulle ultime attività di traduzione 4. Tecnologia di traduzione 5. La porta delle bandiere di traduzione Ciò che distingue questa sezione dai suoi predecessori è che contiene una nuova sezione intitolata "Le ultime attività di traduzione e le loro pubblicazioni". Fare luce su pubblicazioni di case editrici locali e internazionali, libri nel campo della traduzione, o riviste e periodici che si occupano di problemi di traduzione. Dopo attenta lettura dell'indice, dopo lettura del suo contenuto, e dopo continua discussione; Abbiamo deciso che l'argomento " I PERIODICI DELLA TRADUZIONE IN ITALIA", del Dr. Islam Fawzy, Segretario Generale della Pubblicazione della rivista, dovrebbe essere l'argomento di cui ci occupiamo nella nostra ricerca.
  • 3. 3 CORPO Ci sono tante principali riviste italiane sulla traduzione, abbiamo selezionato solo i siti aggiornati e con le risorse immediatamente accessibili. Speriamo di incuriosirvi descrivendo le caratteristiche di ciascuna rivista, per approfondire basta cliccare sul nome per scoprire cosa c’è di interessante. Buona lettura! RIVISTE ITALIANE: INTRALINEA La rivista del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione, Fondata nel 1998 da un gruppo di dottorandi in traduzione dell'ateneo di Bologna, guidati dal prof. Marcello Soffritti, è stata la prima rivista online di studi sulla traduzione in Italia, e tra le prime nel mondo. e sin da allora si impegna a pubblicare le migliori ricerche accademiche sulle materie relative alla traduzione e all'interpretazione. Ma non solo, sul sito si possono trovare dibattiti, traduzioni, recensioni e monografie. Le lingue dei lavori pubblicati includono l'inglese, l'italiano, il tedesco, il francese, lo spagnolo e il polacco. È tutto in inglese proprio perché la rivista è rivolta a un pubblico internazionale dove chiunque abbia svolto una ricerca accademica può sottoporre il proprio lavoro alla redazione che deciderà se pubblicarlo. È una rivista "open access" e adotta una politica di "double blind peer review" per tutti i contributi scientifici. N.D.T. La Nota del Traduttore è una rivista online, fondata nel 2004 da Dori Agrosì, traduttrice dal francese e dallo spagnolo. Si occupa prettamente di traduzione letteraria ed è ricca di informazioni su eventi e fiere del libro, ma cosa ancora più importante riesce a dare un volto ai professionisti che ci permettono di leggere in italiano le novità letterarie straniere tramite le sue interviste nella sezione Focus. Ha ben dieci parti dedicate a seconda del genere letterario e queste vanno dal romanzo al fumetto, da menzionare le pagine dedicate alla letteratura dell’est e a quella del nord Europa. TRADURRE Rivista nata nel 2011, Ideato e redatto da un gruppo di valenti studiosi e traduttori torinesi, si avvale della collaborazione di esperti traduttori da varie lingue e da ricercatori e docenti di diverse università italiane e straniere. si propone di far conoscere a un pubblico più ampio
  • 4. 4 possibile tutti gli aspetti del lavoro di traduzione, la sua importanza storica e il suo grande valore culturale. è ormai affermata come punto di riferimento tra i traduttori per studi e letture di approfondimento. Esce due volte l’anno "online semestralmente" e ogni numero contiene le rubriche Studi e ricerche (contenente saggi critici letterari, linguistici e storici), Pratiche (dedicato alle esperienze di attività professionale diretta, ivi compresa l'intervista a un/a traduttore/trice sul suo lavoro), Strumenti (che offre suggerimenti e nozioni sugli arnesi del mestiere, a cominciare dai dizionari, e recensioni).Il suo punto forte sta nell’affrontare il mondo della traduzione da una prospettiva storica, raccontando storie di traduttori e del loro lavoro, e nello stesso tempo guardare al futuro grazie agli studi e alle ricerche più recenti. C'è un elenco dei siti utili da conoscere se lavorate nel campo delle lingue e della traduzione. le associazioni di categoria dove ci si può informare sui diritti e i doveri dei traduttori, subito dopo ho deciso di dare spazio ai blog di professionisti che ho ritenuto più utili e interessanti e che, perché no? possono essere anche d’aiuto o di ispirazione. ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA: AITI Associazione Italiana Traduttori e Interpreti, nasce nel 1950 ed è ancora oggi un’istituzione per i traduttori e soprattutto diventare socio dà ancora più valore al proprio operato. L’associazione si impegna a promuovere attività culturali e di interesse generale per i suoi soci, detta inoltre delle linee guida deontologiche che possano garantire condizioni e prestazioni di lavoro eque. ANITI Associazione Nazionale Traduttori e Interpreti, nasce nel 1956 come sindacato di queste categorie ma due anni dopo cambia con il nome attuale. L’impronta sindacale resta e oggi l’Associazione sostiene la regolamentazione legislativa dell’attività professionale e il riconoscimento di un compenso equo per chi svolge tale attività. STRADE È il sindacato dei traduttori editoriali e come tale si impegna "a favore di tutti i traduttori che svolgono, in via esclusiva o parziale, traduzioni tutelate dalle norme giuridiche sul diritto d’autore ".
  • 5. 5 TRADINFO È un’associazione fondata da un gruppo di traduttori e interpreti provenienti dalla prestigiosa Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di Forlì. I principali obiettivi dell’associazione sono la tutela dei professionisti del settore, la promozione di attività di formazione e aggiornamento e lo sviluppo di una coscienza professionale e deontologica. BLOG CONSIGLIATI: BIBLIT Nato come forum nel 1999, nel giro di pochi anni il sito diventa un punto di riferimento per tutti i traduttori letterari, troppo ricco per descriverlo in poche righe. Visitatelo per scoprire tutte le risorse che offre. BLOC-NOTES Si tratta del blog della rivista Tradurre (vedi la sezione Riviste specializzate) e ha diverse rubriche molto interessanti, per esempio “In libreria” dove vengono presentati libri in traduzione e i traduttori. LINGUAENAUTI Un blog dedicato non solo ai traduttori ma a tutti quelli che lavorano con le lingue straniere. Un vero e proprio viaggio nel mondo dei linguisti. DOPPIOVERSO Questo blog si distingue per la sua rubrica “Vita da freelance”, un aiuto pratico per chiunque sia un freelance con particolare attenzione alla professione del traduttore. Al momento non è più aggiornato, ma gli articoli sono ancora validissimi. DIARIO DI UNA TRADUTTRICE EDITORIALE Come dice il titolo stesso questo è un vero e proprio blog dove l’autrice parla delle sue esperienze lavorative, quindi può essere molto utile per condividere idee e pratiche.
  • 6. 6 TERMINOLOGIA ETC. Un blog molto aggiornato e molto attento alle notizie più recenti che possano includere considerazioni linguistiche. Naturalmente si occupa principalmente di terminologia, ma anche di localizzazione e traduzione in generale. LA STANZA DEL TRADUTTORE Questo blog si distingue dagli altri perché è un luogo di condivisione di esperienze di vita quotidiana vissute dai traduttori. È un modo di scoprire cosa c’è dietro un lavoro così interessante, ma anche così faticoso e raccontare qualcosa di sé. TRAD.IT È il blog del traduttore e traduttologo Bruno Osimo, uno dei capisaldi della traduzione in Italia. Qui potrete trovare le informazioni più importanti, le interviste e bibliografie dell’autore, ma cosa ancora più interessante avrete la possibilità di leggere i suoi articoli online che riguardano naturalmente la sfera traduttologica. Il sito forse è poco strutturato, ma vale la pena dedicargli del tempo per scoprire cosa riserva. IL PRIMO NUMERO DI RIVISTA TRADURRE Questo numero è un numero elettronico, poiché viene pubblicato annualmente sul sito Web della rivista, per supportare la sua portata a un numero di lettori e per incoraggiare coloro che preferiscono le copie cartacee degli scritti a leggere e beneficiare della rivista; Il caporedattore della rivista Gianfranco Petrillo, in collaborazione con la famosa casa editrice italiana Zanichelli, è riuscito Per presentare a questo gruppo di appassionati di libri, una selezione dei contenuti della rivista dei suoi vari numeri, in formato cartaceo. La rivista contiene infatti molte opere e contributi di grande rilievo nel campo della traduzione e della sua teoria, alcuni dei quali affronteremo in questa ricerca - con l'aiuto e la guida di Dio Onnipotente -, dopo aver preso visione della rivista Al-Alsun. INSEGNARE/ IMPRARE A TRADURRE LIBRI. Esperienza di didattica all'Università di Torino e una "modesta proposta" Queste sono le opere di tre autori sono: (Paola Brusasco, Maria Cristina Caimotto, Aurelia Martelli)
  • 7. 7 Questo articolo si occupa di una sintesi delle esperienze di questi professori nel campo della traduzione tra italiano e inglese; L'articolo include diversi punti che sono riassunti come segue: ❖ L'inizio, e l'articolo si apre con una critica alla situazione generale nel campo dell'insegnamento della traduzione a livello delle università italiane, descrivendola come tutt'altro che tipica; Invece, la traduzione nelle università viene insegnata sulla base del fatto che è solo una materia - niente di più - all'interno di un programma il cui obiettivo principale è insegnare una lingua specifica. Nonostante ciò, è possibile escludere alcune università che hanno settori specializzati anche nel campo della traduzione e dell'interpretazione. E in base a quanto detto e con questo metodo e meccanismo nell'insegnamento della traduzione; L'attività di traduzione non ottiene ciò che merita. ❖ L'articolo si occupa poi dell'interpretazione dei risultati di quel metodo ordinario di insegnamento, spiegando la situazione in cui si trova il laureato di queste università, dove lo studente ottiene un certificato di laurea dopo tre anni interi di studio delle lingue e letterature, o forse cinque dopo aver completato gli studi universitari all'università, mentre il suo livello di conoscenza non sale al livello richiesto, e forse la situazione è peggiore, in quanto lo studente è laureato e non ha nemmeno il minimo livello di conoscenza, e questo per quanto riguarda il campo della traduzione, il suo meccanismo, i metodi, la storia e teoria. ❖ Lo studente, infatti, oltre alla mancanza del livello di conoscenza richiesto nel campo della traduzione, manca anche della formazione e della pratica concreta necessarie per il mercato del lavoro; Tutto questo è conseguenza della routine del sistema educativo a livello delle università italiane per quanto riguarda il campo dell'insegnamento delle lingue. ❖ L'inizio, e l'articolo si apre con una critica alla situazione generale nel campo dell'insegnamento della traduzione a livello delle università italiane, descrivendola come tutt'altro che tipica; Invece, la traduzione nelle università viene insegnata sulla base del fatto che è solo una materia - niente di più - all'interno di un programma il cui obiettivo principale è insegnare una lingua specifica. Nonostante ciò, è possibile escludere alcune università che hanno settori specializzati anche nel campo della traduzione e dell'interpretazione. E in base a quanto detto e con questo metodo e
  • 8. 8 meccanismo nell'insegnamento della traduzione; L'attività di traduzione non ottiene ciò che merita. ❖ Successivamente, le scrittrici hanno discusso una serie di fattori che potrebbero nuocere al processo di insegnamento della traduzione in quelle università, che sono ovviamente fattori di natura sintetica e possono essere così riassunti: ✓ I livelli degli studenti sono bassi nelle lingue straniere che studiano, a causa della mancanza di ore dedicate allo studio e alla pratica di queste lingue. ✓ Il gran numero di studenti in un'aula, che riduce la qualità dell'insegnamento di queste lingue e il beneficio degli studenti dalle ore assegnate loro nel processo educativo. Ciò nonostante, esiste un gruppo di università che fissa un certo numero di studenti ammessi alla loro università. ✓ Nella Facoltà di Lingue e Letterature dell'Università di Torino, ad esempio, la traduzione è insegnata nell'ambito del programma di insegnamento della lingua inglese dell'università, che fa parte del piano triennale del corso di laurea. Nel secondo anno del BA, il numero di studenti nel 2009-2010 nel secondo anno è stato di 600 studenti accademici che hanno scelto l'inglese come seconda lingua. ✓ Sono stati divisi in tre gruppi, ogni gruppo di circa 200 studenti. Il programma di studi semestrale è stato articolato in 9 settimane, con un totale di tre lezioni a settimana, e per lo svolgimento di esercizi di traduzione sotto la supervisione dei docenti; Sono stati condotti seminari di ricerca per un gruppo selezionato di studenti, e il loro numero era solo venticinque, e sono stati selezionati in base ai loro voti medi nel programma. ✓ Il docente tiene seminari di ricerca e workshop sulla verità sulla traduzione, con cadenza settimanale di elaborazione e consegna dei testi. ✓ Il commento delle scrittrici dell'articolo qui su questo caso è che non è perfetto; Poiché gli studenti hanno bassi livelli di conoscenza della lingua inglese, così come il tempo limitato previsto per le ore di pratica, e il fatto che l'esperienza degli studenti dipende dai tentativi di tradurre alcune delle frasi usate durante i loro studi nella scuola secondaria e media; Tutti questi
  • 9. 9 fattori rende il processo di insegnamento della traduzione molto complicato. ❖ le scrittrici concludono la parte teorica dell'articolo ponendo una serie di domande e cercando di rispondere, e le seguenti sono: ✓ Come conciliare le teorie della traduzione e la loro pratica in un contesto educativo dominato da lezioni di carattere generale, in cui la formazione si basa sull'analisi del testo traducendo il testo rispetto al testo originale? ✓ Come possono essere organizzate le lezioni in modo da aiutare gli studenti che non frequentano i laboratori di formazione a identificare alcuni dei problemi reali della traduzione? ✓ Come si possono aiutare gli studenti a sviluppare il suo senso critico del testo da tradurre o del testo tradotto ❖ I tentativi delle scrittrici di rispondere a queste domande risiedono nel tentativo di comprendere gli aspetti più controversi del processo traduttivo, in particolare il fenomeno che effettivamente incontrano nel processo di insegnamento della traduzione dall'inglese all'italiano, e attraverso l'analisi dei modelli di esame, che sono una parte della traduzione di un testo e alcuni dei testi a cui sono stati esposti nelle attività di laboratorio di formazione, le scrittrici hanno cercato di identificare gli errori più frequenti degli studenti ❖ Alla fine, possiamo dire che questa analisi ha mostrato quanto siano deboli i livelli di inglese degli studenti, che è la lingua del testo da tradurre, e si chiama lingua di partenza; Di conseguenza, gli studenti non sono in grado di possedere gli strumenti di destinazione, che desiderano tradurre all'italiano. ❖ Nel contesto dell'articolo, gli autori hanno presentato questi errori, che mostrano l'incapacità di questi studenti di identificare gli elementi e i limiti del significato, nonché la loro incapacità di valutare i molteplici livelli da cui dipende il testo originale, nonché la loro incapacità di dare precise manifestazioni descrittive o comunicative efficaci e le finalità contenute nel testo originario. ❖ La letteratura ha anche toccato l'esistenza di problemi nel corretto fondamento linguistico a livello delle due lingue, la lingua italiana - la lingua madre - e la lingua inglese, lo dimostrano gli esempi presentati nell'articolo dall'esperienza di questi professori dell'Università di Torino.
  • 10. 10 IL QUINDICESIMO NUMERO DELLA RIVISTA PER IL 2018 Passando a parlare di un altro numero, parliamo ora di un numero della rivista uscita nell'autunno del duemila diciotto, che trattava un tema fondamentale delle questioni traduttive, che è il tema della traduzione didattica, con tutti i suoi pilastri e partecipanti, in modo che questo numero sia una continuazione del quadro iniziato nei primi numeri dell'articolo. Il numero è diviso in diversi capitoli, a cominciare da un capitolo chiamato "Pratiche". Questo capitolo comprendeva diciotto articoli suddivisi in cinque sezioni. LA PRIMA SEZIONE La prima parte si apre con un articolo dal titolo "imparare a tradurre libri" a cura delle autrici Giulia Basileca, Aurelia Martelli, Paola Mazzarelli. In questo articolo si passa in rassegna la diffusione della traduzione come materia nella maggior parte degli atenei italiani, così come viene insegnata ormai in molte fasi della formazione universitaria, siano corsi individuali o programmi di certificazione che si concludono con certificati di laurea nei sistemi triennali o laurea specialistica; La prova di ciò è il fatto che molti dei documenti di ricerca laureati si sono occupati della traduzione in un'immagine o in una forma in altre parole, questo si aggiunge a molti centri di traduzione privati, e c'è un notevole aumento del numero di libri dedicati alla traduzione o ai metodi per insegnarla. Successivamente, l'articolo ha iniziato ad affrontare il problema della difficoltà di trasformare i traduttori studiati in traduttori reali, esperti e qualificati per il mercato del lavoro e fino a che punto questi giovani traduttori sono qualificati o meno. Evidenziando il problema della presenza dei traduttori nel mercato del lavoro, potrebbero non aver conseguito il titolo accademico in traduzione, ma sono comunque riusciti a trovare opportunità di lavoro per sé stessi in questo campo. L'articolo ha poi toccato quanto accaduto nel periodo che separa il primo numero da questa versione, che è il periodo compreso tra la primavera del 2011 - data di emissione del primo numero -, e l'autunno del 2018 - data di emissione del quindicesimo numero -, e ha chiarito che c'è un grosso problema nella mancata distinzione tra "traduzione per case editrici" e "traduzione specializzata", che è quello è trascurato dal processo educativo nelle istituzioni accademiche interessate all'insegnamento della traduzione e delle sue scienze, dove il termine traduzione per le case editrici è inteso solo come traduzione letteraria,
  • 11. 11 specialmente traduzione letteraria di livello superiore - e questo è probabilmente un equivoco - dove altri vengono trascurate le traduzioni, di cui hanno bisogno le case editrici, come (Studi -Libri scientifici e intellettuali - ecc...). Successivamente, l'articolo apre la strada a una serie di altri articoli di questo numero, che a loro volta aprono la strada al lettore per comprenderne il contenuto. QUANDO A TRADURRE SI INSEGNAVA DI NASCOSTO. La prima sezione di questo capitolo include anche un'intervista intitolata "Quando a tradurre si insegnata di nascosto". Intervista a Barbara Lanati a cura di Norman Gobetti. Barbara Lanati è docente di Letteratura americana all'Università di Torino, nonché abile traduttrice; Ha tradotto molte opere di noti scrittori, dall'inglese all'italiano. Discutiamo brevemente di questa intervista, e della cosa più importante che ne è derivata, presentando alcune delle idee che la traduttrice ha rivolto nelle sue risposte alle domande dell'interlocutore, e attraverso la sua visione del concetto di traduzione, conosciamo la sua portata esperienza di insegnamento in questo campo. La traduttrice inizia il suo dialogo dicendo che si sente perplessa, ma sarà franca nell'ammettere di essere un po' ignara di molti testi relativi alla scienza della traduzione, che sono stati recentemente pubblicati e rivisti, e vede che questi studi scientifici e teorie, nonostante la loro qualità, non appartengono alla sua generazione, al suo stile, né al suo modo di approcciarsi al lavoro traduzione. la traduttrice ha commentato che gli studenti che praticavano la traduzione letteraria erano più abili nell'analizzare i testi letterari e nello studiare e comprendere bene la letteratura. Successivamente Barbara Lanati ha parlato dei laboratori di traduzione a cui ha partecipato all'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, e ha citato alcuni nomi di coloro che hanno partecipato a quei laboratori, compresi i nomi di due traduttori, ciascuno dei quali ha scritto un libro in seguito sulla traduzione e i nomi sono: 1. Rossella Bernascona e il suo libro “AB della traduzione letteraria” 2. Susanna Basso e il suo libro è un diario in traduzione intitolato “sul tradurre" Ha anche indicato come lavorare in quei laboratori di traduzione, descrivendo il lavoro in essi come lavoro democratico; Dove tutti i partecipanti presentano le loro traduzioni e opinioni e poi concordano sulla versione più accurata di un testo.
  • 12. 12 Sebbene non le piaccia o non segua le teorie della traduzione, che descrive come una scienza teorica, la traduttrice ha risposto a un punto molto importante in cui spiega i meccanismi del suo lavoro di traduzione. Ha detto che se decide di tradurre un'opera di un autore - e ne ha menzionati alcuni - inizia leggendo tutto ciò che questo autore ha scritto e tutto ciò che le persone hanno scritto su di lui, prima di iniziare effettivamente il processo di traduzione, poiché ogni autore ha il suo mondo e il vocabolario che usa sempre. Successivamente la traduttrice ha sottolineato un punto molto importante, ovvero l'uso dei dizionari, in quanto ha confermato di preferire i dizionari cartacei a quelli elettronici, e di utilizzare il maggior numero di dizionari di questo tipo, e ha spiegato che inizia a tradurre opere prima con carta e matita. E sulla domanda a lei rivolta circa le pressioni delle condizioni di lavoro nella traduzione e la preoccupazione per l'insegnamento della letteratura e la mancanza di separazione tra le due questioni, essendo la questione diversa per quanto riguarda l'insegnamento della traduzione; Perché l'insegnamento della traduzione non può raggiungere il livello letterale dello studente; Poiché la traduzione richiede pratica e contatto con il mercato del lavoro; la traduttrice ha risposto che era d'accordo il fatto è, ma ci sono molti traduttori che conoscono bene il loro mestiere e raggiungono ottimi risultati anche quando non hanno piena familiarità con il background letterario La traduttrice ha poi fatto l'esempio della nota traduttrice in Italia, Fernanda Befano, che è stata criticata per il fatto che molte delle sue traduzioni contengano degli errori; Ciò può essere dovuto alla natura delle traduzioni che se ne occupavano, ma alla fine i lettori hanno continuato a cercarne le traduzioni; Gli errori sono fatti per tutti. Il dialogo ha poi toccato i moniti per il traduttore, sia dal controllo di editori o editori in case editrici o agenzie, o anche professori che sovrintendono alla traduzione; E le domande degli studenti universitari nelle lezioni di traduzione e le loro frasi “Questo si può dire e questo non si può tradurre, e questo è vero e questo è sbagliato”, qui gli studenti hanno una specie di paura e panico nel processo di traduzione. È stato inoltre sottolineato che il testo potrebbe avere diverse traduzioni; Pertanto, è necessario prima comprendere il contesto e la situazione di cosa tradurre. La traduttrice Barbara ha sottolineato l'importanza che lo studente che studia traduzione - cioè il futuro traduttore - traduce e dopo aver completato la sua traduzione, deve riprovare a
  • 13. 13 leggere, come se la traduzione fosse per qualcun altro o addirittura per un nemico in cerca di errori per lui, come se dicesse: “Voglio vedere cosa ho fatto in questa traduzione. Con queste parole si è conclusa l'intervista alla bravissima traduttrice Barbara Lante. LA SECONDA SEZIONE Si passa poi alla seconda sezione, che riguarda Le scuole “Scuole” e comprende sette articoli che ruotano attorno agli istituti di traduzione, I più importanti dei quali possono essere scuole specializzate in traduzione, poiché il titolo della sezione portava quel nome. Il primo articolo L’ Alma Mater per la traduzione curato da Gloria Bazzocchi, e il nome “Alma Mater” è il nome dato all’Università di Bologna, che è una delle più antiche e grandi università d’Italia e d’Europa. In questo articolo Gloria racconta la storia della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, “Sslmit” in italiano, istituita nell’anno accademico 1989-1990 come collegio dell’Università dell’Alma Mater. Situato nella città di Forlì in Emilia- Romagna e poi trasformato in dipartimento dopo la “Legge Gelmini 2010” che ha cancellato il nome delle facoltà e quindi il nome della scuola è diventato Dipartimento di Interpretazione e Traduzione, per diventare un'immagine realistica di un istituto di traduzione di rilievo sul suolo italiano. È sufficiente indicare la subordinazione del dipartimento a Ciuti, ovvero la Conferenza Internazionale Permanente degli Istituti Universitari di Traduttori e Interpreti di Tesi di Master Europei Migliaia di studenti ogni anno sostengono esami di ammissione in questo dipartimento, provenienti da tutta la penisola italiana e talvolta anche da fuori Italia. In questa sezione sono presenti tre differenti percorsi di studio, ognuno dei quali prevede una frequenza di almeno il 70%. Il primo programma è il corso triennale per la laurea in specializzazione in mediazione linguistica e scambio interculturale. Sono ammessi 182 studenti e lauree magistrali equivalenti, ovvero due anni di studio dopo il certificato triennale nella specializzazione dell’interpretazione. Sono ammessi 32 studenti, così come nel programma di traduzione specializzata, e sono accettati 62 studenti. L’articolo ha poi toccato una spiegazione dettagliata dell’istituto, il suo sistema di studio, l’infrastruttura della Scuola Superiore di Traduzione, e come gli studenti sono accettati in questi programmi di studio. L'articolo presenta inoltre in dettaglio il sistema di studio, I suoi componenti e le lingue in questa scuola come cinese, francese, tedesco, russo e
  • 14. 14 spagnolo, oltre all’inglese ovviamente. L’obiettivo in questi casi è tradurre da queste lingue straniere in italiano. Sono stati inoltre citati gli elementi collaterali ausiliari dei corsi di studio, che sono attività legate al confronto della traduzione e delle sue problematiche, come seminari e circoli di ricerca scientifica. L’autore dell’articolo ha spiegato che il dipartimento sostiene alcune delle iniziative intraprese dal Centro Traduttori della Fiera del libro per ragazzi di Bologna, a cui partecipano tutti gli studenti del dipartimento. Ha aggiunto molti altri importanti esempi che indicano l’ampiezza dell’attività del Dipartimento Interpreti e Traduttori. Ha citato alcuni dei progetti sostenuti dal dipartimento e ai quali ha contribuito attivamente. Alla fine dell’articolo, l’autore è tornato ad evidenziare le caratteristiche più importanti che contraddistinguono il dipartimento nel campo della didattica, soprattutto nel campo della traduzione letteraria. Il secondo articolo di questa sezione è intitolato “Tradurre la letteratura: uno spazio per la formazione dei traduttori editoriali” a cura di Roberta Fabbri. L’articolo parla di un programma di studio in una scuola privata, che è un programma per preparare traduttori che lavorano per case editrici dopo che, Nella maggior parte dei casi, la traduzione letteraria è l’obiettivo principale. Questa scuola, la Scuola di Misano, ha una storia di ventitré anni e ha accolto più di 400 studenti. L’articolo iniziava spiegando lo status della scuola come istituzione, la sua sede in luoghi separati e la sua cooperazione con vari enti e istituzioni nel campo dell’insegnamento, della traduzione e dell’editoria. L’articolo ha sottolineato che la traduzione della letteratura è un ibrido tra formazione accademica e privata. Questo speciale programma di studi è organizzato dalla Scuola Superiore degli Intermediari, con sede a Misano Adriatico. Quindi l’autore dell’articolo ha iniziato a parlare dei meccanismi di selezione dei responsabili dell’insegnamento e delle regole seguite nel programma, e tenendo conto della selezione di personalità con sufficiente esperienza a livello pratico per contribuire all’arricchimento di questo programma. L’articolo ha toccato anche la filosofia della traduzione letteraria nelle sue varie forme, partendo da un’idea ben precisa che la traduzione rappresenta educazione all’incontro tra culture diverse e all’ospitalità linguistica; La traduzione è quindi relativa al rapporto con l’altro e al tentativo di individuare le somiglianze e le differenze e di creare un dialogo tra sé e l’altro.
  • 15. 15 Il terzo articolo di questa sezione era intitolato “Langue & parole: una storia d’amore tra la formazione e la rete lunga dieci anni”, preparato da Marina invernizzi. L’articolo presenta l’idea dello sviluppo di Internet e dei social media, che ha notevolmente aiutato la necessità di una comunicazione rapida tra persone diverse che parlano lingue diverse. L’autore ha anche fatto riferimento alla prevalenza dei blog sui siti web e ha dato uno sguardo alla storia dello sviluppo tecnologico per lo studio e l’apprendimento online. Da qui è iniziata la costituzione della Fondazione Langue & Parole e la formazione a distanza, e la sua attività si è successivamente ampliata per entrare nel mondo della traduzione, nello specifico la traduzione a beneficio delle case editrici e della traduzione letteraria. Nel corso degli anni, la traduzione specializzata è entrata in programmi di insegnamento come traduzione tecnica e legale e traduzione nei campi della medicina e della farmacia. Quanto al quarto articolo, qui si intitolava L’editoria è un lavoro artigianale, preparato da Leonardo G. Luccone, che racconta l’inizio del suo lavoro di traduzione negli anni ’90, precisamente nel 1995 in Italia, dove Internet era agli albori, I ritmi di lavoro non erano veloci; A quel tempo Internet era un magazzino disorganizzato di cose e aveva bisogno di una bussola, ma le cose si sono sviluppate rapidamente dopo tre anni, cioè nel 1998, quando tutto è cambiato e c’erano motori di ricerca efficaci e siti più organizzati, e c’era un numero maggiore di dizionari elettronici ed è diventato Il ritmo del lavoro è più veloce in ogni modo. Negli anni Leonardo ha deciso nel 2005 di interrompere il lavoro individuale e di istituire un gruppo di lavoro per qualificare le persone a collaborare con le case editrici. Quindi, parla del viaggio di lavoro e dei programmi di studio raggiunti uno dopo l’altro. Dal piano di studi per editori per le case editrici al piano di studi per traduttori. Poi ha spiegato l’importanza del piano di studi nella preparazione di traduttori che siano in grado di trovare opportunità lavorative legate a questo mestiere, come il lavoro di talent scout e presentare alle grandi case editrici, e come marketing e agenzia per I diritti commerciali, sia per l’editoria che per la traduzione in altre lingue e altri mestieri o professioni creati dal rapido sviluppo. L’articolo trattava diversi punti e spunti molto importanti sui traduttori, tra I quali citiamo, ad esempio, ciò che riflette la visione dell’autore dell’articolo, dove il traduttore ha descritto che non è solo un interprete che non ha voce, ma un altro autore, e su questo bisogna insistere. Ha anche notato la necessità che il traduttore conosca I suoi diritti all’interno del diritto d’autore; E che il traduttore deve tenerne ben conto nei contratti che gli sono stati sottoposti. Un altro punto importante dell’articolo è sottolineare l’importanza del traduttore,
  • 16. 16 per quanto possibile, mantenendo la stessa situazione per le sue circostanze e la sua disponibilità fino a quando non termina la traduzione; Il problema principale risiede nella formulazione del testo tradotto in modo coerente e omogeneo. Quanto al quinto articolo scritto da Paola Mazzarelli, si intitolava “La Scuola di Torino ovvero la Scuola di specializzazione in traduzione editoriale”, e racconta della prima vera scuola di traduzione, fondata da Magda Olivetti e aperta proprio a Torino. Successivamente, l’autrice dell’articolo ha parlato delle basi per stabilire corrett- amente le scuole di traduzione e della sua storia con il lavoro nella gestione di una scuola come queste scuole specializzate nella traduzione professionale. L’obiettivo primario e primo della scuola di traduzione era trasferire le competenze dalle sue persone ai giovani traduttori, considerando la traduzione come una professione difficile che richiede un’elevata professionalità. Le ragioni dell’istituzione della scuola sono molte nell’articolo, poi il discorso ha toccato la struttura della scuola e la definizione della sua identità, poi la definizione degli studenti e la qualità degli studenti che vi studiano. Alla fine, l’articolo ha sollevato una domanda sulla possibilità di insegnare la traduzione, poiché l’autrice afferma che la sua generazione – che è la generazione più anziana – ha imparato la traduzione in un modo o nell’altro, ma senza scuole specializzate in traduzione in quel momento. Ciò non significa che non ci fosse bisogno di una scuola di traduzione, ma le condizioni erano diverse e la pratica e le esperienze erano gli elementi più importanti nel processo di apprendimento della traduzione. Il sesto articolo era intitolato la Scuola di Milano ovvero la civica Scuola Interpreti e Traduttori (Altiero Spinelli)» di Fabrizia Parini, che presentava la storia della scuola superiore, nato nel 1980, affiliato al Comune di Milano, e oggi è affiliata alla Fondazione Nazionale Scuole di Milano. Questa scuola comprende anche la Scuola Superiore per mediatori linguistici (Ssml), che ha un ordinamento triennale e due anni magistrali, oltre comprende anche l’Istituto Superiore di Interpretazione, Traduzione e Relazioni Internazionali (Isit-Rit). Quindi l’autore dell’articolo ha sottolineato l’esistenza di una cooperazione con alcuni istituti in altri paesi come la Russia e altri, dopo di che ha chiarito le principali lingue che studiano gli studenti, che è l’inglese (lingua obbligatoria), a condizione che ne scelga una delle altre lingue con esso tra francese, olandese, spagnolo, tedesco, cinese e russo. Successivamente, l’articolo ha spiegato I dettagli dello studio e dei programmi nei diversi anni accademici e ha chiarito alcune delle tecniche utilizzate nell’insegnamento come
  • 17. 17 i tipi di traduzione, I meccanismi del lavoro di traduzione, la traduzione con le moderne tecnologie e altro. Quanto al settimo e ultimo articolo di questa sezione sulle scuole, è stato scritto da Mario Tolomelli, intitolato Il progetto formativo Grió, Qui Mario racconta la storia della Fondazione Grió e delle sue attività nel mondo della traduzione e dei suoi programmi di studio, poiché questa istituzione si rivolge a studenti di lingue e discipline umanistiche che sono interessati al mondo dell’editoria e che aspirano a un’esperienza lavorativa in questo campo. L’attività della Fondazione è iniziata nel 2008 con programmi di studio della traduzione in quattro diverse città italiane: Bologna, Roma, Trieste e Catania. L’articolo ha poi affrontato tutte le attività svolte dall’istituzione nelle sue diverse sedi, I meccanismi didattici ei suoi vantaggi nell’operare nel campo della traduzione. LA TERZA SEZIONE Segue poi la terza sezione, denominata “I Docenti". Contiene quattro articoli, il primo intitolato “Filosofia accademica e filosofia professionale” di Franca Cavagnoli, e ha un titolo secondario che rispecchia il contenuto dell’articolo, che è “Insegnare la traduzione”. In un’aula universitaria affollata”. Qui, la professoressa di traduzione presenta la sua esperienza nell’insegnamento della traduzione all’università. La Prof.Dr Franca ha spiegato che la sua attività didattica nel campo della traduzione letteraria è stata incentrata per molti anni intorno a due punti. Il primo è lo sviluppo professionale di alcuni colleghi e la qualificazione di studenti neolaureati o dell’ultimo anno universitario prima della laurea, e aspirano a fare della traduzione il loro campo di lavoro. Quanto all’altro punto, si tratta di percorsi di studio per la traduzione letteraria all’interno del programma universitario di base per laurearsi con due anni di laurea magistrale in traduzione o in lingue e letterature straniere. Secondo quanto affermato dall’autore dell’articolo, se nel primo caso – per professionisti della traduzione e aspiranti a farlo – la traduzione viene insegnata in laboratori di traduzione dove avviene in piccoli gruppi di lavoro composti da circa 15 o 20 partecipanti al massimo; Nel secondo caso, la qualità dell’insegnamento è dovuta al numero di studenti in classe. Il processo di insegnamento può avvenire in piccoli gruppi, come accade in alcune scuole superiori di traduzione, oppure possono essere classi numerose in cui il numero di gli studenti raggiungono gli ottanta circa, come avviene nel corso di studi in Teorie e tecniche della traduzione inglese che la stessa Professoressa Franca gli insegna dal 2004 presso l’Università degli Studi di Milano. Dice che se il numero di persone iscritte al programma di
  • 18. 18 studio è piccolo, allora la lezione o la lezione non differisce molto dai laboratori con professionisti. L’unica differenza sono le esperienze dei partecipanti, poiché gli studenti in classe hanno meno esperienza di I tirocinanti nei laboratori, e quindi varia anche la qualità dei testi selezionati per la formazione. Diverso è il ruolo della stessa Professoressa Franca, che fa la professoressa e la docente nell’aula universitaria, ma diventa la collega più esperta nel laboratorio di traduzione. Questa è quella che la Dott.ssa Franca chiamava “filosofia professionale”; Ma se il numero di studenti in aula è grande, come accade all’Università Statale di Milano, allora prevarrà senza dubbio quella che si chiama “filosofia accademica”. Il secondo articolo di questa sezione è stato scritto da Norman Gobetti, intitolato “Insegnare l’attenzione”, in cui racconta la sua esperienza e il suo percorso di insegnamento della traduzione, iniziato quasi dieci anni fa. In questo periodo ha scoperto la risposta a una domanda che si era posto all’inizio, che è “È possibile insegnare l’attenzione?” Cioè, può un insegnante insegnare ai suoi studenti a prestare attenzione, soprattutto in quest’epoca in cui noi abitare. La risposta è stata sì, come presentato nel resto dell’articolo. Il terzo articolo, intitolato “Per una didattica della traduzione obliqua e flessibile”, è stato scritto dalla dott. Barbara ivancic, che insegna traduzione dal tedesco all’italiano all’Università di Bologna nei due anni di laurea magistrale, e qui racconta la sua esperienza nell’insegnamento della traduzione e le sue esperienze dalla realtà del suo lavoro in questa prestigiosa università. Ha anche spiegato attraverso gli esempi che ha presentato in tedesco e alcune traduzioni o tentativi di tradurle in italiano, ha analizzato ed espresso la sua opinione su punti relativi alle caratteristiche della traduzione in generale. Il quarto e ultimo articolo di questa sezione è stato di Daniela Petruccioli, intitolato “la Lezione di traduzione” in cui Daniele parla della sua lezione di traduzione di fronte a trentasei studenti che non hanno alcun desiderio interiore per la lezione e sono esausti e non hanno il minimo interesse per ciò che dice e non sono convinti della traduzione e dell’ampliamento del orizzonte e pensare che se la traduzione è importante, perché alcuni testi sull’informatica o sulla mediazione culturale. Poi il dottore vede che ci sono quattro studenti che hanno un forte desiderio, entusiasmo e passione, e sanno benissimo cosa vogliono fin dall’infanzia e hanno letto, studiato e praticato la traduzione a vari livelli, e si sono formati le loro idee specifiche su cosa la traduzione è e perché la adorano. Poi ci sono dodici studenti a cui non importa davvero.
  • 19. 19 LA QUARTA SEZIONE Passiamo poi alla quarta sezione, intitolata I traduttori, per far parlare di sé I traduttori come traduttori, che comprendeva anche quattro articoli, il suo primo articolo si intitolava “un traduttore sul bordo” del traduttore Vincenzo Barca, che iniziò l’articolo che spiega il suo intento con la parola “il bordo “, che è il bordo della vita, poiché ha completato I sessantotto anni e ha iniziato Mal di schiena puoi farcela. Ma prende in prestito le parole di altri, dicendo che la professione può essere esercitata finché I nervi sono in grado di controllare la necessaria quantità di informazioni. Qui il traduttore racconta la sua esperienza e il suo viaggio nel lavoro di traduzione e vede che la leggenda spesso racconta del traduttore che siede sul divano e non si muove da esso se non per necessità e detta ai suoi studenti I testi che aveva in mente, ma ritiene che questo sia un quadro mitico e non si applica alla sua esperienza; Non ha discepoli. Vede che la parola “bordo” simboleggia il limite della distanza o della distanza, poiché è diventata meno produttiva per la traduzione, e ciò non è dovuto al suo desiderio, ma piuttosto alle circostanze che sono venute a controllarlo, quindi le opportunità diminuiscono e la comunicazione con gli editori è diventata più difficile e richiede molta tenacia e pazienza e spesso finisce La questione della distanza. Per quanto riguarda il secondo articolo, è stato preparato da Laura Bortot, dal titolo “Da lettore spensierato a traduttore in nuce”, in cui racconta la sua storia, che descrive come strana, in quanto non voleva affatto tradurre e da qui la traduttrice torna al periodo del liceo, quando studiava il tedesco come seconda lingua straniera, essendo residente nella città di Trento. E il primo testo letterario che lesse in tedesco era un testo poetico, e da qui vedeva l’impossibilità di affrontare la traduzione letteraria, soprattutto dalla sua visione della poesia che non poteva essere tradotta. Ma in virtù del suo interesse per la lingua tedesca e dei suoi studi, si è trovata a poco a poco a praticare la traduzione, partendo da traduzioni scientifiche fino ad immergersi in diversi tipi di traduzione. La cosa più importante che la traduttrice Laura ha menzionato in questo articolo è il punto di collegare I cinque sensi dell’uomo al traduttore: ha visto che il traduttore vede il testo, quindi I suoi occhi notano gli eventi, li riconoscono, rimuovono le loro maschere e poi ricerca nel suo linguaggio originale nuove combinazioni, nuove forme morfologiche e nuovi disegni al tratto semantico; Quindi ascolta il testo e lo legge ad alta voce e ne riceve l’eco nella sua mente, dentro di lui e nella stanza in cui lavora, e ricodifica quei suoni, quindi cerca nella sua lingua il acuto, il basso o il forte toni, ecc.; Il traduttore tocca la trama del testo e
  • 20. 20 sente la trama e la complessità della materia prima e la difficoltà strutturale o la grazia al suo interno. Rimonta, slega e sposta le cose da un luogo all’altro, tesse e ricuce, ripara e nasconde le cose; Il traduttore percepisce il gusto del testo oltre che l’effetto del gusto, cioè la traccia lasciata dal testo con saliva e residui, e ne racconta l’odore e registra l’olfatto che ogni testo porta con sé, cioè il patrimonio culturale. Attraverso I cinque sensi, il traduttore letterario cerca stabilità ed equilibrio tra mente e cuore, intuizione e percezione, tensione emotiva e analisi, metodo, accuratezza e performance letterale. Il terzo articolo, intitolato “la reticella dorata “, è stato scritto da Yasmina Melaouah, in cui racconta come è diventata una traduttrice dopo aver ammirato e amato la lingua francese fin dai tempi della scuola. Poi l’ultimo articolo di questa sezione, preparato da Antonietta Pastore, era intitolato “Come sono diventata traduttrice letteraria”. In esso racconta la sua storia con la lingua giapponese, che ha iniziato a viaggiare per vivere lì nel 1977 con il suo ex marito giapponese, e così si è trovata costretta ad imparare la lingua giapponese, iniziando con la lettura di alcuni testi che le hanno giovato molto, quindi mescolandosi e convivendo con le persone della lingua. Poi, mentre cercava di imparare la lingua leggendo opere letterarie, decise di tradurle in italiano. Così si è concluso l’articolo, raccontando I dettagli di questa avventura con la lingua giapponese e la sua traduzione letteraria in italiano. LA QUINTA SEZIONE Successivamente si passa all’ultima sezione intitolata “Gli allievi ”, che comprende anche quattro articoli; I primi articoli preparati da Patricia Badji dal titolo “Imparare a tradurre all’Università degli Studi di Milano”, in cui la studentessa parla dal punto di vista di uno studente del programma di traduzione dell’università in cui studia e trasmette I vantaggi della traduttologia in questo universitaria del nord Italia, parlando del sistema didattico e analizzando alcune delle cose che ha vissuto attraverso la sua esperienza tra gli studenti nelle lezioni di traduzione. Trattava dei meccanismi di traduzione e di come scegliere testi che differiscono di anno in anno e variano. La conversazione verteva sulla traduzione tra inglese e italiano. Alla fine, ho menzionato I punti deboli del programma di traduzione, forse il più importante dei quali è la mancanza di ore dedicate alla traduzione.
  • 21. 21 Il secondo articolo, intitolato “Studiare la traduzione all’Università: il corso di Forlì”, è stato curato da Olga Alessandra Barbato, Valeria Cassino, Martina Santarelli e Marco Troia. Hanno parlato del sistema di programmi per la traduzione e del loro rapporto con esso come gruppo di studenti universitari. Il terzo articolo della studentessa, Alice Della Seta, era intitolato “Un Interessante equivico”. In questo articolo racconta I due anni di laurea magistrale che ha studiato in traduzione e interpretariato presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma, dove è possibile scegliere tra traduzione o interpretazione. Ha scelto la traduzione scritta per il suo interesse a tradurre il mercato editoriale, e da qui ha raccontato la sua esperienza nello studio di questa specialità, il programma che ha seguito nello studio, le condizioni di studio, I materiali che ha studiato e I dettagli del suo studio nei due anni in maniera breve e adeguata allo stesso tempo. L’ultimo articolo di tutta questa sezione era intitolato “miseria e splendori dei corsi di Lingua inglese e traduzione” dello studente Mattia Venturi, in cui parla dei programmi di lingua inglese e traduzione dell’Università di Torino con tutti I precisi dettagli e punti di interesse per chiunque abbia a che fare con la traduzione tra italiano e inglese in particolare.
  • 22. 22 CONCLUSIONE Alla fine della ricerca, Noi, come studenti che ancora studiano alla Facoltà di Al-Alsun, concordiamo con ciò che ha detto l'abile traduttore e ciò che l'italiano rivista trattata in questo numero; Tutto questo non è che un'incarnazione completa del metodo di insegnamento della traduzione in Egitto. Vorremmo scrivere un riassunto di ciò che abbiamo guadagnato dalla lettura di questo argomento e perché l'abbiamo scelto? Primo: Perché abbiamo scelto quest'argomento? Per seguenti motivi: 1. La nostra convinzione, come studenti alla Facoltà di Al-Alsun, dell'importanza della traduzione come componente essenziale del nostro campo di studi. 2. L'urgenza di rivedere costantemente gli articoli che trattano di problemi della traduzione, e di vedere le ultime pubblicazioni delle case editrici, specialmente nel paese dove impariamo la lingua “Italia”. Secondo: Cosa abbiamo guadagnato? 1- Abbiamo imparato a conoscere i problemi più importanti legati alla traduzione in Italia. 2- Abbiamo conosciuto la natura delle università italiane che insegnano le lingue. 3- Abbiamo conosciuto gli interessi degli italiani relativi alla scelta della lingua desiderata per lo studio (principalmente inglese). 4- La ricerca ha migliorato le nostre capacità di scrutinio e linguistiche legate allo stile. 5- La ricerca ha potenziato le nostre capacità linguistiche e traduttive.
  • 23. 23 FONTI 1. La Rivista di Al-Alsun per la Traduzione 2. https://www.tradz.it/riviste-specializzate/ 3. https://www.tradz.it/siti-utili/ 4. http://rivistatradurre.it/ 5. https://www.lindiceonline.com/geografie/itinerari-di-parole/rivista-tradurre-petrillo/ 6. https://www.intralinea.org/ 7. https://dit.unibo.it/it/ricerca/pubblicazioni-attivita-editoriali/attivita- editoriali/intralinea-online-translation-journal 8. https://lanotadeltraduttore.it/it/home-page 9. https://www-lindiceonline-com.translate.goog/geografie/itinerari-di-parole/rivista-tradurre- petrillo/?_x_tr_sl=it&_x_tr_tl=ar&_x_tr_hl=en-GB&_x_tr_pto=nui,sc 10. https://www.tradz.it/riviste-specializzate/ 11. https://www.facebook.com/rivistatradurre/
  • 24. 24 INDICE 2 INTRODUZIONE 3 RIVISTE ITALIANE 4 ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA 5 BLOG CONSIGLIATI 6 IL PRIMO NUMERO DI RIVISTA TRADURRE 10 IL QUINDICESIMO NUMERO DELLA RIVISTA PER IL 2018 22 CONCLUSIONE 23 FONTI