Nell'immagine qui presente si può osservare un giovane donna fumare una sigaretta la mattina appena sveglia. Il soddisfacimento di questo bisogno è determinato da una dipendenza estremamente diffusa tra la popolazione.
Le variabili macroambientali influenzano il consumatore e il suo bisogno.
Recenti statistiche evidenziano che il 27,5 % della popolazione di sesso maschile ed il 16,3% di quella femminile fumano abitualmente. La maggior parte dei consumatori appartiene ai paesi più sviluppati perchè fumare è un bisogno secondario scarsamente diffuso in quelli meno ricchi in cui la priorità è il soddisfacimento di quelli primari.
La motivazione che spinge alla dedizione al fumo non è determinata da un bisogno fisico ma psicologico. Chi inizia a fumare in giovane età è portato a farlo dal desiderio di accettazione tra coetanei. In questo frangente il soddisfacimento di tale bisogno è influenzato dalla società.
Lo Stato interviene su questo mercato in due modi: esercitando un monopolio sulla vendita attraverso l'imposizione di tasse via via crescenti e mediante l'imposizione di leggi a riguardo. Esempio attuale è l'entrata in vigore il 01/10/2015 della legge promossa dal ministro Lorenzin; essa prevede nuove restrizioni al consumo tra cui l'eliminazione dei pacchetti da dieci pezzi, prodotto maggiormente appetibile ai giovani.
Causa l'aumento del prezzo delle sigarette, pratica sempre più diffusa è il consumo di tabacco trinciato per il costo minore.
Per quanto riguarda la variabile tecnologica è stata introdotta negli ultimi anni una soluzione per soddisfare la dipendenza da nicotina limitando i danni alla salute: la sigaretta elettronica.
Le variabili del macroambiente influenzano il consumatore e i suoi bisogni, tranne nel caso dell'ambiente naturale negativamente influenzato dal consumatore attraverso l'emissione di sostanze inquinanti nell'atmosfera.
Gruppo 7 - Il consumatore e il suo bisogno, le sigarette.
1. Gruppo 7 – Consumi e variabili del macroambiente
2. Le sigarette
Nell'immagine qui presente si può osservare un giovane donna fumare una
sigaretta la mattina appena sveglia. Il soddisfacimento di questo bisogno è
determinato da una dipendenza estremamente diffusa tra la popolazione.
Le variabili macroambientali influenzano il consumatore e il suo bisogno.
Recenti statistiche evidenziano che il 27,5 % della popolazione di sesso
maschile ed il 16,3% di quella femminile fumano abitualmente. La
maggior parte dei consumatori appartiene ai paesi più sviluppati perchè
fumare è un bisogno secondario scarsamente diffuso in quelli meno ricchi
in cui la priorità è il soddisfacimento di quelli primari.
La motivazione che spinge alla dedizione al fumo non è determinata da un
bisogno fisico ma psicologico. Chi inizia a fumare in giovane età è portato
a farlo dal desiderio di accettazione tra coetanei. In questo frangente il
soddisfacimento di tale bisogno è influenzato dalla società.
Lo Stato interviene su questo mercato in due modi: esercitando un
monopolio sulla vendita attraverso l'imposizione di tasse via via crescenti e
mediante l'imposizione di leggi a riguardo. Esempio attuale è l'entrata in
vigore il 01/10/2015 della legge promossa dal ministro Lorenzin; essa
prevede nuove restrizioni al consumo tra cui l'eliminazione dei pacchetti
da dieci pezzi, prodotto maggiormente appetibile ai giovani.
Causa l'aumento del prezzo delle sigarette, pratica sempre più diffusa è il
consumo di tabacco trinciato per il costo minore.
Per quanto riguarda la variabile tecnologica è stata introdotta negli ultimi
anni una soluzione per soddisfare la dipendenza da nicotina limitando i
danni alla salute: la sigaretta elettronica.
Le variabili del macroambiente influenzano il consumatore e i suoi
bisogni, tranne nel caso dell'ambiente naturale negativamente influenzato
dal consumatore attraverso l'emissione di sostanze inquinanti
nell'atmosfera.