1. Lorenzo Fresh Franchini UX Researcher @ Fifth Beat
Co-Design Jam 2015 Rome Social Design For Urban Change
INTO THE WILD
research, insights, urban rhabdomancy
2. Co-Design Jam 2015 Rome Social Design For Urban Change
INTO THE WILD Research, insights, urban rhabdomancy
Lorenzo Fresh Franchini UX Research @ Fifth Beat
I DO user research, play cities, dig stories, connect places and people
OTHER urban photo quests, travel more than I sleep, meditate more than I sit
www.fifthbeat.com
3. INTO THE WILD Research, insights, urban rhabdomancy
Urban Anthropology
When we talk about urban anthropology, we mean and we often make a reference
to an anthropology of complexity, to an anthropology of post-industrial societies or
to an anthropology of cities
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4. Co-Design Jam 2015 Rome Social Design For Urban Change
INTO THE WILD Research, insights, urban rhabdomancy
What should we observe?
A hyerarchy does not exist.
We leave hyerarchies to the military system.
Research is an anarchic systemical practice that wants
to investigate the present through methods and
techniques not following fixed rules
Research doesn’t want to determine linear connections
Space surrounding us is made of human beings, places
and relationships
It is up to us to focus and frame areas of interest
In your interest and for the project interest
5. Co-Design Jam 2015 Rome Social Design For Urban Change
Ethnography (from greek: ethnos (έθνος) - ”culture", e -graphy (γράφω) -
"study, writing"; literally ”writing about culture"), called science of populations,
it is the method used by researchers who operate on field in the
ethnoanthopological sciences.
To be an ethnographer means to go among those you want to study for a
period of time and apply distinctive research techniques (such as observation
or the interview) to collect data and once interpreted make possible the
comprehension of the examined culture. Rhytes, rituals, cerimonies, norms,
values, believes, behaviours, artefacts are the main phenomenons under the
ethnographer lens, through which a culture becomes intelligible.
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6. Co-Design Jam 2015 Rome Social Design For Urban Change
Is ethnography scientific?
Is ethnography a series of
anedoctodes?
Is ethnography weakened by
subjectivity?
Is ethnography only intuition?
Is ethnography about wring about
personal experiences?
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7. Co-Design Jam 2015 Rome Social Design For Urban Change
TECHNIQES
CONTEXTUAL INQUIRY
HISTORICAL RESEARCH
QUANTITATIVE SURVEY
INTERVIEW
PARTICIPANT OBSERVATION
SHADOWING
DIARY STUDY
…
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9. Co-Design Jam 2015 Rome Social Design For Urban Change
The manual says…
● If methodology doesn’t include p.observation is not ethnography
● Design research is the art of flying over a project
● Observe yourself while you observe
● Take care of the relationship with informers
● Push yourself out of your “comfort zone”
● Field notes: Observation and interpretation are different
● Manage and organize from the beginning your data
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10. Co-Design Jam 2015 Rome Social Design For Urban Change
“FORGET
WHAT WE SAID
SO FAR”
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13. Creating a good interview on users, clients, citizens…humans
It is an invaluable method for user researchers
It gives us the chance to talk directly with them, with no filters
It could open up our third eye on reflections we did not consider
It is an opportunity to deal with bias that an interview could express
Interpretation is not given. It is the fourth dimension of thinking
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14. 5 essential steps (for Italian speakers)
1. Conoscere ciò di cui si vuole avere le risposte
Sembra una frase ovvia. Ma già solo in questo passaggio delicato, troveremo tutte le difficoltà di formulazione di una
domanda.
Prendiamo come area di indagine
“un determinate gruppo di intervistatori e come fruiscono la città in cui vivono”
domanda:
_Come lei fruisce la città in cui vivete?
2. Riformulare le frasi che identificano il problema
Cosa fa nella città in cui vive? (attivo)
Come interagisce nella città in cui vive? (partecipativo)
Quali stimoli le da la città in cui vive? (ricezione)
Aspetti interessanti:
- Potresti imbatterti in prospettive che non avevi considerate
- Decidere una linea di registro con cui proseguire
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15. 3. Formulare una lista di domande
Avendo deciso il focus, sembra tutto facile.
Ma qui entra in gioco l’abilità dell’intervistatore che vuole avere in mente alcune semplici regole:
a_ Non fare domande che possano influenzare l’intervistato (leading questions)
“Lei va al cinema durante il suo tempo libero in città?”
(non vogliamo “mettere in bocca” percorsi mentali al nostro interlocutore e non desideriamo perimetrare i tempi che per ognuno
di noi sono diversi)
Non-leading question:
“In che modo passa il tempo nella sua città?”
“Ricorda un momento in cui si è sentito soddisfatto del tempo trascorso nella sua città? Cosa ha pensato o sentito?
b_ Quando è possibile, far esprimere l’intervistato su uno specifico accadimento nel suo passato
Evitando di incentivarlo a fare congetture o presumibili affermazioni
“Mi dica cosa pensa quando ci si diverte in città” (speculative question)
vs.
stimolandolo nel fare riferimento a scenari reali della sua vita.
“Mi dica cosa ha pensato l’ultima volta che lei si è davvero divertito in città”
(context-based question)
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16. c_ Domande aperte
“Quand’è che si è divertito l’ultima volta in città?
“Mi racconti l’ultima volta che lei ha provato un senso di benessere nella sua città”
d_ Puoi fare più di una domanda per scoprire la stessa cosa
“Quali sono alcune ragioni per cui lei prova divertimento in città”
“Quali sono quei motivi che non le fanno apprezzare per nulla una giornata nella sua città”
e_ Non siate diretti nel porre domande che coinvolgono azioni specifiche o ancor peggio parlino dell’ outcome con cui
state lavorando
“Sarebbe interessato a passare un pomeriggio presso l’attività commerciale X?”
Quello che si può fare è chiedere ed investigare sulla propensione “al divertimento” che il vostro interlocutore può avere
Quanto le sembra divertente passare del tempo presso (ad es: categoria merceologica)
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17. 5. Dare alla lista di domande una struttura
Una intervista sugli utenti solitamente è composta di 4 parti:
- Una introduzione
- Alcune domande di riscaldamento
- Il corpo centrale
- Una conclusione
a. Intro
Dare una idea di ciò di cui si parlerà ma non essere troppo specifici per non far chiudere l’ascoltatore in uno
staccato concettuale.
Voler sapere come le persone passano il tempo nella loro città non è la stessa cosa di sapere come si
divertono. E se non si divertissero affatto?
Dobbiamo essere leggeri nell’ascoltare il nostro interlocutore ed innescare empatia.
“Buongiorno Alice, Sono Lorenzo Franchini e sto conducendo per conto di (inziativa personale, progetto
privato, nome della società,…) una intervista su …. Il suo nominativo è stato segnalato/ l’abbiamo scelta
poiché…
Alcune domande potrebbero essere percepite come personali, la prego di comunicarmi in qualsiasi momento
se prova disagio o imbarazzo. Le chiedo la possibilità di registrare la nostra conversazione informale, per un
uso interno. Sarà materiale prezioso solo per conto della ricerca…
Ha domande sino ad ora?”
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18. b_ Warm up
3/4 domande generiche che possano far sentire a proprio agio l’intervistato:
“Mi racconta cosa fa nella vita?
“Quali sono i suoi hobby?”
“Ha sempre vissuto nella città in cui vive ora?”
c_ Corpo centrale
Momento chiave dell’intervista. Motivo del vostro incontro.
Far rispondere l’intervistato sulla base di esperienze pregresse. E poi eventualmente più speculative
d_ Conclusione
Dare un senso di chiusura all’intervista. Mai dimenticare di chiedere se c’è qualche cosa che si vuole
aggiungere. Molto più spesso rispetto a quello che ci si aspetta, si riescono a raccogliere insights
preziosi in questo momento dell’intervista.
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19. “RESPECT”
(ethics of the good urban rhabdomant)
★ Anonymity
★ Privacy
★ Consent
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20. Sexuality
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Spirituality
New technologies
Breathing
Affectivity
Nourishment
Instinct
21. Lorenzo Effe
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lorenzofresh_research
IamLorezoFresh
Urban Nomad Stories
“I am the
connective
tissue between
your
dreams and
your sufferings”
