Movida, i residenti del centro storico rispondo a Frija e Mannucci
1. La città vivibile
Il Comitato del centro storico ( 500 firme di residenti e commercianti) avverte la necessità di
rispondere alle parole dei consiglieri Manucci e Frija al fine di chiarire la realtà dei fatti e dei
problemi inerenti alla cosiddetta movida spezzina, ma soprattutto all'immagine turistica della nostra
città.
Ci domandiamo molte cose dopo aver letto e ponderato l'articolo del 15 agosto scorso:
1. Hanno mai i nostri cari consiglieri analizzato a fondo il fenomeno della “vivacità” ( loro la
chiamano così ) delle notti nel nostro centro storico , sono mai scesi tra le vie e i vicoli a
guardare ed osservare chi sono i frequentatori notturni della movida, hanno mai studiato i
loro percorsi, le loro abitudini, i loro comportamenti, ora per ora , sera e notte, hanno mai
ascoltato il “ chiacchierare “, hanno mai osservato la mattina del sabato o della domenica
che cosa si incontra per terra , sui portoni , sulla saracinesche dei negozi? Noi cittadini sì, lo
abbiamo fatto ( e lo facciamo ) per mesi, lo abbiamo visto dalle nostre finestre e con le
nostre ispezioni , sacrificando tempo e fatica, lo abbiamo documentato con pazienza e
continuità a fianco della gente e con l'aiuto delle forze dell'ordine ( che non smetteremo mai
di ringraziare) ed insieme al Sindaco ed a pazienti ed impagabili assessori che ci hanno
ascoltato e sostenuto e con cui collaboriamo da sempre in modo costruttivo cercando
soluzioni che non nuocciano i diritti di nessuno e che blocchino il degrado della nostra città,
che questa vostra tanto amata movida sta facendo avanzare. Il Comitato ha raccolto migliaia
di testimonianze di disagio, sofferenza, rabbia di cittadini e di commercianti e di gestori di
case vacanze e ristoranti, abbiamo lunghi dossier con anche episodi toccanti di bambini, di
anziani ed invalidi, di giovani studenti, di proprietari di animali, con azioni di privati
condomini che da soli si sono tassati per regalare al Comune due telecamere da porre nella
loro via e che si tassano ogni mese per pagare un vigilante notturno ... Ma i nostri cari
consiglieri forse non lo sanno e parlano di città vivace ed accogliente confondendo la
mancanza di regole per vivacità ed il chiasso e le urla di ubriachi per accoglienza.
2. Hanno mai i nostri consiglieri analizzato la documentazione raccolta dai vigili , letto gli
esposti, studiato i rilievi fonometrici , fatto uno screening delle sanzioni ecc., analizzato
telefonate con richieste di soccorso ? Altrimenti saprebbero che tale documentazione
giuridicamente inoppugnabile testimonia sforamenti clamorosi ( 72,50 decibel tra
mezzanotte e l'una , laddove 70 decibel sono ammessi solo nelle zone industriali) così
clamorosi da essere impugnabili giuridicamente se l'amministrazione non interviene.
3. Infine hanno mai i nostri consiglieri studiato che cosa si intende per “città turistica”? Forse
glielo possiamo dire noi semplici cittadini : una città turistica deve essere prima di tutto
vivibile, altrimenti è un bluff turistico ! E per essere vivibile deve essere piacevole,
rilassante , pulita, non inquinata, e tranquilla la notte, perchè il turista vuole dormire dopo
una giornata di svago o vuole trovare locali belli e non circondati da orde di ubriachi ed
urlanti. Quindi una città turistica deve preservare la sua vivibilità acustica oltre che quella
ambientale, vivibilità inesistenti nel centro storico notturno. E ciò è tanto più vero per il
fatto che i disturbatori non sono turisti , ma indigeni che calano in città nei fine settimana al
solo scopo di riempirsi di birra e fare altro, invece il turista non c'è in quanto scappa in
prossimità di tale gente urlante. Ma per i nostri consiglieri questo è “solo un po' di brio
“ benefico ed allettante!
Ma smettiamola di blaterare e di sbandierare la vocazione turistica come faceva incoscientemente
la sinistra, che avvallava il caos totale di ogni fine settimana vantandosi di aver reso la città vivace
e non più morta! Nessuno di noi vuole una città morta, ma questa “vivacità” non ci piace , è
negativa e va combattuta. Che vadano i consiglieri a visitare le città veramente turistiche, veramente
2. vivaci e non troveranno orde di ubriachi , assembramenti urlanti e vocianti, ma bei locali con gestori
corretti e clientela educata e serena che si diverte nel modo giusto rispettando regole ferree e
soprattutto la buona educazione. E basta anche con la storiella che gli esercenti devono lavorare,
nessuno glielo vuole togliere il diritto al lavoro, ma che rispettino come tutti le regole e che tengano
presente che dietro ogni diritto sta un dovere, in questo caso quello di rispettare chi lavora di giorno
e la notte deve dormire. Infine veniamo alle vele fonoassorbenti suggerite dal Sindaco e dagli
assessori ( che si sono prodigati e si prodigano per risolvere i gravi , gravissimi disagi , anzi
illegalità documentate di migliaia di cittadini): esse sono un tentativo , probabilmente non del tutto
efficace, ma comunque un tentativo di dare una risposta ( o almeno a mitigare) ad un grave
problema , che i nostri sprovveduti consiglieri dovrebbero conoscere bene senza più prendere in
giro i cittadini con “la vivacita” ,”il brio” , “la città turistica” che turistica non è e , se si avvallerà la
malamovida, non lo diventerà mai.
Sempre a disposizione per una collaborazione costruttiva, basata su fatti e non fandonie .
IL COMITATO PER LA TUTELA DEL CENTRO STORICO