A chiederlo, è il MoVimento 5 Stelle per voce del rappresentante ANCI E-R Marco Campanini, assieme al Movimento #LiberiDiFare.
Assenti tutte le altre forze politiche.
Mozione per il riconoscimento della Fibromialgia, della ME e della MCS
BOLOGNA "PIU' FONDI PER LA VITA INDIPENDENTE, E L'ASSISTENZA PERSONALE"
1. MANIFESTAZIONE PER LA VITA INDIPENDENTE: "Più fondi per la vita
indipendente, e l'assistenza personale."
A chiederlo, è il MoVimento 5 Stelle per voce del rappresentante ANCI E-R
Marco Campanini, assieme al Movimento #LiberiDiFare.
Sabato 9 Giugno nel tardo pomeriggio, Via Indipendenza e Piazza Maggiore sono state invase da una
manifestazione di persone con disabilità che chiedevano il diritto all'assistenza personale.
La manifestazione, in contemporanea con altre città italiane, è stata organizzata dal Movimento
#LiberiDiFare nato per volontà delle sorelle disabili Maria Chiara ed Elena Paolini e diffuso in rete.
Alla manifestazione hanno preso parte persone con disabilità accompagnati da famigliari, parenti,
amici, cittadini e gruppi politici solidali.
Assenti: PD, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia.
Presente all’appello il Movimento 5 Stelle con il capogruppo consigliere di Pieve di Cento e membro
del Coordinamento dei Consigli Regionali in ANCI Emilia Romagna, il dott. Marco Campanini, che
ha partecipato nella veste di politico, ma anche e soprattutto, come soggetto direttamente coinvolto.
Ad accompagnarlo, Paolo Maria Veronica, candidato per il MoVimento alle precedenti elezioni
parlamentari del 4 Marzo 2018, nelle vesti di comico assieme a Roberto Malandrino.
Campanini è chiaro: " Fino ad ora la Regione Emilia Romagna ha sempre dato priorità
all'istituzionalizzazione della persona con disabilità. Non esiste solo Un Dopo di Noi. Ogni persona
con disabilità, a maggior ragione se maggiorenne, ha diritto a realizzare il proprio progetto di vita.
Il diritto pieno di decidere come e dove vivere, come prevede la Convenzione ONU ratificata
dall'Italia."
Campanini continua: "Chiediamo più fondi per l'assistenza domiciliare indiretta, e l'avvio di progetti
per la Vita Indipendente."
"L'assistenza domiciliare in Emilia è concepita come servizio di assistenza sanitaria rivolto
unicamente a persone ammalate o con gravi disabilità. Se si esclude l'assegno di cura, del tutto
insufficiente, la cui erogazione è subordinata all’ISEE. Nella nostra regione per la vita indipendente
non c'è altro."
2. "In altri paesi del nord Europa invece l'assistenza domiciliare indiretta, è già diffusa, e si fa presto
a capire il perché. L'istituzionalizzazione di una persona, comporta ingenti costi, si parla di 4.000 €
o 5.000 € al mese ad utente per il mantenimento in una struttura. Con meno della metà dei fondi la
persona potrebbe continuare a vivere autonomamente nel proprio domicilio pagando una o due
assistenti personali a seconda delle situazioni personali; e tutto questo senza essere obbligato a
rinunciare ai suoi sogni e alle sue aspirazioni."
“Non ci sono più scuse, come ha ribadito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 275 del 2016, i
diritti costituzionalmente garanti non possono essere compromessi per ragioni di bilancio. Gli enti
pubblici se non hanno i soldi devono trovarli. Occorre un totale ripensamento del welfare che metta
al centro la persona e non la struttura.”