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Come si fa a credere che l'equilibrio che regge il nostro mondo sia dovuto solo
alla coincidenza, mentre la straordinaria armonia che domina la natura è
osservabile anche a occhio nudo? Dire che l'universo, in cui ogni singola cosa
suggerisce l'esistenza di un Supremo Creatore, sia apparso per propria iniziativa
o per puro caso è la pretesa più irrazionale che si possa concepire.
Quindi, questo meraviglioso equilibrio, che si può rintracciare sia nel nostro
organismo sia negli angoli più sperduti dello sterminato universo, dovrebbe
avere un Supremo Artefice. Allora, chi è quel Creatore che ha messo
accuratamente in ordine tutto questo universo, senza trascurare il benché minimo
particolare?
Non può essere una delle materie presenti nell'universo stesso, dovrebbe
essere una volontà suprema precedente all'esistenza dell'universo che ne
determinò la creazione. L'Onnipotente Creatore è colui che dà l'esistenza a tutti,
è colui che non ebbe inizio e che non avrà fine.
Lui è l'Unico Dio, il Compassionevole, il Misericordioso che dal nulla creò i cieli
e la terra.
L'organismo umano è strapieno di simili evidenze, tanto che non bastano
volumi di intere enciclopedie; qualche minuto di coscienziosa riflessione a
riguardo è sufficiente per comprendere l'esistenza di Dio; è solo Dio che
provvede a proteggere l'ordine del mondo e a mantenerlo.
Questo libro è scritto non solo per sottolineare la realtà da cui tanta gente
preferisce allontanarsi solo perché si contrappone ai loro interessi, ma anche per
svelare le menzogne e confutare le insane deduzioni su cui si ergono intere
correnti di pensiero.
Chi leggerà questo libro vedrà ancora una volta inconfutabili prove
sull'esistenza di Dio, che circonda e comprende tutto, un fatto evidentissimo a
chiunque dotato di buona ragione: Colui che ha creato quell'ordine pervade ogni
particolare della nostra vita, solo Lui è in grado di mantenerlo incessantemente.
L'AUTORE
Adnan Oktar, che scrive sotto lo pseudonimo di Harun Yah-
ya, è nato ad Ankara nel 1956. Ha studiato arte alla Mi-
mar Sinan Università di Istanbul, poi filosofia all’Università
di Istanbul. A partire dagli anni 1980 ha pubblicato molti
libri su temi politici, scientici e di fede. Molto apprezzate in
tutto il mondo, queste opere hanno costituito lo strumento
che ha aiutato molti a tornare alla fede in Dio, e molti al-
tri ad ottenere una comprensione più profonda della propria fede. I libri di Harun
Yahya attraggono tutti i tipi di lettori, di qualunque età, razza o nazionalità, in qu-
anto sono focalizzati su un unico obiettivo: ampliare la prospettiva di chi legge in-
coraggiandolo/la a pensare a molti aspetti essenziali, come l'esistenza di Dio e la
Sua unità, e a vivere secondo i valori che Egli ha prescritto.
Al Lettore
Al crollo della teoria evoluzionistica viene dedicato un capitolo a sé, poiché
tale teoria costituisce la base di tutte le filosofie anti-spirituali. Poiché il
Darwinismo rifiuta la realtà della creazione e, di conseguenza, l’esistenza di Dio,
negli ultimi 150 anni esso ha fatto sì che molte persone abbiano abbandonato la
propria fede o siano cadute nel dubbio. Perciò, dimostrare a tutti che questa teoria
è un inganno è un servizio imprescindibile, un dovere molto importante.
Nell’eventualità che qualcuno tra i nostri lettori abbia la possibilità di leggere
soltanto uno dei nostri libri, riteniamo opportuno dedicare un capitolo alla sintesi
di questo argomento.
In tutti i libri dell’autore, gli argomenti legati alla fede vengono spiegati alla
luce dei versi Coranici, e si invitano le persone ad apprendere le parole di Dio e a
vivere in conformità ad esse. Tutti i temi che riguardano i versetti di Dio sono
spiegati in modo tale da non lasciare alcuno spazio a dubbi o interrogativi nella
mente del lettore. Lo stile sincero, semplice e scorrevole che viene impiegato
assicura che ognuno, di ogni età e proveniente da ogni gruppo sociale, possa
comprendere facilmente i libri. Grazie al loro linguaggio efficace e lucido, li si può
leggere tutti d’un fiato. Anche coloro che rifiutano rigorosamente la spiritualità
vengono influenzati dai fatti che tali libri documentano, e non possono contestare
la veridicità dei loro contenuti.
Questo libro, e tutte le altre opere dell’autore, possono essere lette
individualmente o discusse in gruppo. I lettori che sono desiderosi di trarre
profitto dai libri troveranno molto utile la discussione, nel senso che essi saranno
in grado di ricollegare reciprocamente le loro riflessioni ed esperienze.
Inoltre, sarà un grande servizio all'Islam il contribuire alla pubblicazione e
alla lettura di questi libri, che sono scritti soltanto per la volontà di Dio. I libri
dell’autore sono estremamente convincenti. Per questo motivo, per chi volesse
comunicare ad altri la vera religione, uno dei metodi più efficaci è incoraggiare a
leggere questi libri.
Si spera che il lettore esamini anche le recensioni degli altri libri che si trovano
in fondo al testo. La gran quantità di materiali su argomenti di fede è molto utile
e piacevole da leggere.
In questi libri, a differenza di molti altri, non si troveranno opinioni personali
dell’autore, spiegazioni basate su fonti dubbie, stili non osservanti del rispetto e
della reverenza dovuti ad argomenti sacri, né argomentazioni senza speranza,
pessimistiche, che creano dubbi nella mente e distorsioni nel cuore.
L'ESISTENZA
DI
HARUN YAHYA
(ADNAN OKTAR)
2011
DIO
L'AUTORE
HARUN YAHYA è lo pseudonimo dell'autore, Adnan Oktar,
che è nato ad Ankara nel 1956. Dopo aver completato gli studi
superiori ad Ankara, ha studiato le belle arti alla Mimar Sinan
University di Istanbul e filosofia all‘Università di Istanbul. A partire
dagli anni 1980 ha pubblicato molti libri su temi politici, scientifici e
di fede. Harun Yahya è molto conosciuto come autore di opere
importanti che svelano l'impostura degli evoluzionisti, le loro errate
tesi, e gli oscuri legami tra il darwinismo e ideologie sanguinarie come
il fascismo e il comunismo.
Le opere di Harun Yahya, tradotte in 72 lingue, costituiscono una
collezione di più di 55.000 pagine in totale con 40.000 illustrazioni.
Il suo pseudonimo è composto dai nomi Harun (Aronne) e Yahya
(Giovanni), in memoria dei due venerati Profeti che si batterono contro
la perdita di fede dei loro popoli. Il sigillo del profeta sulle copertine dei
suoi libri è simbolico ed è collegato ai loro contenuti. Esso rappresenta
il Corano (la Scrittura Finale) e il Profeta Muhammad (la pace e la
benedizione siano su di lui), l'ultimo dei profeti. Sotto la guida del
Corano e della Sunna (insegnamenti del Profeta), l’autore si propone di
demolire uno per uno i cardini delle ideologie irreligiose, e di avere
l’“ultima parola”, in modo da mettere completamente a tacere le
obiezioni sollevate contro la religione. Egli usa il sigillo dell’ultimo
Profeta, che raggiunse la saggezza definitiva e la perfezione morale,
come segno della sua intenzione di offrire quest'ultima parola.
Tutte le opere di Harun Yahya hanno un unico obiettivo:
trasmettere il messaggio del Corano; incoraggiare i
lettori a riflettere su questioni fondamentali della fede,
come l’esistenza di Dio, l'unità e l’Aldilà; e
dimostrare quanto fragili sono le fondamenta dei
sistemi irreligiosi e delle ideologie distorte.
Harun Yahya ha moltissimi lettori in molti
paesi, dall’India all’America, dall’Inghilterra
all’Indonesia, dalla Polonia alla Bosnia, dalla
Spagna al Brasile, dalla Malesia all'Italia, dalla
Francia alla Bulgaria e alla Russia. Alcuni dei
suoi libri sono già disponibili in inglese,
francese, tedesco, spagnolo, italiano,
portoghese, urdu, arabo, albanese,
cinese, swahili, hausa, dhivehi
(la lingua delle Mauritius), russo, serbo-croato (bosniaco), polacco, malese, turco
uygur, indonesiano, bengali, danese e svedese.
Molto apprezzate in tutto il pianeta, queste opere sono state lo strumento
attraverso il quale molti hanno ritrovato la fede in Allah e hanno riguadagnato una
maggior comprensione della propria fede. La saggezza e la sincerità, accanto ad uno
stile particolare e molto comprensibile, toccano direttamente tutti coloro che le
leggono. Chi riflette seriamente su questi libri non può continuare a sostenere ancora
l'ateismo o qualunque altra distorta ideologia o filosofia materialistica, poiché questi
libri sono caratterizzati da una rapida efficacia, da risultati definiti e
incontrovertibilità. Anche se qualcuno continuasse a farlo, sarebbe soltanto per un
attaccamento emotivo, dal momento che questi libri dimostrano come tali ideologie
siano false dalle fondamenta. Tutti i movimenti contemporanei di negazione sono ora
ideologicamente sconfitti, grazie alla collezione di libri scritti da Harun Yahya.
Non c’è dubbio che tutto ciò derivi dalla saggezza e dalla chiarezza del Corano.
L’autore intende servire modestamente come mezzo nella ricerca dell'umanità per il
giusto sentiero di Dio. La pubblicazione di queste opere non è intesa al guadagno
materiale.
Inestimabile è il servizio reso da tutti coloro che incoraggiano altre persone a
leggere questi libri, che aprono le loro menti e i loro cuori e li guidano a divenire più
devoti servi di Dio.
Allo stesso tempo sarebbe soltanto una perdita di tempo e di energia diffondere
altri libri che creano confusione nella mente delle persone, le portano nel caos
ideologico e, evidentemente, non hanno effetti forti e precisi nel rimuovere i dubbi
dal cuore della gente, come verificatosi in precedenti esperienze. È impossibile che
dei libri concepiti per sottolineare l’abilità letteraria dell’autore, piuttosto che il nobile
scopo di salvare la gente dalla mancanza di fede, abbiano un così grande effetto.
Quelli che ancora dubitano, possono constatare direttamente come il solo scopo dei
libri di Harun Yahya sia quello di sconfiggere la miscredenza e diffondere i valori
morali del Corano. Il successo e l’efficacia di questo servizio si manifestano nella
persuasione dei lettori.
Bisogna tenere a mente una cosa: la ragione principale della persistente crudeltà,
dei conflitti e delle sofferenze che affliggono la maggioranza della gente è la
prevalenza ideologica della miscredenza. A questo stato di cose si può porre fine
unicamente con la sconfitta ideologica della miscredenza, e divulgando le meraviglie
della creazione e la morale Coranica, in modo che la gente possa vivere secondo
queste. Considerando l’attuale stato del mondo, che conduce in una spirale
discendente di violenza, di corruzione e di conflitto, è chiaro che questo servizio deve
essere reso in modo più rapido ed efficace, prima che sia troppo tardi.
In questo sforzo, i libri di Harun Yahya assumono un ruolo centrale. Con il
permesso di Dio, questi libri costituiranno un mezzo tramite il quale la gente del XXI
secolo raggiungerà la pace, la giustizia e la felicità promesse nel Corano.
Copyright© Harun Yahya
GLOBAL
PUBLISHING
Talatpasa Mah. Emirgazi Caddesi
İbrahim Elmas İs Merkezi
A. Blok Kat 4 Okmeydani - Istanbul
Tel: (0 212) 222 00 88
www.harunyahya.it - www.it.harunyahya.tv
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www.vitadelmondo.com
www.lingannodellevoluzione.com
www.segretoaldiladellamateria.com
www.ilprofetamuhammad.com
Indice
Introduzione 10
Dal Non – Essere all'Essere 14
I Segni nei Cieli e sulla Terra 32
Gli Scienziati confermano i Segni di
Allah 66
Conclusione 73
L’inganno Dell’evoluzione 76
Note 102
ai uno sguardo al luogo dove ti trovi in questo momento.
Vedrai che ogni cosa nella tua stanza è ''costruita'': le pareti, la
carta che le copre, il soffitto, la sedia su cui sei seduto, il libretto
che tieni fra le mani, il bicchiere sulla tavola e tanti altri innumerevoli
dettagli. Nessuno di questi oggetti è venuto al mondo o finito nella tua
camera per propria iniziativa. Perfino i nodi del tappeto su cui poggi i tuoi
piedi sono stati ''creati'' intenzionalmente da qualcuno, non sono apparsi dal
nulla spontaneamente o per un puro caso.
Una persona che sta per leggere questo libro sa benissimo che è stato
scritto da un certo autore per una specifica ragione e non gli passerebbe per
la testa che il libro possa essere venuto al mondo per caso. Allo stesso modo,
una persona che guarda una statua non ha alcun dubbio che a scolpirla sono
state le mani di un artista o di uno scultore. Queste certezze non si limitano
solo ai manufatti o opere d'arte, ma anche un cumulo di mattoni messi l'uno
sopra l'altro suggerirebbe che siano stati messi in ordine da qualcuno per un
determinato piano. Quindi, ovunque si trovi un ordine in questo nostro
mondo, negli oggetti piccoli o grandi che siano, ci sarà sicuramente un
Creatore o un Tutore di tale ordine. Mettiamo che un giorno qualcuno si
faccia avanti e dica che il ferro e il carbone si sono aggregati insieme
casualmente per creare l'acciaio servito a sua volta per costruire la Torre di
Eiffel, sempre per caso: non sarebbe considerato lui e chiunque gli prestasse
ascolto mentalmente squilibrato?
10
Le pretese della teoria d'Evoluzione, che è l'unico metodo per negare
l'esistenza di Dio, non differiscono dall'esempio che abbiamo appena
riportato. Secondo tale teoria, gli aminoacidi sarebbero stati formati da
molecole inorganiche solo per caso, gli aminoacidi a loro volta avrebbero
formato, sempre per una pura casualità, le proteine e alla fine – guarda che
caso - le proteine avrebbero fornito la vita a tutti gli esseri viventi. Comunque
le probabilità che le creature viventi siano state formate da una serie di
coincidenze sono minori delle probabilità che la Torre Eiffel sia stata
costruita alla stessa maniera, cioè per un puro caso, perché la più semplice
delle cellule viventi è molto più complicata nella sua struttura di qualunque
oggetto o edificio creato dall'uomo.
Come si fa a credere che l'equilibrio che regge il nostro mondo sia dovuto
solo alla coincidenza , mentre la straordinaria armonia che domina la natura
è osservabile anche a occhio nudo? Dire che l'universo, in cui ogni singola
cosa suggerisce l'esistenza di un Supremo Creatore, sia apparso per propria
iniziativa o per puro caso è la pretesa più irrazionale che si possa concepire.
Quindi, questo meraviglioso equilibrio, che si può rintracciare sia nel
nostro organismo sia negli angoli più sperduti dello sterminato universo,
dovrebbe avere un Supremo Artefice. Allora, chi è quel Creatore che ha
messo accuratamente in ordine tutto questo universo, senza trascurare il
benché minimo particolare?
Non può essere una delle materie presenti nell'universo stesso, dovrebbe
essere una volontà suprema precedente all'esistenza dell'universo che ne
determinò la creazione. L'Onnipotente Creatore è colui che dà l'esistenza a
tutti, è colui che non ebbe inizio e che non avrà fine.
La religione ci insegna l'identità del nostro Creatore la cui esistenza si
scopre con la nostra ragione. Tramite ciò che ci ha rivelato come religione, noi
sappiamo che Lui è l'Unico Dio, il Compassionevole, il Misericordioso che
dal nulla creò i cieli e la terra.
Sebbene tanta gente sia capace di afferrare tale fatto, in tanti hanno
trascorso la loro vita senza rendersene conto. Quando guardano un
paesaggio dipinto si fanno delle domande sull'autore del quadro e fanno poi
11
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
i loro elogi in misura della bellezza dell'opera d'arte che stanno ammirando.
Nonostante essi vedano tantissimi esempi nel mondo naturale, continuano a
trascurare l'esistenza di Dio, che è l'Unico Padrone di tutte quelle bellezze.
Per comprendere l'esistenza di Dio non bisogna fare una ricerca
eccessivamente lunga. Anche se qualcuno di noi dovesse passare tutta la sua
vita sin dalla nascita, in una stanza chiusa, ci sarebbero innumerevoli prove
la dentro sufficienti per afferrare il concetto dell'esistenza di Dio.
L'organismo umano è strapieno di simili evidenze, tanto che non bastano
volumi di intere enciclopedie; qualche minuto di coscienziosa riflessione a
riguardo è sufficiente per comprendere l'esistenza di Dio; è solo Dio che
provvede a proteggere l'ordine del mondo e a mantenerlo.
Ma il corpo umano non rappresenta l'unica fonte di riflessioni su Dio;
l'ordine e la vita, che siano osservabili o meno, sono rintracciabili in ogni
millimetro quadrato sulla nostra Terra. Il mondo abbonda di tantissimi esseri
viventi, dagli organismi unicellulari alle piante passando per gli insetti,
uccelli, animali, finendo con l'essere umano. Prendi una manciata di terra
qualsiasi e guardala bene, perfino in quel caso scoprirai una moltitudine di
creature viventi con caratteristiche diverse. La stessa cosa vale per l'aria che
respiri ogni secondo, pure sulla tua pelle ci sono microrganismi viventi di cui
non conosci il nome, anzi non puoi vederli ad occhio nudo; negli intestini
degli esseri viventi ci sono milioni di batteri e organismi unicellulari che
aiutano la digestione. Nel nostro mondo la popolazione animale è migliaia di
volte superiore a quella umana; se si considera anche la flora, si vede che non
esiste nemmeno un piccolo lembo di terra che sia privo di vita.
Tutti gli esseri viventi, diffusi su milioni e milioni di chilometri sulla
superficie terrestre, hanno corpi differenti, vite differenti e contribuiscono
all'equilibrio dell'ecosistema. È completamente un controsenso pretendere
che tutte queste creature siano venute al mondo per caso senza motivi e fini
precisi, perché nessun essere vivente può venire al mondo con la propria
forza e iniziativa e quel sistema complicato che è il fondamento della vita non
può essere il risultato di un evento fortuito.
Tutto questo ci porta a una sola conclusione, che l'universo funziona
12
L'ESISTENZA DI DIO
secondo una certa ''Volontà''. Quale potrebbe essere la fonte di questa
''Volontà'' ?
"Certo non sarà da ricercare negli esseri creati, che siano esanimi o
viventi perché non possono mantenere l'armonia e l'ordine che domina
nel mondo. L'esistenza e la gloria di Dio si rivelano in prove
innumerevoli nel nostro universo. Infatti non esiste nemmeno un singolo
uomo che non possa accettare con convinzione tale evidente realtà.
Ciononostante si continua ancora a negare, proprio come è riferito nel
Corano: “Ingiusti e orgogliosi li negarono, anche se intimamente ne
erano certi”. (27 : 14 )
Questo libro è scritto non solo per sottolineare la realtà da cui tanta
gente preferisce allontanarsi solo perché si contrappone ai loro interessi,
ma anche per svelare le menzogne e confutare le insane deduzioni su cui
si ergono intere correnti di pensiero. Per questo motivo sono stati
affrontati diversi argomenti in questo libro.
Chi leggerà questo libro vedrà ancora una volta inconfutabili prove
sull'esistenza di Dio, che circonda e comprende tutto, un fatto
evidentissimo a chiunque dotato di buona ragione: Colui che ha creato
quell'ordine pervade ogni particolare della nostra vita, solo Lui è in
grado di mantenerlo incessantemente.
13
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
14
e ipotesi su come venne creato l'universo, quali sono le sue
finalità, le leggi e le regole che lo mantengono in ordine ed
equilibrio, hanno sempre rappresentato argomenti di grande interesse.
Schiere di scienziati e pensatori rifletterono infinitamente sull'argomento,
nonostante le ben poche teorie formulate.
Il pensiero che prevaleva negli ambienti intellettuali fino all'inizio del
ventesimo secolo vedeva l'universo come un'entità dalle infinite dimensioni,
esistita sin dall'eternità, predestinata ad esistere per sempre. Secondo questa
teoria chiamata “il modello dell'universo statico”, l'universo era considerato
senza inizio e senza fine.
Delineando lo schema generale per il materialismo, quel punto di vista ha
negato l'esistenza di un Creatore anche se ha continuato a considerare
l'universo come uno stabile, costante e invariabile contenitore di materia.
Il materialismo è un sistema di pensiero che considera la materia come un
essere assoluto, negando l'esistenza di qualunque altra cosa all'infuori di
essa. Avendo le radici nel pensiero dei filosofi dell'Antica Grecia, oltre alla
sempre crescente accettazione che ebbe nell'Ottocento, questa corrente di
pensiero si diffuse nella forma del materialismo dialettico di Karl Marx.
Come abbiamo dimostrato prima, fu il modello dell'universo statico a
preparare il terreno per il materialismo. Nel suo libro, “Principes
Fondamentaux de Philosophie” (Principi Fondamentali di Filosofia), George
Politzer riafferma le sue errate convizioni riguardo al modello dell'universo
statico, cioè che ''l'universo non era un oggetto creato'' e continua dicendo:
''Se così fosse, Dio avrebbe dovuto crearlo istantaneamente, portandolo
all'esistenza dal nulla. Per ammettere la creazione si deve ammettere
innanzitutto l'esistenza di un momento in cui l'universo non esisteva e
che qualcosa venne fuori dal nulla. Una cosa con cui la scienza moderna
non può essere d'accordo.” 1
Quando Politzer affermava che l'universo non fu creato dal nulla, egli si
basava sul modello dell'universo statico che prevaleva negli ambienti
scientifici nel 19° secolo, da lui evidentemente preso come un postulato
scientifico. Ciononostante, lo sviluppo scientifico e tecnologico nel
Novecento demolì tanti di quei vecchi e primitivi concetti, come il modello
dell'universo statico, che avevano fornito un terreno stabile per i materialisti.
Oggi, agli inizi del ventunesimo secolo, la fisica moderna ha provato con
tanti esperimenti, osservazioni e calcoli che l'universo ebbe un inizio e che fu
creato dal nulla in seguito ad un'enorme esplosione.
Il fatto che l’universo ebbe un inizio significa che il cosmo venne portato
alla luce dal nulla, che venne creato. Se una cosa creata esiste (e prima non
esisteva), è certo che questa cosa ebbe un Creatore. L'essere dal non essere è
una cosa inconcepibile per la mente umana (praticamente l'uomo non può
accettare un concetto del genere dal momento che non sarà in grado di
sperimentarlo). Quindi l'essere dal non essere è una cosa che differisce dal
prendere oggetti vari e metterli insieme per crearne un altro (come nel caso
delle opere d'arte o invenzioni tecniche ), è un segno di Dio, il Creatore
dell'universo, solo Lui è in grado di creare perfettamente e
contemporaneamente tutte le cose senza averne un modello precedente e
senza nemmeno bisogno del tempo e dello spazio per crearle.
L'avvento dell'universo dal non essere all'essere è la prova migliore che si
possa avanzare per dimostrare il fatto che l'universo sia stato
intenzionalmente creato. Prendere in considerazione tale fatto, potrebbe
cambiare tante cose. Ciò aiuta la gente a comprendere meglio la propria
15
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
esistenza e rivedere i loro atteggiamenti e obiettivi. Per questo motivo ci sono
tante comunità scientifiche che hanno cercato di trascurare il fatto della
creazione del mondo, che non hanno compreso pienamente, anche se la
prova sulla creazione era ben chiara davanti ai loro occhi. Il fatto che tutte le
prove scientifiche portano all'esistenza di un Creatore dell'universo, li hanno
spinti a cercare e inventare alternative, il che ha creato perplessità e
confusione. Tuttavia, l'evidenza portata dalla scienza moderna ha
provveduto a porre fine a tutte quelle teorie.
Ora diamo un breve sguardo al processo di sviluppo tramite cui venne
creato l'universo.
L'ESPANSIONE DELL'UNIVERSO
Nel 1929 l'astronomo americano Edwin Hubble , durante il suo lavoro
nell'Osservatorio Mount Wilson in California, fece una delle scoperte più
sensazionali della storia dell'astronomia moderna. Osservando un certo
numero di stelle tramite l'obiettivo del suo enorme telescopio, scoprì che la
loro luce si spostava verso lunghezze d'onda corrispondenti al rosso dello
spettro elettromagnetico e che quello spostamento era direttamente collegato
alla distanza della stella dalla Terra. Tale scoperta galvanizzò gli ambienti
scientifici perché, stando alle regole riconosciute dalla fisica a quel tempo, i
raggi di luce viaggiando verso un certo punto di osservazione si spostavano
verso il viola , mentre gli spettri dei raggi di luce, allontanandosi dal punto
di osservazione, si spostavano verso il rosso. Durante le osservazioni di
Hubble si scoprì che la luce emessa dalle stelle si spostava verso il rosso, il
che significa che le stelle si allontanano costantemente da noi.
Poco tempo dopo, Hubble fece un'altra scoperta importante: le stelle non
solo correvano lontano dalla Terra, ma si allontanavano anche l'una
dall'altra. L'unica conclusione che si può ottenere in un universo dove ogni
cosa si muove allontanandosi dall'altra, è che ci troviamo in un universo in
continua espansione.
16
L'ESISTENZA DI DIO
Per comprendere meglio, si può immaginare l'universo come la superficie
di un enorme pallone gonfiato; quindi, così come i punti sulla superficie si
muovono distanziandosi mentre il pallone va gonfiandosi, anche gli oggetti
nello spazio si muovono allontanandosi gli uni dagli altri, mentre l'universo
continua ad espandersi.
Infatti, la scoperta dell'espansione dell'universo era stata preannunciata
teoricamente qualche tempo prima da Albert Einstein, considerato
ragionevolmente il più grande scienziato del ventesimo secolo. Einstein in
seguito a certi calcoli di fisica teorica, era giunto alla stessa conclusione,
ovvero che l'Universo non poteva essere statico. Tuttavia Einstein preferì
tenersi per sé la propria scoperta semplicemente per non contrastare il
modello dell'universo statico, che era largamente riconosciuto al suo tempo.
Per questo motivo aggiunse alle sue equazioni sulla Relatività Generale una
Costante Cosmologica allo scopo di ottenere una soluzione statica per il
modello cosmologico. Più tardi, dopo aver sentito parlare della scoperta fatta
da Hubble, Einstein ebbe il
coraggio di chiamare quel suo
atto come ''il più grande errore
della sua carriera''. La scoperta
fatta da Hubble, provata
teoricamente con le equazioni
di Einstein, segnò
definitivamente la caduta del
modello dell'universo statico.
Ma che importanza ebbe il
fatto che l'universo si espanda o
meno sulla sua creazione o
esistenza?
17
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Edwin Hubble, vicino al suo
gigante telescopio
L'espansione dell'universo implicava il fatto che se si poteva viaggiare a
ritroso nel tempo, si sarebbe potuto provare che esso si è originato da una
singolarità. I calcoli mostrarono che questa singolarità, il contenitore di tutta
la materia dell'universo, doveva avere “volume nullo” e “densità infinita”.
L'universo si formò grazie all'esplosione di questa singolarità di “volume
nullo”.
Questa grande esplosione, che segnò l'inizio dell'universo, è chiamata
dagli scienziati “Big Bang” e sta all'origine di una teoria che è chiamata con
lo stesso nome.
Bisogna dire che il volume nullo è un'espressione teorica usata solo a fini
descrittivi. La scienza per esempio può definire il concetto del “Nulla” che
sta al di là dei limiti della comprensione umana solo indicandolo con
l'espressione ''un punto dal volume pari a zero''; infatti un punto “senza
volume” significa “Nulla”.
L'universo è venuto ad esistere dal nulla. In altre parole, è stato creato. La
teoria del Big Bang ha mostrato che all'inizio tutti gli oggetti nell'universo
erano una cosa sola e poi vennero separati. Questo fatto, predetto dalla teoria
del Big Bang, è stato rivelato nel Corano quattordici secoli fa quando le
persone avevano una limitata conoscenza riguardo l'astronomia:
“Non sanno dunque i miscredenti che i cieli e la terra formavano una
massa compatta? Poi li separammo e traemmo dall'acqua ogni essere
vivente. Ancora non credono?” ( 21 : 30 )
Come viene citato nel verso tutto, compresi “i cieli e la terra” che non
erano ancora stati creati, vennero ad esistere grazie ad una “grande
esplosione” da un singolo punto e da lì in poi l'universo prese la forma come
la conosciamo al giorno d'oggi.
Quando si confrontano le affermazioni presenti nel verso con quanto
viene stabilito dalla teoria moderna, li troviamo perfettamente concordi. Va
ricordato però che il Big Bang è stato presentato come una teoria scientifica
solo all'inizio del secolo scorso.
L'espansione dell'universo è una delle più evidenti prove della creazione
dal nulla del nostro mondo. Nonostante tale fatto sia stato scoperto solo nel
18
L'ESISTENZA DI DIO
Novecento, Dio ci informò di questa realtà nel Corano, rivelato più di 1400
anni fa.
“Il cielo lo abbiamo costruito con la Nostra potenza e [costantemente]
lo estendiamo nell'immensità.” ( 51 : 47 )
ALTRI FATTI PER PROVARE LA TEORIA
DEL BIG BANG
Come si è visto precedentemente, la teoria del Big Bang ha dimostrato che
l'universo fu creato dal nulla, per dirla più chiaramente, fu creato da Dio.
Per questa ragione, certi astronomi, dogmaticamente fedeli alla filosofia
materialista, hanno continuato a schierarsi contro il Big Bang cercando di
fornire una base logicamente accettabile per la propria ideologia. La ragione
è spiegata chiaramente dal noto fisico materialista Arthur Eddington che ha
detto: “Filosoficamente, trovo ripugnante la nozione di un brusco inizio
dell'attuale ordine della natura.” 2
Sir Fred Hoyle era uno fra i tanti disturbati dalla teoria del Big Bang; a
metà del Novecento Hoyle elaborò una teoria da lui chiamata “la Teoria
dello Stato Stazionario” che non differisce più di tanto dal modello
dell'universo statico diffuso nell'Ottocento. Secondo le argomentazioni della
teoria dello stato stazionario, l'universo sarebbe immutabile nelle dimensioni
ed eterno nel tempo. Avendo come unico scopo fornire un supporto teorico
al materialismo, questa teoria è diagonalmente opposta al Big Bang che
sostiene la creazione.
Per lunghi anni, i sostenitori della teoria dello stato stazionario hanno
continuato a contraddire ostinatamente il Big Bang. Tuttavia, la scienza
moderna e le sue scoperte hanno agito contro di loro.
Nel 1948 George Gamov elaborò una nuova idea riguardo il Big Bang: se
l'universo si fosse formato in seguito ad un improvviso cataclisma esplosivo
come presuppone il Big Bang, l'esplosione dovrebbe aver lasciato dietro una
certa quantità di radiazione. Tale radiazione dovrebbe essere
scientificamente rilevabile oltre ad essere uniformemente distribuita in tutto
l’universo. La prova che “sarebbe dovuta esserci” venne presto trovata.
19
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
UN ULTERIORE PROVA:
LA RADIAZIONE COSMICA DI FONDO
Nel 1965, i due ricercatori Arno Penzias e Robert Wilson si imbatterono in
una forma di radiazione mai osservata prima. Questa radiazione, chiamata
più tardi “la Radiazione Cosmica di Fondo”, non sembrava essere emessa da
una fonte in particolare, ma pervadeva piuttosto tutto lo spazio. Non occorse
tanto tempo per capire che quella radiazione era l'eco di un evento antico
quanto l'universo stesso, il Big Bang, che si riverbera ancora sin dai primi
momenti della grande esplosione. Per questa loro scoperta, Penzias e Wilson
vennero premiati col Nobel per la Fisica.
20
L'ESISTENZA DI DIO
La ricerca ha
mostrato che le
stelle e le galassie
si allontanano sia
da noi sia gli uni
dagli altri, cioè,
l'universo si
espande. Questo
suggerisce che
ritornando indietro
nel tempo,
l'universo ha avuto
origine da un
unico punto.
Nel 1989, la NASA lanciò il satellite COBE (Cosmic Background
Explorer) per effettuare delle ricerche sulla radiazione cosmica di fondo e
bastarono solo otto minuti ai sensori presenti a bordo del satellite per
individuare e confermare i livelli di radiazione riportati molti anni prima
nelle osservazioni di Penzias e Wilson.
Definita come la più grande scoperta astronomica di tutti i tempi, questo
ritrovamento diede la prova esplicita della teoria del Big Bang. Le scoperte
del satellite COBE 2, mandato in orbita dopo il COBE, confermarono i calcoli
sul Big Bang.
Altre prove riguardo il Big Bang vennero alla luce. Una di queste
riguarda la quantità relativa di idrogeno e di elio nell'universo. Le
osservazioni mostrarono che la concentrazione elio-idrogeno era in accordo
con i calcoli teorici sulla quantità che doveva essere presente dopo il Big
Bang. Questo diede un altro colpo alla teoria dello stato-stazionario perchè se
l'universo esisteva sin dall'eternità e non ebbe un inizio, allora tutto
l'idrogeno si sarebbe trasformato in elio.
Tutte queste inconfutabili prove hanno reso il Big Bang la teoria
abbracciata dalla comunità scientifica. Il modello del Big Bang è ormai
l'ultimo punto raggiunto dalla ricerca scientifica riguardo alla formazione e
l'inizio dell'universo.
Dopo aver difeso per tanti anni il modello dello “Stato Stazionario” di Fred
Hoyle, Dennis Sciama descrisse la posizione in cui erano finiti i sostenitori
della sua teoria, in seguito alle schiaccianti prove a favore del Big Bang.
Sciama affermò che aveva preso parte all'acceso dibattito tra i difensori
della teoria dello stato-stazionario e quelli che la sperimentarono con la
speranza di confutarla. Aggiunse che aveva difeso questa teoria non perchè
la considerava valida, ma perchè desiderava che fosse valida. Fred Hoyle si
schierò contro tutte le obbiezioni quando le prove che sminuivano la sua
teoria cominciarono ad emergere. Sciama disse di essersi schierato con
Hoyle, ma quando le prove cominciarono ad arrivare in massa ammise che
la teoria dello stato-stazionario doveva essere abbandonata.3
21
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Anche il Prof. George Abel dell'Università della California ammette che
le prove attualmente disponibili dimostrano che l'universo venne generato
miliardi di anni fa dal Big Bang e così non rimane nessuna possibilità per la
comunità scientifica che accettare il modello della creazione proposto dal Big
Bang.
Ora, col trionfo del Big Bang, ''il Concetto della Materia'' che per lungo
tempo aveva fornito una base alla filosofia materialista è finita nella
pattumiera della storia. Ma cosa c'era prima del Big Bang e quale immane
forza, portò l'universo con una grande esplosione dal non essere all'essere?
Questo quesito implica certamente, dalle parole di Arthur Eddington, il
fatto “filosoficamente inaccettabile” per i materialisti dell'esistenza di un
Creatore.
Il filosofo Antony Flew, un ex ateo che in seguito ha annunciato di
credere nell'esistenza di Allah, fa un dichiarazione del genere:
“E' risaputo che la confessione è buona per l'anima. Per questo, inizio col
confessare che un ateo intransigente dovrebbe essere imbarazzato dalle
contemporanee affermazioni della cosmologia. Sembra che i cosmologi
moderni stiano fornendo una prova scientifica a quanto San Tommaso
pensava fosse impossibile provare filosoficamente, cioè che l'universo
ebbe un inizio. Finché si concepisce comodamente l'universo come
un'entità non solo senza inizio ma pure senza fine, sarà facile insistere che
la sua mera esistenza e quanto potrebbe risultare dei suoi caratteri
fondamentali debba essere accettato come la spiegazione ultima. A parte
il fatto che io continuo a pensare che ciò sia corretto, non è né facile né
comodo assumere lo stesso atteggiamento di fronte all'idea del Big
Bang.” 4
Ma tanti altri scienziati che non si definiscono ciecamente come atei
hanno riconosciuto il fatto della creazione dell'universo da un Onnipotente
e Supremo Creatore.
Questo Creatore deve essere un'Entità Superiore autonoma che ha creato
tempo e materia, ma allo stesso tempo ne è indipendente. Su questo fatto, il
noto astrofisico Hugh Ross commenta:
22
L'ESISTENZA DI DIO
23
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
“Se l'inizio del tempo fosse contemporaneo con l'inizio dell'universo,
come viene sostenuto nel Teorema Spaziale, allora la causa dell'universo
dovrebbe essere un'entità operante in una dimensione temporale
totalmente indipendente e preesistente alla dimensione temporale del
Cosmo . Questa conclusione è di grande importanza per la nostra
concezione di Dio. Questo ci dice che l'universo non è Dio e che Dio non
è nell'universo.” 5
Tempo e materia vengono creati dal Creatore Onnipotente che sta al di
sopra di tutti questi concetti e nozioni. Questo Creatore è Dio che è il Signore
dei Cieli e della Terra.
DELICATI EQUILIBRI NELLO SPAZIO
In realtà, il Big Bang ha messo molto in imbarazzo i materialisti più di
quanto abbiano fatto le citazioni di Antony Flew; infatti la teoria non ha solo
provato la creazione dal nulla dell'universo, ma anche che questo avvenne in
modo preciso, sistematico e ben pianificato.
Il Big Bang scaturì dall'esplosione di un punto che conteneva tutta la
materia e l'energia dell'universo che si dispersero poi nello spazio in tutte le
direzioni a velocità terrificante. Da quella materia ed energia primordiali
nacque un gran sistema equilibrato contenete le galassie, le stelle, il sole, la
terra e gli altri corpi celesti. Inoltre, vennero create leggi universali , uniformi
, immutabili per tutto l'universo che noi oggi chiamiamo “Le Leggi della
Fisica”. Tutto questo indica che un ordine perfetto sorse nell'universo in
seguito al Big Bang.
Ciononostante, le esplosioni, comunque siano, non portano mai ordine.
Qualunque esplosione che si possa osservare tende solo a nuocere,
disintegrare e distruggere ciò che è presente. È il caso dell'esplosione
atomica, l'esplosione della bomba all'idrogeno, esplosioni nelle miniere,
esplosioni vulcaniche, esplosioni di gas naturale, le esplosioni solari. Tutti
questi tipi di esplosioni danno terribili effetti distruttivi e solo una potenza
sovrumana è in grado di far scaturire un perfetto ordine da un'esplosione
24
L'ESISTENZA DI DIO
caotica. Mettiamo caso che in seguito ad un'esplosione accaduta sottoterra
saltassero fuori perfette opere d'arte, enormi palazzi o edifici imponenti. Ciò
porterebbe a concludere logicamente che dietro quell'esplosione ci fosse stato
l'intervento di un'entità soprannaturale e che la dispersione dei pezzi non
fosse casuale, ma messa in ordine e destinata a certi fini.
Questa citazione di Sir Fred Hoyle, che ha ammesso il proprio errore
dopo tanti anni di ostinata opposizione alla teoria del Big Bang, esprime
molto bene la situazione:
“La teoria del Big Bang sostiene che l'inizio dell'universo ebbe luogo in
seguito ad un'esplosione. Fino a questo momento, come si può vedere, un
esplosione semplicemente scaraventa la materia in tutte le direzioni,
mentre nel caso del Big Bang si produsse inspiegabilmente l'effetto
contrario, dove gli elementi si aggregarono per formare le galassie.” '6
Affermando la contraddittorietà nel come il Big Bang abbia dato ordine
all'universo, Sir Hoyle interpreta a chiave materialistica il Big Bang e
suppone che fosse ''un'esplosione spontanea e incontrollata''. Infatti è lui in
questo modo che si contraddice con una simile affermazione fatta solo per
negare l'esistenza di un Dio Creatore. Quando si ammette che un grande
ordine sia nato da un'esplosione, si dovrebbe escludere il concetto o l'idea
che quell'esplosione fosse ''incontrollata'' e accettare al suo posto la certezza
che era una cosa voluta e straordinariamente controllata, in altre parole che
Dio l'Onnipotente generò quell'esplosione.
Un altro aspetto dell'ordine straordinario formato nell'universo in seguito
al Big Bang è la creazione di un universo ''abitabile''. Le condizioni
indispensabili per la formazione di un pianeta abitabile ''sono molto
complicate da rendere quasi impossibile pensare che sia una pura
coincidenza”.
Paul Davies, un rinomato professore di Fisica Teorica, ha fatto i suoi
calcoli sul come fu ''perfettamente intonata'' l'andatura dell'espansione in
seguito al Big Bang, giungendo a un'incredibile conclusione. Secondo
Davies, se il ritmo dell'espansione dopo il Big Bang fosse stato diverso
perfino di uno su un miliardo di un miliardo (1/1.000.000.000.000.000.000
25
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
cioè 0,000000000000000001!), non si sarebbe formata nessuna stella che
potesse ospitare un pianeta abitabile:
“Misure accurate dimostrano quanto il ritmo di espansione sia molto vicino
ad un valore critico, superato il quale l'universo sfuggirebbe alla sua
gravità e si espanderebbe per l'eternità. Un po’ più lento e il Cosmo
collasserebbe su se stesso, un po’ più veloce invece e la materia cosmica si
sarebbe dispersa completamente da tanto tempo. È curioso interrogarsi sul
come sia estremamente delicato il ritmo dell'espansione dell'universo e così
perfettamente sintonizzato tanto da cadere nella stretta linea fra due
immense catastrofi. Se in un certo istante (in cui il modo dell'espansione era
già fermamente stabilito) il ritmo dell'espansione dovesse differire
dall'attuale valore con uno scarto superiore a 10-18 (0,000000000000000001),
basterebbe per mandare all'aria il delicato equilibrio.
Evidentemente il Big Bang non fu una detonazione qualsiasi, ma
un'esplosione dalla potenza calcolata con estremo dettaglio.” 7
Le leggi della fisica che emersero insieme col Big Bang , sono rimaste
immutabili per un periodo di circa 15 miliardi di anni. Queste leggi si basano
su calcoli assolutamente scrupolosi tanto che la loro variazione – fosse pure
di un millesimo- dai loro attuali valori potrebbe causare la distruzione di
tutta la struttura e la configurazione dell'universo.
Il famoso fisico Prof. Stephen Hawking riferisce nel suo libro ''Brief
History of Time'' che l'universo è retto da calcoli ed equilibri infinitamente
precisi e complessi che la nostra mente non sarà mai in grado di concepire.
Hawking afferma, in riferimento al ritmo dell'espansione dell'universo :
“Se il ritmo dell'espansione, un secondo dopo il Big Bang, fosse stato più
piccolo di uno su centomila milioni di milioni (10-17), l'universo sarebbe ri-
collassato su se stesso prima di raggiungere la sua dimensione attuale.” 8
Paul Davies spiega anche lui l'inevitabile conseguenza che deriva da
questi magnificamente accurati calcoli ed equilibri:
“Sarebbe molto difficile resistere all'impressione che la presente struttura
dell'universo evidentemente molto sensibile alla benché minima
26
L'ESISTENZA DI DIO
alterazione nei suoi numeri, sia stata accuratamente concepita...La
portentosa concordanza dei valori numerici assegnati dalla natura per le
sue costanti fondamentali, rimane la prova più inconfutabile per indicare
l'esistenza di un disegno intenzionale del Cosmo.” 9
Scrive riguardo alla stessa conclusione, il professore americano
d'astronomia, George Greenstein, nel suo libro “The Symbiotic Universe”:
“Mentre esaminiamo tutte le prove, il pensiero che si impone
insistentemente è che ci sarà qualche causa soprannaturale – o piuttosto
una Causa Suprema – all'origine di tutto.” 10
Questa causa è Dio l'Onnipotente. Dio è Colui che crea tutte le cose con
un ordine ed una misura perfetti.
LA CREAZIONE DELLA MATERIA
L'atomo, mattone della materia, nacque in seguito al Big Bang. Poi fu
l'aggregarsi dei diversi atomi a costruire l'universo con le sue stelle, la Terra
e il Sole. Furono gli stessi atomi dopo ad avviare la vita sulla Terra e tutto ciò
che vedi attorno a te: il tuo corpo, la poltrona su cui ti accomodi, il libro che
tieni fra le mani, il cielo che ogni tanto guardi dalla finestra della tua stanza,
il suolo, il calcestruzzo di cui sono fatti i palazzi, la frutta, le piante, ogni cosa
viva e tutto quello che si possa immaginare sono nati dall'aggregarsi degli
atomi. Queste cose non accadono attraverso la combinazione spontanea di
atomi incoscienti certamente, ma bensì attraverso la sublime creazione di
Allah. Allah ha posto un glorioso e perfetto ordine ed equilibrio nell'atomo e
in tutte le cose formate da atomi, in altre parole in tutto il mondo.
Di cosa è fatto l'atomo, il mattone di ogni cosa creata? Com’è strutturato?
Quando si esamina la struttura degli atomi, si vede che posseggono un
ordine stupefacente. Ogni atomo possiede un nucleo che contiene un certo
numero di protoni e neutroni, oltre agli elettroni che si muovono
costantemente in orbite stabili attorno al nucleo a velocità di mille chilometri
al secondo.11 Ogni atomo ha sempre un numero uguale di protoni ed
elettroni, perché i protoni, che hanno una carica positiva, e gli elettroni, che
27
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
hanno carica negativa, si equilibrano vicendevolmente. Se uno di questi
numeri fosse diverso, non ci sarebbe un atomo, dal momento che il suo
equilibrio elettromagnetico sarebbe compromesso. Tutti i componenti
dell'atomo, protoni e neutroni dentro il nucleo e gli elettroni che gli girano
attorno, sono sempre in movimento, ruotano su se stessi e attorno agli altri
atomi, infallibilmente a una determinata velocità. Le velocità dei componenti
sono sempre proporzionali, il che dà la sussistenza all'atomo. Tutto va
secondo un perfetto disegno; disordine, disparità, mutamenti non possono
mai accadere.
Ricordiamoci che secondo la teoria del Big Bang quell'entità altamente
ordinata e finemente strutturata, che si chiama atomo, avrebbe avuto inizio
in seguito a una grande esplosione che ebbe luogo dal nulla. Se il Big Bang
fosse un'esplosione incontrollata o accidentale, sarebbe stato per forza
seguito da eventi del tutto casuali e disordinati e di conseguenza, tutto si
sarebbe disperso in un grande caos.
Infatti, un ordine impeccabile ha predominato l'universo sin dall'inizio
della sua esistenza e in ogni suo singolo punto. Una cosa ben evidente negli
atomi è che nonostante la loro formazione avvenga in tempi e luoghi sempre
diversi, questi tendono ad organizzarsi alla stessa maniera quasi fossero stati
prodotti in una sola fabbrica che sa differenziare consapevolmente fra le
specie e generi più svariati. Inizialmente gli elettroni si cercano un nucleo,
per cominciare poi a giragli attorno. Più tardi, gli atomi formati si aggregano
per formare la materia, che a sua volta da la vita ad oggetti sensati,
ragionevoli e che hanno uno scopo. Cose ambigue ed insignificanti non
hanno mai luogo nel processo della creazione. Ogni cosa nel nostro universo,
dall'entità più piccola a quella più grande, funziona secondo un ordine
preciso e per un determinato obiettivo.
Tutto questo fornisce delle prove solide e concrete sull'esistenza di un
Creatore, Eccelso in potenza ed illimitato e dimostra che ogni singola cosa
nell'universo viene creata dove e quando Egli vuole e per i motivi decisi solo
da Lui.
Nel Sacro Corano Dio riferisce questo concetto alla Sua creazione:
28
L'ESISTENZA DI DIO
“Egli è Colui Che ha creato i cieli e la terra secondo verità. Nel giorno
in cui dice: "Sii!" è l'essere. La Sua parola è verità.” ( 6 : 73 )
DOPO IL BIG BANG
Come viene affermato da Roger Penrose, un fisico che ha fatto
un'estenuante ricerca sulle origini dell'universo, il fatto che l'universo sia lì
dov'è non per pura coincidenza mostra che effettivamente esiste per uno
scopo. Per certe persone, “l'universo è lì” e continua ad essere lì. Abbiamo
avuto la fortuna di trovarci in mezzo a tutto ciò. Questo punto di vista però
non ci aiuterebbe a capire l'universo. Secondo Penrose, ci sono questioni più
profonde da esaminare e cui noi non possiamo comprendere a pieno.12
29
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
L'ordine esistente nella struttura dell'atomo governa tutto l'universo. Con
l'atomo e le sue particelle che si muovono in un certo modo, le montagne
non si disintegrano, la terra non si spacca, il cielo non cade a pezzi, in
breve, la materia è tenuta insieme ed è costante.
Le parole di Roger Penrose sono veramente un buon viatico per un sano
pensiero. Infatti, tanta gente nutre ingiustamente il pensiero che l'universo
con tutta la sua perfetta armonia sia esistito per niente e che non esistano né
un senso né un motivo per la propria vita. Comunque, non si può
considerare in nessun modo come un fatto ''ordinario'' la piena perfezione e
il meraviglioso ordine che seguirono al Big Bang che è considerato dalla
comunità scientifica come il mezzo che avrebbe dato origine all'universo.
Per dirla brevemente, quando si esamina il magnifico sistema che regge
l'universo, si vede che la sua esistenza si basa su equilibri estremamente
delicati e regolati da un ordine troppo complicato per essere interpretato
come una pura coincidenza.
Come è chiaro non c'è nessun modo affinché questi delicati equilibri e
questo perfetto ordine si possano formare spontaneamente o per pura
casualità dopo una grande esplosione. La formazione dell'universo e il suo
perfetto ordine in seguito al Big Bang diventano concepibili solo come un
risultato di un'intenzionale creazione da parte di un'entità soprannaturale.
Questo piano impareggiabile e ordine manifesto che si vedono
nell'universo provano palesemente l'esistenza di un Creatore di infinita
sapienza, potenza e saggezza che dal nulla creò la materia e che continua a
gestirla e controllarla incessantemente.
Insomma, tutte le prove ci mostrano come le pretese del materialismo,
più un credo dogmatico del 19° secolo che un pensiero scientifico, non sono
più valide dal punto di vista scientifico.
Rivelando l'ordine e l'armonia su cui è basato l'universo, la scienza
moderna ha fornito le prove sull'esistenza del Creatore che ha creato e
continua a dominare tutti gli esseri: cioè Dio.
Il materialismo che esercitò il suo potere sulla maggiore parte dei pensatori
per diversi secoli e che si camuffava spesso dietro la maschera del ''Pensiero
Scientifico'' ha commesso un grande errore con la negazione dell'esistenza di
Dio, che creò la materia dal nulla, l'unica cosa accettata da quell'aberrante
filosofia. Un giorno il materialismo verrà ricordato nella storia come un credo
primitivo e superstizioso, contrario alla ragione ed alla scienza.
30
L'ESISTENZA DI DIO
31
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
upponiamo che tu costruisca una grande città, mettendo insieme
milioni e milioni di LEGO. Supponiamo che ci siano grattacieli,
incroci, stazioni ferroviarie, aeroporti, centri commerciali,
metropolitane, fiumi, laghi, foreste e spiagge. Mettiamo che in quella città ci
abitino migliaia di persone, che circolino nelle sue strade e stradine, che
stiano nelle loro case, che lavorino nei loro uffici. Considera ogni minimo
dettaglio, senza trascurare niente, perfino le luci del traffico, le caselle postali
e le insegne nelle fermate degli autobus.
Se qualcuno venisse a dirti che tutti i pezzi di LEGO della città che hai
fondato, curandoti anche dei dettagli più minuti e che ogni pezzo che hai
raccolto, sollevato e messo a posto con grande precisione e cura fossero stati
messi insieme per una pura casualità per dare vita alla tua città, cosa
penseresti allora delle condizioni mentali di una simile persona?
Torniamo di nuovo alla città che hai costruito e mettiamo caso che tutta
la città crolli miseramente se tu dimenticassi di piazzare un LEGO o solo se
ne cambiassi il posto. Ti rendi conto del grande ordine ed equilibrio che hai
dovuto pianificare per costruire la città? Anche la vita nel mondo dove ci
troviamo è diventata possibile con l'accumulazione di un gran numero di
dettagli, incomprensibili per la mente umana.
La mancanza di uno solo di quei dettagli potrebbe significare la fine della
vita sulla terra.
32
Ogni cosa, ogni singolo dettaglio, dall'atomo che rappresenta l'unità più
piccola nella materia alle galassie con i loro miliardi di stelle, dalla Luna,
l'inseparabile satellite della Terra, al Sistema Solare da cui dipende la Terra,
tutto funziona in perfetta e perenne armonia. Questo sistema ben
organizzato funziona infallibilmente come un orologio. La gente è così
fiduciosa che questo sistema, vecchio ormai miliardi di anni, andrà avanti
così senza nessun difetto tanto da potere pianificare comodamente una cosa
da realizzare dopo dieci anni. Nessuno è preoccupato se il sole sorgerà il
giorno dopo. La maggior parte della gente non pensa proprio alla probabilità
che il mondo possa uscire dalla gravitazione e inizi a muoversi verso l'ignoto
nello spazio buio. Qualcuno si è mai domandato cosa impedisce che accada
una cosa del genere?
Alla stessa maniera, quando le persone dormono, sono sicure che il loro
cuore e il loro sistema respiratorio non si metteranno a riposo come fa il
cervello. Ciononostante, se uno di questi organi così vitali per l'uomo
smettesse di funzionare anche per pochi secondi, potrebbe essere
compromessa la vita stessa.
Una volta tolto il presupposto che “tutto sta accadendo naturalmente”,
uno vede chiaramente che ogni cosa è organizzata in modo così dettagliata e
interdipendente che è come se la vita fosse aggrappata al filo del rasoio. Su
ogni cosa a cui volgi lo sguardo puoi osservare un perfetto ordine.
Certamente, vi è un grande potere che crea tale ordine ed armonia. Il
Padrone di quella potenza è Dio che ha creato ogni cosa dal nulla come
attesta il Corano:
“Colui che ha creato sette cieli sovrapposti senza che tu veda alcun
difetto nella creazione del Compassionevole. Osserva, vedi una
qualche fenditura? Osserva ancora ed ancora: il tuo sguardo ricadrà,
stanco e sfinito.” (67 : 3-4)
Quando guardiamo i fenomeni che accadono nei cieli, sulla terra e in tutto
ciò che sta tra di loro, scopriamo che tutti mostrano giustamente l'esistenza
di un loro Creatore. In questo capitolo ci soffermeremo su certi fenomeni
33
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
naturali, guarderemo da vicino alcuni esseri viventi che vediamo tutti nella
nostra vita, ma su cui nessuno ha mai cercato di riflettere, di pensare sul
come sono venuti alla vita e sul come continuino ad esistere. Se dovessimo
elencare tutti i segni di Dio nell'universo, avremmo bisogno di migliaia di
volumi di enciclopedie e perciò ci limiteremo nel capitolo che segue a trattare
brevemente alcuni argomenti su cui ponderare profondamente.
Tuttavia, anche queste disquisizioni, seppur brevi, aiuteranno gli
“uomini d'intelletto” a scoprire o quantomeno a rendersi conto del fatto più
importante nelle loro vite, cioè che ESISTE UN DIO.
Egli è il Creatore dei Cieli e della Terra e lo si riconosce attraverso la
Ragione.
I MIRACOLI NEL NOSTRO CORPO
“Un occhio sviluppato solo a metà non può vedere”
L'occhio è una delle più importanti prove che le creature viventi sono
state create. Tutti gli organi della vista, compresi gli occhi degli animali e
degli uomini, hanno delle caratteristiche straordinarie. Quest'eccezionale
organo è talmente complesso da superare di gran lunga anche il più
sofisticato dispositivo costruito dall'uomo.
Affinché un occhio funzioni, tutte le sue parti devono coesistere e
lavorare in perfetta armonia. Per esempio, se l'occhio dovesse perdere le sue
palpebre, ma continuasse ad avere intatti gli altri componenti come la cornea,
la congiuntiva, l'iride, la pupilla, le lenti, la retina, la coroide, i muscoli
oculari, le ghiandole lacrimali, rimarrebbe gravemente danneggiato, pur
conservando tutte le altre parti e perderebbe subito la sua funzione di organo
visivo.
Allo stesso modo anche se tutti gli organelli fossero presenti, ma la
produzione di liquido lacrimale si fermasse, presto diventerebbe cieco.
La “catena di coincidenze” postulata dagli Evoluzionisti perde ogni
significato quando viene messa a confronto con la complessa struttura
dell'occhio. L'occhio possiede un complesso sistema multi-sezione e tutte le
34
L'ESISTENZA DI DIO
diverse parti o sezioni di quel sistema sono venute ad esistere
contemporaneamente; sarebbe impossibile per un occhio sviluppato solo a
metà funzionare solamente con la metà delle sue normali capacità. In simili
circostanze, vedere non sarebbe possibile. Questo fatto viene ammesso da
uno scienziato evoluzionista :
“Una caratteristica comune fra gli occhi e le ali è che possono funzionare
solo quando sono completamente sviluppati. In altre parole, un occhio
sviluppato solo a metà non è in grado di vedere e un uccello dalle ali
incomplete non sarebbe in grado di volare.” 13
In questo caso ci troviamo nuovamente di fronte all'interrogativo più
importante nella nostra esistenza: “Chi ha creato contemporaneamente tutti
i componenti dell'occhio?”
Ovviamente il proprietario degli occhi non ha deciso la loro formazione
35
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
vitreo
cornea
iride
pupilla
lente
acquoso
coroide
sclera
retina
nervo
ottico
L'occhio, che possiede una struttura estremamente complessa, non può vedere
nell'assenza persino di solamente uno di questi componenti, come per esempio le
ghiandole lacrimali.
perché è impossibile per un essere che non sa come è fatta la vista,
desiderare degli organi visivi da attaccare al suo corpo. Dobbiamo quindi
ammettere l'esistenza di un Possessore di una Saggezza Suprema che creò gli
esseri viventi e li fornì di sensi come la vista, l'udito e così via.
Un sistema organizzato in ogni dettaglio
Respirare, mangiare, camminare ecc. sono tutte funzioni normali per un
essere umano. Molte persone però non pensano al come queste azioni
abbiano luogo. Per esempio, quando mangi un frutto non pensi a come potrà
tornare utile al corpo. L'unica cosa a cui pensi è di mangiare un sano
spuntino; allo stesso tempo però il corpo viene interessato da processi
estremamente dettagliati ed inimmaginabili per far in modo che questo
spuntino sia salutare. Il sistema digestivo, dove avvengono questi processi
dettagliati, inizia a funzionare non appena un pezzo di cibo viene introdotto
in bocca. Come parte più esterna di questo sistema, la saliva bagna il cibo e
lo aiuta ad essere macinato meglio dai denti e ad essere deglutito con più
facilità verso l'esofago.
L'esofago aiuta il cibo ad essere trasportato verso lo stomaco dove un
sistema perfettamente equilibrato è all'opera. Qui, il cibo cibo viene digerito
dall'acido cloridrico. Questo acido è talmente forte che non solo dissolve il
cibo, ma anche le pareti dello stomaco. Certamente, un tale difetto non è
tollerabile in questo sistema perfetto. Durante la digestione, viene secreta
una sostanza chiamata muco che copre tutte le pareti dello stomaco e fornisce
perciò una protezione perfetta contro gli effetti distruttivi dell'acido
cloridrico. In questo modo lo stomaco è protetto contro se stesso. Anche il
resto del sistema digestivo è altrettanto ben progettato. I pezzi utili di cibo
decomposto dal sistema digestivo vengono assorbiti dalle pareti
dell'intestino breve ed immessi nel circolo sanguigno. La superficie interna
dell'intestino breve è coperta da piccolissimi viticci chiamati “villi”. Al di
sopra delle celle che stanno sopra il “villi”, ci sono microscopiche estensioni
chiamate microvilli. Queste estensioni funzionano come delle pompe con il
compito di assorbire i nutrienti. In questo modo i nutrienti assorbiti da
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L'ESISTENZA DI DIO
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
38
L'ESISTENZA DI DIO
Si vede come una
cellula B si separa.
Le cellule immunitarie
hanno una catena di
comando
estremamente
disciplinata. Nessuna
di loro disobbedisce
mai ad un ordine.
Una cellula B coperta
di batteri.
queste pompe vengono distribuiti in tutto il corpo attraverso il sistema
circolatorio.
L'aspetto che merita particolare enfasi è il fatto che l'evoluzione non può
in nessun modo spiegare il sistema citato precedentemente. L'evoluzione
afferma che tutti gli organismi complessi al giorno d'oggi si sono evoluti da
esseri primitivi attraverso un graduale accumulo di piccoli cambiamenti
strutturali. Comunque, come detto chiaramente, il sistema presente nello
stomaco non può in nessun modo essersi formato passo dopo passo.
L'assenza persino di un singolo fattore porterebbe l'organismo alla morte.
Quando il cibo entra nello stomaco, i succhi gastrici hanno l'abilità di
scinderlo attraverso una serie di reazioni chimiche. Adesso immaginate un
essere vivente nel cosiddetto “processo evolutivo”, nel corpo del quale una
tale reazione chimica non è possibile. Questo essere vivente, non essendo
capace di acquisire tale capacità, non sarebbe in grado di digerire il cibo e
quindi morirebbe di fame con questa massa indigesta nello stomaco.
Inoltre, durante la secrezione di questo acido dissolvente, le pareti dello
stomaco devono produrre simultaneamente anche il muco altrimenti l'acido
distruggerebbe lo stomaco. Quindi, affinché la vita continui, lo stomaco deve
secernere entrambi i liquidi (acido e muco) allo stesso tempo. Questo mostra
che affinché tutto funzioni, c'è bisogno che questo sistema sia stato creato
perfettamente e non sia il frutto di un'evoluzione casuale a passi successivi.
Tutte queste prove evidenziano il fatto che il corpo umano assomiglia ad
un'enorme fabbrica composta da tanti piccoli macchinari che lavorano
insieme in perfetta armonia. Come tutte le fabbriche che hanno un
progettista ed un ingegnere, anche il corpo umano ha un Eccelso Creatore.
Questo Creatore è Allah, il Saggio.
L’esercito Dentro L’uomo
Ogni giorno scoppia una guerra nelle innumerevoli parti del tuo corpo
senza che te ne accorga. Quella guerra vede da una parte i virus e i batteri che
cercano di entrare nel tuo corpo e dominarlo, mentre dall'altra parte ci sono
le cellule immunitarie che proteggono il corpo contro quei nemici insidiosi.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Quei nemici si tengono sempre in stato offensivo, prendono di mira una
certa parte del corpo. Comunque i forti e disciplinati soldati della difesa
immunitaria non cedono facilmente le armi ai nemici. I primi a scendere nel
campo di battaglia sono i soldati che ingoiano e neutralizzano i nemici
(fagociti). A volte il combattimento è molto più duro di quanto queste prime
truppe riescano a sostenere. In tal caso vengono chiamate ad intervenire altre
cellule dette “macrofagi”. L'intervento di quest'ultimi in battaglia crea uno
stato d'allarme nella zona presa di mira che spinge altre cellule, le cellule T
aiutanti, ad intervenire.
Questi soldati hanno un'estrema familiarità con la popolazione locale,
cioè le altre cellule dell'organismo, e riescono prontamente a distinguere gli
amici dai nemici. Appena si attiva il segnale d'allarme, accorrono
immediatamente i soldati addetti alla produzione delle armi, “le cellule B”.
Questi soldati hanno straordinarie abilità. Nonostante non vedano mai i
nemici, riescono a produrre le armi che li rendono inefficaci; inoltre portano
le armi che producono fin quando sia necessario. Durante questo lungo
tragitto, riescono a compiere la loro missione senza fare alcun danno né a se
stessi né ai i loro alleati. Più tardi intervengono le squadre dei linfociti (le
cellule T killer).
Queste cellule trasportano materiali velenosi che poi scaricano sulle parti
più vitali dei nemici. In caso di vittoria, un altro battaglione viene chiamato
per intervenire sul terreno di battaglia (cellule T regolatrici), cellule con
funzione regolatrice incaricate sopratutto di far rientrare tutti i guerrieri nelle
caserme. Le cellule che vengono inviate per ultime sul terreno di battaglia
sono le “cellule della memoria” che registrano tutte le informazioni rilevanti
riguardo il nemico battuto per usarle nel caso in cui un simile attacco
patogeno si manifesti nuovamente nel futuro.
Quell'esercito eccezionale di cui si è parlato sopra, è il sistema
immunitario dentro il corpo umano. Tutti i processi a cui si è accennato
precedentemente, vengono svolti da cellule microscopiche invisibili
all'occhio. (Vedi il libro “The Miracle of the Immune System” scritto da Harun
Yahya).
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L'ESISTENZA DI DIO
41
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
“Colui che crea è forse uguale
a chi non crea affatto? Non
riflettete dunque?”
(Sura an-Nahl, 17)
L'avvolgimente del bruco con un bozzolo e successivamente la sua dischiusa
facendo fuoriuscire una farfalla con dei colori e dei motivi favolosi.
42
L'ESISTENZA DI DIO
Quante persone si rendono conto di portare dentro il proprio corpo
un'armata così perfetta e disciplinata? E quanti sono quelli che si rendono
conto di essere circondati ovunque vadano dai microbi che causerebbero, se
non venissero bloccati in tempo, delle malattie gravissime o magari la morte?
Infatti ci sono pericolosissimi microbi nell'aria che respiriamo, nell'acqua che
beviamo, nel cibo che mangiamo, sulle superfici che tocchiamo. Mentre
l'uomo è inconsapevole di tutto questo, le cellule del suo corpo svolgono un
enorme sforzo per salvare il corpo da certe malattie che potrebbero portare
anche alla morte.
La capacità delle cellule immunitarie di distinguere fra le cellule amiche
e nemiche, l'abilità con cui le cellule “B” preparano un'arma per neutralizzare
un nemico che non hanno mai visto prima, la loro abilità di portare le armi
fin quando è necessario senza influenzare le funzioni delle altre cellule sane
del corpo, l'obbedienza con cui le cellule addette a ricevere i segnali d'allarme
assolvono i loro doveri, senza tardare o protestare e sapendo ciò che devono
fare, il loro ritorno alle posizioni di riposo appena finito il loro lavoro e per
finire le abilità delle cellule di memoria sono solo alcune delle straordinarie
caratteristiche di questo sistema.
Per queste ragioni, la storia della formazione del sistema immunitario
non è stata mai esposta da nessun scrittore evoluzionista.
È estremamente difficile per una persona sopravvivere senza un sistema
immunitario funzionante perché verrebbe assalito dai microbi e virus
presenti nel mondo esterno. Oggi le persone in tale situazione possono
vivere solo rinchiusi in ambienti speciali senza aver nessun contatto diretto
con l'esterno. Quindi è impossibile per una persona senza un sistema
immunitario vivere anche per pochi minuti in un ambiente primitivo. Tutto
questo ci porta alla conclusione che un sistema così complesso come il nostro
sistema immunitario può essere stato creato solo con tutti i suoi elementi
perfettamente funzionanti.
PIANTE E ANIMALI
Milioni di piante e animali presenti nel mondo rappresentano
evidentissime prove sull'esistenza e onnipotenza del nostro Creatore.
Nelle righe che seguono descriveremo alcuni aspetti portentosi di quei
esseri viventi presenti nella natura e che meriterebbero di essere descritti e
studiati uno per uno. Infatti gli esseri viventi differiscono l'un dall'altro nei
loro organismi, tattiche difensive, sistemi alimentari, metodi riproduttivi.
Purtroppo sarebbe impossibile descriverli tutti in un solo libro, anche se
volessimo pure limitarci alle sole caratteristiche principali. Non basterebbero
interi volumi di enciclopedie.
Tuttavia, i brevi esempi che discuteremo in questo capitolo saranno
sufficienti per dimostrare che la vita sulla terra non può essere per niente
considerata come coincidenza o evento casuale.
Dal bruco alla farfalla
Se avessi 450-500 uova e dovessi conservarli all'aperto, come faresti?
Diresti che la prima cosa da fare è prendere le adeguate precauzioni affinché
non vengano disperse dal vento o attaccate dagli agenti ambientali. Essendo
uno degli esseri viventi che depongono un gran numero di uova alla volta, i
43
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
I motivi eleganti e nitidi sulle farfalle indicano che questi esseri viventi non sono
il prodotto di coincidenze fortuite, ma bensi sono il frutto di una creazione
eccellente e senza eguali.
bachi da seta ricorrono ad un modo molto intelligente per proteggerle: le
legano tutte con un filo fatto di una materia viscosa che secernono per
prevenire la loro dispersione.
I bruchi che saltano fuori dalle uova dopo la dischiusa cercano un ramo
sicuro dove poter stare, poi, una volta trovato, si legano al ramo con lo stesso
filo. Più tardi, per svilupparsi, il bruco inizia a tessere il suo bozzolo con il
filo che continua a secernere senza sosta. Un bruco appena nato impiega da
tre a quattro giorni per completare tale processo, durante il quale completa
migliaia di giri creando un filo continuo di seta di lunghezza variabile fra 900
– 1500 metri.14
Alla fine di questo processo inizia una nuova fase in cui si svolge una
metamorfosi per creare una bella farfalla.
L'evoluzionismo non può assolutamente spiegare né l'azione dei bachi da
seta per proteggere le proprie uova, né la condotta dei minuscoli bruchi,
perché non sono il risultato di una coscienza o educazione accumulate con lo
sviluppo dell'insetto. Innanzitutto il modo seguito dal baco madre per
proteggere le uova che depone è veramente miracoloso.
La facilità con cui il bruco appena nato riesce a riconoscere l'ambiente
ideale per la sua crescita e il suo sviluppo, la sua capacità di tessere un
bozzolo perfettamente adatto al suo ambiente, lo sviluppo che viene portato
avanti tramite diverse mute e metamorfosi, senza intoppi o
imprevisti, sono tutti fatti che si trovano al di là
dell'umana comprensione. Ciò che possiamo dire è che
ogni baco da seta viene al mondo perfettamente
conscio di ciò che è predestinato a svolgere, il
che significa che tutte le azioni che fa
nella sua breve vita gli sono state
“insegnate” prima che nascesse.
Cerchiamo di spiegare questo
concetto un altro esempio. Cosa
penseresti se ti capitasse di vedere un
neonato alzarsi in piedi poche ore dopo
L'ESISTENZA DI DIO
44
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
la sua nascita, andarsi a procurare quanto gli serve per preparare la sua culla
(come trapunta , cuscino e materasso), mettere tutto ciò ordinatamente con
calma, per poi addormentarsi lì tranquillamente?
Una volta ripreso dallo shock, probabilmente penseresti che il neonato
abbia imparato a fare tutto questo lavoro da adulti quando era ancora un feto
nell'utero della madre. Infatti, il caso del bruco che tesse miracolosamente il
suo bozzolo pochissimo tempo dopo la sua nascita non è diverso
dall'esempio che abbiamo appena citato. Questo ci conduce nuovamente alle
stesse conclusioni: questi esseri viventi vengono alla vita e si comportano
secondo la maniera determinata da Dio che li ha creati. Il verso Coranico che
parla del come Allah ha ispirato all'ape operaia la via da seguire per fare il
miele (Corano 16 : 68 – 69) ci dà un esempio sul grande segreto del mondo
degli esseri viventi. Questo segreto consiste nel fatto che tutti gli esseri
viventi sono sottomessi alla Sua volontà e seguono il destino da Lui
predeterminato. Per questo motivo l'ape produce il miele ed il bruco la seta.
La Simmetria nelle Ali
Quando guardate le ali di una farfalla, vi sorprendete dalla loro
simmetria. Se lo fate, troverete che la caratteristica prevalente in esse è la sua
perfetta simmetria. Queste ali, con forme tipo merletti, sono adornate con
diversi disegni, macchie e colori tanto da rendere ognuna di esse
un'ammirabile opera d'arte.
Quando si guarda con più attenzione le ali della farfalla, si nota che i
disegni e i colori sulle parti di destra e di sinistra si rispecchiano
perfettamente gli uni negli altri, indipendentemente da quanto complicati
questi siano. La macchia più piccola sull'ala sinistra ha la sua perfetta
controparte sull'ala destra, formando in questo modo un'impeccabile
modello di simmetria. Ma non solo. Su quelle minuscole ali, i colori non si
possono mai miscelare l'un con l'altro ed ogni colore si distingue nettamente
dagli altri. In realtà, tali sfumature cromatiche si ottengono con la
45
sovrapposizione di sottilissime scaglie di diversi colori. Non c'è forse da
chiedersi come fanno quelle piccole scaglie che possono sbriciolarsi
facilmente al minimo tocco delle dita, ad ordinarsi facilmente senza il benché
minimo errore tanto da riprodurre lo stesso motivo su entrambe le ali? La
messa fuori posto di una sola di quelle scaglie colorate danneggerebbe la
simmetria delle ali oltre a comprometterne l'aspetto estetico. Tuttavia, non si
vede mai alcun disordine nelle ali di tutte le farfalle nel mondo. Esse sono
nitidamente disegnate e piacevolmente colorate, come se fossero dipinte da
un artista. Sono invece l'opera di un Altissimo Creatore.
L'animale dal collo più lungo: la giraffa
Le giraffe sono animali che possiedono diverse caratteristiche che le
rendono creature molto interessanti. Una di queste caratteristiche è che il
loro collo, pur essendo composto
di sette vertebre come qualunque
altro mammifero, è così lungo da
diventare la peculiarità
anatomica per antonomasia della
giraffa. Un altro aspetto
meraviglioso nella struttura della
giraffa è che nonostante il
lunghissimo collo, il sangue
arriva lo stesso facilmente al
cervello. Riflettendoci un po’ ci si
rende conto del come dovrebbe
essere assai difficile pompare
continuamente il sangue per
farlo arrivare così in alto. Ma le
giraffe non accusano nessun
problema a riguardo perché
hanno i cuori strutturati in modo
da poter pompare il sangue con
46
L'ESISTENZA DI DIO
le quantità necessarie per farlo
arrivare anche fino al cervello e
questo fa in modo che continuino le
loro vite senza problemi.
Ma c'è ancora un altro
problema: quello del procurarsi
l'acqua per dissetarsi.
Normalmente la giraffa dovrebbe
morire all'istante ogni volta che si
china per bere per via dell'altissima
pressione del sangue, ma il
perfettissimo sistema presente nel
suo collo impedisce assolutamente
che accada questa mortale
probabilità. Quando si chinano per
bere, le valvole che regolano il flusso del sangue nelle loro vene si chiudono
automaticamente per prevenire un brusco e mortale eccesso di sangue al
cervello. La giraffa non ha acquisito simili caratteristiche pianificando essa
stessa la propria struttura a seconda delle sue esigenze e necessità. Anzi è
perfino inconcepibile pretendere che aspetti anatomici del genere si siano
evoluti gradualmente col passare del tempo e grazie a una serie di processi
del tutto casuali. Come si è visto sopra, le giraffe per sopravvivere
necessitano di un potente sistema di pompaggio per far arrivare il sangue
fino al cervello e di un sofisticato sistema di valvole per regolarne il
passaggio al momento di chinarsi; senza queste due caratteristiche essenziali
la giraffa non sarebbe in grado di vivere nemmeno per pochissimo tempo. La
conclusione che si può trarre da tutto questo è che la giraffa è stata dotata di
queste caratteristiche al momento della sua creazione perché è impossibile
per un essere inesistente preparare il suo corpo in modo da ottenere
intenzionalmente certe caratteristiche, quindi l'esistenza di un animale come
la giraffa fornisce un'indiscutibile prova di una sua voluta creazione da parte
di Dio l'Onnipotente.
47
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
47
Come tutti gli esseri viventi, anche le
giraffe sono create con delle
caratteristiche perfette.
48
L'ESISTENZA DI DIO
Le tartarughe marine
Le tartarughe marine che vivono negli oceani vanno spesso in gruppi
numerosi verso la spiaggia nella stagione della riproduzione. Questo evento
però non si svolge in una spiaggia qualunque. La spiaggia scelta per
l'accoppiamento deve essere la stessa che le aveva viste nascere.15 Per
ritornare al luogo di nascita, a volte le tartarughe compiono un viaggio di
oltre 800 km, ma la lunghezza e le difficoltà del viaggio non influenzano
questo evento ed esse ritornano ugualmente alla spiaggia dove sono nate per
mettere al mondo la prole ad ogni costo.
È alquanto inspiegabile in termini di processo evolutivo o di casualità
come faccia un essere vivente a trovare la strada del ritorno alla stessa
spiaggia dopo averla lasciata per un periodo di 20-25 anni.16 La cosa ancora
più straordinaria è che riescono a orientarsi verso i loro luoghi di nascita dai
fondali dell'oceano, dove penetra ben poca luce, e riconoscono la spiaggia
natia tra tante altre numerose e quasi identiche.
Alla fine, migliaia di viaggiatori senza bussola si incontrano alla stessa
spiaggia e nello stesso momento. Una volta rivelate, le ragioni che stanno
dietro questo regolare incontro ci colgono di gran sorpresa. Dato che le
tartarughe sanno che la loro prole appena nata non potrà sopravvivere alle
condizioni di vita in mare aperto, allora depongono le loro uova sotto la
sabbia della spiaggia. Perché mai tutte quante si danno incontro alla
medesima spiaggia e nello stesso periodo? Sopravviverebbe la loro progenie
se lo facessero su spiagge diverse e in tempi diversi?
È stata proprio questa domanda a rendere molto interessanti le ricerche
sull'argomento. Migliaia di piccoli sotto la sabbia devono affrontare e
superare ostacoli straordinari una volta dischiuse le uova con l'aiuto delle
dure protuberanze presenti sulle loro testoline. I neonati, il cui peso si aggira
mediamente attorno ai 31 grammi ciascuno, non sono in grado di scavare lo
strato di terra sopra di loro e così tutti si aiutano a vicenda e lavorando
insieme quelle migliaia di animaletti raggiungono la superficie in pochi
giorni. Prima di raggiungere la superficie aspettano che scenda la notte per
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
(sopra) La giovane tartaruga
di mare giungerà al mare
prima che il Sole sorga.
“nella vostra creazione e
negli animali che
dissemina [sulla terra], ci
sono segni per coloro che
credono con fermezza.”
(Sura al-Jathiyya, 4)
50
L'ESISTENZA DI DIO
non rischiare di cadere in preda ad altri animali durante il giorno; inoltre
sarebbe molto difficile per loro strisciare sulla sabbia resa particolarmente
scottante (almeno per i loro corpicini) dai raggi del sole.
Di notte, salgono tutti insieme in superficie dopo aver completato i scavi
e, nonostante le tenebre, si precipitano verso il mare lasciando la spiaggia per
tornarci dopo un espatrio che dura dai 20 ai 25 anni.
È assolutamente impossibile per quei piccoli sapere che devono scavare
per salire in superficie, sgusciare via dalle uova e aspettare nel frattempo a
una certa distanza dal mare. È altrettanto impossibile per loro, ancora sepolti
nella sabbia, distinguere il giorno dalla notte, sapere che fuori ci sono
animali predatori che possono mangiarli, sapere che se escono di giorno
rischiano di ustionarsi sulla sabbia resa scottante dai raggi del sole e sapere
esattamente il tempo in cui dovranno precipitarsi in mare. Da dove viene
allora questo loro conscio comportamento?
L'unica possibile risposta è che questi animali sono stati “programmati”
in qualche modo per compiere dei passi già determinati, in altre parole il loro
Creatore ha ispirato in essi l'istinto che li aiuta a sopravvivere.
Il coleottero bombardiere
Il coleottero bombardiere è un insetto oggetto di una grande quantità di
ricerche. La caratteristica che lo rende particolarmente interessante è l'uso di
sostanze chimiche per proteggersi dai nemici.
Nei momenti di pericolo l'insetto fa schizzare una miscela di perossido
d'idrogeno (H2O2) e idrochinone (C6H4(OH)2) presenti nel suo corpo per
proteggersi dai nemici. Questi due agenti chimici appena citati vengono
mescolati in dosi concentrate prima dello scontro da certe strutture
specializzate dette “lobi secretori”. Questa miscela viene immagazzinata in
un altro compartimento detto “camera di stoccaggio”. I due compartimenti
sono tenuti separati l'uno dall'altro tramite uno sfintere.
Quando l'insetto avverte il pericolo stringe i muscoli che circondano la
camera di stoccaggio e simultaneamente rilassa lo sfintere trasferendo in
questo modo l'agente chimico nella camera d'esplosione. In questo modo
viene rilasciata una grande quantità di calore che porta alla vaporizzazione.
Il vapore rilasciato insieme all'ossigeno esercitano pressione sulle pareti della
camera d'esplosione e l'agente chimico viene spruzzato contro il nemico
tramite un canale che lo porta fuori del corpo del coleottero.17
È ancora un grande mistero come questo insetto racchiuda in sé un
potente sistema che gli permette di sparare un agente chimico tossico che
potrebbe facilmente nuocerlo e proteggersi allo stesso tempo dagli effetti
nocivi di queste sostanze.
È chiaro che è difficile attribuire l'esistenza e il funzionamento di questo
sistema all'insetto stesso. È ancora oggetto di discussione come questo
coleottero bombardiere riesca a mettere in moto un simile sistema difensivo
all’interno del suo corpo minuto che misura quasi due centimetri di
lunghezza, mentre i chimici esperti possono produrlo solo nei laboratori.
L'unica evidente verità in tutto ciò è che quest'insetto è un esempio
concreto della completa confutazione della teoria dell’evoluzione, perché è
impossibile che un sistema chimico così complesso si sia formato in seguito
a una sequenza di variazioni casuali per poi essere tramandato alle future
generazioni. La minima deficienza o il più trascurabile difetto di un solo
dettaglio di quel sistema lascerebbe completamente indifeso l'animale,
51
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Idrochinone
Perossido
d'Idrogeno
Camera di
scoppio
La scarica
dell'agente
chimico a
100°C
rischiando di essere ucciso da un altro animale o scoppiare. Pertanto, l'unica
spiegazione possibile è che quell'arma chimica di cui è dotato il corpo
dell'insetto è venuta ad esistere nella sua completezza tutta allo stesso istante
e senza nessun difetto.
Nidi di termiti
Nessuno sarebbe in grado di contenere la propria sorpresa alla vista di un
nido di termiti eretto sul suolo. Tali nidi sono delle vere e proprie meraviglie
architettoniche che possono
arrivare fino a 5 o 6 metri
d'altezza.
Quando si paragonano le
dimensioni delle termiti ai
loro nidi si scopre che esse
riescono ad eseguire un
progetto architettonico
quasi 300 volte più grande
di loro, ma si resta
completamente senza parole
sapendo che essi sono ciechi.
Coloro che non hanno
mai visto le termiti cieche
costruirsi i propri nidi
potrebbero pensare che
questi ultimi vengano fatti
con mucchi di sabbia
semplicemente accatastati gli
uni sugli altri. Però il nido
delle termiti dimostra di
essere una struttura così
eccezionale che si stenta a
52
L'ESISTENZA DI DIO
Non più grandi di pochi centimetri, le termiti
possono ergere grattacieli alti diversi metri
senza usare nessun atterezzo. Questo
ammirevole nido protegge la colonia, con più di
un milione di abitanti, dai nemici e dalle
sfavorevoli condizioni di vita all'esterno.
crederci: al suo interno ci sono tunnel incrociati, corridoi, sistemi di
ventilazione, campi speciali per la produzione di funghi e uscite di sicurezza.
Immaginiamo di mettere insieme migliaia di persone cieche e dare loro
ogni sorta di equipaggiamento tecnico: non saremmo in grado di far loro
creare una struttura simile a quella creato dalla colonia di termiti. Quindi,
pensate:
- Come ha fatto una termite, lunga appena due centimetri ad apprendere
le nozioni architettoniche ed ingegneristiche necessarie per fare una simile
struttura?
- Come fanno migliaia di termiti cieche a gestirsi armoniosamente per
realizzare una tale meraviglia artistica?
- Se doveste dividere in due parti un nido di termiti durante le prime fasi
della sua costruzione per poi riunirle, trovereste che tutte le vie di passaggio,
canali e stradine combacerebbero perfettamente gli uni con gli altri. Come
può essere spiegato un evento così miracoloso?
La conclusione che si trae da questo esempio è che Dio ha creato tutte le
specie viventi in modo unico e senza il bisogno di un esempio precedente.
Perfino un nido di termiti è sufficiente affinché si comprenda l'esistenza di
Dio e si creda che è Colui che tutto ha creato.
Il picchio
I picchi, come tutti sanno, costruiscono il loro nido scavando un buco nei
tronchi degli alberi, il che suonerebbe abbastanza familiare per la maggiore
parte di noi. Però il punto sta nel fatto che non tutti si chiedono perché i
picchi non soffrano di emorragie cerebrali mentre battono così
vigorosamente la testa contro il legno degli alberi; sarebbe come chiedere ad
un essere umano di conficcare un chiodo al muro con la propria testa.18
Se un uomo cercasse di avventurarsi in un'impresa del genere, nella
migliore delle ipotesi, incorrerebbe in uno shock cerebrale seguito da una
sicura emorragia. Invece, il picchio riesce a battere il becco contro il duro
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
tronco di un albero per un numero di volte che va da 38 a 43 in soli due o tre
secondi senza che gli accada niente.19
Nulla accade al picchio perché la sua testa è perfettamente strutturata per
svolgere questa mansione. Il suo cranio possiede un notevole sistema di
sospensioni che assorbono la forza dei colpi; la sua fronte, alcuni muscoli
cranici attigui al suo becco e le mandibole sono così robusti da attenuare gli
effetti dei colpi poderosi durante la perforazione del legno con il becco.
Però il disegno perfettamente preparato non finisce qui. Preferendo
principalmente i pini, certe specie di picchio controllano l'età degli alberi
prima di iniziare il loro lavoro di perforazione scegliendo solo quelli
superiori a 100 anni di vita, perchè i pini secolari soffrono di una malattia che
causa un ammorbidimento nella loro dura e fitta corteccia. Questo è stato
scoperto solo recentemente dalla scienza e forse voi non l'avete mai letto
prima I picchi invece lo hanno saputo da secoli.
Questo però non è l'unico motivo che spinge i picchi a preferire i pini.
All'inizio non era chiaro il motivo per cui i picchi scavano attorno ai loro nidi;
poi si è scoperto che quelle cavità servono per proteggerli da un grande
pericolo. Col tempo la viscida resina che cola dai pini ostruisce le cavità,
54
L'ESISTENZA DI DIO
formando così una vaschetta davanti agli avamposti dei nidi proteggendo in
questo modo i picchi dai serpenti, i loro nemici più pericolosi.
Un altro aspetto interessante dei picchi è che le loro lingue sono
abbastanza viscide e sottili per penetrare perfino nei nidi delle formiche e in
questo modo catturarle.
Un ulteriore fatto permette di comprendere maggiormente la perfetta
creazione dei picchi: le loro lingue sono strutturate in modo tale che li
rendono immuni agli effetti degli acidi presenti dentro i corpi delle
formiche.20
Questi picchi, le cui caratteristiche sono state descritte nei precedenti
paragrafi, provano con tutti i particolari dei loro aspetti fisici che sono stati
“creati”. Se i picchi fossero evoluti casualmente, come sostengono gli
evoluzionisti, sarebbero morti prima di acquisire queste straordinarie
caratteristiche e la loro specie si sarebbe estinta. Ciò significa che è stato
creato da Dio secondo un disegno speciale e intelligente, il quale gli ha dato
vita con tutte le caratteristiche vitali adatte alla loro esistenza.
La mimetizzazione
La mimetizzazione è una delle tante strategie difensive degli animali.
Alcuni animali sono dotati di corpi e colori perfettamente adatti al loro
habitat. I corpi di quegli esseri viventi sono così in armonia con il loro
ambiente, tanto che se si guardano in alcune foto, si è incerti se definirli
piante o animali e non si riesce spesso a distinguerli dall'ambiente
circostante.
Come si è visto precedentemente, camuffandosi da foglia, l'insetto può in
questo modo sfuggire alla vista dei predatori. È ovvio che l'insetto non ha
fatto questo al suo corpo di sua spontanea volontà. Magari non è neanche
consapevole di essere protetto per il fatto della sua somiglianza con una
foglia. Comunque, la mimetizzazione è così ben implementata come tecnica
difensiva creata in modo straordinario da lasciare l'osservatore a bocca
aperta.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
56
L'ESISTENZA DI DIO
Nella foto a
sinistra c'è un
serpente che si
nasconde tra I
cespugli.
Se osservi
attentamente,
vedrai che quello
che immagini sia
un ramo è in
realtà un insetto.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Questo bruco che vive nelle foreste pluviali
Panamensi, ha macchie simili agli occhi di un
serpente con le quali può intimidire i predatori.
C'è un mangiatore di
formiche tra le foglie! Lo
vedete?
Le uova di un
uccello
chiamato
“Piro-Piro
Occidentale”,
sono dello
stesso colore
dell'ambiente
circostante
per essere
protette dai
nemici.
Alcuni insetti si
mimetizzano come
delle foglie morte. E'
abbastanza difficile
distinguere la falena
del Panama dallle
foglie appassite.
58
L'ESISTENZA DI DIO
Il bruco evita di attire l'attenzione
dei suoi nemici, piazzandosi in
mezzo alla foglia.
I camaleonti corazzati non cambiano
colore a seconda dell'ambiente
perchè il loro colore è già creato in
armonia con il loro habitat.
Questa specie di
insetti è protetta da
tutti i nemici con il
suo aspetto tipo
foglia.
La mantide
religiosa
sull'orchidea è
riuscita ad
ingannare la
cavalletta con le
sue ali che
assomigliano ai
petali di un fiore.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Insetti che assomigliano a foglie sono molto
comuni. E' possibile trovare i motivi delle
foglie nei loro corpi.
Il serpente si sta
mimetizzando
restando fermo
all'aria come
tutte le altre
foglie.
Il pidocchio dell'albero sulla
sinistra convince i nemici di
essere le spine dell'albero stesso
con il suo aspetto.
60
L'ESISTENZA DI DIO
L'INGANNO DEI FALSI OCCHI!
Quando alcune farfalle aprono le loro ali, ci
appaiono un paio di occhi. Questi occhi
convincono i loro nemici che non sono farfalle. In
particolare, la false facce su alcune specie di
farfalle come la farfalla Shonling che possiamo
vedere qui sopra, sono talmente perfette con i loro
occhi scintillanti, caratteristiche facciali,
sopracciglia aggrottate, bocca e naso tanto che la
figura intera è molto scoraggiante per molti
nemici.
Una persona insistente nel negare Allah può
sostenere le sue affermazioni con la spiegazione
evoluzionista di “un interessante coincidenza”.
Oppure può dire che “la farfalla ha realizzato
questo motivo sul suo corpo pensando che gli
sarebbe stato utile.”
Se qualcuno sostiene una tale affermazione ed è
convinto che questi motivi, che sorpassano in
bellezza persino i dipinti degli artisti, siano venuti
ad esistere per caso allora non rimane altro che
dire sulla parte “dell'uomo d'intelletto”. Una tale
affermazione è completamente incompatibile con
la ragione e del senso comune.
Occhi falsi
Il mondo degli animali è pieno di esemplari metodi difensivi, incredibili
e quasi inimmaginabili. Uno di questi è rappresentato dagli occhi falsi che
consentono a diversi tipi di farfalle, bruchi e pesci di ingannare i loro nemici
facendo loro credere di essere “pericolosi”.
Le farfalle nelle immagini a sinistra aprono le ali non appena avvertono
un pericolo e mettono in bella mostra un paio di occhi su ognuna delle loro
ali apparendo così molto minacciose per i loro nemici.
Cerchiamo di riflettere un po’ su questo: tali tattiche estremamente
convincenti possono mai essere il risultato di coincidenze? E come fa la
farfalla a saper di avere un paio di occhi paurosi che appaiono quando apre
le ali e che la loro vista impaurisce i nemici? È mai capitato alla farfalla di
vedere il motivo delle proprie ali, quindi di decidere che tale motivo sia
abbastanza minaccioso e che le potrebbe servire in caso di pericolo?
Un simile motivo così convincente non può che essere il risultato di una
sublime Creazione, e non frutto di coincidenze. E' assolutamente
inconcepibile che la farfalla sia consapevole del motivo che ha sulle ali e che
abbia scoperto da sola il suo potere difensivo. È chiaro che Dio, che ha creato
la farfalla con quei due occhi, le ha ispirato l'istinto di usarli nei momenti di
pericolo.
Le ninfee
I fiori piccoli vengono spesso considerati come delle cose irrilevanti dalla
gente, che non considera la loro perfezione globale. Ciò che impedisce di
cogliere i miracoli della creazione in quei fiori è la familiarità dovuta al
vederli ogni giorno e dappertutto. Però il fatto che quei fiori crescono in
diversi luoghi, sotto condizioni differenti e di diverse dimensioni, potrebbe
essere analizzato senza la clausola della “familiarità” e questo potrebbe
aiutarci ad afferrare in essi l'esistenza di Dio.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Le ninfee amazzoniche, che crescono nel viscido fango che copre il fondo
del Rio delle Amazzoni, possono servire a togliere quella sensazione di
familiarità perché conducono la loro vita non come la gente è abituata a
vedere ogni giorno ma in una continua lotta per la sopravvivenza.
Queste piante iniziano a crescere nel fango dei fondi del Rio delle
Amazzoni e si fanno strada verso la superficie del fiume. Il loro obiettivo è di
raggiungere la luce del sole, vitale per la loro esistenza. Quando, infine,
raggiungono la superficie dell'acqua, la loro crescita si ferma e sviluppano
dei boccioli spinosi e circolari. I boccioli si sviluppano poi in foglie
gigantesche che arrivano fino a due metri di diametro in breve tempo, spesso
non oltre un paio d'ore. “Consapevoli” del fatto che più coprono la superficie
del fiume con le loro foglie abbondanti e più saranno in grado di assorbire la
luce del sole, usano quest'ultima per il processo di fotosintesi. Loro “sanno”
che altrimenti non sarebbero in grado di sopravvivere sul fondo del fiume
per via della scarsità di luce. E' suggestivo notare come una pianta utilizzi
una tecnica così intelligente.
62
L'ESISTENZA DI DIO
I gigli d'acqua possono solo usare la luce
diurna una volta che si sono fatte strada
dalle profondità delle paludi alla superficie
dell'acqua ed estendendosi fino a 2 metri
di altezza. Comunque, le radici di queste
piante hanno anche bisogno di ossigeno.
Nella figura a sinistra ci sono i steli che si
estendono dalle radici fino alla superficie e
portano l'ossigeno necessario alle radici.
Tuttavia, la luce solare da sola non sarebbe sufficiente per le ninfee
amazzoniche, perché hanno anche bisogno d'ossigeno; però è ovvio che tale
gas vitale non è reperibile nei fondi melmosi dove la pianta affonda le
proprie radici. Questo è il motivo per cui le ninfee allungano i gambi
sviluppatosi dalle radici verso la superficie dell'acqua dove galleggiano le
loro foglie. Quei gambi possono arrivare a 11 m di lunghezza e svolgono per
le piante la funzione di trasporto d'ossigeno dalle foglie alle radici.21
Come fa allora un bocciolo nelle fasi iniziali della sua vita sul fondo del
fiume a sapere che ha bisogno di ossigeno e luce solare per sopravvivere, che
senza di essi perirebbe e che tutto quello di cui necessita si trova in
superficie? Un essere venuto al mondo solo di recente non è consapevole né
del fatto che l'acqua ha fine, né dell'esistenza del sole e dell'ossigeno.
Prendendo quindi tutta la questione dal punto di vista evoluzionistico
quelle piante sarebbero state sopraffatte molto prima dalle condizioni
ambientali, tutt'altro che favorevoli, e si sarebbero estinte. Ciononostante, le
ninfee sono ancora presenti con tutta la loro perfezione.
L'incredibile lotta per la sopravvivenza continua anche dopo che le ninfee
raggiungono la luce e l'ossigeno in superficie, dove devono incurvare
continuamente le punte delle loro enormi foglie verso l'alto affinché non
affoghino nell'acqua.
Nonostante tutte le precauzioni, le ninfee sanno che tutto questo non
sarebbe sufficiente per la loro riproduzione. Necessitano infatti di un essere
63
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
vivente che possa portare i pollini da una pianta all'altra. Quell'essere
vivente è un coleottero creato con una certa preferenza per il colore bianco.
Infatti quei tipi di coleottero preferiscono il colore bianco delle ninfee a
qualsiasi altro fiore più attraente lungo tutto il Rio delle Amazzoni.
Quando le ninfee vengono “visitate” da qualche creatura che possa
tramandare i geni della loro specie, i loro petali si chiudono imprigionandola
per consentirle di prendere il polline. L'impollinatore trascorre una notte
nella corolla, poi viene rilasciato e a questo punto la ninfea cambia il proprio
colore affinché l’insetto non ritorni più sullo stesso fiore. Così la ninfea,
prima bianca candida, continua ad adornare l'acqua del fiume assumendo
una nuova tinta rosea.
Un simile impeccabile e finemente calcolato piano può mai essere il
lavoro solo di un bocciolo che non sa niente e non pensa a niente? Certo che
no. È solo opera della Saggezza Divina di Colui che tutto ha perfettamente
creato. Tutti i particolari sopramenzionati dimostrano che le piante, come
pure tutti gli esseri viventi nell'universo, sono venute al mondo già fornite di
tutti i sistemi adatti per la loro sopravvivenza, solo grazie al loro Creatore,
l’Onnisciente, l’Onnipotente.
CONCLUSIONE
Può il vento creare un aereo per coincidenza?
Il famoso astrofisico Sir Fred Hoyle fa un’osservazione molto interessante
sull'origine della vita. Nel suo libro “The Intelligent Universe” scrive:
“La possibilità che forme di vita superiore siano apparse in questo modo
(cioè per coincidenza) è paragonabile alla possibilità che un tornado che
soffia impetuoso su una discarica possa mettere insieme un Boeing 747
dai materiali lì presenti”.22
Questo paragone di Hoyle è veramente stimolante. Gli esempi che
abbiamo finora trattato hanno dimostrato che l'esistenza della vita e la
perfezione dei suoi attuali sistemi ci obbligano a cercare quel grande potere
che ha creato tutto questo. Un semplice uragano non può creare un aereo
64
L'ESISTENZA DI DIO
solo per una serie di coincidenze; allo stesso modo l'universo non può essere
stato creato in seguito ad avvenimenti imprevisti dotato di tutte quelle
strutture estremamente complicate che lo caratterizzano; oltretutto
l'universo è fornito di una miriade di sistemi infinitamente più complessi di
quelli di un aereo.
Ogni cosa di cui abbiamo parlato in questo capitolo ci mette di fronte
all'evidente e impeccabile preparazione presente non solo negli immediati
dintorni ma anche nella profondità dello spazio. Chiunque prenda in
considerazione quei segni che sono evidentemente innegabili sia per la
Ragione che per la Coscienza giungerà a una sola conclusione: non c'è posto
per la coincidenza nell'Universo; esso è stato intenzionalmente Creato in
ogni suo minimo particolare.
E Allah, il Creatore di questo impeccabile sistema, è Colui che ha infinita
potenza e sapienza.
65
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
uanto abbiamo finora trattato ci dimostra ampiamente che le
caratteristiche dell'universo scoperte dalla scienza moderna
puntano verso l'esistenza di Dio. La scienza ci porta alla conclusione che
l'universo ha un suo Creatore che è perfetto nella Sua potenza e nella Sua
sapienza e saggezza. La religione ci indica la strada per conoscere Dio, quindi
si può dire che la scienza è un mezzo che possiamo usare per vedere meglio
e indagare su fatti e verità che vengono indicati dalla religione. Tuttavia, ci
sono oggi degli studiosi che in nome della scienza hanno un parere
completamente diverso. Essi pensano che le scoperte scientifiche non
implichino una creazione di Dio, al contrario hanno impostato
un'interpretazione atea della scienza dicendo che sarà impossibile provare
l'esistenza di Dio attraverso i dati scientifici e pretendono che religione e
scienza siano due nozioni contrastanti. In verità questa interpretazione in
chiave atea della scienza è proprio recente, infatti fino a pochi secoli fa non si
pensava che scienza e religione fossero in contrasto fra loro e si concepiva la
scienza come un mezzo per provare l'esistenza di Dio. La cosiddetta
concezione atea della scienza fiorì solo dopo che il Materialismo e il
Positivismo si diffusero nel mondo della scienza nel 18° e 19° secolo.
Soprattutto dopo che Charles Darwin postulò la sua teoria
sull'Evoluzione nel 1859, alcuni circoli gravitanti attorno a una visione
materialistica dell'universo si misero a difendere ideologicamente la sua
66
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L'esistenza di dio. italian

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  • 2. Come si fa a credere che l'equilibrio che regge il nostro mondo sia dovuto solo alla coincidenza, mentre la straordinaria armonia che domina la natura è osservabile anche a occhio nudo? Dire che l'universo, in cui ogni singola cosa suggerisce l'esistenza di un Supremo Creatore, sia apparso per propria iniziativa o per puro caso è la pretesa più irrazionale che si possa concepire. Quindi, questo meraviglioso equilibrio, che si può rintracciare sia nel nostro organismo sia negli angoli più sperduti dello sterminato universo, dovrebbe avere un Supremo Artefice. Allora, chi è quel Creatore che ha messo accuratamente in ordine tutto questo universo, senza trascurare il benché minimo particolare? Non può essere una delle materie presenti nell'universo stesso, dovrebbe essere una volontà suprema precedente all'esistenza dell'universo che ne determinò la creazione. L'Onnipotente Creatore è colui che dà l'esistenza a tutti, è colui che non ebbe inizio e che non avrà fine. Lui è l'Unico Dio, il Compassionevole, il Misericordioso che dal nulla creò i cieli e la terra. L'organismo umano è strapieno di simili evidenze, tanto che non bastano volumi di intere enciclopedie; qualche minuto di coscienziosa riflessione a riguardo è sufficiente per comprendere l'esistenza di Dio; è solo Dio che provvede a proteggere l'ordine del mondo e a mantenerlo. Questo libro è scritto non solo per sottolineare la realtà da cui tanta gente preferisce allontanarsi solo perché si contrappone ai loro interessi, ma anche per svelare le menzogne e confutare le insane deduzioni su cui si ergono intere correnti di pensiero. Chi leggerà questo libro vedrà ancora una volta inconfutabili prove sull'esistenza di Dio, che circonda e comprende tutto, un fatto evidentissimo a chiunque dotato di buona ragione: Colui che ha creato quell'ordine pervade ogni particolare della nostra vita, solo Lui è in grado di mantenerlo incessantemente. L'AUTORE Adnan Oktar, che scrive sotto lo pseudonimo di Harun Yah- ya, è nato ad Ankara nel 1956. Ha studiato arte alla Mi- mar Sinan Università di Istanbul, poi filosofia all’Università di Istanbul. A partire dagli anni 1980 ha pubblicato molti libri su temi politici, scientici e di fede. Molto apprezzate in tutto il mondo, queste opere hanno costituito lo strumento che ha aiutato molti a tornare alla fede in Dio, e molti al- tri ad ottenere una comprensione più profonda della propria fede. I libri di Harun Yahya attraggono tutti i tipi di lettori, di qualunque età, razza o nazionalità, in qu- anto sono focalizzati su un unico obiettivo: ampliare la prospettiva di chi legge in- coraggiandolo/la a pensare a molti aspetti essenziali, come l'esistenza di Dio e la Sua unità, e a vivere secondo i valori che Egli ha prescritto.
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  • 4. Al Lettore Al crollo della teoria evoluzionistica viene dedicato un capitolo a sé, poiché tale teoria costituisce la base di tutte le filosofie anti-spirituali. Poiché il Darwinismo rifiuta la realtà della creazione e, di conseguenza, l’esistenza di Dio, negli ultimi 150 anni esso ha fatto sì che molte persone abbiano abbandonato la propria fede o siano cadute nel dubbio. Perciò, dimostrare a tutti che questa teoria è un inganno è un servizio imprescindibile, un dovere molto importante. Nell’eventualità che qualcuno tra i nostri lettori abbia la possibilità di leggere soltanto uno dei nostri libri, riteniamo opportuno dedicare un capitolo alla sintesi di questo argomento. In tutti i libri dell’autore, gli argomenti legati alla fede vengono spiegati alla luce dei versi Coranici, e si invitano le persone ad apprendere le parole di Dio e a vivere in conformità ad esse. Tutti i temi che riguardano i versetti di Dio sono spiegati in modo tale da non lasciare alcuno spazio a dubbi o interrogativi nella mente del lettore. Lo stile sincero, semplice e scorrevole che viene impiegato assicura che ognuno, di ogni età e proveniente da ogni gruppo sociale, possa comprendere facilmente i libri. Grazie al loro linguaggio efficace e lucido, li si può leggere tutti d’un fiato. Anche coloro che rifiutano rigorosamente la spiritualità vengono influenzati dai fatti che tali libri documentano, e non possono contestare la veridicità dei loro contenuti. Questo libro, e tutte le altre opere dell’autore, possono essere lette individualmente o discusse in gruppo. I lettori che sono desiderosi di trarre profitto dai libri troveranno molto utile la discussione, nel senso che essi saranno in grado di ricollegare reciprocamente le loro riflessioni ed esperienze. Inoltre, sarà un grande servizio all'Islam il contribuire alla pubblicazione e alla lettura di questi libri, che sono scritti soltanto per la volontà di Dio. I libri dell’autore sono estremamente convincenti. Per questo motivo, per chi volesse comunicare ad altri la vera religione, uno dei metodi più efficaci è incoraggiare a leggere questi libri. Si spera che il lettore esamini anche le recensioni degli altri libri che si trovano in fondo al testo. La gran quantità di materiali su argomenti di fede è molto utile e piacevole da leggere. In questi libri, a differenza di molti altri, non si troveranno opinioni personali dell’autore, spiegazioni basate su fonti dubbie, stili non osservanti del rispetto e della reverenza dovuti ad argomenti sacri, né argomentazioni senza speranza, pessimistiche, che creano dubbi nella mente e distorsioni nel cuore.
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  • 8. L'AUTORE HARUN YAHYA è lo pseudonimo dell'autore, Adnan Oktar, che è nato ad Ankara nel 1956. Dopo aver completato gli studi superiori ad Ankara, ha studiato le belle arti alla Mimar Sinan University di Istanbul e filosofia all‘Università di Istanbul. A partire dagli anni 1980 ha pubblicato molti libri su temi politici, scientifici e di fede. Harun Yahya è molto conosciuto come autore di opere importanti che svelano l'impostura degli evoluzionisti, le loro errate tesi, e gli oscuri legami tra il darwinismo e ideologie sanguinarie come il fascismo e il comunismo. Le opere di Harun Yahya, tradotte in 72 lingue, costituiscono una collezione di più di 55.000 pagine in totale con 40.000 illustrazioni. Il suo pseudonimo è composto dai nomi Harun (Aronne) e Yahya (Giovanni), in memoria dei due venerati Profeti che si batterono contro la perdita di fede dei loro popoli. Il sigillo del profeta sulle copertine dei suoi libri è simbolico ed è collegato ai loro contenuti. Esso rappresenta il Corano (la Scrittura Finale) e il Profeta Muhammad (la pace e la benedizione siano su di lui), l'ultimo dei profeti. Sotto la guida del Corano e della Sunna (insegnamenti del Profeta), l’autore si propone di demolire uno per uno i cardini delle ideologie irreligiose, e di avere l’“ultima parola”, in modo da mettere completamente a tacere le obiezioni sollevate contro la religione. Egli usa il sigillo dell’ultimo Profeta, che raggiunse la saggezza definitiva e la perfezione morale, come segno della sua intenzione di offrire quest'ultima parola. Tutte le opere di Harun Yahya hanno un unico obiettivo: trasmettere il messaggio del Corano; incoraggiare i lettori a riflettere su questioni fondamentali della fede, come l’esistenza di Dio, l'unità e l’Aldilà; e dimostrare quanto fragili sono le fondamenta dei sistemi irreligiosi e delle ideologie distorte. Harun Yahya ha moltissimi lettori in molti paesi, dall’India all’America, dall’Inghilterra all’Indonesia, dalla Polonia alla Bosnia, dalla Spagna al Brasile, dalla Malesia all'Italia, dalla Francia alla Bulgaria e alla Russia. Alcuni dei suoi libri sono già disponibili in inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, portoghese, urdu, arabo, albanese, cinese, swahili, hausa, dhivehi
  • 9. (la lingua delle Mauritius), russo, serbo-croato (bosniaco), polacco, malese, turco uygur, indonesiano, bengali, danese e svedese. Molto apprezzate in tutto il pianeta, queste opere sono state lo strumento attraverso il quale molti hanno ritrovato la fede in Allah e hanno riguadagnato una maggior comprensione della propria fede. La saggezza e la sincerità, accanto ad uno stile particolare e molto comprensibile, toccano direttamente tutti coloro che le leggono. Chi riflette seriamente su questi libri non può continuare a sostenere ancora l'ateismo o qualunque altra distorta ideologia o filosofia materialistica, poiché questi libri sono caratterizzati da una rapida efficacia, da risultati definiti e incontrovertibilità. Anche se qualcuno continuasse a farlo, sarebbe soltanto per un attaccamento emotivo, dal momento che questi libri dimostrano come tali ideologie siano false dalle fondamenta. Tutti i movimenti contemporanei di negazione sono ora ideologicamente sconfitti, grazie alla collezione di libri scritti da Harun Yahya. Non c’è dubbio che tutto ciò derivi dalla saggezza e dalla chiarezza del Corano. L’autore intende servire modestamente come mezzo nella ricerca dell'umanità per il giusto sentiero di Dio. La pubblicazione di queste opere non è intesa al guadagno materiale. Inestimabile è il servizio reso da tutti coloro che incoraggiano altre persone a leggere questi libri, che aprono le loro menti e i loro cuori e li guidano a divenire più devoti servi di Dio. Allo stesso tempo sarebbe soltanto una perdita di tempo e di energia diffondere altri libri che creano confusione nella mente delle persone, le portano nel caos ideologico e, evidentemente, non hanno effetti forti e precisi nel rimuovere i dubbi dal cuore della gente, come verificatosi in precedenti esperienze. È impossibile che dei libri concepiti per sottolineare l’abilità letteraria dell’autore, piuttosto che il nobile scopo di salvare la gente dalla mancanza di fede, abbiano un così grande effetto. Quelli che ancora dubitano, possono constatare direttamente come il solo scopo dei libri di Harun Yahya sia quello di sconfiggere la miscredenza e diffondere i valori morali del Corano. Il successo e l’efficacia di questo servizio si manifestano nella persuasione dei lettori. Bisogna tenere a mente una cosa: la ragione principale della persistente crudeltà, dei conflitti e delle sofferenze che affliggono la maggioranza della gente è la prevalenza ideologica della miscredenza. A questo stato di cose si può porre fine unicamente con la sconfitta ideologica della miscredenza, e divulgando le meraviglie della creazione e la morale Coranica, in modo che la gente possa vivere secondo queste. Considerando l’attuale stato del mondo, che conduce in una spirale discendente di violenza, di corruzione e di conflitto, è chiaro che questo servizio deve essere reso in modo più rapido ed efficace, prima che sia troppo tardi. In questo sforzo, i libri di Harun Yahya assumono un ruolo centrale. Con il permesso di Dio, questi libri costituiranno un mezzo tramite il quale la gente del XXI secolo raggiungerà la pace, la giustizia e la felicità promesse nel Corano.
  • 10. Copyright© Harun Yahya GLOBAL PUBLISHING Talatpasa Mah. Emirgazi Caddesi İbrahim Elmas İs Merkezi A. Blok Kat 4 Okmeydani - Istanbul Tel: (0 212) 222 00 88 www.harunyahya.it - www.it.harunyahya.tv www.harunyahya.com www.harunyahya.net en.harunyahya.tv www.gesuritornera.com www.islamdenunciaterrorismo.com www.museodellacreazione.com www.etadellapietra.org www.darwinismosociale.com www.harunyahya.net/V2/Lang/it www.vitadelmondo.com www.lingannodellevoluzione.com www.segretoaldiladellamateria.com www.ilprofetamuhammad.com
  • 11. Indice Introduzione 10 Dal Non – Essere all'Essere 14 I Segni nei Cieli e sulla Terra 32 Gli Scienziati confermano i Segni di Allah 66 Conclusione 73 L’inganno Dell’evoluzione 76 Note 102
  • 12. ai uno sguardo al luogo dove ti trovi in questo momento. Vedrai che ogni cosa nella tua stanza è ''costruita'': le pareti, la carta che le copre, il soffitto, la sedia su cui sei seduto, il libretto che tieni fra le mani, il bicchiere sulla tavola e tanti altri innumerevoli dettagli. Nessuno di questi oggetti è venuto al mondo o finito nella tua camera per propria iniziativa. Perfino i nodi del tappeto su cui poggi i tuoi piedi sono stati ''creati'' intenzionalmente da qualcuno, non sono apparsi dal nulla spontaneamente o per un puro caso. Una persona che sta per leggere questo libro sa benissimo che è stato scritto da un certo autore per una specifica ragione e non gli passerebbe per la testa che il libro possa essere venuto al mondo per caso. Allo stesso modo, una persona che guarda una statua non ha alcun dubbio che a scolpirla sono state le mani di un artista o di uno scultore. Queste certezze non si limitano solo ai manufatti o opere d'arte, ma anche un cumulo di mattoni messi l'uno sopra l'altro suggerirebbe che siano stati messi in ordine da qualcuno per un determinato piano. Quindi, ovunque si trovi un ordine in questo nostro mondo, negli oggetti piccoli o grandi che siano, ci sarà sicuramente un Creatore o un Tutore di tale ordine. Mettiamo che un giorno qualcuno si faccia avanti e dica che il ferro e il carbone si sono aggregati insieme casualmente per creare l'acciaio servito a sua volta per costruire la Torre di Eiffel, sempre per caso: non sarebbe considerato lui e chiunque gli prestasse ascolto mentalmente squilibrato? 10
  • 13. Le pretese della teoria d'Evoluzione, che è l'unico metodo per negare l'esistenza di Dio, non differiscono dall'esempio che abbiamo appena riportato. Secondo tale teoria, gli aminoacidi sarebbero stati formati da molecole inorganiche solo per caso, gli aminoacidi a loro volta avrebbero formato, sempre per una pura casualità, le proteine e alla fine – guarda che caso - le proteine avrebbero fornito la vita a tutti gli esseri viventi. Comunque le probabilità che le creature viventi siano state formate da una serie di coincidenze sono minori delle probabilità che la Torre Eiffel sia stata costruita alla stessa maniera, cioè per un puro caso, perché la più semplice delle cellule viventi è molto più complicata nella sua struttura di qualunque oggetto o edificio creato dall'uomo. Come si fa a credere che l'equilibrio che regge il nostro mondo sia dovuto solo alla coincidenza , mentre la straordinaria armonia che domina la natura è osservabile anche a occhio nudo? Dire che l'universo, in cui ogni singola cosa suggerisce l'esistenza di un Supremo Creatore, sia apparso per propria iniziativa o per puro caso è la pretesa più irrazionale che si possa concepire. Quindi, questo meraviglioso equilibrio, che si può rintracciare sia nel nostro organismo sia negli angoli più sperduti dello sterminato universo, dovrebbe avere un Supremo Artefice. Allora, chi è quel Creatore che ha messo accuratamente in ordine tutto questo universo, senza trascurare il benché minimo particolare? Non può essere una delle materie presenti nell'universo stesso, dovrebbe essere una volontà suprema precedente all'esistenza dell'universo che ne determinò la creazione. L'Onnipotente Creatore è colui che dà l'esistenza a tutti, è colui che non ebbe inizio e che non avrà fine. La religione ci insegna l'identità del nostro Creatore la cui esistenza si scopre con la nostra ragione. Tramite ciò che ci ha rivelato come religione, noi sappiamo che Lui è l'Unico Dio, il Compassionevole, il Misericordioso che dal nulla creò i cieli e la terra. Sebbene tanta gente sia capace di afferrare tale fatto, in tanti hanno trascorso la loro vita senza rendersene conto. Quando guardano un paesaggio dipinto si fanno delle domande sull'autore del quadro e fanno poi 11 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 14. i loro elogi in misura della bellezza dell'opera d'arte che stanno ammirando. Nonostante essi vedano tantissimi esempi nel mondo naturale, continuano a trascurare l'esistenza di Dio, che è l'Unico Padrone di tutte quelle bellezze. Per comprendere l'esistenza di Dio non bisogna fare una ricerca eccessivamente lunga. Anche se qualcuno di noi dovesse passare tutta la sua vita sin dalla nascita, in una stanza chiusa, ci sarebbero innumerevoli prove la dentro sufficienti per afferrare il concetto dell'esistenza di Dio. L'organismo umano è strapieno di simili evidenze, tanto che non bastano volumi di intere enciclopedie; qualche minuto di coscienziosa riflessione a riguardo è sufficiente per comprendere l'esistenza di Dio; è solo Dio che provvede a proteggere l'ordine del mondo e a mantenerlo. Ma il corpo umano non rappresenta l'unica fonte di riflessioni su Dio; l'ordine e la vita, che siano osservabili o meno, sono rintracciabili in ogni millimetro quadrato sulla nostra Terra. Il mondo abbonda di tantissimi esseri viventi, dagli organismi unicellulari alle piante passando per gli insetti, uccelli, animali, finendo con l'essere umano. Prendi una manciata di terra qualsiasi e guardala bene, perfino in quel caso scoprirai una moltitudine di creature viventi con caratteristiche diverse. La stessa cosa vale per l'aria che respiri ogni secondo, pure sulla tua pelle ci sono microrganismi viventi di cui non conosci il nome, anzi non puoi vederli ad occhio nudo; negli intestini degli esseri viventi ci sono milioni di batteri e organismi unicellulari che aiutano la digestione. Nel nostro mondo la popolazione animale è migliaia di volte superiore a quella umana; se si considera anche la flora, si vede che non esiste nemmeno un piccolo lembo di terra che sia privo di vita. Tutti gli esseri viventi, diffusi su milioni e milioni di chilometri sulla superficie terrestre, hanno corpi differenti, vite differenti e contribuiscono all'equilibrio dell'ecosistema. È completamente un controsenso pretendere che tutte queste creature siano venute al mondo per caso senza motivi e fini precisi, perché nessun essere vivente può venire al mondo con la propria forza e iniziativa e quel sistema complicato che è il fondamento della vita non può essere il risultato di un evento fortuito. Tutto questo ci porta a una sola conclusione, che l'universo funziona 12 L'ESISTENZA DI DIO
  • 15. secondo una certa ''Volontà''. Quale potrebbe essere la fonte di questa ''Volontà'' ? "Certo non sarà da ricercare negli esseri creati, che siano esanimi o viventi perché non possono mantenere l'armonia e l'ordine che domina nel mondo. L'esistenza e la gloria di Dio si rivelano in prove innumerevoli nel nostro universo. Infatti non esiste nemmeno un singolo uomo che non possa accettare con convinzione tale evidente realtà. Ciononostante si continua ancora a negare, proprio come è riferito nel Corano: “Ingiusti e orgogliosi li negarono, anche se intimamente ne erano certi”. (27 : 14 ) Questo libro è scritto non solo per sottolineare la realtà da cui tanta gente preferisce allontanarsi solo perché si contrappone ai loro interessi, ma anche per svelare le menzogne e confutare le insane deduzioni su cui si ergono intere correnti di pensiero. Per questo motivo sono stati affrontati diversi argomenti in questo libro. Chi leggerà questo libro vedrà ancora una volta inconfutabili prove sull'esistenza di Dio, che circonda e comprende tutto, un fatto evidentissimo a chiunque dotato di buona ragione: Colui che ha creato quell'ordine pervade ogni particolare della nostra vita, solo Lui è in grado di mantenerlo incessantemente. 13 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 16. 14 e ipotesi su come venne creato l'universo, quali sono le sue finalità, le leggi e le regole che lo mantengono in ordine ed equilibrio, hanno sempre rappresentato argomenti di grande interesse. Schiere di scienziati e pensatori rifletterono infinitamente sull'argomento, nonostante le ben poche teorie formulate. Il pensiero che prevaleva negli ambienti intellettuali fino all'inizio del ventesimo secolo vedeva l'universo come un'entità dalle infinite dimensioni, esistita sin dall'eternità, predestinata ad esistere per sempre. Secondo questa teoria chiamata “il modello dell'universo statico”, l'universo era considerato senza inizio e senza fine. Delineando lo schema generale per il materialismo, quel punto di vista ha negato l'esistenza di un Creatore anche se ha continuato a considerare l'universo come uno stabile, costante e invariabile contenitore di materia. Il materialismo è un sistema di pensiero che considera la materia come un essere assoluto, negando l'esistenza di qualunque altra cosa all'infuori di essa. Avendo le radici nel pensiero dei filosofi dell'Antica Grecia, oltre alla sempre crescente accettazione che ebbe nell'Ottocento, questa corrente di pensiero si diffuse nella forma del materialismo dialettico di Karl Marx. Come abbiamo dimostrato prima, fu il modello dell'universo statico a preparare il terreno per il materialismo. Nel suo libro, “Principes Fondamentaux de Philosophie” (Principi Fondamentali di Filosofia), George
  • 17. Politzer riafferma le sue errate convizioni riguardo al modello dell'universo statico, cioè che ''l'universo non era un oggetto creato'' e continua dicendo: ''Se così fosse, Dio avrebbe dovuto crearlo istantaneamente, portandolo all'esistenza dal nulla. Per ammettere la creazione si deve ammettere innanzitutto l'esistenza di un momento in cui l'universo non esisteva e che qualcosa venne fuori dal nulla. Una cosa con cui la scienza moderna non può essere d'accordo.” 1 Quando Politzer affermava che l'universo non fu creato dal nulla, egli si basava sul modello dell'universo statico che prevaleva negli ambienti scientifici nel 19° secolo, da lui evidentemente preso come un postulato scientifico. Ciononostante, lo sviluppo scientifico e tecnologico nel Novecento demolì tanti di quei vecchi e primitivi concetti, come il modello dell'universo statico, che avevano fornito un terreno stabile per i materialisti. Oggi, agli inizi del ventunesimo secolo, la fisica moderna ha provato con tanti esperimenti, osservazioni e calcoli che l'universo ebbe un inizio e che fu creato dal nulla in seguito ad un'enorme esplosione. Il fatto che l’universo ebbe un inizio significa che il cosmo venne portato alla luce dal nulla, che venne creato. Se una cosa creata esiste (e prima non esisteva), è certo che questa cosa ebbe un Creatore. L'essere dal non essere è una cosa inconcepibile per la mente umana (praticamente l'uomo non può accettare un concetto del genere dal momento che non sarà in grado di sperimentarlo). Quindi l'essere dal non essere è una cosa che differisce dal prendere oggetti vari e metterli insieme per crearne un altro (come nel caso delle opere d'arte o invenzioni tecniche ), è un segno di Dio, il Creatore dell'universo, solo Lui è in grado di creare perfettamente e contemporaneamente tutte le cose senza averne un modello precedente e senza nemmeno bisogno del tempo e dello spazio per crearle. L'avvento dell'universo dal non essere all'essere è la prova migliore che si possa avanzare per dimostrare il fatto che l'universo sia stato intenzionalmente creato. Prendere in considerazione tale fatto, potrebbe cambiare tante cose. Ciò aiuta la gente a comprendere meglio la propria 15 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 18. esistenza e rivedere i loro atteggiamenti e obiettivi. Per questo motivo ci sono tante comunità scientifiche che hanno cercato di trascurare il fatto della creazione del mondo, che non hanno compreso pienamente, anche se la prova sulla creazione era ben chiara davanti ai loro occhi. Il fatto che tutte le prove scientifiche portano all'esistenza di un Creatore dell'universo, li hanno spinti a cercare e inventare alternative, il che ha creato perplessità e confusione. Tuttavia, l'evidenza portata dalla scienza moderna ha provveduto a porre fine a tutte quelle teorie. Ora diamo un breve sguardo al processo di sviluppo tramite cui venne creato l'universo. L'ESPANSIONE DELL'UNIVERSO Nel 1929 l'astronomo americano Edwin Hubble , durante il suo lavoro nell'Osservatorio Mount Wilson in California, fece una delle scoperte più sensazionali della storia dell'astronomia moderna. Osservando un certo numero di stelle tramite l'obiettivo del suo enorme telescopio, scoprì che la loro luce si spostava verso lunghezze d'onda corrispondenti al rosso dello spettro elettromagnetico e che quello spostamento era direttamente collegato alla distanza della stella dalla Terra. Tale scoperta galvanizzò gli ambienti scientifici perché, stando alle regole riconosciute dalla fisica a quel tempo, i raggi di luce viaggiando verso un certo punto di osservazione si spostavano verso il viola , mentre gli spettri dei raggi di luce, allontanandosi dal punto di osservazione, si spostavano verso il rosso. Durante le osservazioni di Hubble si scoprì che la luce emessa dalle stelle si spostava verso il rosso, il che significa che le stelle si allontanano costantemente da noi. Poco tempo dopo, Hubble fece un'altra scoperta importante: le stelle non solo correvano lontano dalla Terra, ma si allontanavano anche l'una dall'altra. L'unica conclusione che si può ottenere in un universo dove ogni cosa si muove allontanandosi dall'altra, è che ci troviamo in un universo in continua espansione. 16 L'ESISTENZA DI DIO
  • 19. Per comprendere meglio, si può immaginare l'universo come la superficie di un enorme pallone gonfiato; quindi, così come i punti sulla superficie si muovono distanziandosi mentre il pallone va gonfiandosi, anche gli oggetti nello spazio si muovono allontanandosi gli uni dagli altri, mentre l'universo continua ad espandersi. Infatti, la scoperta dell'espansione dell'universo era stata preannunciata teoricamente qualche tempo prima da Albert Einstein, considerato ragionevolmente il più grande scienziato del ventesimo secolo. Einstein in seguito a certi calcoli di fisica teorica, era giunto alla stessa conclusione, ovvero che l'Universo non poteva essere statico. Tuttavia Einstein preferì tenersi per sé la propria scoperta semplicemente per non contrastare il modello dell'universo statico, che era largamente riconosciuto al suo tempo. Per questo motivo aggiunse alle sue equazioni sulla Relatività Generale una Costante Cosmologica allo scopo di ottenere una soluzione statica per il modello cosmologico. Più tardi, dopo aver sentito parlare della scoperta fatta da Hubble, Einstein ebbe il coraggio di chiamare quel suo atto come ''il più grande errore della sua carriera''. La scoperta fatta da Hubble, provata teoricamente con le equazioni di Einstein, segnò definitivamente la caduta del modello dell'universo statico. Ma che importanza ebbe il fatto che l'universo si espanda o meno sulla sua creazione o esistenza? 17 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR) Edwin Hubble, vicino al suo gigante telescopio
  • 20. L'espansione dell'universo implicava il fatto che se si poteva viaggiare a ritroso nel tempo, si sarebbe potuto provare che esso si è originato da una singolarità. I calcoli mostrarono che questa singolarità, il contenitore di tutta la materia dell'universo, doveva avere “volume nullo” e “densità infinita”. L'universo si formò grazie all'esplosione di questa singolarità di “volume nullo”. Questa grande esplosione, che segnò l'inizio dell'universo, è chiamata dagli scienziati “Big Bang” e sta all'origine di una teoria che è chiamata con lo stesso nome. Bisogna dire che il volume nullo è un'espressione teorica usata solo a fini descrittivi. La scienza per esempio può definire il concetto del “Nulla” che sta al di là dei limiti della comprensione umana solo indicandolo con l'espressione ''un punto dal volume pari a zero''; infatti un punto “senza volume” significa “Nulla”. L'universo è venuto ad esistere dal nulla. In altre parole, è stato creato. La teoria del Big Bang ha mostrato che all'inizio tutti gli oggetti nell'universo erano una cosa sola e poi vennero separati. Questo fatto, predetto dalla teoria del Big Bang, è stato rivelato nel Corano quattordici secoli fa quando le persone avevano una limitata conoscenza riguardo l'astronomia: “Non sanno dunque i miscredenti che i cieli e la terra formavano una massa compatta? Poi li separammo e traemmo dall'acqua ogni essere vivente. Ancora non credono?” ( 21 : 30 ) Come viene citato nel verso tutto, compresi “i cieli e la terra” che non erano ancora stati creati, vennero ad esistere grazie ad una “grande esplosione” da un singolo punto e da lì in poi l'universo prese la forma come la conosciamo al giorno d'oggi. Quando si confrontano le affermazioni presenti nel verso con quanto viene stabilito dalla teoria moderna, li troviamo perfettamente concordi. Va ricordato però che il Big Bang è stato presentato come una teoria scientifica solo all'inizio del secolo scorso. L'espansione dell'universo è una delle più evidenti prove della creazione dal nulla del nostro mondo. Nonostante tale fatto sia stato scoperto solo nel 18 L'ESISTENZA DI DIO
  • 21. Novecento, Dio ci informò di questa realtà nel Corano, rivelato più di 1400 anni fa. “Il cielo lo abbiamo costruito con la Nostra potenza e [costantemente] lo estendiamo nell'immensità.” ( 51 : 47 ) ALTRI FATTI PER PROVARE LA TEORIA DEL BIG BANG Come si è visto precedentemente, la teoria del Big Bang ha dimostrato che l'universo fu creato dal nulla, per dirla più chiaramente, fu creato da Dio. Per questa ragione, certi astronomi, dogmaticamente fedeli alla filosofia materialista, hanno continuato a schierarsi contro il Big Bang cercando di fornire una base logicamente accettabile per la propria ideologia. La ragione è spiegata chiaramente dal noto fisico materialista Arthur Eddington che ha detto: “Filosoficamente, trovo ripugnante la nozione di un brusco inizio dell'attuale ordine della natura.” 2 Sir Fred Hoyle era uno fra i tanti disturbati dalla teoria del Big Bang; a metà del Novecento Hoyle elaborò una teoria da lui chiamata “la Teoria dello Stato Stazionario” che non differisce più di tanto dal modello dell'universo statico diffuso nell'Ottocento. Secondo le argomentazioni della teoria dello stato stazionario, l'universo sarebbe immutabile nelle dimensioni ed eterno nel tempo. Avendo come unico scopo fornire un supporto teorico al materialismo, questa teoria è diagonalmente opposta al Big Bang che sostiene la creazione. Per lunghi anni, i sostenitori della teoria dello stato stazionario hanno continuato a contraddire ostinatamente il Big Bang. Tuttavia, la scienza moderna e le sue scoperte hanno agito contro di loro. Nel 1948 George Gamov elaborò una nuova idea riguardo il Big Bang: se l'universo si fosse formato in seguito ad un improvviso cataclisma esplosivo come presuppone il Big Bang, l'esplosione dovrebbe aver lasciato dietro una certa quantità di radiazione. Tale radiazione dovrebbe essere scientificamente rilevabile oltre ad essere uniformemente distribuita in tutto l’universo. La prova che “sarebbe dovuta esserci” venne presto trovata. 19 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 22. UN ULTERIORE PROVA: LA RADIAZIONE COSMICA DI FONDO Nel 1965, i due ricercatori Arno Penzias e Robert Wilson si imbatterono in una forma di radiazione mai osservata prima. Questa radiazione, chiamata più tardi “la Radiazione Cosmica di Fondo”, non sembrava essere emessa da una fonte in particolare, ma pervadeva piuttosto tutto lo spazio. Non occorse tanto tempo per capire che quella radiazione era l'eco di un evento antico quanto l'universo stesso, il Big Bang, che si riverbera ancora sin dai primi momenti della grande esplosione. Per questa loro scoperta, Penzias e Wilson vennero premiati col Nobel per la Fisica. 20 L'ESISTENZA DI DIO La ricerca ha mostrato che le stelle e le galassie si allontanano sia da noi sia gli uni dagli altri, cioè, l'universo si espande. Questo suggerisce che ritornando indietro nel tempo, l'universo ha avuto origine da un unico punto.
  • 23. Nel 1989, la NASA lanciò il satellite COBE (Cosmic Background Explorer) per effettuare delle ricerche sulla radiazione cosmica di fondo e bastarono solo otto minuti ai sensori presenti a bordo del satellite per individuare e confermare i livelli di radiazione riportati molti anni prima nelle osservazioni di Penzias e Wilson. Definita come la più grande scoperta astronomica di tutti i tempi, questo ritrovamento diede la prova esplicita della teoria del Big Bang. Le scoperte del satellite COBE 2, mandato in orbita dopo il COBE, confermarono i calcoli sul Big Bang. Altre prove riguardo il Big Bang vennero alla luce. Una di queste riguarda la quantità relativa di idrogeno e di elio nell'universo. Le osservazioni mostrarono che la concentrazione elio-idrogeno era in accordo con i calcoli teorici sulla quantità che doveva essere presente dopo il Big Bang. Questo diede un altro colpo alla teoria dello stato-stazionario perchè se l'universo esisteva sin dall'eternità e non ebbe un inizio, allora tutto l'idrogeno si sarebbe trasformato in elio. Tutte queste inconfutabili prove hanno reso il Big Bang la teoria abbracciata dalla comunità scientifica. Il modello del Big Bang è ormai l'ultimo punto raggiunto dalla ricerca scientifica riguardo alla formazione e l'inizio dell'universo. Dopo aver difeso per tanti anni il modello dello “Stato Stazionario” di Fred Hoyle, Dennis Sciama descrisse la posizione in cui erano finiti i sostenitori della sua teoria, in seguito alle schiaccianti prove a favore del Big Bang. Sciama affermò che aveva preso parte all'acceso dibattito tra i difensori della teoria dello stato-stazionario e quelli che la sperimentarono con la speranza di confutarla. Aggiunse che aveva difeso questa teoria non perchè la considerava valida, ma perchè desiderava che fosse valida. Fred Hoyle si schierò contro tutte le obbiezioni quando le prove che sminuivano la sua teoria cominciarono ad emergere. Sciama disse di essersi schierato con Hoyle, ma quando le prove cominciarono ad arrivare in massa ammise che la teoria dello stato-stazionario doveva essere abbandonata.3 21 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 24. Anche il Prof. George Abel dell'Università della California ammette che le prove attualmente disponibili dimostrano che l'universo venne generato miliardi di anni fa dal Big Bang e così non rimane nessuna possibilità per la comunità scientifica che accettare il modello della creazione proposto dal Big Bang. Ora, col trionfo del Big Bang, ''il Concetto della Materia'' che per lungo tempo aveva fornito una base alla filosofia materialista è finita nella pattumiera della storia. Ma cosa c'era prima del Big Bang e quale immane forza, portò l'universo con una grande esplosione dal non essere all'essere? Questo quesito implica certamente, dalle parole di Arthur Eddington, il fatto “filosoficamente inaccettabile” per i materialisti dell'esistenza di un Creatore. Il filosofo Antony Flew, un ex ateo che in seguito ha annunciato di credere nell'esistenza di Allah, fa un dichiarazione del genere: “E' risaputo che la confessione è buona per l'anima. Per questo, inizio col confessare che un ateo intransigente dovrebbe essere imbarazzato dalle contemporanee affermazioni della cosmologia. Sembra che i cosmologi moderni stiano fornendo una prova scientifica a quanto San Tommaso pensava fosse impossibile provare filosoficamente, cioè che l'universo ebbe un inizio. Finché si concepisce comodamente l'universo come un'entità non solo senza inizio ma pure senza fine, sarà facile insistere che la sua mera esistenza e quanto potrebbe risultare dei suoi caratteri fondamentali debba essere accettato come la spiegazione ultima. A parte il fatto che io continuo a pensare che ciò sia corretto, non è né facile né comodo assumere lo stesso atteggiamento di fronte all'idea del Big Bang.” 4 Ma tanti altri scienziati che non si definiscono ciecamente come atei hanno riconosciuto il fatto della creazione dell'universo da un Onnipotente e Supremo Creatore. Questo Creatore deve essere un'Entità Superiore autonoma che ha creato tempo e materia, ma allo stesso tempo ne è indipendente. Su questo fatto, il noto astrofisico Hugh Ross commenta: 22 L'ESISTENZA DI DIO
  • 26. “Se l'inizio del tempo fosse contemporaneo con l'inizio dell'universo, come viene sostenuto nel Teorema Spaziale, allora la causa dell'universo dovrebbe essere un'entità operante in una dimensione temporale totalmente indipendente e preesistente alla dimensione temporale del Cosmo . Questa conclusione è di grande importanza per la nostra concezione di Dio. Questo ci dice che l'universo non è Dio e che Dio non è nell'universo.” 5 Tempo e materia vengono creati dal Creatore Onnipotente che sta al di sopra di tutti questi concetti e nozioni. Questo Creatore è Dio che è il Signore dei Cieli e della Terra. DELICATI EQUILIBRI NELLO SPAZIO In realtà, il Big Bang ha messo molto in imbarazzo i materialisti più di quanto abbiano fatto le citazioni di Antony Flew; infatti la teoria non ha solo provato la creazione dal nulla dell'universo, ma anche che questo avvenne in modo preciso, sistematico e ben pianificato. Il Big Bang scaturì dall'esplosione di un punto che conteneva tutta la materia e l'energia dell'universo che si dispersero poi nello spazio in tutte le direzioni a velocità terrificante. Da quella materia ed energia primordiali nacque un gran sistema equilibrato contenete le galassie, le stelle, il sole, la terra e gli altri corpi celesti. Inoltre, vennero create leggi universali , uniformi , immutabili per tutto l'universo che noi oggi chiamiamo “Le Leggi della Fisica”. Tutto questo indica che un ordine perfetto sorse nell'universo in seguito al Big Bang. Ciononostante, le esplosioni, comunque siano, non portano mai ordine. Qualunque esplosione che si possa osservare tende solo a nuocere, disintegrare e distruggere ciò che è presente. È il caso dell'esplosione atomica, l'esplosione della bomba all'idrogeno, esplosioni nelle miniere, esplosioni vulcaniche, esplosioni di gas naturale, le esplosioni solari. Tutti questi tipi di esplosioni danno terribili effetti distruttivi e solo una potenza sovrumana è in grado di far scaturire un perfetto ordine da un'esplosione 24 L'ESISTENZA DI DIO
  • 27. caotica. Mettiamo caso che in seguito ad un'esplosione accaduta sottoterra saltassero fuori perfette opere d'arte, enormi palazzi o edifici imponenti. Ciò porterebbe a concludere logicamente che dietro quell'esplosione ci fosse stato l'intervento di un'entità soprannaturale e che la dispersione dei pezzi non fosse casuale, ma messa in ordine e destinata a certi fini. Questa citazione di Sir Fred Hoyle, che ha ammesso il proprio errore dopo tanti anni di ostinata opposizione alla teoria del Big Bang, esprime molto bene la situazione: “La teoria del Big Bang sostiene che l'inizio dell'universo ebbe luogo in seguito ad un'esplosione. Fino a questo momento, come si può vedere, un esplosione semplicemente scaraventa la materia in tutte le direzioni, mentre nel caso del Big Bang si produsse inspiegabilmente l'effetto contrario, dove gli elementi si aggregarono per formare le galassie.” '6 Affermando la contraddittorietà nel come il Big Bang abbia dato ordine all'universo, Sir Hoyle interpreta a chiave materialistica il Big Bang e suppone che fosse ''un'esplosione spontanea e incontrollata''. Infatti è lui in questo modo che si contraddice con una simile affermazione fatta solo per negare l'esistenza di un Dio Creatore. Quando si ammette che un grande ordine sia nato da un'esplosione, si dovrebbe escludere il concetto o l'idea che quell'esplosione fosse ''incontrollata'' e accettare al suo posto la certezza che era una cosa voluta e straordinariamente controllata, in altre parole che Dio l'Onnipotente generò quell'esplosione. Un altro aspetto dell'ordine straordinario formato nell'universo in seguito al Big Bang è la creazione di un universo ''abitabile''. Le condizioni indispensabili per la formazione di un pianeta abitabile ''sono molto complicate da rendere quasi impossibile pensare che sia una pura coincidenza”. Paul Davies, un rinomato professore di Fisica Teorica, ha fatto i suoi calcoli sul come fu ''perfettamente intonata'' l'andatura dell'espansione in seguito al Big Bang, giungendo a un'incredibile conclusione. Secondo Davies, se il ritmo dell'espansione dopo il Big Bang fosse stato diverso perfino di uno su un miliardo di un miliardo (1/1.000.000.000.000.000.000 25 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 28. cioè 0,000000000000000001!), non si sarebbe formata nessuna stella che potesse ospitare un pianeta abitabile: “Misure accurate dimostrano quanto il ritmo di espansione sia molto vicino ad un valore critico, superato il quale l'universo sfuggirebbe alla sua gravità e si espanderebbe per l'eternità. Un po’ più lento e il Cosmo collasserebbe su se stesso, un po’ più veloce invece e la materia cosmica si sarebbe dispersa completamente da tanto tempo. È curioso interrogarsi sul come sia estremamente delicato il ritmo dell'espansione dell'universo e così perfettamente sintonizzato tanto da cadere nella stretta linea fra due immense catastrofi. Se in un certo istante (in cui il modo dell'espansione era già fermamente stabilito) il ritmo dell'espansione dovesse differire dall'attuale valore con uno scarto superiore a 10-18 (0,000000000000000001), basterebbe per mandare all'aria il delicato equilibrio. Evidentemente il Big Bang non fu una detonazione qualsiasi, ma un'esplosione dalla potenza calcolata con estremo dettaglio.” 7 Le leggi della fisica che emersero insieme col Big Bang , sono rimaste immutabili per un periodo di circa 15 miliardi di anni. Queste leggi si basano su calcoli assolutamente scrupolosi tanto che la loro variazione – fosse pure di un millesimo- dai loro attuali valori potrebbe causare la distruzione di tutta la struttura e la configurazione dell'universo. Il famoso fisico Prof. Stephen Hawking riferisce nel suo libro ''Brief History of Time'' che l'universo è retto da calcoli ed equilibri infinitamente precisi e complessi che la nostra mente non sarà mai in grado di concepire. Hawking afferma, in riferimento al ritmo dell'espansione dell'universo : “Se il ritmo dell'espansione, un secondo dopo il Big Bang, fosse stato più piccolo di uno su centomila milioni di milioni (10-17), l'universo sarebbe ri- collassato su se stesso prima di raggiungere la sua dimensione attuale.” 8 Paul Davies spiega anche lui l'inevitabile conseguenza che deriva da questi magnificamente accurati calcoli ed equilibri: “Sarebbe molto difficile resistere all'impressione che la presente struttura dell'universo evidentemente molto sensibile alla benché minima 26 L'ESISTENZA DI DIO
  • 29. alterazione nei suoi numeri, sia stata accuratamente concepita...La portentosa concordanza dei valori numerici assegnati dalla natura per le sue costanti fondamentali, rimane la prova più inconfutabile per indicare l'esistenza di un disegno intenzionale del Cosmo.” 9 Scrive riguardo alla stessa conclusione, il professore americano d'astronomia, George Greenstein, nel suo libro “The Symbiotic Universe”: “Mentre esaminiamo tutte le prove, il pensiero che si impone insistentemente è che ci sarà qualche causa soprannaturale – o piuttosto una Causa Suprema – all'origine di tutto.” 10 Questa causa è Dio l'Onnipotente. Dio è Colui che crea tutte le cose con un ordine ed una misura perfetti. LA CREAZIONE DELLA MATERIA L'atomo, mattone della materia, nacque in seguito al Big Bang. Poi fu l'aggregarsi dei diversi atomi a costruire l'universo con le sue stelle, la Terra e il Sole. Furono gli stessi atomi dopo ad avviare la vita sulla Terra e tutto ciò che vedi attorno a te: il tuo corpo, la poltrona su cui ti accomodi, il libro che tieni fra le mani, il cielo che ogni tanto guardi dalla finestra della tua stanza, il suolo, il calcestruzzo di cui sono fatti i palazzi, la frutta, le piante, ogni cosa viva e tutto quello che si possa immaginare sono nati dall'aggregarsi degli atomi. Queste cose non accadono attraverso la combinazione spontanea di atomi incoscienti certamente, ma bensì attraverso la sublime creazione di Allah. Allah ha posto un glorioso e perfetto ordine ed equilibrio nell'atomo e in tutte le cose formate da atomi, in altre parole in tutto il mondo. Di cosa è fatto l'atomo, il mattone di ogni cosa creata? Com’è strutturato? Quando si esamina la struttura degli atomi, si vede che posseggono un ordine stupefacente. Ogni atomo possiede un nucleo che contiene un certo numero di protoni e neutroni, oltre agli elettroni che si muovono costantemente in orbite stabili attorno al nucleo a velocità di mille chilometri al secondo.11 Ogni atomo ha sempre un numero uguale di protoni ed elettroni, perché i protoni, che hanno una carica positiva, e gli elettroni, che 27 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 30. hanno carica negativa, si equilibrano vicendevolmente. Se uno di questi numeri fosse diverso, non ci sarebbe un atomo, dal momento che il suo equilibrio elettromagnetico sarebbe compromesso. Tutti i componenti dell'atomo, protoni e neutroni dentro il nucleo e gli elettroni che gli girano attorno, sono sempre in movimento, ruotano su se stessi e attorno agli altri atomi, infallibilmente a una determinata velocità. Le velocità dei componenti sono sempre proporzionali, il che dà la sussistenza all'atomo. Tutto va secondo un perfetto disegno; disordine, disparità, mutamenti non possono mai accadere. Ricordiamoci che secondo la teoria del Big Bang quell'entità altamente ordinata e finemente strutturata, che si chiama atomo, avrebbe avuto inizio in seguito a una grande esplosione che ebbe luogo dal nulla. Se il Big Bang fosse un'esplosione incontrollata o accidentale, sarebbe stato per forza seguito da eventi del tutto casuali e disordinati e di conseguenza, tutto si sarebbe disperso in un grande caos. Infatti, un ordine impeccabile ha predominato l'universo sin dall'inizio della sua esistenza e in ogni suo singolo punto. Una cosa ben evidente negli atomi è che nonostante la loro formazione avvenga in tempi e luoghi sempre diversi, questi tendono ad organizzarsi alla stessa maniera quasi fossero stati prodotti in una sola fabbrica che sa differenziare consapevolmente fra le specie e generi più svariati. Inizialmente gli elettroni si cercano un nucleo, per cominciare poi a giragli attorno. Più tardi, gli atomi formati si aggregano per formare la materia, che a sua volta da la vita ad oggetti sensati, ragionevoli e che hanno uno scopo. Cose ambigue ed insignificanti non hanno mai luogo nel processo della creazione. Ogni cosa nel nostro universo, dall'entità più piccola a quella più grande, funziona secondo un ordine preciso e per un determinato obiettivo. Tutto questo fornisce delle prove solide e concrete sull'esistenza di un Creatore, Eccelso in potenza ed illimitato e dimostra che ogni singola cosa nell'universo viene creata dove e quando Egli vuole e per i motivi decisi solo da Lui. Nel Sacro Corano Dio riferisce questo concetto alla Sua creazione: 28 L'ESISTENZA DI DIO
  • 31. “Egli è Colui Che ha creato i cieli e la terra secondo verità. Nel giorno in cui dice: "Sii!" è l'essere. La Sua parola è verità.” ( 6 : 73 ) DOPO IL BIG BANG Come viene affermato da Roger Penrose, un fisico che ha fatto un'estenuante ricerca sulle origini dell'universo, il fatto che l'universo sia lì dov'è non per pura coincidenza mostra che effettivamente esiste per uno scopo. Per certe persone, “l'universo è lì” e continua ad essere lì. Abbiamo avuto la fortuna di trovarci in mezzo a tutto ciò. Questo punto di vista però non ci aiuterebbe a capire l'universo. Secondo Penrose, ci sono questioni più profonde da esaminare e cui noi non possiamo comprendere a pieno.12 29 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR) L'ordine esistente nella struttura dell'atomo governa tutto l'universo. Con l'atomo e le sue particelle che si muovono in un certo modo, le montagne non si disintegrano, la terra non si spacca, il cielo non cade a pezzi, in breve, la materia è tenuta insieme ed è costante.
  • 32. Le parole di Roger Penrose sono veramente un buon viatico per un sano pensiero. Infatti, tanta gente nutre ingiustamente il pensiero che l'universo con tutta la sua perfetta armonia sia esistito per niente e che non esistano né un senso né un motivo per la propria vita. Comunque, non si può considerare in nessun modo come un fatto ''ordinario'' la piena perfezione e il meraviglioso ordine che seguirono al Big Bang che è considerato dalla comunità scientifica come il mezzo che avrebbe dato origine all'universo. Per dirla brevemente, quando si esamina il magnifico sistema che regge l'universo, si vede che la sua esistenza si basa su equilibri estremamente delicati e regolati da un ordine troppo complicato per essere interpretato come una pura coincidenza. Come è chiaro non c'è nessun modo affinché questi delicati equilibri e questo perfetto ordine si possano formare spontaneamente o per pura casualità dopo una grande esplosione. La formazione dell'universo e il suo perfetto ordine in seguito al Big Bang diventano concepibili solo come un risultato di un'intenzionale creazione da parte di un'entità soprannaturale. Questo piano impareggiabile e ordine manifesto che si vedono nell'universo provano palesemente l'esistenza di un Creatore di infinita sapienza, potenza e saggezza che dal nulla creò la materia e che continua a gestirla e controllarla incessantemente. Insomma, tutte le prove ci mostrano come le pretese del materialismo, più un credo dogmatico del 19° secolo che un pensiero scientifico, non sono più valide dal punto di vista scientifico. Rivelando l'ordine e l'armonia su cui è basato l'universo, la scienza moderna ha fornito le prove sull'esistenza del Creatore che ha creato e continua a dominare tutti gli esseri: cioè Dio. Il materialismo che esercitò il suo potere sulla maggiore parte dei pensatori per diversi secoli e che si camuffava spesso dietro la maschera del ''Pensiero Scientifico'' ha commesso un grande errore con la negazione dell'esistenza di Dio, che creò la materia dal nulla, l'unica cosa accettata da quell'aberrante filosofia. Un giorno il materialismo verrà ricordato nella storia come un credo primitivo e superstizioso, contrario alla ragione ed alla scienza. 30 L'ESISTENZA DI DIO
  • 34. upponiamo che tu costruisca una grande città, mettendo insieme milioni e milioni di LEGO. Supponiamo che ci siano grattacieli, incroci, stazioni ferroviarie, aeroporti, centri commerciali, metropolitane, fiumi, laghi, foreste e spiagge. Mettiamo che in quella città ci abitino migliaia di persone, che circolino nelle sue strade e stradine, che stiano nelle loro case, che lavorino nei loro uffici. Considera ogni minimo dettaglio, senza trascurare niente, perfino le luci del traffico, le caselle postali e le insegne nelle fermate degli autobus. Se qualcuno venisse a dirti che tutti i pezzi di LEGO della città che hai fondato, curandoti anche dei dettagli più minuti e che ogni pezzo che hai raccolto, sollevato e messo a posto con grande precisione e cura fossero stati messi insieme per una pura casualità per dare vita alla tua città, cosa penseresti allora delle condizioni mentali di una simile persona? Torniamo di nuovo alla città che hai costruito e mettiamo caso che tutta la città crolli miseramente se tu dimenticassi di piazzare un LEGO o solo se ne cambiassi il posto. Ti rendi conto del grande ordine ed equilibrio che hai dovuto pianificare per costruire la città? Anche la vita nel mondo dove ci troviamo è diventata possibile con l'accumulazione di un gran numero di dettagli, incomprensibili per la mente umana. La mancanza di uno solo di quei dettagli potrebbe significare la fine della vita sulla terra. 32
  • 35. Ogni cosa, ogni singolo dettaglio, dall'atomo che rappresenta l'unità più piccola nella materia alle galassie con i loro miliardi di stelle, dalla Luna, l'inseparabile satellite della Terra, al Sistema Solare da cui dipende la Terra, tutto funziona in perfetta e perenne armonia. Questo sistema ben organizzato funziona infallibilmente come un orologio. La gente è così fiduciosa che questo sistema, vecchio ormai miliardi di anni, andrà avanti così senza nessun difetto tanto da potere pianificare comodamente una cosa da realizzare dopo dieci anni. Nessuno è preoccupato se il sole sorgerà il giorno dopo. La maggior parte della gente non pensa proprio alla probabilità che il mondo possa uscire dalla gravitazione e inizi a muoversi verso l'ignoto nello spazio buio. Qualcuno si è mai domandato cosa impedisce che accada una cosa del genere? Alla stessa maniera, quando le persone dormono, sono sicure che il loro cuore e il loro sistema respiratorio non si metteranno a riposo come fa il cervello. Ciononostante, se uno di questi organi così vitali per l'uomo smettesse di funzionare anche per pochi secondi, potrebbe essere compromessa la vita stessa. Una volta tolto il presupposto che “tutto sta accadendo naturalmente”, uno vede chiaramente che ogni cosa è organizzata in modo così dettagliata e interdipendente che è come se la vita fosse aggrappata al filo del rasoio. Su ogni cosa a cui volgi lo sguardo puoi osservare un perfetto ordine. Certamente, vi è un grande potere che crea tale ordine ed armonia. Il Padrone di quella potenza è Dio che ha creato ogni cosa dal nulla come attesta il Corano: “Colui che ha creato sette cieli sovrapposti senza che tu veda alcun difetto nella creazione del Compassionevole. Osserva, vedi una qualche fenditura? Osserva ancora ed ancora: il tuo sguardo ricadrà, stanco e sfinito.” (67 : 3-4) Quando guardiamo i fenomeni che accadono nei cieli, sulla terra e in tutto ciò che sta tra di loro, scopriamo che tutti mostrano giustamente l'esistenza di un loro Creatore. In questo capitolo ci soffermeremo su certi fenomeni 33 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 36. naturali, guarderemo da vicino alcuni esseri viventi che vediamo tutti nella nostra vita, ma su cui nessuno ha mai cercato di riflettere, di pensare sul come sono venuti alla vita e sul come continuino ad esistere. Se dovessimo elencare tutti i segni di Dio nell'universo, avremmo bisogno di migliaia di volumi di enciclopedie e perciò ci limiteremo nel capitolo che segue a trattare brevemente alcuni argomenti su cui ponderare profondamente. Tuttavia, anche queste disquisizioni, seppur brevi, aiuteranno gli “uomini d'intelletto” a scoprire o quantomeno a rendersi conto del fatto più importante nelle loro vite, cioè che ESISTE UN DIO. Egli è il Creatore dei Cieli e della Terra e lo si riconosce attraverso la Ragione. I MIRACOLI NEL NOSTRO CORPO “Un occhio sviluppato solo a metà non può vedere” L'occhio è una delle più importanti prove che le creature viventi sono state create. Tutti gli organi della vista, compresi gli occhi degli animali e degli uomini, hanno delle caratteristiche straordinarie. Quest'eccezionale organo è talmente complesso da superare di gran lunga anche il più sofisticato dispositivo costruito dall'uomo. Affinché un occhio funzioni, tutte le sue parti devono coesistere e lavorare in perfetta armonia. Per esempio, se l'occhio dovesse perdere le sue palpebre, ma continuasse ad avere intatti gli altri componenti come la cornea, la congiuntiva, l'iride, la pupilla, le lenti, la retina, la coroide, i muscoli oculari, le ghiandole lacrimali, rimarrebbe gravemente danneggiato, pur conservando tutte le altre parti e perderebbe subito la sua funzione di organo visivo. Allo stesso modo anche se tutti gli organelli fossero presenti, ma la produzione di liquido lacrimale si fermasse, presto diventerebbe cieco. La “catena di coincidenze” postulata dagli Evoluzionisti perde ogni significato quando viene messa a confronto con la complessa struttura dell'occhio. L'occhio possiede un complesso sistema multi-sezione e tutte le 34 L'ESISTENZA DI DIO
  • 37. diverse parti o sezioni di quel sistema sono venute ad esistere contemporaneamente; sarebbe impossibile per un occhio sviluppato solo a metà funzionare solamente con la metà delle sue normali capacità. In simili circostanze, vedere non sarebbe possibile. Questo fatto viene ammesso da uno scienziato evoluzionista : “Una caratteristica comune fra gli occhi e le ali è che possono funzionare solo quando sono completamente sviluppati. In altre parole, un occhio sviluppato solo a metà non è in grado di vedere e un uccello dalle ali incomplete non sarebbe in grado di volare.” 13 In questo caso ci troviamo nuovamente di fronte all'interrogativo più importante nella nostra esistenza: “Chi ha creato contemporaneamente tutti i componenti dell'occhio?” Ovviamente il proprietario degli occhi non ha deciso la loro formazione 35 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR) vitreo cornea iride pupilla lente acquoso coroide sclera retina nervo ottico L'occhio, che possiede una struttura estremamente complessa, non può vedere nell'assenza persino di solamente uno di questi componenti, come per esempio le ghiandole lacrimali.
  • 38. perché è impossibile per un essere che non sa come è fatta la vista, desiderare degli organi visivi da attaccare al suo corpo. Dobbiamo quindi ammettere l'esistenza di un Possessore di una Saggezza Suprema che creò gli esseri viventi e li fornì di sensi come la vista, l'udito e così via. Un sistema organizzato in ogni dettaglio Respirare, mangiare, camminare ecc. sono tutte funzioni normali per un essere umano. Molte persone però non pensano al come queste azioni abbiano luogo. Per esempio, quando mangi un frutto non pensi a come potrà tornare utile al corpo. L'unica cosa a cui pensi è di mangiare un sano spuntino; allo stesso tempo però il corpo viene interessato da processi estremamente dettagliati ed inimmaginabili per far in modo che questo spuntino sia salutare. Il sistema digestivo, dove avvengono questi processi dettagliati, inizia a funzionare non appena un pezzo di cibo viene introdotto in bocca. Come parte più esterna di questo sistema, la saliva bagna il cibo e lo aiuta ad essere macinato meglio dai denti e ad essere deglutito con più facilità verso l'esofago. L'esofago aiuta il cibo ad essere trasportato verso lo stomaco dove un sistema perfettamente equilibrato è all'opera. Qui, il cibo cibo viene digerito dall'acido cloridrico. Questo acido è talmente forte che non solo dissolve il cibo, ma anche le pareti dello stomaco. Certamente, un tale difetto non è tollerabile in questo sistema perfetto. Durante la digestione, viene secreta una sostanza chiamata muco che copre tutte le pareti dello stomaco e fornisce perciò una protezione perfetta contro gli effetti distruttivi dell'acido cloridrico. In questo modo lo stomaco è protetto contro se stesso. Anche il resto del sistema digestivo è altrettanto ben progettato. I pezzi utili di cibo decomposto dal sistema digestivo vengono assorbiti dalle pareti dell'intestino breve ed immessi nel circolo sanguigno. La superficie interna dell'intestino breve è coperta da piccolissimi viticci chiamati “villi”. Al di sopra delle celle che stanno sopra il “villi”, ci sono microscopiche estensioni chiamate microvilli. Queste estensioni funzionano come delle pompe con il compito di assorbire i nutrienti. In questo modo i nutrienti assorbiti da 36 L'ESISTENZA DI DIO
  • 40. 38 L'ESISTENZA DI DIO Si vede come una cellula B si separa. Le cellule immunitarie hanno una catena di comando estremamente disciplinata. Nessuna di loro disobbedisce mai ad un ordine. Una cellula B coperta di batteri.
  • 41. queste pompe vengono distribuiti in tutto il corpo attraverso il sistema circolatorio. L'aspetto che merita particolare enfasi è il fatto che l'evoluzione non può in nessun modo spiegare il sistema citato precedentemente. L'evoluzione afferma che tutti gli organismi complessi al giorno d'oggi si sono evoluti da esseri primitivi attraverso un graduale accumulo di piccoli cambiamenti strutturali. Comunque, come detto chiaramente, il sistema presente nello stomaco non può in nessun modo essersi formato passo dopo passo. L'assenza persino di un singolo fattore porterebbe l'organismo alla morte. Quando il cibo entra nello stomaco, i succhi gastrici hanno l'abilità di scinderlo attraverso una serie di reazioni chimiche. Adesso immaginate un essere vivente nel cosiddetto “processo evolutivo”, nel corpo del quale una tale reazione chimica non è possibile. Questo essere vivente, non essendo capace di acquisire tale capacità, non sarebbe in grado di digerire il cibo e quindi morirebbe di fame con questa massa indigesta nello stomaco. Inoltre, durante la secrezione di questo acido dissolvente, le pareti dello stomaco devono produrre simultaneamente anche il muco altrimenti l'acido distruggerebbe lo stomaco. Quindi, affinché la vita continui, lo stomaco deve secernere entrambi i liquidi (acido e muco) allo stesso tempo. Questo mostra che affinché tutto funzioni, c'è bisogno che questo sistema sia stato creato perfettamente e non sia il frutto di un'evoluzione casuale a passi successivi. Tutte queste prove evidenziano il fatto che il corpo umano assomiglia ad un'enorme fabbrica composta da tanti piccoli macchinari che lavorano insieme in perfetta armonia. Come tutte le fabbriche che hanno un progettista ed un ingegnere, anche il corpo umano ha un Eccelso Creatore. Questo Creatore è Allah, il Saggio. L’esercito Dentro L’uomo Ogni giorno scoppia una guerra nelle innumerevoli parti del tuo corpo senza che te ne accorga. Quella guerra vede da una parte i virus e i batteri che cercano di entrare nel tuo corpo e dominarlo, mentre dall'altra parte ci sono le cellule immunitarie che proteggono il corpo contro quei nemici insidiosi. 39 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 42. Quei nemici si tengono sempre in stato offensivo, prendono di mira una certa parte del corpo. Comunque i forti e disciplinati soldati della difesa immunitaria non cedono facilmente le armi ai nemici. I primi a scendere nel campo di battaglia sono i soldati che ingoiano e neutralizzano i nemici (fagociti). A volte il combattimento è molto più duro di quanto queste prime truppe riescano a sostenere. In tal caso vengono chiamate ad intervenire altre cellule dette “macrofagi”. L'intervento di quest'ultimi in battaglia crea uno stato d'allarme nella zona presa di mira che spinge altre cellule, le cellule T aiutanti, ad intervenire. Questi soldati hanno un'estrema familiarità con la popolazione locale, cioè le altre cellule dell'organismo, e riescono prontamente a distinguere gli amici dai nemici. Appena si attiva il segnale d'allarme, accorrono immediatamente i soldati addetti alla produzione delle armi, “le cellule B”. Questi soldati hanno straordinarie abilità. Nonostante non vedano mai i nemici, riescono a produrre le armi che li rendono inefficaci; inoltre portano le armi che producono fin quando sia necessario. Durante questo lungo tragitto, riescono a compiere la loro missione senza fare alcun danno né a se stessi né ai i loro alleati. Più tardi intervengono le squadre dei linfociti (le cellule T killer). Queste cellule trasportano materiali velenosi che poi scaricano sulle parti più vitali dei nemici. In caso di vittoria, un altro battaglione viene chiamato per intervenire sul terreno di battaglia (cellule T regolatrici), cellule con funzione regolatrice incaricate sopratutto di far rientrare tutti i guerrieri nelle caserme. Le cellule che vengono inviate per ultime sul terreno di battaglia sono le “cellule della memoria” che registrano tutte le informazioni rilevanti riguardo il nemico battuto per usarle nel caso in cui un simile attacco patogeno si manifesti nuovamente nel futuro. Quell'esercito eccezionale di cui si è parlato sopra, è il sistema immunitario dentro il corpo umano. Tutti i processi a cui si è accennato precedentemente, vengono svolti da cellule microscopiche invisibili all'occhio. (Vedi il libro “The Miracle of the Immune System” scritto da Harun Yahya). 40 L'ESISTENZA DI DIO
  • 43. 41 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR) “Colui che crea è forse uguale a chi non crea affatto? Non riflettete dunque?” (Sura an-Nahl, 17) L'avvolgimente del bruco con un bozzolo e successivamente la sua dischiusa facendo fuoriuscire una farfalla con dei colori e dei motivi favolosi.
  • 44. 42 L'ESISTENZA DI DIO Quante persone si rendono conto di portare dentro il proprio corpo un'armata così perfetta e disciplinata? E quanti sono quelli che si rendono conto di essere circondati ovunque vadano dai microbi che causerebbero, se non venissero bloccati in tempo, delle malattie gravissime o magari la morte? Infatti ci sono pericolosissimi microbi nell'aria che respiriamo, nell'acqua che beviamo, nel cibo che mangiamo, sulle superfici che tocchiamo. Mentre l'uomo è inconsapevole di tutto questo, le cellule del suo corpo svolgono un enorme sforzo per salvare il corpo da certe malattie che potrebbero portare anche alla morte. La capacità delle cellule immunitarie di distinguere fra le cellule amiche e nemiche, l'abilità con cui le cellule “B” preparano un'arma per neutralizzare un nemico che non hanno mai visto prima, la loro abilità di portare le armi fin quando è necessario senza influenzare le funzioni delle altre cellule sane del corpo, l'obbedienza con cui le cellule addette a ricevere i segnali d'allarme assolvono i loro doveri, senza tardare o protestare e sapendo ciò che devono fare, il loro ritorno alle posizioni di riposo appena finito il loro lavoro e per finire le abilità delle cellule di memoria sono solo alcune delle straordinarie caratteristiche di questo sistema. Per queste ragioni, la storia della formazione del sistema immunitario non è stata mai esposta da nessun scrittore evoluzionista. È estremamente difficile per una persona sopravvivere senza un sistema immunitario funzionante perché verrebbe assalito dai microbi e virus presenti nel mondo esterno. Oggi le persone in tale situazione possono vivere solo rinchiusi in ambienti speciali senza aver nessun contatto diretto con l'esterno. Quindi è impossibile per una persona senza un sistema immunitario vivere anche per pochi minuti in un ambiente primitivo. Tutto questo ci porta alla conclusione che un sistema così complesso come il nostro sistema immunitario può essere stato creato solo con tutti i suoi elementi perfettamente funzionanti.
  • 45. PIANTE E ANIMALI Milioni di piante e animali presenti nel mondo rappresentano evidentissime prove sull'esistenza e onnipotenza del nostro Creatore. Nelle righe che seguono descriveremo alcuni aspetti portentosi di quei esseri viventi presenti nella natura e che meriterebbero di essere descritti e studiati uno per uno. Infatti gli esseri viventi differiscono l'un dall'altro nei loro organismi, tattiche difensive, sistemi alimentari, metodi riproduttivi. Purtroppo sarebbe impossibile descriverli tutti in un solo libro, anche se volessimo pure limitarci alle sole caratteristiche principali. Non basterebbero interi volumi di enciclopedie. Tuttavia, i brevi esempi che discuteremo in questo capitolo saranno sufficienti per dimostrare che la vita sulla terra non può essere per niente considerata come coincidenza o evento casuale. Dal bruco alla farfalla Se avessi 450-500 uova e dovessi conservarli all'aperto, come faresti? Diresti che la prima cosa da fare è prendere le adeguate precauzioni affinché non vengano disperse dal vento o attaccate dagli agenti ambientali. Essendo uno degli esseri viventi che depongono un gran numero di uova alla volta, i 43 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR) I motivi eleganti e nitidi sulle farfalle indicano che questi esseri viventi non sono il prodotto di coincidenze fortuite, ma bensi sono il frutto di una creazione eccellente e senza eguali.
  • 46. bachi da seta ricorrono ad un modo molto intelligente per proteggerle: le legano tutte con un filo fatto di una materia viscosa che secernono per prevenire la loro dispersione. I bruchi che saltano fuori dalle uova dopo la dischiusa cercano un ramo sicuro dove poter stare, poi, una volta trovato, si legano al ramo con lo stesso filo. Più tardi, per svilupparsi, il bruco inizia a tessere il suo bozzolo con il filo che continua a secernere senza sosta. Un bruco appena nato impiega da tre a quattro giorni per completare tale processo, durante il quale completa migliaia di giri creando un filo continuo di seta di lunghezza variabile fra 900 – 1500 metri.14 Alla fine di questo processo inizia una nuova fase in cui si svolge una metamorfosi per creare una bella farfalla. L'evoluzionismo non può assolutamente spiegare né l'azione dei bachi da seta per proteggere le proprie uova, né la condotta dei minuscoli bruchi, perché non sono il risultato di una coscienza o educazione accumulate con lo sviluppo dell'insetto. Innanzitutto il modo seguito dal baco madre per proteggere le uova che depone è veramente miracoloso. La facilità con cui il bruco appena nato riesce a riconoscere l'ambiente ideale per la sua crescita e il suo sviluppo, la sua capacità di tessere un bozzolo perfettamente adatto al suo ambiente, lo sviluppo che viene portato avanti tramite diverse mute e metamorfosi, senza intoppi o imprevisti, sono tutti fatti che si trovano al di là dell'umana comprensione. Ciò che possiamo dire è che ogni baco da seta viene al mondo perfettamente conscio di ciò che è predestinato a svolgere, il che significa che tutte le azioni che fa nella sua breve vita gli sono state “insegnate” prima che nascesse. Cerchiamo di spiegare questo concetto un altro esempio. Cosa penseresti se ti capitasse di vedere un neonato alzarsi in piedi poche ore dopo L'ESISTENZA DI DIO 44
  • 47. HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR) la sua nascita, andarsi a procurare quanto gli serve per preparare la sua culla (come trapunta , cuscino e materasso), mettere tutto ciò ordinatamente con calma, per poi addormentarsi lì tranquillamente? Una volta ripreso dallo shock, probabilmente penseresti che il neonato abbia imparato a fare tutto questo lavoro da adulti quando era ancora un feto nell'utero della madre. Infatti, il caso del bruco che tesse miracolosamente il suo bozzolo pochissimo tempo dopo la sua nascita non è diverso dall'esempio che abbiamo appena citato. Questo ci conduce nuovamente alle stesse conclusioni: questi esseri viventi vengono alla vita e si comportano secondo la maniera determinata da Dio che li ha creati. Il verso Coranico che parla del come Allah ha ispirato all'ape operaia la via da seguire per fare il miele (Corano 16 : 68 – 69) ci dà un esempio sul grande segreto del mondo degli esseri viventi. Questo segreto consiste nel fatto che tutti gli esseri viventi sono sottomessi alla Sua volontà e seguono il destino da Lui predeterminato. Per questo motivo l'ape produce il miele ed il bruco la seta. La Simmetria nelle Ali Quando guardate le ali di una farfalla, vi sorprendete dalla loro simmetria. Se lo fate, troverete che la caratteristica prevalente in esse è la sua perfetta simmetria. Queste ali, con forme tipo merletti, sono adornate con diversi disegni, macchie e colori tanto da rendere ognuna di esse un'ammirabile opera d'arte. Quando si guarda con più attenzione le ali della farfalla, si nota che i disegni e i colori sulle parti di destra e di sinistra si rispecchiano perfettamente gli uni negli altri, indipendentemente da quanto complicati questi siano. La macchia più piccola sull'ala sinistra ha la sua perfetta controparte sull'ala destra, formando in questo modo un'impeccabile modello di simmetria. Ma non solo. Su quelle minuscole ali, i colori non si possono mai miscelare l'un con l'altro ed ogni colore si distingue nettamente dagli altri. In realtà, tali sfumature cromatiche si ottengono con la 45
  • 48. sovrapposizione di sottilissime scaglie di diversi colori. Non c'è forse da chiedersi come fanno quelle piccole scaglie che possono sbriciolarsi facilmente al minimo tocco delle dita, ad ordinarsi facilmente senza il benché minimo errore tanto da riprodurre lo stesso motivo su entrambe le ali? La messa fuori posto di una sola di quelle scaglie colorate danneggerebbe la simmetria delle ali oltre a comprometterne l'aspetto estetico. Tuttavia, non si vede mai alcun disordine nelle ali di tutte le farfalle nel mondo. Esse sono nitidamente disegnate e piacevolmente colorate, come se fossero dipinte da un artista. Sono invece l'opera di un Altissimo Creatore. L'animale dal collo più lungo: la giraffa Le giraffe sono animali che possiedono diverse caratteristiche che le rendono creature molto interessanti. Una di queste caratteristiche è che il loro collo, pur essendo composto di sette vertebre come qualunque altro mammifero, è così lungo da diventare la peculiarità anatomica per antonomasia della giraffa. Un altro aspetto meraviglioso nella struttura della giraffa è che nonostante il lunghissimo collo, il sangue arriva lo stesso facilmente al cervello. Riflettendoci un po’ ci si rende conto del come dovrebbe essere assai difficile pompare continuamente il sangue per farlo arrivare così in alto. Ma le giraffe non accusano nessun problema a riguardo perché hanno i cuori strutturati in modo da poter pompare il sangue con 46 L'ESISTENZA DI DIO
  • 49. le quantità necessarie per farlo arrivare anche fino al cervello e questo fa in modo che continuino le loro vite senza problemi. Ma c'è ancora un altro problema: quello del procurarsi l'acqua per dissetarsi. Normalmente la giraffa dovrebbe morire all'istante ogni volta che si china per bere per via dell'altissima pressione del sangue, ma il perfettissimo sistema presente nel suo collo impedisce assolutamente che accada questa mortale probabilità. Quando si chinano per bere, le valvole che regolano il flusso del sangue nelle loro vene si chiudono automaticamente per prevenire un brusco e mortale eccesso di sangue al cervello. La giraffa non ha acquisito simili caratteristiche pianificando essa stessa la propria struttura a seconda delle sue esigenze e necessità. Anzi è perfino inconcepibile pretendere che aspetti anatomici del genere si siano evoluti gradualmente col passare del tempo e grazie a una serie di processi del tutto casuali. Come si è visto sopra, le giraffe per sopravvivere necessitano di un potente sistema di pompaggio per far arrivare il sangue fino al cervello e di un sofisticato sistema di valvole per regolarne il passaggio al momento di chinarsi; senza queste due caratteristiche essenziali la giraffa non sarebbe in grado di vivere nemmeno per pochissimo tempo. La conclusione che si può trarre da tutto questo è che la giraffa è stata dotata di queste caratteristiche al momento della sua creazione perché è impossibile per un essere inesistente preparare il suo corpo in modo da ottenere intenzionalmente certe caratteristiche, quindi l'esistenza di un animale come la giraffa fornisce un'indiscutibile prova di una sua voluta creazione da parte di Dio l'Onnipotente. 47 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR) 47 Come tutti gli esseri viventi, anche le giraffe sono create con delle caratteristiche perfette.
  • 50. 48 L'ESISTENZA DI DIO Le tartarughe marine Le tartarughe marine che vivono negli oceani vanno spesso in gruppi numerosi verso la spiaggia nella stagione della riproduzione. Questo evento però non si svolge in una spiaggia qualunque. La spiaggia scelta per l'accoppiamento deve essere la stessa che le aveva viste nascere.15 Per ritornare al luogo di nascita, a volte le tartarughe compiono un viaggio di oltre 800 km, ma la lunghezza e le difficoltà del viaggio non influenzano questo evento ed esse ritornano ugualmente alla spiaggia dove sono nate per mettere al mondo la prole ad ogni costo. È alquanto inspiegabile in termini di processo evolutivo o di casualità come faccia un essere vivente a trovare la strada del ritorno alla stessa spiaggia dopo averla lasciata per un periodo di 20-25 anni.16 La cosa ancora più straordinaria è che riescono a orientarsi verso i loro luoghi di nascita dai fondali dell'oceano, dove penetra ben poca luce, e riconoscono la spiaggia natia tra tante altre numerose e quasi identiche. Alla fine, migliaia di viaggiatori senza bussola si incontrano alla stessa spiaggia e nello stesso momento. Una volta rivelate, le ragioni che stanno dietro questo regolare incontro ci colgono di gran sorpresa. Dato che le tartarughe sanno che la loro prole appena nata non potrà sopravvivere alle condizioni di vita in mare aperto, allora depongono le loro uova sotto la sabbia della spiaggia. Perché mai tutte quante si danno incontro alla medesima spiaggia e nello stesso periodo? Sopravviverebbe la loro progenie se lo facessero su spiagge diverse e in tempi diversi? È stata proprio questa domanda a rendere molto interessanti le ricerche sull'argomento. Migliaia di piccoli sotto la sabbia devono affrontare e superare ostacoli straordinari una volta dischiuse le uova con l'aiuto delle dure protuberanze presenti sulle loro testoline. I neonati, il cui peso si aggira mediamente attorno ai 31 grammi ciascuno, non sono in grado di scavare lo strato di terra sopra di loro e così tutti si aiutano a vicenda e lavorando insieme quelle migliaia di animaletti raggiungono la superficie in pochi giorni. Prima di raggiungere la superficie aspettano che scenda la notte per
  • 51. 49 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR) (sopra) La giovane tartaruga di mare giungerà al mare prima che il Sole sorga. “nella vostra creazione e negli animali che dissemina [sulla terra], ci sono segni per coloro che credono con fermezza.” (Sura al-Jathiyya, 4)
  • 52. 50 L'ESISTENZA DI DIO non rischiare di cadere in preda ad altri animali durante il giorno; inoltre sarebbe molto difficile per loro strisciare sulla sabbia resa particolarmente scottante (almeno per i loro corpicini) dai raggi del sole. Di notte, salgono tutti insieme in superficie dopo aver completato i scavi e, nonostante le tenebre, si precipitano verso il mare lasciando la spiaggia per tornarci dopo un espatrio che dura dai 20 ai 25 anni. È assolutamente impossibile per quei piccoli sapere che devono scavare per salire in superficie, sgusciare via dalle uova e aspettare nel frattempo a una certa distanza dal mare. È altrettanto impossibile per loro, ancora sepolti nella sabbia, distinguere il giorno dalla notte, sapere che fuori ci sono animali predatori che possono mangiarli, sapere che se escono di giorno rischiano di ustionarsi sulla sabbia resa scottante dai raggi del sole e sapere esattamente il tempo in cui dovranno precipitarsi in mare. Da dove viene allora questo loro conscio comportamento? L'unica possibile risposta è che questi animali sono stati “programmati” in qualche modo per compiere dei passi già determinati, in altre parole il loro Creatore ha ispirato in essi l'istinto che li aiuta a sopravvivere. Il coleottero bombardiere Il coleottero bombardiere è un insetto oggetto di una grande quantità di ricerche. La caratteristica che lo rende particolarmente interessante è l'uso di sostanze chimiche per proteggersi dai nemici. Nei momenti di pericolo l'insetto fa schizzare una miscela di perossido d'idrogeno (H2O2) e idrochinone (C6H4(OH)2) presenti nel suo corpo per proteggersi dai nemici. Questi due agenti chimici appena citati vengono mescolati in dosi concentrate prima dello scontro da certe strutture specializzate dette “lobi secretori”. Questa miscela viene immagazzinata in un altro compartimento detto “camera di stoccaggio”. I due compartimenti sono tenuti separati l'uno dall'altro tramite uno sfintere. Quando l'insetto avverte il pericolo stringe i muscoli che circondano la camera di stoccaggio e simultaneamente rilassa lo sfintere trasferendo in questo modo l'agente chimico nella camera d'esplosione. In questo modo
  • 53. viene rilasciata una grande quantità di calore che porta alla vaporizzazione. Il vapore rilasciato insieme all'ossigeno esercitano pressione sulle pareti della camera d'esplosione e l'agente chimico viene spruzzato contro il nemico tramite un canale che lo porta fuori del corpo del coleottero.17 È ancora un grande mistero come questo insetto racchiuda in sé un potente sistema che gli permette di sparare un agente chimico tossico che potrebbe facilmente nuocerlo e proteggersi allo stesso tempo dagli effetti nocivi di queste sostanze. È chiaro che è difficile attribuire l'esistenza e il funzionamento di questo sistema all'insetto stesso. È ancora oggetto di discussione come questo coleottero bombardiere riesca a mettere in moto un simile sistema difensivo all’interno del suo corpo minuto che misura quasi due centimetri di lunghezza, mentre i chimici esperti possono produrlo solo nei laboratori. L'unica evidente verità in tutto ciò è che quest'insetto è un esempio concreto della completa confutazione della teoria dell’evoluzione, perché è impossibile che un sistema chimico così complesso si sia formato in seguito a una sequenza di variazioni casuali per poi essere tramandato alle future generazioni. La minima deficienza o il più trascurabile difetto di un solo dettaglio di quel sistema lascerebbe completamente indifeso l'animale, 51 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR) Idrochinone Perossido d'Idrogeno Camera di scoppio La scarica dell'agente chimico a 100°C
  • 54. rischiando di essere ucciso da un altro animale o scoppiare. Pertanto, l'unica spiegazione possibile è che quell'arma chimica di cui è dotato il corpo dell'insetto è venuta ad esistere nella sua completezza tutta allo stesso istante e senza nessun difetto. Nidi di termiti Nessuno sarebbe in grado di contenere la propria sorpresa alla vista di un nido di termiti eretto sul suolo. Tali nidi sono delle vere e proprie meraviglie architettoniche che possono arrivare fino a 5 o 6 metri d'altezza. Quando si paragonano le dimensioni delle termiti ai loro nidi si scopre che esse riescono ad eseguire un progetto architettonico quasi 300 volte più grande di loro, ma si resta completamente senza parole sapendo che essi sono ciechi. Coloro che non hanno mai visto le termiti cieche costruirsi i propri nidi potrebbero pensare che questi ultimi vengano fatti con mucchi di sabbia semplicemente accatastati gli uni sugli altri. Però il nido delle termiti dimostra di essere una struttura così eccezionale che si stenta a 52 L'ESISTENZA DI DIO Non più grandi di pochi centimetri, le termiti possono ergere grattacieli alti diversi metri senza usare nessun atterezzo. Questo ammirevole nido protegge la colonia, con più di un milione di abitanti, dai nemici e dalle sfavorevoli condizioni di vita all'esterno.
  • 55. crederci: al suo interno ci sono tunnel incrociati, corridoi, sistemi di ventilazione, campi speciali per la produzione di funghi e uscite di sicurezza. Immaginiamo di mettere insieme migliaia di persone cieche e dare loro ogni sorta di equipaggiamento tecnico: non saremmo in grado di far loro creare una struttura simile a quella creato dalla colonia di termiti. Quindi, pensate: - Come ha fatto una termite, lunga appena due centimetri ad apprendere le nozioni architettoniche ed ingegneristiche necessarie per fare una simile struttura? - Come fanno migliaia di termiti cieche a gestirsi armoniosamente per realizzare una tale meraviglia artistica? - Se doveste dividere in due parti un nido di termiti durante le prime fasi della sua costruzione per poi riunirle, trovereste che tutte le vie di passaggio, canali e stradine combacerebbero perfettamente gli uni con gli altri. Come può essere spiegato un evento così miracoloso? La conclusione che si trae da questo esempio è che Dio ha creato tutte le specie viventi in modo unico e senza il bisogno di un esempio precedente. Perfino un nido di termiti è sufficiente affinché si comprenda l'esistenza di Dio e si creda che è Colui che tutto ha creato. Il picchio I picchi, come tutti sanno, costruiscono il loro nido scavando un buco nei tronchi degli alberi, il che suonerebbe abbastanza familiare per la maggiore parte di noi. Però il punto sta nel fatto che non tutti si chiedono perché i picchi non soffrano di emorragie cerebrali mentre battono così vigorosamente la testa contro il legno degli alberi; sarebbe come chiedere ad un essere umano di conficcare un chiodo al muro con la propria testa.18 Se un uomo cercasse di avventurarsi in un'impresa del genere, nella migliore delle ipotesi, incorrerebbe in uno shock cerebrale seguito da una sicura emorragia. Invece, il picchio riesce a battere il becco contro il duro 53 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 56. tronco di un albero per un numero di volte che va da 38 a 43 in soli due o tre secondi senza che gli accada niente.19 Nulla accade al picchio perché la sua testa è perfettamente strutturata per svolgere questa mansione. Il suo cranio possiede un notevole sistema di sospensioni che assorbono la forza dei colpi; la sua fronte, alcuni muscoli cranici attigui al suo becco e le mandibole sono così robusti da attenuare gli effetti dei colpi poderosi durante la perforazione del legno con il becco. Però il disegno perfettamente preparato non finisce qui. Preferendo principalmente i pini, certe specie di picchio controllano l'età degli alberi prima di iniziare il loro lavoro di perforazione scegliendo solo quelli superiori a 100 anni di vita, perchè i pini secolari soffrono di una malattia che causa un ammorbidimento nella loro dura e fitta corteccia. Questo è stato scoperto solo recentemente dalla scienza e forse voi non l'avete mai letto prima I picchi invece lo hanno saputo da secoli. Questo però non è l'unico motivo che spinge i picchi a preferire i pini. All'inizio non era chiaro il motivo per cui i picchi scavano attorno ai loro nidi; poi si è scoperto che quelle cavità servono per proteggerli da un grande pericolo. Col tempo la viscida resina che cola dai pini ostruisce le cavità, 54 L'ESISTENZA DI DIO
  • 57. formando così una vaschetta davanti agli avamposti dei nidi proteggendo in questo modo i picchi dai serpenti, i loro nemici più pericolosi. Un altro aspetto interessante dei picchi è che le loro lingue sono abbastanza viscide e sottili per penetrare perfino nei nidi delle formiche e in questo modo catturarle. Un ulteriore fatto permette di comprendere maggiormente la perfetta creazione dei picchi: le loro lingue sono strutturate in modo tale che li rendono immuni agli effetti degli acidi presenti dentro i corpi delle formiche.20 Questi picchi, le cui caratteristiche sono state descritte nei precedenti paragrafi, provano con tutti i particolari dei loro aspetti fisici che sono stati “creati”. Se i picchi fossero evoluti casualmente, come sostengono gli evoluzionisti, sarebbero morti prima di acquisire queste straordinarie caratteristiche e la loro specie si sarebbe estinta. Ciò significa che è stato creato da Dio secondo un disegno speciale e intelligente, il quale gli ha dato vita con tutte le caratteristiche vitali adatte alla loro esistenza. La mimetizzazione La mimetizzazione è una delle tante strategie difensive degli animali. Alcuni animali sono dotati di corpi e colori perfettamente adatti al loro habitat. I corpi di quegli esseri viventi sono così in armonia con il loro ambiente, tanto che se si guardano in alcune foto, si è incerti se definirli piante o animali e non si riesce spesso a distinguerli dall'ambiente circostante. Come si è visto precedentemente, camuffandosi da foglia, l'insetto può in questo modo sfuggire alla vista dei predatori. È ovvio che l'insetto non ha fatto questo al suo corpo di sua spontanea volontà. Magari non è neanche consapevole di essere protetto per il fatto della sua somiglianza con una foglia. Comunque, la mimetizzazione è così ben implementata come tecnica difensiva creata in modo straordinario da lasciare l'osservatore a bocca aperta. 55 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 58. 56 L'ESISTENZA DI DIO Nella foto a sinistra c'è un serpente che si nasconde tra I cespugli. Se osservi attentamente, vedrai che quello che immagini sia un ramo è in realtà un insetto.
  • 59. 57 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR) Questo bruco che vive nelle foreste pluviali Panamensi, ha macchie simili agli occhi di un serpente con le quali può intimidire i predatori. C'è un mangiatore di formiche tra le foglie! Lo vedete? Le uova di un uccello chiamato “Piro-Piro Occidentale”, sono dello stesso colore dell'ambiente circostante per essere protette dai nemici. Alcuni insetti si mimetizzano come delle foglie morte. E' abbastanza difficile distinguere la falena del Panama dallle foglie appassite.
  • 60. 58 L'ESISTENZA DI DIO Il bruco evita di attire l'attenzione dei suoi nemici, piazzandosi in mezzo alla foglia. I camaleonti corazzati non cambiano colore a seconda dell'ambiente perchè il loro colore è già creato in armonia con il loro habitat. Questa specie di insetti è protetta da tutti i nemici con il suo aspetto tipo foglia. La mantide religiosa sull'orchidea è riuscita ad ingannare la cavalletta con le sue ali che assomigliano ai petali di un fiore.
  • 61. 59 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR) Insetti che assomigliano a foglie sono molto comuni. E' possibile trovare i motivi delle foglie nei loro corpi. Il serpente si sta mimetizzando restando fermo all'aria come tutte le altre foglie. Il pidocchio dell'albero sulla sinistra convince i nemici di essere le spine dell'albero stesso con il suo aspetto.
  • 62. 60 L'ESISTENZA DI DIO L'INGANNO DEI FALSI OCCHI! Quando alcune farfalle aprono le loro ali, ci appaiono un paio di occhi. Questi occhi convincono i loro nemici che non sono farfalle. In particolare, la false facce su alcune specie di farfalle come la farfalla Shonling che possiamo vedere qui sopra, sono talmente perfette con i loro occhi scintillanti, caratteristiche facciali, sopracciglia aggrottate, bocca e naso tanto che la figura intera è molto scoraggiante per molti nemici. Una persona insistente nel negare Allah può sostenere le sue affermazioni con la spiegazione evoluzionista di “un interessante coincidenza”. Oppure può dire che “la farfalla ha realizzato questo motivo sul suo corpo pensando che gli sarebbe stato utile.” Se qualcuno sostiene una tale affermazione ed è convinto che questi motivi, che sorpassano in bellezza persino i dipinti degli artisti, siano venuti ad esistere per caso allora non rimane altro che dire sulla parte “dell'uomo d'intelletto”. Una tale affermazione è completamente incompatibile con la ragione e del senso comune.
  • 63. Occhi falsi Il mondo degli animali è pieno di esemplari metodi difensivi, incredibili e quasi inimmaginabili. Uno di questi è rappresentato dagli occhi falsi che consentono a diversi tipi di farfalle, bruchi e pesci di ingannare i loro nemici facendo loro credere di essere “pericolosi”. Le farfalle nelle immagini a sinistra aprono le ali non appena avvertono un pericolo e mettono in bella mostra un paio di occhi su ognuna delle loro ali apparendo così molto minacciose per i loro nemici. Cerchiamo di riflettere un po’ su questo: tali tattiche estremamente convincenti possono mai essere il risultato di coincidenze? E come fa la farfalla a saper di avere un paio di occhi paurosi che appaiono quando apre le ali e che la loro vista impaurisce i nemici? È mai capitato alla farfalla di vedere il motivo delle proprie ali, quindi di decidere che tale motivo sia abbastanza minaccioso e che le potrebbe servire in caso di pericolo? Un simile motivo così convincente non può che essere il risultato di una sublime Creazione, e non frutto di coincidenze. E' assolutamente inconcepibile che la farfalla sia consapevole del motivo che ha sulle ali e che abbia scoperto da sola il suo potere difensivo. È chiaro che Dio, che ha creato la farfalla con quei due occhi, le ha ispirato l'istinto di usarli nei momenti di pericolo. Le ninfee I fiori piccoli vengono spesso considerati come delle cose irrilevanti dalla gente, che non considera la loro perfezione globale. Ciò che impedisce di cogliere i miracoli della creazione in quei fiori è la familiarità dovuta al vederli ogni giorno e dappertutto. Però il fatto che quei fiori crescono in diversi luoghi, sotto condizioni differenti e di diverse dimensioni, potrebbe essere analizzato senza la clausola della “familiarità” e questo potrebbe aiutarci ad afferrare in essi l'esistenza di Dio. 61 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 64. Le ninfee amazzoniche, che crescono nel viscido fango che copre il fondo del Rio delle Amazzoni, possono servire a togliere quella sensazione di familiarità perché conducono la loro vita non come la gente è abituata a vedere ogni giorno ma in una continua lotta per la sopravvivenza. Queste piante iniziano a crescere nel fango dei fondi del Rio delle Amazzoni e si fanno strada verso la superficie del fiume. Il loro obiettivo è di raggiungere la luce del sole, vitale per la loro esistenza. Quando, infine, raggiungono la superficie dell'acqua, la loro crescita si ferma e sviluppano dei boccioli spinosi e circolari. I boccioli si sviluppano poi in foglie gigantesche che arrivano fino a due metri di diametro in breve tempo, spesso non oltre un paio d'ore. “Consapevoli” del fatto che più coprono la superficie del fiume con le loro foglie abbondanti e più saranno in grado di assorbire la luce del sole, usano quest'ultima per il processo di fotosintesi. Loro “sanno” che altrimenti non sarebbero in grado di sopravvivere sul fondo del fiume per via della scarsità di luce. E' suggestivo notare come una pianta utilizzi una tecnica così intelligente. 62 L'ESISTENZA DI DIO I gigli d'acqua possono solo usare la luce diurna una volta che si sono fatte strada dalle profondità delle paludi alla superficie dell'acqua ed estendendosi fino a 2 metri di altezza. Comunque, le radici di queste piante hanno anche bisogno di ossigeno. Nella figura a sinistra ci sono i steli che si estendono dalle radici fino alla superficie e portano l'ossigeno necessario alle radici.
  • 65. Tuttavia, la luce solare da sola non sarebbe sufficiente per le ninfee amazzoniche, perché hanno anche bisogno d'ossigeno; però è ovvio che tale gas vitale non è reperibile nei fondi melmosi dove la pianta affonda le proprie radici. Questo è il motivo per cui le ninfee allungano i gambi sviluppatosi dalle radici verso la superficie dell'acqua dove galleggiano le loro foglie. Quei gambi possono arrivare a 11 m di lunghezza e svolgono per le piante la funzione di trasporto d'ossigeno dalle foglie alle radici.21 Come fa allora un bocciolo nelle fasi iniziali della sua vita sul fondo del fiume a sapere che ha bisogno di ossigeno e luce solare per sopravvivere, che senza di essi perirebbe e che tutto quello di cui necessita si trova in superficie? Un essere venuto al mondo solo di recente non è consapevole né del fatto che l'acqua ha fine, né dell'esistenza del sole e dell'ossigeno. Prendendo quindi tutta la questione dal punto di vista evoluzionistico quelle piante sarebbero state sopraffatte molto prima dalle condizioni ambientali, tutt'altro che favorevoli, e si sarebbero estinte. Ciononostante, le ninfee sono ancora presenti con tutta la loro perfezione. L'incredibile lotta per la sopravvivenza continua anche dopo che le ninfee raggiungono la luce e l'ossigeno in superficie, dove devono incurvare continuamente le punte delle loro enormi foglie verso l'alto affinché non affoghino nell'acqua. Nonostante tutte le precauzioni, le ninfee sanno che tutto questo non sarebbe sufficiente per la loro riproduzione. Necessitano infatti di un essere 63 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 66. vivente che possa portare i pollini da una pianta all'altra. Quell'essere vivente è un coleottero creato con una certa preferenza per il colore bianco. Infatti quei tipi di coleottero preferiscono il colore bianco delle ninfee a qualsiasi altro fiore più attraente lungo tutto il Rio delle Amazzoni. Quando le ninfee vengono “visitate” da qualche creatura che possa tramandare i geni della loro specie, i loro petali si chiudono imprigionandola per consentirle di prendere il polline. L'impollinatore trascorre una notte nella corolla, poi viene rilasciato e a questo punto la ninfea cambia il proprio colore affinché l’insetto non ritorni più sullo stesso fiore. Così la ninfea, prima bianca candida, continua ad adornare l'acqua del fiume assumendo una nuova tinta rosea. Un simile impeccabile e finemente calcolato piano può mai essere il lavoro solo di un bocciolo che non sa niente e non pensa a niente? Certo che no. È solo opera della Saggezza Divina di Colui che tutto ha perfettamente creato. Tutti i particolari sopramenzionati dimostrano che le piante, come pure tutti gli esseri viventi nell'universo, sono venute al mondo già fornite di tutti i sistemi adatti per la loro sopravvivenza, solo grazie al loro Creatore, l’Onnisciente, l’Onnipotente. CONCLUSIONE Può il vento creare un aereo per coincidenza? Il famoso astrofisico Sir Fred Hoyle fa un’osservazione molto interessante sull'origine della vita. Nel suo libro “The Intelligent Universe” scrive: “La possibilità che forme di vita superiore siano apparse in questo modo (cioè per coincidenza) è paragonabile alla possibilità che un tornado che soffia impetuoso su una discarica possa mettere insieme un Boeing 747 dai materiali lì presenti”.22 Questo paragone di Hoyle è veramente stimolante. Gli esempi che abbiamo finora trattato hanno dimostrato che l'esistenza della vita e la perfezione dei suoi attuali sistemi ci obbligano a cercare quel grande potere che ha creato tutto questo. Un semplice uragano non può creare un aereo 64 L'ESISTENZA DI DIO
  • 67. solo per una serie di coincidenze; allo stesso modo l'universo non può essere stato creato in seguito ad avvenimenti imprevisti dotato di tutte quelle strutture estremamente complicate che lo caratterizzano; oltretutto l'universo è fornito di una miriade di sistemi infinitamente più complessi di quelli di un aereo. Ogni cosa di cui abbiamo parlato in questo capitolo ci mette di fronte all'evidente e impeccabile preparazione presente non solo negli immediati dintorni ma anche nella profondità dello spazio. Chiunque prenda in considerazione quei segni che sono evidentemente innegabili sia per la Ragione che per la Coscienza giungerà a una sola conclusione: non c'è posto per la coincidenza nell'Universo; esso è stato intenzionalmente Creato in ogni suo minimo particolare. E Allah, il Creatore di questo impeccabile sistema, è Colui che ha infinita potenza e sapienza. 65 HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
  • 68. uanto abbiamo finora trattato ci dimostra ampiamente che le caratteristiche dell'universo scoperte dalla scienza moderna puntano verso l'esistenza di Dio. La scienza ci porta alla conclusione che l'universo ha un suo Creatore che è perfetto nella Sua potenza e nella Sua sapienza e saggezza. La religione ci indica la strada per conoscere Dio, quindi si può dire che la scienza è un mezzo che possiamo usare per vedere meglio e indagare su fatti e verità che vengono indicati dalla religione. Tuttavia, ci sono oggi degli studiosi che in nome della scienza hanno un parere completamente diverso. Essi pensano che le scoperte scientifiche non implichino una creazione di Dio, al contrario hanno impostato un'interpretazione atea della scienza dicendo che sarà impossibile provare l'esistenza di Dio attraverso i dati scientifici e pretendono che religione e scienza siano due nozioni contrastanti. In verità questa interpretazione in chiave atea della scienza è proprio recente, infatti fino a pochi secoli fa non si pensava che scienza e religione fossero in contrasto fra loro e si concepiva la scienza come un mezzo per provare l'esistenza di Dio. La cosiddetta concezione atea della scienza fiorì solo dopo che il Materialismo e il Positivismo si diffusero nel mondo della scienza nel 18° e 19° secolo. Soprattutto dopo che Charles Darwin postulò la sua teoria sull'Evoluzione nel 1859, alcuni circoli gravitanti attorno a una visione materialistica dell'universo si misero a difendere ideologicamente la sua 66