Quando una nuova azienda nasce può ricorrere a diverse forme di finanziamento tra cui quella bancaria, essendo costituita da poco non avrà uno storico di bilancio pertanto deve convincere l'istituto bancario a farsi concedere il finanziamento mediante un business plan.
Non basta più presentare il classico b.plan, bisogna dare tutte le informazioni sulle incognite e minacce future che generano perdite inattese per i finanziatori che concedono il credito, solo con un processo di analisi del rischio si riescono ad individuare le incertezze dell'intero progetto, tenendo sotto controllo la volatilità del merito creditizio per la durata del finanziamento.
Vi facciamo vedere quali sono i punti essenziali da un punto di vista bancario:
Come presentarsi agli istituti di credito per chiedere finanziamenti
1. Come presentarsi agli istituti di
credito per chiedere finanziamenti
PER AZIENDE START UP E INNOVATIVE
Risk Management Italy
Settembre 2020
2. GOVERNARE I RISCHI AZIENDALI NEL
SENSO GENERALE
In un contesto economico legato alle incertezze e alla congiuntura economica, le aziende si trovano ad
affrontare sempre di più situazioni avverse e complicate che incombono sull’economicità e sull’assetto
societario. Le organizzazioni di qualsiasi dimensione necessitano di una gestione interna dei rischi per
ottimizzare la sostenibilità nel mondo aziendale.
In un numero crescente di imprese si assiste, infatti, all'introduzione di metodologie e tecniche per
l'individuazione e la valutazione dei rischi, alla costituzione di unità di risk management e alla divulgazione
nel report di bilancio di informazioni sui rischi e sulle azioni intraprese per mitigarli. Questo percorso
virtuoso, già intrapreso dalle società quotate, anche per necessità di adempiere alle nuove disposizioni
normative su queste tematiche, potrà rappresentare uno stimolo per la diffusione della cultura del risk
management in tutte le realtà aziendali, a prescindere dalla presenza di obblighi normativi, linee guida.
Le società quotate in borsa devono necessariamente dimostrare ai loro azionisti che hanno adottato tutte
le misure possibili per ridurre il fattore rischio, rendendo l’investimento protetto da eventuali minacce.
Lo stesso concetto vale anche per le imprese non quotate, devono costruire un processo sistemico che crei
valore aziendale nei confronti dei portatori d’interesse (banche, clienti, fornitori etc).
Perché una gestione dei
rischi?
2
3. UN PROCESSO SISTEMICO DI CONTROLLO DELLE CRITICITA'
Affiancare un processo sistemico di risk management alle attività quotidiane porta benefici di questo tipo :
➢crea e protegge valore
➢è parte integrante di tutti i processi dell’organizzazione;
➢ favorisce il processo decisionale;
➢tratta esplicitamente dell’incertezza;
➢si basa sulle migliori informazioni disponibili;
➢ é “su misura”;
➢è trasparente e inclusiva;
➢è dinamica, iterativa e reattiva al cambiamento;
➢Crea una banca dati di informazioni (storia dell’azienda) fondamentali per soggetti giudicanti sia interni
ed esterni
Quali vantaggi
apporta
3
4. R.M. DAL PUNTO DI VISTA BANCARIO
Gli istituti di credito sono favorevolmente propensi a concedere credito quando l’azienda rappresenta un profilo di
rischio controllato e ridotto attraverso un protocollo adottato precedentemente .Chi è il soggetto a cui è interessato
l’istituto bancario?
Un soggetto che richiede una linea di finanziamento e mostra con dati oggettivi su carta (quali-quantitativi) che
può rifondere il capitale prestato e i suoi interessi a breve termine dando certezza dei risultati attesi da tale
finanziamento, scevro da perdite inattese, il finanziatore ha senza dubbio un’esposizione ridotta con costi ridotti.
Qualè il costo
maggiore a fronte di
un finanz. erogato?
«La perdita inattesa» 4
5. MA QUALI SONO I DATI OGGETTIVI A CUI FANNO RIFERIMENTO LE BANCHE?
Le prime sono informazioni di tipo oggettivo, non dipendono dall’opinione dell’analista della banca e in
genere si riconducono:
alla documentazione contabile, sia consuntiva che prospettica, per determinare redditività e struttura
finanziaria del debitore con relativi dati andamentali del rapporto con la banca e con l’intero settore
bancario ad esempio tramite i dati della Centrale dei Rischi.
Le seconde intese come informazioni qualitative si fondano, invece, su elementi che richiedono una
valutazione scientifica e permette di aprire un dialogo tra gli interlocutori non solamente sotto l’aspetto
numerico ma anche con informazioni retrospettive che permette alle banche di dare un giudizio più
esaustivo. (processo di risk management)
Categoricamente informazioni
quantitative e qualitative
5
6. DATI QUANTITATIVI RILEVANTI PER LE BANCHE
SECONDO BASILEA 3
INDICI DI RIFERIMENTO
1. il grado di indebitamento
2. Il livello di liquidità
3. la redditività
4. Margine Operativo Lordo = Fatturato al netto dei Costi operativi
5. Quoziente di indebitamento = Debiti su Mezzi Propri
6. Tasso di copertura degli oneri finanziari = Reddito generato dall’attività aziendale ordinaria su Oneri finanziari
7. Risultato operativo su Fatturato
8. Fatturato su Capitale Investito Quoziente di struttura = Mezzi Propri + Passività consolidate su Immobilizzazioni nette
9. Risultato netto su Mezzi Propri
UN BUON SISTEMA DI CONTROLLO E GESTIONE INTERVIENE POSITIVAMENTE SUI 9 INDICI
Analisi economica e
finanziaria
6
7. INFORMAZIONI QUALITATIVE PER MACRO AREE DI RISCHI
E se avessero informazioni
anche su questi fattori con il
loro grado d’impatto?
STRATEGICI
OPERATIVI
FINANZIARI
LEGALI E
CONFORMITA'
7
8. SI REPERISCONO INFORMAZIONI ANCHE NELLE
SOTTO-FASI
E se avessero informazioni
anche su questi fattori con
sistema di misurazione sul
grado d’impatto?
RISCHI DI BUSINESS E FINANZIARI
• Insolvenza clienti
• Variazione tassi d’interesse
• Dipendenze da soggetti chiave
RISCHI LEGALI
• Errori contrattuali
• Errori di copertura assicurativa
• Rc amministratori (legge dell’art. 2476
c.c.)
• Rc operai
• Rc terzi
• Recall prodotto etc.
RISCHI OPERATIVI
• Guasti macchinari
• Blocco sistema operativo
• Furto dati sensibili
• Pandemie
RISCHI ASSICURATIVI
• Eventi atmosferici
• Furti macchinari
• Sismici
• Idrologici
• Mancanza di energia
8
9. L’IMPORTANZA DELLE INFORMAZIONI COMPLETE
Il processo del rischio (risk management) dà le informazioni di cui hanno bisogno le banche, inquadra le minacce delle «perdite
inattese», in particolar modo tiene sotto controllo la volatilità del merito creditizio per la durata del finanziamento.
La notevole quantità di informazioni necessarie alle banche per alimentare il processo di valutazione del rischio di credito può essere
utilizzata dall’impresa come un’opportunità per instaurare un dialogo costruttivo con le banche e ottenere nel tempo un giudizio di rating
sempre più positivo. Non basta più avere il quadro aziendale attraverso gli ultimi tre bilanci è quindi utile fornire una documentazione
sempre completa, strutturata e chiara, alle scadenze prestabilite. Occorre preventivare, proteggere il fattore «incognita».
LA SOLUZIONE
Inquadrando le «perdite inattese», permette alle banche di determinare gli accantonamenti di una quota di capitale minori rispetto ad
un’azienda che non adotta misure di controllo .
Creando reciproci interessi le linee di credito saranno erogate con maggior proposito
10. 10
IL RISK MANAGEMENT COME VALORE AGGIUNTO PER START UP E AZIENDE INNOVATIVE
Il metodo dettato dalle linee guida rischia di avere delle «valutazioni degli indicatori» poco efficaci
Il Processo di risk management ha una visione organica globale dei fattori rischio che risultano essere tutti
interdipendenti tra loro.
Un’analisi di informazioni qualitative che non si limita solo alla parte «descrittiva» ma apporta uno studio
«probalistico» sull’effetto del danno, misurando la frequenza e la gravità qualora si verificasse un evento
avverso, aiuta i finanziatori ad avere un quadro completo per ridurre il rischio in una perdita inattesa, che
sarebbe la maggior preoccupazione come da slide n. 4
UFFICI
Risk Management Italy
via bolognese 2, FIRENZE
Porta ticinese 127 MILANO
Riskmanagementitaly@gmail.com