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UNIVERSITA
DEGLI STUDI
DI FIRENZE
Ristorante a Roma
Universita degli studi di Firenze
Facoltà di architettura
Corso di laurea in Disegno
Industriale
Prodotti d'arredo e allestimento
A:A 2012-2013
Sessione estiva di Luglio 2013
Relatore: Vincenzo Legnante
Corelatore: Hilary Unger
Laureando: Gabriele Francalanci
1
Si ringrazia:
Bruno Verdirose-Ristorante Oscar Roma
Pregedil s.r.l
Geom.Francalanci Maurizio
Hilary Unger
Perianth interior design
Buy my Eye
2
33Progettazione di uno spazio adibito a ristorante in Roma
“ENSO”
Introduzione:
Gabriele Francalanci
Gabriele Francalanci
3 43 “‘‘Un grande calligrafo e poeta diceva: “Lo spirito deve essere tondo e il principio
con cui si scrive e’ il cerchio”. I gesti del calligrafo, infatti, si compiono su percorsi
circolari, senza soluzione di continuita’, immediati e ritmati. Questo richiama il costante e
ininterrotto fluire della vita, nel suo naturale mutare.’’
Il testo è stato preso da questo sito web:
http://www.accademiadellasibilla.org/arte-e-maestria/calligrafia/shodo/
INdice
Introduzione..............................................................................................................................
PANORAMICA
Bar e Ristoranti.........................................................................................................................10
MANGIARE, NON BASTA
Bar e Ristoranti d’autore........................................................................................................13
RISTORANTI GREEN ,LE BUONE PRATICHE DELLA RISTORAZIONE ECO
Problemi, Soluzioni...................................................................................................................20
Requisiti della “Carta”.............................................................................................................23
Esempi Illustri............................................................................................................................25
IL PROGETTO
Via Gualtiero Serafino 16.........................................................................................................29
Attuale........................................................................................................................................31
Modificato..................................................................................................................................32
Impianti.......................................................................................................................................33
Pianta Finale..............................................................................................................................34
Studio dei percorsi e degli spazi..........................................................................................35
SPUNTI PROGETTUALI
Da dove nasce l’idea................................................................................................................41
Design ecologico e delle scarto............................................................................................42
La scelta dell ‘arredamento....................................................................................................46
ARREDI
Esterno.........................................................................................................................................50
Ingresso.......................................................................................................................................51
Cassa............................................................................................................................................52
Pareti divisorie..........................................................................................................................54
Sedute e tavoli...........................................................................................................................55
Bancone Bar...............................................................................................................................57
Cucina.........................................................................................................................................58
Divani,Poltrone,tavoli..............................................................................................................59
Luci..............................................................................................................................................60
Controsoffitto............................................................................................................................61
Bagno Uomo...............................................................................................................................62
Bagno Donna..............................................................................................................................63
Esposizioni.................................................................................................................................64
PARTICOLARIETA’
Pavegen......................................................................................................................................65
Lyn................................................................................................................................................69
Barrisol........................................................................................................................................70
ENSO 72
COSA SI MANGIA 83
COME E’ IN REALTA
Ristorante Oscar Roma...........................................................................................................86
LOGO
La sua storia e il suo significato..........................................................................................90
CONCLUSIONI
Biliografia e sitografia.............................................................................................................95
La progettazione di un interno specialmente di un
Ristorante richiede davvero un numero infinito di
piccoli accorgimenti , piccoli dettagli che in qualche
modo qualificano lo spazio per quello che vogliamo
diventi.
Io mi sono proposto di creare un ristorante in cui
questi dettagli trasmettessero uno stile duro e
incisivo, che rimanesse impresso nelle persone a
prescindere dal loro gusto personale.
Ho voluto inoltre arricchire il progetto inserendo
delle informazioni riguardanti l’ecosostenibilità ,
scegliendo per l’arredamento solo materiali naturali
e di scarto come l’acciaio rivettato e il legno.
In questa tesi ho voluto mostrare il mio modo di
progettare ,esprimendo il mio stile e creando un
luogo nel quale mi potessi riconoscere e nel quale
gli altri potessero vedere me.
9
Introduzione
Panoramica
11
Ristorante
l termine francese restaurant (da restaurer, “ris-
torare”) comparve per la prima volta nel XVI secolo,
con il significato di “un cibo che ristora”, e si riferiva
specialmente ad una minestra ricca e di gusto
raffinato.
Secondo il Guinness dei primati, il Sobrino de Botin,
a Madrid, in Spagna, sarebbe il più antico ristorante
tuttora in esercizio. Fu infatti aperto nel 1725.
Il significato moderno del termine nacque attorno al
1765, quando un cuoco parigino di nome Boulanger
aprì un’attività di ristorazione. Il primo ristorante ad
adottare la forma divenuta poi standard al giorno
d’oggi fu la Grand Taverne de Londres, fondata nel
1782 da un uomo di nome Antoine Beauvillier. Sem-
bra che il nome sia derivato dal motto “venite e io
vi ristorerò” affisso nel primo locale di questo tipo.
L’organizzazione del ristorante si basa principal-
mente sul coordinamento del lavoro dei reparti di
sala e cucina. Questi sono gestiti rispettivamente
da una brigata di sala agli ordini di un maître, e da
una brigata di cucina agli ordini di uno chef. Pos-
sono aggiungersi altri servizi come reception, bar o
guardaroba.
I ristoranti spaziano da locali senza troppe pretese
per persone che lavorano nelle vicinanze, con cibo
semplice a basso costo, fino a posti a caro prezzo,
che servono cibo e vino in un ambiente formale.
Solitamente i clienti si siedono al proprio tavolo,
successivamente i loro ordini vengono presi da un
cameriere, che porterà loro anche il cibo quando
sarà pronto, e il cliente paga il conto alla fine del
pasto.
A seconda della tipologia del locale, i clienti potran-
no aggiungere una mancia, di proporzione variabile
rispetto al conto (solitamente 10-20%), che andrà al
cameriere o al ristorante. Questa aggiunta può es-
sere direttamente aggiunta al conto o data volon-
tariamente dal cliente.
http://atcasa.corriere.it/gallery/Design-e-architettura/La-cit-
ta/2009/11/13/bar-ristoranti-architettura/bar-ristoranti-architettura_gal-
lery_12.shtml
http://www.housesroom.com/poseidon-undersea-resort/
http://opentravel.com/Things-To-Do-In-Spain-Attractions
Testo preso dal sito web:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ristorante
Bar
Il termine bar deriva da una contrazione del ter-
mine inglese “barrier”, cioè sbarra. Infatti, all’epoca
della prima colonizzazione dell’America del Sud,
l’angolo riservato alla vendita degli alcolici, nelle
osterie o nelle bettole, era per l’appunto diviso dal
resto del locale da una sbarra. Da ciò l’uso del ter-
mine “bar” sia per intendere l’angolo in cui i liquori
vengono serviti e consumati, sia il locale stesso.
Altre fonti indicano che il termine derivi dalla con-
trazione del termine “barred” (che significa “sbar-
rato”), in quanto nel XIX secolo, nei periodi in cui
in Inghilterra era proibita la vendita di bevande al-
coliche, sulle porte degli spacci venivano inchiodate
delle assi sulle quali questa parola veniva pennel-
lata in calce. Entrambi i termini sono di derivazione
latina, basso latino “barra”.
Non è da scartare poi l’ipotesi secondo la quale
l’uso nell’italiano derivi dal fatto che al bancone
del bar erano tradizionalmente presenti (e lo sono
tuttora in alcuni locali) due barre, generalmente
di ottone: una per i piedi, l’altra per il braccio o il
gomito.
In Italia l’uso del termine “bar” si discosta parec-
chio rispetto ai paesi anglofoni, e con tale termine
si intende essenzialmente un locale in cui vengono
principalmente serviti e consumati sia analcolici
sia alcolici, in particolare caffè, cappuccino e cioc-
colata calda, oltre a cibi dolci come croissants e
altre paste per la colazione, e salati come panini
e pizzette per il pranzo. Un bar spesso può anche
disporre di luoghi appositi per la consumazione,
all’interno o all’esterno del locale, ed è considerato
nella cultura italiana come uno dei principali punti
di ritrovo, soprattutto nelle ore diurne e pre-serali.
Ha inoltre spesso la funzione commerciale di tabac-
cheria (Bar-Tabaccheria). Il bar italiano è anche un
luogo per leggere i quotidiani, per guardare Sport
alla televisione, per giocare a carte e per scommet-
tere.
E’ possibile trovare dei bar “al’italiana” all’estero,
soprattutto nei quartieri italiani delle grandi
metropoli straniere , dove tale tradizione non
è venuta a mancare.Nei paesi di lingua inglese,
l’equivalente del nostro “Bar” è piu o meno associa-
bile al termine cafè.
12
http://www.codemagazine.it/2011/09/kaa-restaurant-a-san-paolo/
http://atravelerslibrary.com/2012/11/28/travel-photos-new-orleans-and-
hotel-monteleone/
Testo preso dal sito web:
http://it.wikipedia.org/wiki/Bar_(pubblico_esercizio)
Mangiare
,non basta
‘‘Le frontiere della nuova architettura si misurano attraverso le tendenze dei locali più interessanti
sparsi per tutto il pianeta. Spazi di ricerca, dove il design degli interni e la costruzione stessa
fanno da cornice a cibo e cocktail, in un equilibrio di creatività differenti.’’
Tgesto è stato preso dal sito web:
http://atcasa.corriere.it/gallery/Design-e-architettura/La-citta/2009/11/13/bar-ristoranti-architettura/bar-ristoranti-architettura_gallery.shtml
Mentre un design ricercato e originale non potrà mai salvare una pessima cena, può, al contrario, rendere
un’esperienza stellata davvero leggendaria. Sono molti i ristoranti di design disseminati nel mondo, luoghi
dove la buona cucina e la ricercatezza dei particolari si fondono alla perfezione.
Artefici di questi capolavori sono spesso grandi nomi dell’architettura o dell’interior design, maghi
nell’accostare pezzi che hanno fatto la storia del design d’arredo con complementi contemporanei.
15
Testo preso dal sito web:
http://2night.it/2013/04/18/migliori-ristoranti-di-design-best-design-restaurant.html
Il Mestizo Restaurant in Cile; un ristorante o una
galleria d’arte? Suggestivo come pochi altri luoghi
deputati al buon cibo, Mestizo Restaurant punta
tutto su legno e rocce naturali, quelle che sosten-
gono tutta la struttura e, grazie all’abile studio delle
luci, creano suggestioni uniche.
Un terrazza panoramica a completare l’opera.
Il Dogmatic Restaurant di New York City oltre ad
annoverare un design davvero unico e dalle sugges-
tioni industriali, ha la peculiarità di essere, preva-
lentemente, un take away... qui panini, hamburger
e salsicce in chiave gourmet la fanno da padrone e
se volete degustare nel locale potrete accomodarvi
al bellissimo e lungo tavolo in legno, hot point del
locale.
165
Testo preso dal sito web:
http://2night.it/2013/04/18/migliori-ristoranti-di-design-best-design-
restaurant.html
http://protesedemama.blogspot.it/2011/11/planejamento-em-matriz-de-
implantes.html
http://www.colherdechanoivas.com/chile/
http://friendseat.com/restaurants/New-York/Dogmatic-Restaurant
http://friendseat.com/restaurants/New-York/Dogmatic-Restaurant
Pizza East a Londra; qui trionfa il vintage e il
concetto di recupero di materiali e arredamenti.
L’architetto, Michaelis Boyd, ha mantenuto molto
dello spazio originale, lasciato pilastri in cemento,
travi, tubi e condutture tutto fedele all’originale e
a vista. Una bellissima cornice industriale/under-
ground, perfetta per Londra.
Giacomo Arengario a Milano. Vista mozzafiato
giusto sopra il Museo del Novecento, Giacomo
Arengario nasce su progetto di Laura Sartori Rimini
e Roberto Peregalli e vuol essere un omaggio al
periodo “Déco”. Specchi, legni laccati, poltroncine e
divani, oltre al dehors con vista incomparabile su
piazza Duomo. Il menù propone sia piatti veloci,
prevalentemente di pesce, sia piatti della tradizione
milanese, rivisitati con estro.
17
Testo preso dal sito web:
http://2night.it/2013/04/18/migliori-ristoranti-di-design-best-design-restaurant.html
http://www.kentishtowner.co.uk/2012/08/22/review-pizza-east-kentish-
town/
http:// www.cafe-future.net/fse/aktuell/pages/Soho-House-Pizza-East-
-Londons-attraktiver-Aufsteiger-im-Vintage-Look_21136.html
http://www.5sensiluxury.com/italiaumentata.php?page=anteprima-azi
enda&lang=it&azienda=258&tipo=retail
http://www.5sensiluxury.com/italiaumentata.php?page=anteprima-azi
enda&lang=it&azienda=258&tipo=retail
All’interno del complesso Fondazione Pastificio
Cerere troviamo anche il Ristorante Pastificio San
Lorenzo, fra i più hip della capitale, dove l’atmosfera
è urban e la cucina mediterranea di ricerca.
Un luogo d’incontro tra arte e cucina, spazio
in cui ritrovare la tradizione, senza tralasciare
l’innovazione: dalla Tartare di manzo fassona, olive
taggiasche e puntarelle alla romana, all’hamburger
gourmet.
E voliamo in Israele, a Tel Aviv per la precisione,
dove ha inaugurato Taizu - Asia Terranean Kitchen
a firma dell’architetto Pitsou Kedem e di un team di
designer d’interni di donne, Sigal Baranowitz e Gali
Amit. Alla base del Taizu ci sono i cinque elementi
dell’antica filosofia cinese (Fuoco, Acqua, Metallo,
Legno e Terra) e il DNA culinario del menu... tutto è
stato studiato, dagli arredamenti, al menu, per rivo-
care le atmosfere di cinque paesi del Sud-est asia-
tico: India, Cina, Tailandia, Cambogia e Vietnam.
18
Testo preso dal sito web:
http://2night.it/2013/04/18/migliori-ristoranti-di-design-best-design-restaurant.html
http://www.asterisco-media.com/portfolio/pastificio-san-lorenzo-roma/
http://www.asterisco-media.com/portfolio/pastificio-san-lorenzo-roma/
http://www.archello.com/en/project/taizu-asia-terranean-kitchen/im-
age-5
http://www.archello.com/en/project/taizu-asia-terranean-kitchen/im-
age-5
‘‘ Fa piu’ rumore un albero che cade di una foresta che cresce.’’
Emanuele Ponti
http://www.drzap.it/alberi.htm
Ristorazione
green
Un buon eco ristorante deve poi focalizzare la
propria attenzione sui consumi energetici ed ab-
bracciare così la filosofia sia delle fonti rinnovabili
che, soprattutto, del risparmio energetico. Questo
significa che un eco-ristorante virtuoso deve fare at-
tenzione a ridurre i suoi consumi energetici il più
possibile, stabilendo obiettivi possibilmente annua-
li con i quali coinvolgere il proprio personale ed i
propri clienti. Occorre inoltre puntare al risparmio
energetico in ufficio, utilizzare stampanti con la
modalità di risparmio inchiostro ed utilizzare car-
ta riciclata. Un’attenzione particolare andrà anche
alla sostituzione delle lampadine o con soluzi-
oni a risparmio energetico o con soluzioni a led.
Ovviamente poi il cibo acquistato dovrà rigorosa-
menterispettarelafilosofiadel“chilometrozero”,e,pos-
sibilmente, provenire anche da agricoltura biologica.
Anche i rifiuti costituiscono una parte im-
portante dell’impegno verso la sostenibilità
dell’attività di ristorazione, poiché oltre a seguire
rigorosamente i dettami della raccolta
differenziata, si dovrà avere cura anche di
utilizzare prodotti per l’igiene del locale e
della persona che non producano eccessivi
rifiuti (utilizzando ad esempio le ricariche di
sapone o detersivo), utilizzando detersivi concentra-
ti ed ecologici, e ponendo particolare riguardo allo
smaltimento degli oli esausti
In Italia le attività di ristorazione stanno puntan-
do, sempre di più, alla qualità dell’accoglienza, attra-
verso la tutela e la conservazione delle risorse naturali
e culturali, ed anche mettendo in evidenza il proprio
impegno verso il minor impatto ambientale possibile.
In Trentino è già nato il progetto “Ecoristorazione
Trentino”, che ha prodotto un marchio di sosteni-
bilità ambientale dedicato alla ristorazione, che
potrà essere assegnato ai ristoratori che rispetter-
anno 26 diverse regole di sostenibilità ambientale.
In Lombardia, invece, Legambiente, attraverso un
accordo stipulato con alcuni ristoranti partico-
larmente virtuosi, premia con una etichetta eco-
logica e la relativa segnalazione in un elenco
dedicato al turismo sostenibile, le attività che svol-
gono il proprio lavoro nel rispetto dell’ambiente.
Se siamo ciò che mangiamo, nell’epoca della green
economy e dell’ecosostenibilità anche una cena in
un locale del centro deve rispettare alcune regole
fondamentali. Le buone pratiche “green” della
ristorazione esistono, e sempre più gestori, special-
mente nel nord Italia, si stanno mettendo in gioco
per evidenziare il loro impegno volto alla salvaguar-
dia dell’ambiente. Ma in cosa consiste, pratica-
mente, un eco-ristorante? Quali buone pratiche
deve rispettare?
Consumi Energetici
Cibo
Rifiuti
ECO-Risiroazione in
Italia
21
Testo presto dal sito web:
http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/criteri-progettu-
ali/ristoranti-green-ristorazione-eco-589.html
PROBLEMI PIU COMUNI
ENERGIAIl consumo di energia rappresenta una delle
criticità principali per quanto riguarda la gestione
ambientale di un ristorante, si pensi alle numerose
apparecchiature presenti: forni, congelatori, stanze
del freddo,ecc. Se i consumi vengono normalizzati
alla superficie unitaria, il settore della ristorazione
arriva a essere la tipologia di attività commerciale
più energivora in assoluto.La riduzione dei consumi
energetici di un ristorante ha come ricaduta posi-
tiva, diretta, una riduzione dei costi fissi di gestione
e indirettamente un aumento di competitività
legato all’ottimizzazione del servizio.
ACQUA I consumi idrici sono tra i principali aspetti
da prendere in considerazione per ridurre i carichi
ambientali connessi alla ristorazione: Come per il
consumo di energia, ci sono diverse tecnologie o
semplici scelte per ridurre l’ammontare di acqua
consumata. Questi accorgimenti ridurranno anche
le pressioni delle acque reflue prodotte dal ris-
torante, che necessitano di essere opportunamente
depurate e smaltite.
PRODOTTI ECOLOGICI La preferibilità ambien-
tale nelle forniture di prodotti e servizi implica
l’introduzione di criteri ambientali nelle politiche di
acquisto. Lo scopo di questa politica green è ridurre
gli impatti ambientali associati alla domanda e al
consumo di beni e servizi lungo tutto il loro ciclo
di vita: dalle fasi di estrazione delle materie prime
a quelle di smaltimento del prodotto a fine-vita;
questo approccio permette di estendere il proprio
impegno ambientale a tutte le filiere connesse alla
propria attività ristorativa.
RIFIUTI I ristoranti producono grandi quantità
di rifiuti, tra le principali criticità associate alla
produzione di materiali di scarto figurano gli
imballaggi e i rifiuti organici. In proporzione i più
impattanti sono gli scarti organici, costituiti dai
cospicui avanzi di cibo pre e post-consumo. Nella
maggior parte dei casi i rifiuti organici sono assimi-
lati all’indifferenziato, causando l’incremento delle
emissioni in discarica per fermentazione anaero-
bica metano-genica, condizione che rappresenta, in
accordo con studi effettuati dall’EPA, la principale
fonte di metano antropogenico.
SOLUZIONI DI ENSO
L’energia proveniente da fonti rinno-
vabili sarà fornita dall’azienda GDF
Suez.
I sensori di luce nei bagni e negli
spazi esterni permettono una il-
luminazione senza sprechi. Questa
tecnologia consente di risparmiare
circa il 20% sui consumi elettrici per
illuminazione.
I separatori di acqua migliorano la
qualità delle nostre acque di scarico
e i recuperatori di acqua piovana ci
consentono di creare delle riserve id-
riche a scopo di irrigazione. Sanitari
realizzati in policarbonato e orinatoi
senz’acqua garantiscono il minimo
sperco.
Un prodotto si definisce ecologico
quando ha un minore impatto ambi-
entale rispetto agli altri prodotti della
propria categoria.
Devono avere dei livelli
di emissione di inquinanti
e di consumo di energia
più bassi nella loro fase
di produzione, devono
contenere la quantità
più bassa possibile di
sostanze chimiche tossiche o in-
quinanti e,preferibilmente a km zero.
Ridurre, Rutilizzare e Riciclare - azi-
oni, queste, che ci permettono di
fissare obiettivi nel breve e lungo
periodo e di misurare i progressi del
nostro impegno locale e globale.
Lavorare costantemente per ridurre
la quantità di rifiuti solidi.
Nel rispetto delle normative munici-
pali, il rifiuto organico proveniente
dall’area di produzione e magazzino
è in parte recuperato per diventare
compostaggio mentre il resto subisce
un trattamento per la riduzione del
volume.
22
Testo preso dal sito web:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ristorazione_sostenibile
REQUISITI DELLA “CARTA”
La “Carta” consiste in un disciplinare contenente
requisiti e parametri nata con l intento di costruire
un etichetta ecologica per le piccole e microimprese
del settore della ristorazione che, stimolando i com-
portamenti virtuosi delle imprese, permetta ad esse
di cogliere un trend di mercato in crescita e stimoli
le istituzioni a ragionare attorno ad un sistema
di certificazione semplificato adatto alla piccola
impresa. I criteri individuati mirano a limitare i
principali impatti ambientali connessi alle 3 diverse
fasi del ciclo di vita del Prodotto: acquisto materie
prime e materiali, erogazione del servizio, produzi-
one di rifiuti.
La carta prevede 3 livelli di conformità: certificazi-
one base (28 criteri da soddisfare), media (17 criteri +
certificazione base) e alta (25 criteri + certificazione
media)
I requisiti ambientali richiesti per la certificazione si
suddividono nelle seguenti categorie:
Alimenti e bevande, Prodotti chimici ,Energia Acqua
Rifiuti, Prodotti ecologici e solidali Sistema di ges-
tione ,Trasporti ed emissioni.
Per ottenere il grado più alto di certificazione da
un punto di vista strettamente energetico, per la
categoria energia, i ristoranti devono soddisfare i
seguenti parametri:
- ENERGIE RINNOVABILI - Almeno il 50% dell’energia
totale consumata (elettrica e riscaldamento) deve
provenire da fonti rinnovabili.
- ENERGIA AUTO PRODOTTA - Almeno il 20%
dell’energia generata in situ di energia elettrica o
energia termica da fonti rinnovabili (impianto foto-
voltaico, biomasse, geotermia, solare termico, eolico,
etc).
- EFFICIENZA ENERGETICA - Tutti i frigoriferi e ci con-
gelatori devono essere almeno in classe A+ ai sensi
della direttiva 94/2/CE oppure Energy Star. Le stanze
frigo hanno pareti isolanti, tende isolanti davanti
alle porte e monitoraggio continuo temperature.
- RISCALDAMENTO - Presenza di caldaia con
efficienza energetica superiore alle 3 stelle
o etichetta Energy Star o caldaia a conden-
sazione o sistemi di cogenerazione.
- RAFFRESCAMENTO - Non sono presenti
climatizzatori d’aria ma viene sfruttato il
naturale ricircolo d’aria oppure è presente
un climatizzatore con pompa di calore e
classe energetica > A o etichettato Energy
Star.
- AZIONI PER RIDURRE IL CONSUMO DI EN-
ERGIA TERMICA - Devono essere soddisfatti
almeno tre dei seguenti requisiti:
-Sistema di recupero del calore dai condotti
di ventilazione e dagli apporti interni degli
elettrodomestici.
-Regolazione con cronotermostato per ogni
ambiente.
-Sistemi di riscaldamento ad alta efficienza
(radiazione da terra o da soffitto associati
a caldaie a condensazione, ect.). Teleriscal-
damento, cogenerazione o pompa di calore.
-Valvole termostatiche. Sistema di spegni-
mento automatico degli impianti di riscal-
damento e raffreddamento. Impostazione
della T interna per riscaldamento a 20,
impostazione della T interna per raffres-
camento non superiore a – 8 C rispetto
all’esterno.
- ACQUA CALDA SANITARIA - Gli scalda-
bagni elettrici non devono essere presenti
all’interno della struttura adibita al servizio
di ristorazione.
- EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI - La
struttura deve essere conforme alla leg-
islazione nazionale e ai codici di edilizia
locali in materia di efficienza energetica e
di rendimento energetico degli edifici.
23
http://www.setcom-project.eu/uploads/media/Leaflet-Restaurants.pdf
Per quanto riguarda le energia essa sarà fornita
dal’azienda Gdf Suez che per contratto propone
soluzioni energetiche sfruttando energie rinnovabili.
Inoltre grazie all’utilizzo di micro pale eoliche per le
luci esterne e del Pavegen il pavimento che produce
enregia,(vedi pag )parte dell’alimentazione elettrica
e del riscaldamento del ristorante sarà autopro-
dotta.
Tutti i frigoriferi e i congelatori saranno di classe
A+ ai sensi della direttiva 94/2/CE per l’efficenza
energetica.
Per il sistema di riscaldamento sarà installata
l’accoppiata caldaia a condensazione con impianto
di riscaldamento a bassa temperatura, che resta ac-
ceso più a lungo rispetto al tempo di accensione di
una caldaia convenzionale, e che erogano acqua in
mandata a temperature di 65-80 C.
Per il raffrescamento ho pensato a climatizzatori
a pompe di calore aria-aria, che estraggono calore
dall’aria e lo riversano all’interno o all’esterno di un
edificio, a seconda della stagione.
Valvole termostatiche con sistema di spegnimento
automatico degli impianti di riscaldamento e raf-
freddamento, regoleranno il consumo dell energia
termica.
Per quanto riguarda lo spreco d’acqua saranno
previsti rubinetti con regloatori di flusso e orinatoi
senz’acqua, inoltre come da regolamento gli scalda-
bagni saranno esterni alla struttura.
Enso si pone come obiettivo quello di rispettare in toto i requisiti della “Carta Volontaria”.
http://www.acquaspar.it/prodotti/orinatoi-senza-acqua.html
24
THE CUBE (Brussels, Belgio)
Sul tetto di un arco tri-
onfale o di un edificio storico, in cima a un fiordo o
direttamente sull’acqua: il ristorante itinerante com-
missionato da Electrolux allo studio milanese Park
Associati è progettato per viaggiare adattandosi a
qualsiasi superficie. La struttura vince la sfida della
sostenibilità grazie all’utilizzo di materiali ecocom-
patibili e di tecnologie per il risparmio energetico,
applicate tanto all’illuminazione e all’impianto
termico quanto alla cucina e alla diffusione della
musica.
ESEMPI ILLUSTRI
Materiali naturali e riciclati, tecnologie avanzate
per il risparmio energetico. Sono ormai requisiti
fondamentali per i bar ed i ristoranti cool ed alla
moda. Ecco una breve carrellata di luoghi per un
aperitivo o una cena unici in tutto il mondo, da
Brussels a Giacarta, dal Vietman all’Australia.
WIND AND WATER BAR (Thu Dau Mot, Vietnam)
A
prima vista sembra una monumentale capanna af-
ricana, ma l’apparenza inganna: il caffè progettato
dall’architetto Vo Trong Nghia si trova nel cuore
del Sud-est asiatico, minacciato durante le estati
monsoniche dalle esondazioni del Mekong, ed è un
prototipo di edificio smontabile in caso di alluvi-
one. Costruito su un lago artificiale con 48 unità
di bambù intrecciate, sfrutta il vento e l’acqua per
rinfrescare naturalmente gli spazi interni, liberando
all’esterno l’aria calda attraverso un’apertura sul
tetto.


25
Testo preso dal sito web:
http://www.ecoseven.net/casa/news-casa/bar-e-ristoranti-sostenibili-ecco-i-piu-cool-al-mondo
http://haztajidizajn.blog.hu/tags/bambusz
http://www.alchimag.net/portale/2012/02/07/the-cube-ristorante-itiner-
ante/
25
GREENHOUSE BY JOOST (Sidney, Australia)
Un con-
tainer navale dismesso, materiali di scarto e tanto
design: ecco gli ingredienti scelti dal creativo Joost
Bakker per il primo ristorante riciclato e riciclabile al
cento per cento. Addio ai cassonetti: i rifiuti organ-
ici vengono compostati e le bottiglie di vetro vuote
trasformate in boccali di birra. L’olio da cucina
esausto alimenta un generatore di corrente, mentre
l’isolamento termico è affidato a balle di paglia e
al campo verticale di fragole che riveste una delle
pareti esterne. L’acqua piovana finisce nei bagni e
a irrigare l’orto coltivato sul tetto.
YEYE – ICHIBANYA JAPANESE NOODLE HOUSE (Giacar-
ta – Indonesia)
Aprire una spaghetteria giapponese
a Giacarta può rivelarsi un’avventura rischiosa.
Meglio optare per una soluzione temporanea
all’aperto, facile da smontare e trasportare altrove
se la fortuna non dovesse sorridere. Il progetto dello
studio DSA+s si ispira alle tradizioni costruttive lo-
cali. Il risultato è una struttura a ombrelli rovesciati
realizzata in bambù, materiale leggero, resistente
e reperibile in zona. Niente chiodi: l’assemblaggio
si fa con la ijuk, una corda nera in fibra naturale di
palma da zucchero.


26http://gitahastarika.wordpress.com/2012/01/11/the-essence-of-shelter/
Testo preso dal sito web:
http://www.ecoseven.net/casa/news-casa/bar-e-ristoranti-sostenibili-ecco-i-piu-cool-al-mondo
http://penguinsaysfeedme.blogspot.it/2011/02/greenhouse-by-joost-
sydney.html?m=1
‘‘La nostra, è una decisione innovativa e sperimentale: vogliamo provare a ridurre il nostro impatto ambi-
entale, sia in fase costruttiva sia nella gestione quotidiana, misurare gli effetti delle nostre scelte, creare
un modello di ristorante ecosostenibile aperto ad alternative sempre più verdi e che possa ispirare anche
altri.’’
Il primo Ristorante Verde dotato delle più avanzate
tecnologie green, è stato inaugurato a Lainate, in
provincia di Milano. Il pavimento della terrazza e i
rivestimenti esterni sono realizzati in gres porcella-
nato finito a biossido di titanio: grazie alla luce del
sole questo speciale eco-materiale attiva un pro-
cesso di riduzione degli agenti inquinanti paragona-
bile alla fotosintesi prodotta da dodici alberi di alto
fusto. Anche l’asfalto eco-attivo, privo di solventi, è
in grado di generare il medesimo processo grazie
alla presenza di biossido di titanio.
Esso cerca di ridurre e misurare il consumo di
energia. L’illuminazione della lobby e del retro è
possibile grazie a Led e corpi fluorescenti a basso
consumo. I lampioni sono invece autoalimentati dai
sistemi fotovoltaico e micro-eolico che garantiscono
energia senza collegamenti alla rete.
E’ possibile monitorare i consumi di energia elettri-
ca e di riscaldamento grazie al sistema di gestione
Einstein che rende disponibili i dati elaborati sui
monitor della lobby.
L’innovativa Unità di Trattamento Aria è alimentata
con acqua calda e fredda; il tetto dell’intero edificio
è dotato di ventilazione naturale. L’acqua piovana
raccolta irriga le aree verdi.E’ stato scelto di speri-
mentare fonti alternative di energia.Le vetture
elettriche possono rifornirsi grazie alle torrette di
alimentazione posizionate accanto al parcheggio.
Stiamo sperimentando la produzione di energia
elettrica da biomassa. L’impianto è alimentato da
olio esausto filtrato senza processi chimici ma tram-
ite una procedura meccanica.
Le esperienze raccolte in questo ristorante e - av-
viato nel 2010 -il processo di miglioramento tecnico
ed ambientale degli edifici McDonald’s si stanno
concretizzando in installazioni di pannelli solari
termini in tutte le nuove aperture, e dal 2012 anche
di installazioni di impianti fotovoltaici da 30mq, il-
luminazione a Led e vetrate a bassa-emissione.
Testo preso dal sito web:
http://www.mcdonalds.it/azienda/ambiente/ristorante-verde-di-lainate
Mc donald cerca di dare il buon esempio in termini
di ristorazione green e lo studio del remodeling
dell’azienda mi ha spinto a dare una impronta
verde al mio progetto.
27
‘‘Cancellare, cancellare, cancellare e alla fine trovare un componente principale di progettazi-
one; noi mentre progettavamo eravamo contro l’invadenza del disegno, eravamo alla ricerca del tratto
minimo che serviva alla funzione; volevamo arrivare a dire: meno di così non si può fare.’’
Achille Castiglioni
Il progetto
Via Gualtiero Serafino 16, Roma
Il mio obiettivo non è stato quello di
progettare un ristorante che potesse
farsi da portavoce della ristorazione
Green, ma quello di creare uno spazio che
sensibilizzasse i clienti verso il rispetto
dell’ambiente. L’esperienza di un buon
cibo che arricchisce uno spazio, figlio
di studi su colori, percorsi, materiali e
tematiche all’insegna della ristorazione
verde rappresenta lo scopo principale di
questo progetto. La scelta degli arredi
come logico non esula dallo scopo ,le
pareti sono completamente rivestite in
legno e le rifiniture sono fatte in acciaio
rivettato e quindi riciclate e riciclabili.
L’ambiente che in se potrebbe apparire
,si ecologico ma anche sterile è arricchito
da delle soluzioni tecnologiche che cre-
ano un stacco ,un contrasto con il resto
dell’arredamento.
Le aree principali sono ,la cassa ,la zona
buffet ,la lounge bar ,la sala e la cucina
a vista. Queste aree connotano il locale
come un luogo dove poter fare aperitivi,
cene oppure semplicemente come un
luogo dove rilassarsi bevendo un drink.
L’ambiente non appare troppo ricercato
ma di certo non risulta trasandato, si
trova in una posizione intermedia tra
un locale pubblico e soggetto quindi ad
un grande flusso di persone e un locale
piu elegante dove consumare una cena
romantica o piu semplicemente un pranzo
di lavoro.
30
Stato Attuale
Scala
1:10
31
Stato Modificato
Scala
1:10
31 32
Impianti
Scala
1:10
33
Pianta finale
Scala
1:10
34
Studio Percorsi Clienti Apericena
Clienti Bar
Clienti Ristorante
Camerieri
35
35
spunti
progettuali
Tutto la mia ispirazione è nata da questa poltrona,
me ne sono innamorato la prima volta che l ho vista
in un cafe di Brooklin durante il periodo che ho pas-
sato negli Stati Uniti per il mio tirocinio.
La poltrona appartiene ad una azienda chiamata
Restoration Hardwere che ha fatto una collezione
di mobili realizzati con i materiali di scarto degli
aereoplani.
Inutile negare che l’idea mi ha subito rapito e ispira-
to, il mio progetto ha quindi preso forma sulla base
di questi colori,questi elementi e questa temetica
verde.
Tutto l’ambiente è arredato con legno e acciaio
rivettato, tutti materiali riciclati e riciclabili per ab-
bracciare piu possibilte la filosofia green.
Da dove
nasce l’idea
http://www.restorationhardware.com/
41
Design ecologico e dello scarto
L’arte del riciclo ha fatto la prima apparizione sin dagli inizi del ventesimo secolo, quando i
cubisti Pablo Picasso (1881-1973) e Georges Braque (1882-1963) hanno realizzato collages dai giornali,
imballaggi e altri materiali. E’ solo da poco però, data la questione sempre più evidente della
raccolta differenziata e dello smaltimento dei rifiuti, che ci si è chiesto cosa possa nascere dagli
scarti, scoprendo che la risposta potrebbe essere: un’opera d’arte.
L’eco design si basa sul principio che quando un oggetto non viene più usato per la sua funzione
originaria questo non comporta la sua inevitabile eliminazione. Proprio nel momento della sua
dismissione un prodotto può rinascere e avere una secondo vita, magari con uno scopo diverso
da quello che aveva in origine. Da ogni oggetto, con un po' di estro e fantasia, può nascere
qualcos'altro, creando un ciclo di riuso dei materiali basato su principi ecologici. Ci sono ar-
tisti che si occupano esclusivamente di creare opere con materiali di scarto: un'opera per es-
ser definita eco deve essere stata creata con materiale riciclato ed essere riciclabile ancora in
futuro. Sono nate molte fiere, mostre e associazioni per promuovere e diffondere per dimostrare
che si può ridurre l'impiego di materie prime ed energie e che si possono acquistare prodotti etici
e sostenibili, basati su filosofie del riuso. Dagli anni ’90 la filosofia del riuso si è diffusa con esiti
inaspettati: con in mano materiali riciclati artisti in Italia e all’estero riescono a dar vita a pro-
dotti incredibili che si discostano anche completamente dall'oggetto d'origine.
Un esempio: il vetro, che non fa parte solo delle bot-
tiglie, ma anche di molti altri oggetti di uso quotidi-
ano come gli occhiali. Stuart Haygarth con le lenti
degli occhiali ha creato un bellissimo lampadario
Optical.
Testo preso dal sito web:
http://www.fondazioneartigianato.it/eco-design.html
http://onepassiononedevotion.wordpress.com/2012/02/
42
I fratelli Campana hanno realizzato con soli scarti
di lavorazione del legno una sedia.
Dal concorso Legno d’ingegno sono usciti tanti pro-
dotti unici, artistici ed ecologici, tra cui la libreria di
bancali Pallet Book di Gilberto Pescatore.
Il designer Denis Santachiara e l’azienda Regen-
esi, che produce oggetti con materiali riciclati, ha
creato una linea di piatti composta interamente di
alluminio satinato riciclato e riciclabile al 100%.
Testo preso dal sito web:
http://www.fondazioneartigianato.it/eco-design.html
http://www.promotedesign.it/progetti.php?pj=0000002061
http://www.ecocentrica.net/ECOCENTRICA/CasaSensoriale/Regenesi/
tabid/132/language/en/Default.aspx.html
http://cribcandy.com/list=strange-chairs/279b5bf3015b9899b6ff7f928f14b
29e&pageoffset=0
43
Il design ecologico oltre che essere applicato alla
realizzazione di oggetti puo essere applicato anche
all’arredamento, rivestimenti in legno riciclato per
le pareti, mobili di cartone creano uno stile in linea
con la filosofia green.
Il legno è un materiale del tutto naturale che
grazie alla sua facile lavorazione è senza dubbio
l’elemento green per eccellenza.
http://forum.ivd.ru/index.php?showtopic=96446&st=2700
http://www.ultimotocco.com/2012_05_01_archive.html
http://www.rotsenfurniture.com/products/pedra-2-seat-bench
44
Gli architetti di K studio per il ristorante Capana di Atene hanno utilizzato vecchie persiane per creare un
inaspettato rivestimento per soffitti e pareti.
http://www.alexsiandraswonder.com/2012/11/
45
La scelta dell’arredamento
Il parquet prefinito non ha limiti d’impego e si con-
quista anche lo spazio a parete.
Grazie alla vasta gamma di specie legnose e fini-
ture, infatti, queste innovative strutture modulari a
parete permettono di personalizzare con creatività
ogni spazio. In sospeso tra natura, luce, design.
Il calore naturale del legno, ma anche la fantasia
moderna di fonti luminose progettate e scelte sec-
ondo il proprio gusto.
La struttura si ancora alla parete o al soffitto con
una straordinaria facilità di montaggio.
La controparete di rivestimento in parquet viene
fissata alla struttura mediante ganci in acciaio a
secco. La struttura consente il passaggio di cavi per
impianti elettrici, idraulici o di aspirazione.
Testo preso dal sito web:
http://www.berti.net/collezioni/berti/parquet-rivestimenti
http://bprice.ua/analytics/selection_rules/1795http://www.gabit.it/?content=catalogo
46
Pavimento in gres porcellantato simil rovere e pareti in castagno e noce.
http://ardesiadesign.blogspot.it/2013/05/listone-giordano-is-one-of-great.html
47
L’acciaio è riciclabile al 100% e all’infinito, senza alcuna perdita di qualità. Una volta recuperato, è ancora
riciclabile al 100%. Il tasso di riciclo è la percentuale di materiali che vengono dismessi, recuperati e riutiliz-
zati. Questo tasso è molto elevato per l’acciaio, ma varia da prodotto a prodotto. Nelle costruzioni, per
esempio, esso raggiunge livelli particolarmente elevati: 98% per le travi, 65-70% per le barre per armatura.
Tutto l’arredamento si basa su di un equilibrio tra legno e acciaio rivettato.
Testo preso dal sito web:
http://www.constructalia.com/italiano/costruzione_sostenibile/i_vantaggi_dellacciaio/acciaio_il_materiale_piu_riciclato_al_mondo
7 48
Arredi
ESTERNO
Le alte vetrate esterne sono in vetro trasparende intervallate per metà da delle strice opacizzate che ri-
prendono la linearità del lengo.
Le luci esterne sono alimentate autonomamente da delle micropale eoliche poste dentro le luci.
50
INGRESSO
L’ingresso rivestito con il Pavegen è delimitato due pareti una che divide l’ingresso dalla lounge bar e una
posta di fronte protegge dal vento e crea una nicchia per la zona cassa.
CASSA
La cassa 2mx2m posta ad angolo davanti al bancone del buffet è completamente rivestita con la L’acciaio
rivettato ha il top in lengo grezzo.
PARETE DIVISORIA
La parete divisoria fatta a triangolo viene utilizzata per le consumazioni del buffet essa riprende lo stile in
quanto è completamente in legno rivestita mentre lateralmente è rifinita con l’acciaio.
SEDUTE E TAVOLI
Le sedute i tavoli e le panche sono state completamente progettate de me. Le linee e lo stile riprendono la
linearità dei rivestimenti in lengo.Pe quanto riguarda gli sgabelli sono stati progettati da Bleu Nature.
Sgabello
Sedie e tavoli
Panche per la salahttp://www.bleunature.com/fr/mobilier-2/tables-20/table_basse_
paani-1740-details.html
Il tavolo ha una sola zampa cen-
trale rifinita laterlamente in acciaio
e centralmente ha una inserto in
legno rovere chiaro.
La parte superiore presenta due
fessure di 2 cm che permettono di
posizionare la tovaglia in manire
originale ed legante.
Sedia in legno di faggio multistrato
curvato.
Le panche rifinite lateralmente in acciaio c e con la seduta in legno cur-
vato.
Scala 1:5
Tavole per le panche ,con lo
stile lineare che riprende i
rivestimenti del legno e con
le stesse rifiniture dei tavoli
da quattro.
BANCONE BAR
Il bancone bar si uniforma agli altri arredi presentando una alzata completamente rivestita con l’acciaio e
con il top in legno.
La cappa in acciaio lascio fa cadere sul bancone delle lampadine a basso consumo energetico a led.
CUCINA
La cucina posta infondo e a vista dona un tocco di classe all ambiente altrimenti fin troppo chiuso e
lineare.L’ampia vetrare in cristallo dalla quale si possono scorgere chef e aiuto cuochi affannarsi tra i for-
nelli lascia senza dubbio un emozione in chi la guarda
DIVANI POLTRONE TAVOLINI
I divani di stampo moderno i tavoli bar in calcestruzzo e le poltrone in pelle marrone con la strutture in
acciaio rivettato si inseriscono splendidamente nell ambiente.
LUCI
Le fonti di illuminazioni provengono da delle sfere luminose poste a terra che danno un tocco orientale.
Mentre il resto della luce è data oltre che dal controsoffitto dalle pareti retroilluminate con intensita rego-
labile che hanno la capacita di cambiare il tono e l’impronta del locaele in ogni momento.
CONTROSOFFITTO
Controsoffitto barrisol per la zona lounge soffitto a cassettoni di luce per il resto del locale.
BAGNI UOMO
i Bagni sarasnno differenziati nelle arredamento e nei colori, per quelli degli uomini ho scelto di previle-
giare coliri scuri intervallati da legno tek.
Sulle pareti un rivestimento a di legno con rettangoli sfalzati.
BAGNI DONNA
Per il bagno delle donee invece ho previlegiato coloti chiari mentre ho rivestito le pareti con dell onde in
legno sfalzate.
Esposizioni
Una parte del locale sara dedicata all’esposizione di quadri di giovani artisti emergenti.
particolarità
La vera domanda, però, è un’altra: quanta energia
può davvero produrre un aggeggio del genere? E’
presto detto. Stando ai rilevamenti condotti nei
siti campione, un solo passo può tenere accesa per
20-30 secondi una piccola lampadina. Considerando
che l’installazione avviene in luoghi ad alta frequen-
za pedonale (ad esempio scuole, centri commerciali,
strade affollate), l’energia accumulabile è davvero
molta.
Pavegen non è soltanto un’altra fonte di energia
da sommare a quelle preesistenti: è una vera e
propria alternativa dove il sistema di distribuzione
non arriva. Le applicazioni sono infatti molteplici,
dall’illuminazione stradale (lampioni, segnaletica
luminosa) fino al caricamento di telefoni e altri
dispositivi elettronici, passando per l’alimentazione
di sistemi audio e video. E’ inoltre e soprattutto una
fonte di energia pulita. Kemball-Cook fa l’esempio
dell’India: “Ci sono enormi masse di camminatori,
ma dove c’è richiesta di energia ci sono fonti en-
ergetiche inquinanti. Questa potrebbe essere una
svolta”.
Problemi di posizionamento? Nessuno. Pavegen non
richiede ambienti ad hoc, perché può impiantarsi
in pavimentazioni già esistenti: basta adattarne
la dimensione a quella delle piastrelle originali.
Finora le due principali installazioni (al di fuori di
fiere ed esposizioni) sono una nella vecchia scuola
di Kemball-Cook, nel Kent, dove studiano circa 1.100
studenti, e l’altra nella zona est di Londra. Un’altra
installazione è prevista per le Olimpiadi di Londra
del 2012: sarà posizionata a Westfield, tra lo stadio e
un nuovo centro commerciale che gli sta di fronte,
e vi si prevede un’affluenza nell’ordine dei milioni di
persone nel solo primo anno.
L’ultima (e non meno importante) caratteristica di
Pavegen è l’interattività: quando viene calpestata,
la piastrella “risponde” accendendo il LED centrale.
Per l’ignaro passante è semplicemente un segnale
divertente, ma è carico di significato: attraverso un
passo possiamo generare energia, senza fatica e
senza inquinare. Chissà poi che una consapevolez-
za del genere non porti, un giorno, a risolvere anche
il problema dei sederi pesanti.
L’idea nasce nel 2009, quando Kemball-Cook fre-
quenta ancora l’ultimo anno di ingegneria indus-
triale alla Loughborough University, nel Leicester-
shire. Il giovane laureando (allora venticinquenne)
se ne esce fuori con una delle classiche trovate
da “Perché non ci ho pensato prima io?”: una cosa
potente, soprattutto per i risvolti ecologici (l’energia
pulita ha sempre una marcia in più). Come si sa,
però, l’idea non basta. Così l’intraprendente ne-
oingegnere molla tutto e si dedica anima e corpo a
trovare finanziamenti, partendo con budget irrisori
e scarsi contatti. Ora Pavegen è un’apprezzata e
pluripremiata realtà: Observer Ethical Awards 2011,
Ecobuild 2010, Brit insurance design of the year 2011.
E con installazioni campione in diverse parti del
Regno Unito.
Come funziona una piastrella Pavegen? L’inventore
stesso è reticente al riguardo. Sembra tuttavia che
essa sfrutti l’effetto piezoelettrico, cioè che riesca
ad accumulare l’elettricità generata nel materiale
dalla sollecitazione meccanica del calpestamento.
La piastrella, infatti, è composta di due strati:
uno superiore, in gomma riciclata (solitamente
proveniente da pneumatici), e uno inferiore, in cal-
cestruzzo arricchito di polimeri.
Il piano in gomma, sottoposto al peso di una per-
sona, si comprime di circa 5 millimetri, e questa
compressione si riflette sul calcestruzzo, la cui
struttura cristallina permette lo sviluppo del pro-
cesso piezoelettrico. Una non ben chiara tecnologia
permette poi di succhiare l’elettricità per poi in
parte (5 per cento) riutilizzarla per accendere un
simpatico LED nel centro della piastrella e in parte
immagazzinarla in pile apposite, che la rendono
fruibile fino a tre giorni dopo per applicazioni a
basso costo energetico. Testo preso dal sito web:
http://www.stukhtra.it/?p=7263
66
Pavegen
http://www.stukhtra.it/?p=7263
http://www.yelomart.fr/pavegen-des-paves-generateurs-denergie/
67
Posizione mattonelle pavegen
68
La magia della luce e del legno
Luce e legno. Più naturale di così … se non fosse
che adesso non è il legno illuminato a riflettere
la luce, ma la luce a farsi spazio fra le venature
del legno donandogli un aspetto nuovo, inusuale,
magico.
Grazie all’approccio artigianale (ma con l’ausilio
di macchinari professionali), possiamo realizzare
oggetti ed arredi di infinite forme e finiture, seg-
uendovi sia nella fase ideativa e progettuale che in
quella produttiva e di montaggio.
La forma, la struttura ed il disegno degli oggetti
LYN sono completamente personalizzabile. Le pos-
sibilità perciò sono infinite, e spaziano dai disegni
di fantasia a vere e proprie riproduzioni su misura e
disegno da parte del cliente.
Il circuito elettrico necessario al funzionamento
viene fornito assieme all’infisso Vista la presenza
di un trasformatore e di fili di collegamento tra la
porta e l’impianto di casa si consiglia di predisporre
la stanza per l’istallazione: sarà sufficiente che il
vostro elettricista ci contatti per avere lo schema
delle indicazioni di montaggio.
Testo e immagini prese dal sito web:
http://www.lightyournight.it/
69
Barrisol è un soffitto composto da un telo che si tende sotto l’effetto del calore lungo il perimetro dei muri
grazie ad un sistema di fissaggio specifico.
Teli Barrisol sono composti di un polimero la cui formula costituisce un’ esclusiva Barrisol
I teli sono classificati M1 al fuoco, non tossici e riciclabili al 100%.
Testo e immagini prese dal sito web:
http://it.barrisol.com/soffitto-teso-barrisol.htm
70
http://webggt.wordpress.com/ceiling/
71
71
Enso
enso
Cosa si
mangia
http://www.oscarchef.com
84
http://www.oscarchef.com
I prodotti serviti nel ristorante rispecchiano quello
che è lo stile e l’immagine che il essovuole dare
di se, i prodotti tipici e di qualita, forza della
tradizione italiana, si unscono ad una cucina
moderna ,figlia di uno studio accurato sulle mo-
dalita e i modi di servire un piatto.
Cosi l’arredamento in legno e acciaio materi-
ali di scarto si uniscono a soluzioni innvoative
quali Pavegen ,LYN e Barrisol per creare un am-
biente che si colloca in mezzo tra tradizione e
innovazione,passato e futuro.
85
Come è in
realtà
http://www.oscarchef.com
87
http://www.oscarchef.com
88
http://www.oscarchef.com
89
http://www.oscarchef.com
90
http://www.oscarchef.com
91
LOgo91
“‘‘ Siamo nati all’interno del cerchio rotante della vita.
Anche il cuore umano dovrebbero essere sempre tenuto
rotondo e completo”.’’
http://www.cultorweb.com/Enso/EC.html
Nella pittura Buddhista Zen, Enso simboleggia un momento in cui la mente è libera di lasciare che l’insieme
corpo-spirito sia creativo.
La pennellata d’inchiostro che disegna il cerchio viene tracciata su seta o carta di riso in un unico gesto,
senza alcuna possibilità di cambiamento o correzione: mostra quindi l’espressivo movimento dello spirito,
in quel preciso momento.
Nel Buddhismo Zen, quindi, si pensa che il carattere dell’artista e la sua indole siano pienamente rivelati dal
modo in cui disegna un Enso. Solo una persona che è mentalmente e spiritualmente completa può diseg-
nare un vero Ensō. Alcuni artisti praticano il disegno quotidiano di Enso, non solo come esercizio ma pure
come diario spirituale.
Testo preso dal sito web:
http://www.cultorweb.com/Enso/EC.html
L’immagine dell’Ensoé stato scaricato
ttp://www.giapponeinitalia.org/lo-zen-incontra-la-mindfulness/
94
Conclusioni
Bibliografia e Sitografia
http://www.gdfsuez.it/
http://www.accademiadellasibilla.org
http://atcasa.corriere.it
http://www.housesroom.com
http://opentravel.com
http://atravelerslibrary.com
http://www.codemagazine.it/2011/09/kaa-restaurant-a-san-paolo/
http://it.wikipedia.org/wiki/Bar_(pubblico_esercizio)
http://atcasa.corriere.it
http://2night.it
http://www.colherdechanoivas.com
http://protesedemama.blogspot.it
http://it.wikipedia.org/wiki/Ristorazione_sostenibile
http://www.setcom-project.eu/uploads/media/Leaflet-Restaurants.pdf
http://www.acquaspar.it
http://www.ecoseven.net
http://haztajidizajn.blog.hu/tags/bambusz
http://www.alchimag.net
http://gitahastarika.wordpress.com
http://penguinsaysfeedme.blogspot.it/
http://onepassiononedevotion.wordpress.com/
http://www.fondazioneartigianato.it/e
http://cribcandy.com/
http://www.promotedesign.it/
http://www.ecocentrica.net/
http://friendseat.com/restaurants/New-York/Dogmatic-Restaurant
http://forum.ivd.ru/index.php?showtopic=96446&st=2700
http://www.ultimotocco.com/
http://www.rotsenfurniture.com/products/ph
http://www.alexsiandraswonder.com/
http://www.berti.net/
http://www.gabit.it/
http://bprice.ua/analytics/selection_rules/1795
http://ardesiadesign.blogspot.it/
http://www.constructalia.com/
http://www.stukhtra.it/?p=7263
http://www.yelomart.fr/
http://www.lightyournight.it/
http://it.barrisol.com/soffitto-teso-barrisol.htm
http://webggt.wordpress.com/ceiling/
http://www.oscarchef.com
http://www.cultorweb.com/Enso/EC.html
http://friendseat.com/restaurants/New-York/Dogmatic-Restaurant
http://www.kentishtowner.co.uk/2012/08/22/review-pizza-east-kentish-
town/
http://www.cafe-future.net/fse/aktuell/pages/Soho-House-Pizza-East-
-Londons-attraktiver-Aufsteiger-im-Vintage-Look_21136.html
http://www.archello.com/en/project/taizu-asia-terranean-kitchen/im-
age-5
http://www.5sensiluxury.com/italiaumentata.php?page=anteprima-azien
da&lang=it&azienda=258&tipo=retail
http://www.asterisco-media.com/portfolio/pastificio-san-lorenzo-roma/
http://www.drzap.it/alberi.htm
http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/criteri-progettuali/
ristoranti-green-ristorazione-eco-589.html
http://2night.it/2013/04/18/migliori-ristoranti-di-design-best-design-restau-
rant.html
http://www.giapponeinitalia.org/lo-zen-incontra-la-mindfulness/
http://www.mcdonalds.it/azienda/ambiente/ristorante-verde-di-lainate
http://www.bleunature.com/fr/mobilier-2/tables-20/table_basse_paani-
1740-details.html
Restaurant in Rome

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Restaurant in Rome

  • 1.
  • 2. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE Ristorante a Roma Universita degli studi di Firenze Facoltà di architettura Corso di laurea in Disegno Industriale Prodotti d'arredo e allestimento A:A 2012-2013 Sessione estiva di Luglio 2013 Relatore: Vincenzo Legnante Corelatore: Hilary Unger Laureando: Gabriele Francalanci 1
  • 3. Si ringrazia: Bruno Verdirose-Ristorante Oscar Roma Pregedil s.r.l Geom.Francalanci Maurizio Hilary Unger Perianth interior design Buy my Eye 2
  • 4. 33Progettazione di uno spazio adibito a ristorante in Roma “ENSO” Introduzione: Gabriele Francalanci Gabriele Francalanci
  • 5. 3 43 “‘‘Un grande calligrafo e poeta diceva: “Lo spirito deve essere tondo e il principio con cui si scrive e’ il cerchio”. I gesti del calligrafo, infatti, si compiono su percorsi circolari, senza soluzione di continuita’, immediati e ritmati. Questo richiama il costante e ininterrotto fluire della vita, nel suo naturale mutare.’’ Il testo è stato preso da questo sito web: http://www.accademiadellasibilla.org/arte-e-maestria/calligrafia/shodo/
  • 7. Introduzione.............................................................................................................................. PANORAMICA Bar e Ristoranti.........................................................................................................................10 MANGIARE, NON BASTA Bar e Ristoranti d’autore........................................................................................................13 RISTORANTI GREEN ,LE BUONE PRATICHE DELLA RISTORAZIONE ECO Problemi, Soluzioni...................................................................................................................20 Requisiti della “Carta”.............................................................................................................23 Esempi Illustri............................................................................................................................25 IL PROGETTO Via Gualtiero Serafino 16.........................................................................................................29 Attuale........................................................................................................................................31 Modificato..................................................................................................................................32 Impianti.......................................................................................................................................33 Pianta Finale..............................................................................................................................34
  • 8. Studio dei percorsi e degli spazi..........................................................................................35 SPUNTI PROGETTUALI Da dove nasce l’idea................................................................................................................41 Design ecologico e delle scarto............................................................................................42 La scelta dell ‘arredamento....................................................................................................46 ARREDI Esterno.........................................................................................................................................50 Ingresso.......................................................................................................................................51 Cassa............................................................................................................................................52 Pareti divisorie..........................................................................................................................54 Sedute e tavoli...........................................................................................................................55 Bancone Bar...............................................................................................................................57 Cucina.........................................................................................................................................58 Divani,Poltrone,tavoli..............................................................................................................59 Luci..............................................................................................................................................60 Controsoffitto............................................................................................................................61 Bagno Uomo...............................................................................................................................62 Bagno Donna..............................................................................................................................63 Esposizioni.................................................................................................................................64
  • 9. PARTICOLARIETA’ Pavegen......................................................................................................................................65 Lyn................................................................................................................................................69 Barrisol........................................................................................................................................70 ENSO 72 COSA SI MANGIA 83 COME E’ IN REALTA Ristorante Oscar Roma...........................................................................................................86 LOGO La sua storia e il suo significato..........................................................................................90 CONCLUSIONI Biliografia e sitografia.............................................................................................................95
  • 10. La progettazione di un interno specialmente di un Ristorante richiede davvero un numero infinito di piccoli accorgimenti , piccoli dettagli che in qualche modo qualificano lo spazio per quello che vogliamo diventi. Io mi sono proposto di creare un ristorante in cui questi dettagli trasmettessero uno stile duro e incisivo, che rimanesse impresso nelle persone a prescindere dal loro gusto personale. Ho voluto inoltre arricchire il progetto inserendo delle informazioni riguardanti l’ecosostenibilità , scegliendo per l’arredamento solo materiali naturali e di scarto come l’acciaio rivettato e il legno. In questa tesi ho voluto mostrare il mio modo di progettare ,esprimendo il mio stile e creando un luogo nel quale mi potessi riconoscere e nel quale gli altri potessero vedere me. 9 Introduzione
  • 12. 11 Ristorante l termine francese restaurant (da restaurer, “ris- torare”) comparve per la prima volta nel XVI secolo, con il significato di “un cibo che ristora”, e si riferiva specialmente ad una minestra ricca e di gusto raffinato. Secondo il Guinness dei primati, il Sobrino de Botin, a Madrid, in Spagna, sarebbe il più antico ristorante tuttora in esercizio. Fu infatti aperto nel 1725. Il significato moderno del termine nacque attorno al 1765, quando un cuoco parigino di nome Boulanger aprì un’attività di ristorazione. Il primo ristorante ad adottare la forma divenuta poi standard al giorno d’oggi fu la Grand Taverne de Londres, fondata nel 1782 da un uomo di nome Antoine Beauvillier. Sem- bra che il nome sia derivato dal motto “venite e io vi ristorerò” affisso nel primo locale di questo tipo. L’organizzazione del ristorante si basa principal- mente sul coordinamento del lavoro dei reparti di sala e cucina. Questi sono gestiti rispettivamente da una brigata di sala agli ordini di un maître, e da una brigata di cucina agli ordini di uno chef. Pos- sono aggiungersi altri servizi come reception, bar o guardaroba. I ristoranti spaziano da locali senza troppe pretese per persone che lavorano nelle vicinanze, con cibo semplice a basso costo, fino a posti a caro prezzo, che servono cibo e vino in un ambiente formale. Solitamente i clienti si siedono al proprio tavolo, successivamente i loro ordini vengono presi da un cameriere, che porterà loro anche il cibo quando sarà pronto, e il cliente paga il conto alla fine del pasto. A seconda della tipologia del locale, i clienti potran- no aggiungere una mancia, di proporzione variabile rispetto al conto (solitamente 10-20%), che andrà al cameriere o al ristorante. Questa aggiunta può es- sere direttamente aggiunta al conto o data volon- tariamente dal cliente. http://atcasa.corriere.it/gallery/Design-e-architettura/La-cit- ta/2009/11/13/bar-ristoranti-architettura/bar-ristoranti-architettura_gal- lery_12.shtml http://www.housesroom.com/poseidon-undersea-resort/ http://opentravel.com/Things-To-Do-In-Spain-Attractions Testo preso dal sito web: http://it.wikipedia.org/wiki/Ristorante
  • 13. Bar Il termine bar deriva da una contrazione del ter- mine inglese “barrier”, cioè sbarra. Infatti, all’epoca della prima colonizzazione dell’America del Sud, l’angolo riservato alla vendita degli alcolici, nelle osterie o nelle bettole, era per l’appunto diviso dal resto del locale da una sbarra. Da ciò l’uso del ter- mine “bar” sia per intendere l’angolo in cui i liquori vengono serviti e consumati, sia il locale stesso. Altre fonti indicano che il termine derivi dalla con- trazione del termine “barred” (che significa “sbar- rato”), in quanto nel XIX secolo, nei periodi in cui in Inghilterra era proibita la vendita di bevande al- coliche, sulle porte degli spacci venivano inchiodate delle assi sulle quali questa parola veniva pennel- lata in calce. Entrambi i termini sono di derivazione latina, basso latino “barra”. Non è da scartare poi l’ipotesi secondo la quale l’uso nell’italiano derivi dal fatto che al bancone del bar erano tradizionalmente presenti (e lo sono tuttora in alcuni locali) due barre, generalmente di ottone: una per i piedi, l’altra per il braccio o il gomito. In Italia l’uso del termine “bar” si discosta parec- chio rispetto ai paesi anglofoni, e con tale termine si intende essenzialmente un locale in cui vengono principalmente serviti e consumati sia analcolici sia alcolici, in particolare caffè, cappuccino e cioc- colata calda, oltre a cibi dolci come croissants e altre paste per la colazione, e salati come panini e pizzette per il pranzo. Un bar spesso può anche disporre di luoghi appositi per la consumazione, all’interno o all’esterno del locale, ed è considerato nella cultura italiana come uno dei principali punti di ritrovo, soprattutto nelle ore diurne e pre-serali. Ha inoltre spesso la funzione commerciale di tabac- cheria (Bar-Tabaccheria). Il bar italiano è anche un luogo per leggere i quotidiani, per guardare Sport alla televisione, per giocare a carte e per scommet- tere. E’ possibile trovare dei bar “al’italiana” all’estero, soprattutto nei quartieri italiani delle grandi metropoli straniere , dove tale tradizione non è venuta a mancare.Nei paesi di lingua inglese, l’equivalente del nostro “Bar” è piu o meno associa- bile al termine cafè. 12 http://www.codemagazine.it/2011/09/kaa-restaurant-a-san-paolo/ http://atravelerslibrary.com/2012/11/28/travel-photos-new-orleans-and- hotel-monteleone/ Testo preso dal sito web: http://it.wikipedia.org/wiki/Bar_(pubblico_esercizio)
  • 15. ‘‘Le frontiere della nuova architettura si misurano attraverso le tendenze dei locali più interessanti sparsi per tutto il pianeta. Spazi di ricerca, dove il design degli interni e la costruzione stessa fanno da cornice a cibo e cocktail, in un equilibrio di creatività differenti.’’ Tgesto è stato preso dal sito web: http://atcasa.corriere.it/gallery/Design-e-architettura/La-citta/2009/11/13/bar-ristoranti-architettura/bar-ristoranti-architettura_gallery.shtml
  • 16. Mentre un design ricercato e originale non potrà mai salvare una pessima cena, può, al contrario, rendere un’esperienza stellata davvero leggendaria. Sono molti i ristoranti di design disseminati nel mondo, luoghi dove la buona cucina e la ricercatezza dei particolari si fondono alla perfezione. Artefici di questi capolavori sono spesso grandi nomi dell’architettura o dell’interior design, maghi nell’accostare pezzi che hanno fatto la storia del design d’arredo con complementi contemporanei. 15 Testo preso dal sito web: http://2night.it/2013/04/18/migliori-ristoranti-di-design-best-design-restaurant.html
  • 17. Il Mestizo Restaurant in Cile; un ristorante o una galleria d’arte? Suggestivo come pochi altri luoghi deputati al buon cibo, Mestizo Restaurant punta tutto su legno e rocce naturali, quelle che sosten- gono tutta la struttura e, grazie all’abile studio delle luci, creano suggestioni uniche. Un terrazza panoramica a completare l’opera. Il Dogmatic Restaurant di New York City oltre ad annoverare un design davvero unico e dalle sugges- tioni industriali, ha la peculiarità di essere, preva- lentemente, un take away... qui panini, hamburger e salsicce in chiave gourmet la fanno da padrone e se volete degustare nel locale potrete accomodarvi al bellissimo e lungo tavolo in legno, hot point del locale. 165 Testo preso dal sito web: http://2night.it/2013/04/18/migliori-ristoranti-di-design-best-design- restaurant.html http://protesedemama.blogspot.it/2011/11/planejamento-em-matriz-de- implantes.html http://www.colherdechanoivas.com/chile/ http://friendseat.com/restaurants/New-York/Dogmatic-Restaurant http://friendseat.com/restaurants/New-York/Dogmatic-Restaurant
  • 18. Pizza East a Londra; qui trionfa il vintage e il concetto di recupero di materiali e arredamenti. L’architetto, Michaelis Boyd, ha mantenuto molto dello spazio originale, lasciato pilastri in cemento, travi, tubi e condutture tutto fedele all’originale e a vista. Una bellissima cornice industriale/under- ground, perfetta per Londra. Giacomo Arengario a Milano. Vista mozzafiato giusto sopra il Museo del Novecento, Giacomo Arengario nasce su progetto di Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli e vuol essere un omaggio al periodo “Déco”. Specchi, legni laccati, poltroncine e divani, oltre al dehors con vista incomparabile su piazza Duomo. Il menù propone sia piatti veloci, prevalentemente di pesce, sia piatti della tradizione milanese, rivisitati con estro. 17 Testo preso dal sito web: http://2night.it/2013/04/18/migliori-ristoranti-di-design-best-design-restaurant.html http://www.kentishtowner.co.uk/2012/08/22/review-pizza-east-kentish- town/ http:// www.cafe-future.net/fse/aktuell/pages/Soho-House-Pizza-East- -Londons-attraktiver-Aufsteiger-im-Vintage-Look_21136.html http://www.5sensiluxury.com/italiaumentata.php?page=anteprima-azi enda&lang=it&azienda=258&tipo=retail http://www.5sensiluxury.com/italiaumentata.php?page=anteprima-azi enda&lang=it&azienda=258&tipo=retail
  • 19. All’interno del complesso Fondazione Pastificio Cerere troviamo anche il Ristorante Pastificio San Lorenzo, fra i più hip della capitale, dove l’atmosfera è urban e la cucina mediterranea di ricerca. Un luogo d’incontro tra arte e cucina, spazio in cui ritrovare la tradizione, senza tralasciare l’innovazione: dalla Tartare di manzo fassona, olive taggiasche e puntarelle alla romana, all’hamburger gourmet. E voliamo in Israele, a Tel Aviv per la precisione, dove ha inaugurato Taizu - Asia Terranean Kitchen a firma dell’architetto Pitsou Kedem e di un team di designer d’interni di donne, Sigal Baranowitz e Gali Amit. Alla base del Taizu ci sono i cinque elementi dell’antica filosofia cinese (Fuoco, Acqua, Metallo, Legno e Terra) e il DNA culinario del menu... tutto è stato studiato, dagli arredamenti, al menu, per rivo- care le atmosfere di cinque paesi del Sud-est asia- tico: India, Cina, Tailandia, Cambogia e Vietnam. 18 Testo preso dal sito web: http://2night.it/2013/04/18/migliori-ristoranti-di-design-best-design-restaurant.html http://www.asterisco-media.com/portfolio/pastificio-san-lorenzo-roma/ http://www.asterisco-media.com/portfolio/pastificio-san-lorenzo-roma/ http://www.archello.com/en/project/taizu-asia-terranean-kitchen/im- age-5 http://www.archello.com/en/project/taizu-asia-terranean-kitchen/im- age-5
  • 20. ‘‘ Fa piu’ rumore un albero che cade di una foresta che cresce.’’ Emanuele Ponti http://www.drzap.it/alberi.htm
  • 22. Un buon eco ristorante deve poi focalizzare la propria attenzione sui consumi energetici ed ab- bracciare così la filosofia sia delle fonti rinnovabili che, soprattutto, del risparmio energetico. Questo significa che un eco-ristorante virtuoso deve fare at- tenzione a ridurre i suoi consumi energetici il più possibile, stabilendo obiettivi possibilmente annua- li con i quali coinvolgere il proprio personale ed i propri clienti. Occorre inoltre puntare al risparmio energetico in ufficio, utilizzare stampanti con la modalità di risparmio inchiostro ed utilizzare car- ta riciclata. Un’attenzione particolare andrà anche alla sostituzione delle lampadine o con soluzi- oni a risparmio energetico o con soluzioni a led. Ovviamente poi il cibo acquistato dovrà rigorosa- menterispettarelafilosofiadel“chilometrozero”,e,pos- sibilmente, provenire anche da agricoltura biologica. Anche i rifiuti costituiscono una parte im- portante dell’impegno verso la sostenibilità dell’attività di ristorazione, poiché oltre a seguire rigorosamente i dettami della raccolta differenziata, si dovrà avere cura anche di utilizzare prodotti per l’igiene del locale e della persona che non producano eccessivi rifiuti (utilizzando ad esempio le ricariche di sapone o detersivo), utilizzando detersivi concentra- ti ed ecologici, e ponendo particolare riguardo allo smaltimento degli oli esausti In Italia le attività di ristorazione stanno puntan- do, sempre di più, alla qualità dell’accoglienza, attra- verso la tutela e la conservazione delle risorse naturali e culturali, ed anche mettendo in evidenza il proprio impegno verso il minor impatto ambientale possibile. In Trentino è già nato il progetto “Ecoristorazione Trentino”, che ha prodotto un marchio di sosteni- bilità ambientale dedicato alla ristorazione, che potrà essere assegnato ai ristoratori che rispetter- anno 26 diverse regole di sostenibilità ambientale. In Lombardia, invece, Legambiente, attraverso un accordo stipulato con alcuni ristoranti partico- larmente virtuosi, premia con una etichetta eco- logica e la relativa segnalazione in un elenco dedicato al turismo sostenibile, le attività che svol- gono il proprio lavoro nel rispetto dell’ambiente. Se siamo ciò che mangiamo, nell’epoca della green economy e dell’ecosostenibilità anche una cena in un locale del centro deve rispettare alcune regole fondamentali. Le buone pratiche “green” della ristorazione esistono, e sempre più gestori, special- mente nel nord Italia, si stanno mettendo in gioco per evidenziare il loro impegno volto alla salvaguar- dia dell’ambiente. Ma in cosa consiste, pratica- mente, un eco-ristorante? Quali buone pratiche deve rispettare? Consumi Energetici Cibo Rifiuti ECO-Risiroazione in Italia 21 Testo presto dal sito web: http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/criteri-progettu- ali/ristoranti-green-ristorazione-eco-589.html
  • 23. PROBLEMI PIU COMUNI ENERGIAIl consumo di energia rappresenta una delle criticità principali per quanto riguarda la gestione ambientale di un ristorante, si pensi alle numerose apparecchiature presenti: forni, congelatori, stanze del freddo,ecc. Se i consumi vengono normalizzati alla superficie unitaria, il settore della ristorazione arriva a essere la tipologia di attività commerciale più energivora in assoluto.La riduzione dei consumi energetici di un ristorante ha come ricaduta posi- tiva, diretta, una riduzione dei costi fissi di gestione e indirettamente un aumento di competitività legato all’ottimizzazione del servizio. ACQUA I consumi idrici sono tra i principali aspetti da prendere in considerazione per ridurre i carichi ambientali connessi alla ristorazione: Come per il consumo di energia, ci sono diverse tecnologie o semplici scelte per ridurre l’ammontare di acqua consumata. Questi accorgimenti ridurranno anche le pressioni delle acque reflue prodotte dal ris- torante, che necessitano di essere opportunamente depurate e smaltite. PRODOTTI ECOLOGICI La preferibilità ambien- tale nelle forniture di prodotti e servizi implica l’introduzione di criteri ambientali nelle politiche di acquisto. Lo scopo di questa politica green è ridurre gli impatti ambientali associati alla domanda e al consumo di beni e servizi lungo tutto il loro ciclo di vita: dalle fasi di estrazione delle materie prime a quelle di smaltimento del prodotto a fine-vita; questo approccio permette di estendere il proprio impegno ambientale a tutte le filiere connesse alla propria attività ristorativa. RIFIUTI I ristoranti producono grandi quantità di rifiuti, tra le principali criticità associate alla produzione di materiali di scarto figurano gli imballaggi e i rifiuti organici. In proporzione i più impattanti sono gli scarti organici, costituiti dai cospicui avanzi di cibo pre e post-consumo. Nella maggior parte dei casi i rifiuti organici sono assimi- lati all’indifferenziato, causando l’incremento delle emissioni in discarica per fermentazione anaero- bica metano-genica, condizione che rappresenta, in accordo con studi effettuati dall’EPA, la principale fonte di metano antropogenico. SOLUZIONI DI ENSO L’energia proveniente da fonti rinno- vabili sarà fornita dall’azienda GDF Suez. I sensori di luce nei bagni e negli spazi esterni permettono una il- luminazione senza sprechi. Questa tecnologia consente di risparmiare circa il 20% sui consumi elettrici per illuminazione. I separatori di acqua migliorano la qualità delle nostre acque di scarico e i recuperatori di acqua piovana ci consentono di creare delle riserve id- riche a scopo di irrigazione. Sanitari realizzati in policarbonato e orinatoi senz’acqua garantiscono il minimo sperco. Un prodotto si definisce ecologico quando ha un minore impatto ambi- entale rispetto agli altri prodotti della propria categoria. Devono avere dei livelli di emissione di inquinanti e di consumo di energia più bassi nella loro fase di produzione, devono contenere la quantità più bassa possibile di sostanze chimiche tossiche o in- quinanti e,preferibilmente a km zero. Ridurre, Rutilizzare e Riciclare - azi- oni, queste, che ci permettono di fissare obiettivi nel breve e lungo periodo e di misurare i progressi del nostro impegno locale e globale. Lavorare costantemente per ridurre la quantità di rifiuti solidi. Nel rispetto delle normative munici- pali, il rifiuto organico proveniente dall’area di produzione e magazzino è in parte recuperato per diventare compostaggio mentre il resto subisce un trattamento per la riduzione del volume. 22 Testo preso dal sito web: http://it.wikipedia.org/wiki/Ristorazione_sostenibile
  • 24. REQUISITI DELLA “CARTA” La “Carta” consiste in un disciplinare contenente requisiti e parametri nata con l intento di costruire un etichetta ecologica per le piccole e microimprese del settore della ristorazione che, stimolando i com- portamenti virtuosi delle imprese, permetta ad esse di cogliere un trend di mercato in crescita e stimoli le istituzioni a ragionare attorno ad un sistema di certificazione semplificato adatto alla piccola impresa. I criteri individuati mirano a limitare i principali impatti ambientali connessi alle 3 diverse fasi del ciclo di vita del Prodotto: acquisto materie prime e materiali, erogazione del servizio, produzi- one di rifiuti. La carta prevede 3 livelli di conformità: certificazi- one base (28 criteri da soddisfare), media (17 criteri + certificazione base) e alta (25 criteri + certificazione media) I requisiti ambientali richiesti per la certificazione si suddividono nelle seguenti categorie: Alimenti e bevande, Prodotti chimici ,Energia Acqua Rifiuti, Prodotti ecologici e solidali Sistema di ges- tione ,Trasporti ed emissioni. Per ottenere il grado più alto di certificazione da un punto di vista strettamente energetico, per la categoria energia, i ristoranti devono soddisfare i seguenti parametri: - ENERGIE RINNOVABILI - Almeno il 50% dell’energia totale consumata (elettrica e riscaldamento) deve provenire da fonti rinnovabili. - ENERGIA AUTO PRODOTTA - Almeno il 20% dell’energia generata in situ di energia elettrica o energia termica da fonti rinnovabili (impianto foto- voltaico, biomasse, geotermia, solare termico, eolico, etc). - EFFICIENZA ENERGETICA - Tutti i frigoriferi e ci con- gelatori devono essere almeno in classe A+ ai sensi della direttiva 94/2/CE oppure Energy Star. Le stanze frigo hanno pareti isolanti, tende isolanti davanti alle porte e monitoraggio continuo temperature. - RISCALDAMENTO - Presenza di caldaia con efficienza energetica superiore alle 3 stelle o etichetta Energy Star o caldaia a conden- sazione o sistemi di cogenerazione. - RAFFRESCAMENTO - Non sono presenti climatizzatori d’aria ma viene sfruttato il naturale ricircolo d’aria oppure è presente un climatizzatore con pompa di calore e classe energetica > A o etichettato Energy Star. - AZIONI PER RIDURRE IL CONSUMO DI EN- ERGIA TERMICA - Devono essere soddisfatti almeno tre dei seguenti requisiti: -Sistema di recupero del calore dai condotti di ventilazione e dagli apporti interni degli elettrodomestici. -Regolazione con cronotermostato per ogni ambiente. -Sistemi di riscaldamento ad alta efficienza (radiazione da terra o da soffitto associati a caldaie a condensazione, ect.). Teleriscal- damento, cogenerazione o pompa di calore. -Valvole termostatiche. Sistema di spegni- mento automatico degli impianti di riscal- damento e raffreddamento. Impostazione della T interna per riscaldamento a 20, impostazione della T interna per raffres- camento non superiore a – 8 C rispetto all’esterno. - ACQUA CALDA SANITARIA - Gli scalda- bagni elettrici non devono essere presenti all’interno della struttura adibita al servizio di ristorazione. - EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI - La struttura deve essere conforme alla leg- islazione nazionale e ai codici di edilizia locali in materia di efficienza energetica e di rendimento energetico degli edifici. 23 http://www.setcom-project.eu/uploads/media/Leaflet-Restaurants.pdf
  • 25. Per quanto riguarda le energia essa sarà fornita dal’azienda Gdf Suez che per contratto propone soluzioni energetiche sfruttando energie rinnovabili. Inoltre grazie all’utilizzo di micro pale eoliche per le luci esterne e del Pavegen il pavimento che produce enregia,(vedi pag )parte dell’alimentazione elettrica e del riscaldamento del ristorante sarà autopro- dotta. Tutti i frigoriferi e i congelatori saranno di classe A+ ai sensi della direttiva 94/2/CE per l’efficenza energetica. Per il sistema di riscaldamento sarà installata l’accoppiata caldaia a condensazione con impianto di riscaldamento a bassa temperatura, che resta ac- ceso più a lungo rispetto al tempo di accensione di una caldaia convenzionale, e che erogano acqua in mandata a temperature di 65-80 C. Per il raffrescamento ho pensato a climatizzatori a pompe di calore aria-aria, che estraggono calore dall’aria e lo riversano all’interno o all’esterno di un edificio, a seconda della stagione. Valvole termostatiche con sistema di spegnimento automatico degli impianti di riscaldamento e raf- freddamento, regoleranno il consumo dell energia termica. Per quanto riguarda lo spreco d’acqua saranno previsti rubinetti con regloatori di flusso e orinatoi senz’acqua, inoltre come da regolamento gli scalda- bagni saranno esterni alla struttura. Enso si pone come obiettivo quello di rispettare in toto i requisiti della “Carta Volontaria”. http://www.acquaspar.it/prodotti/orinatoi-senza-acqua.html 24
  • 26. THE CUBE (Brussels, Belgio)
Sul tetto di un arco tri- onfale o di un edificio storico, in cima a un fiordo o direttamente sull’acqua: il ristorante itinerante com- missionato da Electrolux allo studio milanese Park Associati è progettato per viaggiare adattandosi a qualsiasi superficie. La struttura vince la sfida della sostenibilità grazie all’utilizzo di materiali ecocom- patibili e di tecnologie per il risparmio energetico, applicate tanto all’illuminazione e all’impianto termico quanto alla cucina e alla diffusione della musica. ESEMPI ILLUSTRI Materiali naturali e riciclati, tecnologie avanzate per il risparmio energetico. Sono ormai requisiti fondamentali per i bar ed i ristoranti cool ed alla moda. Ecco una breve carrellata di luoghi per un aperitivo o una cena unici in tutto il mondo, da Brussels a Giacarta, dal Vietman all’Australia. WIND AND WATER BAR (Thu Dau Mot, Vietnam)
A prima vista sembra una monumentale capanna af- ricana, ma l’apparenza inganna: il caffè progettato dall’architetto Vo Trong Nghia si trova nel cuore del Sud-est asiatico, minacciato durante le estati monsoniche dalle esondazioni del Mekong, ed è un prototipo di edificio smontabile in caso di alluvi- one. Costruito su un lago artificiale con 48 unità di bambù intrecciate, sfrutta il vento e l’acqua per rinfrescare naturalmente gli spazi interni, liberando all’esterno l’aria calda attraverso un’apertura sul tetto.

 25 Testo preso dal sito web: http://www.ecoseven.net/casa/news-casa/bar-e-ristoranti-sostenibili-ecco-i-piu-cool-al-mondo http://haztajidizajn.blog.hu/tags/bambusz http://www.alchimag.net/portale/2012/02/07/the-cube-ristorante-itiner- ante/
  • 27. 25 GREENHOUSE BY JOOST (Sidney, Australia)
Un con- tainer navale dismesso, materiali di scarto e tanto design: ecco gli ingredienti scelti dal creativo Joost Bakker per il primo ristorante riciclato e riciclabile al cento per cento. Addio ai cassonetti: i rifiuti organ- ici vengono compostati e le bottiglie di vetro vuote trasformate in boccali di birra. L’olio da cucina esausto alimenta un generatore di corrente, mentre l’isolamento termico è affidato a balle di paglia e al campo verticale di fragole che riveste una delle pareti esterne. L’acqua piovana finisce nei bagni e a irrigare l’orto coltivato sul tetto. YEYE – ICHIBANYA JAPANESE NOODLE HOUSE (Giacar- ta – Indonesia)
Aprire una spaghetteria giapponese a Giacarta può rivelarsi un’avventura rischiosa. Meglio optare per una soluzione temporanea all’aperto, facile da smontare e trasportare altrove se la fortuna non dovesse sorridere. Il progetto dello studio DSA+s si ispira alle tradizioni costruttive lo- cali. Il risultato è una struttura a ombrelli rovesciati realizzata in bambù, materiale leggero, resistente e reperibile in zona. Niente chiodi: l’assemblaggio si fa con la ijuk, una corda nera in fibra naturale di palma da zucchero.

 26http://gitahastarika.wordpress.com/2012/01/11/the-essence-of-shelter/ Testo preso dal sito web: http://www.ecoseven.net/casa/news-casa/bar-e-ristoranti-sostenibili-ecco-i-piu-cool-al-mondo http://penguinsaysfeedme.blogspot.it/2011/02/greenhouse-by-joost- sydney.html?m=1
  • 28. ‘‘La nostra, è una decisione innovativa e sperimentale: vogliamo provare a ridurre il nostro impatto ambi- entale, sia in fase costruttiva sia nella gestione quotidiana, misurare gli effetti delle nostre scelte, creare un modello di ristorante ecosostenibile aperto ad alternative sempre più verdi e che possa ispirare anche altri.’’ Il primo Ristorante Verde dotato delle più avanzate tecnologie green, è stato inaugurato a Lainate, in provincia di Milano. Il pavimento della terrazza e i rivestimenti esterni sono realizzati in gres porcella- nato finito a biossido di titanio: grazie alla luce del sole questo speciale eco-materiale attiva un pro- cesso di riduzione degli agenti inquinanti paragona- bile alla fotosintesi prodotta da dodici alberi di alto fusto. Anche l’asfalto eco-attivo, privo di solventi, è in grado di generare il medesimo processo grazie alla presenza di biossido di titanio. Esso cerca di ridurre e misurare il consumo di energia. L’illuminazione della lobby e del retro è possibile grazie a Led e corpi fluorescenti a basso consumo. I lampioni sono invece autoalimentati dai sistemi fotovoltaico e micro-eolico che garantiscono energia senza collegamenti alla rete. E’ possibile monitorare i consumi di energia elettri- ca e di riscaldamento grazie al sistema di gestione Einstein che rende disponibili i dati elaborati sui monitor della lobby. L’innovativa Unità di Trattamento Aria è alimentata con acqua calda e fredda; il tetto dell’intero edificio è dotato di ventilazione naturale. L’acqua piovana raccolta irriga le aree verdi.E’ stato scelto di speri- mentare fonti alternative di energia.Le vetture elettriche possono rifornirsi grazie alle torrette di alimentazione posizionate accanto al parcheggio. Stiamo sperimentando la produzione di energia elettrica da biomassa. L’impianto è alimentato da olio esausto filtrato senza processi chimici ma tram- ite una procedura meccanica. Le esperienze raccolte in questo ristorante e - av- viato nel 2010 -il processo di miglioramento tecnico ed ambientale degli edifici McDonald’s si stanno concretizzando in installazioni di pannelli solari termini in tutte le nuove aperture, e dal 2012 anche di installazioni di impianti fotovoltaici da 30mq, il- luminazione a Led e vetrate a bassa-emissione. Testo preso dal sito web: http://www.mcdonalds.it/azienda/ambiente/ristorante-verde-di-lainate Mc donald cerca di dare il buon esempio in termini di ristorazione green e lo studio del remodeling dell’azienda mi ha spinto a dare una impronta verde al mio progetto. 27
  • 29. ‘‘Cancellare, cancellare, cancellare e alla fine trovare un componente principale di progettazi- one; noi mentre progettavamo eravamo contro l’invadenza del disegno, eravamo alla ricerca del tratto minimo che serviva alla funzione; volevamo arrivare a dire: meno di così non si può fare.’’ Achille Castiglioni
  • 31. Via Gualtiero Serafino 16, Roma Il mio obiettivo non è stato quello di progettare un ristorante che potesse farsi da portavoce della ristorazione Green, ma quello di creare uno spazio che sensibilizzasse i clienti verso il rispetto dell’ambiente. L’esperienza di un buon cibo che arricchisce uno spazio, figlio di studi su colori, percorsi, materiali e tematiche all’insegna della ristorazione verde rappresenta lo scopo principale di questo progetto. La scelta degli arredi come logico non esula dallo scopo ,le pareti sono completamente rivestite in legno e le rifiniture sono fatte in acciaio rivettato e quindi riciclate e riciclabili. L’ambiente che in se potrebbe apparire ,si ecologico ma anche sterile è arricchito da delle soluzioni tecnologiche che cre- ano un stacco ,un contrasto con il resto dell’arredamento. Le aree principali sono ,la cassa ,la zona buffet ,la lounge bar ,la sala e la cucina a vista. Queste aree connotano il locale come un luogo dove poter fare aperitivi, cene oppure semplicemente come un luogo dove rilassarsi bevendo un drink. L’ambiente non appare troppo ricercato ma di certo non risulta trasandato, si trova in una posizione intermedia tra un locale pubblico e soggetto quindi ad un grande flusso di persone e un locale piu elegante dove consumare una cena romantica o piu semplicemente un pranzo di lavoro. 30
  • 36. Studio Percorsi Clienti Apericena Clienti Bar Clienti Ristorante Camerieri 35
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  • 38.
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  • 42. Tutto la mia ispirazione è nata da questa poltrona, me ne sono innamorato la prima volta che l ho vista in un cafe di Brooklin durante il periodo che ho pas- sato negli Stati Uniti per il mio tirocinio. La poltrona appartiene ad una azienda chiamata Restoration Hardwere che ha fatto una collezione di mobili realizzati con i materiali di scarto degli aereoplani. Inutile negare che l’idea mi ha subito rapito e ispira- to, il mio progetto ha quindi preso forma sulla base di questi colori,questi elementi e questa temetica verde. Tutto l’ambiente è arredato con legno e acciaio rivettato, tutti materiali riciclati e riciclabili per ab- bracciare piu possibilte la filosofia green. Da dove nasce l’idea http://www.restorationhardware.com/ 41
  • 43. Design ecologico e dello scarto L’arte del riciclo ha fatto la prima apparizione sin dagli inizi del ventesimo secolo, quando i cubisti Pablo Picasso (1881-1973) e Georges Braque (1882-1963) hanno realizzato collages dai giornali, imballaggi e altri materiali. E’ solo da poco però, data la questione sempre più evidente della raccolta differenziata e dello smaltimento dei rifiuti, che ci si è chiesto cosa possa nascere dagli scarti, scoprendo che la risposta potrebbe essere: un’opera d’arte. L’eco design si basa sul principio che quando un oggetto non viene più usato per la sua funzione originaria questo non comporta la sua inevitabile eliminazione. Proprio nel momento della sua dismissione un prodotto può rinascere e avere una secondo vita, magari con uno scopo diverso da quello che aveva in origine. Da ogni oggetto, con un po' di estro e fantasia, può nascere qualcos'altro, creando un ciclo di riuso dei materiali basato su principi ecologici. Ci sono ar- tisti che si occupano esclusivamente di creare opere con materiali di scarto: un'opera per es- ser definita eco deve essere stata creata con materiale riciclato ed essere riciclabile ancora in futuro. Sono nate molte fiere, mostre e associazioni per promuovere e diffondere per dimostrare che si può ridurre l'impiego di materie prime ed energie e che si possono acquistare prodotti etici e sostenibili, basati su filosofie del riuso. Dagli anni ’90 la filosofia del riuso si è diffusa con esiti inaspettati: con in mano materiali riciclati artisti in Italia e all’estero riescono a dar vita a pro- dotti incredibili che si discostano anche completamente dall'oggetto d'origine. Un esempio: il vetro, che non fa parte solo delle bot- tiglie, ma anche di molti altri oggetti di uso quotidi- ano come gli occhiali. Stuart Haygarth con le lenti degli occhiali ha creato un bellissimo lampadario Optical. Testo preso dal sito web: http://www.fondazioneartigianato.it/eco-design.html http://onepassiononedevotion.wordpress.com/2012/02/ 42
  • 44. I fratelli Campana hanno realizzato con soli scarti di lavorazione del legno una sedia. Dal concorso Legno d’ingegno sono usciti tanti pro- dotti unici, artistici ed ecologici, tra cui la libreria di bancali Pallet Book di Gilberto Pescatore. Il designer Denis Santachiara e l’azienda Regen- esi, che produce oggetti con materiali riciclati, ha creato una linea di piatti composta interamente di alluminio satinato riciclato e riciclabile al 100%. Testo preso dal sito web: http://www.fondazioneartigianato.it/eco-design.html http://www.promotedesign.it/progetti.php?pj=0000002061 http://www.ecocentrica.net/ECOCENTRICA/CasaSensoriale/Regenesi/ tabid/132/language/en/Default.aspx.html http://cribcandy.com/list=strange-chairs/279b5bf3015b9899b6ff7f928f14b 29e&pageoffset=0 43
  • 45. Il design ecologico oltre che essere applicato alla realizzazione di oggetti puo essere applicato anche all’arredamento, rivestimenti in legno riciclato per le pareti, mobili di cartone creano uno stile in linea con la filosofia green. Il legno è un materiale del tutto naturale che grazie alla sua facile lavorazione è senza dubbio l’elemento green per eccellenza. http://forum.ivd.ru/index.php?showtopic=96446&st=2700 http://www.ultimotocco.com/2012_05_01_archive.html http://www.rotsenfurniture.com/products/pedra-2-seat-bench 44
  • 46. Gli architetti di K studio per il ristorante Capana di Atene hanno utilizzato vecchie persiane per creare un inaspettato rivestimento per soffitti e pareti. http://www.alexsiandraswonder.com/2012/11/ 45
  • 47. La scelta dell’arredamento Il parquet prefinito non ha limiti d’impego e si con- quista anche lo spazio a parete. Grazie alla vasta gamma di specie legnose e fini- ture, infatti, queste innovative strutture modulari a parete permettono di personalizzare con creatività ogni spazio. In sospeso tra natura, luce, design. Il calore naturale del legno, ma anche la fantasia moderna di fonti luminose progettate e scelte sec- ondo il proprio gusto. La struttura si ancora alla parete o al soffitto con una straordinaria facilità di montaggio. La controparete di rivestimento in parquet viene fissata alla struttura mediante ganci in acciaio a secco. La struttura consente il passaggio di cavi per impianti elettrici, idraulici o di aspirazione. Testo preso dal sito web: http://www.berti.net/collezioni/berti/parquet-rivestimenti http://bprice.ua/analytics/selection_rules/1795http://www.gabit.it/?content=catalogo 46
  • 48. Pavimento in gres porcellantato simil rovere e pareti in castagno e noce. http://ardesiadesign.blogspot.it/2013/05/listone-giordano-is-one-of-great.html 47
  • 49. L’acciaio è riciclabile al 100% e all’infinito, senza alcuna perdita di qualità. Una volta recuperato, è ancora riciclabile al 100%. Il tasso di riciclo è la percentuale di materiali che vengono dismessi, recuperati e riutiliz- zati. Questo tasso è molto elevato per l’acciaio, ma varia da prodotto a prodotto. Nelle costruzioni, per esempio, esso raggiunge livelli particolarmente elevati: 98% per le travi, 65-70% per le barre per armatura. Tutto l’arredamento si basa su di un equilibrio tra legno e acciaio rivettato. Testo preso dal sito web: http://www.constructalia.com/italiano/costruzione_sostenibile/i_vantaggi_dellacciaio/acciaio_il_materiale_piu_riciclato_al_mondo 7 48
  • 51. ESTERNO Le alte vetrate esterne sono in vetro trasparende intervallate per metà da delle strice opacizzate che ri- prendono la linearità del lengo. Le luci esterne sono alimentate autonomamente da delle micropale eoliche poste dentro le luci. 50
  • 52. INGRESSO L’ingresso rivestito con il Pavegen è delimitato due pareti una che divide l’ingresso dalla lounge bar e una posta di fronte protegge dal vento e crea una nicchia per la zona cassa.
  • 53. CASSA La cassa 2mx2m posta ad angolo davanti al bancone del buffet è completamente rivestita con la L’acciaio rivettato ha il top in lengo grezzo.
  • 54.
  • 55. PARETE DIVISORIA La parete divisoria fatta a triangolo viene utilizzata per le consumazioni del buffet essa riprende lo stile in quanto è completamente in legno rivestita mentre lateralmente è rifinita con l’acciaio.
  • 56. SEDUTE E TAVOLI Le sedute i tavoli e le panche sono state completamente progettate de me. Le linee e lo stile riprendono la linearità dei rivestimenti in lengo.Pe quanto riguarda gli sgabelli sono stati progettati da Bleu Nature. Sgabello Sedie e tavoli Panche per la salahttp://www.bleunature.com/fr/mobilier-2/tables-20/table_basse_ paani-1740-details.html
  • 57. Il tavolo ha una sola zampa cen- trale rifinita laterlamente in acciaio e centralmente ha una inserto in legno rovere chiaro. La parte superiore presenta due fessure di 2 cm che permettono di posizionare la tovaglia in manire originale ed legante. Sedia in legno di faggio multistrato curvato. Le panche rifinite lateralmente in acciaio c e con la seduta in legno cur- vato. Scala 1:5 Tavole per le panche ,con lo stile lineare che riprende i rivestimenti del legno e con le stesse rifiniture dei tavoli da quattro.
  • 58. BANCONE BAR Il bancone bar si uniforma agli altri arredi presentando una alzata completamente rivestita con l’acciaio e con il top in legno. La cappa in acciaio lascio fa cadere sul bancone delle lampadine a basso consumo energetico a led.
  • 59. CUCINA La cucina posta infondo e a vista dona un tocco di classe all ambiente altrimenti fin troppo chiuso e lineare.L’ampia vetrare in cristallo dalla quale si possono scorgere chef e aiuto cuochi affannarsi tra i for- nelli lascia senza dubbio un emozione in chi la guarda
  • 60. DIVANI POLTRONE TAVOLINI I divani di stampo moderno i tavoli bar in calcestruzzo e le poltrone in pelle marrone con la strutture in acciaio rivettato si inseriscono splendidamente nell ambiente.
  • 61. LUCI Le fonti di illuminazioni provengono da delle sfere luminose poste a terra che danno un tocco orientale. Mentre il resto della luce è data oltre che dal controsoffitto dalle pareti retroilluminate con intensita rego- labile che hanno la capacita di cambiare il tono e l’impronta del locaele in ogni momento.
  • 62. CONTROSOFFITTO Controsoffitto barrisol per la zona lounge soffitto a cassettoni di luce per il resto del locale.
  • 63. BAGNI UOMO i Bagni sarasnno differenziati nelle arredamento e nei colori, per quelli degli uomini ho scelto di previle- giare coliri scuri intervallati da legno tek. Sulle pareti un rivestimento a di legno con rettangoli sfalzati.
  • 64. BAGNI DONNA Per il bagno delle donee invece ho previlegiato coloti chiari mentre ho rivestito le pareti con dell onde in legno sfalzate.
  • 65. Esposizioni Una parte del locale sara dedicata all’esposizione di quadri di giovani artisti emergenti.
  • 67. La vera domanda, però, è un’altra: quanta energia può davvero produrre un aggeggio del genere? E’ presto detto. Stando ai rilevamenti condotti nei siti campione, un solo passo può tenere accesa per 20-30 secondi una piccola lampadina. Considerando che l’installazione avviene in luoghi ad alta frequen- za pedonale (ad esempio scuole, centri commerciali, strade affollate), l’energia accumulabile è davvero molta. Pavegen non è soltanto un’altra fonte di energia da sommare a quelle preesistenti: è una vera e propria alternativa dove il sistema di distribuzione non arriva. Le applicazioni sono infatti molteplici, dall’illuminazione stradale (lampioni, segnaletica luminosa) fino al caricamento di telefoni e altri dispositivi elettronici, passando per l’alimentazione di sistemi audio e video. E’ inoltre e soprattutto una fonte di energia pulita. Kemball-Cook fa l’esempio dell’India: “Ci sono enormi masse di camminatori, ma dove c’è richiesta di energia ci sono fonti en- ergetiche inquinanti. Questa potrebbe essere una svolta”. Problemi di posizionamento? Nessuno. Pavegen non richiede ambienti ad hoc, perché può impiantarsi in pavimentazioni già esistenti: basta adattarne la dimensione a quella delle piastrelle originali. Finora le due principali installazioni (al di fuori di fiere ed esposizioni) sono una nella vecchia scuola di Kemball-Cook, nel Kent, dove studiano circa 1.100 studenti, e l’altra nella zona est di Londra. Un’altra installazione è prevista per le Olimpiadi di Londra del 2012: sarà posizionata a Westfield, tra lo stadio e un nuovo centro commerciale che gli sta di fronte, e vi si prevede un’affluenza nell’ordine dei milioni di persone nel solo primo anno. L’ultima (e non meno importante) caratteristica di Pavegen è l’interattività: quando viene calpestata, la piastrella “risponde” accendendo il LED centrale. Per l’ignaro passante è semplicemente un segnale divertente, ma è carico di significato: attraverso un passo possiamo generare energia, senza fatica e senza inquinare. Chissà poi che una consapevolez- za del genere non porti, un giorno, a risolvere anche il problema dei sederi pesanti. L’idea nasce nel 2009, quando Kemball-Cook fre- quenta ancora l’ultimo anno di ingegneria indus- triale alla Loughborough University, nel Leicester- shire. Il giovane laureando (allora venticinquenne) se ne esce fuori con una delle classiche trovate da “Perché non ci ho pensato prima io?”: una cosa potente, soprattutto per i risvolti ecologici (l’energia pulita ha sempre una marcia in più). Come si sa, però, l’idea non basta. Così l’intraprendente ne- oingegnere molla tutto e si dedica anima e corpo a trovare finanziamenti, partendo con budget irrisori e scarsi contatti. Ora Pavegen è un’apprezzata e pluripremiata realtà: Observer Ethical Awards 2011, Ecobuild 2010, Brit insurance design of the year 2011. E con installazioni campione in diverse parti del Regno Unito. Come funziona una piastrella Pavegen? L’inventore stesso è reticente al riguardo. Sembra tuttavia che essa sfrutti l’effetto piezoelettrico, cioè che riesca ad accumulare l’elettricità generata nel materiale dalla sollecitazione meccanica del calpestamento. La piastrella, infatti, è composta di due strati: uno superiore, in gomma riciclata (solitamente proveniente da pneumatici), e uno inferiore, in cal- cestruzzo arricchito di polimeri. Il piano in gomma, sottoposto al peso di una per- sona, si comprime di circa 5 millimetri, e questa compressione si riflette sul calcestruzzo, la cui struttura cristallina permette lo sviluppo del pro- cesso piezoelettrico. Una non ben chiara tecnologia permette poi di succhiare l’elettricità per poi in parte (5 per cento) riutilizzarla per accendere un simpatico LED nel centro della piastrella e in parte immagazzinarla in pile apposite, che la rendono fruibile fino a tre giorni dopo per applicazioni a basso costo energetico. Testo preso dal sito web: http://www.stukhtra.it/?p=7263 66
  • 70. La magia della luce e del legno Luce e legno. Più naturale di così … se non fosse che adesso non è il legno illuminato a riflettere la luce, ma la luce a farsi spazio fra le venature del legno donandogli un aspetto nuovo, inusuale, magico. Grazie all’approccio artigianale (ma con l’ausilio di macchinari professionali), possiamo realizzare oggetti ed arredi di infinite forme e finiture, seg- uendovi sia nella fase ideativa e progettuale che in quella produttiva e di montaggio. La forma, la struttura ed il disegno degli oggetti LYN sono completamente personalizzabile. Le pos- sibilità perciò sono infinite, e spaziano dai disegni di fantasia a vere e proprie riproduzioni su misura e disegno da parte del cliente. Il circuito elettrico necessario al funzionamento viene fornito assieme all’infisso Vista la presenza di un trasformatore e di fili di collegamento tra la porta e l’impianto di casa si consiglia di predisporre la stanza per l’istallazione: sarà sufficiente che il vostro elettricista ci contatti per avere lo schema delle indicazioni di montaggio. Testo e immagini prese dal sito web: http://www.lightyournight.it/ 69
  • 71. Barrisol è un soffitto composto da un telo che si tende sotto l’effetto del calore lungo il perimetro dei muri grazie ad un sistema di fissaggio specifico. Teli Barrisol sono composti di un polimero la cui formula costituisce un’ esclusiva Barrisol I teli sono classificati M1 al fuoco, non tossici e riciclabili al 100%. Testo e immagini prese dal sito web: http://it.barrisol.com/soffitto-teso-barrisol.htm 70
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  • 86. http://www.oscarchef.com I prodotti serviti nel ristorante rispecchiano quello che è lo stile e l’immagine che il essovuole dare di se, i prodotti tipici e di qualita, forza della tradizione italiana, si unscono ad una cucina moderna ,figlia di uno studio accurato sulle mo- dalita e i modi di servire un piatto. Cosi l’arredamento in legno e acciaio materi- ali di scarto si uniscono a soluzioni innvoative quali Pavegen ,LYN e Barrisol per creare un am- biente che si colloca in mezzo tra tradizione e innovazione,passato e futuro. 85
  • 94. “‘‘ Siamo nati all’interno del cerchio rotante della vita. Anche il cuore umano dovrebbero essere sempre tenuto rotondo e completo”.’’ http://www.cultorweb.com/Enso/EC.html
  • 95. Nella pittura Buddhista Zen, Enso simboleggia un momento in cui la mente è libera di lasciare che l’insieme corpo-spirito sia creativo. La pennellata d’inchiostro che disegna il cerchio viene tracciata su seta o carta di riso in un unico gesto, senza alcuna possibilità di cambiamento o correzione: mostra quindi l’espressivo movimento dello spirito, in quel preciso momento. Nel Buddhismo Zen, quindi, si pensa che il carattere dell’artista e la sua indole siano pienamente rivelati dal modo in cui disegna un Enso. Solo una persona che è mentalmente e spiritualmente completa può diseg- nare un vero Ensō. Alcuni artisti praticano il disegno quotidiano di Enso, non solo come esercizio ma pure come diario spirituale. Testo preso dal sito web: http://www.cultorweb.com/Enso/EC.html L’immagine dell’Ensoé stato scaricato ttp://www.giapponeinitalia.org/lo-zen-incontra-la-mindfulness/ 94
  • 100. http://friendseat.com/restaurants/New-York/Dogmatic-Restaurant http://www.kentishtowner.co.uk/2012/08/22/review-pizza-east-kentish- town/ http://www.cafe-future.net/fse/aktuell/pages/Soho-House-Pizza-East- -Londons-attraktiver-Aufsteiger-im-Vintage-Look_21136.html http://www.archello.com/en/project/taizu-asia-terranean-kitchen/im- age-5 http://www.5sensiluxury.com/italiaumentata.php?page=anteprima-azien da&lang=it&azienda=258&tipo=retail http://www.asterisco-media.com/portfolio/pastificio-san-lorenzo-roma/ http://www.drzap.it/alberi.htm http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/criteri-progettuali/ ristoranti-green-ristorazione-eco-589.html http://2night.it/2013/04/18/migliori-ristoranti-di-design-best-design-restau- rant.html http://www.giapponeinitalia.org/lo-zen-incontra-la-mindfulness/ http://www.mcdonalds.it/azienda/ambiente/ristorante-verde-di-lainate http://www.bleunature.com/fr/mobilier-2/tables-20/table_basse_paani- 1740-details.html