1. TUTORIAL RESINE & SILICONI
Francesco Timpone
Fablab Casilina
17 luglio
2. La resina può essere definita come prodotto organico,
solido o semisolido, d'origine naturale o sintetica,
senza un preciso punto di fusione e, generalmente,
d'alto peso molecolare. Molte resine sono polimeri.
Le resine trovano molte applicazioni in numerosi
settori: architettura, design, hobbystica…
Le resine usate per le riproduzioni (dette anche
“resine da colata”) si dividono principalmente in due
famiglie: le resine poliuretaniche e
le resine epossidiche
R E S I N E
3. CENNI STORICI
La reazione chimica per la sintesi
dei poliuretani è stata scoperta in
Germania tra la prima e la seconda
guerra mondiale.
Più precisamente nel 1937 il
professor Otto Bayer sviluppò una
nuova tecnica di polimerizzazione,
che rappresenta la base della
ricerca che ha permesso di
sviluppare le resine di oggi.
4. RESINE EPOSSIDICHE
VS RESINE POLIURETANICHE
Le resine epossidiche sono
polimeri termoindurenti con
reazione a freddo.
Il formulato è normalmente
costituito da una resina base
(componente A) e da un indurente
(componente B),
i quali, miscelati accuratamente nel
rapporto d’uso indicato dal
produttore, si solidificheranno,
dando origine ad uno strato
vetrificato
5. RESINE EPOSSIDICHE
VS RESINE POLIURETANICHE
Le resine epossidiche hanno un tempo di
polimerizzazione più lungo e una minore fluidità
rispetto alle resine poliuretaniche, ma vengono
comunque utilizzate perché hanno una maggiore
stabilità dimensionale. Si presentano sotto forma di
due componenti: la resina liquida e l'induritore. Dopo
circa un minuto si ottiene una massa viscosa che può
essere colata nell'impronta. Il tempo di indurimento
dura dalle 3 alle 10 ore.
Le resine poliuretaniche si presentano sotto forma di
due composti liquidi che vanno miscelati tra loro.
Dopo 30 secondi presentano una fluidità tale che il
modello viene colato semplicemente versando il
composto direttamente nell'impronta. Il tempo di
indurimento è di un'ora.